Parco Nazionale del Circeo

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Parco Nazionale del Circeo
Parco Nazionale del Circeo
Geografia del parco
Situato lungo la costa tirrenica
del Lazio, comprende la zona di
Latina, Sabaudia, Terracina e
Anzio e costituisce una delle aree
nazionali protette in Italia più
interessanti e varie
grazie alla sua peculiare
moltitudine di ambienti.
LA STORIA DEL PARCO
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E’ stato istituito nel 1934 per
volere di Benito Mussolini e del
Senatore Raffaele Bastianelli.
Il suo scopo era tutelare gli ultimi
resti della palude pontina, che
proprio in quegli anni veniva
bonificata.
È l’unico parco nazionale ad
estendersi completamente in
pianura e in un ambiente marino.
Il parco è, inoltre, riserva della
biosfera: dal 1997 il Parco
Nazionale del Circeo è stato
nominato dall’UNESCO
Patrimonio dell’umanità.
IL SUO TERRITORIO
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Il parco tutela un
ricchissimo insieme di
biomi, ovvero un’ampia
porzione di biosfera.
Nel parco vi sono cinque
ambienti fondamentali
La Foresta
Il Promontorio
Le Zone Umide
La Duna Litoranea
L’Isola di Zannone
LA FORESTA
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È ricoperta della macchia
mediterranea e da alberi tipici
come pini, lecci e da querce da
sughero.
Ha un ecosistema estremamente
vario, tra cui le Piscine
(Bagnarola, Verdesca e
Cartuccia) e le Lestre (zone in
cui una volta si edificavano i
villaggi). È collegata da una
ricca rete di sentieri.
FLORA E FAUNA DELLA
FORESTA
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Il sottobosco è ricchissimo
di specie che producono
frutti come: biancospino,
prugnolo, melo, pero
selvatico, corbezzolo, erica
arborea e il pungitopo. Si
trovano anche degli animali:
mammiferi, come il
cinghiale, il tasso, il riccio,
la volpe e la donnola.
Inoltre, vi sono rettili come
il biacco biacco e la vipera e
anfibi come il tritone, il
rospo e la rana.
IL PROMONTORIO
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Il promontorio del parco è la cima del monte Circeo che tocca
i 541m.
Ha dato il nome al parco.
Il monte Circeo è famoso dall’antichità: secondo la leggenda s
lì viveva la maga Circe, che, come narrato nell’Odissea
voleva trasformare Ulisse e i suoi compagni in maiali.
Il promontorio ha la forma di una donna sdraiata, che secondo
alcuni, ha dato origine alla leggenda.
LA STRUTTURA DEL
PROMONTORIO
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È diviso in due versanti: uno, chiamato “Quarto Freddo”, è
caratterizzato da un clima umido ed è ricoperto dal leccio, dal
frassino minore, il carpino nero, la roverella e il farnetto. Nel
sottobosco si trovano erica, ginestra e corbezzolo. L’altro
versante, chiamato “Quarto Caldo”, si affaccia verso sud ed è
molto esposto al sole. Ha una vegetazione rupestre
mediterranea con leccio, ginepro, euforbia arborea, mirto,
lentisco, rosmarino ed erica arborea. Tra i cespugli si trovano:
il finocchio marino, l’elicriso e la centaura.
LA PALMA NERA DEL
PROMONTORIO
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La presenza più
interessante è quella
della palma nera, l’unica
spontanea in Europa.
ANCORA SUL PROMONTORIO..
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Nella parte inferiore del
promontorio si trovano le
grotte. Nella più nota,
chiamata Grotta Guattari,
nell’anno 1939 fu ritrovato
un cranio di tipo
Neanderthaliano.
Nel promontorio del Circeo
le grotte sono chiamate: “Le
Cinque Grotte” o
“Cattedrale”, per la forma
che ricorda le cattedrali
gotiche.
LA FAUNA DEL PROMONTORIO
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La fauna è
principalmente
composta dal cinghiale,
dal tasso e dalla faina,
ed è rappresentata da
molti uccelli come il
falco pellegrino, il
gheppio e altri uccelli
che sorvolano la zona
durante le migrazioni.
LE ZONE UMIDE
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Sono caratterizzate dalla
presenza dei quattro
laghi: Paola, Monaci,
Caprolace e Fogliano.
Sono tutti laghi costieri,
con acque poco
profonde.
Dal 1979, queste aree
sono “Zona Umida di
Interesse Internazionale.”
LA FLORA DELLE ZONE
UMIDE
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È composta
prevalentemente da:
salicornie, inule e
tamerici.
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LA FAUNA DELLE ZONE
UMIDE
Sulle sponde si
possono trovare: il
tasso, l’istrice, la
volpe, la donnola, il
cinghiale, il riccio.
Invece, nelle acque si
possono trovare
animali come: gru,
pavoncelle, allodole,
chiurli.
L’ISOLA DI ZANNONE
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È una piccola isola, entrata a far parte del
parco nel 1979.
È disabitata, ha una vegetazione composta da:
lecci e querce, lentisco, erica, ginestra, fillirea,
euforbia arborea, corbezzolo, leccio e alloro.
LE RISERVE NATURALI
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Nel parco si possono trovare sei riserve
naturali:
Riserva Naturale Rovine di Circe
Riserva Naturale Piscina delle Bagnature
Riserva Naturale Piscina della Gattuccia
Riserva Naturale Pantani Dell’Inferno
Riserva Naturale Lestra della Coscia
Riserva Naturale Foresta Demaniale Del
Circeo
RISERVA NATURALE “ROVINE
DI CIRCE”
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È un’area naturale protetta istituita nel 1971: è uno
dei siti archeologi più interessanti del basso Lazio.
RISERVA NATURALE “PISCINA
DELLE BAGNATURE”
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È un’area naturale protetta istituita nel 1975.
Il suo suolo rappresenta uno strato superficiale,
spesso circa due metri.
FLORA E FAUNA DELLA
PISCINA DELLE BAGNATURE
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La sua vegetazione è
costituita da uno strato
erbaceo e arboreo, i quali
affondano le radici nella
sabbia sottostante. Vi si
trova la farnia, mentre
l’erba sfrutta la falda
superficiale.
Sono presenti molte
specie di animali acquatici
come rettili e anfibi.
RISERVA NATURALE “PISCINA
DELLA GATTUCCIA”
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È un’ area naturale protetta istituita nel 1971, è un
vero e proprio affollamento di acqua freatica.
La sua vegetazione è arborea, con radici che si
sviluppano nella sabbia umida, anche d’estate.
La sua fauna è composta principalmente da rettili e da
anfibi.
RISERVA NATURALE “PANTANI
DELL’ INFERNO”
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È un’area naturale protetta, istituita nel 1979, per
salvaguardare la zona che presenta delle caratteristiche adatte
alla sosta degli uccelli migratori, in particolare trampolieri,
ormai rari a causa della riduzione del loro habitat.
È, inoltre, presente in quella zona il fenicottero rosa, che
solitamente non si trova nel parco.
RISERVA NATURALE “LESTRA
DELLA COSCIA”
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È un’ area naturale protetta istituita nel 1971.
È ciò che rimane della zona planiziaria di tipo
mesoxerofilo, con una piantagione di eucalipto, erica
e mirto.
RISERVA NATURALE “FORESTA
DEMANIALE DEL CIRCEO”
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È un’ area naturale protetta istituita nel 1977, ed è il
relitto dell’antica Selva di Terracina.
La vegetazione è costituita dalla macchia
mediterranea ed altri alberi come: pini, lecci, cerri,
frassini, farnie e sughere.
In questa zona è molto ricca l’avifauna.
LA DUNA LITORANEA
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Comprende una fascia costiera che si estende per circa
22 km, partendo dalla scogliera calcarea,arrivando sotto
la torre Paola e proseguendo per il lungo mare di
Latina fino a Capoportiere.
GLI ANIMALI CHE ABITANO
LA DUNA
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Gli animali che principalmente la abitano
sono: tasso, volpi, coleotteri, lucertole,
gabbiani, conigli e cornacchie.
LA FLORA DELLA DUNA
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La flora presente sulla duna è la seguente:
giglio marino, gramigna, camomilla marittima,
unghia di strega, ginepro coccolone, lentisco,
pino marittimo, leccio, ortani, carpobroto,
frassini, pioppi e salici.
CERASELLA
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Si trova nel punto centrale della foresta.
È un’area attrezzata dove si trova un recinto faunistico
con daini e cinghiali.
COCUZZA
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Ospita il centro di documentazione
sull’Istruzione e la Sanità nelle Paludi
Pontine.
LA VILLA DOMIZIANO
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Si trova sulle sponde del
lago di Sabaudia.
È il più grande plesso
monumentale all’interno del
parco.
Il territorio da lei occupato e
quasi la totalità della
superficie del parco
utilizzata come Riserva
naturale delle Rovine di
Circe.
È uno dei complessi più
interessanti di tutto il Lazio.
IL BORGO DI VILLA FOGLIANO
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Si trova sulle rive del lago omonimo, compreso nel territorio
del comune di Latina, nell’area di borgo Fogliano.
Ha un’ importanza, oltre che architettonica, anche storica,
infatti vi sono state rinvenute numerose testimonianze della
presenza dell’uomo sin dalla preistoria.
Ha una vegetazione tipica della macchia mediterranea: leccio,
palma nana, alloro; oltre che palme, eucaliptus e araucarie.
STRUTTURE RICETTIVE
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Si trovano precisamente all’ingresso di Sabaudia.
È una struttura di orientamento alla visita al parco, in essa si
possono trovare: il museo Naturalistico, il servizio
Informazioni, la Biblioteca, la sala Audiovisivi e la sala
convegni.
Inoltre, è presente un percorso didattico con istruzioni e
ricostruzioni di Carbonaie e Lestre, come nel villaggio
pre- bonifica.
DOMANDE
DOMANDE???
GRAZIE
PER
L’ATTENZIONE