relazione tecnica

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relazione tecnica
EMILIO CARAVATTI ARCHITETTO
PIAZZA SAN PAOLO 4 20900 MONZA MB
T +39 039 327425
www.emiliocaravatti.it
[email protected]
GOLF CLUB ARGENTA
Via Poderi n° 2/A, Argenta (FE)
Progettista: Emilio Caravatti architetto
Committente: Boccaleone s.r.l.
PIANO URBANISTICO ATTUATIVO
Dicembre 2014
R.A1.08
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
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PIANO URBANISTICO ATTUATIVO VAR(3) BOCCALEONE–ARGENTA
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
ART.01 NORME GENERALI
Per l'edificazione, salvo quanto stabilito dai seguenti articoli, rimangono valide le norme disposte dagli
Strumenti Urbanistici e Regolamenti Comunali vigenti alla data di approvazione del presente PUA (PSC,
RUE, POC e Regolamento di Igiene Comunale).
ART. 02 LIMITI EDIFICATORI e STRALCI FUNZIONALI
La capienza massima della struttura è la seguente:
Golf Club:
max 120 persone
Ristorante:
max 75 persone (50 all’interno e 25 in esterno nel periodo estivo)
Residence:
max 24 stanze di diversa tipologia per una capienza max 74 persone
Locanda:
max 7 stanze per una capienza max 18 persone
E’ ammessa la costruzione del complesso edilizio in 2 stralci funzionali anche quantitativamente diversi
rispetto a quelli convenzionati, purché la costruzione finale non superi l'indice massimo convenzionato,
ovvero capacità insediativa totale (SC tot) di mq 2835.80 + 10% max = 3120 mq.
I due stralci funzionali sono costituiti come segue:
PRIMO STRALCIO: Ristorante, Club House, depositi e magazzini
Opere di Urbanizzazione:
PARCHEGGI (P3 + P1) = (1769+529) = 2298 mq
VERDE (U):
esistente
= mq. 2715
di progetto
= mq. 298
TOT mq.
= mq. 3010
Lotti:
Lotto A (Ristrutturazione per Ristorante, Spogliatoi e Club house):
SC = mq. 911,93
Lotto B (Ristrutturazione per Club house):
SC = mq. 209,25
Lotto C (Nuova costruzione per Deposito carrelli):
SC = mq. 159,35
Lotto D (Nuova costruzione per Deposito minicar):
SC = mq. 237,82
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SECONDO STRALCIO: Residence e Locanda
Opere di Urbanizzazione:
PARCHEGGI (P3 + P1) = mq. = ( 1050+421) = 1471 mq
VERDE (U):
esistente
= mq. 1805
di progetto
= mq.365
TOT mq.
= mq. 2170
Lotti:
Lotto E (Nuova costruzione Residence):
SC = mq. 347,17
Lotto F (Nuova costruzione Residence):
SC = mq. 387,10
Lotto G (Nuova costruzione Locanda 1 e 2 piano, Residence 3 piano):
SC = mq. 538,18
E’ ammessa una variazione della SC, per ogni singolo lotto, max 10%.
ART.03 PARAMETRI EDILIZI
(H)
altezza massima
n.3 piani
SPmin
superficie permeabile
11.400 mq
Q max
rapporto di copertura
2.300 mq
(De)mIn
distanza minima tra gli edifici e dai confini
m 10,00
(Dv)min
distanza minima degli edifici dalle zone indicate in Valsat
m 5,00
ART.04
CARATTERISTICHE
DEGLI
EDIFICI,
TECNOLOGIE
COSTRUTTIVE
E
TIPOLOGIE
ARCHITETTONICHE
All’interno delle sagome degli edifici stabilite negli elaborati grafici costituenti il presente complesso
edilizio sono consentite modifiche sia distributive che compositive.
Sono ammesse modifiche di sagoma dei singoli corpi edilizi facenti parte dei lotti funzionali.
. EDIFICI ESISTENTI (LOTTI A e B)
L’edificio esistente A, derivante dalla ristrutturazione dell’ex fienile, è da destinarsi parte a ristorante e
parte all’attività sportiva.
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L’edificio esistente B, ex casa colonica, è da destinarsi alla club-house e deve mantenere integralmente le
bucature pre-esistenti dei fronti, con la ripresa degli elementi architettonici originari come le cornici
intonacate, gli elementi oscuranti e la struttura di copertura in legno. Il suo aspetto esterno può essere
ricondotto all’originario manto in mattoni.
I due volumi sono da connettersi mediante un porticato in legno e ferro aperto sul campo di gioco.
. PADIGLIONI PER ATTIVITA’ DI SERVIZIO (LOTTI C e D)
Sono da realizzarsi in elementi a secco in ferro e legno. I fronti di tali padiglioni sono da caratterizzarsi con
un rivestimento a pannelli in doghe di legno, in modo da conformare gli elementi principali alle architetture
ausiliarie presenti sul campo pratica.
Volumi ad un piano, sistemi di montaggio a secco, permeabilità alle viste ed ai percorsi devono essere i
tratti principali dell’architettura.
. RESIDENCE – LOCANDA (LOTTI E, F e G)
I nuovi volumi sono da realizzarsi con tecnologia costruttiva in legno (sistema XLam / Stratex / Wood
beton) da definire in fase esecutiva, con elementi architettonici ripresi dalle caratteristiche tipologiche
tradizionali.
Ante di oscuramento scorrevoli e serramenti esterni in legno.
Intonaci esterni nei cromatismi tipici della zona.
Si devono definire due volumi, entrambi rivolti alle viste sul campo da golf, ciascuno caratterizzato da
loggiati esterni e un porticato a piano terreno, in modo da riprendere i temi già presenti nei camminamenti
dei volumi adibiti alla pratica sportiva.
La copertura degli edifici può essere piana, con tetto verde, per massimizzare il contenimento energetico.
ART.05 COSTRUZIONI ACCESSORIE E PERTINENZE
La costruzione di piccoli manufatti amovibili, quali gazebo e pergolati, è ammessa oltre agli indici del
PUA, ma aventi le caratteristiche stabilite dal presente articolo.
Possono essere realizzati manufatti minori, opere accessorie all’edificio principale, costruite con impiego
di materiale leggero, essenzialmente legno o ferro lavorato, che non siano significative in termini di
superficie e volume e che per la loro strutturale connessione con l’opera principale siano prive di valore
venale ed autonomo.
L'altezza massima di dette costruzioni accessorie deve essere inferiore a mt. 3,00.
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Tali costruzioni accessorie non sono computate ai fini degli indici edificatori.
Nelle aree di pertinenza sono ammesse opere non comportanti la realizzazione di volumi (ad esempio
campi da tennis, aree attrezzate per il gioco, piscina, …)
ART. 06 PRESCRIZIONI E NORME
Ad integrazione del presente PUA, qualora non contrarie o limitative rispetto a quanto previsto, sono
estese le prescrizioni e norme del vigente Regolamento Urbanistico Edilizio, nonché le norme vigenti in
materia urbanistica ed edilizia, come se fossero qui integralmente trascritte.
ART.07 VALIDITÀ DELLO SCHEMA FUNZIONALE
La realizzazione del complesso del Golf Club deve rispettare lo schema funzionale definito dal PUA
approvato (Tav. A1- 08).
ART.08 CESSAZIONE DELL’ATTIVITÀ
Entro 36 mesi dalla data di cessazione dell’attività e sua mancata riconversione ad altro uso la ditta
proprietaria dell’immobile o suo avente causa dovrà provvedere alla totale demolizione degli edifici di
nuova costruzione ed alla bonifica dell’area interessata.
Il progettista
Arch. Emilio Caravatti
Monza, 05 Dicembre 2014
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