17 settembre 2008 Inaugurazione al Maschio Angioino della Mostra di

Transcript

17 settembre 2008 Inaugurazione al Maschio Angioino della Mostra di
Napoli - 17 settembre 2008
Inaugurazione al Maschio Angioino della Mostra di "Omeoceramica"
e
mercoledì 18
Christian Boiron ha presentato all'Orto Botanico il suo libro "Le ragioni della
felicità"
18/09/2008
Christian Boiron: «La felicità? È il sorriso della vita» L’esposizione al Maschio Angioino,
oggi il dibattito
«Omeoceramica», la terapia che diventa arte
Donatella Trotta «La felicità? È un’arte, è un cammino, è il sorriso della vita. E la creatività
contribuisce molto al raggiungimento di questa meta, accessibile ad ogni individuo perché
essere felici significa riuscire ad essere autentici: anche nelle fragilità, nelle debolezze e nelle
inevitabili sofferenze». Christian Boiron è un uomo solare e affabile che sembra aver messo in
pratica quanto scrive nei suoi libri, con lo stesso spirito di scanzonato rifiuto di ogni esclusivismo
e nitido rigore cartesiano. Farmacista, artista, scrittore, filosofo, docente universitario alla Facoltà
di medicina di Lione, imprenditore di successo (è presidente dell’omonima azienda omeopatica
internazionale, il Gruppo Boiron, leader nel mondo) e anche politico (è stato vicesindaco di Lione
dal 1989 al ’92), Boiron racconta Le ragioni della felicità in un libro molto utile, edito da Franco
Angeli con prefazione di Enrico Cheli, che stasera alle 20.30, all’Orto Botanico (Via Foria 223),
darà non a caso vita a un incontro sui contenuti, le definizioni e le nuove ipotesi dei concetti di
piacere e di felicità. Boiron è a Napoli anche per l’inaugurazione della mostra «Omeoceramica»,
collettiva d’arte contemporanea sul tema dell’omeopatia, a cura di Francesca Bianucci, che ha
aperto ieri mattina i battenti al Maschio Angioino (Antisale dei Baroni, fino al 3 ottobre, tutti giorni
tranne domenica e festivi, ore 9-19). In mostra, trentuno opere di trentadue artisti della ceramica,
tra firme celebri (da Bruno Gambone a Riccardo Dalisi a Lello Esposito) e giovani talenti
emergenti: che nella difformità degli stili, delle tecniche e dei cromatismi «riescono a dialogare
sul tema comune dell’omeopatia attraverso l’armonia degli elementi, alla base del percorso
terapeutico di Hahnemann come dell’arte ceramica: terra e acqua da plasmare, fuoco per fissare
forme e colori, aria per asciugare i manufatti», spiega Bianucci, presidente dell’associazione
culturale Omeoart che ha ideato un progetto di incontro tra arte e omeopatia di cui questa
mostra, in anteprima a Napoli, è una tappa rilevante, che va ad arricchire una collezione
museale d’arte omeopatica unica al mondo. «La medicina è un’arte ed è anche attraverso l’arte
e con l’arte che possiamo comunicare al meglio su ciò che è essenziale», sorride Boiron
presentando l’esposizione con Alberta Mantovani, Corinne Mure, Domenico Montalto,
l’assessore Valeria Valente e Bruno Palmieri, coordinatore per l’Ufficio scolastico regionale di un
concorso per gli studenti degli Istituti d’arte campani che hanno prodotto un progetto e un
prototipo in ceramica (tutti in mostra) sul tema «Arte da banco...il rendi-resto per le farmacie».
Vincitori, tre giovani (Alessia Citarelli, Gennaro Tamburelli e Filomena Vitiello) che si sono
aggiudicati una borsa di studio da mille euro ciascuno. Un buon motivo di felicità, per una città
che Boiron definisce «patria di eccellenze artistiche oltre che culla dell’omeopatia, e per questo
location ideale per la nostra iniziativa». Napoli «cuore dell’omeopatia e città del cuore», dove
anche la ceramica giapponese raku può ritrovare così il suo senso etimologico originario:
«giornata trascorsa in felicità».
Fonte: Il Mattino