Beati i misericordiosi

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Beati i misericordiosi
29. Beati i misericordiosi
Beati i misericordiosi, perché
troveranno misericordia.
Misericordia è una parola composta da misereo e cor e significa “impietosirsi
nel proprio cuore”, commuoversi per la sofferenza o per l’errore del fratello. I
misericordiosi sono, quindi, coloro che provano sentimenti di compassione
per il prossimo e lo dimostrano principalmente in due modi: A) con il perdono
delle colpe e B) con la cura del bisognoso, attraverso le cosiddette opere di
misericordia. In questa beatitudine il senso prevalente è il primo, quello del
perdono e della remissione dei peccati. Infatti la frase: «Siate misericordiosi,
come è misericordioso il Padre vostro», viene spiegata subito così: «Perdonate
e vi sarà perdonato» (Lc 6,36-37). Ma Gesù vive la misericordia in entrambi i
significati: perdona i peccati e si impietosisce di tutte le sofferenze e i bisogni
umani (dà da mangiare alle folle, guarisce i malati, libera gli oppressi, ecc.).
La misericordia
1. Nei seguenti passi trovi alcuni esempi di misericordia. Riassumi o spiega con
le tue parole ogni passo e indica se si tratta di misericordia come perdono
(tipo A) o come cura (tipo B).
Passo
Spiega
Tipo
Lc 7,11-17
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Mt 5,38-39
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Mt 5,41-42
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Mt 18,21-22 ..............................................................................................................................................................
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Mt 9,9-13
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Mt 7,9-11
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Mt 6,12
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Mt 25,31-46 ..............................................................................................................................................................
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I valori cristiani delle Beatitudini — Il perdono — 29. Beati i misericordiosi
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A. Perdonare gli altri:
Gesù perdona una peccatrice
In questo racconto da una parte c’è una donna che si è pentita dei propri peccati, piange, chiede il perdono, lo accoglie come dono e dimostra tutto il suo
amore per Gesù lavandogli i piedi. Dall’altra c’è Simone il fariseo che si considera giusto, quindi non chiede né riceve il perdono e non ama né Gesù né la
peccatrice. Gesù approva il comportamento della donna, lo considera un
segno di fede e vorrebbe che anche Simone prendesse esempio da lei. Tra i
due, infatti, è la donna che ha messo in pratica il comandamento più importante: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima,
con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso”
(Lc 10,27).
Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise
a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava
nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui,
piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li
baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato
disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna
che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli
doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire,
condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?» Simone rispose:
«Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato
bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono
entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato
i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio;
lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai
unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io
ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al
quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati».
Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i
peccati?» Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!». (Luca
7,36-50)
La
necessità
perdono reciproco
del
Completa il seguente testo di padre Raniero Cantalamessa (Predicatore della
Casa Pontificia), inserendo le seguenti parole:
RECIPROCA - PAROLE - POSITIVA - MISERICORDIA - ATTRITI - ARMONIA
- COMUNITÁ - PERDONANDOVI - MALE - ALTRI- PERDONATO - CONDANNA
San Paolo esortava i colossesi con queste accorate parole: «Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti
[...] di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e ........................ scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli ........... Come il Signore vi ha .................., così fate anche voi» (Col
3,12-13). «Noi esseri umani - diceva sant’ Agostino - siamo come vasi di creta che, solo sfiorandosi, si fanno del ........». Non si può
vivere insieme in ................, nella famiglia e in ogni altro tipo di comunità, senza la pratica del perdono e della misericordia
................... [...] Si tratta di reagire con il perdono e, fin dove è possibile, con la scusa, anziché con la ................... [...] Il perdono è per
una ................ quello che è l’olio per il motore. Se uno si mette in viaggio su un’auto che non ha neppure una goccia d’olio nel
motore, dopo pochi minuti vedrà andare tutto in fiamme. Come l’olio, anche il perdono scioglie gli ............. L’olio che dobbiamo
mettere negli ingranaggi della vita sono soprattutto ............ buone. L’apostolo esortava così i cristiani di Efeso: «Nessuna parola
cattiva esca più dalla vostra bocca, ma solo parole buone, che possano servire a vicendevole edificazione» (Ef 4,29). Una parola
buona, cioè ................, di incoraggiamento e di lode, è un balsamo, specie nell’ambito della famiglia.
(R. CANTALAMESSA, Le beatitudini evangeliche. Otto gradini verso la felicità, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008, pp. 78-79).
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I valori cristiani delle Beatitudini — Il perdono — 29. Beati i misericordiosi
B. Prendersi cura degli altri:
il buon Samaritano
Gesù porta un esempio concreto per illustrare in che cosa consista il vero
amore per il prossimo: prendersi cura di chi ha bisogno di aiuto, senza alcuna
forma di discriminazione né razziale, né religiosa. Tra samaritani e giudei esisteva infatti un odio secolare, eppure il buon samaritano ebbe compassione
dell’uomo ferito, sebbene fosse un giudeo.
Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro,
che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto
nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il
tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente,
e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese:
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che
gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo
morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo
vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un
Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione.
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua
cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori
due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in
più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di
colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così». (Luca 10,29-37)
La compassione rende
l’uomo divino
Completa il commento alla parabola fatto dal vaticanista Luigi Accattoli,
inserendo le seguenti parole:
DIO - FERITO - SAMARITANO - PROSSIMO - FASTIDI - COMPASSIONE FRATELLI - SACERDOTE - CONTAMINA - LAVORO - ORGOGLIOSI
Un uomo ferito giace ai bordi della strada, perde sangue; sopraggiungono dapprima un .................. e poi un
levita, ma entrambi tirano dritto perché, secondo la mentalità ebraica, chi perde sangue .................., sporca. Oggi
noi diremmo che il fermarsi a soccorrere un ferito può comportare complicazioni e ..............: bisogna andare al
Commissariato, dare il proprio nome, perdere mezza giornata di ..........., con il rischio, magari, di essere sospettati di qualche responsabilità. Insomma, meglio tirare dritto.
Le avventure umane che si vivevano tra Gerusalemme e Gerico sono molto simili a quelle che potremmo trovarci a vivere oggi [...] perché i sentimenti dell’umanità, nel fondo, sono sempre gli stessi. E sempre quella è la
regola stabilita da Gesù, nella sua sorprendente modernità: quella «......................», alla quale anche noi, oggi,
dobbiamo attenerci se vogliamo avere in noi i suoi sentimenti, se vogliamo cioè assomigliare a ....... Guardiamo
dunque al ....................: il suo comportamento sintetizza il pensiero di Gesù circa l’assomigliare a Dio. E noi cristiani faremmo bene ad essere .................... del sentimento della compassione, invece di vergognarcene, perché
è un sentimento grande sulla terra: è ciò che ci fa scoprire i ................ e ci rende simili a Dio. Per cui, ogni volta che
qualcuno intorno a noi parla contro la compassione, pronunciandosi con durezza nei confronti del ................,
dobbiamo prendere il coraggio a due mani e affermare il primato della compassione.
(L. ACCATTOLI - S. FAUSTI, Beatitudini per i giovani, In dialogo, Milano 2004, pp. 23-24, 47-48.)
I valori cristiani delle Beatitudini — Il perdono — 29. Beati i misericordiosi
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Le opere di misericordia
Secondo la Chiesa “le opere di misericordia sono le azioni caritatevoli con le
quali soccorriamo il nostro prossimo nelle sue necessità corporali e spirituali”
(Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2447). In passato queste opere erano
elencate secondo il seguente schema:
Misericordia corporale
Misericordia spirituale
1. Dar da mangiare agli affamati.
8. Consigliare i dubbiosi.
2. Dar da bere agli assetati.
9. Insegnare agli ignoranti.
3. Vestire gli ignudi.
10. Ammonire i peccatori.
4. Alloggiare i pellegrini.
11. Consolare gli afflitti.
5. Visitare gli infermi.
12. Perdonare le offese.
6. Visitare i carcerati.
13. Sopportare pazientemente le persone moleste.
7. Seppellire i morti.
14. Pregare Dio per i vivi e per i morti.
2. Per ogni episodio dei Simpson indica con un numero qual è l’”opera di misericordia” messa in evidenza, scegliendola dallo schema.
4
Episodio
Numero
A. Il preside Skinner ha una madre impossibile. Ecco come la donna si lamenta del figlio: “Noi
abbiamo avuto un’altra lite per il cuscino gonfiabile da bagno. Io continuo a dirglielo, a dirglielo, a dirglielo....”.
...
B. Da quando è arrivato Brad Goodman, tutti si comportano come Bart: ognuno fa quello che gli
pare. Bart è triste e non sa perché si è sempre differenziato come ribelle e ora che tutti lo imitano,
ha perso la sua identità. Lisa gli dà un consiglio: «Questa è la tua grande occasione per sviluppare
una nuova e migliore identità».
...
C. Homer ha installato la tv via cavo senza pagare il canone. Ma al catechismo Lisa viene a
sapere che chi trasgredisce i comandamenti andrà all’inferno, quindi cerca di salvare suo padre
prima accusandolo (“Papà [...] rubare è un peccato, [...] tu stai rubando il via cavo...”) e poi
dando il buon esempio (“Sai, papà, secondo me rubare il via cavo è sbagliato, perciò io ho
scelto di non guardarlo nella speranza che altri seguano il mio esempio”).
...
D. Bart scappa di casa il giorno del Ringraziamento e resta a digiuno. Due barboni lo raccolgono e lo portano alla mensa dei poveri dove può finalmente rifocillarsi.
...
E. Marge conosce Jack, un carcerato con un grande talento artistico. Prende così a cuore la sua
situazione che riesce persino a farlo scarcerare e a trovargli un lavoro.
...
F. Bart viene espulso dalla scuola elementare di Springfield e, subito dopo, anche da una scuola
privata. A quel punto interviene Marge: “Tu avrai un’istruzione. Ti insegnerà la tua mamma”.
...
I valori cristiani delle Beatitudini — Il perdono — 29. Beati i misericordiosi
Per l’insegnante
Riferimenti bibliografici
L. ACCATTOLI - S. FAUSTI, Beatitudini per i giovani, In dialogo, Milano 2004, pp.
23-24, 47-48.
R. CANTALAMESSA, Le beatitudini evangeliche. Otto gradini verso la felicità,
San Paolo, Cinisello Balsamo 2008, pp. 68-81
S. FAUSTI, Una comunità legge il vangelo di Matteo I, EDB, Bologna 1998, p. 63
C. M. MARTINI, Le beatitudini, In dialogo, Milano 1990, pp. 59-67
C. M. MARTINI, Il discorso della montagna. Meditazioni, Mondadori, Milano
2006, p. 114
A. POPPI, I quattro vangeli. Volume II. Commento sinottico, Messaggero, Padova
2006, pp. 107 e 449-450.
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Il tipo, nell’ordine: B, A, B, A, A, B, A, B.
La necessità del perdono reciproco
I termini, nell’ordine in cui devo comparire, sono: misericordia, perdonandovi, altri, perdonato, male, armonia,
reciproca, condanna, comunità, attriti, parole, positiva.
La compassione rende l’uomo divino
I termini, nell’ordine in cui devo comparire, sono: ferito,
sacerdote, contamina, fastidi, lavoro, compassione, Dio,
Samaritano, orgogliosi, fratelli, prossimo.
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A
B
C
D
E
F
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