Die Bergkatze Il gatto di montagna ovvero Lo scoiattolo

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Die Bergkatze Il gatto di montagna ovvero Lo scoiattolo
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GIORGIO CINI
ONLUS
THE LUDWIG VAN PICTURE SHOW
n. 12 – 7 giugno 2008 – ore 17 a Palazzo Cini
Die Bergkatze
Il gatto di montagna ovvero Lo scoiattolo
Un film muto di Ernst Lubitsch (1921)
con Pola Negri nella parte di Rischka, Paul Heidemann, Victor Janson, Hermann Thibig nella
parte di Pepo, Edith Meller, Wilhelm Diegelmann nella parte di Claudius. Sceneggiatura di
Lubitsch e Hanns Kraely, con la scenografia di Ernst Stern, i costumi di Stern e Emil Hasler, per la
produzione Pagu, con le musiche d’invenzione di Marco Dalpane. Restauro del F.W. Murnau
Stiftung
Die Bergkatze è stato il primo film commerciale del Maestro a non godere di un vero successo di
pubblico. Il registra gira un Grottesco in IV atti che verte sulla guerra (la guerra mondiale
spaventosamente condotta e conclusa in Europa). La trama prevede un susseguirsi di battaglie a
palle di neve, inseguimenti, scene di caserma e scene di seduzione, inseguimenti; il tutto si svolge
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comunque in un paesaggio montagnoso (già romantico ora grottesco), fantastico, surreale, stupido.
Per inquadrare in maniera pesantemente anti-illusionistica le sequenze Lubitsch abusa di cornici
nere di forma sguaiatamente disparata: ovali, rotonde, merlettate, ondulate, sinuose, asimmetriche e
non, rohrsachiane, poste davanti all’obiettivo della mdp dando sfoggio a una congerie di bizzarrie
visuali che rimarrà un punto di riferimento del cinema. Lo serve con puntualità l’inventiva di Ernst
Stern, già scenografo di Max Reinhardt, così come la fotografia sofisticata di Theodor Sparkuhl.
La trama del film in breve. Il tenente Alexis, viveur e sciupafemmine, viene internato per punizione
nella fortezza di Tossenstein. La notizia mette in subbuglio tutta la popolazione femminile della città
dove ha riieduto che si raccoglie per salutare in massa il beneamato tenente in partenza. La slitta
del forte riesce a finalmente a fendere la folla convenuta e il cocchiere può avviare la partenza tanto
attesa. Nel frattempo, nei pressi della fortezza, un gruppo di briganti, contrabbandieri si sta
impegnando nelle solite faccende mattutine: quella che mette in allarme la squadra è la figlia, una
virago, del capobanda, la bella Rischka, che non esita a bacchettarli con più frustini. A un tratto, dalla
neve sbuca Alexis, caduto dalla slitta a causa di un sobbalzo, senza che il cocchiere si sia reso conto
dell’incidente. Rischka, abbacinata dai ricchi abiti del tenente, gli impone di spogliarsi e incamera il
prezioso abbigliamento del militare tutti, lasciandolo seminudo in mutandoni. Affascinata dalla
prestanza del tenente, non cerca però di trattenerlo prigioniero e Alexis può così andarsene
dall'accampamento dei contrabbandieri, guadagnando la strada verso il forte. Colà, il comandante
sta intanto organizzando una pattuglia da mandare alla ricerca del disperso. Quando la squadra
incrocia Alexis che è arrivato appiedato e da solo al forte, lo arresta e lo trascina dal comandante.
Questi gli fa grandi feste, lasciando allibiti gli uomini che, trovatolo in mutande, non avevano
riconosciuto il superiore ufficiale. Anche la figlia e la moglie del comandante sogguardano
libidinosamente il nuovo venuto che, scapolo qual è, si propone come un personaggio interessante
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per una madre che vuole maritare la figlia. Durante una festa militare al forte, capitanati da Rischka
che non riesce a dimenticare il seminudo Alexis, i banditi si intromettono, travestiti da soldati e
indossando alcune divise trovate durante il preventivo saccheggio degli appartamenti degli ufficiali.
Anche Rischka indossa l'abito di Lilli, figlia del maggiore, ormai fidanzatasi ad Alexis. Mentre la
scoiattola travestita balla con il comandante che la corteggia, viene scorta da Alexis: i due si
chiudono in una stanza, attratti come già da tempo sonouno dall'altra e viceversa. Ma Alexis è vinto
dal sentimento del dovere e chiama rinforzi al fine di arrestare la bella criminale, nel frattempo la
chiude a chiave in una saletta. Lilli, che, gelosa, li ha spiati, apre la porta della prigione. Rischka ne
approfitta, scappa e richiude Lilli nello sgabuzzino alle sue spalle: dove Alexis che ritorna -sorpresotrova la fidanzata spaurita. Rischka non riesce però a dimenticare il bel tenenteo di cui si è
innamorata e lo sogna continuamente. Suo padre, il bandito capo, incuriosito dal sonno
rumorosamente agitato della figlia, ragiona sul fatto che ormai è ora che la ragazza si sposi. Così
tutta la banda viene riunita per decidere chi sarà il futuro marito di Rischka. Quando però la ragazza
minacciosamente chiede: "Chi è che vuole sposarmi?", scappano tutti, tettorrizati dal suo tono
perentorio. Tutti meno uno, che alza un dito e dichiara di starci. Rischka allora lo aggredisce: ma il
banditello reagisce, la butta a terra e comincia a strapazzarla trascinandola sulla neve. Quando il
gioco manesco finisce, Rischka è tutta conquistata e comincia a baciare il giovanotto. Le nozze sono
decise: mentre al forte si celebrano quelle di Lilli e di Alexis, nella neve si allestiscono quelle dei
banditi. Rischka viene ammanettata al suo sposo e i due si recano nella tenda che sarà la loro casa.
Ma Rischka ha un ripensamento, improvvisamente si ricorda di Alexis e comincia a sospirare per lui.
Il maritino si rende conto della tristezza della moglie, e generosamente prende dal sacco le chiavi
delle manette e libera la donna. Rischka corre al forte, proprio nel mentre in cui Alexis scappa per
raggiungere la montagna dove si annida la sua bella cattiva. Scivolando giù da pendìo, il tenente
cade letteralmente in braccio a Rischka: i due si riconoscono e cominciano a baciarsi e ad
abbracciarsi. Il militare porta la bella banditessa nei suoi appartamenti, ove organizza una bella cena.
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Rischka però considera gli agi della vita civile come una pena: si siede e spacca una sedia, non usa i
bicchieri ma beve a garganella dalle bottiglie, spara una pistolettata a un orologio importuno che va
facendo il suo tic tac, scompiglia i capelli perfettamente impomatati di Alexis che non gradisce affatto
gli effetti dell’esuberante carattere dell’amata. La quale, mentre Alexis si è ritirato per mettersi a suo
agio, in vestaglia profumata, incontra la povera Lilli che è stata così malamente abbandonata la
notte delle: Rischka capisce che quel posto aristocratico non è il suo posto e si comporta ancora più
da selvaggia incorreggibile per disamorare Alexis. Quando Rischka finalmentese ne va, il tenente re
incontra Lilli, e le chiede: "Dove diavolo eri andata a finire?" e se la porta in camera. Rishka torna dai
suoi compagni,e sulla neve, a terra, davanti alla tenda matrimonale, vede uno un rivolino strano, un
Bachlein, che sembra provenire dall'interno della tenda: è un ruscelletto di lacrime del suo marito
bandito, che non ha fatto altro che piangere tutto il tempo che Rischia è stata via sino a gonfiare quel
piccolo fiume di pianto. Intenerita, Rischka si siede sue ginocchia e lo bacia.