LA MIA ARTE A CONFRONTO CON LA FORZA DEL MARE

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LA MIA ARTE A CONFRONTO CON LA FORZA DEL MARE
CULTURA / FRANCO CARLONI
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LA MIA ARTE
A CONFRONTO
CON LA FORZA
DEL MARE
FRANCO CARLONI È UNO DEGLI ARTISTI INTERNAZIONALI INVITATI AD ESPORRE LE
PROPRIE OPERE AL MUSEO MARITTIMO D’ARTE DI GOLFO ARANCI (MUMART), PRIMO
MUSEO SOTTOMARINO D’ARTE CONTEMPORANEA AL MONDO. LO HA INTERVISTATO
DANIELE CRIPPA, PRESIDENTE DEL MUSEO DEL PARCO DI PORTOFINO.
DI DANIELE CRIPPA
E
ssere uno dei quattordici
artisti invitati a creare
con la propria opera
il MuMart, il primo Museo
sottomarino d’arte contemporanea
al mondo con sculture monumentali
posizionate nel fondale della Costa
Smeralda, è indubbiamente
una ulteriore conferma che
la sua arte sta conquistando sempre
nuovi successi: è per lei una nuova
meta raggiunta ?
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«Sarebbe una falsità non sottolineare che
l’essere l’unico artista svizzero in una rosa
che comprende scultori statunitensi, argentini, italiani, francesi ed un uruguagio
mi ha inorgoglito non poco, il progetto
indubbiamente molto ambizioso richiedeva un curioso spirito di corpo tra opere
volutamente create da artisti così lontani
tra loro e di materiali così differenti quali
il bronzo, l’acciaio, la plastica ed il marmo
ed in verità ero molto preoccupato ma
l’armonia tra le opere che si percepiva durante l’inaugurazione è stata la conferma
di un gran buon lavoro di tutti noi».
Omaggiando il mare e le acque
cristalline della Sardegna le sculture
che sono state posizionate tra tre
e sette metri di profondità sui bianchi
fondali hanno come unica scenografia
l’acqua azzurra ed il mondo sottomarino di Golfo Aranci.
La sua scelta di un’opera così
complessa ed impegnativa sia nei
materiali che nella staticità
è stata una sfida voluta?
«La gestazione è iniziata anni fa in Argentina dove l’essere coinvolto da una
natura esuberante ed incontaminata mi
ha permesso di dialogare con materiali
indubbiamente consoni ad uno scultore
ma, l’incontrarli in una maniera così
inusuale, mi è stata utilissima. Un artista
solitamente riceve in studio il materiale
scelto che può essere pietra, legno od altro, mentre in questa mia esperienza, io
risalendo il fiume incontravo la materia
che mi parlava e come un antico cavatore estraevo la pietra che mi sceglieva e
la trasportavo con mezzi di fortuna nel
mio curioso laboratorio e mentre tornavo a piedi, ecco che quell’incredibile
legno pretendeva di venire con me, lo
ripulivo in quell’acqua pura e scoprivo,
sentivo quanto la materia parla a chi la
sa ascoltare. Ricordo di avere scolpito
una trachite rosso-sangue e mentre dopo
averla lisciata nel fiume sfregando legno con pietra, la memoria che l’acqua
possiede mi ha inviato il suo messaggio:
nel fondo marino, sul fondo sabbioso di
uno dei mari più incredibili del mondo,
la mia scultura doveva essere in bronzo:
ecco come è stato che il mio progetto ha
cominciato a prendere forma. L’acqua
ha parlato con l’acqua. È nato in un
giungla, in una natura incontaminata
per andare a vivere in un altro luogo incontaminato: il mare di Golfo Aranci».
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Questa storia di scoperte non programmate mi pare sia una costante
della sua vita: nella sua biografia vedo
che il nuovo la intriga e la sfida
deve essere vinta. Franco Carloni
si è sempre scontrato con una linea
da superare, molte sono le sue invenzioni che sono state applicate nel
settore ecologico, medico sanitario,
elettrico, meccanico, fino ad un lungo
fidanzamento con la Ferrari, ed è stato
pure in vetta alle classifiche musicali
con la Polydor in Germania mentre i
suoi dipinti e le sue sculture vengono
ammirate e richieste in molte parti del
mondo. Come riesce ad essere
da un uomo così ostico nel dimostrare,
è stato per me una delle mie maggiori
soddisfazioni. Da sempre ho frequentato
il mondo dell’arte: teatro, musica, pittura
e scultura e mentre il mio successo nel
mondo musicale è stato un giocoso e
divertente intermezzo vissuto con ironia
e spirito d’avventura il mio cuore è nel
creare. Realizzare un’opera che mi soddisfi sia in pittura che in scultura è sentirmi
completo: felice».
un creativo a 360°?
«La mia formazione in effetti è nel modo
di come risolvere i vari problemi che la
vita ti pone, da sempre ho amato pormi
di fronte ad un enigma ad un qualcosa di
difficile soluzione, affrontarlo e risolverlo.
Dal mondo degli idrocarburi al quale ho
dedicato molta parte della mia vita sono
passato a brevettare svariate invenzioni.
La vita mi ha regalato di lavorare con
Enzo Ferrari a lungo, una esperienza
quella con la Ferrari che mi ha molto
insegnato ed arricchito. Dopo il terribile incidente di Niki Lauda avvenuto
sul circuito nel Nürburgring, la Ferrari
decise di mettere sulle sue auto di F1 il
mio impianto antincendio con un nuovo sistema di erogazione di aria medica
adottati inseguito anche dal team Cupersucar di Emerson Fittipaldi, Brhabam e
Alfa Romeo prototipi. Enzo Ferrari mi ha
dimostrato la sua riconoscenza, cosa che
co Gianfranceschi, Claudio Ceritelli,
Pierre Restany, Serena Mormino han-
Anni di lavoro lo hanno portato ad
esporre in prestigiose gallerie internazionali ad ottenere riconoscimenti,
molti critici quali Tommaso Trini, Mar-
no scritto sul suo lavoro ed ora Vittorio Sgarbi ha a lungo parlato della sua
scultura ormai sottomarina.
Torniamo a quest’opera…
«Il mondo dell’arte è una Circe che ti
monopolizza ed affascina, da molti anni
ormai sono Artista a tempo pieno, vivo
quasi sempre all’estero e le mie sfide
sono il confrontarmi, non con gli altri
miei colleghi e le loro opere, ma con la
tela, i colori, la creta, il bronzo ed il marmo. Molte in verità sono state le mie soddisfazioni e riconoscimenti, ricordo con
affetto l’istallazione di una mia grande
opera che in maniera onnivora ha invaso
l’entrata del Comune di Montecatini
Terme, una mia personale al Chiostro
di Sant’Agostino a Pietrasanta ove da
sempre hanno esposto i grandi della
scultura, un mio grande bronzo è stato
prima presente all’open 2000 al lido di
Venezia e ora è presente in permanenza
nel Museo del Parco-Centro Internazionale di Scultura all’Aperto- di Portofino,
ma ancora mi batte il cuore nel pensare
a quando alla Permanente di Milano la
Triennale in occasione del Carambolage,
il più importante a quel tempo evento nel
mondo dell’arte organizzato dalle quattro
Regioni più ricche dell’ Europa, la mia
scultura rappresentava la Regione Lombardia. Ora questa imponente opera, un
bronzo di quasi quattro metri di altezza
che si chiama “Nuda tra la legge e la forza
del mare” vivrà per sempre in perfetta
simbiosi con la magia della fauna e della
flora di un mare che è forse il più bello
del mondo».
Ad una profondità tra i tre e otto
metri, provi ad immaginare quanto
potrà essere suggestivo vedere la sua
scultura per gli amanti di snorkeling
o per chi si immerge con le bombole...
«Durante l’inaugurazione del MuMart la
critica Serena Mormino ha usato queste
parole “Le acque cristalline di Golfo Aranci
si arricchiscono di opere d’Arte omaggio
alla natura, alla poesia, alla vita, ai ricordi,
testimoni della storia del nostro pianeta e
della nostra umanità, della sensibilità di quei
pochi eletti che hanno il dono di creare Arte;
testimonieranno la nostra contemporaneità
e saranno monito per prendere coscienza di
quanto l’uomo sta trascurando il mondo in
cui vive, la sua stessa vita».
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Franco Carloni
insieme a Vittorio Sgarbi
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Golfo Aranci,
Sardegna
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UN MUSEO IN FONDO AL MARE
Alla fine di luglio, Golfo Aranci ha finalmente presentato al pubblico ed alla critica
internazionale il primo museo istituzionale
d’arte contemporanea sommerso nel
fondale marino. MuMArt nasce in collaborazione e col patrocinio del Museo del
Parco – Centro Internazionale di Scultura
all’aperto di Portofino che ha creato un gemellaggio culturale tra due perle turistiche
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e naturalistiche, assicurando lo spessore
culturale di una realtà artistica internazionale presente da trent’anni.
MuMart, acronimo che sta per Museo Marittimo d’Arte, è un vero e proprio museo
sommerso, con sculture monumentali
posizionate nel fondale marino di Golfo
Aranci.
Omaggiando il mare e le acque cristalline
della Sardegna sono state selezionate, nel
panorama internazionale, quattordici sculture che verranno posizionate tra quattro e
sette metri di profondità sui bianchi fondali
avendo come unica scenografia l’acqua
azzurra e il mondo sottomarino del golfo.
Le opere vivranno in perfetta simbiosi con
la fauna e la flora marina e per esaltare
ancora di più la bellezza e l’equilibrio na-
turale del mondo sommerso si è pensato
di realizzare un acquario: all’interno del
MuMArt saranno infatti presenti pesci di
grandi dimensioni appartenenti a specie
che vivono naturalmente nei nostri mari
come ricciole, orate, razze e cernie, che
andranno ad arricchire le visite al museo,
potendo così ammirare le opere d’arte con
la scenografia naturale della fauna marina.
Una delle particolarità del Museo è che
si tratta di uno spazio aperto, senza muri,
delimitato solo da reti. Le opere saranno
semplicemente ancorate sul fondo seguendo una forma elicoidale, omaggiando
anche in questo modo la natura e la forma
della conchiglia. La spirale può protrarsi
all’infinito incrementando la collezione
scultorea. I quattordici artisti sono: Angi,
Boero, Bricalli, Cardillo, Carloni, Chappalain, Ciccobelli, Cogorno, Kosice, Mustica,
Nussbuam, Patterson, Polesello, Sturla.
Tutti artisti di fama internazionale presenti
con altre opere in molti rinomati musei nel
mondo. La visita al museo potrà essere
effettuata attraverso un sottomarino o
facendo immersioni con i diving presenti in
zona o effettuando lo snorkeling.
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