COMUNE DI SCAFATI Provincia di Salerno
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COMUNE DI SCAFATI Provincia di Salerno COMANDO DI POLIZIA MUNICIPALE REGOLAMENTO DI POLIZIA MUNICIPALE Approvato con atto di G.M. n. 128 del 16/03/1999, esecutivo il 22/04/1999. Copia del presente è depositata presso il Comando di Polizia Municipale TITOLO I -FUNZIONI DI POLIZIA MUNICIPALEART. 1 -CRITERI GENERALI- 1. Il presente Regolamento, predisposto in osservanza degli artt. 1 e 4 della Legge 7 marzo 1986 n. 65 disciplina l’ordinamento, i compiti e il funzionamento del Corpo di Polizia Municipale. 2. Esso è costituito da un insieme di norme finalizzate all’attuazione dei criteri di programmazione, direzione ed indirizzo generale in materia di Polizia Locale, nell’ambito del quadro normativo generale e statuario locale. ART. 2 -COMPITI ED ATTRIBUZIONI DEL CORPO1. Nell’ambito del territorio comunale e secondo le competenze dell’autorità comunale, il Corpo di Polizia Municipale si pone al servizio della collettività, esplicando una costante e capillare azione per la tutela degli interessi dei cittadini. In particolare, oltre alle funzioni istituzionali previste dalle Leggi dello Stato, dalle Regioni e dai regolamenti Comunali, il Corpo di P.M. attende a: a)- Vigilare in ordine all’osservanza delle Leggi Statati e Regionali, dei regolamenti e ogni altra disposizione normativa emanata dallo Stato, dalla Regione e dall’Ente Locale Comune di Scafati; b)- Vigilare sull’integrità e la salvaguardia del patrimonio pubblico; c)- Prestare opera di soccorso nelle pubbliche calamità e disastri, di intesa con le autorità competenti, nonché in caso di privati infortuni; d)- Assolvere ai compiti di informazioni, di raccolta notizie, di accertamenti, di rilevazione quando richiesti dalle autorità, riferiti e strettamente legati alle competenze d’ istituto; 1 e)- Collaborare, nell’ambito delle proprie attribuzioni, con le Forze di Polizia dello Stato e della Protezione Civile, previa disposizione del Sindaco, quando ne venga fatto, per specifiche operazioni, motivata richiesta delle competenti autorità; f)- Prestare servizi d’ordine, di vigilanza, di scorta, necessari per l’espletamento di attività e compiti istituzionali dell’Amministrazione Comunle; g)- Espletare i compiti di Polizia Giudiziaria a mente dell’art.57 del D.P.R. 22 settembre 1988 n. 447, (Codice di Procedura Penale); h)- Espletare le funzioni ausiliarie di Pubblica Sicurezza a mente dell’art. 5 della Legge 7 marzo 1986 n. 65 “Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale”; i)- Espletare i servizi di Polizia Stradale a mente dell’art.12 del D.L.vo 30 aprile 1992 n. 285 “Nuovo Codice della Strada” l)- Alle funzioni di Polizia Amministrativa di cui al D.P.R. del 24.07.1977 n.616 e del D.P.R. del 19.06.1979 n. 348, nei limiti e con le modalità stabiliti nei regolamenti comunali. ART. 3 -STATO GIURIDICO E QUALIFICHE1. Lo Stato giuridico del personale è stabilito dalle vigenti norme sul pubblico impiego: 2. Nell’ambito del territorio di appartenenza il personale riveste: • Ai sensi del presente Regolamento, la qualità di agente, di istruttore, di istruttore direttivo e funzionario del Corpo di Polizia Municipale; • Ai sensi dell’art.12 del D.L.vo 30 aprile 1992 n. 285 (Codice della Strada), la qualità di agente di Polizia Stradale riferita agli agenti di P.M. e la qualità di Ufficiale di Polizia Stradale riferita al Comandante del Corpo, agli istruttori direttivi e agli istruttori; • Ai sensi dell’art.57 del D.P.R. 22 settembre 1988 n. 497, la qualità di agente di Polizia Giudiziaria è riferita agli agenti e quella di Ufficiale di Polizia Giudiziaria è riferita al Comandante del Corpo, agli Istruttori direttivi ed agli istruttori; • Ai sensi dell’art.357 del Codice Penale la qualità di “Pubblico Ufficiale” • Ai sensi del combinato disposto degli artt. 3 e 5 della Legge 7 marzo 1986 n.65, la qualità di agente di Pubblica Sicurezza previo conferimento Prefettizio; 3. Il personale appartenente all’area amministrativa e tecnica inserito nella struttura del Corpo, conserva le qualifiche funzionali proprie del Settore di appartenenza. Esso è gerarchicamente subordinato ai responsabili del Settore di appartenenza. ART. 4 -DIPENDENZA DEL CORPO1. Il Corpo di Polizia Municipale dipende direttamente dal Sindaco e/o dall’Assessore da Lui delegato, che Vi sovrintende impartendo gli indirizzi, adottando i provvedimenti previsti dalle legge e dai regolamenti e vigilando sullo svolgimento del servizio; 2 2. Sono escluse dalla delega le attribuzione “Ad Personam” del Sindaco, relative alle funzioni di Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza richieste dalle competenti autorità, in relazione a specifiche operazioni. In tal caso il Sindaco dispone forme di collaborazione con le Forze di Polizia dello Stato e di Enti Locali, nei limiti delle attribuzioni della P.M.; 3. Le funzioni esercitate nei settori di Polizia Giudiziaria, di Pubblica Sicurezza e di Polizia Stradale sono trattate direttamente dal Comandante del Corpo con le autorità competenti. TITOLO II ORDINAMENTO DEL CORPO ART. 5 -ORGANICO DEL CORPO1. La dotazione organica del Corpo di Polizia Municipale è determinata dall’Amministrazione Comunale in relazione agli obiettivi e alle esigenze dei servizi d’istituto, fermo restante le disposizioni di Legge in materia. Essa è prevista nella pianta organica del personale del Comune, come determinato nella vigente Pianta Organica: Figura Professionale Qualifica Funzionale Comandante Vice Comandante Sottufficiale Agente di P.M. 8^ Funzionario 7^ Istruttore Direttivo 6^ Istruttore di Vigilanza 5^ Collaboratore ART. 6 GRADI E SIMBOLI DISTINTIVI - Gli addetti al Corpo di Polizia Municipale sono distinti secondo i rispettivi seguenti gradi: Figura Professionale Grado 1)- Comandante 2)- Vice Comandante 3)- Sottufficiale 4)- Operatore con diverse anzianità di servizio 5)- Operatore Maggiore Capitano Maresciallo Brigadiere / V. Brigadiere Agente di P.M. I suddetti gradi hanno una funzione meramente simbolica ai fini della determinazione della gerarchia interna e non incidono sullo stato giuridico ed economico del personale. I simboli distintivi dei gradi degli Ufficiali sono costituiti da stelle dorate a sei punte e torre per le spalline e soggolo a cordone intrecciato o piatto dorato con galloni dorati per il berretto, come di seguito specificato: 3 -Maggiore: una torre e una stella – soggolo a cordone; -Capitano : tre stelle – soggolo piatto; Simboli del grado distintivo del Comandante sulle spalline sono circoscritte con filetto rosso. Ai sottufficiali sono assegnati i seguenti gradi ed ai simboli distintivi degli stessi gradi sono costituiti da barrette zigrinate per le spalline e da fascette piatte argentata con barette per il berretto come di seguito specificato: - Maresciallo Maggiore : tre barrette; - Brigadiere : Spalline con 2 “ V” sovrapposte dorate per agenti di P.M. con 20 anni nella qualifica o per particolari eventi opportunamente documentati. - Vice Brigadiere : Spalline con 1 “V” dorata per agenti di P.M. con anzianità di servizio da 15 a 20 anni o per particolari eventi opportunamente documentati. - Agente di P.M. : grado di Appuntato : doppia “V” a fondo rosso per agenti con anzianità di servizio da 10 a 15 anni o per particolari eventi opportunamente documentati. ART. 7 -COMANDANTE DEL CORPO DI P.M.1. Il Comandante del Corpo di P.M. assume, nell’ambito delle fonti normative costituite dall’art.9 della Legge 7 marzo 1986 n.65, dal D.L:vo 3 febbraio 1993 n.29 e del D.lg. n.80 del 31.3.98 la funzione di direzione tecnico-operativa, amministrativa ed gestione del personale dipendente del Corpo di P.M., avvalendosi dei subordinati per qualifica e funzioni come previsto dalla vigente Pianta Organica. 2. A tal fine: a)- emana le direttive generali, gli ordini di servizio permanenti e vigila affinchè l’espletamento dei servizi sia conforme alle finalità e agli indirizzi impartiti dall’Amministrazione; b)- coordina i servizi del Corpo con quelli delle altre forze di Polizia e della Protezione Civile, secondo le intese stabilite dal Sindaco; c)- elabora studi, progetti e piani operativi di attuazione degli indirizzi dell’Amministrazione; d)- predispone proposte di atti deliberativi e ne assicura l’esecuzione; e)-cura il mantenimento dei rapporti con l’Autorità Giudiziaria, con gli Organi di Polizia dello Stato e con le altre Autorità in genere; f)- disciplina e valuta l’attuazione dei fini e degli obiettivi dell’attività d’istituto, avvalendosi di incontri periodici con gli istruttori e coordinatori di P.M.; ART. 8 -COMPITI DEL VICE COMANDANTE1. E’ responsabile verso il Comandante dell’attività degli Uffici assegnati alla sua direzione: 2. Provvede al coordinamento del personale assegnato agli Uffici secondo le direttive impartite dal Comandante controllando che siano regolarmente rispettate; 3. Collabora con gli Istruttori al fine del raggiungimento degli obiettivi programmati. In Particolare: - emana l’ordine di servizio del giorno secondo le direttive del Comandante; - provvede al costante aggiornamento professionale del personale addetto agli Uffici; 4 organizza , dirige, coordina di persona servizi di particolare rilievo o con elevato numero di personale. 4. Svolge attività di studio, di ricerca, e di elaborazione di programmi di lavoro inerenti i propri incarichi. ART. 9 SOTTUFFICIALI ( ISTRUTTORI) 1. Ai Sottufficiali (istruttori) del Corpo di P.M. compete: a)- coadiuvare il Comandante e il Vice Comandante nell’esercizio delle loro funzioni; b)- coordinare le attività di Polizia Municipale rispettivamente demandate ai servizi operativi; c)- istruire pratiche connesse all’attività di P.M. che implicano conoscenza ed applicazioni di leggi e regolamenti; d)- redigere relazioni, rapporti giudiziari e amministrativi nelle diverse funzioni di P.M.; e)- elaborare dati che richiedano conoscenza tecnico-giuridica ed autonomia operativa nel rispetto di direttive di massima; f)- l’uso di strumenti tecnici di lavoro anche complessi e la guida di autoveicoli e motoveicoli di servizio; g)- impiegare e controllare quotidianamente gli operatori, assicurandosi che gli stessi adempiano esattamente alle disposizioni ricevute ed ai propri doveri d’istituto; h)- coadiuvare ed assistere gli operatori nell’espletamento delle loro attività nei casi in cui essi ne abbiano bisogno; i)- ricevere dai propri dipendenti le istanze dirette ai propri superiori e trasmetterle, con annesse le proprie annotazioni, per via gerarchica al Comandante; l)- la responsabilità dei beni assegnati ai servizi operativi; m)- emanare direttive dettagliate del lavoro degli operatori; n)- presentare al Comando proposte dirette ad aumentare l’efficacia dei servizi e la produttività dell’azione amministrativa; o)- relazionare ai propri superiori su fatti situazioni e necessità di particolare importanza ed approntare i provvedimenti obbligatori da adottare; p)- tenere rapporti con i responsabili degli altri servizi operativi al fine di un miglior coordinamento delle rispettive attività complementari; q)- attuare le disposizioni impartite dall’autorità Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza e collaborare con le stesse nell’ambito delle rispettive funzioni istituzionali; r)- rappresentare il Corpo di P. M. nelle relazioni interne ed esterne ed in occasione di funzioni, cerimonie e manifestazioni pubbliche civili e religiose, ogni qualvolta ne sia data disposizione dal Comandante; s)- organizzare, dirigere e coordinare personalmente gli Uffici e l’espletamento di servizi particolarmente importanti, delicati e complessi, allorchè lo ritenga opportuno ovvero in sostituzione degli operatori competenti assenti, impediti o negligenti; t)- proporre encomi al personale distintosi in azioni di particolare valore sociale nel corso di fatti o avvenimenti di carattere eccezionali; u)- relazionare al superiore in merito ai comportamenti, anche omissivi, compiuti dagli operatori in violazione dei rispettivi doveri e proporre provvedimenti disciplinari; v)- compiere quant’altro demandatogli dalle vigenti norme legislative e regolamentari e dai superiori gerarchici. 5 ART. 10 -AGENTI1. Agli agenti di Polizia Municipale, nell’ambito delle disposizioni particolari loro impartite, compete di espletare tutte le mansioni relative alle funzioni di istituto ed in particolare: a)- espletare i servizi cui sono assegnati; b)- esercitare un’ attenta e continua vigilanza al fine di prevenire e reprimere le violazioni alle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, nonché alle ordinanze inerenti le funzioni di Polizia Municipale, di Polizia Giudiziaria, di Polizia Stradale e di Pubblica Sicurezza; c)- vigilare affinchè siano tutelati l’ordine e la sicurezza pubblica, l’igiene e la salute pubblica, l’integrità ambientale; d)- prestare opera di soccorso in occasione di incidenti stradali, calamità e disastri; e)- partecipare alle operazioni di Protezione Civile; f)- assolvere a compiti di informazione e di raccolta di notizie, nonché effettuare accertamenti e rilevazioni nell’ambito dei propri compiti istituzionali d’ufficio e su richiesta dei competenti organi; g)- svolgere attività di notificazione di atti e provvedimenti nei casi previsti da norme legislative e regolamentari; h)- assicurare i servizi d’onore in occasione di pubbliche funzioni, manifestazioni e cerimonie pubbliche, civili e religiose e fornire la scorta d’onore al Gonfalone di questa Città: i)- vigilare sul buon andamento dei pubblici servizi; l)- accertare, notificare e contestare le violazioni nei modi e termini descritte dalle Leggi, Regolamenti e dalle Ordinanze; m)- prestare soccorso ed assistenza ai cittadini, accorrendo prontamente ovunque sia richiesta la loro opera; n)- fornire notizie, indicazioni ed assistenza a chi ne fa richiesta; m)- sorvegliare il patrimonio comunale per garantirne la buona conservazione e reprimere ogni illecito uso; o)- prevenire e sedare risse e litigi, richiedendo se necessario, l’intervento di altri Organi di Polizia; p)- evitare che siano rimosse, senza l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, le salme di persone decedute in luogo pubblico; q)- tutelare la quiete e la sicurezza pubblica da rumori, schiamazzi e molestie; r)- prestare assistenza a minori e a quanti versino in evidente stato di bisogno fisico o psichico causato anche da dipendenza da droga o alcool; s)- far cessare prontamente le attività di mendicità, l’esercizio abusivo di mestieri girovaghi e di ogni altra attività il cui svolgimento sia soggetto ad autorizzazione di una pubblica autorità ; t)- custodire a norma di legge gli oggetti smarriti, rinvenuti o ricevuti in consegna; u)- relazionare quotidianamente al Comando del Corpo del servizio svolto e degli atti emanati; v)- quali agenti di Polizia Giudiziaria, anche di propria iniziativa, prendere notizia di reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, assicurarne le prove, ricercare i colpevoli e raccogliere quant’altro possa servire all’applicazione delle norme penali; 6 a1)- fare rapporto di ogni reato di cui vengano comunque a conoscenza salvo che si tratti di reato punibile a querela dell’offeso e presentare senza ritardo il rapporto al proprio Comando per il successivo inoltro all’Autorità Giudiziaria; b1)- assicurare che le attività commerciali nei mercati e nelle fiere si svolgano nel rispetto della vigente normativa in materia, impedendo l’esercizio dei giochi d’azzardo; c1)- impedire l’abusiva affissione murale e la distribuzione pubblica di manifesti nonché la lacerazione e la deturpazione di quelli la cui affissione sia stata regolarmente autorizzata; d1)- utilizzare la forza soltanto nei casi di assoluta indispensabilità e nelle fattispecie previste dalle leggi, nonché per difendere se stessi o gli altri per legittima difesa o per stato di necessità; e1)- adempiere a quant’altro ordinato dai superiori gerarchici; f1)- vigilare sull’integrità della segnaletica stradale e segnalare eventuali deficienze funzionali delle stesse. ART. 11 -STATO GIURIDICO E TRATTAMENTO ECONOMICO1. Lo stato giuridico ed il trattamento economico del Corpo della Polizia Municipale sono disciplinati dagli accordi collettivi nazionali per il comparto dipendenti delle Autonomie Locali; 2. E’ inoltre regolato dalla Legge Quadro sulla Polizia Municipale 7 marzo 1986 n. 65 e dal regolamento organico generale del Comune e speciale per il Corpo di Polizia Municipale; ART. 12 -MODALITA’ DI ESECUZIONE PER L’ACCESSO1. Per la copertura dei posti vacanti del Corpo di P.M. si applicano le norme vigenti e le norme previste in sede di accordi nazionali per il Comparto AA.LL. recepite nel regolamento organico generale comunale e integrate dalle norme del presente regolamento; ART. 13 - REQUISITI PARTICOLARI- 2. Per l’ammissione al concorso per i posti di operatore di P.M., i candidati oltre ai requisiti generali previsti nel Regolamento Organico Generale, devono possedere i requisiti richiesti dalla vigente normativa. In particolare, non sono ammessi coloro che sono stati espulsi dalle FF.AA. e dai Corpi militarmente organizzati, quelli che sono stati destituiti dai pubblici uffici o che abbiano riportato condanne o pene detentive per delitto non colposo, o che siano stati soggetti a qualsiasi misure di prevenzione, secondo quanto previsto dalle leggi vigenti; 7 ART. 14 -REQUISITI PSICOFISICI3. I candidati ai concorsi dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti psicofisici: a)- Sana e robusta costituzione fisica; b)- Normalità del senso cromatico e luminoso; c)- visus del 10/10 per ciascun occhio, anche con correzione di lenti. L’eventuale vizio non potrà comunque eccedere i seguenti limiti: -miopia o ipermetropia: 3 diottrie in ciascun occhio; -astigmatismo regolare: 3 diottrie quale somma dell’astigmatismo miopico o intermetropico in ciascun occhio. 4. Dovranno inoltre essere in possesso dei seguenti limiti specifici di altezza, in quanto applicabili, così come previsto nel Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 22 luglio 1987 n. 411: - Statura non inferiore a mt.1,70 per gli uomini e mt. 1,60 per le donne; 5. I requisiti psicofisici devono essere accertati da un collegio sanitario composto da tre medici richiesti alla locale A.S.L. dall’Amministrazione Comunale; 6. Il Collegio estende il suo esame a qualsiasi imperfezione fisica, con particolare riguardo all’apparato visivo e locomotore, che possa impedire la piena attitudine al particolare servizio d’istituto. Sono comunque da considerare indisposizioni fisiche quelle specificate dall’art. 2 del D.P.R. 23 dicembre 1983 n.904; ART. 15 -IDONEITA’ AI SERVIZI1. Rimane ferma la possibilità di essere trasferiti, per inidoneità fisica, ad altri uffici comunali ed in altra qualifica secondo le modalità previste dalla normativa vigente per i dipendenti del comparto AA.LL. 2. Per il personale riconosciuto non idoneo per causa di servizio ai compiti di viabilità e/o esterni, viene individuato una riserva di posti commisurata al tre per cento dell’organico, arrotondata per eccesso da destinarsi ai compiti di istituto interni al settore.******* ART. 16 -MOBILITA’ – 1. Al personale si applicano le vigenti disposizioni contrattuali in materia di mobilità interna. 2. Si applica, altresì il disposto di cui all’art.6 del D.P.R. 13 maggio 1987 n.268 per quanto attiene la mobilità esterna all’Ente. 8 TITOLO III ORGANIZZAZIONE E STRUTTURA DEL CORPO ART. 17 -ORGANIZZAZIONE DEL CORPO1. Per assicurare maggiore funzionalità ed efficienza delle strutture nonché speditezza ed efficacia dell’azione amministrativa il Corpo di P.M. è organizzato, per l’espletamento delle funzioni istituzionali, secondo criteri di omogeneità. 2. Al fine della necessaria flessibilità e capacità di adeguamento all’evolversi delle esigenze della comunità, per ragioni tecnico-operative e per esigenze di istituto, il Comandante può disporre una diversa articolazione dei servizi e degli uffici. 3. Per l’espletamento dei compiti d’istituto, il Corpo di Polizia Municipale è organizzato nei seguenti servizi : 1° SERVIZIO – UFFICIO COMANDO E SEGRETERIA – E’ alle dirette dipendenze del Comandante del Corpo. -Cura la ricezione della documentazione pervenuta al Comando e provvede al suo inoltro presso gli uffici competenti per materia; - Attraverso un costante rapporto con i coordinatori dei servizi, organizza e programma i servizi necessari per l’attuazione dei servizi istituzionali; - Cura l’archivio degli ordini di servizio settimanali; - Predispone proposte di deliberazioni, determine ecc..; - Cura la raccolta delle delibere, delle determine, delle circolari e disposizioni emanate dall'Amministrazione d’ interesse del Corpo di P.M.; - Cura la gestione del protocollo atti riservati, esame e trattazione degli atti inerenti i provvedimenti disciplinari per il personale del Corpo; - Conserva gli atti relativi ai fascicoli personali degli appartenenti al Corpo; - Predispone i piani di aggiornamento per il personale; - Cura l’espletamento di tutti gli atti da e per gli Enti esterni; - Istruisce pratiche relative ai congedi del personale; - Predispone idonei prospetti riepigolativi per le varie richieste del personale; - Predispone i piani di ferie annuali per il personale. - agli altri adempimenti assegnati dal Comandante; 2° SERVIZIO – UFFICI AMMINISTRATIVI – Gli addetti agli Uffici provvedono: - alla tenuta del protocollo interno e dei registri necessari al funzionamento generale del Corpo di P.M.; - alla attività inerente le funzioni di Polizia Giudiziaria; - alla compilazione di relazioni, rapporti, denunce relative a violazioni contravvenzionali; - alla redazione di statistiche; - alla riscossione delle sanzioni pecuniarie amministrative, comminate in relazione a violazioni di leggi e regolamenti, accertati dagli addetti del Corpo; 9 - alla tenuta della centrale radio operativa; agli altri adempimenti assegnati dal Comandante; 3° SERVIZIO – POLIZIA STRADALE, VIABILITA’ E TRAFFICO – Gli addetti al servizio provvedono: - Alla prevenzione, all’accertamento ed alla repressione di violazioni di norme in materia di circolazione stradale; - Alla vigilanza sull’osservanza di leggi, regolamenti ed ordinanze; - Alla redazione di piani e studi inerenti la circolazione stradale ed alla relativa segnaletica; - Alla rilevazione tecnica, anche attraverso la compilazione planimetrie e rilevazioni fotografiche, degli incidenti stradali ed alla redazione dei relativi rapporti per i fini istituzionali, - A prestare opera di soccorso in caso di incidenti stradali e in genere nei casi di infortuni privati e pubblici; - All’ assistenza del servizio di rimozione coatta, attraverso il carro attrezzi, per la rimozione di veicoli; - A vigilare sull’integrità dei beni demaniali e patrimoniali comunali; - A vigilare sull’integrità della segnaletica stradale e a segnalare eventuali deficienze funzionali della stessa; - A vigilare sulla quiete e pulizia dell’abitato; - Ad espletare il servizio di pattugliamento; - Agli adempimenti assegnati dal Comandante. 4° SERVIZIO – POLIZIA ANNONARIA, COMMERCIALE E AMMINISTRATIVA – Gli addetti al servizio provvedono: - A vigilare sull’osservanza delle leggi, regolamenti e ordinanze in materia di Polizia annonaria, di commercio a posto fisso, di commercio su aree e spazi pubblici, di esercizi pubblici e per le altre attività previste dall’art.19 del D.P.R. n.616/77; - Ad eseguire accertamenti ed informazioni nella fase istruttoria delle pratiche per il rilascio delle autorizzazioni e concessioni comunale da rilasciarsi dai rispettivi competenti uffici; - Ad effettuare rilevazioni in materia di prezzi al consumo e sul rispetto degli orari stabiliti per le attività commerciali ed artigianali; - A controllare l’occupazione delle aree e degli spazi pubblici con qualsiasi tipo di strutture, per ogni tipo di attività e manifestazioni; - A vigilare per la tutela di tutti i beni comunali, dell’ordine e del decoro cittadino; - A esprimere pareri istruttori su installazioni varie su spazi di arre pubbliche; - Al controllo delle licenze per gli impianti di ascensori e di riscaldamento negli edifici privati e pubblici; - Al controllo ed all’accertamento dei tributi comunali; - A controllare il rispetto delle norme in materia di pubblicità e pubbliche affissioni; - Ad assumere informazioni relative ai residenti del Comune; - Agli altri adempimenti assegnati dal Comandante. 5° SERVIZIO – POLIZIA EDILIZIA, ECOLOGICA, RURALE, PROTEZIONE CIVILEGli addetti al servizio provvedono: 10 - - - Al controllo, ove necessario anche con l’ausilio dell’ufficio tecnico comunale, per la repressione degli abusi in materia edilizia in violazione di leggi, regolamenti ed ordinanze; A redigere relazioni, denunce e rapporti inerenti la predetta attività di controllo in materia edilizia; A vigilare per il rispetto delle leggi, regolamenti ed ordinanze, in materia di Polizia rurale, ambientale ed ecologica; Al controllo sullo stato delle strade comunali e vicinali exstraurbani; A collaborare con l’U.T.C. al fine di tenere aggiornato ed efficiente il piano per la Protezione Civile ed individuare le unità volontarie ed i mezzi operativi da attivare in caso di pronto intervento; Agli altri adempimenti assegnati dal Comandante. 2- Al servizio di Protezione Civile sono tenuti a partecipare, ove necessario, tutti gli appartenenti al Corpo di P.M. ART. 18 -DOTAZIONE ORGANICA DEI SERVIZI1- La dotazione organica dei servizi è determinata dal Comandante, tenuto conto dei rispettivi carichi di lavoro: 2- Il Comandante provvede all’assegnazione del personale ai diversi servizi ed ai rispettivi uffici, in relazione alle specifiche relative necessità, in rapporto alla professionalità ed alle specializzazioni conseguite, ai corsi di formazione svolti, nonché alle capacità professionali dimostrate: 3- Al fine di incrementare la professionalità , il Comandante attua all’interno dei servizi la mobilità del personale sulla base della rotazione periodica tra il personale. 4- Per meglio garantire la sicurezza e l’incolumità del personale della P.M. e quando emergono obiettive esigenze operative, il Comandante può disporre l’espletamento del servizio in coppia. TITOLO IV NORME DI COMPORTAMENTO ART. 19 DIPENDENZA GERARCHICA 1. Il personale del Corpo di P.M. è obbligato ad eseguire gli ordine e le direttive impartite dai superiori gerarchici. Qualora esso rilevi che l’ordine e la direttiva impartita sia viziata da illegittimità, ne dovrà fare rimostranza al superiore gerarchico. Ove le disposizioni vengano rinnovate per iscritto, il dipendente ha il dovere di darne esecuzione. 11 2. La subordinazione gerarchica è determinata dalle qualifiche funzionali di inquadramento rivestite dal personale. ART. 20 COMPORTAMENTO IN SERVIZIO 1. Gli appartenenti al Corpo sono tenuti ad adempiere i doveri inerenti alle proprie mansione col massimo impegno e disciplina. 2. Il loro comportamento nei confronti del cittadino deve avvenire nella più assoluta correttezza, imparzialità e cortesia, evitando atti lesivi della dignità e del rispetto altrui; esso deve essere finalizzato a riscuote la stima, la fiducia ed il rispetto della collettività; 3. Nei rapporti con i colleghi, qualunque sia la loro qualifica, il personale deve ispirarsi al massimo rispetto e lealtà evitando comportamenti, atteggiamenti, commenti o altro che possano ledere il prestigio o l’autorità della persona o dell’ufficio; ART. 21 SEGRETO D’UFFICIO E RISERVATEZZA 1. Il personale del Corpo è tenuto alla più rigorosa osservanza del segreto d’ufficio e non può fornire a chi non ne abbia il diritto, anche se si tratta di atti non segreti, notizie relative ai servizi d’istituto, provvedimenti e pratiche di qualsiasi natura. 2. La divulgazione di notizie di interesse della collettività viene fatta dal Sindaco o dal Comandante su specifica direttiva del Sindaco. ART 22 CURA DELL’UNIFORME 1. Tutti gli appartenenti al Corpo di P.M. debbono vestire durante il servizio l’uniforme prescritta in perfetto stato di manutenzione. Il Comandante del Corpo stabilisce autonomamente di vestire abiti civili ai sensi della Legge 65/86. 2. Per ragioni di servizio, il Comandante del Corpo può autorizzare i dipendenti a prestare servizio in abiti civili per motivare esigenze. 3. L’ uso dell’ uniforme deve essere tassativamente limitato alle sole ore del servizio ed al tempo necessario per raggiungere eventualmente il posto di lavoro ed il domicilio. 4. L’ uniforme non potrà essere variata nella foggia. 5. Il Comandante autorizza, in ragione del clima, l’uniforme da utilizzarsi. 12 ART. 23 CURA DELLA PERSONA 1. Il personale del Corpo deve avere particolare cura della propria persona e dell’aspetto esteriore al fine di evitare giudizi che possano incidere sul prestigio e sul decoro dell’Amministrazione che rappresenta. 2. Il personale deve porre particolare cura affinchè l’ acconciature dei capelli, delle barbe e dei baffi, nonché i cosmetici da trucco usati dal personale femminile, siano compatibili con il decoro della divisa e la dignità della persona, evitando ogni forma di appariscenza. 3. In particolare, si dovrà curare: - - Se di sesso femminile, che i capelli, se lunghi siano raccolti ed in ogni caso che l’acconciatura lasci scoperta la fronte, per consentire di portare il berretto, o il casco . E’ vietato l’uso di collane, anelli (ad eccezione della fede nuziale) o altri elementi ornamentali appariscenti e non conformi alla sobrietà dell’uniforme. Se di sesso maschile, che la barba ed i baffi siano tenuti corti e i capelli, di moderata lunghezza, siano acconciati in modo da lasciare scoperta la fronte, per consentire di portare il berretto o casco calzato. ART. 24 PRESENTAZIONE IN SERVIZIO 1. Il personale ha l’obbligo di presentarsi in servizio all’ ora stabilita presso la sede ed il luogo assegnato, in perfetto ordine nella persona, nell’uniforme e nell’equipaggiamento. 2. E tenuto a prendere visione preventivamente delle disposizioni contenute nel foglio di servizio settimanale, degli ordini permanenti e delle comunicazioni varie pubblicate sull’albo servizi. 3. Di norma, i turni di servizio, avranno programmazione settimanale, ART. 25 ASSENZE TEMPORANEE DAL SERVIZIO 1. Il personale che per qualsiasi motivo sia costretto a ritardare l’inizio ovvero debba assentarsi dal servizio dovrà, al fine di consentire le eventuali sostituzioni, darne comunicazione prima dell’inizio dello stesso. 2. Si osservano, inoltre, le disposizioni vigenti previste dal Regolamento organico comunale e dai CC.NN.LL. 13 ART. 26 SALUTO 1. Il saluto è una forma di cortesia e rispetto dell’appartenente al Corpo di P.M. verso le persone che incontra per ragioni d’ufficio. Il personale in uniforme esegue il saluto portando la mano destra all’altezza della visiera. Esso è dovuto: - Ai cittadini ai quali ci si rivolge; - Alla bandiera nazionale: - Al Gonfalone della Città; - Al labaro del Corpo; - Al Sindaco, agli Assessori e ai Consiglieri Comunali; - Ai trasporti funebri in transito; - Ai superiori gerarchici, cui compete a loro volta l’obbligo di rispondere. 2. E’ dispensato dal saluto: -il personale impegnato in attività di direzione del traffico; - Il personale impegnato nella guida di mezzi in servizio; - Il personale impegnato in servizi di rappresentanza al Gonfalone o alla Bandiera. ART. 27 USO DEI VEICOLI E ATTREZZATURE 1. I veicoli in dotazione al Corpo di Polizia Municipale devono essere usati esclusivamente dal personale assegnatario ai soli fini del servizio; 2. E’ compito del personale assegnatario curare i regolari rifornimenti dei veicoli segnalando tempestivamente al responsabile dell’ufficio da cui dipende eventuali avarie e danni rilevati. E’ altresì compito del conducente registrare quotidianamente su apposito libretto l’indicazione del giorno, dell’ora, dei chilometri percorsi ed i motivi per cui è stato usato il veicolo. ART. 28 ORDINE DI SERVIZIO 1. Il Comandante del Corpo fornisce gli indirizzi per l’emanazione dell’ordine di servizio ai diretti sottoposti. Il documento attesta la situazione organica del Corpo e costituisce il programma delle normali attività di servizio. Oltre ai nominativi dei dipendenti, l’ordine di servizio contiene l’orario di inizio e fine servizio, il tipo di servizio, le disposizioni particolari. ART. 29 ORDINI DI SERVIZIO PERMANENTI 1. Sono ordini di servizio permanenti, le direttive ed istruzioni adottate dal Comandante del Corpo per regolamentare l’attività dei servizi del Corpo. 2. Essi conservano validità fino alla revoca e sono registrati cronologicamente in apposito registro. 14 3. Dette direttive devono essere tempestivamente illustrate al personale dai responsabili dei vari uffici interessati, al fine realizzare il corretto adeguamento. ART. 30 DISPOSIZIONI DI SERVIZIO PERMANENTI 1. Le disposizioni di servizio possono essere proposte dai responsabili degli uffici ed emanate dal Comandante del Corpo di P.M., ai fini di regolamentare l’attività degli stessi. 2. Esse conservano validità fino alla revoca o scadenza dei termini. 3. Dette disposizioni sono illustrate dai diretti responsabili degli uffici al personale interessato per una corretta interpretazione delle esigenze operative. 4. Vanno allegate e custodite unitamente all’ordine di servizio giornaliero. ART. 31 ORDINE VERBALI 1. I servizi nell’ordine di servizio possano essere disposti per iscritto e verbalmente. 2. Colui che impartisce l’ordine illustra ai dipendenti comandati le finalità e le istruzioni valide ad assicurare la regolare esecuzione, evitando manchevolezze ed inconvenienti. ART. 32 RAPPORTO DI SERVIZIO 1. Il personale è tenuto a redigere rapporto di servizio riportante l’attività svolta e quant’altro rilevato nell’espletamento dei servizi d’istituto. 2. Il rapporto sottoscritto dagli agenti viene redatto in forma chiara e concisa. Esso contiene gli elementi del fatto e i provvedimenti adottati o da adottare ed è presentato all’ufficio del Comando al termine del servizio comandato. ART. 33 DISTACCHI E COMANDI 1. Gli appartenenti al Corpo potranno essere comandati in missioni esterne presso altre Amministrazioni esclusivamente per funzioni di Polizia Municipale, in casi eccezionali ed in particolari esigenze di servizio fatti salvi i servizi indispensabile per la Città. 2. In tal caso, il comando ed il distacco è deliberato dalla Giunta Municipale, sentito il Comandate del Corpo. 15 ART. 34 MISSIONI ESTERNE 1. Gli appartenenti al Corpo possono essere impiegati in missioni esterne anche per soccorso in caso di calamità e disastri ove si richiedono interventi di Protezione Civile. 2. Le missione sono autorizzate dal Sindaco, previo parere del Comandante del Corpo. 3. Le operazioni esterne per motivi di polizia, di iniziativa dei singoli, sono ammesse in caso flagranza di reato commesso nel territorio comunale. 4. Al personale inviato in missione spetta il trattamento economico previsto dalle leggi vigenti. ART. 35 AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE 1. L’ Amministrazione Comunale favorisce e promuove la partecipazione di tutto il personale a corsi di qualificazione ed aggiornamento, agevolando, altresì, la specifica formazione professionale fisica e sportiva. 2. L’ appartenente al Corpo ha il dovere di partecipare con profitto ai corsi organizzati, al fine di aggiornare le proprie conoscenze normative e migliorare le proprie capacità fisiche e psichiche. 3. L’ Amministrazione provvede al finanziamento dei programmi e corsi di aggiornamento. ART. 36 ORARIO DI SERVIZIO 1. L’orario di servizio è disposto dal Comandante ed è regolato dalle norme generali contenute nei contratti collettivi di lavoro. L’orario di servizio inizia e termina presso la sede del Corpo di P.M. o nelle altre sedi comandate. ART. 37 RIPOSO COMPENSATIVO 1. Il riposo settimanale agli appartenenti al Corpo viene concesso di norma nelle giornate festive. 2. Al personale che presta servizio in giornate festive domenicali sarà concesso il recupero, così come viene regolato dalle norme dei contratti collettivi di lavoro. 16 3. Al personale che presta servizio in giornata festiva e che per motivi di servizio non usufruisce del riposo compensativo nel giorno fissato, è consentito il recupero entro il bimestre successivo e/o altra forma contrattualmente prevista. ART. 38 CONGEDO ORDINARIO 1. Per il congedo ordinario si applicano le disposizioni di cui all’art. 4 del D.P.R. 395 del 23 agosto 1988 e del Regolamento Organico Generale per il personale comunale. 2. Entro il mese di aprile di ciascun anno, Comandante del Corpo, programma i turni di ferie per il periodo estivo ed entro il mese di ottobre quelli per il periodo natalizio – fine anno, stabilendo l’aliquota di assenze del personale compatibile per garantire le esigenze dei servizi. 3. Il personale del Corpo di Polizia Municipale è tenuto a comunicare preventivamente e tempestivamente al Comando il proprio recapito durante il congedo. ART. 39 SERVIZIO FESTIVO 1. Il Comando del Corpo determina la suddivisione di tutto il personale in turni di servizio e l’aliquota del personale per ciascun turno indispensabile per garantire il servizio d’istituto nei giorni festivi. ART. 40 REPERIBILITA’ 1. Per far fronte ad emergenze e situazioni eccezionali che richiedono la presenza di personale di vigilanza, è istituito un servizio di reperibilità secondo le modalità stabilite dagli accordi di lavoro, dalle OO.SS. e dell’Amministrazione Comunale. 2. La repelibilità si attiva al termine del normale turno di servizio secondo un calendario mensile predisposto dal Comando del Corpo. ART. 41 REPERIBILITA’ CASI E MODALITA’ 1. Il servizio si attiverà al verificarsi dell’emergenza, classificabile in incendi, allagamenti, frane, voragini, precipitazioni atmosferiche di particolare intensità, incidenti stradali di grave entità ed altre microcalamità interessanti la viabilità stradale ed altri compiti d’istituto per i quali non è possibile farvi fronte con il personale in servizio. 17 2. Il personale in servizio di reperibilità, scelto per quanto possibile con criterio di rotazione, dovrà raggiungere il posto di servizio nel più breve tempo possibile e comunque, non oltre i 30 minuti. ART. 42 OBBLIGO DI PERMANENZA NEL SERVIZIO 1. In caso di emergenza e di situazioni contingenti di servizio, qualora ricorra la necessità, su richiesta del Comando, al personale può essere fatto d’obbligo di permanere in servizio oltre il normale orario di lavoro, fino a cessate esigenze, nel rispetto delle norme contrattuali. 2. Al personale trattenuto in servizio verranno corrisposte le dovute indennità contrattuali. TITOLO V DOTAZIONI UNIFORME ART. 43 UNIFORME 1. L’uniforme è fornita dall’Amministrazione Comunale a tutti gli appartenenti al Corpo presenti in servizio attivo. Le caratteristiche di ciascun capo della divisa, la loro durata minima, la quantità, sono stabilite come da allegato A annesso al presente Regolamento; 2. La manutenzione e le riparazioni del vestiario e dell’ equipaggiamento sono a carico del dipendente, per casi eccezionali, su richiesta degli interessati, potrà venire autorizzata la fornitura di capi di vestiario deteriorati da situazioni particolari di servizio. 3. Alla scadenza della durata prevista, gli effetti del vestiario devono essere resi all’Amministrazione su specifica richiesta. ART. 44 EQUIPAGGIAMENTO 1. Sono forniti dall’Amministrazione effetti ed accessori di equipaggiamento con durata ad usura per l’espletamento di tutti i servizi, così come indicato nell’allegato A annesso al presente Regolamento. 2. L’equipaggiamento in dotazione dovrà essere restituito a richiesta dal Comando allorchè l’agente, per qualsiasi causa, cessi dal servizio. 18 ART. 45 EQUIPAGGIAMENTO PER MOTOCICLISTI 1. Gli indumenti speciali che compongono le divise per gli agenti motociclisti saranno forniti esclusivamente ai dipendenti che svolgono servizio su motoveicoli così come indicato nell’allegato A. 2. L’equipaggiamento in dotazione dovrà essere restituito al Comando allorchè l’agente cessi dal servizio motociclistico. ART. 46 TESSERA DI RICONOSCIMENTO PLACCA E SEGNI DISTINTIVI 1. Gli appartenenti al Corpo di P.M. sono muniti di una tessera che certifica l’identità, il grado e la qualifica della persona. La tessera dovrà essere esibita a richiesta e prima di qualificarsi, nei casi in cui il servizio è svolto in abiti borghesi. 2. La placca di servizio, recante lo stemma del Comune e il numero di matricola, dovrà essere indossata sul taschino sinistro dell’uniforme. 3. Sulle spalline dell’uniforme vanno apposti i segni distintivi di livello, corrispondenti alle funzioni svolte dal personale. 4. La placca e segni distintivi di livello rientrano nella dotazione di equipaggiamento e devono essere conformi ai modelli come descritti nell’allegato B. ART. 47 STRUMENTI E MEZZI OPERATIVI 1. Il Corpo di P.M. è dotato di veicoli per lo svolgimento delle attività di Polizia Municipale. E’ altresì, dotato di strumenti operativi tecnici e tecnologici idonei per le attività d’istituto e per il raggiungimento degli obiettivi programmati. ART. 48 ARMI 1. Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale sono muniti di un armamento adeguato ai fini di difesa. 2. Il modello dell’arma è scelto di volta in volta tra quelli inseriti nel catalogo nazionale delle armi comuni da sparo di cui alla legge 18 aprile 1975 n. 110. 19 3. Il numero complessivo delle armi in dotazione al Corpo è stabilito nel numero degli appartenenti al Corpo di P.M.. ART. 49 GENERALITA’ 1. Per l’acquisto, l’assegnazione, la detenzione , l’uso e l’addestramento al tiro, si osservano le norme di cui al Decreto Ministero dell’Interno 4 marzo 1987 n.145, alla legge 18 aprile 1975 n.110, alla legge n.286 del 28.5.1981 “ iscrizione obbligatoria al Tiro a Segno Nazionale” in quanto compatibili con le norme del presente regolamento. 2. Il personale che espleta servizio armato è tenuto ad osservare la normativa vigente sulle armi, nonché le consegne e gli ordini di servizio emessi in materia. ART. 50 ARMA D’ ORDINANZA 1. Gli appartenenti al Corpo sono dotati dell’arma d’ordinanza, assegnata in via continuativa ai sensi dell’art.6 lettera a) del decreto del Ministero dell’ Interno 4 marzo 1987 n.145. 2. L’arma deve essere portata secondo le modalità indicate dall’art.5 del suindicato decreto Ministeriale ed in tutti i servizi d’istituto. Essa può essere impiegata soltanto nei casi in cui l’uso è legittimato dalla Legge Penale. 3. Gli appartenenti al Corpo compiono annualmente le esercitazione di tiro a segno al poligono nazionale ai sensi di legge. 4. L’arma deve essere sempre tenuta in ottimo stato di manutenzione. Il Comando esegue periodicamente controlli delle armi in dotazione per verificarne la funzionalità. 5. E’ vietato tenere l’arma negli uffici o negli armadietti personali. 20 TITOLO V DISPOSIZIONI VARIE ART. 51 SERVIZI DI RAPPRESENTANZA 1. I servizi di rappresentanza per cerimonie civili, militari e religiose, sono disposti dal Sindaco o dall’Assessore delegato. 2. Il servizio viene svolto con divisa di alta uniforme, 3. L’uso della divisa di Alta Uniforme, è inoltre prevista nelle cerimonie ufficiali del Comune e in quelle che si svolgono con il Gonfalone della Città. ART. 52 LABARO DEL CORPO 1. Il Corpo di Polizia Municipale è dotato di un proprio labaro. Questi è il simbolo dello spirito del Corpo, della sua storia, delle sue tradizioni. 2. Quando partecipa a cerimonie o parate, il labaro è portato dall’alfiere scortato da tre appartenenti al Corpo ivi compreso un Sottufficiale. 3. Il Labaro è conservato nel Comando. ART. 53 PATROCINIO IN GIUDIZIO 1. Gli appartenenti al Corpo sottoposti a procedimento penale e civile per atti compiuti nell’esercizio o a causa delle loro funzioni, sono difesi da avvocati di loro fiducia, in ogni ordine e gradi, con anticipazione delle spese da parte dell’ Amministrazione. Salvo rivalsa in caso di condanna per dolo del dipendente. 2. Si applicano in quanto compatibili le norme di cui all’art. 67 del D.P.R. 268 del 13 maggio 1987 e del Regolamento Organico del Comune. ART. 54 GRUPPO SPORTIVO ATTIVITA’ RICREATIVE 1. L’Amministrazione comunale promuove l’attività sportiva, culturale e ricreativa degli appartenenti al Corpo. ART. 55 PROVVEDIMENTI DI DISCIPLINA 21 1. Per la tipologia e l’entità delle infrazioni e delle sanzioni disciplinari per il personale dipendente dal Corpo di P.M. rimanda all’ art. 59 del D.l.vo 03 febbraio 1993 n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni al Regolamento di Disciplina. 2. Per la contestazione o l’erogazione delle sanzioni si applicano le norme di cui all’art. 59 del D. L.vo 03 febbraio 1993 n.29, così come modificato dall’art. 27 del D.l.vo 23.12.93 n. 546 e successive modificazioni ed integrazioni del Regolamento di Disciplina. TITOLO VI NORME FINALI E DI RINVIO ART. 56 APPLICABILITA’ 1. Il presente Regolamento entra in vigore il primo giorno del mese successivo a quello del conseguimento dell'esecutività. Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si applicano le norme del Regolamento Organico generale del personale comunale e di ogni altra legge o disposizione vigente in materia. 2. Il presente regolamento è da considerarsi integrativo, delle disposizioni del Regolamento Generale per il personale comunale e di quello per la disciplina dei concorsi. 3. Qualora, intervengano modifiche legislative alle norme richiamate nel presente Regolamento, queste ultime si intendono “ ipso-facto”, modificate e recepite. ART. 57 COMUNICAZIONE AL MINISTERO DELL’INTERNO 1. Copia del presente Regolamento sarà comunicata al Ministero dell’Internoper il tramite del Commissariato di Governo a mente dell’art. 11 della legge 7 marzo 1986 n.65. 2. E’, altresì, comunicata al Prefetto a mente dell’art. 2 del decreto del Ministero dell’Interno 4 marzo 1987 n. 145. ART. 58 RELAZIONI SINDACALI 1. Per i rapporti con le OO.SS. a vari livelli si rimanda alle norme contrattuali vigenti. 22 CITTA’ DI SCAFATI Provincia di Salerno COMANDO DI POLIZIA MUNICIPALE INDICE GENERALE TITOLO I Funzioni di Polizia Municipale TITOLO II Ordinamento del Corpo TITOLI III Organizzazione e Struttura del Corpo TITOLO IV Norme di Comportamento TITOLO V Dotazioni TITOLO VI Disposizioni Varie TITOLO VII Norme finali e di rinvio 23