Block Notes - Coldiretti Lazio

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Block Notes - Coldiretti Lazio
Block Notes
Viterbo: Stefano Augugliaro nel
Direttivo Nazionale di Terranostra
Si è svolto lo scorso 16 Dicembre 2008
a Roma, l’Assemblea Nazionale di Terranostra, l’associazione agrituristica
promossa da Coldiretti. I lavori assembleari hanno portato al rinnovo degli
organi sociali, con la nomina del nuovo Presidente Tullio Marcelli, del Consiglio Direttivo e della Giunta. Tra i
Componenti del Consiglio Direttivo è
stato nominato Stefano Augugliaro, presidente di Terranostra di Viterbo che,
ne siamo certi, avrà modo di dare il
suo fattivo contributo mettendo in campo l’esperienza e la competenza materate in questi anni alla guida dell’associazione viterbese. Al Presidente
Marcelli ed al Consigliere Augugliaro i
nostri sinceri auguri di buon lavoro.
L’olio DOP Sabina modifica il suo
disciplinare di produzione
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Unione Europea, la domanda di modifica del disciplinare di produzione dell’ Olio DOP Sabina, per ampliare l’areale di produzione inserendo
una piccolissima zona del comune di
Roma, avente le stesse caratteristiche
pedoclimatice e la stessa tradizione
della zona fino ad ora inclusa. Prevedendo poi la possibilità di distribuire
l’Olio DOP Sabina in bustine monodo-
se in occasione di fiere e manifestazioni, è stato necessario specificare quali indicazioni debbano essere riportate
su tali confezioni. Infine e stato specificato esattamente il periodo di raccolta ed estrazione dell’olio (dal 1° Ottobre al 31 Gennaio), la resa massima
(25% in peso di olio rispetto al peso
dell olive) e l’utilizzo della ceramica come materiale tradizionalmente usato
per contenere l’olio.
Via libera alla
Nocciola Romana DOP
Pubblicato il 3 Dicembre scorso sulla
Gazzetta Ufficiale della Unione Europea, la domanda di registrazione della DOP Nocciola Romana, che conclude positivamente un iter durato oltre
quattro anni. La DOP, che abbraccia
la regolamentazione comunitaria vigente prevede che i titoli possano essere
attivati da un agricoltore che dimostri
il possesso delle superfici ammissibili
per un solo giorno, fissato dallo Stato
membro in una data che non può essere successiva alla data prevista per
la modifica della domanda di aiuto.
Pertanto l’agricoltore presenta la Domanda Unica ad AGEA entro il 15
Maggio 2009 e deve dimostrare il possesso del terreno almeno per il giorno
15 maggio 2009.
La campagna entra su Facebook: iniziativa di Coldiretti Giovani Impresa.
un areale che comprede 33 comuni
della provincia di Viterbo e 6 comuni
della provincia di Roma, sarà una grande opportunità di promozione e rilancio per un prodotto di grande rilevanza per l’economia agricola, in particolare quella di Viterbo: nella Tuscia si
producono infatti 400 mila quintali di
nocciole pari al 40% del prodotto nazionale.
Ora bisogna aspettare i sei mesi previsti entro i quali possono essere sollevate opposizioni, poi la DOP Nocciola
Romana sarà pienamente operativa.
La domanda PAC
scade il 15 Maggio
La modifica al Decreto Ministeriale 28
marzo 2008, che sarà pubblicata a
breve, fissa la nuova data del posseso
delle superfici dichiarate al 15 maggio
di ogni anno anziché il 9 Giugno come
in precedenza. Ricordiamo infatti che
Per iniziativa di Coldiretti Giovani Impresa è stato creato su Facebook, il
social network più frequentato del
Web, uno spazio aperto sia a chi intende fare attività nel settore sia ai
consumatori che potranno trovare notizie ed iniziative di grande interesse.
In particolare indicazioni su come e
dove acquistare prodotti freschi e stagionali al giusto prezzo da oltre 60.000
aziende agricole che fanno vendita diretta, su dove poter degustare piatti e
menù a chilometro zero, come progettare una vacanza ecologica con le oltre 18.000 aziende agricole che offrono ospitalità.
L’indirizzo e:
www.facebook.com/group.php?sid=4e6
a1014d1eaf919508f54b5a8bb2581&gi
d=99011040404
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Sommario
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Autorizzazione del Tribunale di Roma n.231 del 2/6/2000 - Poste Italiane spa - sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) - Art. 1, Comma 1, DCB Roma
Bimestrale di cultura & informazione agricola di Coldiretti Lazio
Nella Dichiarazione dei redditi
Inserto speciale Gestione dei rifiuti prodotti
dalle aziende agricole >>
Bimestrale di
cultura & informazione agricola
di Coldiretti Lazio
Iscrizione al Roc n° 12420
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INIPA C.F.
INIPA è un Ente senza
scopo di lucro, costituito e promosso da
Coldiretti, per svolgere
attività di formazione
e sviluppo delle risorse umane nel settore
agroalimentare
80051690586
L’Approfondimento
Salviamo il latte della campagna romana
di Massimo Gargano
pag.
3
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Primo piano
G8 agricolo: il cibo è un diritto, non una merce
Centro Assistenza Imprese Coldiretti Lazio
Via R. Piria, 6
00156 Roma
tel: 06.40.73.090
fax: 06.40.73.783
e-mail: [email protected]
www.coldirettilazio.it
Primo piano
Il testo integrale della dichiarazione approvata
dalle organizzazioni agricole dei paesi del G8
pag.
Buone nuove
Con “AGRIMERCATO LAZIO” nascono i mercati di Campagna Amica
Direttore responsabile
Toni De Amicis
[email protected]
Redazione
Antonella Cassioli
Marco Cerboni
Nicola Di Noia
Andrea Fugaro
Maurizio Ortolani
Roberto Santopietro
Roberto Vinci
Collaboratori
Simone Di Colantonio
Ermanno Mazzetti
Andrea Renna
Gianluigi Terenzi
Abbonamenti
Ordinario
€ 10,00
Onorario
€ 20,00
Sostenitore € 50,00
Tramite c/c postale n. 82689027
intestato a:
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Buone nuove
Stop ai “pirati” dell’olio
a cura di Nicola Di Noia
È utile sapere
Libro unico del lavoro
pag.
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È utile sapere
Dichiarazione redditi modello 730/2009
Inserto
Gestione dei rifiuti prodotti dalle aziende agricole
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21/25
Notizie dalle provincie
Federazione Regionale Coltivatori Diretti del
Lazio o rivolgendosi alle sedi della Coldiretti
Buone nuove
Progetto grafico e impaginazione
DigitaliaLab srl - Roma
Accordo tra gruppo montepaschi e creditagri coldiretti
Coldiretti Lazio si adegua al protocollo di Kyoto
Stampa
Grafica Giorgetti srl - Roma
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Libri da gustare
Agriturismo: una guida per gli operatori
Questa rivista è inviata
agli oltre 40.000 associati Coldiretti del Lazio
ai principali rappresentanti delle Istituzioni e
Amministrazioni locali ed ai più qualificati
opinion leaders delle filiere agroalimentari laziali
Polvere di stalle
Concertare ed innovare.
È questo il dovere delle amministrazioni e delle forze di rappresentanza
a cura di Toni de Amicis
pag.
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Il consorzio agrario consiglia
CONSIGLIA L’UTILIZZO DEL LATTE IN PELLET E DEL CAP LATINOGENO
Per poter affrontare in maniera più veloce la somministrazione del latte ai vitelli è stato formulato un mangime completo di allattamento pellettato (initiation vo).
I vantaggi che questo prodotto può avere sono molteplici. In primo
luogo la sua semplicità nell’utilizzo riduce drasticamente le ore di manodopera richieste rispetto al sistema tradizionale del latte per vitelli
da ricostituire con l’acqua calda.
La precoce introduzione di alimenti solidi al vitello già a partire dalla
prima settimana di vita favorisce lo sviluppo anticipato dell’attività ruminale.
Il mangime latteo completamente integrato con vitamine e minerali
nonché lieviti, consente di eliminare una poppata giornaliera di latte in
polvere già a partire dalla terza settimana di vita, facilitando cosi lo
svezzamento anticipato del vitello intorno ad un mese e mezzo.
Quindi concludendo si può affermare sicuramente che l’utilizzo del
latte per vitelli in forma pellettata contribuisce a ridurre i tempi di somministrazione del latte con risparmio di manodopera specializzata;ma
l’aspetto tecnico più rilevante è la possibilità di avere un gruppo di animali più omogeneo con una capacità ruminale precoce che consenti-
rà all’allevatore di svezzare i vitelli a circa un mese e mezzo di vita.
Il secondo prodotto consigliato il cap latinogeno è una miscela di
vitamine e oligoelementi con la presenza di sostanze aromatiche e olii
essenziali.
Lo scopo prioritario del prodotto è quello di controllare i livelli di urea
che è una molecola che si forma nel fegato e nei reni a partire dall’ammoniaca (NH3) che a sua volta è il prodotto finale della degradazione
delle proteine grezze nel rumine.
L’apporto totale di proteine della razione ed il bilancio azotato nel rumine, quindi la corretta e contemporanea disponibilità d’azoto ed energia per i batteri rappresenta un ruolo di primaria importanza nel bilanciare una razione.
Non di secondaria importanza è quello di avere un giusto equilibrio tra
proteina degradabile e non degradabile.
L’utilizzo del cap latinogeno nella dose di 100 gr a capo al giorno rappresenta un ottimo aiuto all’animale nel ridurre al minimo le perdite
azotate della razione, consentendo un aumento della proteina intestinale, quindi un miglioramento dell’efficienza ruminale.
Le nostre agenzie territoriali
CONSORZIO AGRARIO DI LATINA
TRADIZIONE E PROFESSIONALITÀ
dal 1937 al servizio dell’agricoltura pontina
Via Monti Lepini Km 52,200 - Tel. 0773/614224
L’approfondimento
a cura di Massimo Gargano
Salviamo il latte della
Campagna Romana
e molto altro…
origine obbligatoria in etichetta su
tutti i tipi di latte. Origine obbligatoria per il latte bovino, fresco o UHT;
origine obbligatoria sui trasformati del latte bovino e ovino: formaggi, yogurt, latticini. Poi un impegno forte delle istituzioni
al fianco delle imprese per promuovere
solo questo latte e questi prodotti.
E’ questa la nuova frontiera dell’assunzione di responsabilità di Coldiretti nei confronti delle imprese zootecniche e dei consumatori. Una scelta che parta del territorio e
ne esalti tutti i valori positivi facendoli divenire leva di competitività per il prodotto latte fresco bovino ed ovino e loro derivati della campagna romana. Solo riconoscendo
tali prodotti il consumatore potrà sceglierli
nei frigo della GDO e/o richiederli nei bar.
Questa consapevolezza e trasparenza nei
gesti di acquisto risponde a molti requisiti.
Primo la salubrità e la qualità organolettica
del prodotto, in considerazione che nel nostro paese esistono metodi di allevamento,
regole e controlli più rigorosi che altrove.
Secondo la sua eticità. Il latte della campagna romana non è costretto a fare il giro di
Europa per arrivare sulla tavola. Si produce la mattina, il giorno successivo è al bar
L’
e quindi sicuramente più fresco, sicuramente meno inquinante dell’ambiente in quanto prodotto in aree limitrofe alle industrie di
trasformazione.
Terzo una valenza “morale” nei confronti
dei consumatori che sono convinti che il loro latte fresco, la loro mozzarella, la loro ricotta provengano dalla campagna romana
quando invece troppe volte non è così!
Indicare obbligatoriamente sulla confezione di tutti i prodotti, dal latte ai formaggi,
l’origine non è come qualcuno tende ad affermare l’incapacità di competere sul mercato, bensì lo strumento per consentire ai
consumatori di poter scegliere i prodotti sulla base della provenienza, alle aziende agricole di valorizzare la loro produzione, attraverso un sistema di regole chiare e trasparenti.
In tale ottica le similitudini con il caso dell’olio sono emblematiche. L’industria italiana è stata completamente colonizzata da
quella spagnola perché ha commesso errori strategici. I nostri industriali hanno preferito fare fino in fondo la battaglia sui prezzi e poi, quando si sono accorti che la leva di competizione era quella del territorio,
del made in Italy, sono stati acquistati dagli
spagnoli. Il comparto lattiero – caseario corre lo stesso rischio di desertificazione imprenditoriale.
Per queste ragioni la sfida di Coldiretti sull’origine obbligatoria di tutti i prodotti lattiero – caseari è una battaglia per scardinare
posizioni di obsolete rendite per pochissimi
e di grave disagio per tutta la collettività che
non possono più essere tollerate.
La battaglia sull’origine, sulla filiera corta e
sulla rigenerata cooperazione è un’unica
battaglia che Coldiretti sta portando avanti
per tutelare realmente il reddito alle imprese, la dignità al lavoro degli allevatori, la trasparenza del mercato, la salute dei consumatori, il territorio e la qualità all’ambiente.
Scusate se è poco.
3
Primo Piano
G8 AGRICOLO:
Il cibo è un diritto, non una merce
Dal vertice mondiale degli agricoltori un piano anticrisi contro le speculazioni
Creazione di riserve di prodotti agricoli
per permettere un riequilibrio della domanda e dell’offerta; standard internazionali per la sicurezza alimentare, un efficace sistema di tracciabilità e l’applicazione di regole trasparenti. Sono alcune
delle proposte formulate dal “G8 Farmers
meeting” primo vertice mondiale degli
agricoltori dei Paesi appartenenti al G8
che si è svolto a Roma su iniziativa di Coldiretti.
L’obiettivo è fermare le speculazioni sui
prezzi dei prodotti agricoli ed alimentari,
come quella che si è verificata sul prezzo del grano che è costata 200 miliardi
di dollari in un anno a cittadini ed agricoltori ed evitare il ripetersi di emergenze come quelle del latte cinese alla melamina che si è diffusa in tutto il mondo.
Gli agricoltori Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Russia,
Stati Uniti ed Italia chiedono ai “Governi dei paesi del G8 di mettere in atto politiche ed investimenti volti a favorire la
crescita delle loro agricolture, oltre a tenere presenti le necessità delle imprese
agricole dei Paesi in Via di Sviluppo e delle loro popolazioni”. Si tratta di “assicurare la sovranità, l’approvvigionamento
alimentare ed un’adeguata offerta di prodotti agricoli, per far fronte alla domanda di una popolazione mondiale che raggiungerà i 9 miliardi entro il 2050”.
Al vertice hanno preso parte anche il Sot-
tosegretario alla presidenza del Consiglio
Gianni Letta, il Ministro delle Politiche
Agricole Luca Zaia, il Sindaco di Roma
Gianni Alemanno, il sottosegretario all’agricoltura Antonio Buonfiglio, e presidenti delle Commissioni Agricoltura di
Senato, Paolo Scarpa Bonazza Buora, e
Camera, Paolo Russo.
Letta ha dichiarato che il documento scaturito dal vertice degli agricoltori verrà
portato dal premier Silvio Berluscono sul
tavolo del G8 dei grandi della terra, in
programma i Sardegna, alla Maddalena.
“I prodotti agricoli - sostengono gli agricoltori del G8 - riguardano un aspetto
fondamentale del genere umano, come
l’alimentazione, e non possono essere
trattati come tutte le altre commodities”.
Ad esempio l’acquisto di cibo a differenza delle automobili non può essere rinviato da un anno all’altro e va dunque
“favorito un approccio graduale nel dibattito sulla liberalizzazione degli scambi internazionali che tenga conto delle
differenze socio-economiche ed ambientali delle diverse realtà e la necessità di
garantire la coesistenza di diversi modelli di agricoltura in tutto il mondo”.
La sfida è quella di “far fronte alla crescente necessità della popolazione mondiale di generi alimentari dovrà integrarsi con quella della preservazione della
biodiversità e la conservazione dell’ambiente, riconoscendo il ruolo sociale ri-
La sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi sede di Coldiretti durante i lavori del G8 Agricolo
4
Il Presidente Coldiretti
Marini e gli altri
Presidenti delle
organizzazioni agricole
del G8 firmano la
dichiarazione
approvata il
coperto dall’impresa agricola multifunzionale e di strumenti volti alla organizzazione del mercato (cooperative, iniziative volte a favorire i farmer market ecc)
che promuovono un equilibrio sia dell’offerta che dei prezzi”. Dall’inizio del secolo scorso, il 75 per cento della biodiversità genetica delle colture agricole è
andata perduta e nel mondo attualmente solo quattro piante commestibili (mais,
riso, grano e patate) forniscono il 60 per
cento dell’energia alimentare mondiale
anche se ci sono tra le 7.000 e le 10.000
specie
L’agricoltura svolge già un importante ruolo nell’attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici e nel ridurre l’emissione
di gas effetto serra. Ciò dovrà essere ulteriormente incoraggiato attraverso politiche efficaci per la valorizzazione delle
produzioni locali a bassa emissione di
anidride carbonica ma “le organizzazioni agricole dei paesi del G8 ribadiscono
la necessità di promuovere l’utilizzo di
energie rinnovabili, per un reale sviluppo sostenibile dell’economia globale”.
Primo Piano
IL TESTO INTEGRALE DELLA
DICHIARAZIONE APPROVATA DALLE
ORGANIZZAZIONI AGRICOLE
DEI PAESI DEL G8
1
I presidenti delle organizzazioni agricole dei Paesi del G8 ritengono che l’agricoltura sia un elemento essenziale per lo
sviluppo socio economico di ogni nazione.
2
L’attuale crisi economica mondiale ha reso necessario ridare all’agricoltura il suo ruolo di settore strategico nelle
politiche economiche e di sviluppo. A tal proposito si rende necessario intensificare lo scambio di informazioni sulla
situazione economica attuale e realizzare politiche a corto e lungo termine per porre rimedio all’attuale emergenza
alimentare e per stimolare gli investimenti in agricoltura, nell’interesse dell’intera comunità internazionale. Queste
politiche, inoltre, devono essere accompagnate da strategie di sviluppo, accordi sul commercio internazionale, politiche energetiche e misure contro le speculazioni.
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Al fine di assicurare la sovranità, l’approvvigionamento alimentare ed un’adeguata offerta di prodotti agricoli, per far fronte alla domanda di una popolazione mondiale che raggiungerà i 9 miliardi entro il 2050, è necessario che i Governi dei
paesi del G8 mettano in atto politiche ed investimenti volti a favorire la crescita delle loro agricolture, oltre a tenere presenti le necessità delle imprese agricole dei Paesi in Via di Sviluppo e delle loro popolazioni .
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I prodotti agricoli riguardano un aspetto fondamentale del genere umano, come l’alimentazione, e non possono essere trattati come tutte le altre commodities, perciò, l’aumento della produttività agricola e la competitività delle
imprese agricole devono essere aspetti fondamentali delle politiche di sviluppo.
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E’, inoltre, opportuno e necessario promuovere azioni di riequilibrio della Catena alimentare che contribuiscano alla valorizzazione/remunerazione delle produzioni agricole e che rappresentino anche un’occasione di reinserimento/promozione dei giovani nel mondo agricolo.
6
Sarà, inoltre, necessario creare le condizioni per una migliore gestione degli stock internazionali che permetta un
riequilibrio della domanda e dell’offerta ed il miglioramento del grado di auto approvvigionamento nei Paesi in Via
di Sviluppo. Un mercato non regolamentato sarebbe fonte di costi sociali inaccettabili per le imprese agricole
7
Bisognerà, incrementare costantemente il rapporto di fiducia tra imprese agricole e consumatori attraverso la creazione
di standard internazionali per la sicurezza alimentare, basati su criteri scientifici condivisi, un efficace sistema di tracciabilità e applicazione di regole trasparenti che garantiscano una competizione leale sui mercati.
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Andrebbe favorito un approccio graduale nel dibattito sulla liberalizzazione degli scambi internazionali che tenga
conto delle differenze socio-economiche ed ambientali delle diverse realtà e la necessità di garantire la coesistenza
di diversi modelli di agricoltura in tutto il mondo.
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La sfida volta a far fronte alla crescente necessità della popolazione mondiale di generi alimentari dovrà integrarsi con
quella della preservazione della biodiversità e la conservazione dell’ambiente, riconoscendo il ruolo sociale ricoperto dall’impresa agricola multifunzionale e di strumenti volti alla organizzazione del mercato (cooperative, iniziative volte a favorire i farmer market ecc) che promuovono un equilibrio sia dell’offerta che dei prezzi.
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L’agricoltura svolge già un importante ruolo nell’attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici e nel ridurre l’emissione di gas effetto serra. Ciò dovrà essere ulteriormente incoraggiato attraverso politiche efficaci per la valorizzazione delle produzioni locali a bassa emissione di Co2.
Infine, le organizzazioni agricole dei paesi del G8 ribadiscono la necessità di è promuovere l’utilizzo di energie rinnovabili, per un reale sviluppo sostenibile dell’economia globale.
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Con “AGRIMERCATO LAZIO”
nascono i mercati di Campagna Amica
Una grande opportunità per la filiera corta tra consumatori e imprese agricole
AGRIMERCATO LAZIO, è l’Associazione delle imprese agricole di Coldiretti Lazio, nata per valorizzare e promuovere l’attività di vendita diretta dei propri associati, definendone regole
di comportamento finalizzate alla massima trasparenza in termini di qualità, provenienza, legame con il territorio di produzione e convenienza dei prodotti.
L’Associazione, che Coldiretti Lazio ha fortemente voluto, proseguendo sul percorso di accompagnare le aziende agricole associate a fare impresa in sintonia con le richieste dei mercati, con
le esigenze dei consumatori, con le prospettive di sviluppo integrato del territorio e dei suoi prodotti, si candida a promuovere,
realizzare, partecipare e gestire tutte le iniziative di organizzazione dei mercati dei produttori agricoli, permanenti ed occasionaCosa sono
Sono i mercati dove gli imprenditori agricoli di Coldiretti offrono i loro prodotti in
vendita diretta in maniera trasparente, accorciando la filiera tra produttore e consumatore in un rapporto diretta che elimina
intermediazioni non essenziali e costose.
I mercati di Campagna Amica vengono per
questo gestiti con appositi regolamenti interni, condivisi da tutti i produttori che vi
partecipano, per garantire ai consumatori
ed alle loro famiglie qualità, freschezza, genuinità, sicurezza e territorialità a prezzi
convenienti.
li, strutturate o no, che saranno attuate nel Lazio.
Le iscrizioni alla Associazione sono aperte in tutto il Lazio,
presso gli Uffici Zona e presso le Federazioni Provinciali di Coldiretti, oppure utilizzando il modulo disponibile sul sito internet www.coldiretti.lazio.it sul quale sono scaricabili anche lo
Statuto ed il Regolamento di Agrimercato Lazio.
Il grande l’interesse delle imprese agricole in vendita diretta
che hanno già aderito numerose e che continuano ad iscriversi in questi giorni, sta facendo di AGRIMERCATO LAZIO una
grande vetrina delle tante produzioni agricole ed agroalimentari di qualità delle quali è ricco il Lazio ed una interessante
opportunità per la filiera corta tra consumatori e imprese agricole.
Dove sono
Dipende molto dalla disponibilità delle Pubbliche Amministrazioni e dagli Enti che gestisconi il territorio, per mettere a disposizioni spazi, attrezzati e non, preferibilmente permanenti, in cui possano trovare collocazione i Mercati di Campagna Amica,
nella consapevolezza, del ruolo non soltanto economico, ma anche culturale e sociale che questi mercati possono svolgere. da
un lato per sostenere i bilanci delle famiglie e delle imprese agricole e dall’altro per
promuovere la scoperta dei nostri territori
e delle produzioni che essi esprimono.
Cosa offrono
Ai Mercati di Campagna Amica partecipano solo gli imprenditori agricoli che offrono le loro produzioni, tradizionali, locali e
di stagione, che non hanno percorso migliaia di chilometri, con grandi risparmi sia
diretti che in termini di “impatto ambientale”.
Accorciare la filiera significa anche risparmio economico: dal campo alla tavola, i
prezzi aumentano, quasi cinque volte nei
mercati di Campagna Amica i prezzi praticati sono mediamente inferiori del 30% a
quelli rilevati da “sms-consumatori” .
DOMANDA
DO
OMANDA DI AMMISSIONE
AMMISSIONE A SOCIO
Il sottoscritto
Nome e cognome
cog
gnome
RRagione
agione sociale
indirizzo
Teelefono
Telefono
Com
une
Comune
Cellulare
Posta elettronica
elettronica
Posta
Pr
ov.
Prov.
CAP
Sito Inter
net
Internet
CHIEDE
di aderire a AGRIMERCATO LAZIO (Associazione per la gestione dei mercati dei produttori agricoli del Lazio)
$WDOÀQHGLFKLDUD
1.di aver preso visione dello Statuto dell’Associazione e di accettarlo senza riserve;
2.di aver preso visione del Regolamento adottato dall’Associazione, di sottoscriverlo ed accettarlo senza riserve ;
3.di possedere tutti requisiti previsti in particolare dall’articolo 6 dello Statuto;
4.di impegnarsi a corrispondere, la quota di ammissione ed il contributo sui costi di funzionamento del mercato, annualmente stabiliti dall’Assemblea.
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FIRMA
Luogo e data_______________
Compilare
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ompilare e rrestituire
estituire a Coldiretti
Coldiretti Lazio
Lazio Via
Via R.
R. Piria,
Piria, 6 - 00156
00156 ROMA
ROMA - 06/4073090
06/4073090 - Roberto
Rober to Santopietro
Santopietro
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Buone Nuove
STOP AI “PIRATI” DELL’OLIO
a cura di Nicola di Noia
Dal 1 luglio 2009, l’indicazione in etichetta dell’origine dell’olio
extravergine di oliva sarà obbligatoria in tutta Europa
Con le nuove norme si potranno contrastare con maggior efficacia le frodi e gli
inganni a danno dei consumatori e dei
produttori italiani onesti.
ra ora! finalmente in Europa non sarà più possibile spacciare come “Made in Italy” l’olio extravergine ottenuto da
miscugli di oli spagnoli, greci, tunisini, algerini, etc. Il Comitato di gestione olio di
oliva della Commissione europea ha, infatti, approvato la modifica al Regolamento Comunitario n. 1019/02 riguardante
l’etichettatura dell’olio di oliva. L’Italia aveva già anticipato tale provvedimento prevedendo con il DM del 9 ottobre 2007
l’obbligo, a livello nazionale, dell’indicazione dell’origine delle olive per l’olio vergine ed extravergine di oliva. Provvedimento fortemente voluto dalla Coldiretti
che unitamente alle associazioni dei consumatori ha raccolto un milione e mezzo
di firme, ma osteggiato da altre forze che
motivavano la loro criticità soprattutto perché si trattava di un provvedimento in
contrasto con la normativa comunitari.
Tale contrasto non esiste più! La norma
comunitaria raccoglie l’esigenza di legalità, trasparenza, tutela dei consumatori
e del reddito delle imprese agricole rendendo obbligatoria l’indicazione della zona geografica di coltivazione delle olive,
quindi dello Stato membro o il Paese ter-
E
zo in cui tale coltivazione è stata effettuata. L’estensione sull’intero territorio comunitario dell’indicazione obbligatoria d’origine, in vigore dal 1° luglio 2009, è una
decisione di grande importanza sia per il
mondo della produzione che per i consumatori. Con le nuove norme si potranno contrastare con maggior efficacia le
frodi e gli inganni a danno dei consumatori e dei produttori italiani onesti. L’olivicoltura italiana dovrà puntare sulla qualità e sulla distintività non potendo competere, a livello mondiale, sulle quantità
e sui costi. L’olio italiano gode, ancora, di
una grande fama a livello internazionale
guadagnata sia per la qualità ma anche
e soprattutto per il legame con il territorio e le sue tradizioni. Determinanti saranno i controlli, che forti di un nuovo e
più efficace strumento giuridico dovranno perseguire i truffatori che ingannano
i consumatori e danneggiano i veri produttori onesti. Leggere l’etichetta sarà ancora più importante! L’etichetta, finalmente chiara, potrà essere lo strumento per
una scelta consapevole del consumatore. I consumatori più attenti, inoltre, potranno continuare a scegliere i prodotti a
Denominazione d’Origine (DOP e IGP)
che garantiscono non solo l’origine del
prodotto ma l’intero processo produttivo,
previsto da rigidi disciplinari e controlli.
Si attendono ora le modalità applicative
La legge n. 81/2006 sancisce il diritto del
consumatore - ossia cliente - di conoscere esattamente le caratteristiche e la provenienza dell’olio che gli viene servito nel
locale. La citata legge prevede che il condimento sia posto in tavola in contenitori
provvisti di etichette che riportino tutte le
informazioni obbligatorie, tra cui la categoria dell’olio (es. vergine, extra-vergine,
di sansa, ecc.), il luogo di origine, il produttore etc. In caso di violazione si applica, a carico degli esercenti, la sanzione
amministrativa pecuniaria da 1.000 a
3.000 euro.
Unico strumento in grado di contrastare i
“rabbocchi” e le sostituzioni con oli anonimi è rappresentato dal “tappo inviolabile”, ancora non obbligatorio per legge,
simile a quelli già adoperati per i liquori.
L’auspicio è che tutti i produttori, soprattutto quelli che forniscono oli alta qualità,
utilizzino tale sistema di chiusura consentendo ai clienti di premiare i ristoratori trasparenti e che dimostrano attenzione verso questo prezioso prodotto.
delle nuove norme comunitarie che il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali sta predisponendo.
DESIGNAZIONE DELL’ORIGINE
(Art. 4, Reg. CE n. 182/2009 del 6 marzo 2009)
La designazione dell’origine può figurare sull’etichetta solo per l’olio VERGINE e EXTRAVERGINE
d’oliva.
Corrisponde alla zona geografica, nella quale le olive sono state raccolte e in cui è situato il
frantoio nel quale è estratto l’olio.
Le designazioni di origine comprendono unicamente:
a) Stato Membro o UE o Paese Terzo, (a seconda dei casi);
b) miscela di oli d’oliva comunitari; miscela di oli d’oliva non comunitari; miscela di oli di
oliva comunitari e non comunitari;
c) una denominazione di origine protetta o un’indicazione geografica protetta ai sensi del regolamento (CE) n.
510/2006 del Consiglio, in conformità alle dispozioni del relativo disciplinare di produzione.
9
È utile sapere
LIBRO UNICO DEL LAVORO
Dal 16 Gennaio è diventato obbligatorio per i datori di lavoro
Data l’entrata in vigore
delle nuove disposizioni,
in materia di libro Unico
del Lavoro si forniscono
di seguito le informazioni utili e per la sua gestione.
Il libro Unico del Lavoro nasce con l’esigenza di semplificazione in materia
di tenuta dei documenti di lavoro. Infatti l’articolo 39
del Decreto Legge n. 112 del 25 giugno 2008 ha abrogato
un lungo elenco di norme in materia di adempimenti di natura formale nella gestione del rapporto di lavoro.
Con la riforma sono stati soppressi il libro matricola, il libro
paga e il libro delle presenze.
Al loro posto è stato istituito un unico libro del lavoro che,
in sostanza, non è altro che il cedolino paga, integrato dalle
presenze giornaliere del lavoratore.
SOGGETTI DA REGISTRARE
Lavoratori subordinati, collaboratori (anche a progetto) e associati in partecipazione con apporto di lavoro. Fra i nuovi dati, le
assenze (con i relativi motivi), i rimborsi spesa e i dati dei lavoratori.
SISTEMI DI TENUTA
a) Elaborazione e stampa meccanografica su fogli mobili a ciclo
continuo, con numerazione e vidimazione di ogni pagina;
b) Stampa laser a seguito di autorizzazione preventiva;
c) Su supporti magnetici sui quali ogni scrittura costituisca documento informatico e sia collegata alle registrazioi in precedenza effettuate o a elaborazione automatica dei dati.
DATI DA RIPORTARE
Tutte le corresponzioni in danaro, o in natura, gestite dal datore
di lavoro (compresi rimborsi spesa, detrazioni fiscali, assegni per
nucleo familiare, prestazioni corrisposte da enti e istituti previdenziali, premi e straordinari).
VIDIMAZIONE
Solo l’INAIL. Le aziende che hanno unità produttive su provincie
diverse, dovranno richiedere l’autorizzazione alla vidimazione ad
una sola sede INAIL.
NUMERAZIONE
Unica.
FINALITA’ DEL LIBRO UNICO
Il Libro unico risulta essere uno strumento di verifica degli
aspetti di regolamentazione del contratto e della sua genuina applicazione, per quanto riguarda:
• i profili retributivi, assicurativi, previdenziali e fiscali;
• la regolarità di gestione dei rapporti di lavoro;
• gli aspetti sostanziali di inquadramento contrattuale e professionale;
• il rispetto dell’orario di lavoro e dei tempi di riposo, della
fruizione delle ferie e dei permessi;
• l’esatta applicazione e gestione delle assenze tutelate (malattia, infortunio, ecc.).
Infatti, prevedendo l’indicazione di tutte le informazioni di
carattere retributivo e contrattuale inerenti il rapporto di lavoro tra il datore e il prestatore, il Libro unico rappresenta
uno strumento unitario di analisi e allo stesso tempo di indagine sul rapporto stesso.
ADEMPIMENTI ABROGATI
Dall’entrata in vigore del citato decreto sono abrogate
una serie di norme legate al libro matricola e paga, così
schematizzate:
❑ Istituzione libro paga a matricola
❑ Tenuta libro paga e matricola
❑ Conservazione del libro matricola
LUOGO DI CONSERVAZIONE
Sede legale Organizzazione.
PRESENZE LAVORATORE
- Integrazione nel corpo del cedolino;
- Con riepilogo a parte.
REGISTRAZIONE
Entro il giorno 16 del mese successivo.
LE SANZIONI
❑ mancata istituzione e tenuta: sanzione pecuniaria
amministrativa da 500 a 2.500 euro;
❑ omessa esibizione agli organi di vigilanza: sanzione
pecuniaria amministrativa da 200 a 2.000 euro;
❑ l’omessa o infedele registrazione dei dati obbligatori
che determina differenti trattamenti retributivi, previdenziali o fiscali: sanzione pecuniaria amministrativa
da 150 a 1.500 euro (se la violazione si riferisce a più
di dieci lavoratori la sanzione va da 500 a 3.000 euro);
❑ ritardata registrazione dei dati obbligatori entro il 16 del
mese successivo: sanzione pecuniaria amministrativa
da 100 a 600 euro (se la violazione si riferisce a più di
dieci lavoratori la sanzione va da 150 a 1.500 euro);
❑ mancata conservazione per il tempo che sarà previsto
dal decreto ministeriale: sanzione pecuniaria amministrativa da 100 a 600 euro.
11
È utile sapere
DICHIARAZIONE REDDITI modello 730/2009
RACCOLTA DOCUMENTI
Un obbligo e/o un diritto ad ottenere quanto compete:
BONUS FAMIGLIA, DETRAZIONE PER ONERI, CREDITI D'IMPOSTA E UN RIMBORSO FISCALE IMMEDIATO
IL CAF Coldiretti (Centro Autorizzato di
Assistenza Fiscale) con le sue Sedi operative tutto l’anno e su tutto il territorio
provinciale, offre con personale qualificato, assistenza su ogni problema fiscale e previdenziale, a tutti i cittadini, pensionati e dipendenti, appartenenti o non
al settore agricolo.
I PENSIONATI E DIPENDENTI SONO POTENZIALI AVENTI DIRITTO Al VARI BONUS FAMIGLIA / BONUS ENERGIA e altri benefici.
Anche quest’anno ogni pensionato e dipendente (anche con contratto di lavoro
determinato, stagionale, o collaborazioni
e/o progetto), potrebbe aver diritto ad una
restituzione d’imposta. E opportuno che
sia svolta una attenta analisi del cud o altra certificazione delle ritenute effettuate
per accertare le condizioni al diritto dei
vari benefici fiscali previsti.
I nostri servizi operano per salvaguardare i diritti alla persona, al nucleo famigliare, al pensionato, al disabile:
• verifica spettanza OGNI TIPO DI BONUS: famiglia, energia, affitti, verifica
correttezza del prelievo fiscale;
• dichiarazione redditi mod.730 e unico;
• analisi di tutte le spese deducibili e detraibili dal reddito; » analisi dei benefici fiscali per i disabili;
• ICI (gestione versamenti, rimborsi e
contenzioso);
• verifica requisiti su ruralità dei fabbricati;
• dichiarazioni RED;
• dichiarazioni ISE - ISEE - ISEU;
• denunce di successione;
• assunzioni/licenziamento collaboratrici
famigliari: (colf, badanti, baby sitter);
• pratiche beneficio fiscale 36% su ristrutturazioni abitazioni;
• pratiche beneficio fiscale risparmio energetico 55% su interventi su edifici;
• contenzioso tributario;
• VERIFICA DI OGNI ALTRO BENEFICIO
FISCALE SPETTANTE;
II nostro personale, opera con professionalità, esperienza e competenza.
Tjrteja e riservatezza dei Vostri dati personali, per garantire una maggior tutela,
un maggior rispetto e trattamento dei Vostri dati, provvederemo anche quest’anno, ad invitarvi, in giorni e orari pre stabiliti, per una attenta analisi di ogni
posizione reddituale e di spese con tutta
la documentazione necessaria e da acquisire. Per contribuire ad una migliore
qualità del servizio, invitiamo cortesemente i nostri iscritti a voler rispettare i termini dell’invito e le modalità di consegna
della documentazione da consegnare,
esaminare ed elaborare.
LE PRINCIPALI NOVITÀ‘;
Interessi passivi. La detrazione del 19%
prevista per gli interessi pagati sui mutui
si può calcolare su un massimo di 4.000
euro (anziché 3.615 euro dell’anno scorso). Quindi chi nel 2008 ha Pagato 4.000
euro (o più) di interessi sul mutuo prima
casa avrà uno sconto Irpef di 760 euro
(contro i 687 euro degli anni passati). Risparmio energetico. Continua anche il bonus del 55% sui lavori che comportano
un risparmio energetico. Per le spese pagate nel 2008 lo sconto si può ripartire fino a 10 anni (contro i 3 precedenti), avvantaggiando in questo modo i contribuenti a basso reddito con una scarsa
capienza dell’ lrpef sulla quale applicare
la detrazione.
Ristrutturazione edilizia la proroga della
detrazione del 36% per le spese d ristrutturazione edilizia Elettrodomestici risparmio energetico - Prorogata anche l’agevolazione fiscale del 20% per la sostituzione di frigoriferi e congelatori con analoghi apparecchi di classe energetica innovativa A+ A++.
Medicinali con scontrino - dal 2008 l’acquisto di farmaci è detraibiie al 19% solo se documentato da fattura o scontrino
fiscale “parlante” in cui devono essere
specificati la natura (farmaco o me dicinale), qualità (nome del farmaco),
quantità acquistata e codice fiscale del
contribuente. L’Agenzia delle Entrate, inol-
tre, fa sapere che lo sconto non spetta
per l’acquisto di parafarmaci. Agevolazioni per i docenti. Spetta una detrazione Irpef del 19% per le spese pagate dai docenti delle scuole di ogni ordine e grado
(sia di ruolo che precari) per l’auto-aggiornamento e per la formazione. Lo sconto si può calcolare su un importo massimo di 500 euro.
Riscatto anni di laurea. Da quest’anno è
possibile sfruttare la detrazione del 19%
anche sui contributi versati per il riscatto del corso di laurea dui familiari fiscalmente a carico. Se, invece, i contributi riguardano il contribuente che presenta il
730, l’importo pagato resta deducibile dal
redd’to complessivo di quest’ultimo (e il
risparmio è maggiore).
Abbonamenti ai mezzi pubblici. Prima
puntata anche per lo sconto Irpef sugli
abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. La detrazione del 19% spetta su un importo massimo di 250 euro e quindi il risparmio massimo sarà di 48 euro (comprese le eventuali spese dei familiari fiscalmente a carico). Le spese da considerare sono quelle pagate nel 2008, anche se riguardano
abbonamenti che scadono nel 2009.
Studenti universitari fuori sede possibilità di fruire della detrazione del 19% anche nel caso di spese sostenute per canoni relativi ai contratti di ospitalità;
Asili nido - proroga della detrazione del
19% per le spese sostenute dai genitori
per Is frequenza con un massimo;
Lavoro straordinario - possibilità per i lavoratori dipendenti del settore privato di
scegliere una differente modalità di tassazione sui compensi per lavoro straordinario o per incrementi di produttività,
scegliendo di usufruire o meno dell’aliquota agevolata del 10%. L’agevolazione
vale entro i limiti di 3 mila euro, con riferimento al periodo 1 ° luglio-31 dicembre 2008.
5 per mille - tra le altre novità va segnalato il “ritorno” del Comune di residenza
tra i possibili beneficiari del 5 per mille;
13
A NEROLA
IL 2° CONCORSO
REGIONALE DI POTATURA
l 21 febbraio 2009 a Nerola, presso
l’Azienda Agricola Augusto Spagnoli,
l’APOL, Associazione dei produttori olivicoli del Lazio, in collaborazione con
l’Università della Tuscia e dell’Istituto di
Olivicoltura di Spoleto ha promosso il 2°
Campionato Regionale del Lazio di Potatura dell’Olivo. La manifestazione ha visto 35
potatori provenienti da tutte le province la]LDOLVÀGDUVLLQSURYHGLDELOLWjHYHORFLWj
Nuova competizione in Molise a PetacciaWR&%LOPDU]RTXDQGRLVHLTXDOLÀFDWL
difenderanno i colori della Regione Lazio al
settimo Campionato Nazionale di potatura
dell’olivo.
L’iniziativa punta a portare vitalità al comparto olivicolo laziale, settore per molti
aspetti, trainante dell’economia laziale.
Per favorire la produttività e migliorare la
qualità dell’olio è necessario diffondere
presso gli olivicoltori la razionalizzazione
delle politiche agricole, con lo scopo di
garantire al consumatore un prodotto di
alta qualità. L’iniziativa si pone nell’ambito
GHOOHDWWLYLWjÀQDQ]LDWHGD$SRO/D]LRFRQLO
contributo della Comunità Europea e dello
Stato Italiano.
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I RISULTATI
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CONCORSO
CORSO
N
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5
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mar tino fabrizio
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RILANCIARE L’OLIVICOLTURA LAZIALE
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Apol la Cooperativa agricola più rappresentativa del Lazio, ha presentato il proprio programma di attività triennale nell’ambito della nuova PAC del settore dell’olio
di oliva e disciplinata dal Reg. 867/08. Degli oltre 106
milioni di euro stanziati per l’Italia, 4 milioni e mezzo
sono appannaggio della Regione Lazio, per l’attuazione
dei programmi in favore delle aziende olivicole nei setWRULGHOPRQLWRUDJJLRGHLÁXVVLSURGXWWLYLPLJOLRUDPHQWR
della qualità e dell’impatto ambientale, tracciabilità e
FHUWLÀFD]LRQHGHOOHSURGX]LRQLFRPXQLFD]LRQHYHUVRLO
consumatore.
Il programma presentato da Apol, per tre milioni di
HXURULJXDUGDDWWLYLWjVXOWHUULWRULROD]LDOHÀQDOL]
zate al miglioramento della qualità ed al miglio
ramento dell’impatto ambientale dell’olivicol
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alla razionalizzazione e programmazio
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per conciliare le esigenze di
attività agricole con quelle
del territorio. Più che mai
di attualità il programma di
Apol che interviene in un momento di particolare crisi del
settore: rincaro dei costi di
produzione ed un prezzo di
mercato più basso negli ultimi 10 anni, siamo al 25% in
meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Attraverso il programma, Apol
vuole rilanciare il nostro olio
di qualità accompagnando le aziende a produrre con
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garanzia della tracciabilità e della qualità a costi conWWHQXWLSURSULRQHOO·DQQRLQFXLÀQDOPHQWHVLDSSOLFKHUj
HQXWL SURSULR QHOO·DQQR LQ FXL ÀQ
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Notizie dalla provincia di Roma
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La multifunzionalità dell’impresa agricola
per una agricoltura al servizio del territorio
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nell’Aula del Contta:
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Commercio di Roma,
il convegno dei quadri dirigenti della Coldiretti di Roma, per
per riflettere sulle
modalità per rendere concrete le diverse declinazioni della multifunzionalità in agricoltura e delle
opportunità di reddito che ne derivano per
le imprese agricole della nostra Regione.
Il messaggio che è scaturito dal convegno, prontamente raccolto dal Presidente di Coldiretti Lazio Massimo Gargano
che lo ha presieduto, è quello di una agricoltura che per poter essere al servizio del
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Vito Tizzano Direttore Coldiretti Roma
territorio e dei consumatori ha bisogno
di una piena attuazione della multifunzionalità dell’impresa agricola che la esercita nel concreto operare di tutti i giorni.
In tal senso è fondamentale che la Regione stringa con le imprese e chi le rappresenta sul territorio un vero patto di fine legislatura per la multifunzionalità. Un
patto che renda operative importanti leggi e provvedimenti regionali che sono in
gran parte restati, fino ad oggi, scatole
vuote o peggio cartelloni pubblicitari. L’attenzione è stata puntata in particolare sulla legge per l’agriturismo e il turismo rurale per i quali si attende da tre anni
l’apertura dei bandi; sulla legge sui mercati di vendita diretta che deve concretizzarsi in finanziamenti per sostenerne
l’apertura da parte delle Associazioni dei
produttori che sono in grado di gestirli;
alla revisione, ormai possibile con l’apertura di bandi ad hoc, delle opportunità
di finanziamento della multifunzionalità
offerte dal Psr nei poli urbani.
Il convegno ha visto la partecipazione del
Segretario Generale della Camera di Commercio di Roma Pietro Abate, dell’Assessore all’Agricoltura della Provincia di Roma Aurelio Lo Fazio e del Delegato alle
Politiche Agricole del Comune di Roma
Pietro Di Paolo.
A Vitangelo Tizzano, Direttore della Coldiretti di Roma, il compito della relazione introduttiva nella quale, tra l’altro, ha
analizzato le opportunità che la multifun-
Gli imprenditori presenti al convegno
zionalità offre alle imprese agricole e lo
stato dell’arte nell’area della provincia di
Roma. In particolare ha ricordato come
rientri nello sviluppo della multifunzionalità anche il grande capitolo delle energie
rinnovabili sottolineando poi l’urgenza che
la Regione sappia, dopo averne sostenuto la costituzione, utilizzare e sfruttare al
meglio le potenzialità del Consorzio Laziale per le Agroenergie.
Interessante anche l’intervento del VicePresidente della Coldiretti di Roma Davide Granieri che, in quanto imprenditore
agricolo ed agrituristico giornalmente impegnato nelle attività multifunzionali della sua azienda agricola, ha voluto portare il suo contributo di esperienza concreta.
Ha concluso i lavori Toni De Amicis, Direttore della Coldiretti Lazio il quale compiacendosi della riuscita del convegno ed
in particolare della concretezza degli interventi e degli imput che sono arrivati dai
rappresentanti delle Istituzioni presenti,
ha ribadito ancora una volta la necessità che la Regione si impegni concretamente per rendere effettivamente disponibili risorse finanziarie, vitali per le imprese agricole laziali in questo momento di crisi. Coldiretti si è fortemente spesa in questi anni per far si che venissero approvate una serie di leggi regionali,
ben sei negli ultimi due anni, che riempissero i vuoti legislativi e potessero fornire strumenti di sviluppo per le nostre
imprese; occorre però evitare il rischio
che questo lavora venga vanificato dalla
difficoltà di accesso ai finanziamenti.
Il tavolo della presidenza
21
Notizie dalla provincia di Frosinone
VALLE DEL SACCO
Dal 2005 ad oggi cosa è cambiato
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per l’iniziativa voluta
dalla Coldiretti di
Frosinone per
analizzare la situazione della Valle del
Sacco. Il focus che è stato proposto presso la sala convegni
della Provincia di Frosinone
gremita da allevatori, tecnici
ed autorità, ha permesso dal
punto di vista tecnico e anche
scientifico, di inquadrare le
problematiche di un territorio
che ha mezzi e potenzialità per
rilanciarsi. Dopo i saluti del Vice Presidente della Provincia,
Filippo Materiale e del presidente della Coldiretti ciociara,
Loris Benacquista, il direttore
della sede ciociara ha introdotto, con una relazione precisa
e pungente, il tema dei lavori.
In sala oltre al vice Prefetto
Vettrano, il sindaco di Ceccano Ciotoli, l’assessore provinciale Maurizio Cerroni, e mol-
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ti rappresentanti delle amministrazioni comunali ciocare,
del servizio veterinario e del
settore decentrato agricoltura.
Gianni Lisi ha posto in essere
un ragionamento che, mediante un’analisi lucida e dettagliata di quello che si è fatto e di
quello che si sarebbe dovuto
fare, rimarcando anche ciò
che purtroppo che non si è fatto,ha permesso di ripercorre
le tappe di un disastro ambientale che parte da lontanissimo. Lisi, dando voce all’indignazione e alla disperazione di coloro che sono stati
seriamente danneggiati, economicamente, fisicamente e
anche nell’anima, ha mirato a
come rilanciare l’area con fatti concreti.
L’interrogativo “Valle del Sacco, dal 2005 ad oggi cosa è
cambiato?” ha posto Coldiretti e i suoi quadri dirigenti di
fronte anche alla scelta di potersi costituire parte civile e
lesa verso i responsabili del
disastro ambientale. Il betaesacicloesano è arrivato a Ceccano – ha detto Lisi - ed ha
colpito 4 allevamenti, i ballo-
Gli imprenditori presenti al convegno
Il tavolo della Presidenza
ni sono ancora accatastati e i
fusti inquinanti non sono stati rimossi, ma burocraticamente e dal punto di vista
amministrativo si stanno facendo di bandi europei per lo
smaltimento dei balloni, per
scovare finalmente i fusti criminali e i 32.000 metri cubi
di terreno da bonificare ed infine c’è anche un bel bando
per monitorare l’area e le
aziende. Si deve però pensare al futuro degli allevamenti,
delle coltivazioni, della vocazione di quelle genti che altro
non vogliono fare che continuare il lavoro dei loro avi, chi
pensa alla loro salute e soprattutto come pensano alla
loro salute. Per Lisi lo scenario è quello dello sviluppo sostenibile nella valle poiché costituirebbe anche una risorsa
per la filiera corta e, soprattutto, garantirebbe aiuti diretti, immediati e tangibili a tutte le aziende interessate dall’inquinamento. L’auspicio è
di sedersi e concertare le
azioni , poiché , dopo 4 lunghi anni , con pochissime certezze e ancora tanti problemi, possiamo – ha chiuso Lisi - affermare che : se c’è or-
ganizzazione , anche la salvezza magari diventa più vicina. Dopo la relazione dell’assessore provinciale all’agricoltura Fabio Celletti, impeccabile e precisa come sempre,
e quella del dr. Giancarlo Pizzutelli (Asl Frosinone) che ha
offerto spunti di tranquillità dal
punto di vista sanitario è stata la volta di Massimo Gargano presidente regionale Coldiretti Lazio che ha messo in
evidenza la necessità di un
patto di fine legislatura a livello regionale con il quale porre in essere quanto nelle possibilità della giunta Marrazzo
per offrire spunti positivi ad
una situazione che in alcuni
momenti non è stata davvero
gestita bene. Francesco Scalia, assessore regionale alle risorse umane e demanio e patrimonio della Regione Lazio,
ha garantito che come sinora
fatto da presidente della Provincia sarà sempre vicino alle problematiche dell’agricoltura ciociara e si è detto disponibile a lavorare per un rilancio dei prodotti della Valle
che oggi in virtù dei controlli
presenti sono sicurissimi dal
punto di vista sanitario.
23
Notizie dalla provincia di Rieti
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Una filiera tutta Italiana e tutta Agricola
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provvedimenti italiani
relativi all’indicazione
obbligatoria di origine
dell’olio d’oliva finisce
l’era dell’anonimato,
dei prestigiatori e dei
truffatori e inizia l’era
della valorizzazione
del made in Italy, della competizione sulla qualità, della trasparenza verso i consumatori”. Questo l’esordio di Massimo
Gargano - Presidente della Coldiretti del
Lazio all’incontro dei propri quadri dirigenti organizzato insieme alla Coldiretti di
Rieti per riflettere sulle opportunità offer-
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te ai produttori olivicoli laziali dalla etichettatura obbligatoria. Un provvedimento all’avanguardia, che tutela consumatori,
produttori ed industriali oleari. E’ il giudizio di Massimo Gargano secondo il quale, esiste una norma che offre la possibilità di identificare l’origine del prodotto ma
anche l’azienda che ha scommesso sull’origine in etichetta. “Un segnale - ha
spiegato Gargano - che il mercato saprà
apprezzare, premiando le aziende e i marchi che difenderanno il diritto dei consumatori a poter fare scelte di acquisto consapevoli e legate al territorio.
Naturalmente la Coldiretti – ha sottolineato il Direttore regionale Toni De Amicis –
intende offrire tutta la propria assistenza
e consulenza ai produttori per districarsi
all’interno delle nuove norme affinché possano fare dell’etichettatura di origine e
tracciabilità del proprio olio di oliva una
leva di competitività e sviluppo aziendale oltre che di fiore all’occhiello del proprio territorio.
Il dott. DI NOIA Nicola ha illustrato nel
dettaglio le nuove norme alle quali tutti i
produttori dovranno adeguarsi e che consentiranno agli organi di controllo (Carabinieri, ICQ, etc) una maggiore incisività
per combattere i truffatori
Infine, il Presidente di Coldiretti Rieti Enzo Nesta, ha chiesto alla Regione l’impegno a rendere effettiva, per quanto di propria competenza, l’obbligatorietà dell’origine in etichetta prevedendo controlli più
stringenti.
“La via verso il sole”
Convenzione di Coldiretti per l’utilizzo di fonti rinnovabili
Senza ombra di dubbio “La via verso il
sole” é il percorso che consente di raggiungere traguardi energetici conformi
alle politiche dettate dal protocollo di Kyoto da cui il piano dell’Unione Europea
per contrastare i cambiamenti climatici, che per il 2020 si pone una serie di
obbiettivi per la salvaguardia dell’ambiente. Data non lontana contrariamente al raggiungimento degli obiettivi sintetizzabili
nel trinomio: 20, 20 ,20. Ovvero la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili per la produzione di energia a favore delle fonti rinnovabili in misura del 20%, taglio delle emissioni di CO2 in misura del 20%,
risparmio energetico in misura del 20% inteso come riduzione e possibilmente eliminazione degli sprechi grazie ad un utilizzo energetico più
efficiente. Obiettivi che almeno per il ns. paese si rivelano ancora traguardi lontani.
Easy Energies ha coniato come proprio modello etico nonché informativo e divulgativo della propria attività il messaggio “La via verso
il sole”, che caratterizza il ventaglio di soluzioni per la produzione
di energia elettrica e termica di Easy Energies. Easy Energies grazie alle proprie competenze ed alle partnership tecnologiche di cui
vanta è in grado di fornire soluzioni chiavi in mano che coprono l’intero ciclo di vita del progetto per la fornitura e realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica utilizzanti le fonti rinnovabili conosciute:
•l’energia fotovoltaica;
•l’energia idroelettrica;
•l’eolica;
24
•l’energia delle biomasse;
• l’energia geotermica;
Easy Energies si rivolge al mercato:
• delle utenze domestiche;
• delle pmi: piccole e medie imprese;
• delle amministrazioni locali.
La convenzione che la Coldiretti ha siglato con Easy Energies oltre
ad offrire le agevolazioni riservate agli associati interessati vuole essere anche un momento di divulgazione delle informazioni sulle
tecnologie utilizzanti le fonti rinnovabili per la produzione di energia. Questo obiettivo sarà perseguito organizzando appositi convegni e pubblicando articoli come questo sul periodico della Coldiretti.
PROSSIMO APPUNTAMENTO:
Campoverde, Fiera agricola 25 aprile 2009
CONVEGNO “FOTOVOLTAICO” Ore 11.00
GSE “Conto Energia” - Oratore: T.B.D.
EASY ENERGIES: LA VIA VERSO IL SOLE – IL FOTOVOLTAICO
Oratore: Ing. Gianfranco Ossino (Amministratore Unico)
COLDIRETTI La Convenzione con Easy Energies
Dott. Andrea Fugaro (Resp.le Sviluppo Locale – Lazio)
Easy Enerigies, sarà presente con propri stand a:
Mostra Campoverde 23-26 Aprile 2009
Fiera si San Cesareo 7-15 marzo 2009
Tel/Fax: 06/22429400-06/22428702
e-mail: [email protected]
sito: www.easyenergies.it
Notizie dalla provincia di Viterbo
Il ruolo della cooperazione
nella filiera agroalimentare del Lazio
Più Cooperazione e meno Cooperative
VITERBO
iù cooperazione e meno Una cooperazione sana – ha affermato il Presidencooperative ” è il monito te di Coldiretti Viterbo Leonardo Michelini – è quelOLHUDD
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lanciato dalla Coldiretti del la che sa valorizzare il prodotto dei soci e il territoo
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Agroali
Lazio e di Viterbo nel corso dell’in- rio; che si assume il vero rischio di impresa; che si
contro dei quadri dirigenti della coo- impegna in un continuo processo di innovazione
perazione agricola laziale organiz- ed efficienza e che sa mettere in trasparenza i rizato a Canino, presso i locali della sultati raggiunti.
Cooperativa dell’olio Dop Canino, per Infine, il direttore della Coldiretti Viterbo Romano
riflettere sul ruolo della stessa nella Giovanetti ha sottolineato come i numeri parlino
filiera agroalimentare della nostra chiaro: una cooperazione agricola – ha affermaRegione. E’ fondamentale – ha afferma- to – che non riesce a contare se non 200 struttuto il presidente di Coldiretti Lazio Massimo Gargano re significative non può pensare di avere un ruo– che le cooperative siano più vicine al socio senza lo di propulsione per lo sviluppo della filiera agroatrasformarsi in grandi industrie che finiscono per com- limentare della nostra Regione. Occorre lavorare
prare la materia prima anche al– ha continuato - più intensamenl’estero magari non pagando i prote perché gli interessi delle impredotti. Coldiretti Lazio – ha continuase e quelli della cooperazione troto il Presidente Gargano – intende
vino unità di intenti e posizioni per
impegnarsi direttamente nella coouna vera rigenerazione dell’agriperazione per valorizzarla e riporcoltura.
tarla vicina agli interessi delle imIl sindaco di Canino e il presidenprese agricole. Un impegno richiete della Provincia di Viterbo hansto anche alla Regione in questo fino da parte loro riconfermato l’imnale di legislatura per garantire che
pegno delle amministrazioni locala cooperazione resti legata al terli per favorire un rilancio della saritorio evitando il rischio di snatuna cooperazione per favorire un
rare se stessa con progetti lontani
reale sviluppo territoriale che sapLeonardo Michelini Presidente
dalle esigenze di qualità e origine
pia puntare sui prodotti di punta
Coldiretti Viterbo
della filiera agroalimentare laziale.
della Tuscia..
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Agricola del Lazio
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KM 18 - CANINO
Romano Giovannetti Direttore
Coldiretti Viterbo
Lina Novelli
Sindaco di Canino
Alessandro Mazzoli
Presidente Provincia Viterbo
La sala dell’Oleificio sociale di Canino durante il convegno
Ferindo PalombellaPresidente
Camera di Commercio Viterbo
25
Regione Lazio
Colossella
va in città
IN PIÙ DI 50 SUPERMERCATI DI ROMA E DELLA PROVINCIA
SONO IN VENDITA LE MOZZARELLE DI LATTE DI BUFALA DEL
LAZIO CERTIFICATE COLOSSELLA. PRESTO IN VENDITA ANCHE
GLI ALTRI PRODOTTI TRASFORMATI.
niziata lo scorso 15 Dicembre, la commercializzazione di Colossella nei primi 58 supermercati di Roma e provincia.
A lanciare per primi la commercializzazione delle mozzarelle made in Lazio con
il marchio Colossella, sono i punti vendita Pim e Sir della catena Gros e i Sidis e
Ser Franco del Gruppo Mercurio. La vendita riguarda, per ora, la sola mozzarella
di latte di bufala, per allargarsi poi ad altri trasformati del latte bovino. mentre a
partire da marzo 2009 saranno in vendita i formaggi trasformati da latte ovino e
caprino, tutti col marchio Colossella.
Un risultato davvero esaltante per la Regione Lazio, raggiunto in tempi molto rapidi (in soli 8 mesi) grazie al grande lavoro di concertazione tra allevatori, produttori, distributori commerciali e istituzioni locali e regionali.
“Un’iniziativa che è riuscita a trasformare una grave crisi di mercato del comparto in una opportunità di crescita”. A sottolineare la soddisfazione per il felice epi-
I
26
logo della vicenda è il presidente del Lazio, Piero Marrazzo, che ha poi aggiunto: “Questo marchio di qualità contribuisce a riabilitare l’immagine del Lazio come terra di cultura, tradizione ed eccellenza. Tutto questo grazie alla nostra grande capacità di fare squadra nei momenti difficili”. Il percorso del marchio Colossella è nato nell’aprile scorso in seguito
all’esplosione del caso di presenza di
diossina nella mozzarella di bufala prodotta nel Casentino, uno scandalo che
fece crollare immediatamente le vendite
delle mozzarelle prodotte nel Lazio, paralizzando in pochi giorni tutto il settore.
Il marchio di qualità, benché realizzato
in pochi mesi, ha previsto una fase molto articolata e complessa per la realizzazione di un Consorzio di produttori e di
un disciplinare per il rilascio della certificazione di qualità. Il Consorzio oggi racchiude oltre 100 allevatori e 15 caseifici,
coinvolge 37 comuni delle province di
Roma, Latina e Frosinone e garantisce
una produzione di 400 quintali di latte al
giorno, pari a 100 quintali di mozzarelle
di bufala. Non nasconde la sua soddisfazione anche l’assessore all’agricoltura Daniela Valentini per aver saputo dare “risposte concrete sia agli allevatori del Lazio, vittime innocenti di una crisi proveniente da altri territori, sia ai consumatori, sempre più esigenti di qualità e sicurezza alimentare”.
“Il nostro obiettivo è fare in modo che l’intera filiera del latte, dalla produzione alla trasformazione fino alla commercializzazione, si concentri tutta nel territorio
del Lazio” ha annunciato il presidente del
Consorzio Colossella, Salvatore Rinna. Un
obiettivo molto ambizioso, visto che oggi
il 90% del latte munto dalle circa 20mila bufale ciociare e pontine è venduto e
trasformato nel territorio di Caserta, mentre soltanto il 10% dell’intera produzione
di mozzarella di bufala si realizza nei caseifici di Frosinone e Latina.
Buone Nuove
CreditAgri
ACCORDO TRA GRUPPO
MONTEPASCHI E
CREDITAGRI COLDIRETTI
E’ stato siglato l’accordo quadro tra il Gruppo Montepaschi
e CreditAgri Coldiretti che sancisce l’avvio di una partnership finalizzata al miglioramento nell’accesso al credito per
le imprese, la messa a punto di prodotti e servizi della Banca specifici per il comparto e l’allineamento dei processi necessari alla valutazione creditizia delle richieste di finanziamento delle imprese agricole.
L’accordo quadro costituisce la base progettuale per la sottoscrizione delle convenzioni operative che i Confidi e le società di servizio di CreditAgri andranno a sottoscrivere con le
Banche del Gruppo, a partire da Banca Antonveneta che nei
prossimi giorni andrà a stipulare i primi accordi.
Il Presidente di CreditAgri Coldiretti Giorgio Piazza ha sottolineato l’importanza del settore agricolo che, soprattutto nell’attuale scenario di forte crisi finanziaria, si ripropone come direttrice di sviluppo per l’economia “reale” attraendo
molti giovani imprenditori che trovano ottime motivazioni per
iniziare l’attività nel settore. Da qui la necessità di assistere le imprese, vecchie e nuove, con servizi all’avanguardia e
che consentano un accesso al credito funzionale alle loro
aspettative. Il Responsabile Nazionale Credito e Confidi di
Coldiretti Lazio si adegua
al protocollo di Kyoto
Coldiretti Roberto Grassa ha ricordato le linee strategiche che
condurranno il sistema dei Confidi dell’associazione verso
un’integrazione sempre più forte, sino alla nascita di un unico organismo nazionale con delegazioni regionali, iscritto all’albo degli intermediari vigilati e che consentirà alle imprese associate di beneficiare di garanzie “elegible” ai fini di
Basilea 2. Ha inoltre ribadito l’importanza dell’accordo che
costituisce la base essenziale sulla quale costruire una serie
di cantieri legati all’evoluzione del sistema di valutazione
creditizia delle imprese agricole, alla creazione di una piattaforma di comunicazione tra Banche e Confidi e per il lancio di iniziative specifiche per il comparto.
Dal canto loro Enzo Nicoli e Paolo Delprato, rispettivamente
Responsabile dell’Area Corporate e dell’Area Retail della Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena hanno confermato l’attenzione che la Banca ha sempre rivolto al comparto
agrario, rinnovato con la sottoscrizione dell’accordo quadro
e testimoniato dalla presenza, nel gruppo, di presidi specialistici a supporto delle imprese agricole anche nella fase di
costruzione di progetti innovativi, per il rispetto dell’ambiente e per l’utilizzo di energia alternativa.
Dal 7 Aprile è entrato in funzione l’impianto fotovoltaico che
alimenterà il palazzo sede Coldiretti Lazio e Coldiretti Roma.
L’impianto inaugurato alla presenza della dirigenza Coldiretti e realizzato dalla ditta AERLAGI, è una risposta ed un
esempio tangibile di come si
può e si deve rispettare la natura, con gesti e progetti concreti che utilizzano la migliore
tecnologia per la salvaguardia
dell’ambiente e del territorio
L’impianto Coldiretti ha una
potenza di picco di 16 Kw per
una produzione attesa annua
e di circa 21.000 Kw.
Questo quantitativo di energia è equivalente a 2385 litri
di petroli ovvero 15 barili l’anno. Per equivalente si intende dire che per produrre la
stessa energia ci sarebbero voluti 15 barili (2385 litri ) l’anno di petrolio da bruciare.
Le emissioni di CO2, noto gas
“serra”, che tale produzione
di energia evita ogni anno sono di circa kg. 20.200,ossia
il quantitativo che assorbono
circa 1012 alberi adulti ogni
anno. Quindi si puo’ affermare che l’istallazione di questo
impianto fotovoltaico equivale ad aver piantato 1012 alberi
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CONCORSO
Unioncamere Lazio presenta
i vincitori della XVI edizione del Concorso
per i migliori oli extravergine di oliva
del Lazio.
Il Concorso, promosso da
UNIONCAMERE LAZIO, con il supporto
tecnico di AZIENDA ROMANA MERCATI,
Azienda Speciale della Camera di
Commercio di Roma,
si conferma come l’appuntamento
a livello regionale per la selezione dei
migliori oli del Lazio.
Una testimonianza dell’impegno costante
del sistema delle
Camere di Commercio del Lazio nel
promuovere la produzione olivicola
della nostra regione.
Segreteria tecnico-organizzativa:
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EXTRAVERGINE
Fruttato intenso
1° classificato Az. Agr. Biologica Maggiarra Impero
(Sonnino - LT)
“IMPERO BIOL”
2° classificato Az. Agr. Biologica Paola Orsini
(Priverno - LT)
“PAOLA ORSINI”
3° classificato Colle Rotondo (Priverno - LT)
“COLLE ROTONDO”
1° classificato
2° classificato
3° classificato
3° classificato
Fruttato medio
Az. Agr. La Valle dell’Usignolo
(Sermoneta - LT)
“LA VALLE DELL’USIGNOLO”
Frantoio Appetito Luigi
(Cori - LT)
“FRANTOIO APPETITO”
Az. Agr. Marcella Giuliani
(Anagni - FR)
“MARCELLA GIULIANI”
Az. Agr. San Clemente F.lli Lozzi s.s.
(Tivoli - RM)
“FONS OLEI”
Fruttato leggero
1° classificato Agrioliva Soc. Cooperativa Agricola
(Rocca Massima - LT)
“AGRIOLIVA”
2° classificato Agricola Colfiorito 1974 S.r.l.
(Castel Madama - RM)
“TENUTA COLFIORITO”
3° classificato Az. Agr. L’Olivaia (Nepi - VT)
“OLIO FELICE”
DOP SABINA
Fruttato intenso
1° classificato Az. Agr. Tenuta Massimi
(Palombara Sabina - RM)
“DOP SABINA”
2° classificato Az. Agr. Campisano
(Palombara Sabina - RM)
“CAMPISANO”
PER I MIGLIORI OLI EXTRAVERGINE
DI OLIVA del Lazio
I Vincitori
3° classificato Az. Agr. La Mola di Anna Maria Billi
(Castelnuovo di Farfa - RI)
“LA MOLA”
Fruttato medio
1° classificato Società Agricola Milani s.s. (Roma - RM)
“MILANI”
2° classificato Az. Agr. Menichelli Agnese
(Montopoli di Sabina - RI)
“CARAVILLE”
3° classificato Cooperativa Coltivatori Uniti a r.l.
(Moricone - RM)
“DOP SABINA”
Fruttato leggero
1° classificato Az. Agr. Altobelli Leonardo
(Montelibretti - RM)
“AURUM SABINAE”
2° classificato Scipioni Lina (Montopoli di Sabina - RI)
“SABINA DOP”
3° classificato Az. Agr. di Pietraforte Angelo
(Montopoli di Sabina - RI)
“DOP SABINA”
DOP CANINO
Fruttato intenso
1° classificato Az. Agr. Laura De Parri (Canino - VT)
“AZIENDA AGRICOLA CERROSUGHERO”
Fruttato medio
1° classificato Frantoio Oleario di Gentilucci e Papacchini
(Cellere - VT)
“DOP CANINO”
Fruttato leggero
1° classificato Oleificio Sociale Cooperativo di Canino Soc. Coop.
(Canino - VT)
“DOP CANINO”
2° classificato Pesce Annalisa (Farnese - VT)
“DOP CANINO”
3° classificato Archibusacci Giovanni e Figli S.r.l.
(Canino - VT)
“FRANTOIO ARCHIBUSACCI GIOVANNI E FIGLI”
DOP TUSCIA
Fruttato medio
1° classificato Soc. Agricola Colli Etruschi
(Blera - VT)
“EVO”
2° classificato Frantoio Tuscus di Giampaolo Sodano
(Vetralla - VT)
“TUSCUS”
Fruttato leggero
1° classificato L’Oliveto Matarazzo (Viterbo - VT)
“L’OLIVETO MATARAZZO”
2° classificato Tenuta di Ferento S.r.l.
(Viterbo - VT)
“MERLANO”
3° classificato Soc. Agr. Sciuga s.s.
(Montefiascone - VT)
“IL MOLINO”
SEZIONE OLIO BIOLOGICO
1° classificato Az. Agr. Biologica Maggiarra Impero
(Sonnino - LT)
“IMPERO BIOL”
2° classificato Soc. Agricola Milani s.s.
(Roma - RM)
“MILANI”
MIGLIORE OLIO MONOVARIETALE
Soc. Agricola Colli Etruschi
(Blera - VT)
“EVO”
MIGLIORE OLIO AD ALTO TENORE DI
POLIFENOLI E TOCOFEROLI
Soc. Agricola Colli Etruschi
(Blera - VT)
“EVO”
MIGLIORE CONFEZIONE
L’Oliveto Matarazzo (Viterbo - VT)
“L’OLIVETO MATARAZZO”
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Agricredito
Obbiettivi
• Agevolare l'accesso al
credito
• Offrire consulenza
competente e dedicata
• Garantire risposte rapide e
snelle
Chi siamo
• Proporre prodotti e soluzioni
specifiche
Unico Consorzio di Garanzia Fidi regionale per le imprese agricole
AGRICREDfTO è il primo Consorzio REGIONALE di garanzia fidi e Assistenza Tecnico-Finanziaria in Agricoltura operante nel Lazio. Si occupa in modo specialistico di Credito Agrario e di Finanza d'Impresa a favore delle Imprese Agricole per favorirne l'accesso al credito ordinario
e agevolato.
Agricredito, Consorzio di Garanzia Fidi offre alle imprese agricole l'opportunità di relazionarsi in modo più efficace e trasparente con il sistema bancario, un interlocutore competente ed affidabile che conosce
le esigenze e le necessità del mondo agricolo e offre risposte concrete
e rapide. Agricredito si rivolge alle imprese agricole con l'obiettivo di
ascoltare le reali necessità dell'imprenditore e trovare le migliori soluzioni offerte da! mercato bancario. Intendiamo eliminare quegli ostacoli che non consentono alle imprese agricole di affrontare ed ottenere
gli investimenti che sono necessari alla rigenerazione ed allo sviluppo
dell'agricoltura. Tutto questo attraverso una consulenza finanziaria costruita a misura per ogni singola impresa in modo da consentire lo sviluppo di una rapporto trasparente e stabile con il sistema bancario.
Adesione
Possono essere socie tutte le Piccole Medie Imprese Agricole con sede operativa nel
Lazio. La richiesta di adesione va inoltrata, su moduli predisposti dal Confidi, alla sede territoriale competente. L'adesione verrà deliberata dal Consiglio di Amministrazione della società. Quota adesione Versamento una tantum € 250,00 quale partecipazione al Capitale Sociale. Per società di persone il versamento è di € 400,00, per
le società di capitali, le cooperative ed i consorzio altri enti) è di € 750,00. La quota
è detraibile fiscalmente.
Agricredito è federato in CreditAgri Coldiretti il primo organismo nazionale dei Confidi attivi nel rilascio di servizi di garanzia fidi e di assistenza e consulenza a favore delle imprese agricole italiane .
Limiti della garanzia
AGRICREDITO garantisce alla banca, di norma, il 50% del finanziamento;
Per operazioni a lungo termine e di importi sostenuti (ev. con COGARANZIA) scende al 20%.
Istituti convenzionati
UNICREDIT BANCA DI ROMA
CARI PARMA CRE'DIT AGRICOLE
INTESA-SAN PAOLO
MONTEPASCHI SIENA
BCC
UNIONFIDI LAZIO(Società Regionale di Garanzia Fidi)
ISMEA
PER INFORMAZIONI:
AGRICREDITO
VIA RAFFAELE PI RIA 6, 00156
ROMA TEL.06.4073090
FAX06.4073783 E.MAIL:
[email protected] SITO:www.
lazio.coldiretti.it Sono disponibili sul
sito modelli e statuto
Area tecnica:
[email protected]
TIPOLOGIE DEI
FINANZIAMENTI
Finanziamenti per investimenti in
macchinari, impianti, attrezzature
ed immobili cioè finanziamenti che
vanno ad incrementare il capitale
agrario ed il capitale fondiario
- acquisto di attrezzature e
macchinari;
- esecuzione e rifacimento di
impianti;
- acquisto, costruzione,
ristrutturazione di immobili
aziendali;
- acquisto d'azienda o di terreni;
- nuove iniziative imprenditoriali.
I FINANZIAMENTI PER SOSTEGNO
DELLA LIQUIDITÀ AZIENDALE
- acquisto scorte di magazzino;
- riequilibrio delle fonti di
finanziamento e consolidamento
del debito;
- tutte quelle operazioni di
dilazione nel tempo di oneri
straordinari a carico dell'impresa
(crediti commerciali, inso¬luti,
pagamento di imposte
straordina¬rie, etc);
- anticipo conferimento prodotti;
- anticipo contributi pubblici
(PAC-PSR) o fatture;
- eventi straordinarifes. calamità).
Libri... da gustare
AGRITURISMO:
una guida per gli operatori
l contatto con la natura, il ritorno alle tradizioni locali, l’esigenza di alimentarsi con
cibi sani e genuini oltre che di qualità, il rispetto per l’ambiente costituiscono il leitmotiv della nostra società attuale. Consumatori sempre più esigenti hanno favorito lo sviluppo di una serie di funzioni rurali, che rendono necessario affrontare alcune tematiche come quelle che verranno approfondite all’interno di questa pubblicazione.
Si tratta di consigli utili e pratici, di orientamenti per quanto concerne il miglioramento ed il potenziamento delle attività di
un agriturismo, che risponda ad una domanda crescente di tutela, sostenibilità e
rispetto ambientale, di conoscenza del
mondo rurale, di alimenti tipici e di tradizioni locali.
L’agriturismo è diventato oggi il luogo ideale di incontro tra l’agricoltore, la cui ferma
volontà è quella di rimanere ancorato alle
proprie origini e di ricavare il proprio sostentamento e quello della propria famiglia
dalle attività agricole, ma anche dai servizi offerti al pubblico, ed il consumatore, alla riscoperta di se stesso, delle proprie origini e delle bontà del passato, oltre che alla ricerca di una qualità e di una genuinità ad un prezzo equo. E la diversificazione delle attività è d’obbligo per garantire la
sopravvivenza delle aziende agricole, le
quali concentrano i propri sforzi sulla capacità di attrarre i consumatori proprio grazie alla loro multifunzionalità.
Così, nascono i consigli pratici contenuti
in questa pubblicazione, che vanno dal
proporre cosa fare al suggerire quali le modalità per fare: dalla creazione di un labo-
I
ratorio per la produzione delle conserve
vegetali o per la produzione di carni trasformate alla messa in opera di un caseificio aziendale, dall’allestimento di un locale cucina o di un punto vendita aziendale all’arredamento o alla ristrutturazione
di un casolare rurale con un’attenzione
particolare riservata alla cura delle aree
verdi.
Si tratta di consigli utili per chiunque già
possieda un’azienda agricola o un agriturismo e voglia migliorare le proprie performance in termini qualitativi e quantitativi,
ma anche suggerimenti per nuovi imprenditori, il cui obiettivo sia la riscoperta della
campagna e lo sviluppo di attività rurali.
Consigli corredati da una serie di utili indirizzi di oltre 1000 fornitori del settore agrituristico con una puntuale suddivisione per
comparto di attività.
In distribuzione presso L’Azienda Romana Mercati via dell’Umiltà 48 Roma Tel. 06/6979240
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Polvere di Stalle
a cura di Toni De Amicis
A chiusura del 4° anno di
legislatura, alcune riflessioni
sulla concertazione con
l’amministrazione regionale
Al presidente Marrazzo ed
alla sua Giunta chiedemmo
allora di sposare, per il
nostro settore, un nuovo
modello di sviluppo con al
centro l'Impresa Agricola
multifunzionale, che ha
come riferimento costante il
cittadino consumatore ed il
rapporto virtuoso con la
sacietà civile.
CONCERTARE ED INNOVARE
È questo il dovere delle amministrazioni
e delle forze di rappresentanza
4 anni sono passati dall’insediamento della
Giunta Marrazzo alla guida dell’amministrazione regionale. 4 anni in cui Coldiretti ha incontrato quotidianamente i decisori politico-istituzionali preposti a governare la nostra Regione;
ne ha misurato temporalmente volontà politica e impegno progettuale, consapevole delle
tante criticità oggettive e dei tanti ritardi storici che il nostro territorio si porta dietro. E’ stato avviato un confronto trasparente con l’unico metodo che conosciamo: la concertazione;
adottando uno stile fatto di oggettività, di costruttività (soprattutto quando abbiamo avanzato critiche), lontano, sempre, dal gioco delle strumentalizzazioni politiche.
Coldiretti forza sociale
In sostanza abbiamo concertato le soluzioni,
ci piace dire, come una vera ed autentica “forza sociale” quale noi siamo. Una forza sociale riformista; che sa scegliere e si assume la
responsabilità delle sue scelte; che rifiuta il corporativismo; che ha scelto l’autonomia dagli
schieramenti politici; che è capace di dialogare con tutti e che ha “cultura di governo” nel
suo DNA, nel senso che sa avanzare proposte
capaci di coniugare sempre i legittimi interessi delle imprese che
rappresenta con i
più ampi interessi
della collettività.
Rigenerarazione dell’agricoltura
Una Coldiretti, quindi, che è stata capace di
concertare soluzioni e risposte sulla base di un
progetto: il progetto che abbiamo voluto chiamare di rigenerazione dell’agricoltura.
Un progetto fatto di trasparenze, legalità, eticità, che di fatto ci ha assegnato un importante “ruolo guida” al cambiamento.
L’agricoltura è ormai un sistema complesso,
multifunzionale, che produce alimenti, ma anche ambiente, salute, servizi, relax e cultura.
È questo il modello di agricoltura a cui abbiamo fatto riferimento quando abbiamo chiesto
ai nostri amministratori di allocare le risorse finanziarie o decidere le priorità legislative nella nostra Regione.
Progettualità Coldiretti
È verso quel modello di agricoltura che abbiamo fatto riferimento quando, anche nel Lazio,
abbiamo speso tutta la nostra progettualità verso le grandi battaglie a difesa del
-made in Italy agro-alimentare
-delle tipicità territoriali
-della rintracciabilità dei prodotti alimentari
-dell’origine obbligatoria in etichetta
-delle colture ogm-free
-dei Farmer’s Market
-della filiera corta a Km zero
Tutte battaglie che ci hanno permesso di rafforzare, da un lato, il nostro potere negoziale,
e dall’altro, di rispondere alla “domanda” che
il cittadino-consumatore ci fa in merito alla sicurezza dei cibi che consuma e dell’ambiente in cui vive.
La squadra Coldiretti
È all’interno di questa visione ampia che abbiamo concertato con questa giunta
- le misure legislative,
- i progetti economici e le soluzioni possibili,
- le risorse necessarie a sostenere le nostre attività d’impresa e i relativi interessi economici connessi.
È stata un’azione in squadra, dove ognuno per
la propria area di competenze, ha dimostrato
capacità e impegno nel declinare -anche nel Lazio- un vero e proprio progetto di politica sindacale. L’unico capace di ridare centralità all’impresa agricola, ai suoi prodotti e ai molteplici territori che compongono la nostra regione.
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