Comune Cagliari News - Una Mostra per la Guardia di Finanza

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Comune Cagliari News - Una Mostra per la Guardia di Finanza
UNA MOSTRA PER LA GUARDIA DI FINANZA
31 marzo 2011, 13:21
Autore: Barbara Piras,
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Eventi
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Data scaricamento: 17 marzo 2017, 10:16
Un viaggio attraverso la storia, la numismatica e la legalità della nostra Nazione.
La Guardia di Finanza racconta l'Italia unita: uniformi, documenti storici, monete: è questo il titolo
della mostra che, inaugurata sabato 26 marzo, rimarrà aperta fino al 7 aprile e accoglierà i
visitatori nei locali dell'ex Liceo Artistico di Piazza Dettori. Un appuntamento da non perdere che
attirerà la curiosità degli adulti ma anche dei più giovani in un percorso che offre l'occasione di
ripercorrere la storia e l'attività dei finanzieri nel corso dei secoli.
L'iniziativa, legata ai festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia, è stata promossa dal
Comune di Cagliari e dal Comando Regionale della Guardia di Finanza della Sardegna di
concerto con l'Associazione Culturale Caravella e il Dipartimento di Studi Storici, Geografici ed
Artistici dell'Università degli Studi di Cagliari. Ha avuto il patrocinio del Ministro della Gioventù,
Giorgia Meloni, della Regione Sardegna e della Provincia di Cagliari.
La mostra si apre con una rivisitazione delle uniformi dei principali corpi d'armata della Guardia di
Finanza che esistevano negli antichi Stati preunitari: la prima divisa è quella da Granatiere del
1774(il Corpo faceva parte dell'Esercito) con il compito specifico di occuparsi delle frontiere.
Come spiega il Tenente Colonnello Domenico Luppino, che ci guida attraverso la storia: I primi
finanzieri non presentavano quegli elementi che ci contraddistinguono, le fiamme e le stellette, e
facevano parte a tutti gli effetti di un Corpo d'elite dell'Esercito. Si prosegue con altre figure come
quella dell'Alfiere e del Tamburino che aveva il compito di scandire i tempi della marcia. È visibile
una rappresentazione in miniatura della Legione delle Truppe leggere di quel periodo con tutte le
specialità presenti nel reparto militare. Ci sono poi le divise risalenti al Regno di Sardegna e al
Regno delle Due Sicilie, per arrivare al primo finanziere dell'Italia Unita del 1862. Soltanto nel
1907 compaiono per la prima volta le caratteristiche stellette. La carrellata delle uniformi si
conclude con quella del finanziere mobilitato nella prima guerra mondiale poiché l'Unità si
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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari in data 05.12.2005 al n. 31/05 - Direttore responsabile: Gianfranco Luigi Quartu.
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conclude con l'occupazione di Trento e Trieste. Si tratta di riproduzioni poiché le divise originali
sono conservate dentro teche di vetro presso il Museo Storico della Guardia di Finanza a Roma.
Si può curiosare tra le principali leggi risalenti alla fondazione della Guardia di Finanza: nel 1862
il Re Vittorio Emanuele II sancisce l'ordinamento delle Guardie Doganali; nel 1881 Umberto I
legifera l'ordinamento della Guardia di Finanza; infine, nel 1906 Vittorio Emanuele III, con il
Nuovo Ordinamento della Regia Guardia di Finanza, concede la bandiera di guerra e , qualche
anno più tardi, nel 1911 le stellette. Altri documenti storici, per la maggior parte risalenti al periodo
sabaudo, possono essere visionati insieme ad un paio di manette dell'epoca a forma di catena,
ben lontane da quelle attuali.
L'aspetto numismatico non poteva essere trascurato considerato il grande compito che la
Guardia di Finanza assolve nel campo della sicurezza economica e finanziaria. Da sempre ci
occupiamo- ha spiegato il Ten. Col. Luppino- di monetazione e di traffico di denaro. Sono perciò
esposte le principali monete presenti nel passato: da quelle del Regno d'Italia e della Repubblica
d'Italia ai tempi di Napoleone Imperatore, a quelle monete in oro e argento battute dagli Stati
Italiani assediati(Milano 1848 in occasione delle famose Cinque Giornate; Venezia 1848 insorta
contro gli Austriaci). Sono documenti molto significativi perchè manifestano la grande volontà di
perseguire il sogno dell'unitarietà. Una cartina dell'Italia ancora divisa per stati spiega quali erano
le diverse monete circolanti su tutto il territorio sul quale erano presenti molteplici posti di frontiera
e dove i controlli risultavano piuttosto difficoltosi. È visibile la prima moneta emessa dal neonato
regno d'Italia nel 1861. Sono presenti anche le monete emesse nel 1911 in occasione del 50°
anniversario dell'Unità.
Alle pareti una carrellata di scene di vita della Guardia di Finanza, alcune degne di un
approfondimento come quella del finanziere a guardia di una salina a vigilare su un prodotto che
in passato era considerato un bene di primaria necessità. O ancora quella che testimonia la
partecipazione della Guardia di Finanza all' Amministrazione Fiduciaria Italiana per la
Somalia(AFIS) nel 1950. Alla fine della secondo conflitto mondiale- spiega il Ten. Col. Luppinoavevamo perso tutte le nostre colonie, ma per i dieci anni successivi siamo stati in Somalia in un
regime di amministrazione fiduciaria. I nostri finanzieri addestravano i somali nei compiti di
controllo e di salvaguardia del territorio.
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Proseguendo nel percorso è stata esposta una rassegna di dipinti dei principali artefici
dell'unificazione italiana, da Cavour a Garibaldi, da Mazzini a Vittorio Emanuele III, realizzati dal
pittore Graziano Angelo.
Si può ammirare la riproduzione del fucile che sparò il primo colpo nella grande guerra mondiale
del '15-'18. La storia ci consegna- ricorda il Ten. Col. Luppino- le gesta di due finanzieri, uno dei
due era sardo, che sorpresero due austriaci in procinto di varcare il confine e spararono il primo
colpo di fucile. Negli anni '30, dopo minuziose ricerche, siamo riusciti a rintracciare quel fucile il
cui originale è conservato presso il Museo Storico della Guardia di Finanza a Roma.
Non è stato trascurato l'aspetto moderno dell'attività dei finanzieri, strettamente legato alla lotta
all'evasione e all'illegalità economica. I visitatori verranno guidati attraverso la scoperta del vero e
del falso della monetazione. Una sezione della mostra che può destare curiosità: a chiunque lo
richieda saranno spiegati gli aspetti che distinguono una moneta contraffatta da quella vera. Due
vetrine sono dedicate alla comparazione tra il vero e il falso di monete e banconote partendo da
quelle esistenti nel Regno d'Italia fino ad arrivare ai giorni nostri. Qualche particolarità: un biglietto
da 100 euro realizzato dalla Banca tedesca e fuso in un blocco di vetro a farne un pezzo unico
viene venduto sottocosto a 95 euro pur di essere reclamizzato dalla banca stessa, ci spiega il
Tenente Colonnello. Si possono ammirare anche la moneta da 1 euro dorata e i 10 centesimi su
un tondello diverso. Queste sono monete create illecitamente in Zecca- prosegue Luppino- per
creare delle rarità e incentivare il mercato del collezionismo. Sul mercato nero la moneta dorata
da 1 euro ha un valore che si aggira intorno ai 5.000 euro, i 10 centesimi su tondello da due
valgono intorno ai 3.000 euro.
Il visitatore potrà scoprire tutti i segreti della falsificazione ed evitare magari di ritrovarsi denaro
contraffatto nel portafoglio.
Appuntamento all'Ex Liceo Artistico di Piazza Dettori fino al 7 aprile. La mostra è visitabile tutti i
giorni della settimana dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
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