“Napoli lì…Las Vegas qui”,La prima puntata di “A che punto siamo
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“Napoli lì…Las Vegas qui”,La prima puntata di “A che punto siamo
Una storia di sapori, profumi e gusti di una volta Questa è la storia di Paola ed Agnese, sorelle unite dall’amore una per l’altra, prima, e, di entrambe per la cucina, poi. Consigli preziosi per donne d’oggi in cucina. Paola e Agnese nascono all’interno di una famiglia molto numerosa ed umile nel Salento rurale degli anni 30. Sono molto legate ed affiatate, insieme si divertono un mondo inventando giochi nelle campagne rocciose e roventi di quella splendida ed allora incontaminata terra dall’inconfondibile colore rosso, cosicché quando all’età di 15 anni Paola, per scelta della madre, si trasferisce in una cittadina a ottanta Km dal paese natio, per accudire una zia anziana, Agnese soffre molto. Nonostante la distanza, all’epoca importante data la carenza di collegamenti nonché di mezzi di locomozione a loro disposizione, le due sorelle non smettono mai di cercarsi. Finalmente adulte e spose, grazie al telefono, si sentono tutti i giorni. I giochi di un tempo hanno lasciato il posto alla passione per la cucina della loro infanzia che entrambe propongono ai propri commensali. Le ricette delle due sorelle sono come una favola in cui i personaggi sono sempre più d’uno, e nessuno può fare a meno dell’altro. E soprattutto le proposte culinarie non sono mai lasciate al caso. Cosa vuol dire? Ve lo spiego subito. In previsione di una giornata da dedicare alle faccende domestiche (per noi donne professionalmente impegnate, la domenica!) e poco tempo a disposizione per elaborare un pranzo composto da più portate, e nel contempo la necessità di portare in tavola un piatto nutriente ed allegro, la ricetta da proporre sarà sicuramente “fave nette cu le cicureddhe”, ossia purea di fave prive della buccia con contorno di cicorie selvatiche. Ecco la ricetta: mettete a bagno mezzo kg. di fave secche senza buccia (ce ne sono in commercio anche al supermercato) per una notte intera. Al mattino sciacquarle sotto l’acqua corrente e metterle a cuocere in una pentola, meglio se di coccio, aggiungendo il doppio dell’acqua. Lasciare sulla fiamma a fuoco medio per 60 minuti. Quando in superficie comincia a comparire la schiuma rimuoverla con un cucchiaio e aggiungere una cipolla tagliata a fette e delle foglie di menta fresca. Mescolare con un cucchiaio di legno, addolcire ulteriormente la fiamma e aggiungere lentamente acqua bollente mano a mano che la stessa si consuma. Quando la consistenza delle fave si sarà trasformata in purea (circa venti minuti), spegnete il fuoco, aggiungete sale q.b. e olio extra vergine di oliva a piacere. Se si desidera una crema più omogenea frullare il tutto. Servite in tavola! Ed ecco la parte ludica! A questa superba crema, saporita, nutriente ed invitante, Paola ed Agnese ci consigliano di accostare non solo le cicorie selvatiche, prima lessate e poi fatte saltare con aglio e peperoncino piccante, ma anche i peperoni “cornetti” fatti appassire per circa mezz’ora in una pentola antiaderente con un filo d’olio a fuoco dolce, serviti su di un piatto di portata con sale fine e basilico fresco. Ma guai a fare a meno del pane fatto in casa, magari lasciato leggermente dorare e poi condito con olio e aglio fresco o tenero cipollotto. Ed ovviamente, tocco finale, un calice di negroamaro (o negramaro), vino della migliore tradizione salentina. Immaginatevi una tavola così imbandita e ditemi…possiamo ancora definire cucina povera, gusti così inebrianti? Non vi sembra una favola? O un dipinto? O se preferite una danza, dove le note sono dosate con soffice accortezza. Provateci e…buon appetito! Anna Beccaccini [email protected] (nella foto: tipici cocci salentini) “Napoli lì…Las Vegas qui” Il maestro pizzaiolo Enzo Cocciaproprietario della pizzeria “La Notizia” aperta nel 1995, nella zona di Napoli tra il Vomero e Posillipo si sta preparando per un’altra delle sue trasferte americane. Il 20 marzo, dopo una lezione alle brigate di cucina del Caesars Palace di Las Vegas, sarà protagonista, presso il ristorante Bachanal di una serata speciale dedicata alla pizza di qualità a cui prenderanno parte giornalisti di diversi paesi del continente americano. Le quattro pizze che verranno proposte in quella occasione rappresenteranno un’ideale sintesi del meglio del Made in Italy agroalimentare. Enzo Coccia lo scorso anno era stato protagonista di un’altra trasferta nel continente americano e precisamente in Nevada quando “Il sole nel piatto”, film sulla pizza napoletana “, diretto da Alfonso Postiglione e prodotto da Roberto Gambacorta e’ stato proiettato al Museo Arteitalia di Reno. Una anteprima della serata americana verrà proposta lunedì 11 marzo alle ore 20,00 presso La Notizia di via Caravaggio, 53 con “Napoli lì…Las Vegas qui” Stesso menu, stessi vini e stesse acque in abbinamento: MARGHERITA DOP con Mozzarella di Bufala Campana DOP, San Marzano DOP e Pecorino Sardo Maturo DOP; ALTOPIANO con Asiago DOP (fresco in forno e stagionato in uscita forno, grattugiato), Speck dell’Alto Adige IGP e Pomodoro del Piennolo del Vesuvio DOP; FOUR CHEESES con Pecorino Dolce DOP, Grana Padano DOP, Gorgonzola DOP, Fiordilatte; GORELLA con Gorgonzola Dop e Mozzarella di bufala campana DOP. Piera Genta [email protected] La prima puntata di “A che punto siamo?” con il Bursòn La serata predestinata è venerdì 22 marzo 2013 presso il Ristorante Abbazia Pomposa a Pomposa di Codigoro (FE), dove, tra piatti della cucina tipica ferrarese e il vino autoctono più signorile della Romagna, si deciderà quale produttore avrà dato il meglio nel produrre il suo Bursòn per la pura soddisfazione dei palati presenti. L’evento avrà come splendida cornice la millenaria Abbazia di Pomposa, resa famosa dall’Abate Guido Monaco ideatore del rigo musicale; altrettanto famoso il Ristorante Pomposa adiacente alla stessa, che dal 1700 rifocilla e serve i pellegrini e i viandanti: sarà questa la sede della prima serata di “degustazione alla cieca” del vino Bursòn. Parte quest’anno la prima delle cinque gare tra i produttori, per stabilire qual è il miglior vino Bursòn da mandare alla sfida finale con altri grandi vini italiani; le annate in degustazione vanno dal 2007 al 2009. Il gioco sta proprio nell’assaggiare tre vini, di altrettanti produttori, mentre si degustano le specialità ferraresi. A fine cena, sarà consegnata una scheda ai commensali dove verranno chiamati a esprimere il proprio voto, in base alla piacevolezza e al gusto personale. Lo spoglio delle schede decreterà il campione della serata; questo andrà nella finale dei Bursòn di fine maggio quando, degustando sempre “alla cieca” i migliori piatti proposti in abbinamento, si eleggerà il campionissimo che sfiderà altri vini blasonati italiani. Alla cena possono partecipare tutti, sino a esaurimento posti; il costo è di € 25,00 a persona, tutto incluso. Le prenotazioni si possono fare rivolgendosi al Consorzio Il Bagnacavallo: Consorzio Il Bagnacavallo Via Boncellino, 44/2, Bagnacavallo (RA) tel. 0545 64280 – fax 0545 64300 email: [email protected] www.consorzioilbagnacavallo.it Presso la redazione di Egnews (enogastronomia news): [email protected] www.egnews.it redazione 0533.995866 oppure direttamente al Ristorante Abbazia Pomposa Via Pomposa Centro 16 Pomposa FE Tel e Fax 0533.719078 email [email protected] www.ristoranteabbaziapomposa.it A Torino gusto. si “spaccia” con A due passi dalla piazza simbolo della città, una pizzeria “ad hoc” in cui qualità e convenienza vanno gustosamente a braccetto, invita le nostre papille gustative a cadere in tentazione… Prendete due uomini maturi, Beppe e Salvatore, provenienti da esperienze professionali distanti dalla ristorazione, nello specifico dal mondo della grafica e della fotografia. I due sono stufi della routine e hanno una gran passione per la buona cucina, soprattutto per la pizza. Metteteli a gestire una pizzeria…attenzione, con tutto il rispetto per questi luoghi di ristorazione così definiti, non parliamo della solita pizzeria ma di un vero e proprio “spaccio del gusto” ossia “Pizza ad hoc”. Il risultato è davvero interessante e degno di nota. Questa è la loro storia. La passione per il buon cibo e la congiuntura economica non favorevole, spinge, nel settembre del 2007, i simpaticissimi e capaci Beppe e Salvatore a realizzare il sogno di sempre ed aprire in Via Plana 7/B a Torino, ad un soffio dalla splendida piazza Vittorio Veneto, un angolo di ristorazione presso cui poter gustare un’ottima pizza, spendendo il giusto, in un ambiente colorato ed accogliente. Dimostrano di avere del talento a partire dalla scelta dell’ arredamento. Nulla è lasciato al caso infatti, colori accesi e caldi seducono subito l’avventore, successivamente e definitivamente catturato dalla qualità delle proposte culinarie. La particolarità della pizza ad “hoc” è data dall’impasto che prevede l’utilizzo di tre farine differenti, una delle quali a base di soia che contribuisce a rendere l’impasto stesso più croccante e gustoso. Inoltre una lunga lievitazione (48 ore almeno) ed una temperatura controllata, rendono la pizza molto digeribile. I due arguti signori dimostrano così di aver messo bene a frutto gli studi preliminari effettuati nel campo delle materie prime da utilizzare. And the last but not the least…le farciture previste sono di ottima qualità! Verdure fresche di stagione, formaggi e salumi tipici della zona e olio extra-vergine di oliva, rendono la pizza davvero indimenticabile. Ma attenzione: non solo pizza presso lo “spaccio”. Infatti potrete gustare anche un’ottima farinata ed appetitose insalate con abbinamenti molto gradevoli. Il tutto accompagnato dall’eccellente birra Angelo Poretti (ora parte della grande famiglia CARLSBERG), sia alla spina (da sottolineare l’assenza di CO²) che in bottiglia. Ma ciò che rende il conto finale non salato è la particolarità del servizio proposto. Trattasi infatti, mi spiega Beppe non senza una punta di orgoglio, di Ristorazione non Assistita, ovvero l’avventore provvede da sé ad apparecchiare e sparecchiare la propria tavola. Ciò vuol dire niente costi accessori sul conto! Degno di menzione anche l’impegno sociale di Beppe e Salva: collaborano con l’associazione “Casa del mondo” proponendo stage formativi a giovani rifugiati politici. Ai due giovin signori si è attualmente aggiunto un terzo socio, Marco, un tempo lavoratore dipendente presso lo spaccio. E se desiderate gustare la pizza a casa ovviamente il servizio a domicilio è assicurato. www.pizzaadomiciliotorino.it – tel. 011/8128643. Anna Beccaccini [email protected] Pian di Marte, roccaforte dei sapori autentici Una roccaforte dei sapori autentici, dove le stagioni e il territorio suggeriscono il menu del giorno. Questa la filosofia di vita, e in cucina, di “Pian di Marte ospitalità rurale”. Una “country house” nel Parco del lago Trasimeno, che ha aperto i battenti nel 2008 dopo il lungo recupero, fatto pietra su pietra, dell’antico complesso di San Cristoforo. Da questa ricostruzione, frutto del progetto di due coppie unite da un legame di amicizia e familiare, nasce quella che è oggi una struttura ricettiva con una trentina di posti letto e una vista a tutto tondo sul verde dei colli umbri. Cuore pulsante e punto di aggregazione è la locanda, realizzata nella casa colonica e riservata solo agli ospiti della struttura, dove Lirio Immordino prepara con sapienza, con la collaborazione di tutta la famiglia, piatti della tradizione popolare, rigorosamente realizzati a mano, utilizzando prodotti quasi esclusivamente locali come carne, pesce, cicerchie, lenticchie e la fagiolina del Trasimeno. Le specialità come tartufo, cacciagione, lumache sono su prenotazione. E quello che non è possibile reperire a chilometro zero, come il caffè, lo zucchero e il cioccolato, proviene dal commercio equo e solidale. La cantina, poi, propone etichette di vini del territorio umbro e toscano. E per chi non ha solo fame di sapori ma anche di saperi, fatti di storie di vita e di tradizioni gastronomiche, c’è un dulcis in fundo. Non di rado, infatti, al termine della cena, lo chef coinvolge gli ospiti in una convivialità che ti fa sentire a casa e rimanda ad una ospitalità d’altri tempi. Alessandra Fabri pian_di_marte_011_1.jpg Medaglione di filetto suino nero dei Nebrodi di Nunzio Tartaglia è il giovane chef (31 anni) della Masseria sul mare, un agriturismo a pochi chilometri da Siracusa, a ridosso della foce del fiume Cassibile. Lui ha iniziato a lavorare nelle cucine dei ristoranti molto giovane, per necessità, ma quando completato gli studi in Germania, per 2 “padron” della cucina ha avuto la possibilità ha frequentato e alberghieri. E’ stato anche all’estero, anni, ma adesso da circa 5 anni è il della Masseria. Lui conosce alla perfezione tutte le erbe spontanee che crescono nella zona, oltre un centinaio, e li utilizza magistralmente secondo l’alimento che deve cucinare. Utilizza prodotti tipici siciliani e la sua cucina è tradizionale, semplice ma gustosa. Da qualche anno propone dei laboratori gastronomico alla riscoperta della Cucina tradizionale contadina siciliana, dove guida i partecipanti a riscoprire materie prime genuine e di facile reperibilità, valorizzate dall’uso antico e dalle tradizioni della cucina contadina. Il suo prossimo obiettivo è quello di laurearsi in Economia, dove è ormai a buon punto, per poter diventare anche un manager della ristorazione Ingredienti: Patate novelle di Siracusa , sale, salvia, rosmarino, cipollotto, aglio, erba cipollina, olio, peperoni rossi, cubetti di ghiacchio pepe, filetto di maiale nero di suino dei Nebrodi, erbette miste Preparazione: mettere le patate, le erbe e gli ortaggi in acqua e farle cuocere quanto basta e metterli da parte appena scolati, avendo cura di mettere del sale nella buccia delle patate, e coprire tutto con panno umido imbevuto di vino e farli riposare. Preparare l’infuso con peperoni arrostiti messi caldi in sacchetto di carta per farli riposare e poi spellarli. Successivamente aggiungere aglio olio e ghiaccio e mixare tutto. Il filetto deve macerare con erbe per 2-3 ore, quindi passarlo in padella per scottarlo. A questo punto schiacciare le patate con aggiunta di erba cipollina, sale, pepe e olio: Presentazione del piatto: a) b) base con infuso di peperoni galletta di patata come letto del filetto c) sistemazione del filetto su galletta e filo di olio al rosmarino Piatto proposto dallo chef Nunzio Tartaglia Agriturismo Masseria sul Mare Strada statale 115 Siracusa – Noto km 391,600 (contrada Gallina) 96012 Avola (Siracusa) 3461730345