VIOLENZE SULLE DONNE BARI PICCHIATA DAVANTI AI FIGLI
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VIOLENZE SULLE DONNE BARI PICCHIATA DAVANTI AI FIGLI
VIOLENZE SULLE DONNE BARI 15 giugno PICCHIATA DAVANTI AI FIGLI E’ accaduto ad una donna e di Conversano, madre di due piccoli, che dopo mesi di maltrattamenti da parte del marito, ha deciso di porre fine ai reiterati soprusi subiti e di rivolgersi prima al Centro antiviolenza «Il Melograno » e poi ai carabinieri. Al termine di opportuni accertamenti, hanno deferito l’uomo, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Bari. Al padre violento contestati i reati di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. 5 luglio ABUSI IN OSPEDALE CONTESTATI A EX PRIMARIO Ex primario di Neurologia dell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII (il professionista da qualche settimana è in pensione). Nelle carte dell'inchiesta, notificate al camice bianco nei giorni scorsi, non viene ricostruita solamente la presunta violenza sessuale nei confronti di una 16enne che sarebbe stata consumata a gennaio durante una visita. Per quell'episodio il primario, il 5 febbraio, fu arrestato e posto ai domiciliari. Alla prima denuncia, però, tra febbraio e marzo, se ne sono aggiunte altre, complessivamente sei: quattro ragazzine, tra i 13 e i 16 anni (alcune oggi sono maggiorenni), e due mamme di piccoli pazienti hanno raccontato di aver subito palpeggiamenti nelle parti intime da Galeone, sempre durante i controlli medici. Oltre ai cinque pazienti minorenni, anche due mamme hanno raccontato di aver subito le stesse molestie dal primario. Secondo le denunce, il medico, dopo aver visitato i figli in cura, avrebbe suggerito alle donne di sottoporsi ad un controllo, offrendosi personalmente. 10 agosto VIOLENTA LA CONOSCENTE Con le accuse di violenza sessuale e sequestro di persona ai danni di una 24enne di nazionalità nigeriana, gli agenti della Questura hanno arrestato un 45enne barese. L’uomo che conosceva e frequentava da tempo la donna, nella notte tra il 6 e il 7 agosto, l’avrebbe condotta in un deposito nella propria disponibilità e avrebbe abusato di lei durante un litigio. All'alba l'avrebbe riaccompagnata a casa e lei, immediatamente dopo, si è rivolta alla polizia. 27 agosto TENTA DI DARE FUOCO ALLA MOGLIE Benzina sulla moglie, sui mobili e sui divani di casa a Bitonto. Benzina per «punire» un mancato perdono, per rispondere al secco no della sua donna. Poteva essere una tragedia ma l’intervento dei vicini, per una volta impiccioni al punto giusto, ha permesso alla donna di salvarsi. È stato evitato così l’ennesimo femminicidio. Si è salvato anche il marito, recuperato in strada, qualche ora più tardi, in evidente stato confusionale, forse inconsapevole della violenza che stava per perpetrare. Blog: osserbari.wordpress.com e-mail: [email protected] Cell. : 3392922301 - 3476839372 28 agosto ODISSEA DI UNA DONNA AL CENTRO VIOLENZA Al 1522, il numero di pubblica utilità della Rete Nazionale Antiviolenza, con Giovanna hanno subito parlato chiaro. “Se non vive una situazione di emergenza, signora, deve aspettare settembre”, le ha ripetuto l’operatrice con l’accento della capitale. Contro il pericolo evidente anche Bari è attrezzata per interventi tempestivi, ma se si cerca semplicemente uno sfogo o qualche consiglio da esperti, il mese più caldo dell’anno è off limits. Da Roma hanno indirizzato Giovanna presso il Centro Antiviolenza di Bari, “La luna nel pozzo”, che però assiste solo le donne residenti nel capoluogo, e poi verso il numero di pronta reperibilità dell’associazione “Giraffa”, anche questo per buona parte di agosto destinato prioritariamente ai casi (troppi) di assoluta gravità. Il problema è sempre lo stesso: i soldi sono pochi e i servizi disponibili (onore al grande merito) da soli non riescono a far fronte a decine di segnalazioni al giorno, solo in provincia di Bari. “Il capoluogo non può farsi carico di tutto, anche se diamo sempre la massima disponibilità”, ripete l’assessore al welfare, che negli ultimi anni ha promosso progetti innovativi come il “Binario Rosa”, una corsia preferenziale al pronto soccorso del Policlinico dedicata alle donne vittime di violenza. “La nostra casa rifugio, praticamente l’unica in provincia, è ormai strapiena e i comuni neppure ci pagano le rette — gli fa eco Maria Pia Vigilante, presidente dell’associazione Giraffa — quando invece ci dovrebbe essere per legge un centro antiviolenza ogni 10mila abitanti”. E se così è per le urgenze, figuriamoci per una “chiacchierata”. Ma chi decide qual è il confine (labile) tra una situazione problematica e un pericolo evidente? Una donna scoraggiata, avrà poi la forza di richiamare? Intanto il governo e il parlamento finalmente parlano di femminicidio. “Sì, ma pare senza stanziare un centesimo per i centri antiviolenza”, commenta arrabbiata la Vigilante. E le leggi, si sa, per funzionare reclamano finanziamenti e presidi sul territorio. Ma tant’è. 7 settembre PICCHIATA DAL MARITO, ARRESTATO PER LA NUOVA LEGGE. Se dovesse essere condannato, per effetto dello stesso pacchetto di norme a tutela delle donne, l’uomo rischia un aggravamento di pena rispetto a quella che sarebbe stata inflitta in passato visto che l’aggressione è avvenuta di fronte alla figlia minorenne. E’ la prima volta che la legge sul femminicidio viene applicata in Puglia, proteggendo una donna che fino a ieri non ha avuto la forza di proteggere se stessa. A quanto pare, infatti, non è la prima volta che il 48enne si scaglia contro la moglie. 16 settembre “ATTENTA: TI FARO’ A PEZZI” Suo marito non si rassegna alla fine del rapporto, interrotto da sei mesi. E lei, da allora, ha paura. Tanta paura. Questo almeno è il suo racconto. Un presunto stalking come ce ne sono tanti, se non fosse che l’uomo, stando alle denuncia della donna, non si limiterebbe a farsi trovare sotto casa, assillandola con telefonate e utilizzando un linguaggio volgare e offensivo. Su Facebook le minacce che le sarebbero state rivolte sono davvero pesanti. La Procura di Bari ha aperto una inchiesta. 18 settembre IRROMPE IN CASA E AGGREDISCE L’EX COMPAGNA Non ci stava, non voleva proprio rassegnarsi alla fine di quella storia. Un pensiero continuo che gli girava in testa, un amore che non voleva accantonare. Un rapporto che, però, era diventato morboso e che toglieva il respiro alla sua ex compagna che aveva deciso di troncare la relazione. Ma lui continuava a pensare alla donna al punto da diventare violento: e così, i carabinieri della stazione di Capurso, hanno stretto le manette ai polsi di un uomo di 50 anni. Adesso è ai domiciliari con l’accusa di atti persecutori. 21 settembre PICCHIA LA MOGLIE DAVANTI AI FIGLI Arrestato in flagranza di reato per le violenze nei confronti della moglie. A rendersi protagonista dell’episodio un 33enne di Giovinazzo che ha picchiato la consorte, una 29enne, sotto gli occhi atterriti dei tre figli, tutti minori. E non contento, per dare sfogo alla sua ira non ha esitato a danneggiare i mobili e gli arredi della loro abitazione scaraventandoli per strada. È stata la stessa donna, con una telefonata al 112, fatta nel primo pomeriggio, a far intervenire i Carabinieri della locale stazione. 27 settembre PESTATA A SANGUE. BLITZ ORGANIZZATO DA 10 DONNE Un vero e proprio agguato quello in cui sono finite due donne, madre e figlia, inseguite e pestate da una dozzina di persone, tutte di sesso femminile. È accaduto al quartiere Libertà di Bari. Le due donne, in auto con una bimba di pochi anni, si erano appena fermate al semaforo che si trova all’incrocio con via Pagano, quando sono state bloccate da una moto guidata da un ragazzo e sulla quale c’era una ragazza, che è scesa e ha iniziato ad alzare le mani. A darle man forte sono poi arrivate con due macchine altre dieci donne, che hanno preso a calci l’auto delle vittime e picchiato ferocemente loro. Sono quindi intervenute due pattuglie dei vigili urbani, che si trovavano nei paraggi per dirigere il traffico, e una Volante della Questura di Bari. La punizione sarebbe stata rivolta a sua madre, colpevole di essersi separata dal marito e di avergli negato la possibilità di vedere sua figlia. 28 settembre TORNA UBRIACO E ACCOLTELLA MOGLIE E FIGLIO Tragedia sfiorata al quartiere San Girolamo di Bari, dove si è consumato l’ennesimo episodio di violenza familiare. A rischiare la vita tra le mura domestiche una donna con il figlio di tre anni, vittime mancate della furia del marito, un 43enne con precedenti penali, che spesso tornava a casa ubriaco e li picchiava. Un’abitudine che si ripeteva da tempo, fino all’altra sera senza gravi conseguenze. Ma quella notte l’uomo si è scagliato contro di loro con un grosso coltello da cucina, e soltanto la fuga nell’attigua abitazione della madre di lei ha consentito ala donna e al figlio di salvarsi dalla furia dell’uomo. E mentre il piccolo piangeva terrorizzato, le due donne hanno invece trovato la forza di telefonare al 112. 9 ottobre MINACCE E BOTTE ALLE PROPRIE DONNE Un atto persecutorio dietro l’altro, gli stalker sono sempre in agguato. E non si fermano davanti a nulla. Inseguendo le vittime persino all’interno delle stazioni dei carabinieri. Il fenomeno ha una cadenza quasi quotidiana. Nel giro di pochissimi giorni, si sono verificati in provincia di Bari e nel Nord barese cinque gravi episodi ai danni di altrettante donne e dei loro figli. Minacce, botte, persecuzioni si trascinavano da anni e solo l’intervento dei Carabinieri del comando provinciale di Bari ha messo fine a queste tragedie familiari, assicurando alla giustizia i quattro uomini protagonisti di altrettante storie di violenza domestica. 18 ottobre PUGNI E CALCI ALL’EX FIDANZATA Aggredisce la ex fidanzata, una ventenne di Valenzano, con calci e pugni. Per questo, un 34enne di Triggiano è stato arrestato dai carabinieri di Triggiano. Le violenze a carico della povera ragazza si susseguivano circa da otto mesi. Sembra che alla base delle continue liti vi fosse un’insana gelosia da parte dell’uomo nei confronti della giovane. Una serie di vessazioni continue perpetrate dal convivente. Ad un certo punto, come spesso accade in casi come questo, la ragazza ha deciso, otto mesi fa appunto, di troncare la relazione con il 34enne. Di qui hanno avuto inizio le minacce sempre più insistenti. Poi l’epilogo: l’uomo ha picchiato la ventenne con schiaffi, calci e pugni. 6 novembre AGGREDISCE LA MOGLIE Non «contento » di aver aggredito la moglie si è scagliato anche contro i carabinieri che erano andati in soccorso della donna. Un momento di follia che è costato caro ad un uomo di Valenzano arrestato e condannato per direttissima. 22 novembre MINACCIA E AGGREDISCE L’EX MOGLIE I Carabinieri di Bari hanno arrestato un uomo di 50 anni, di Palo del Colle per un brutto episodio di stalking nei confronti della ex moglie. Ma non solo: l’uomo risponde anche di lesioni personali nei confronti della figlia e della nipote, una bambina di soli 11 anni. L’agghiacciante vicenda si è verificata all’interno del Policlinico di Bari, dove l’uomo (già arrestato per atti persecutori lo scorso settembre), ha cominciato a litigare con la figlia e la nipotina, procurando loro lesioni giudicate guaribili in sette giorni. La lite è poi proseguita a casa della ex moglie, nonostante a suo carico fosse stato emesso dal tribunale un divieto di avvicinamento alla donna e alla sua abitazione. L’uomo, incurante delle restrizioni alle quali avrebbe dovuto attenersi, è andato in escandescenze minacciando di morte la vittima. All’arrivo dei carabinieri, avvisati con una segnalazione arrivata al 112, il 50 enne si è dato alla fuga ma è stato rintracciato e bloccato pochi minuti dopo nei pressi del Policlinico. L’uomo, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Bari, è stato posto agli arresti domiciliari. 22 novembre DOPO GLI APPREZZAMENTI LA VIOLENTA Secondo alcuni, già in passato l’aggressore si sarebbe fermato dinanzi alla vetrina nella periferia di Corato, per fare velate «avances» alla titolare. «Sei bella» le avrebbe detto, venendo però sempre respinto. E così sarebbe andata per l’ennesima volta. Facendo il suo solito giro da venditore ambulante di accessori per l’abbigliamento. Il giovane si è fermato dinanzi al negozio. Ed ha approfittato dell’assenza di clienti, è entrato e si è avvicinato alla titolare, una donna di circa quarant'anni. 23 dicembre PERSEGUITA LA SUA EX Maltrattamenti in famiglia, atti persecutori. Con queste accuse, i carabinieri hanno arrestato, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bari, un operaio 41enne di Conversano. Il fermo a colui che può essere definito uno stalker seriale (due le donne che lo hanno denunciato facendo aprire così per lui le porte del carcere) è scattato a seguito di una attività di indagine scaturita dalle denunce per violenze domestiche presentate ai carabinieri dalla sua nuova compagna. L’uomo, che si era già reso responsabile in passato di aggressioni ai danni della moglie, costretta poi a chiedere lo scioglimento del matrimonio, aveva da poco scontato un anno di carcere e grazie alla sua buona condotta era stato sottoposto a misura alternativa alla detenzione con l’affidamento ai servizi sociali.