5 B ETE Rossi - ITIS Galilei
Transcript
5 B ETE Rossi - ITIS Galilei
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE “G.GALILEI” Biologia Chimica Elettronica Elettrotecnica Informatica Meccanica Via G.Galilei 66 57122 Livorno Tel: 0586 447111 Fax 0586447148 e-mail [email protected] - www.galileilivorno.it ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Documento del Consiglio di classe Classe 5 sez. B Corso ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI (ETE) Anno scolastico 2011/12 Contenuto: • • • • • • • Profilo della classe e sua storia (partecipazione, impegno, socializzazione, abbandoni, immissioni, continuità didattica) Obiettivi raggiunti, i contenuti, i metodi, i mezzi , gli spazi e i tempi del percorso formativo, Criteri e strumenti di valutazione Aspetti interdisciplinari del percorso formativo ( progetti, visite guidate e viaggi di istruzione, stage in azienda in relazione con lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze degli alunni) Esperienze realizzate in merito alla preparazione degli studenti all'ES: o esperienze di programmazione e simulazione della prima e della seconda prova scritta o esperienze di programmazione e simulazione della terza prova; o esperienze di simulazione sulla conduzione del colloquio. o Simulazione prima prova 12/04/12 o Simulazione seconda prova 19/04/12 o Simulazione terza prova 03/04/12 - 16/04/12 o Simulazione colloquio 16/04/12 Elenco dei candidati. Composizione del Consiglio di classe Allegati: Relazioni e programmi svolti relativi alle seguenti materie: Livorno,15 Maggio 2012 La Dirigente Scolastica (Prof. Giuliana Ficini) Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 1 5 B ETE Lingua e letteratura italiana Storia Econ. Ind. ed El. Diritto Educazione fisica TDP Matematica Elettronica Elettronica Religione (lab) Religione TDP (lab) Lingua straniera ( Inglese) Sistemi automatici Sistemi automatici (lab) Telecomunicazioni Telecomicazioni (lab) 1. Profilo della classe e sua storia nel triennio (partecipazione, impegno,socializzazione, abbandoni, immissioni, continuità didattica) La classe articolata 5 B ETE/INA è il risultato di un accorpamento triennale di due diversi gruppi ed è composta da 27 alunni , 25 maschi e 2 femmine . Ai 26 allievi provenienti dalla ex 4 B ETE/INA , dal Settembre 2011 , si è aggiunto un ripetente della ex 5 A ETE. Questa particolare struttura della classe ha reso difficile dare coerenza e unità di contenuti e soprattutto di metodologia al lavoro didattico. Il triennale accorpamento del gruppo-classe, che ha previsto 8 ore di lavoro didattico in comune e 24 ore svolte in autonomia , non ha consentito agli alunni di amalgamarsi adeguatamente. Veniamo a definire nello specifico le caratteristiche della “semi/classe” 5 B ETE. La tendenza all’impegno e al conseguente miglioramento sul piano del profitto è cresciuta solo lievemente, in forza dei reiterati interventi di richiamo al senso di responsabilità e alla necessità di un sempre maggior impegno rivolti dai docenti agli alunni. Dal quadro generale del rendimento , infatti, risulta che una parte degli alunni non ha raggiunto valutazioni nel complesso sufficienti. Un gruppo di allievi ha espresso una adeguata disponibilità verso la crescita sia culturale che professionale cercando di partecipare al dialogo educativo e di rispondere positivamente alle proposte di tipo didattico formulate dai docenti. Durante le lezioni la capacità di concentrazione degli alunni si è rivelata fragile e la loro attenzione è apparsa discontinua.. Il comportamento della classe si è rivelato sufficientemente scolarizzato,la frequenza scolastica è apparsa nel complesso regolare tranne due eccezioni. Le caratteristiche più evidenti che questa classe nel corso dell’anno scolastico ha espresso maggiormente sono state: l’adozione di un metodo di lavoro che non è risultato adeguato a colmare le lacune specialmente per quel che concerne le materie tipiche della specializzazione; un impegno alquanto discontinuo in particolare in relazione all'assiduità e all'organizzazione personale dello studio. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 2 Lo svolgimento dei programmi, di alcune delle discipline di indirizzo, è stato in parte ridimensionato e semplificato rispetto alla programmazione iniziale anche per consentire agli alunni di svolgere attività di recupero finalizzate a sanare lacune presenti nella loro preparazione. E importante, a tal fine, rilevare anche che parte del monte ore previsto per l’attività didattica è stato invece utilizzato per lo svolgimento di Progetti programmati dall’Istituto con conseguente marcata compressione dell’insegnamento curricolare; per alcune discipline si è reso addirittura necessario operare dei “tagli” per adattare la programmazione alla disponibilità di tempi ridotti rispetto alla previsione iniziale . Obiettivi raggiunti, contenuti, metodi, mezzi, spazi e tempi del percorso formativo Per quanto riguarda gli aspetti professionalizzanti del corso si può affermare che un piccolo gruppo di alunni ha raggiunto sufficienti e talvolta buone competenze e abilità, mentre altri presentano ancora incertezze e carenze. Il consiglio di classe si era prefisso nella programmazione annuale di raggiungere i seguenti obiettivi generali : − Acquisire un comportamento rispettoso delle persone (insegnanti, compagni e personale ausiliario) e dell’ambiente (aule, laboratori, palestre ecc.) − Saper utilizzare un lessico appropriato ad ogni specifico contesto − Saper individuare e analizzare le difficoltà di apprendimento incontrate per superarle − Saper pianificare le proprie attività e i tempi di lavoro. − Essere in grado di lavorare in gruppo, contribuendo al processo di produzione secondo le proprie capacità e caratteristiche, nel rispetto di quelle degli altri. − Saper utilizzare un lessico appropriato ad ogni specifico contesto − Sviluppare interesse per la lettura e consolidare le abilità e di comprensione testuale Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 3 Tali obiettivi prefissati sono stati pienamente raggiunti solo da una esigua parte degli alunni. Gli obiettivi specifici, i programmi svolti, i metodi di insegnamento , le tipologie di verifica delle singole discipline e le griglie di valutazione predisposte sulla base degli indicatori proposti vengono presentati nelle parti del documento che seguono. Per ciascuna materia vengono altresì chiariti eventuali dettagli ed approfondimenti. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 4 RELAZIONE DISCIPLINARE DI RELIGIONE Scheda informativa analitica relativa alla materia CLASSE 5A SEZ. B INDIRIZZO: ELETTRONICA DOCENTE: PAOLA PUCCI Per quanto attiene a questo insegnamento della Religione Cattolica, il gruppo classe risulta composto da 4 alunni; nel corso del triennio non c è stata soluzione della continuità didattica ed il gruppo si è mantenuto pressoché lo stesso ad eccezione dei soli alunni non promossi o ritirati; gli alunni hanno dimostrato sempre una grande disponibilità verso la disciplina ed il dialogo educativo. E doveroso sottolineare che il gruppo classe, così come si conforma durante l ora di religione, ha sempre dimostrato grandi doti di umanità espressa attraverso la comprensione e la solidarietà verso gli aspetti più complessi della sfera sociale. OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivi minimi. Accanto agli obiettivi comportamentali di fondo, vale a dire la socializzazione e la capacità di ascolto e di confronto con la diversità, l obiettivo formativo specifico delle classi quinte consiste nella comprensione dei nessi profondi tra maturazione umana e crescita religiosa. Obiettivi generali. La maturità religiosa. Riconoscere l importanza di scoprire il significato della propria vita per la realizzazione di sé. Conoscere la differenza tra «religione» e «spiritualità». Comprendere gli elementi fondamentali di un autentica pratica religiosa. Conoscenze. Per quanto riguarda la classe quinta, gli obiettivi conoscitivi, invero pochi, non hanno svolto un ruolo molto significativo, perché, per la natura stessa di questo insegnamento e per il poco tempo a disposizione, si è preferito lavorare sull utilizzazione delle conoscenze acquisite negli anni precedenti per affinare e sviluppare le capacità critiche e le competenze. Capacità à e competenze. Saper sostenere, su di un argomento inerente alla disciplina, un dialogo sufficientemente competente, articolato nell dell esposizione del proprio pensiero e della propria posizione, rispettoso altro e del diverso ed utile all arricchimento personale e del gruppo stesso. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 5 CONTENUTI DISCIPLINARI La maturità à religiosa (educazione esistenziale) L etica cristiana: la famiglia, la sessualità, il lavoro e la società civile La Chiesa nella storia 1. Identità religiosa 1. Alla ricerca di un senso La spiritualità • La diversità: intesa in senso generale e calata in alcuni casi specifici. • I rapporti cogli altri: conflittualità, compartecipazione, affettività, adeguamento e isolamento. • Il concetto di • Le crescita personale . dinamiche di gruppo . METODI E STRUMENTI Metodologia Lettura di brani significativi e discussione in classe. Utilizzo delle «tecniche attive», per favorire il coinvolgimento della classe e la collaborazione nella produzione della conoscenza: problem solving (compiti nuovi, senza procedure automatiche, ragionamento per analogia, formulazione di ipotesi, più soluzioni corrette...), role playing (drammatizzare a partire da una documentazione minima, capacità di entrare nelle situazioni, dividere la classe in chi recita e in chi osserva...), brainstoming (stimolo iniziale, espressione libera). ricerca di gruppo (composto da 3/4 persone), utilizzata anche come verifica formativa. Ogni argomento trattato e discusso colla classe è stato affrontato partendo da una breve o più ampia spiegazione dell insegnante finalizzata all introduzione del dibattito, moderato dall ma gestito dagli alunni. Le conclusioni, talvolta sono state esplicitate, tal nell insegnante altra sono risultate palesi economia del dibattito stesso. Strumenti. Oltre al libro di testo, sono stati utilizzati, di volta in volta, brani tratti da altri testi e articoli tratti da riviste e quotidiani riguardanti l'applicazione alla realtà e l'attualizzazione degli argomenti trattati in classe. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE La valutazione, tenuto conto della particolare natura di questa disciplina, si è basata sul grado di partecipazione al dialogo educativo e sul ruolo svolto nel lavoro di gruppo. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 6 LINGUA E LETTERE ITALIANE Docente: prof.ssa FRANCA ROSSI Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011-2012 Totale ore 1^ quadrimestre 36 Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2012 46 Totale al 15/5/2012 82 Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2011/2012 92 Totale ore previsto dal piano di studi (n. ore settimanali x 33) 99 FINALITA’ OBIETTIVI CRITERI DI VALUTAZIONE Finalità Le finalità che l’insegnamento di questa disciplina si propone di raggiungere nel corso del triennio sono le seguenti: • Incrementare la padronanza dei mezzi espressivi a livello parlato e scritto, sotto il profilo della comprensione e della produzione • Rendere più consapevoli gli alunni del funzionamento del sistema linguistico. • "Allenare" alla lettura e sollecitarne il piacere • Sviluppare la capacità di fruizione di un testo letterario in modo tale che ciò consenta, in prospettiva, una lettura autonoma e possibilmente critica • Far acquisire la consapevolezza della complessità del fenomeno letterario nelle sue implicazioni storiche, culturali e sociali • Esercitare e incrementare la capacità di analisi, di sintesi e di astrazione • Nella prospettiva di far sì che lo studio di questa materia porti a saper rielaborare e interiorizzare i contenuti appresi in modo che costituiscano uno strumento per affrontare criticamente la realtà, si precisano i seguenti obiettivi: Conoscenze • Le strutture della lingua nelle loro componenti ortografiche, morfosintattiche e lessicali • II sottocodice letterario nel suo sviluppo diacronico • Gli strumenti specifici dell'analisi del testo poetico e narrativo • Le tematiche fondamentali emerse dai testi • La poetica degli autori, il contesto storico-letterario Competenze • Saper produrre testi scritti pertinenti alla traccia proposta mediante argomentazioni organiche e espresse con correttezza formale (ortografia- sintassi-lessico) • Saper organizzare i contenuti appresi e saperli riferire con un’espressione orale caratterizzata da chiarezza e correttezza espositiva • Saper decodificare un testo letterario • Saper comprendere un testo letterario, individuando le tematiche fondamentali • Saper analizzare un testo letterario, poetico o narrativo, avvalendosi degli strumenti specifici. 7 Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno Capacità Interpretare un testo proposto Distinguere aspetti diversi di un fenomeno Differenziare gli sviluppi possibili di un fenomeno Dedurre possibili implicazioni secondo un adeguato schema logico Completare autonomamente informazioni acquisite Stabilire conclusioni a partire da una molteplicità di dati Sviluppare un’ipotesi Valutare con pertinenza i materiali a propria disposizione Saper rilevare incongruenze ed imprecisioni nel proprio lavoro Indicazioni metodologiche Nell'attività didattica elemento centrale è stata l'analisi del testo letterario sia narrativo che poetico nelle sue caratteristiche tematiche e le variazioni di stile e di linguaggio. L'analisi del testo è risultato frutto di un procedimento induttivo che, gradualmente, ha portato lo studente a riflettere in modo più consapevole sulla complessità del testo letterario nelle sue implicazioni culturali, storiche e sociali. All'interno della produzione letteraria sono stati, inoltre, individuati temi di particolare rilevanza, quali, la figura dell’inetto, il ruolo dell’intellettuale, il rapporto uomo-natura etc. sui quali la riflessione è stata particolarmente attenta. Si è privilegiato, quando possibile, la lettura di testi integrali nella convinzione che fosse l'approccio migliore per una comprensione meno superficiale delle tematiche analizzate. Si è dovuto, comunque, operare una scelta fra le opere italiane e straniere caratterizzanti il periodo analizzato, sacrificando talvolta presenze importanti e non arrivando a coprire tutto il secolo XX. Nella produzione del testo scritto si è lavorato sulle quattro diverse tipologie dell’espressione scritta che caratterizzano la prima prova degli Esami di Stato. Obiettivi raggiunti La 5 B ETE/INA ha svolto, a mio avviso, un lavoro adeguato ai fini della preparazione per l’Esame di Stato , ha manifestato sufficiente motivazione allo studio e, in alcuni casi, è emersa una precisa volontà di apprendere. Lo svolgimento del programma è stato in linea con la previsione di inizio a.s. Il livello della preparazione è risultato caratterizzato tuttavia da differenziazioni di qualità. Ad un gruppo di studenti motivato, attivo nel partecipare al dialogo educativo e con una soddisfacente padronanza dei mezzi espressivi se ne è contrapposto, infatti, un altro, formato da alunni che hanno lavorato in maniera superficiale, mostrando ancora incertezze linguistiche in special modo nella produzione scritta. Mediamente, tuttavia, la preparazione della classe può ritenersi accettabile, soprattutto in forza dei miglioramenti manifestati rispetto al livello di partenza. Nell’espressione orale è stato superato un certo schematismo espositivo e qualche incertezza nell’operare collegamenti, limiti che purtroppo non sono stati del tutto superati nella produzione scritta. Strumenti di verifica Costante è stata la sollecitazione nei confronti degli alunni ad esprimersi in ogni fase del processo educativo, in modo che, attraverso una padronanza sempre più sicura e flessibile dei mezzi espressivi nell’orale e nello scritto, fosse possibile favorire una loro crescita culturale complessiva. In particolare sono state utilizzate come momenti di verifica scritta forme testuali differenti: temi di 8 Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno attualità , saggi brevi relativi ad ambiti diversi ( artistico-letterario, tecnico-scientifico, storico e socio-economico ), analisi del testo, strutturate in modo da favorire progressivamente una sempre maggiore elaborazione personale e la capacità di organizzare e di contestualizzare i contenuti. Criteri di valutazione adottati rispetto ai seguenti indicatori: Prova scritta tipologia A, analisi del testo: Competenza linguistico-espressiva e lessicale. Capacità di analisi del testo e interpretazione Capacità di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite Capacità di rielaborare, effettuare collegamenti, contestualizzare e operare riferimenti critici. Prova scritta tipologia B, saggio breve: Competenza linguistico-espressiva e lessicale. Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare proprie argomentazioni. Capacità di rispettare consapevolmente i vincoli del genere testuale. Capacità di rielaborare, di utilizzare in modo critico e personale i documenti. Prova scritta tipologia C e D, tema storico e di ordine generale: Competenza linguistico-espressiva e lessicale. Capacità di formulare una tesi e/o di sviluppare proprie argomentazioni in modo coerente e coeso. Capacità di trattare in modo analitico e pertinente l’argomento proposto. Capacità di rielaborare,di utilizzare in modo critico e personale le proprie conoscenze. Per quanto riguarda il colloquio orale: Padronanza della lingua e correttezza nell’uso del linguaggio specifico della disciplina Conoscenze disciplinari Competenze testuali (analisi del testo), approfondimento e rielaborazione delle conoscenze di base. Capacità di collegamento tra tematiche e tra autori diversi. I Contenuti svolti Testo in adozione: G. BALD I- S. GIUSSO- M. RAZETTI – G. ZACCARIA, La letteratura (voll 5, 6 e 7: La Scapigliatura, il Verismo e il Decadentismo, Il primo Novecento e il periodo tra le due guerre e Da dopoguerra ai giorni nostri, Paravia, Torino 2009 VOLUME 5 Modulo 1 : L’età postunitaria La contestazione ideologica e stilistica degli scapigliati La letteratura europea nell’età del Realismo: dal Naturalismo francese al Verismo italiano Modulo 2: Giovanni Verga e il Verismo Vita e opere di G. Verga La poetica di G. Verga Tesrti analizzati: G.VERGA da Prefazione a L’amante di Gramigna: Impersonalità e “regressione” Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno p. 199 9 da Vita dei campi: La lupa da Novelle rusticane La roba p. 229 p. 275 Modulo 3 : Il Decadentismo I caratteri del Decadentismo europeo Vita , opera e poetica di C. Baudelaire Il Simbolismo Il romanzo decadente in Francia e in Inghilterra Il Decadentismo italiano La figura e l’opera di G. D’Annunzio Pascoli: vita, opere e poetica Brani analizzati: C. BAUDELAIRE da I fiori del Male: Corrispondenze Spleen G. D’ANNUNZIO da Il Piacere: Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti da Alcyone: La sera fiesolana La pioggia nel pineto G .PASCOLI da Il Fanciullino: Una poetica decadente (1-43) da Myricae: Arano X Agosto L’assiuolo Novembre da Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno p. 340 p. 347 p. 434 p. 470 p. 477 p. 518 p. 543 p. 544 p. 548 p. 552 p. 587 VOLUME 6 Modulo 4: Il Primo Novecento La stagione delle avanguardie: il Futurismo La lirica in Italia: i Crepuscolari La crisi dell’uomo contemporaneo La vicenda biografica e artistica di Italo Svevo Luigi Pirandello:Vita e opere, la formazione culturale, la visione del mondo, teatro e metateatro Brani analizzati: F.T. MARINETTI Il manifesto del Futurismo Il manifesto tecnico della letteratura futurista da Zang tumb tumb: Bombardamento Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno p. 24 p. 26 p. 30 10 I. SVEVO da Senilità: Il ritratto dell’inetto p. 141 da La coscienza di Zeno: La morte del padre p. 162 La morte dell’antagonista p. 181 La profezia di un’apocalisse cosmica p. 194 L. PIRANDELLO da L’Umorismo Un’arte che scompone il reale (20-38) p. 237 da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato… p. 256 da Il fu Mattia Pascal: Lo “strappo nel cielo di carta” e la “lanterninosofia”(righe 30-130) p. 279 da Sei personaggi in cerca d’autore: La rappresentazione teatrale tradisce i personaggi p. 340 Modulo 5: esperienze poetiche nella prima metà del Novecento Le innovazioni nella poesia italiana La stagione Ermetica: Salvatore Quasimodo La nuova Melica U. Saba: Vita e produzione artistica G. Ungaretti: Vita e opere. Itinerario poetico. Luoghi e ambienti. La rivoluzione stilistica E. Montale: Vita e opere. Itinerario poetico da “Ossi di seppia” alla poesia dell’”oggetto” Testi analizzati: S. QUASIMODO da Acque e terre: p. 526 Ed è subito sera da Giorno dopo giorno: Alle fronde dei salici p. 529 U. SABA da Il canzoniere: A mia moglie p. 554 p. 557 La capra Città vecchia p. 561 G. UNGARETTI da Allegria di naufragi: Veglia p. 602 I fiumi p. 604 San Martino del Carso p. 608 Mattina p. 611 Soldati p. 613 Natale p. 616 E. MONTALE da Ossi di seppia: I limoni p. 649 Non chiederci la parola p. 653 Meriggiare pallido e assorto p. 655 Spesso il male di vivere ho incontrato p. 657 da Le occasioni: La casa dei doganieri p. 679 da La bufera e altro: p. 689 Piccolo testamento Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 11 VOLUME 7 Modulo 6: Dal dopoguerra ai giorni nostri (cenni) Quadro politico e trasformazioni economiche e sociali Lo sviluppo della letteratura Neorealista (cenni) I mass media (cenni) Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 12 STORIA Docente: prof.ssa Franca Rossi Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011-2012 Totale ore 1^ quadrimestre Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2012 Totale al 15/5/2012 Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2011/2012 Totale ore previsto dal piano di studi (n. ore settimanali x 33) 23 27 35 62 66 Finalità La finalità preminente dell'insegnamento della disciplina storica nel triennio è quella di formare nel giovane una consapevolezza e una coscienza capaci di fargli vivere il presente criticamente e non emotivamente. Il docente quindi ha insistito sulla misura del tempo storico, sull'importanza della pluralità delle informazioni e delle interpretazioni. Lo studente, per quanto possibile, è stato stimolato al continuo confronto passato-presente per riuscire a storicizzare i problemi dello stesso mondo contemporaneo. In questo senso sono stati sempre privilegiati gli aspetti riflessivi e problematici degli argomenti proposti rispetto al nozionismo. Si è proceduto sulla base di dati certi ( organizzazione cronologica degli eventi e sistemazione organica dei contenuti), per superare la tendenza dei giovani a considerare sempre in una dimensione contemporanea i problemi del passato. Obiettivi Gli allievi sono stati avviati alla conoscenza del sistema delle periodizzazioni, all'approfondimento del concetto di tempo e spazio storico e allo sviluppo della capacità di puntualizzare ed inquadrare le problematiche di tipo storico. Lo studente è stato sollecitato a trovare le connessioni e le concatenazioni dei fatti, per arrivare a evidenziare gli elementi di continuità e di frattura e il complesso tessuto degli avvenimenti nelle loro diverse implicazioni e nei loro diversi aspetti sociali, economici e politici. Fondamentale è stata, per quanto possibile, l'acquisizione corretta dei termini, delle espressioni e dei concetti propri del linguaggio storiografico. Obiettivi raggiunti e situazione della classe L’interesse per la disciplina è apparso sufficientemente positivo, pur non concretizzandosi in una qualità d’apprendimento omogenea; persiste, in diversi studenti, un impegno incostante e un metodo di lavoro non del tutto efficace che non ha loro permesso, quindi, di supportare le singole conoscenze acquisite con la necessaria capacità di individuare le connessioni fra i diversi aspetti sociali, politici ed economici dei fenomeni . La preparazione, nel complesso, può ritenersi, comunque, soddisfacente. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 13 Metodologia Alla base del lavoro scolastico sono stati la lettura, l'esposizione orale e scritta, il dialogo e la discussione. Sono state sollecitate nell'allievo le capacità di ascoltare e di recepire criticamente il discorso storico. Strumenti di verifica Le verifiche nel corso dell'anno sono state soltanto di tipo orale . E’ stato privilegiato il momento del dialogo tra docente e allievo, piuttosto che l'investigazione puntuale sugli aspetti nozionistici. Criteri di misurazione e di valutazione La valutazione ha tenuto conto della corretta comprensione dei fenomeni storici con l'individuazione dei concetti chiave, della capacità di approfondimento e dello sviluppo delle tematiche proposte, della corretta informazione dei dati storici, dell'uso della terminologia specifica. Il livello della sufficienza è raggiunto quando lo studente comprende gli elementi fondamentali del problema posto e possiede alcune conoscenze specifiche, pur in presenza di una terminologia non sempre appropriata e di un livello minimo di approfondimento. Il livello buono è raggiunto quando lo studente è capace di avviare l'approfondimento della tematica proposta con un'esposizione generalmente fluida e con il possesso di conoscenze precise. Il livello ottimo è raggiunto quando lo studente approfondisce le tematiche proposte, utilizzando la specifica terminologia storica e padroneggia correttamente le ampie informazioni in suo possesso, inserendole in un contesto culturale più articolato. I Contenuti svolti Testo in adozione: A. GIARDINA - G. SABBATUCCI- V.VIDOTTO, Guida alla Storia, (dal Novecento a oggi) , Laterza, Roma-Bari 2008 Unità 1: L’alba del Novecento Verso la società di massa L’Europa e il mondo alla vigilia della guerra L’Italia giolittiana Unità 2: Guerra e rivoluzione La Prima Guerra Mondiale La rivoluzione russa Il dopoguerra in Europa e in Italia Unità 3: Totalitarismi e stermini di massa La Grande Depressione Democrazie e totalitarismi Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 14 L’Italia fascista Il tramonto degli imperi coloniali La Seconda Guerra Mondiale Unità 4: Il mondo diviso Guerra fredda e ricostruzione La decolonizzazione (cenni) Il confronto Est-Ovest L’Italia repubblicana Unità 5: Sviluppo, crisi, trasformazione (cenni) La civiltà del benessere Società post-industriale e globalizzazione Unità 6: Il mondo contemporaneo (cenni) La nuova Europa dopo gli anni Ottanta Nuovi equilibri e nuovi conflitti: Islam e Occidente Multiculturaliusmo: Asia, Africa e America latina alla fine del XX secolo Unità 7: La seconda Repubblica in Italia (cenni) La crisi del sistema politico Dal bipolarismo al centro-destra al governo La società italiana alle soglie del nuovo secolo Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 15 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE " G. GALILEI " - LIVORNO ANNO SCOLASTICO 2011 - 2012 CLASSE QUINTA SEZ. B ELETTRONICI RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA LINGUA STRANIERA - INGLESE INSEGNANTE : PROF. M. ELISA REALE LIBRI DI TESTO Kiaran O’Malley: “GATEWAY TO ELECTRICITY, ELECTRONICS & TELECOMMUNICATIONS”, Edizioni Lang, 2006. ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL’ANNO SCOLASTICO 2010-2011 Totale ore 1° trimestre Totale ore 2° quadrimestre al 30/04/2012 Totale al 30/04/2012 Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2011/2012 18 18 36 9 Totale ore previsto dal piano di studi (n.2 ore settimanali x 35) 70 La notevole differenza di ore riscontrabile tra il totale di ore di lezione previsto dal piano di studi e quello che si prevede di svolgere effettivamente entro la fine del presente anno scolastico è dovuta ad ore di lezione perse perché coincidenti con festività, attività connesse con la scuola (assemblee d’Istituto e di classe, visite guidate, partecipazioni a convegni, simulazioni prove d’esame etc.) e assenze collettive della classe. Definizione dei livelli di partenza La classe, composta da 11 alunni, 10 provenienti dalla precedente quarta B e uno dalla quinta A, all’inizio dell’anno risultava molto eterogenea in relazione ai livelli di preparazione raggiunta e all'interesse dimostrato per la lingua inglese. Nel corso dell'anno buona parte degli studenti ha lavorato in maniera sufficiente o buona, mentre pochi alunni hanno dimostrato un impegno saltuario e scarsa partecipazione al lavoro svolto in classe. Alla fine del primo trimestre due alunni hanno dovuto effettuare il recupero delle lacune relative ai primi mesi di lavoro e le hanno colmate. Nel complesso la classe risulta avere un rendimento sufficiente. OBIETTIVI E CONTENUTI DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA Obiettivi cognitivi Gli obiettivi generali sono stati delineati con l'intento di far acquisire agli alunni conoscenze, competenze e capacità da poter utilizzare nella carriera professionale. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 16 CONOSCENZE: Gli alunni hanno acquisito le principali funzioni comunicative della lingua inglese parlata e scritta da usarsi in fondamentali contesti della vita quotidiana e in ambiti professionali. Hanno inoltre ampliato la conoscenza degli aspetti culturali del mondo anglosassone ricercando un arricchimento del lessico generale e specialistico. COMPETENZE: Hanno utilizzato la lingua inglese in vari contesti applicativi: lettura messaggi, brani letterari, testi divulgativi, testi tecnici. CAPACITA': Hanno affrontato argomenti ed esercitazioni a carattere trasversale e pluridisciplinare; hanno usato la lingua inglese per presentare argomentazioni ed osservazioni critiche di carattere tecnico, divulgativo e storico. La possibilità di centrare gli obiettivi programmati all’inizio dell’anno scolastico è stata comunque un po’ limitata dallo scarso numero di lezioni a disposizione, soltanto due per settimana. Al termine del corso di studi più di metà degli alunni ha acquisito un lessico di base tipico delle discipline del corso di elettronica anche in lingua inglese. Una parte di questi studenti è in grado di leggere e comprendere testi scritti di genere tecnico-scientifico, letterario, divulgativo, di riferire sui contenuti dei brani proposti e di discutere sulle tematiche in questione. Per alcuni alunni di questa classe permangono difficoltà sia nella produzione scritta che nella lingua orale. Contenuti A –U.D. sulla corrente eletttrica. Basata sull’unità 2 del libro di testo, presenta i tipi diversi di conduttori, isolanti, batterie, semiconduttori, superconduttori. Svolta in 8 ore di lezione. B – U.D. sugli usi dell’elettronica. Basata sull’unità 7 del libro di testo, presenta i diversi settori di applicazione dell’elettronica, l’uso dei trasduttori, condensatori, induttori. Lo scopo di questa parte del lavoro è di allargare le competenze lessicali degli studenti in inglese e di aumentare le loro conoscenze tecniche nell’area pluridisciplinare inglese – elettronica. Svolta in 6 ore di lezione. C - U.D. sulle telecommunicazioni. Basata sull'unità 13 del libro di testo, riguarda le applicazioni delle onde elettromagnetiche, delle onde radio, l’uso del radar e del forno a microonde. . Svolta in 10 ore di lezione. D– U.D. sulla trasmissione dei segnali. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 17 Basata sull’unità 14 del libro di testo, presenta i vari tipi di antenne e le loro caratteristiche, e tratta il funzionamento e gli usi del laser. Svolta in 6 ore di lezione. Durante il mese di maggio si prevede di proporre i brani relativi alla Unità 12, riguardanti l’automazione e la robotica nella produzione industriale. Testi di riferimento Per la lingua tecnica e la grammatica il testo di Kiaran O’Malley: “GATEWAY TO ELECTRICITY, ELECTRONICS & TELECOMMUNICATIONS”, Edizioni Lang, 2006. L’insegnante ha fornito su fotocopia alcuni brani presi da altri testi di inglese tecnico per i corsi di elettronica. METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI Metodi adottati L’attività didattica si è svolta quasi interamente in lingua inglese ed è stata centrata sull’alunno. In ogni fase del lavoro gli studenti sono stati informati degli obiettivi da conseguire di volta in volta. Tutte le attività hanno avuto come obiettivo il saper cogliere il significato dei vari messaggi ed individuarne informazioni specifiche. Il metodo adottato con più frequenza è stata la lezione frontale, con presentazione dell’argomento da parte del docente, seguita poi da lettura, traduzione e comprensione dei testi da parte degli alunni. Ciò nonostante, soprattutto durante le ore dedicate ai brani tecnici, gli studenti hanno partecipato alla discussione degli argomenti proposti. Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine, ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità. Materiali e strumenti didattici E' stato utilizzato il libro di testo, affiancato da altro materiale fotocopiato da testi diversi in possesso dell’insegnante. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 18 VERIFICHE E VALUTAZIONE Alla fine di ogni unità di lavoro sono state effettuate verifiche di tipo formativo, che non hanno comportato necessariamente una valutazione in termini di voto, ma una valutazione sia della validità dell’insegnamento impartito sia del controllo in itinere del processo di apprendimento. Inoltre sono state effettuate almeno 3 verifiche sommative nel primo trimestre e almeno 4 nel pentamestre per accertare la competenza linguistica, la comprensione orale e scritta e la produzione scritta e orale. Le verifiche sommative hanno permesso il controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione. Gli strumenti usati per questo tipo di verifiche per le prove scritte sono stati i questionari con domande aperte o i test di comprensioni di brani. Per la lingua orale sono state usate interrogazioni lunghe o brevi. Il colloquio ha permesso di misurare la comprensione e produzione del messaggio, la correttezza formale e la conoscenza degli argomenti studiati. Per la misurazione delle prove sono stati utilizzati voti da 3 a 10, con l’uso anche del mezzo voto. Il livello di sufficienza si intende raggiunto con la conoscenza essenziale degli argomenti, espressi in una forma abbastanza corretta e chiara, ed accompagnata da una adeguata capacità di collegamento e di confronto interdisciplinare. Per la valutazione complessiva di ciascun alunno, oltre ai risultati delle singole prove, si è tenuto conto anche del suo impegno, della sua partecipazione alle lezioni, del lavoro svolto a casa e del suo iter di apprendimento. L’ insegnante M. ELISA REALE Livorno, 30 aprile 2012 Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 19 Esempi di prove di verifica scritte: NAME ______________________________ CLASS ____________ Test about Telecommunications Answer the following questions: 1. How does an analogue transmission work? 2. What are the amplitude, the frequency and the wavelength in electromagnetic waves? 3. What are the different types of electromagnetic radiation? 4. What is the meaning of the word “radar”? 5. How can the Doppler effect be helpful for radar operators? 6. What are the surface waves and their function? 7. How do sky waves travel? 8. What instrument did Theodore Maiman invent? 9. What is Morse’s telegraph? 10. What are optical fibres? Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 20 NAME _______________________________ CLASS ____________ ENGLISH TEST Answer the following questions: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. What is a diode? What is a dielectric? What are the functions of an inductor? How does a capacitor behave with DC and AC current? What are the different applications of transducers in electronics? How can the presence of sensors improve the effectiveness of transducers? What is a henry? What sort of circuit is a tuner? What did Lee De Forest patent in 1907? 10. Was Lee De Forest a successful inventor? Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 21 MATEMATICA Docente: Prof. Cristina Fenzi Libri di testo adottati LIBRI DI TESTO: N. DODERO P. BARONCINI R. MANFREDI MODULI DI LINEAMENTI DI MATEMATICA Moduli F e G Ghisetti e Corvi Editori Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011-2012 Totale ore 1^ trimestre Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2012 Totale al 15/5/2012 Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2011/2012 Totale ore previsto dal piano di studi (n.3 ore settimanali x 33) 35 46 81 91 99 Obiettivi raggiunti La classe, in generale, non ha mostrato grande interesse per le attività scolastiche, partecipando alle lezioni con una certa passivita’;fanno eccezione un numero molto limitato di alunni( quattro o cinque) che hanno lavorato con impegno e costanza, anche se non per tutti i risultati ottenuti sono sufficienti. Molti alunni sono stati ammessi alla classe quinta pur con gravi e gravissime lacune in Matematica e non sono stati in grado di recuperarle o non hanno voluto farlo; il rendimento è perciò nettamente diversificato: circa un terzo della classe ha una preparazione generalmente buona ; un altro terzo ha una preparazione un po’ superficiale ma generalmente accettabile; i rimanenti continuano ad avere gravissime lacune e il loro rendimento è gravemente insufficiente. Gli allievi sono in grado di: 2. riconoscere un integrale indefinito un integrale definito un integrale improprio una serie numerica a termini positivi, alterni o qualunque una serie geometrica o armonica una serie di potenze una serie di Taylor un’equazione differenziale del primo ordine 3. calcolare la primitiva di una funzione con i vari metodi studiati l’area di una regione finita di piano il volume di un solido di rotazione la somma di particolari serie numeriche la soluzione di equazioni differenziali del primo ordine il dominio di convergenza e la funzione somma di una serie di potenze e di Taylor Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 22 limiti e radici n-esime di un numero usando sviluppi in serie 4. stabilire la convergenza di un integrale improprio il carattere di una serie a termini positivi, a segni alterni o a segni qualunque Obiettivi programmati e non conseguiti con relativa motivazione Non è stata trattata tutta quella parte del programma riguardante lo studio di funzioni in due variabili,le serie di Fourier e le equazioni differenziali del secondo ordine per mancanza di tempo e perchè la complessità degli argomenti era tale da non poter essere affrontato negli ultimi giorni di lezione. Contenuti disciplinari 1) integrale indefinito; ( circa nove settimane ) integrale di funzioni composte; integrazione per parti e per sostituzione integrazione di funzioni razionali fratte 2) integrali definiti; ( circa quattro settimane ) relazione tra l’integrale indefinito e definito di una funzi teorema fondamentale del calcolo integrale e della media con dimostrazione; area di una regione piana; volume di un solido di rotazione; 3) integrali impropri ( circa quattro settimane ) integrali di funzioni discontinue in un numero finito di punti; integrali estesi a intervalli illimitati; criteri di convergenza per integrali impropri; criteri del confronto con dimostrazione; 4) equazioni differenziali: (circa tre settimane) 5) definizioni e condizioni per l’esistenza della soluzione; 6) integrale generale, particolare, singolare; 7) equazioni differenziali ordinarie del primo ordine; 8) equazioni risolubili con integrazione indefinita, 9) equazioni a variabili separate o separabili; 10) equazioni lineari complete con dimostrazione della formula risolutiva; 11) serie numeriche; ( circa cinque settimane ) 12) resto di una serie;proprietà generali di una serie; 13) dimostrazione della condizione necessaria per la convergenza; 14) serie a termini positivi: criteri del confronto con dimostrazione, del rapporto, della radice; 15) criterio integrale; 16) serie geometrica e serie armonica; 17) serie a termini di segno alterno: criterio di Leibniz; 18) serie a termini di segno qualunque: convergenza semplice ed assoluta; Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 23 19) teorema della convergenza assoluta 20) serie di potenze: ( circa tre settimane ) 21) convergenza della serie e raggio di convergenza; 22) criterio del rapporto con dimostrazione e della radice n-sima; 23) continuità di una serie di potenze; 24) integrazione e derivazione di una serie di potenze; 25) somma di una serie di potenze; 26) serie di Taylor e di Mac –Laurin: ( circa due settimane ) 27) sviluppi notevoli; 28) calcolo di somme di serie di potenze usando gli sviluppi notevoli; 29) calcolo di limiti; 30) calcolo di radici n_esime di un numero; Metodologia Didattica Gli argomenti sono stati proposti utilizzando prevalentemente lezioni di tipo frontale, cercando in ogni caso di coinvolgere gli alunni nell’analisi di un problema e nella relativa risoluzione. Ogni argomento è stato consolidato con vari esercizi di tipo applicativo. Tra gli argomenti proposti è stato maggiormente curato ed approfondito quello riguardante lo studio degli integrali indefiniti e della convergenza delle serie numeriche e di potenze. Sussidi didattici Il libro di testo è stato usato con continuità sia per la parte teorica sia per lo svolgimento di numerosi esercizi. Criteri e strumenti di valutazione I criteri seguiti per la valutazione quadrimestrale sono: 2. verifica delle conoscenze fondamentali degli argomenti; 3. verifica dell’uso corretto del linguaggio specifico della matematica; Si è inoltre tenuto conto dell’interesse, dell’impegno e del miglioramento conseguito dall’allievo nel corso dell’anno scolastico. Le verifiche scritte riguardavano soprattutto la soluzione di problemi ed esercizi inerenti l’unità didattica svolta.(vedi testi dei compiti in allegato) Ogni problema è stato valutato in base al suo grado di difficoltà . Le verifiche orali miravano a valutare la capacità di orizzontarsi e di usare le nozioni apprese per risolvere varie problematiche, usando un linguaggio chiaro e specifico. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 24 Esempi di prove di verifica Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 25 COMPITO DI MATEMATICA 5° B Elettronica e Telecomunicazioni Calcola i seguenti integrali: ( punti 5 ciascuno) 1 dx ∫ 1 + x 2 arctan x dx = ∫ 5 − x2 = ( ) 2x − 4 ∫ 1− x ∫ 2 dx = x (x 2 ) +1 3 dx = 3x − 2 ∫ x 2 + 6 x + 10 dx = cosx ∫ 1 + s en x dx = 2 1− senx ∫2 ⋅ cos x dx = 3e x ∫ 2 + e x dx = 9 x -2 ∫ 7 x dx = ∫ tan ( 2 x ) ⋅ ln(cos 2 x) dx = Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 22.10.2011 COMPITO DI MATEMATICA 1. E' data la funzione ( y = 1 − x2 5° B Elettronici 7.12.2011 ) ( x + 3) disegnala e calcola l'area della parte finita di piano delimitata dalla funzione e dalla retta a lei tangente nel punto A ( 0,3) . ( punti 8 ) Calcola quindi il volume del solido ottenuto dalla rotazione della funzione e dalle rette x = −2 e x = 0 attorno all'asse x. ( punti 2 ) Facoltativo : Calcola il volume del solido ottenuto dalla rotazione della retta tangente attorno all'asse y. ( punti 3 ) 2. Calcola i seguenti integrali 5 ∫ 0 1 dx = x ⋅ 9− x ( punti 5 ciascuno ) +∞ ∫ 3 x −1 dx = 2 x − 2x +∞ ∫ −1 ex 1 − e2 x dx = Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno COMPITO DI MATEMATICA 5° B Elettronica e Telecomunicazioni 1) Calcola i seguenti integrali: ( punti 5 ciascuno ) 3 dx = x+x x ∫2 3x + 1 dx = 2 +1 ∫ x(x ∫ ) senx dx = ex ∫ 1 − 9 x 2 dx = ∫ senx + 3 dx = 2 senx ∫ ln ∫x 3 2 x dx = 3x + 2 dx = + 3x2 + 2 x 2x −1 dx = 3 −x ∫x Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 12.11.2011 COMPITO DI MATEMATICA 5° B Elettronica e telecomunicazioni 1. Stabilisci se le seguenti serie sono convergenti : +∞ ∑ n =1 ∑ n =0 +∞ ∑n 2. Calcola la somma della serie n =5 2 ( punti 10 ) n3 + n + 1 n4 n + 3 +∞ 1 n (n + 7) 04.02.2012 1 − 4n ( punti 5 ) 3. Studia al variare di a la convergenza della serie e, per i valori per i quali converge, calcola la sua somma in funzione di a : 1− a ∑ n =1 3a + 2 +∞ n 4. Calcola i seguenti integrali π 2 ∫ π senx dx = 3 cos x ( punti 10 ) ( punti 10 ) +∞ ∫x 3 2 x dx = −2 3 Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 29 COMPITO DI MATEMATICA 5° B Elettronica e telecomunicazioni 1. Stabilisci il carattere delle seguenti serie : +∞ ( n + 8) ⋅ ( n + 16 ) n =0 n! ∑ +∞ ∑ n =1 1 ( −1) 1 − cos n 2. Calcola i seguenti integrali: ∫ 1− 2x 1− x 2 dx = ( punti 5 ciascuna ) +∞ ∑ n =0 n 17.03.2012 2n n +1 n ( −1) 2n ∑ n ( n + 1) n =1 +∞ n ( punti 5 ciascuno ) ∫x 2 2− x dx = − 2x + 2 Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 30 DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE Docente Prof. Bruno Pulcrano Scheda informativa analitica anno scolastico 2011/ 2012 Libri di testo: Diritto ed economia industriale- Autori: Crocetti – Fici. Edizione: Tramontana. Altri sussidi didattici: Codice Civile, riviste. Finalità ed obiettivi generali: Fornire le conoscenze giuridiche ed economiche per guidare l’allievo all’interpretazione del funzionamento del sistema economico – industriale. Ore di lezione primo quadrimestre 20 ore secondo quadrimestre 30 ore Gli obiettivi specifici: Conoscenza delle principali problematiche giuridiche afferenti il concetto dell’Imprenditore, Impresa e le diverse forme societarie, individuando le caratteristiche che le contraddistinguono: Individuazione delle varie funzioni aziendali con la capacità di riconoscere i modelli organizzativi aziendali descrivendo le caratteristiche e le problematiche. I contenuti specifici, suddivisi per unità didattiche e blocchi tematici sono: 1a) U. D. L’Imprenditore, l’Impresa e le procedure concorsuali. 2a) U D. Azienda, il trasferimento e i segni distintivi. 3a) U. D. L’Impresa collettiva, le società-in generale 4a) U.D Le Società di persone e le società di capitali 5a) U. D. Il lavoro, fonti normative, il CCNL. 6a) U. D Economia Aziendale - L’ Azienda e la sua organizzazione La metodologia didattica adottata : Lezioni frontali di approccio alle varie unità didattiche, lezioni partecipate di apprendimento- discussioni, dibattiti. Strumenti di verifica: premesso che questo insegnamento prevede solo la prova orale, si è provveduto ad articolare le verifiche anche con il ricorso a test strutturati e semi strutturati. Criteri di valutazione: La valutazione è stata espressa in decimi tenendo conto sia dell'acquisizione dei contenuti richiesti sia della capacità logico- espositiva e di sintesi dell'allievo in correlazione al raggiungimento dei singoli obiettivi precedentemente indicati. La valutazione finale ha tenuto conto non solo della media matematica del risultato delle singole prove di verifica, ma anche della capacità e volontà dell'allievo nonché della progressione dell'apprendimento rispetto ai livelli di partenza. La metodologia per le prove orali: Al fine di permettere una tranquilla esposizione si è provveduto ad affrontare la verifica orale partendo da un argomento generale per poi approfondire alcuni aspetti ritenuti particolarmente interessanti. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 31 PROGRAMMAZIONE TDP V B ETE Anno scolastico 2011-2012 MATERIA TECNOLOGIA DISEGNO E PROGETTAZIONE Docenti Feron Micol – De Muti Umberto Libri di testo adottati: TECNOLOGIA, DISEGNO, PROGETTAZIONE VOL 3 Autore: Cuniberti E. Ed: PETRINI Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011-2012 Totale ore 1^ quadrimestre 40 Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2012 80 Totale al 15/5/2012 120 Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2011/2012 12 Totale ore previsto dal piano di studi (n. ore settimanali x 33) 132 Finalità - acquisire, attraverso un'attività progettuale rivolta ad uno specifico ambito tecnologico, capacità generali di sintesi e di organizzazione - acquisire, con un'impostazione didattica che procede per progetti, capacità di sistematizzazione delle conoscenze tecnologiche caratteristiche dell'indirizzo - acquisire capacità specifiche di rivisitazione e riorganizzazione di contenuti appresi in altre discipline, necessari per condurre in modo completo un progetto specifico Obiettivi conseguiti Conoscenze: - conoscere le componenti tecnologiche ed i loro impieghi operativi - conoscere le modalità di individuazione della documentazione sull'oggetto del progetto Competenze: - saper scegliere una possibile soluzione e individuare le componenti tecnologiche e gli strumenti operativi occorrenti - saper leggere la documentazione specifica su materiali e componenti ed organizzare le risorse disponibili e reperibili (con particolare riferimento agli aspetti tecnici ed economici) - saper realizzare un preventivo di massima - saper impostare un progetto esecutivo - saper realizzare un semplice progetto e saperlo collaudare - saper produrre la documentazione d'uso - acquisire i modi di procedere e capacità organizzative generali, derivati dalle tecniche per la gestione progetti - saper apprendere e usare in modo integrato conoscenze relative a diversi ambiti disciplinari - saper documentare e comunicazione il lavoro svolto attraverso il disegno e l'informatica, intesi come strumenti utili nel calcolo, nella simulazione e nella documentazione - saper programmare Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 32 - saper lavorare in gruppo Contenuti del percorso didattico Tecnologia - Software per microcontrollori - Tecniche operative per realizzazioni di circuiti elettronici - Caratteristiche tecniche e criteri di scelta di componenti - Principali componenti e dispositivi di potenza Disegno e documentazione - Analisi di documentazione in lingua straniera - Documentazione e progettazione con strumenti informatici di uso comune: pacchetti CAD e simulatori Collaudo e strumentazione - Ricerca guasti Moduli Modulo 1: convertitori - Generalità sui convertitori D/A - Convertitore D/A a resistori pesati - Convertitore D/A con rete a scala R-2R - Convertitore D/A con rete a scala R-2R invertita - Caratteristiche e parametri degli A/D - Convertitore A/D flash - Convertitore A/D a gradinata - Convertitore A/D ad inseguimento continuo - Convertitore A/D a successive approssimazioni - Convertitore A/D a doppia rampa - Campionamento di segnali variabili - Circuito di campionamento S/H e suo utilizzo - Teorema di Shannon - Convertitore f/v - Convertitore v/f Modulo 2: Raddrizzatori controllati al silicio e transistor unigiunzione - Principio di funzionamento del diodo SCR e caratteristiche di innesco - Circuito di disinnesco dell’SCR in continua - Principio di funzionamento del TRIAC e caratteristiche di innesco Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 33 - Principio di funzionamento del DIAC - Transistor unigiunzione UJT: caratteristiche e funzionamento, generazione di impulsi mediante UJT - Circuiti applicativi del diodo SCR e del transistor UJT Modulo 3: Elementi di simulazione e programmazione - Utilizzo del simulatore Multisim - Elementi di programmazione in C Modulo 4: Microcontrollore ATMEGA328P - Analisi dell’integrato ATMEGA328P - Porte di ingresso e uscita - Tecnica di gestione dell'interrupt - Tecnica di gestione del Timer e del prescaler - Semplici esempi applicativi del microcontrollore in linguaggio C Modulo 5: Fibre ottiche - Principi di ottica ottica geometrica, legge di Snell - Caratteristiche di propagazione, costituzione delle fibre, cono di accettazione. - Apertura numerica, propagazione multimodale e monomodale, fibre multimodali e monomodali - Dispersione modale e dispersione cromatica Laboratorio - Simulazione di un D/A a resistenze pesate attraverso il software Multisim - Simulazione di un D/A con rete a scala attraverso il software Multisim - Montaggio su breadboard e verifica del funzionamento di un ADC0804 - Montaggio su breadboard e verifica del funzionamento di un DAC0800 - Progetto LUMI: analisi del problema della dispersione luminosa e studio di possibili soluzioni, simulazione della luminosità in un ambiente aperto attraverso il CAD DiaLux - Controller a logica programmata: realizzazione scheda stampata per ATMEGA328P con clock al quarzo - Progetti individuali Metodologie adottate - Lezione frontale e partecipata Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 34 - Esercitazioni e simulazioni in laboratorio Sussidi didattici - Libro di testo, datasheet, appunti, fotocopie, siti internet - Strumentazione di laboratorio Verifiche - I periodo: 1 scritta, 1 relazione di laboratorio, prove orali - II periodo: 3 scritte e prove orali Criteri e strumenti di valutazione Elementi importanti per la valutazione sono l’impegno, la partecipazione, il progresso, le conoscenze acquisite, le competenze sviluppate. Strumenti di valutazione sono prove scritte, orali e pratiche, nonché la partecipazione attiva durante le lezioni, sia teoriche che pratiche. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 35 Esempi di prove di verifica Compito TDP Novembre 2011 Classe V ETE 1) Descrivere la funzione ed i principali parametri di un convertitore A/D. 2) Un convertitore A/D ha 8 bit di uscita ed un valore di fondoscala di VFS=5 V. Dopo aver spiegato cosa si intende per intervallo di quantizzazione o quanto (Q), determinare il valore di tale intervallo e dell’errore di quantizzazione massimo εmax. 3) Descrivere la struttura circuitale di un A/D flash, il relativo funzionamento e le prestazioni. 4) In un convertitore flash a 8 bit individuare la tensione di riferimento VREF ed i valori dei resistori che determinano una risoluzione pari a R= 0,051 V. 5) Descrivere la struttura circuitale di un A/D a reazione a gradinata, il relativo funzionamento e le sue prestazioni. 6) Descrivere la struttura circuitale di un A/D ad inseguimento (o a bilanciamento continuo), il relativo funzionamento e le prestazioni. 7) Descrivere la funzione ed i principali parametri di un convertitore D/A. 8) Descrivere la struttura circuitale di un D/A a resistori pesati, il relativo funzionamento e le prestazioni. 9) Determinare la corrente ITOT e la tensione VOUT all’uscita di un convertitore D/A a resistori pesati a 6 bit, con VREF = 9 V e R= 1 kΩ, quando in ingresso si presenta la combinazione 111001. 10) Descrivere la struttura circuitale di un D/A a rete a scala R/2R invertita, il relativo funzionamento e le prestazioni. 11) In un D/A a rete a scala R/2R invertita a 5 bit, con VREF = 8 V e R= 7 kΩ determinare la corrente I fornita dal generatore VREF, la corrente ITOT all’ingresso del convertitore I/V e la tensione VOUT all’uscita del circuito, quando in ingresso si presenta la combinazione 10101. Compito TDP Febbraio 2012 VETE 1) Descrivere la struttura, il modello equivalente ed il funzionamento di un SCR, commentandone la caratteristica di trasferimento. 2) Tracciare i grafici dell’andamento temporale sia della tensione ai capi dell’SCR sia della tensione sul carico in un circuito con carico resistivo, nei seguenti casi: i) tensione di ingresso sinusoidale ii) tensione di ingresso continua Commentare le differenze. 3) Disegnare e descrivere il circuito di comando a controllo di fase dell’SCR. 4) Disegnare e descrivere il circuito di disinnesco degli SCR in continua. 5) Descrivere il funzionamento di un TRIAC, commentandone la caratteristica di trasferimento. 6) Tracciare i grafici dell’andamento temporale sia della tensione ai capi dell’TRIAC sia della tensione sul carico in un circuito con carico resistivo ipotizzando un segnale di ingresso sinusoidale. 7) Descrivere il funzionamento di un DIAC, commentandone la caratteristica di trasferimento. Indicare una possibile applicazione dei DIAC. 8) Descrivere la struttura ed il funzionamento di un UJT. 9) Descrivere una possibile applicazione degli UJT. Insegnanti: Feron Micol, Umberto De Muti Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 36 MATERIA: TELECOMUNICAZIONI Docenti Prof.ri Simoni Marco, Calabresi Maurizio. Libro di testo: Ore di lezione effettuate: 1^ quadrimestre n.43 2^ quadrimestre previste al 15/05 n.65 Totale previsto alla fine dell’anno ore n. 115 Totale previsto dal piano scolastico ore n. 132 Finalità Conoscenza dei sistemi di trasmissione base. Obiettivi Gli obiettivi sono quelli desumibili dal programma. Obiettivi programmati e non conseguiti e perché I protocolli di trasmissione, le esercitazioni con l’antenna parabolica, per mancanza di tempo. Contenuti e tempi didattici. I tempi sono indicati ad inizio modulo Mod1 (15ore) Classificazione dei segnali, operatori con i segnali nel dominio del tempo, semplici operazioni fra segnali nel dominio dl tempo, rappresentazione dei segnali nel dominio della frequenza, teorema della modulazione; i principali segnali delle tlc; il rumore termico; sistemi lineari e filtraggio lineare, distorsione lineare e armonica di un segnale: cenni; teorema del campionamento. Mod2 (15ore) Definizione generale di modulazione. Modulazioni d'ampiezza: AM classica, DSB-SC, SSB, VSB (cenni), QAM analogica; confronto fra le varie modulazioni, principali applicazioni, esempi di circuiti modulatori e demodulatori; la tecnica FDM; l'esempio dell'N2Italtel della telefonia analogica; principi di demodulazione. Modulazioni d'angolo: analogia FM-PM, studio dell'FM. Mod3 (15 ore) Ricevitori omodina e eterodina; ricevitore supereterodina: scelta della frequenza intermedia e problema della frequenza immagine; la banda base dell'FM audio stereo; enfasi e deenfasi; guadagno di demodulazione e confronto con le modulazioni d'ampiezza; il PLL: schema a blocchi e principio di funzionamento. Mod4 (15 ore) Richiami sul teorema del campionamento e prospettive aperte da questo teorema; definizione di modulazione impulsiva e classificazione; esempi grafici di PAM, PDM, PPM; espressione analitica di un segnale PAM; modulatore e demodulatore PAM; il problema dell'equalizzazione; la tecnica PAM-TDM: multiplexer e demultiplexer, sincronismo e allineamento. Mod5 (15ore) La genesi del PCM a partire dal segnale PAM; vantaggi del segnale numerico; quantizzazione e codifica; quantizzazione lineare e non lineare, rapporto S/Nq ; trama; sincronismo; cenni sulla demodulazione; il PCM multiplo: multiplazione analogica e multiplazione digitale; schema completo della trasmissione del PCM; codifica di linea; la demultiplazione del PCM multiplo: schema di principio; il PCM telefonico nello standard europeo del fascio a 2 Mbit/s: schema completa della ricetrasmissione; cenno ai multipli superiori; commutazione numerica: il monostadio temporale T. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 37 Mod6 (16 ore) Concetti base della teoria dell'informazione: informazione, evento, spazio degli eventi, unità informativa, eventi indipendenti, informazione di un evento, sorgenti continue e discrete; entropia di una sorgente informativa; codifica di sorgente: il teorema di Shannon; la capacità di canale; i codici a protezione d'errore. Mod7 (16 ore) Definizioni base sulle trasmissioni dati; trasmissioni sincrone e asincrone; tipi di reti; tipi di collegamento; tipi di esercizi; colloquio DTE-DCE: modem in banda base e in banda fonica; le modulazioni digitali: OOK, M-PSK, FSK, QAM; i principali protocolli di trasmissione. Mod8 (8 ore) Struttura di un collegamento satellitare in banda KU; l'antenna parabolica, l'LNB; il misuratore di campo; esercitazioni. Laboratorio Tuttora in allestimento, ci ha consentito di fare delle semplici esercitazioni con le antenne e il misuratore di campo; l’analizzatore di spettro è stato usato per lo studio dei segnali in campo frequenziale (livello base) Metodologia Lezione frontale, lezione discussione, scoperta guidata. Criteri e strumenti di valutazione. Sono quelli approvati dal POF. Esempio di prova di verifica. Per gli esempi delle prove di verifica si fa riferimento ai testi delle simulazioni della Terza prova allegati al Documento del CdC. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 38 SISTEMI Docente Prof. STEFANO DEL NISTA Insegnante tecnico pratico Prof. CALABRESI Maurizio Libri di testo adottati DE SANTIS - CACCIAGLIA - SAGGESE CORSO DI SISTEMI Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011-2012 Totale ore 1^ quadrimestre 56 Totale ore 2^ quadrimestre al 15/5/2012 62 Totale al 15/5/2012 128 Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2011/2012 147 Totale ore previsto dal piano di studi (n. ore settimanali x 33) 165 Finalità Il corso di sistemi per la classe quinta si prefigge, come finalità : - completare l'analisi del funzionamento dei sistemi a logica programmata con l' abbinamento di interfacce per acquisizione dati e di componenti per il campionamento e la conversione di segnali analogici. - l’approfondimento dello studio dei sistemi nel dominio del tempo, verificandone la osservabilità, la controllabilità e la stabilità. Gli allievi, attraverso un percorso parallelo tra teoria e prove pratiche, anche se simulate, acquisiscono nozioni e competenze sui principali sistemi componenti impianti di regolazione sia analogici che digitali. Obiettivi conseguiti Conoscenze: acquisizione di teorie formali, metodi di analisi e di progetto derivanti dalla teoria dei sistemi. Abilità di analisi di componenti ed apparati elettronici di vario genere. Abilità di utilizzazione di componenti ed apparati elettronici. Abilità di progetto di sistemi elettronici di media complessità. Competenze: Saper analizzare apparati e componenti reali, che comportino anche misure raccolte di dati sperimentali sino alla formulazione di modelli che ne spieghino il funzionamento e servano come base per il progetto. Saper studiare le proprietà dei modelli mediante la simulazione e gli strumenti di calcolo automatico. Saper progettare e realizzare semplici applicazioni sperimentali. Capacità: Essere in grado di analizzare processi di tipo fisico e dispositivi tecnici, impiegando concetti e strumenti di rappresentazione di tipo sistemico. Essere in grado di analizzare e progettare semplici dispositivi elettronici. Essere in grado di lavorare in gruppo in modo costruttivo su semplici progetti. Essere in grado di organizzarsi in modo autonomo sostenendo e documentando le proprie affermazioni. Possedere abilità linguistiche ed espressive per esporre in forma scritta ed orale le conoscenze acquisite utilizzando correttamente ed in modo appropriato i termini tecnici. Contenuti e tempi del percorso didattico Sistema z80 interrupt Concetti generali sul meccanismo dell' interrupt e sulla gestione della priorità con daisy chain; meccanismo dell' interrupt sul dispositivo z80 gestione interrupt in modo 0 modo 1 e modo 2 Dispositivi z80: PIO Indirizzamento del PIO Modi di funzionamento del PIO, modo 0, modo 1 e modo 2, utilizzo dei segnali di handshake; Modi di funzionamento del PIO, modo 3 Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 39 Gestione del PIO come dispositivo di acquisizione e trasmissione dati. Dispositivi z80: CTC Struttura interna di un CTC Programmazione ed utilizzo del CTC Esercizi ed esempi relativi all' integrazione di un dispositivo CTC all' interno di una scheda z80 contenente anche gli altri dispositivi già visti. Utilizzo del CTC per la generazioni di cadenze temporali, ed in associazione con dispositivi di acquisizione dati per la gestione con interrupt degli stessi. Trasmissioni seriali e dispositivi z80: SIO Trasmissioni seriali sincrone ed asincrone Problemi relativi alle trasmissioni seriali sincrone e possibili soluzioni, codici Manchester Algoritmo di calcolo del CRC per il controllo degli errori nelle trasmissioni seriali sincrono Interfacce seriali standard Conoscenze di base sul funzionamento del SIO e suo indirizzamento e cenni sulle varie possibilità di utilizzo in polling ed interrupt Dispositivi di conversione analogico digitali. Cenni sulla struttura interna di un convertitore analogico digitale Struttura di convertitori A/D con dispositivo di multiplexing integrato Esempi di convertitori commerciali: Convertitori ADC0808 - ADC0816 Convertitori AD 1674 Dispositivi sample and hold Inserimento dei convertitori AD e dei S&H in un sistema a microprocessore Definizione delle caratteristiche della catena di condizionamento dei segnali analogici per renderne possibile la conversione analogico digitale Strategie di utilizzo e programmazione del microprocessore per il pilotaggio dei convertitori analogico digitali Trasformazione e funzione di trasferimento. Necessità della trasformata di Laplace. Definizione di trasformata di Laplace e di antitrasformata Proprietà principali della trasformata di Laplace Principali trasformate notevoli Cenni sulle tecniche di antitrasformazione per funzioni fratte Applicazione della trasformata di Laplace ai circuiti Definizione di funzione di trasferimento di un sistema lineare nella variabile S Poli e zeri di una funzione di trasferimento Risposta in frequenza Necessità dell’analisi in frequenza di un sistema lineare. Cenni di ripasso sui diagrammi di Bode. Diagramma di Nyquist. Tracciamento di un diagramma polare per via analitica, Tracciamento qualitativo dei diagrammi polari Connessione fra i diagrammi polari e i diagrammi di Bode come sistema per un miglior tracciamento qualitativo dei diagrammi polari Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 40 Sistemi di regolazione a regime permanente Sistemi a regime permanente, applicazione del teorema del valore finale Errore di regolazione, sistemi di tipo 0,1,2 Sistemi di regolazione a regime, classificazione dei sistemi di controllo Comportamento dei sistemi di controllo di tipo 0,1,2 nel caso di segnale di riferimento a gradino, ed a rampa Effetto della retroazione di un sistema di controllo sui disturbi Dimensionamento di una catena di regolazione nel caso di sistemi di tipo 0 Studio sulla stabilità dei sistemi Definizione di sistema stabile e criterio di ROUTH Teorema di Cauchy: enunciato e sua applicazione particolare su funzioni di trasferimento di sistemi di controllo Criterio di Nyquist ristretto e generalizzato come applicazione particolare del teorema di Cauchy Esempi ed esercizi sull' applicazione del criterio di Nyquist ristretto e generalizzato Criterio di Bode, margine di fase e margine di ampiezza Esempi ed esercizi sull' applicazione del criterio di Bode e sui margini di ampiezza e di fase Stabilizzazioni di sistemi reazionati Stabilizzazione di un sistema mediante riduzione del guadagno di anello Reti di stabilizzazione ritardatrici Reti di stabilizzazione anticipatrici Cenni sulle reti stabilizzatrici a sella Possibili implementazioni delle reti a sella con amplificatori operazionali CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI - livello quantitativo del contenuto sviluppato coerenza con l’argomento sviluppato padronanza del lessico specifico o tecnico capacità di analisi e sintesi capacità pratico – operative capacità di rielaborazione Metodologie adottate Metodo per ricezione: lezione frontale e compresenza Sussidi didattici Lavagne, personal computer con proiettore di schermo , software, viaggi e visite di istruzione, manuali tecnici. Criteri e strumenti di valutazione - livello quantitativo del contenuto sviluppato - coerenza con l’argomento sviluppato - padronanza del lessico specifico o tecnico - capacità di analisi e sintesi - capacità pratico – operative - capacità di rielaborazione Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 41 MATERIA : ELETTRONICA (e LABORATORIO) Docente: Prof. Giacomo PELLEGRINI – prof. Maurizio CALABRESI Lista di testo adottati ELETTRONICA –LE APPLICAZIONI Autori: R.GIOMETTI- F.FRASCARI Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011-2012 Totale ore 1^ quadrimestre 42 Totale ore 2^ quadrimestre al 15/05/2012 52 Totale al 15/05/2012 94 Totale previsto alla fine dell’anno scolastico 2011/2012 108 Totale ore previsto dal piano di studi (n.ore settimanali x 33) 132 *Da sottrarre le ore del progetto S&TA 1^ quadrimestre Finalità • Fornire una chiara panoramica di elaborazione dei segnali e della loro organizzazione in sistemi via via più complessi; • Fornire una capacità di analizzare sottosistemi elettronici di elaborazione di segnali; • Fornire una capacità di realizzare sottosistemi elettronici con la componentistica più attuale . Obiettivi conseguiti • Capacità di analisi e di progetto di sottosistemi elettronici di elaborazione di segnali; • Padronanza nell’uso della strumentazione, nelle tecniche di misura adottate e nella motivazione delle eventuali procedure utilizzate; • Leggere ,redigere ed interpretare documentazione tecnica e testi. Obiettivi programmati e non conseguiti • I contenuti delle U.D.5 e U.D. 6 non verranno approfonditi perché la classe ,escluso alcuni alunni, ha richiesto più tempo nello svolgimento delle altre unità didattiche a causa di partecipazione passiva e scarso impegno nello studio individuale. Infatti 7 alunni su 11 hanno riportato l’insufficienza nel I quadrimestre. A tale riguardo ho svolto un corso di recupero e purtroppo 3 alunni non hanno superato le due prove programmate in tempi diversi. Di conseguenza ho dovuto ancora rallentare lo svolgimento del programma non rispettando i tempi riportati nel piano di lavoro annuale. Contenuti e tempo del Percorso Didattico Il percorso didattico è caratterizzato da sette unità fondamentali orientate ai problemi di generazione e di conversione . Tenuto conto della notevole ampiezza dei contenuti ho ritenuto opportuno procedere individuando e puntualizzando attraverso esercizi ed esperimenti sottosistemi elettronici significativi. I contenuti specifici di ogni unità didattica sono: I Quadrimestre 1. U.D. Applicazioni Lineari degli Amplificatori operazionali Ore: 46 II Quadrimestre Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 42 3. U.D.Amplificatori Non Lineari degli Amplificatori operazionali Ore: 25 4. U.D. Generatori di Forme d’onda Non Sinusoidali Ore: 24 5. U.D. Oscillatori Sinusoidali ( da svolgere) Ore: 10 6. U.D. Filtri Attivi (da svolgere ) Ore: 10 Metodologia Didattica • Lezioni frontali articolate con interventi; • Esercitazioni individuale e di gruppo; • Prove Sperimentali. Laboratorio Elettronica • Ogni alunno ha avuto la possibilità di sperimentare le reti elettroniche analizzate teoricamente in classe e per ogni esperienza svolta ha redatto una relazione tecnica . La valutazione sull’attività di laboratorio in particolare ha tenuto conto sia della manualità nel montaggio delle reti, sia nella padronanza della strumentazione, sia nel numero dell’esperienze svolte,del tipo di rete più o meno complessa e del tempo di esecuzione delle prove. Strumenti di Verifica e Valutazione • Compiti in classe: ogni compito presentava due tipi di problemi: I) Analisi di reti; II) Progetto di sottosistemi elettronici Nel I° quadrimestre sono stati svolti due compiti : ore 4 Nel II° quadrimestre saranno svolti tre compiti: ore 6 La valutazione sulle prove scritte , orali e pratiche di seguito elencate ,espressa in decimi, ha tenuto conto sulle capacità di analisi e progetto di piccoli apparati elettronici: • Schede Con esercizi da svolgere a casa: con lo scopo di preparare l’alunno alle verifiche scritte; • Questionari a risposta aperta: i quesiti proposti tendevano ad accertare le conoscenze e a verificare la capacità di sintesi nelle risposte. La valutazione dei questionari ,espressa in decimi, è stata considerata come voto all’orale. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 43 • Colloqui individuali e dialogati con la classe in modo da accertare se l’alunno ,oltre ad aver acquisito i concetti fondamentali , ha la capacità di esprimerli oralmente in modo chiaro e sintetico . La Valutazione finale ha tenuto conto non solo della media matematica del risultato delle prove sopra descritte ma anche della capacità e volontà dell’allievo ,nonché della progressione di apprendimento rispetto ai livelli di partenza. Per gli esempi di prove di verifica si rimanda ai testi delle simulazioni della Terza prova allegati al Documento delCdC. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 44 MATERIA EDUCAZIONE FISICA ANNO SCOLASTICO : 2011/2012 CLASSE 5B ETE Docente Prof. Vortici Maurizio Libri di testo consigliato Educazione Fisica Scolastica Ed Il Capitello vol. 2 _____________________________________________________________ TOTALE ORE 1° QUADRIMESTRE TOTALE ORE 2° QUADRIMESTRE TOTALE AL 15/05/2012 TOTALE ORE PREVISTO ALLA FINE DELL’ANNO S. 2011/ 2012 TOTALE ORE PREVISTO DAL PIANO DI STUDI (n° ore sett. X 33) 24 ore 23 ore 28 ore 24+35 ore 66 ore Finalità Le finalità sono state raggiunte attraverso: l’acquisizione della consapevolezza dei propri mezzi favorendo lo sviluppo armonico del corpo , facilitando l’acquisizione di una cultura sportiva che tenda a promuovere la pratica motoria come costume di vita e favorendo la capacità di trasferire i valori acquisiti con le attività sportive al campo lavorativo e del tempo libero . Obiettivi Conseguiti Miglioramento delle capacità iniziali , sia condizionali che coordinative – Conoscenza e pratica sia di discipline individuali che di sport di squadra - Conoscenza delle norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti – Consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita – Sviluppo corporeo della persona per mezzo dell’ affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuro – muscolari. Obiettivi Programmati e non conseguiti con relativa motivazione Gli obiettivi formativi saranno di tipo generale da intendersi essenzialmente come: - contributo dello sviluppo della personalità , azione preventiva riguardo alla salute psico-fisica dei ragazzi - influenza sulle attività su alcuni tratti del carattere senso di sicurezza, controllo dell’impulsività, attivismo, perseveranza. - Creazione di azioni attivanti la socializzazione - Spirito di collaborazione e di solidarietà - Rispetto del prossimo e dell’avversario( principalmente con i giochi di squadra) Le strategie da attivare per il loro perseguimento saranno differenziate a seconda delle capacità degli alunni utilizzando gli strumenti e gli attrezzi di palestra Gli obiettivi disciplinari si raggiungeranno attraverso la capacità di lavorare e collaborare con i compagni e l’insegnante. Per quello che riguarda i contenuti nel primo quadrimestre è stato svolto principalmente un lavoro che preveda il miglioramento delle capacità condizionali e nel secondo quadrimestre il miglioramento dei fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi e specialità dell’atletica. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 45 Contenuti e tempi del percorso didattico Per verificare i livelli di partenza degli alunni sono stati effettuati all’inizio dell’anno test per la rilevazione delle qualità fisiche e capacità motorie di base relative anche alle principali attività sportive, mediante test codificati e non codificati a valutazione più soggettiva. Le attività di recupero e di sostegno si sono attivate attraverso la ripetizione del gesto atletico e sportivo sia in maniera globale che analitica fino ad un sufficiente apprendimento del gesto motorio. CONTENUTI DELLE ATTIVITA’: - esercizi a corpo libero sul posto ed in movimento ad effetto generale e/o specifico a carico naturale e aggiuntivo, con piccoli e grandi attrezzi codificati (come palle mediche, funicelle) e non - esercizi di opposizione e resistenza - esercizi di mobilità articolare in forma statica e dinamica - esercizi a coppie sia per la mobilità articolare che di opposizione per il miglioramento della forza e della forza resistente - esercitazioni specifiche per il miglioramento del senso ritmico - motorio - attività sportive di squadra di pallavolo, pallacanestro, calcetto, tennis tavolo sia attraverso i fondamentali individuali, che l’effettuazione di partite - esercitazioni propedeutiche e preparatorie delle principali specialità dell’atletica leggera - esecuzione dei test motori standardizzati. Laboratorio Metodologie adottate La metodologia applicata è stata prevalentemente di tipo globale salvo nei casi in cui sia stato necessario ricorrere ad interventi individualizzati o ad una analisi più particolareggiata od approfondita . E’ stata inoltre di tipo sia induttivo che deduttivo, con un approccio di tipo globaleanalitico e con una modalità d’istruzione sia verbale che visiva. Sussidi didattici Le strategie attivate per il loro perseguimento sono state differenziate a seconda delle capacità degli alunni utilizzando gli strumenti e gli attrezzi di palestra. Criteri e strumenti di valutazione La valutazione è stata di tipo sia oggettiva , ( dove è stato possibile la definizione del livello raggiunto all’interno di un obiettivo ) che indicativa ( quando la valutazione è stata di tipo visivo ma non quantificabile) . Inoltre è stato tenuto conto dell’impegno , della partecipazione e frequenza, del comportamento e dell’ interesse sulla base della tabella concordata nella programmazione iniziale. Oltre ai test suddetti gli allievi sono stati sottoposti a verifiche periodiche riguardanti le varie attività svolte durante le lezioni .Come strumenti di verifica sono stati utilizzati: 1) osservazione sistematica 2) valutazione in situazione 3) esercitazioni varie 4) test codificati Per gli alunni esonerati dalle lezioni pratiche, per motivi di salute, la valutazione ha tenuto conto oltre che dell’impegno, della partecipazione e frequenza, del comportamento, dell’interesse e di attività di collaborazione, anche dell’approfondimento di tematiche inerenti alla materia che più hanno suscitato interesse. hanno suscitato interesse. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 46 3. I criteri e gli strumenti di valutazione adottati dal CdC, comprese le griglie di valutazione. Il consiglio di classe, nelle sue valutazioni durante l’anno scolastico, ha adottato la seguente griglia valutativa presente nel POF di Istituto: Tabella di corrispondenza tra voto e descrittori VOTO 9-10 GIUDIZIO SINTETICO Eccellente Ottimo 8 Buono 7 6 Sufficiente Insufficiente 5 Gravemente insufficiente 4 3 1-2 Insufficienza molto grave DESCRITTORI Partecipa in modo propositivo Lavora in modo assiduo e/o proficuo Si esprime con linguaggio ricco e appropriato Ha acquisito conoscenze eccellenti, le rielabora in modo personale, dimostrando significative capacità critiche Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Partecipa in modo attivo Lavora in modo assiduo Si esprime con un linguaggio corretto e appropriato Ha acquisito conoscenze complete Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Partecipa in modo attivo Lavora in modo assiduo Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto Ha assimilato le conoscenze in modo più che sufficiente Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe a quelle proposte Partecipa in modo interessato, ma poco attivo Lavora in modo regolare, ma poco approfondito Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto Ha acquisito le conoscenze in modo essenziale Rivela talune difficoltà ad applicare le conoscenze a situazioni affini a quelle proposte Partecipa in modo saltuario Lavora in modo discontinuo Si esprime con un linguaggio impreciso Ha acquisito le conoscenze in modo superficiale e limitato Applica le conoscenze minime con errori Partecipa in modo passivo e disinteressato Lavora in modo inadeguato Si esprime con un linguaggio scorretto Le conoscenze sono parziali e disorganiche Anche se guidato rivela notevoli difficoltà nelle applicazioni Non partecipa al dialogo educativo Lavora in modo incostante e inadeguato Si esprime con un linguaggio molto scorretto Le conoscenze sono molto frammentarie e lacunose Non è in grado di applicare le conoscenze Il Collegio Docenti stabilisce di non utilizzare tali voti in sede di valutazione sommativa sia interperiodale che finale. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 47 Tabella valutazione comportamento Voto Descrittori 10 Ruolo fortemente propositivo durante lo svolgimento delle lezioni all’interno della classe e partecipazione costante e costruttiva all’attività didattica ed agli interventi educativi. Comportamento corretto durante le lezioni. Comportamento consapevole e responsabile durante le attività didattiche, svolte al di fuori dell’Istituto (viaggi, visite, stage, scambi, soggiorni linguistici, attività sportive,...). Frequenza assidua alle lezioni e alle attività integrative, di recupero e/o di potenziamento, svolte anche al di fuori dell’Istituto. Puntualità e responsabilità nell’espletamento degli impegni scolastici (rispetto orario di lezione, presentazione giustificazioni, riconsegna verifiche, rispetto regolamento d’Istituto...) Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto. Partecipazione costruttiva all’attività didattica ed agli interventi educativi. Rapporti costruttivi e collaborativi con i docenti e i compagni 9 Ruolo propositivo durante lo svolgimento delle lezioni all’interno della classe e partecipazione costante e costruttiva all’attività didattica ed agli interventi educativi. Comportamento corretto durante le lezioni. Comportamento consapevole e responsabile durante le attività didattiche, svolte al di fuori dell’Istituto (viaggi, visite, stage, scambi, soggiorni linguistici, attività sportive,...). Frequenza assidua alle lezioni e alle attività integrative, di recupero e/o di potenziamento, svolte anche al di fuori dell’Istituto. Puntualità e responsabilità nell’adempimento degli impegni scolastici (rispetto orario di lezione, presentazione giustificazioni, rispetto consegne, rispetto regolamento d’Istituto...) Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto. Partecipazione costruttiva all’attività didattica ed agli interventi educativi. Rapporti corretti e collaborativi con i docenti e i compagni 8 Partecipazione attiva all’attività didattica ed agli interventi educativi. Correttezza nel comportamento durante le lezioni. Comportamento responsabile durante le attività didattiche, svolte anche al di fuori dell’Istituto. Frequenza adeguata alle lezioni e alle attività integrative, di recupero e/o di potenziamento, svolte anche al di fuori dell’Istituto. Adeguato adempimento degli impegni scolastici (rispetto orario di lezione, presentazione giustificazioni, rispetto consegne, rispetto regolamento d’Istituto ...). Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto. Rapporti corretti con i docenti e i compagni 7 Partecipazione al dialogo educativo scarsa o da sollecitare Comportamento non sempre corretto durante le lezioni. Comportamento non sempre adeguato e responsabile durante le attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto. Frequenza all’attività didattica non sempre continua, con giustificazioni non tempestive e/o puntuali. Rispetto selettivo dell’orario di lezione con episodi di ritardi non prontamente giustificati e rispetto non sempre puntuale delle consegne. Episodi di mancato rispetto del Regolamento d’Istituto che abbiano comportato delle note disciplinari (infrazioni non particolarmente gravi) Rapporti occasionalmente scorretti con compagni e/o docenti Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 48 6 Frequenza discontinua con ripetute assenze non giustificate. Partecipazione al dialogo educativo assolutamente discontinua. Comportamento con disturbo frequente all’attività didattica con eventuali rilievi sul registro di classe; atteggiamento non sempre responsabile durante le attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto. Mancato rispetto degli orari (numero ritardi e uscite anticipate superiore a quelli concessi dal regolamento d’istituto e non debitamente giustificate). Gravi episodi di mancato rispetto del Regolamento di istituto tali da comportare l'applicazione di sanzioni disciplinari molto gravi (sia che esse prevedano la sospensione dall'attività didattica sia che stabiliscano una sospensione con obbligo di frequenza) ma non tali da determinare l’allontanamento dalla Comunità Scolastica per più di 15 giorni; o ancora, gravi episodi di mancato rispetto del Regolamento di istituto tali da comportare sanzioni che prevedano l’allontanamento dalla Comunità Scolastica per almeno 15 giorni allorquando lo studente abbia mostrato un significativo percorso di maturazione e crescita civile. (Tale indicatore deve ritenersi VINCOLANTE) Rapporti ripetutamente scorretti con i compagni e/o docenti. In fase di attribuzione del credito scolastico, il 6 in condotta comporta il minimo previsto dalla banda di oscillazione 5 Viene attribuita una valutazione insufficiente ai sensi del D.M. n°5 16/01/09 che all’articolo 4 recita “ 1. Premessa la scrupolosa osservanza di quanto previsto dall’articolo 3, la valutazione Insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studentii – D.P.R. 249/19 come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 – nonché i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni ( art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto). 2. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo studente: a. nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente. b. successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del presente Decreto”. 1-4 Non sono previsti i giudizi che riguardano le posizioni ordinali della scala decimale da “1” a “4”, perché si ritiene che il valore “5” stabilisca di per sé una valutazione comportamentale negativa a cui è associata la massima sanzione, ovvero o la non ammissione alla classe successiva o la non ammissione all’Esame di Stato. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 49 Esami di Stato 2012 PRIMA PROVA SCRITTA PROVA DI ITALIANO (simulazione)-DATA 12 APRILE 2012 ore 8-14 (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Giuseppe Ungaretti, L’isola (da Sentimento del tempo, 1919-1935, e in Vita d’un uomo, Mondadori, 1992) A una proda ove sera era perenne L’ombra negli occhi s’addensava 1 Di anziane selve assorte, scese, 5 10 15 Delle vergini3 come E s’inoltrò E lo richiamò rumore di penne Ch’erasi sciolto1 dallo stridulo Sera appiè degli ulivi; Distillavano i rami Una pioggia pigra di dardi, Batticuore dell’acqua torrida, E una larva (languiva Qua pecore s’erano appisolate Sotto il liscio tepore, 20 E rifioriva) vide; Ritornato a salire vide Ch’era una ninfa e dormiva Altre brucavano La coltre luminosa; Le mani del pastore erano un vetro Ritta abbracciata ad un olmo. Levigato da fioca febbre. In sé da simulacro a fiamma vera Errando2, giunse a un prato ove 1 erasi sciolto: si era staccato, sollevato 2 - In sé…Errando: vagando col pensiero da una visione larvata ad una sensazione più forte 3 - L’ombra…delle vergini: negli occhi delle ninfe si addensava l’ombra (del sonno, ma anche della zona boscosa). Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto, 1888 – Milano, 1970) di famiglia lucchese, dall’Egitto si trasferì in Europa, desideroso di fare nuove esperienze di vita e di cultura. Ebbe contatti a Parigi con la poesia simbolista e postsimbolista e con la filosofia di Bergson. Nella Prima Guerra Mondiale combatté in Italia, sul Carso. Visse a lungo a Roma. Sue principali raccolte poetiche: L’Allegria, 1919; Sentimento del tempo, 1933; Il Dolore, 1947; Terra promessa, 1950 (tutte con successive edizioni ampliate). – La lirica L’isola (del 1925, poi rielaborata) rievoca, come un sogno, una visita che Ungaretti, da Roma, aveva compiuto nella campagna intorno a Tivoli: non si tratta di una vera isola, ma di un paesaggio campestre, arcadico, in cui il poeta si era isolato e immerso, trasfigurando presenze reali in immagini mitiche. 1. Comprensione del testo Partendo dalla presentazione che trovi nelle righe precedenti, dopo aver riletto alcune volte l’intera lirica, riassumine il contenuto informativo (movimenti del poeta nei luoghi; altre presenze reali; figure immaginarie). 2. Analisi del testo Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 50 2.1. A quale personaggio si riferiscono i verbi scese, s’inoltrò, vide (due volte), giunse (nei versi 2, 3, 8 ,9 e 13)? Che tempi del verbo sono? 2.2. Cerca le forme dei verbi all’imperfetto. A quali elementi e aspetti della scena si riferiscono? Quale contrasto creano questi verbi all’imperfetto con quelli indicati nella domanda precedente? 2.3. Molte parole indicano l’ombra, la sera, il sonno: è davvero sera o si tratta di un contrasto tra zone del paesaggio? Nota e commenta le espressioni ove sera era perenne (v. 1), acqua torrida (v. 6), la coltre luminosa (v. 22). 2.4. Spiega, anche con l’aiuto del dizionario, le parole proda (v. 1), larva (v. 7) e simulacro (v. 12). 2.5. Quale scena descrivono i versi 4-6? Metti insieme le sensazioni che ricavi dalle espressioni rumore di penne, stridulo batticuore, acqua torrida e dal verbo erasi sciolto. 2.6. Al v. 18 i dardi sono i raggi del sole che scendono attraverso i rami. Commenta l’espressione pioggia pigra di dardi, in cui un carattere umano, la pigrizia, è attribuito ad un elemento naturale. 2.7. Commenta i due versi finali, rendendo con parole tue l’aspetto delle mani del pastore. (Ricorda che non lontano da Tivoli, nella campagna romana, a quel tempo era ancora diffusa la febbre malarica). 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Riflettendo su questa lirica, e utilizzando le tue conoscenze di altre poesie di Ungaretti, commenta nell’insieme questo testo, per metterne in evidenza la libertà metrica e l’intreccio di richiami simbolici, che sfuggono a una ricostruzione logica ordinaria. Riferisciti anche al quadro generale delle tendenze poetiche, artistiche e culturali del primo Novecento in Italia e in Europa. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 51 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il distacco nell’esperienza ricorrente dell’esistenza umana: senso di perdita e di straniamento, fruttuoso percorso di crescita personale. DOCUMENTI Ma ora, così come sono, accetta queste offerte Dopo aver traversato terre e mari, eccomi, con queste povere offerte agli dèi bagnate di molto pianto fraterno: sotterranei, estremo dono di morte per te, fratello, le porto seguendo l’antica usanza degli avi, a dire vane parole alle tue ceneri mute, come dolente dono agli dèi sotterranei. perché te, proprio te, la sorte m’ ha portato via, E ti saluto per sempre, fratello, addio! infelice fratello, strappato a me così CATULLO, Dopo aver traversato terre e crudelmente. mari, trad. S. Quasimodo, Milano 1968 Da' colli Euganei, 11 Ottobre 1797 «Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? Consola mia madre: vinto dalle sue lagrime le ho ubbidito, e ho lasciato Venezia per evitare le prime persecuzioni, e le più feroci. Or dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove, senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese, posso ancora sperare qualche giorno di pace? Tu mi fai raccapricciare, Lorenzo; quanti sono dunque gli sventurati? E noi, purtroppo, noi stessi italiani ci laviamo le mani nel sangue degl'italiani. Per me segua che può. Poiché ho disperato e della mia patria e di me, aspetto tranquillamente la prigione e la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra le braccia straniere; il mio nome sarà sommessamente compianto da' pochi uomini buoni, compagni delle nostre miserie; e le mie ossa poseranno su la terra de' miei padri» U. FOSCOLO, Ultime lettere di Jacopo Ortis, 1802 «Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!...Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de' passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera, casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno, cantando le lodi del Signore; dov'era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l'amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! Chi dava a voi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande.» A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. VIII, 1840 «Era il primo squarcio nella santità del babbo, la prima crepa nei pilastri che avevano sorretto la mia vita infantile e che ogni uomo deve abbattere prima di diventare se stesso. La linea essenziale del nostro destino è fatta di queste esperienze che nessuno vede. Quello squarcio e quella crepa si richiudono, si rimarginano e vengono dimenticati, ma in fondo al cuore continuano a vivere e a sanguinare. Io stesso ebbi subito orrore di quel nuovo sentimento e avrei voluto buttarmi ai piedi di mio padre per Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 52 farmelo perdonare. Ma non si può farsi perdonare le cose essenziali: lo sente e lo sa il bambino con la stessa profondità dell’uomo saggio. Sentivo il bisogno di riflettere e di trovare una via d’uscita per l’indomani, ma non vi riuscii. Tutta la sera fui occupato ad assuefarmi alla mutata atmosfera del nostro salotto. La pendola e la tavola, la Bibbia e lo specchio, lo scaffale e i quadri alla parete prendevano commiato da me, e col cuore sempre più freddo ero costretto a veder sprofondare nel passato e staccarsi da me il mio mondo e la mia bella vita felice. Ero costretto a sentire le mie nuove radici che affondavano nel buio e succhiavano un mondo estraneo. Per la prima volta assaggiai la morte che ha un sapore amaro perché è nascita, angoscia e paura di un tremendo rinnovamento» H. HESSE: Demian,1919, trad. it Mondadori, 1961 «Ero partita per il Nord immaginando che la pena dell'addio si sarebbe consumata al momento dei saluti. In mezzo a un mondo ricco di novità eccitanti - un mondo che aspettava solo me -, la mia nostalgia era destinata a sbiadire rapidamente. Così fantasticavo, e le mie fantasie di adolescente sconfinavano spesso nell'esaltazione. Ma l'impatto fu atroce. Quando, con un gesto deciso, si lacera un pezzo di stoffa, ci restano tra le mani due brandelli malinconicamente sfrangiati, e occorre lavorare con minuzia e pazienza per rimediare. Le sfilacciature rimaste dopo lo strappo dalle nostre consuetudini meridionali erano tante, e ci vollero anni perché io e la mia famiglia potessimo restaurare i lembi delle nostre identità lacerate. L'ansia suscitata in noi da modi di vita che ci erano estranei si manifestava sotto forma di diffidenza. E poi c'era la nostalgia, che non voleva sbiadire. E la retorica, che la sobillava.» G. SCHELOTTO, Distacchi e altri addii, Mondadori, 2003 «Siamo tutti migranti. Stiamo permanentemente abbandonando una terra per trasferirci altrove. Siamo migranti quando lasciamo i vecchi schemi e le vecchie abitudini per aprirci a nuove circostanze di vita. Un matrimonio, una separazione, la morte di una persona cara, un viaggio non da turisti, persino la lettura di un libro sono delle migrazioni interiori. Poi c'è la migrazione di chi lascia la madre terra per vivere altrove: una volta gli uccelli, oggi gli uomini. Ogni migrazione esteriore a poco a poco diventa anche interiore. Gli ostacoli possono trasformarsi in occasione di crescita. E' un processo lungo e doloroso. Chi sono? Sono tutti i miei personaggi ("Madame Bovary c'est moi!" diceva Flaubert). Tutte le mie storie hanno qualcosa di me e nascono probabilmente dai miei conflitti interni. Le mie origini sono portoghesi, da parte della famiglia di mio padre, e tedesche (prussiane) da parte di mia madre. Ho vissuto l'infanzia in Brasile, la mia vera patria; penso che il mio italiano sarà sempre un po' lusofonico. Se sono arrivata a destinazione? Fortunatamente no. Solo nel momento della mia morte potrò dire di esserci arrivata. E anche allora penso che inizierò un nuovo viaggio. Una nuova migrazione.» Da un’intervista di C. Collina alla scrittrice brasiliana Christiana de CALDAS BRITO, in “Leggere-Donna”, n. 98, Ferrara, 2002 «Quando uno parte, si sa, dev’essere pronto a tornare o a non tornare affatto. È una porta che lui apre all’interno di una stanza buia, e che a volte si rinchiude da sola alle sue spalle. Già emigrare – partire con un’idea chiara del non ritorno – è la radicalizzazione di questa esperienza. È rinunciare a un certo “se stesso” (e quindi accettare il lutto di vederlo prima atrofizzarsi e poi perire per totale assenza di contiguità con i personaggi del passato), per scommettere su un futuro “se stesso” totalmente ipotetico: un rischio assoluto. Quando la scimmia lascia il ramo dov’è appesa, per aggrapparsi a un altro che ha intravisto tra il fogliame, può sembrare a chi l’osserva che voglia spiccare il volo senza ali di sorta. Ma per istinto la scimmia sa benissimo che non precipiterà nel vuoto. Allo stesso modo, qualcosa dentro al migrante sa dove si trova esattamente il ramo che lo aspetta, che aspetta le sue mani sicure, ed è questo qualcosa che lo spinge al salto» Da un’intervista allo scrittore brasiliano Julio MONTEIRO MARTINS, a cura della redazione di “Voci dal silenzio – Culture e letteratura della migrazione”, Ferrara - Lucca, dicembre 2003 Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 53 «La partenza [per De Chirico] è un distacco traumatico, con riferimenti biografici (da Volos, cioè dalla sua città natale, partirono gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro), ma anche con un destino di viaggi e delusioni, avventure e depressioni, fino ad una probabile conquista…Un nuovo arrivo e subito dopo una nuova partenza: resta quello di Odisseo il mito centrale per De Chirico, l’uomo che ricerca se stesso attraverso la peregrinazione e la perdita di tutto, tranne che della memoria» M. FAGIOLO DELL’ARCO, Pensare per immagini, in “I classici dell’arte - il Novecento - De Chirico”, Rizzoli 2004 G. DE CHIRICO, L’angoscia della partenza, 1913 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Città e periferie: paradigmi della vita associata, fattori di promozione della identità personale e collettiva. DOCUMENTI «Quale uso fare della città? Quale uso se ne è fatto nella Storia? Quante utopie hanno attraversato il concetto sfumato ai bordi di “città ideale”? E quanti abusi? Se rivolgiamo i nostri pensieri alle città europee così come ci sono state consegnate dalla Storia, ecco che i confronti con l’attualità diventano subito un atto dovuto e altrettanto ineludibili i riferimenti ai disagi metropolitani di cui siamo testimoni oltre che recalcitranti vittime designate…I due problemi con i quali ci siamo trovati a fare i conti nelle città europee negli ultimi decenni sono il traffico automobilistico e il degrado o la manomissione dei Centri Storici» L. MALERBA, Città e dintorni, Milano 2001 «La città tradizionale dell’Europa mediterranea, che viene generalmente presa come modello…, è un organismo a tre elementi attorno ai quali si ripartiscono le sue attività e si definisce il suo ruolo. Il primo è l’elemento sacro, che simbolizza la protezione degli dei e impone dei doveri collettivi, generatori di disciplina. Il secondo è l’elemento militare, o della sovranità, rappresentativo del potere e del possesso dello spazio dominato dalla città…Il terzo è il mercato con i suoi annessi artigianali, luoghi dove si realizza l’economia specificamente cittadina…Nella misura in cui il mercato rappresenta il luogo della riunione funzionale della popolazione attiva della città, esso può divenire simbolo di democrazia..., ma può anche essere simbolo dell’affermazione dell’autorità del sovrano…Dovunque si presenti, la città ripropone sempre i tre elementi mediterranei unendo il sacro, il politico e l’economico…All’inizio del XX secolo le città europee sono, di fatto, delle città socialmente settorializzate, esclusivamente su basi qualitative: quartieri di lusso e quartieri operai, o quartieri poveri…Nella nostra epoca la prima spinta di crescita urbana che spezza i ritmi lenti e unitari del passato è quella del periodo che intercorre tra le due guerre mondiali… A questo punto il quadro urbano risulta superato e le città tendono a scoppiare…L’unità spaziale tra lavoro, tempo libero e vita privata, e abitazione, che era caratteristica della città del passato, è ormai rotta…» Dalla voce Città, curata da P. GEORGE, nella “Enciclopedia delle scienze sociali”, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, vol.I, Roma, 1991 «Il sopravvento della periferia ha sdoppiato l’identità urbana tra un centro strutturato, sedimentato e riconoscibile e un “resto” per molti aspetti casuale (Vittorini). L’anomalia periferica si presenta in termini relativi come “altro dalla città”, e in termini assoluti, come incompiutezza, disordine, irriconoscibilità, bruttezza: “un nuovo oggetto storico” senza limiti, né soglie; un “dappertutto che è nessun luogo” (Rella)» F. PEREGO, “Europolis e la variabile della qualità urbana” in AA.VV. Europolis – La riqualificazione delle città in Europa. Periferie oggi, Roma-Bari, 1990 Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 54 «Le periferie non sono dei “non luoghi”. Con l’espressione “non luogo” caratterizzo un certo tipo di spazio dentro la nostra società contemporanea. Il “luogo” per un antropologo è uno spazio nel quale tutto fa segno. O, più esattamente, è un luogo nel quale si può leggere attraverso l’organizzazione dello spazio tutta la struttura sociale…Oggi viviamo in un mondo nel quale lo spazio dei “non luoghi” si è di molto accresciuto. “Non luoghi” sono gli spazi della circolazione, del consumo, della comunicazione, eccetera. Sono spazi di solitudine…Prendiamo l’esempio di un supermercato. Ha tutti gli aspetti di un “non luogo”. Ma un supermercato può diventare anche un luogo di appuntamento per i giovani. Talvolta, anzi, è il solo “luogo”. Da questo punto di vista si può dire che le banlieues sono dei “non luoghi” per la gente che viene da fuori…Ma sono, viceversa , dei “luoghi” di vita per molte persone» M. AUGÉ, L’incendio di Parigi, “MicroMega” n. 7/2005 «Se le nostre città non si riqualificano, a cominciare dalle periferie, consegneremo alle nuove generazioni un futuro di barbarie…La più grave malattia delle città si chiama esplosione urbana - dice Piano - una crescita forsennata, che dobbiamo correggere con interventi mirati per integrare il tessuto urbanistico e sociale delle periferie con il resto della città». Quindi, demolire o riqualificare i mostri in cemento nelle periferie? «La demolizione è un rimedio estremo, al quale ricorrere soltanto quando mancano i requisiti minimi della vivibilità, per esempio la luce e la tutela della salute». La seconda proposta riguarda le funzioni dei quartieri periferici. «La loro vita non può ridursi solo alla dimensione residenziale, così sono condannati a trasformarsi in giganteschi dormitori - afferma Piano - non a caso, quando ho progettato l’auditorium a Roma, ho voluto definirlo la fabbrica della musica. Attorno alle sale, in un’area di venti ettari, ho ipotizzato un parco pubblico, negozi, residenze e perfino un albergo». Il terzo punto decisivo del «manifesto» di Renzo Piano riguarda proprio gli architetti e il loro modo di lavorare. «Ogni angolo di territorio urbano che torna a vivere è anche un’opportunità economica. Per tutti - ... - a cominciare dagli architetti. Noi abbiamo bisogno di competenza e di umiltà. Pensare in grande, ma accontentarsi anche di piccoli progetti. E avere sempre una bussola etica perché attraverso la microchirurgia sul territorio può passare anche un nuovo umanesimo della vita urbana. Nelle periferie, l’immigrazione diventa più sostenibile se si impedisce che alla separazione sociale si sovrapponga quella etnica. Come accade, purtroppo, nei quartieri dormitorio» A. GALDO, Periferie: la profezia di Piano, IL MATTINO, 16/11/2005 «La città è anzitutto lo sguardo che la osserva e l’animo che la vive; …La Città dell’antichità, anche quando è il centro di un potente impero, appare in una luce di gloria inseparabile dalla caducità, dall’eterno destino di vanità delle cose umane: Ninive, Persepoli o Babilonia evocano grandezza e rovina, indissolubili come le due facce di una moneta; …Atene, culla della civiltà e della politica mondiale, è la Polis, la città in cui i rapporti umani sono personali e concreti e tutto è visibile e tangibile, pure il meccanismo della vita sociale e del potere. Solo Roma - la Roma imperiale e promiscua del Satyricon - è una metropoli nel senso moderno, più simile a Londra o a New York che alle città greche, egizie od orientali dell’antichità. Nella modernità, la città si identifica con la borghesia - più tardi col proletariato industriale…la città, con le sue trasformazioni che sventrano e smontano il passato, è il movimento stesso delle sorti e dei sentimenti umani, il ritmo della vita e della storia che la racconta. La metropoli...cambia la sensibilità e la percezione dell’individuo, diviene una sua pelle sensibilissima che reagisce, anche e soprattutto subliminalmente, al continuo bombardamento di stimoli veloci ed effimeri» C. MAGRIS, Amori, speranze, morte, le città della nostra vita, CORRIERE DELLA SERA, 9/9/2005 «La periferia, lo si voglia o no, è la città moderna, è la città che abbiamo costruito…Se non sapremo di questa città cogliere non solo gli aspetti negativi, che sono tanti e indiscutibili, ma anche gli aspetti positivi, difficilmente riusciremo a rovesciare un processo che minaccia di travolgere il senso profondo della città, quella funzione di cui così chiaramente parla Aristotele quando dice che gli uomini hanno fondato la città per vivere meglio insieme… Secondo me la periferia è soprattutto una città non finita o meglio che non ha ancora raggiunto il momento della qualità, ma i famosi centri storici...sono stati anch’essi, prima di raggiungere questa condizione di equilibrio che ne sancisce l’intoccabilità, delle opere non compiute...Perché allora non guardare alla periferia non soltanto con il giusto sdegno che meritano i suoi particolari slegati, le sue caratteristiche di incompiutezza e di mancanza di significato, ma anche con umanistica “pietas” e cioè con amore, come una realtà da affrontare, di cui aver cura, in cui rispecchiare noi stessi in quanto essa è bene o male il prodotto delle nostre illusioni, delle nostre buone intenzioni non realizzate?» Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 55 P. PORTOGHESI, Riprogettare la città, in AA.VV. Europolis – La riqualificazione delle città in Europa. Periferie oggi, Roma-Bari, 1990 «È delle città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio, oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure, anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli, e ogni cosa ne nasconde un’altra...Anche le città credono d’essere opera della mente o del caso, ma né l’una né l’altro bastano a tener su le loro mura. D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda. – O la domanda che ti pone obbligandoti a rispondere, come Tebe per bocca della Sfinge» I. CALVINO, Le città invisibili, 1972, III 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Democrazia e nazione, unità d’Italia e d’Europa, libertà e fratellanza sono i cardini del pensiero politico di Giuseppe Mazzini (1805-1872). DOCUMENTI «V’è nella mente di tanti italiani un Mazzini immaginario. V’è un Mazzini patriota, il più ardente patriota: uno dei “quattro fattori d’Italia” bene accostato, nelle poetiche sintesi e nelle narrazioni usuali, a Garibaldi, come a Cavour e a Vittorio Emanuele II;…V’è un Mazzini cospiratore…V’è un Mazzini pensatore sprofondato a dettare comandamenti, precetti morali, a formulare una dottrina morale, non solo per la politica ma per l’economia sociale…V’è un Mazzini quasi quasi ancora interessante, eccitatore di meditazioni, di elucubrazioni sul fatale andare dell’evoluzione sociale, sui guai che essa conduce seco; c’è un Mazzini morto per il tempo nostro, cioè superato, e non in grado di rispondere alle imperiose domande dell’attualità…Vorrei dir meglio: che sia giunto il momento dell’inizio di un serio studio del pensiero mazziniano, per il quale siano bandite la predica delle formule, la ripetizione delle frasi fatte, la retorica di inconcludenti cosiddetti cultori delle dottrine del (iniziale maiuscola) Maestro, e siano seguite indicazioni e ispirazioni per un’azione feconda di tutti coloro i quali sono impegnati nella politica, nel movimento sociale?» G. CONTI, Alle fiamme il manichino, in G. Mazzini. L’uomo e le idee, Roma, Edizioni Nuova Repubblica, 1998 Dal Manifesto del triumvirato della Repubblica Romana (Armellini, Mazzini, Saffi), 5 aprile 1849: «…Noi non siamo Governo d’un partito, ma Governo della Nazione…Né intolleranza né debolezza. La Repubblica è conciliatrice ed energica...La Nazione ha vinto…Il suo Governo deve avere la calma generosa e serena, e non deve conoscere gli abusi della vittoria. Inesorabile quanto al principio, tollerante e imparziale con gl’individui; né codardo né provocatore: tale dev’essere un Governo per essere degno dell’istituzione repubblicana. Economia negli impieghi; moralità nella scelta degl’impiegati; capacità, accertata dovunque si può per concorso, messa a capo d’ogni ufficio, nella sfera amministrativa. Ordine e severità di verificazione e censura nella sfera finanziaria; limitazione di spese, guerra ad ogni prodigalità…Non guerra di classi, non ostilità alle ricchezze acquistate, non violazioni improvvide o ingiuste di proprietà, ma tendenza continua al miglioramento materiale dei meno favoriti dalla fortuna, e volontà ferma di ristabilire il credito dello Stato, e freno a qualunque egoismo colpevole di monopolio, d’artificio, o di resistenza passiva…Poche e caute leggi, ma vigilanza decisa sull’esecuzione…Sono queste le basi generali del nostro programma». G. MAZZINI, Scritti, Roma, 1877, vol. VII «La tendenza democratica dei nostri tempi, il moto di ascesa delle classi popolari desiderose di prender parte alla vita politica – finora riservata a una cerchia di privilegiati – non è più un sogno utopico, né un’incerta previsione: è un fatto, un grande fatto europeo che occupa ogni mente, incide sugli indirizzi dei governi, sfida ogni opposizione…Le idee che hanno agitato per lungo tempo il campo della Democrazia, quando vengono ponderatamente esaminate, possono essere raggruppate in due grandi dottrine; le quali, a loro volta, potrebbero essere riassunte in due parole: Diritti e Doveri. Dietro queste due grandi dottrine ci sono certo numerose varietà, e le varietà apparenti sono ancora di più…la Democrazia è soprattutto un problema educativo, e poiché il valore dell’educazione dipende dalla verità del principio su cui si basa, l’intero futuro della Democrazia è condizionato da tale questione». G. MAZZINI, in “People’s Journal”, n. 35, 28/8/1846 e n. 40, 3/10/1846, ora in Pensieri sulla Democrazia in Europa, a cura di S. Mastellone, Milano, Feltrinelli, 1997 «Dubito che, nella sua generazione, ci sia stato nessuno che abbia esercitato sui destini dell’Europa un’influenza altrettanto profonda. La carta dell’Europa quale la vediamo oggi è quella di Giuseppe Mazzini. Mazzini è stato il profeta della libera nazionalità…Lo splendido edificio innalzato da Bismarck è miseramente disfatto, ma i sogni di quel giovane, venuto in Inghilterra come esule e vissuto qui anni e anni in povertà, vivendo della carità degli amici e armato soltanto della sua penna, sono ora diventati stupefacenti realtà in tutto il continente…Non ci ha Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 56 insegnato soltanto i diritti di una nazione: ci ha insegnato i diritti delle altre…Mazzini è il padre dell’idea della Lega delle Nazioni». LLOYD GEORGE, in “The Times”, 29/6/1922, riportato in Denis MACK SMITH, Mazzini, Milano, Rizzoli, 1993 «Non si può ricordare degnamente Mazzini senza mettere in rilievo il fondamento etico-religioso del suo pensiero politico, che tendeva ad un laicismo che non fosse privo di spiritualità, e ad una politica che non mancasse di moralità». L. STURZO, Dio e popolo (12 maggio 1949), in G. Mazzini. L’uomo e le idee, Roma, Edizioni Nuova Repubblica, 1998 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Finalità e limiti della conoscenza scientifica: che cosa ci dice la scienza sul mondo che ci circonda, su noi stessi e sul senso della vita? DOCUMENTI «Noi sentiamo che, anche una volta che tutte le possibili domande scientifiche hanno avuto risposta, i nostri problemi vitali non sono ancora neppur toccati. Certo allora non resta più domanda alcuna; e appunto questa è la risposta». L. WITTGENSTEIN, Tractatus logico-philosophicus, 1921, 6.52 «Viviamo in un mondo che ci disorienta con la sua complessità. Vogliamo comprendere ciò che vediamo attorno a noi e chiederci: Qual è la natura dell’universo? Qual è il nostro posto in esso? Da che cosa ha avuto origine l’universo e da dove veniamo noi?…quand’anche ci fosse una sola teoria unificata possibile, essa sarebbe solo un insieme di regole e di equazioni. Che cos’è che infonde vita nelle equazioni e che costruisce un universo che possa essere descritto da esse? L’approccio consueto della scienza, consistente nel costruire un modello matematico, non può rispondere alle domande del perché dovrebbe esserci un universo reale descrivibile da quel modello. Perché l’universo si dà la pena di esistere?...Se però perverremo a scoprire una teoria completa, essa dovrebbe essere col tempo comprensibile a tutti nei suoi principi generali, e non solo a pochi scienziati. Noi tutti - filosofi, scienziati e gente comune - dovremmo allora essere in grado di partecipare alla discussione del problema del perché noi e l’universo esistiamo. Se riusciremo a trovare la risposta a questa domanda, decreteremo il trionfo definitivo della ragione umana: giacché allora conosceremmo la mente di Dio» S. HAWKING, Dal Big Bang ai buchi neri, 1988 «Come l’arte, anche la scienza non è affatto semplicemente una attività culturale dell’uomo. La scienza è un modo, e un modo decisivo, in cui si presenta a noi tutto ciò che è. Per questo dobbiamo dire che la realtà, entro la quale l’uomo odierno si muove e si sforza di mantenersi, è codeterminata in misura crescente nei suoi tratti fondamentali da ciò che si usa chiamare la scienza occidentale o la scienza europea. Se riflettiamo su questo processo, vediamo che la scienza, nel mondo occidentale e nelle varie epoche della storia di questo, ha sviluppato una potenza mai prima conosciuta sulla terra ed è sul punto di estendere conclusivamente questa potenza su tutto il globo terrestre. Si può dire che la scienza sia solo un prodotto dell’uomo sviluppatosi fino a questo livello di dominio, così che ci si potrebbe aspettare che un giorno…sia anche possibile rovesciare questo suo dominio? Oppure qui domina un destino di più ampia portata? Forse nella scienza c’è qualcos’altro che domina, oltre al puro voler-sapere dell’uomo? In effetti è proprio così. C’è qualcos’altro che qui domina. Ma questo altro ci si nasconde, fino a che rimaniamo attaccati alle rappresentazioni correnti della scienza» M. HEIDEGGER, Scienza e meditazione, Conferenza tenuta a Monaco il 4/8/1953, ora in Saggi e discorsi, 1957 «I progressi della scienza sono un capitolo tra i più affascinanti nella storia del nostro tempo. I suoi enormi successi sono stati raggiunti, peraltro, attraverso una delimitazione metodica. Ci si è limitati strettamente e del tutto consapevolmente a ricercare soltanto ciò che poteva essere misurato e contato. Ma ogni delimitazione comporta anche dei confini e dunque sono “rimaste fuori” tutte le questioni che riguardano il perché dell’esistenza, da dove veniamo, dove andiamo». Quindi? «Se gli scienziati affermassero che quanto hanno scoperto esaurisce tutta la realtà, si avrebbe un superamento dei limiti. E allora si deve replicare, non tanto per motivi di fede ma per motivi di ragione: “Questo è troppo poco”. L’intelligenza umana va oltre il misurabile e l’enumerabile. Arriva anche alle grandi questioni metafisiche, alla domanda di senso» Da un’intervista a Ch. Schoenborn, in M. POLITI, C’è un Disegno nell’universo, LA REPUBBLICA, 6/11/2005 Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 57 «Ogni volta che un filosofo vi dirà di aver scoperta la verità definitiva non credetegli; e non credetegli neppure se vi dirà di aver individuato il bene supremo. Egli, infatti, si limiterebbe a ripetere gli errori commessi dai suoi predecessori per duemila anni…Si pretenda dal filosofo che sia modesto come lo scienziato; allora egli potrà avere il successo dell’uomo di scienza. Ma non gli si chieda che cosa dobbiamo fare. Ascoltiamo piuttosto la nostra volontà e cerchiamo di unirla a quella degli altri. Il mondo non ha alcuno scopo o significato all’infuori di quello che vi introduciamo noi» H. REICHENBACH, La nascita della filosofia scientifica, 1951, trad. it. 1961 «La scienza, che cominciò come ricerca della verità, sta divenendo incompatibile con la veridicità, poiché la completa veridicità tende sempre più al completo scetticismo scientifico. Quando la scienza è considerata contemplativamente, non praticamente, ci si accorge che ciò che crediamo lo crediamo per la nostra fede animale, e che alla scienza dobbiamo solo i nostri disinganni. Quando, d’altro canto, la scienza si considera come una tecnica per la trasformazione di noi stessi e di quanto ci sta attorno, vediamo che ci dà un potere del tutto indipendente dalla sua validità metafisica. Ma noi possiamo solo usare questa potenza, cessando di rivolgerci delle domande metafisiche sulla natura della realtà. Eppure queste domande sono la testimonianza dell’atteggiamento di amore verso il mondo. Così, solo in quanto noi rinunciamo al mondo come amanti, possiamo conquistarlo da tecnici. Ma questa divisione dell’anima è fatale a ciò che vi è di meglio nell’uomo. Non appena si comprende l’insuccesso della scienza considerata come metafisica, il potere conferito dalla scienza come tecnica si otterrà solo da qualcosa di analogo alla adorazione di Satana, cioè, dalla rinuncia dell’amore…La sfera dei valori sta al di fuori della scienza, salvo nel tratto in cui la scienza consiste della ricerca del sapere. La scienza, come ricerca del potere, non deve ostacolare la sfera dei valori, e la tecnica scientifica, se vuole arricchire la vita umana, non deve superare i fini a cui dovrebbe servire» B. RUSSELL, La visione scientifica del mondo, cap. XVII, 1931 «Le mere scienze di fatti creano meri uomini di fatto…Nella miseria della nostra vita – si sente dire – questa scienza non ha niente da dirci. Essa esclude di principio proprio quei problemi che sono i più scottanti per l’uomo, il quale, nei nostri tempi tormentati, si sente in balìa del destino; i problemi del senso o del nonsenso dell’esistenza umana nel suo complesso…concernono l’uomo nel suo comportamento di fronte al mondo circostante umano ed extra-umano, l’uomo che deve liberamente scegliere, l’uomo che è libero di plasmare razionalmente se stesso e il mondo che lo circonda. Che cos’ha da dire questa scienza sulla ragione e sulla non-ragione, che cos’ha da dire su noi uomini in quanto soggetti di questa libertà?…La verità scientifica obiettiva è esclusivamente una constatazione di ciò che il mondo, sia il mondo psichico sia il mondo spirituale, di fatto è. Ma in realtà, il mondo e l’esistenza umana possono avere un senso se le scienze ammettono come valido e come vero soltanto ciò che è obiettivamente constatabile, se la storia non ha altro da insegnare se non che tutte le forme del mondo spirituale, tutti i legami di vita, gli ideali, le norme che volta per volta hanno fornito una direzione agli uomini, si formano e poi si dissolvono come onde fuggenti, che così è sempre stato e sempre sarà, che la ragione è destinata a trasformarsi sempre di nuovo in non-senso, gli atti provvidi in flagelli? Possiamo accontentarci di ciò, possiamo vivere in questo mondo in cui il divenire storico non è altro che una catena incessante di slanci illusori e di amare delusioni? » E. HUSSERL, La crisi delle scienze europee, ed. post. 1959, § 2, passim TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO O.N.U., Patto Atlantico, Unione Europea: tre grandi organizzazioni internazionali di cui l’Italia è Stato membro. Inquadra il profilo storico di queste tre Organizzazioni e illustra gli indirizzi di politica estera su cui, per ciascuna di esse, si è fondata la scelta dell’Italia di farne parte. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE Campagne e paesi d’Italia recano ancora le tracce di antichi mestieri che la produzione industriale non ha soppiantato del tutto e le botteghe artigiane continuano ad essere luoghi di saperi e di culture ai quali l’opinione pubblica guarda con rinnovato interesse. Contemporaneamente, anche il mondo dell’artigiano è stato investito dalla innovazione tecnologica che ne sta modificando contorni e profilo. Rifletti sulle caratteristiche dell’artigianato oggi e sulla importanza sociale, storica ed economica che esso ha avuto e che in prospettiva può avere per il nostro P Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 58 Per quanto riguarda la valutazione delle prove di simulazione, il Consiglio di classe ha adottato le seguenti griglie di valutazione CRITERI DI CORREZIONE E VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVA SCRITTA: ITALIANO TIPOLOGIA DELLA PROVA : A ANALISI DEL TESTO MACROINDICATORI INDICATORI DESCRITTORI MISURATORI PUNTEGGIO Competenze linguistiche di base Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale) Efficacia argomentativa Capacità di sviluppare le proprie argomentazioni Analisi dei nodi concettuali e delle strutture formali Capacità di analisi e di interpretazione Rielaborazione, collegamenti e riferimenti Capacità di rielaborare, di effettuare collegamenti e fare riferimenti, di contestualizzare Si esprime in modo: ° gravemente scorretto ° impreciso e/ scorretto ° sostanzialmente corretto ° corretto ° appropriato Argomenta in modo: ° inconsistente ° poco coerente ° schematico ° chiaro e orinato ° ricco e articolato Analizza in modo: ° errato ° incompleto ° acritico ° descrittivo ° valido e interpretativo Rielabora in modo: ° non rielabora ° parziale ° essenziale ° personale ° critico Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente 2 2,5 3 3,5 4 1 1,5 2 2,5 3 2 3 4 5 6 0 0,5 1 1,5 2 Valutazione complessiva Totale punteggio Data Il Presidente I Commissari N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori,in presenza di numeri decimali, è approssimato in eccesso all’unità superiore. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 59 CRITERI DI CORREZIONE E VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVASCRITTA: ITALIANO TIPOLOGIA DELLA PROVA : B SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE MACROINDICATORI INDICATORI DESCRITTORI MISURATORI PUNTEGGIO Competenze linguistiche di base Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale) Efficacia argomentativa Capacità di formulare una tesi e/o sviluppare le proprie argomentazioni Competenze rispetto al genere testuale Capacità di rispettare consapevolmente i vincoli del genere testuale Originalità Creatività Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze storiche Si esprime in modo: ° gravemente scorretto ° impreciso e/ scorretto ° sostanzialmente corretto ° corretto ° appropriato Argomenta in modo: ° inconsistente ° poco coerente ° schematico ° chiaro e orinato ° ricco e articolato Rispetta in modo: ° inesistente ° incompleto ° parziale ° adeguato ° valido Rielabora in modo: ° non rielabora ° parziale ° essenziale ° personale ° critico Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente 2 2,5 3 3,5 4 1 1,5 2 2,5 3 2 3 4 5 6 0 0,5 1 1,5 2 Valutazione complessiva Totale punteggio Data Il Presidente I Commissari N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori,in presenza di numeri decimali, è approssimato in eccesso all’unità superiore. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 60 CRITERI DI CORREZIONE E VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVASCRITTA: ITALIANO TIPOLOGIA DELLA PROVA : C TEMA STORICO MACROINDICATORI INDICATORI DESCRITTORI MISURATORI PUNTEGGIO Competenze linguistiche di base Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale) Efficacia argomentativa Capacità di formulare una tesi e/o sviluppare le proprie argomentazioni Pertinenza e conoscenza dell’argomento Conoscenza degli eventi storici Capacità di sviluppare in modo pertinente la traccia Originalità Creatività Capacità di rielaborazione critica e personale dei documenti e delle fonti Si esprime in modo: ° gravemente scorretto ° impreciso e/ scorretto ° sostanzialmente corretto ° corretto ° appropriato Argomenta in modo: ° inconsistente ° poco coerente ° schematico ° chiaro e orinato ° ricco e articolato Conosce/Sa sviluppare in modo: ° non pertinente °poco pertinente e incompleto ° essenziale ° pertinente e corretto ° pertinente e esauriente Rielabora in modo: ° non rielabora ° parziale ° essenziale ° personale ° critico Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente 2 2,5 3 3,5 4 Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente 1 1,5 2 2,5 3 Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente 2 3 4 5 6 Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente 0 0,5 1 1,5 2 Valutazione complessiva Totale punteggio Data Il Presidente I Commissari N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori,in presenza di numeri decimali, è approssimato in eccesso all’unità superiore Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 61 CRITERI DI CORREZIONE E VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVASCRITTA: ITALIANO TIPOLOGIA DELLA PROVA : D TEMA DI ORDINE GENERALE MACROINDICATORI INDICATORI DESCRITTORI MISURATORI PUNTEGGIO Competenze linguistiche di base Capacità di esprimersi (Punteggiatura Ortografia Morfosintassi Proprietà lessicale) Efficacia argomentativa Capacità di formulare una tesi e/o sviluppare le proprie argomentazioni Pertinenza e conoscenza dell’argomento Capacità di sviluppare in modo pertinente la traccia Originalità Creatività Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze Si esprime in modo: ° gravemente scorretto ° impreciso e/ scorretto ° sostanzialmente corretto ° corretto ° appropriato Argomenta in modo: ° inconsistente ° poco coerente ° schematico ° chiaro e orinato ° ricco e articolato Conosce/Sa sviluppare in modo: ° non pertinente °poco pertinente e incompleto ° essenziale ° pertinente e corretto ° pertinente e esauriente Rielabora in modo: ° non rielabora ° parziale ° essenziale ° personale ° critico Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente 2 2,5 3 3,5 4 Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente 1 1,5 2 2,5 3 Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente 2 3 4 5 6 Nettamente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Discreto/Buono Ottimo/Eccellente 0 0,5 1 1,5 2 Valutazione complessiva Totale punteggio Data Il Presidente I Commissari N.B. Il voto complessivo risultante dalla somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori,in presenza di numeri decimali, è approssimato in eccesso all’unità superiore. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 62 Esame di stato A.S. 2011-2012 Simulazione II prova scritta di Sistemi Automatici-19 Aprile 2012 ore 8-14 Un’azienda automobilistica, nel corso dei test su banco di un nuovo tipo di motore, intende monitorare in tempo reale la temperatura di funzionamento in otto punti del motore. A tal fine vengono impiegate delle termoresistenze, in cui la dipendenza della resistenza dalla temperatura si può supporre data dalla relazione seguente : R (T ) = R (0)(1 + αT ) con 0 < T < 400°C Dove T è la temperatura in gradi Celsius, R(T) la resistenza elettrica a T°C, R(0) =100Ω resistenza -3 a 0°C e, infine, α = 3.675 ⋅ 10 1/°C costante di temperatura nel range di impiego . I punti del motore in cui si fa il rilevamento sono i seguenti : LIQUIDO DI RAFFREDDAMENTO LIQUIDO LUBRIFICANTE COLLETTORE DI SCARICO N°5 PUNTI SULLA STRUTTURA METALLICA RANGE : 50-200°C RANGE: 50-200°C RANGE: 200-400°C RANGE: 150-300°C Un sistema basato su microprocessore deve acquisire i dati di temperatura ogni 5 secondi con risoluzione a 8 bit, deve visualizzarli su display alfanumerico e inviarli ad un computer remoto di controllo posto a 200 m. dal banco di prova via linea seriale . Il candidato, formulate le opportune ipotesi aggiuntive : 31) Elabori lo schema a blocchi dettagliato di un sistema di acquisizione dei dati adeguato alle problematiche proposte, illustrando le soluzioni adottate e le interazioni fra i vari componenti 32) Progetti, dimensionandola almeno in un caso, l’elettronica d’interfaccia dei sensori 33) Rappresenti le procedure relative alla gestione generale del sistema 34) Progetti e codifichi in un linguaggio di propria conoscenza, sulla base dell’HW scelto, la procedura di acquisizione di un valore di temperatura 35) Illustri un idoneo protocollo di comunicazione seriale fra il sistema di acquisizione ed il computer remoto. E' consentito l' utilizzo di manuali tecnici GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA (SIMULAZIONE) MATERIA: SISTEMI ELETTTRONICI AUTOMATICI Macroindicatori Indicatori Descrittori Misuratori Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno Punti 63 Efficacia argomentativa Capacità di Argomenta in modo formulare ipotesi pertinente ed esauriente nell’analisi del tema alle scelte di fondo emerse e /o di sviluppare le dall’analisi del tema; proprie argomentazioni pertinente e corretto; Ottimo/eccellente; 3 Discreto/buono; 2,5 Sufficiente 2 Insufficiente 1 Nettamente insuff. 0 congruente , esauriente e concettualmente corretto; Ottimo/eccellente; 4 esauriente ma con qualche inesattezza nell’analisi; Discreto/buono; 3,5 Sufficiente 3 Insufficiente 2 Nettamente insuff. 1 Ottimo/eccellente; 6 Discreto/buono; 5 Sufficiente 4 Insufficiente 2-3 Nettamente insuff. 1 Ottimo/eccellente; 2 corretto ma non sempre appropriata; Discreto/buono; 1,5 Sufficiente 1 poco appropriato e parzialmente corretto; Insufficiente/ 0,5 essenziale; poco pertinente o incompleto; 0-3 non pertinente Stesura di uno schema a blocchi ed analisi in dettaglio dei singoli blocchi Capacità di rielaborazione critica e personale delle proprie conoscenze Rielabora in modo essenziale; poco pertinente o incompleto; 1-4 non rielabora Scelte tecniche e procedimenti analitici Conoscenza degli argomenti e saper valutare i risultati ottenuti Conosce e sa sviluppare in modo: pertinente ed accurata; corretta e completa; essenziale; poco pertinente o incompleto; 1-6 errato Esposizione ed Utilizzo del linguaggio tecnico Capacità di esposizione con termini tecnici ed appropriati Si esprime in modo: appropriato ed accurata; completamente non 0-2 Nettamente insuff appropriata ; Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 64 Esami di Stato 2012 TERZA PROVA SCRITTA (simulazione) Classe 5B ETE - DATE: 3 Aprile 2012 ore 9-11 e 16 Aprile 2012 ore 9-11 Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 65 I Prova di simulazione (III Prova Scritta - Esame di Stato A.S.2011/12) Materia :Elettronica Cl.V Sez.B ETE - ITIS “G.Galilei” 1) Disegnare la rete di un integratore invertente reale ed eseguire il procedimento per determinare la forma d’onda del segnale di uscita quando all’ingresso è applicata un’onda quadra a valor medio nullo con escursione da 2 V a – 2V e frequenza 2 KHz. Il guadagno statico della rete è pari a 10. 2) Definire le due reti di figura ,giustificando se esse sono o non applicazioni lineari. Analizzare il funzionamento delle due reti mettendo in evidenza quando è preferibile l’uso di una rete rispetto all’altra. Vref= 3V; ± Vsat = ± Vcc=± 15V 3) Che tipo di trasduttore è una termoresistenza?Descrivere la legge di funzionamento di tale trasduttore: disegnare la rete di condizionamento e dimostrare come viene amplificata la grandezza elettrica corrispondente ad una variazione di temperatura. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 66 MATEMATICA +∞ 1. Stabilisci il carattere della serie 2n ∑ 3 n =1 n + 1 . +∞ 2. Stabilisci in base alla definizione la convergenza dell'integrale: 1 dx x ( x + 1) ∫ 1 e y = 4 x − x calcolare la 3. Dopo aver disegnato le curve: y = x − 2 x misura della parte finita di piano compresa tra le due curve e la misura del volume generato dalla rotazione completa della regione piana prima individuata attorno all'asse x . 2 Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 2 67 Simulazione terza prova TDP 1) Descrivere il funzionamento di un A/D Flash, commentandone le prestazioni. 2) Esporre e commentare il teorema di Shannon. 3) Tracciare e commentare la caratteristica di trasferimento di un SCR. Documento del Consiglio di classe Esame di Stato a.s. 2011-2012 ITIS “G. Galilei” di Livorno 68 Terza prova di Telecomunicazioni Classe Quinta sez. B ETE. 1. Enuncia il teorema del Campionamento; giustifica il perché della necessità di un sovra campionamento nei casi reali, avvalendoti di opportuni grafici e esempi pratici. 2. La frequenza immagine nei ricevitori radio: definizione, come eliminarla, commento. 3. Le modulazioni impulsive: generalità, definizioni e esempi. 2° prova di simulazione (Terza Prova E.S. 2011-2012) 5 B ETE-16 Aprile Simulazione Terza prova TDP VBETE 1) Descrivere il funzionamento di un TRIAC, commentandone la caratteristica di trasferimento. 2) Descrivere il funzionamento di un A/D a doppia rampa commentandone le prestazioni. 3) Descrivere il funzionamento di un Sample and Hold, spiegandone la necessità a monte di un A/D. MATEMATICA +∞ 1. Determina la somma della serie ∑ ( n + 1) ⋅ 2 n ⋅ xn nel suo dominio di convergenza. n=2 1 2. Stabilisci la convergenza del seguente integrale: ∫ 0 1+ x x dx 3. Determina la misura dell'area della parte finita di piano compresa tra la retta 4 5 y = x + 2 e la parabola y = x 2 − x + 3 3 3 TELECOMUNICAZIONI - Terza prova 5 B ETE 16 Aprile 1) 2) 3) Il processo di modulazione di un segnale: definizione, classificazione, vantaggi delle modulazioni sinusoidali, Il rivelatore di inviluppo nella demodulazione AM: segnali di ingresso, di uscita, funzionamento, ripple…. L’informazione e la sua misura: la semplice esperienza per definire il bit. II Prova di simulazione (III Prova Scritta - Esame di Stato 2011/12 ELETTRONICA 1) Attribuire ai componenti assegnati le caselle numerate dello schema di figura in modo da ottenere un multivibratore monostabile con comando negativo. Disegnare le forme d’onda di VT(t), delle tensioni ai morsetti invertente e non invertente e di Vo e calcolare la durata dello stato instabile e del tempo di recupero. ± Vcc=± 15V 2) Analizzare la rete di figura e determinare la gamma delle tensioni di uscita se la temperatura dell’ambiente in cui è inserito il sensore varia tra -20°C e +50°C. Sono noti : K=1µA/°K; R1= 59 KΩ; R2= 72KΩ. Nel range di temperatura assegnato quali caratteristiche principali deve avere il trasduttore? 3) Realizzare un trigger non invertente con soglie rispettivamente 1 e 2 V. Utilizzare unn operazionale alimentato a ± 15V e porre ± Vsat =± 13,75 V SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA (SIMULAZIONE) Tipologia della prova: Quesiti a risposta singola (B) Materie comprese nella prova: Elettronica- Matematica – TDP -Telecomunicazioni CANDIDATO: ___________________________________ CLASSE 5 B ETE DATE: 3 Aprile 2012 – 16 Aprile 2012 TEMPO CONCESSO DUE ORE La prova prevede 12 quesiti a risposta singola max 8-10 righe ( 3 per ciascuna disciplina ) Valutazione: Il punteggio in ogni singola disciplina va da 0 a 15 (punteggio massimo a domanda 5). Per ogni singola domanda di ogni disciplina è stata adottata la seguente griglia di valutazione I punteggi riportati nelle singole discipline sono sommati. Il voto finale, in quindicesimi, è ottenuto dalla tabella sotto riportata. Livelli riscontrati nella risposta ai quesiti Assolutamente inadeguato (nessuna risposta) Scarse informazioni di cui non è colto il significato Informazioni ad un sufficiente livello non utilizzate correttamente Sufficiente livello di informazioni che risultano utilizzate in modo sostanzialmente corretto Buono il livello delle informazioni che risultano utilizzate in modo corretto Ottimo il livello delle informazioni che risultano utilizzate in modo appropriato e personale Fascia Da A Voto finale 1 0 0,99 1 2 1,00 2,59 2 3 2,60 4,99 3 4 5,00 7,99 4 5 8,00 11,99 5 6 12,00 16,59 6 7 16,60 21,59 7 8 21,60 26,59 8 9 26,60 31,99 9 10 32,00 36,99 10 11 37,00 41,99 11 Materia Punteggio 12 42,00 46,59 12 Elettronica 13 46,60 51,09 13 Matematica 14 51,10 55,59 14 TDP 15 55,60 60,00 15 Telecomunicazioni TOTALE Il Presidente I Commissari Voto /15 Punti 0 1 2 3 4 5 SIMULAZIONE DEL COLLOQUIO La simulazione del colloquio è avvenuta in data 16 Maggio 2012 ore 11,30-13,00 per la classe 5 B ETE – Discipline coinvolte: Italiano, Storia, Sistemi, Elettronica, Matematica, TDP, Telecomunicazioni SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO CANDIDATO..................................................... CLASSE....................... DATA………………….. Descrittori Argomento proposto dal candidato Fascia di punteggio Argomentazioni incerte, scarsa rielaborazione 1-2 Lavoro essenziale ed esposizione corretta 3-4 Lavoro adeguato e significativo 5-6 Lavoro originale, approfondito e particolarmente significativo 7 (max 7 punti) Conoscenze (max 10 punti) Lacunose e/o frammentate 0-3 Lacunose e/o generiche 4-5 Essenziali Abilità (max 6 punti) Colloquio (max 20 punti) Competenze (max 4 punti) Organiche con approfondimenti 7-8 Complete e organizzate con approfondimenti 9-10 Argomentazione e uso di un linguaggio non sempre appropriati 0-3 Argomentazione sufficiente e uso di linguaggio specifico 4 Argomentazione buona e chiarezza espositiva 5 Argomentazione ottima e chiarezza espositiva 6 Collegamenti non adeguati e mancanza di consequenzialità logica 0-1 Collegamenti sufficienti e adeguata consequenzialità logica 2-3 Buona capacità di collegamenti e consequenzialità logica Discussione degli elaborati (max 3 punti) Discussione degli elaborati, con alcune incertezze, e parziale correzione degli errori commessi Discussione degli elaborati autonoma e sicura, correzione degli errori commessi Totale dei punti assegnati Il Presidente 6 4 0-2 3 30/30 I Commissari Punteggio assegnato 2. Aspetti interdisciplinari del percorso formativo (progetto di classe, progetti speciali, viaggi, visite guidate ed aziendali, stage in azienda in relazione con lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze degli alunni) Per quanto concerne gli aspetti interdisciplinari del percorso formativo, i docenti dell’area tecnica del consiglio di classe non hanno optato non per un’unitaria area di progetto che avrebbe creato difficoltà organizzative ed esecutive, Sono stati predisposti lavori individuali, scelti dagli alunni e coinvolgenti le discipline dell’area tecnico-professionale o umanistica. Detti lavori sono stati sviluppati dagli stessi alunni per illustrarli in sede di Esame di Stato. Gli allievi non hanno partecipato ad attività di stage in azienda. La classe 5 B ETE ha preso parte ad un progetto organizzato dall’ITIS “Galilei”in parternariato con altri Istituti Tecnici cittadini e con l’Agenzia formativa “Itinera” finalizzato all’orientamento in uscita, denominato “Orienta”. Sono stati effettuati nel corso del triennio un Vd I in Grecia come gruppo-classe ETE/INA e due Vd I in Spagna con meta Barcellona . Le esperienze sono apparse sufficientemente proficue sul piano della omogeneizzazione tra gli allievi, così come tra allievi e docenti. • ELENCO ALUNNI CLASSE 5 B ETE 1 ALDERANI ALESSANDRO 2 BELLI ALESSANDRO 3 FERRI ALESSIO 4 LANCIONI ENRICO 5 LIPARI YURI 6 QUADELLI MARCO 7 ROFI SIMONE 8 SAGGESE FABIO 9 SPIGLIATI LUCA 10 TADDEI SAMUEL 11 VILLAFRANCA S.S. JEAN PIERRE Livorno, 07 /05/2012 • Consiglio di classe della V sez. B spec. ELETTRONICA Materia Religione Docente Pucci Paola Lingua e letteratura italiana Rossi Franca Storia Lingua inglese Reale Maria Elisa Matematica Fenzi Cristina Educazione fisica Vortici Maurizio Economia ind. ed elementi di Diritto Pulcrano Bruno Elettronica Pellegrini Giacomo Elettronica (lab) Calabresi Maurizio Sistemi automatici Del Nista Stefano Sistemi automatici (lab) Calabresi Maurizio Telecomunicazioni Simoni Marco Telecomunicazioni (lab) Calabresi Maurizio Tecnologie disegno e progettazione Feron Micol Tecnologie disegno e progettazione (lab) De Muti Umberto Firma Livorno, 07 /05/2012 • Consiglio di classe della V sez. B spec. ELETTRONICA Materia Religione Lingua e letteratura italiana Docente Pucci Paola Rossi Franca Storia Lingua inglese Matematica Educazione fisica Economia ind. ed elementi di Diritto Elettronica Elettronica (lab) Sistemi automatici Sistemi automatici (lab) Telecomunicazioni Telecomunicazioni (lab) Tecnologie disegno e progettazione Tecnologie disegno e progettazione (lab) Reale Maria Elisa Fenzi Cristina Vortici Maurizio Pulcrano Bruno Pellegrini Giacomo Calabresi Maurizio Del Nista Stefano Calabresi Maurizio Simoni Marco Calabresi Maurizio Feron Micol De Muti Umberto Firma