Effetti clinici e biochimici dell`antroterapia a calore secco: studio

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Effetti clinici e biochimici dell`antroterapia a calore secco: studio
EFFETTI CLINICI E BIOCHIMICI DELL’ANTROTERAPIA A CALORE SECCO:
STUDIO CLINICO-SPERIMENTALE
Clinics and biochimics effects of cave natural therapy: clinical-experimental study
M. Costantino, F. Rossi, *L. Ametrano, *V. Lucente, E. Lampa
II Università degli Studi di Napoli
Dipartimento di Medicina Sperimentale sezione Farmacologia "L Donatelli"
Scuola di Specializzazione in Idrologia Medica
*Terme di Agnano (Napoli)
Effetti clinici e biochimici dell’antroterapia a calore secco: studio clinico-sperimentale
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RIASSUNTO
L’antroterapia naturale caldo secca è una metodica applicativa termale che trova indicazione nella cura
dell’osteoartrosi (OA). Scopo di tale studio è stato quello di valutare alcuni effetti cimici e biochimici nonché
la tollerabilità di un ciclo curativo antroterapico in grotta naturale caldo-secca delle Stufe di S. Germano delle
Terme di Agnano (Napoli) in una patologia a grosso impatto sociale quale l’osteoartrosi. Lo studio è stato
condotto su un campione di 21 soggetti, di cui 44% di sesso femminile e 56% di sesso maschile, di età
compresa tra i 37 e i 72 anni, con un’età media pari a 53±0,4 anni, affetti da patologia artrosica. All’inizio e a
fine ciclo termale sono stati eseguiti rilievi ematochimici (colesterolemia totale, HDL, glicemia ed uricemia) e
rilievi clinici (pressione arteriosa, peso corporeo e analisi di composizione di massa corporea). I risultati
hanno evidenziato a fine ciclo curativo antroterapico naturale caldo-secco: 1) ottima tollerabilità; 2)
significativo (P<0,05) effetto ipotensivo nei soggetti ipertesi in terapia farmacologica oppure non in terapia,
mentre negli ipotesi e normotesi le variazioni pressorie sono risultate minime e mai significative; 3) nessuna
significativa variazione del peso corporeo e della composizione della massa corporea; 4) una significativa
riduzione della colesterolemia totale nei soggetti ipercolesterolemici e nessuna significativa variazione in
quelli normocolesterolemici, e là dove sono stati riscontrati valori ematici di HDL inferiori alla norma si è
assistito ad un loro aumento entro range di normalità; 5) alcuna significativa variazione della glicemia sia
negli iperglicemici sia nei normoglicemici; 6) alcuna significativa variazione dell’uricemia in soggetti
normouricemici, mentre in caso di alterazione con valori superiore alla norma si è evidenziato una sua
normalizzazione. In conclusione i risultati di questo studio clinico-sperimentale sembrano dimostrare che
l’antroterapia naturale a calore secco può costituire un interessante approccio terapeutico in soggetti affetti
da osteoartrosi anche in presenza di alcuni indici ematochimici alterati (colesterolemia totale, HDL, uricemia,
glicemia).
SUMMARY
"Clinics and biochimics effects of cave natural therapy: clinical-experimental study" The mineral natural dryhot cave therapy has acquired more importance in osteoarthritis (OA) treatment The aim of our study was to
evaluate clinics and biochimics effects and adverse reactions of mineral natural dry-hot cave treatment at
"Agnano terme" (Naples -ltaly) in patients affected by osteoarthritis. Cur data appear demonstrated: 1) not
significant adverse reactions; 2) significant (P<0.05) hypotensive activity in patients with high blood pressure
and last reduction not statistical significant in patients with normal or low blood pressure; 3) not significant
modification of bodily weight and of composition of the bodily bulk; 4) significant reduction of plasma
cholesterol level in hyper-cholesterolemic and not significant modifications in normocholesterolemic subjects;
5) not significant modification of serum glycaemia in normal and hyperglycemic patients. In conclusion our
investigation evidence that mineral natural dry-hot cave therapy is excellent tolerable and is considered as
therapeutically approach in osteoarthritis patients affected by modification of some serum indicators.
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INTRODUZIONE
Tra le metodiche applicative termali utilizzate per il trattamento dell’osteoartrosi (OA) troviamo quella
ANTROTERAPICA, attraverso cui si ha l’utilizzazione terapeutica di microclimi reperibili in cavità naturali o
grotte (1,2,3,4).
Attualmente in base al tasso di umidità e alla temperatura le grotte naturali vanno distinte in caldo-umide e
caldo-secche.
Le GROTTE NATURALI CALDO-SECCHE rispetto a quelle umide presentano un più basso grado di umidità
e pertanto l’evaporazione del sudore è maggiore.
In Italia un esempio di grotta naturale caldo-secca è presente presso le Terme di Agnano in Napoli, ove si
trovano le Stufe di S. Germano.
Queste costituiscono l’unico esempio di saune naturali a calore secco in Italia, il cui particolare microclima è
legato al fenomeno geofisico dei soffioni vulcanici propri dei campi flegrei (5).
Esse constano di una serie di sale comunicanti ad elevata temperatura (da 40°C fino a 70°C) e a basso
tenore di vapore d’acqua con elevata componente di idrogeno solforato e sali minerali.
All’interno delle varie sale esistono dei fori che consentono alle esalazioni di impregnare l’ambiente delle
varie sostanze (zolfo, iodio, anidride carbonica, acqua ecc) che fuoriescono dalla fenditura della crosta
terrestre posta sotto il pavimento.
Grazie a tali caratteristiche il trattamento antroterapico caldo-secco delle stufe di S. Germano favorisce una
copiosa sudorazione ed una azione disintossicante con beneficio sia per i pazienti reumatici sia per quelli
affetti da patologie respiratorie e della pelle.
In base a quanto sopra esposto, scopo della presente indagine clinico-sperimentale è stato quello di valutare
alcuni effetti clinici e biochimici nonché l’eventuale comparsa di eventi indesiderati della terapia termale in
GROTTA NATURALE CALDO-SECCA nel trattamento dell’osteoartrosi (OA).
MATERIALI E METODI
Per effettuare lo studio è stato reclutato presso le Terme di Agnano (Napoli) un campione costituito da 27
soggetti.
I soggetti del campione esaminato, di cui 44% di sesso femminile e 56% di sesso maschile, di età compresa
tra i 37 e i 72 anni, con un’età media pari a 53±0,4 anni, risultavano affetti da patologia artrosica localizzata a
livello del rachide cervico-lombo-sacrale a cui si aggiungeva localizzazione artrosica alle ginocchia nell’11%
dei soggetti, all’articolazione scapolo-omerale nel 7% dei casi, all’anca nel 7% dei casi ed alle mani nell’11%
dei casi.
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I soggetti del campione tenuto sotto osservazione, dopo opportuni controlli medici e previo consenso
informato, sono stati sottoposti ad un ciclo antroterapico naturale caldo-secco.
Il ciclo antroterapico comprendeva 12 sedute intervallate da un giorno di riposo a metà cura per ovviare alla
crisi termale.
L’antroterapia, eseguita al mattino a digiuno o comunque lontano dai pasti, prevedeva il passaggio
attraverso 2 zone con crescente grado di Umidità Relativa e Temperatura indi si effettuava il percorso
inverso.
Il tempo di permanenza nei vari antri all’andata e all’uscita avveniva in maniera progressivamente crescente
(15® 20® 25® 30 minuti).
Trascorso il periodo di permanenza i soggetti effettuavano doccia con acqua minerale bicarbonato-alcalina
bromoiodica raffreddata progressivamente (per combattere l’azione deprimente ed astenizzante su
pressione arteriosa e tono muscolare) ed infine effettuavano reazione termale sudatoria con riambientazione
termica della durata di 20-30 minuti.
Per ogni paziente è stato redatto un apposito diario clinico in cui sono stati riportati tra l’altro all’inizio e a fine
ciclo antroterapico i seguenti parametri:
Ø Pressione arteriosa, in tal caso in base al tipo di presentazione pressoria i pazienti sono stati distinti in 4
sottogruppi: GRUPPO IPET, costituito da 10 soggetti (37%) ipertesi in terapia farmacologica (diuretici e/o
aceinibitori e/o calcio-antagonisti); GRUPPO IPENT, costituito da 2 soggetti (7%) ipertesi non in terapia
farmacologica (diagnosi di ipertensione al momento della visita di accettazione alle cure Termali oppure di
loro spontanea volontà avevano smesso di assumere il farmaco); GRUPPO NOR, costituito da 11 soggetti
(41%) normotesi; GRUPPO IPO, costituito da 4 soggetti (15%) ipotesi
Ø Peso corporeo, il rilievo, espresso in Kg, è stato effettuato con bilancia SECA
Ø Analisi della composizione corporea, effettuata mediante apparecchio impedenziometrico Biodynamics
BIA 310 e Bioimpedance Analyzer che grazie al passaggio di una corrente mono- (o meglio) multifrequenza
permette di predire con elevato grado di precisione l’acqua totale, la massa magra e quindi quella grassa
Ø alcuni indici ematochimici come colesterolemia totale, concentrazione ematica di HDL, glicemia,
uricemia; in tal caso il rilievo è stato effettuato su sangue capillare con apparecchiatura Reflotron Plus della
Roche.
Riguardo la colesterolemia totale si fa presente che in base alloro stato colesterolemico i pazienti sono stati
suddivisi in due sottogruppi:
Ø 16 soggetti (59%) normocolesterolemici (colesterolo plasmatico totale £ 200mg/dl);
Ø 11 soggetti (41%) ipercolesterolemici (colesterolo plasmatico totale > 200mg/dl), di cui 10 non in terapia
farmacologica (37%) e 1 in terapia farmacologica (4%).
Riguardo, invece, la glicemia i soggetti del campione esaminato, in base alloro stato glicemico, sono stati
suddivisi in due sottogruppi:
Ø 22 soggetti (81%) normoglicemici (glicemia £ 110mg/dl);
Ø 5 soggetti (19%) iperglicemici (glicemia >110mg/dl), di cui l’11% in terapia farmacologica.
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In tutti i casi i parametri considerati sono stati rilevati al mattino a digiuno, prima di iniziare e a fine ciclo
termale antroterapico caldo-secco. Sono stati poi messi a confronto i valori rilevati all’inizio con quelli rilevati
a fine ciclo antroterapico.
La valutazione statistica dei dati è stata eseguita determinando la media e l’errore standard. I risultati sono
stati poi comparati con il test "T" di Student per dati appaiati. Valori di P<0,05 sono stati considerati
statisticamente significativi (6).
RISULTATI
Influenza di antroterapia naturale caldo-secca su pressione arteriosa
I risultati di questo studio,
come si può osservare dalla
tabella corrispondente (tab.
1),
hanno
evidenziato,
rispetto ai valori basali (cioè
prima di iniziare il ciclo
termale), una riduzione dei
valori pressori sistolici e
diastolici a fine trattamento
antroterapico
naturale
caldo-secco
sia
nel
sottogruppo IPET (pazienti
ipertesi
in
terapia
farmacologica) sia in quello
IPENT (pazienti ipertesi non
in terapia farmacologica).
Tale riduzioni sono risultate
quasi
sempre
statistica-
mente significative (P<0,05)
sia per i valori pressori
sistolici
sia
per
quelli
diastolici, in accordo con
altri dati di letteratura (tab.
1).
Nei
soggetti
normotesi
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(gruppo NOR) ed in quelli ipotesi (gruppo IPO), sono state rilevate variazioni pressorie sia sistoliche e sia
diastoliche modeste e mai significative (P>0,05) (tab. 1).
Influenza di antroterapia naturale caldo-secca su peso corporeo
I dati rilevati ad inizio e a fine cura termale non hanno evidenziato alcuna significativa variazione del peso
corporeo, espresso in Kg, dei soggetti del campione esaminato (76,5±0,5® 76,5±0,5) (tab. 2).
Influenza di antroterapia naturale caldo-secca su composizione corporea
I risultati a breve termine riguardo l’analisi della composizione corporea hanno evidenziato che non si ha
alcuna significativa (P>0,05) variazione a fine cura termale verso i valori basali, cioè rilevati prima di iniziare
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il ciclo antroterapico caldo-secco, sia della percentuale totale di acqua corporea (42±0,64® 42±0,7) sia della
massa magra (56±1,34® 57±2,1) sia di quella grassa (22±0,84® 22±0,9) (tab. 3).
La stessa cosa si rileva riguardo l’IMC (Indice di Massa Corporea) (28,06±0,84® 27,96±0,8) (tab. 3).
Influenza di antroterapia naturale caldo-secca su colesterolemia totale e concentrazione ematica di
HDL
L’analisi dei dati rilevati ha mostrato una diminuzione statisticamente significativa (P<0,01) della
colesterolemia totale tra inizio e fine ciclo antroterapico nel sottogruppo di soggetti dislipidemici (232±5,7®
202±9,3) non in terapia farmacologica (N=10); mentre nel sottogruppo dei normolipidemici (N=16) non è
stata osservata alcuna significativa (P>0,05) variazione (170±2,4® 178±4,5) (fig. 1).
La concentrazione di HDL ha presentato valori entro range di normalità (>30mg/dl) in 17 soggetti del
campione considerato in cui si è riusciti ad effettuare il monitoraggio prima e dopo ciclo curativo termale e
non ha subito alcuna significativa (P>0,05) variazione a fine trattamento antroterapico naturale caldo-secco
(60±4,2® 57±3,1) (fig. 1).
In un solo caso è stato evidenziato, prima di iniziare il trattamento termale, un valore alterato di HDL
(26,7mg/dl).
A fine ciclo curativo antroterapico tale valore ha subito un incremento (26,7mg/dl® 42,4mg/dl) con ritorno alla
norma.
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Influenza di antroterapia naturale caldo-secca su glicemia
L’analisi dei dati rilevati non ha evidenziato alcuna variazione statisticamente significativa (P>0,05) rispetto al
valore basale a fine cura antroterapica in entrambi i sottogruppi di pazienti monitorati (tab. 4).
Influenza di antroterapia naturale caldo-secca su uricemia
L’analisi dei valori uricemici rilevati nei soggetti di sesso femminile (N=12) del campione considerato ha
evidenziato 1 solo valore anormale cioè superiore a 5,7mg/dl che si è lievemente ridotto a fine ciclo curativo
antroterapico caldo-secco (5,9® 5,8); nei rimanenti 11 soggetti sono stati evidenziati, ad inizio ciclo termale,
valori entro range di normalità (<5,7mg/dl) e tali sono rimasti a fine cura senza subire alcuna significativa
variazione (3,5±0,3® 3,6±0,3).
Invece nei soggetti di sesso maschile, di età inferiore o uguale ai 65 anni (N=15), l’analisi dei valori uricemici
rilevati ha evidenziato 1 solo valore anormale cioè superiore a 7,0mg/dl che si è normalizzato a fine ciclo
curativo antroterapico caldo-secco (7,62® 5,47); nei rimanenti 14 soggetti sono stati evidenziati, ad inizio
ciclo termale, valori entro range di normalità (<7,0mg/dl) e tali sono rimasti a fine cura senza subire alcuna
significativa (P>0,05) variazione (4,7±0,4® 5,2±0,2) (tab. 4).
Valutazione di eventi indesiderati in corso di Antroterapia naturale caldo-secca
In corso di trattamento antroterapico naturale caldo-secco non si sono riscontrati effetti collaterali
indesiderati. Lieve cefalea (1 paziente), tachicardia (1 paziente) e senso di oppressione (1 paziente) sono
stati riscontrati in genere nei primi 3-4 giorni di cura da imputare al cosiddetto stress termale. Comunque in
nessun soggetto è stato necessario interrompere il trattamento termale.
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DISCUSSIONE
Tra le malattie artroreumatiche l’Osteoartrosi (OA) costituisce la patologia articolare più diffusa (7).
Attualmente essa viene considerata come una patologia in cui viene ad essere coinvolta l’intera struttura
articolare: cartilagine, sinovia ed osso (1, 7) Nella cura dell’osteoartrosi notevole importanza ha acquisito,
negli ultimi anni, la cura Termale o Crenoterapia (8,9,10,11,12,13) il cui meccanismo d’azione, ancora oggi,
è conosciuto solo in parte.
Dalla letteratura (1,3,4) si evince che i benefici terapeutici esplicati dall’antroterapia (16) sono
essenzialmente riconducibili all’intensa diaforesi, che consente l’eliminazione di scorie metaboliche ed un
lavaggio tessutale, soprattutto se allo stimolo diaforetico si accompagna una reintegrazione idrica mediante
somministrazione idropinica con conseguente eliminazione di acqua e scorie metaboliche; l’intensa
vasodilatazione porta a diminuzione di pressione sistolica e diastolica; infine la termoterapia esogena
determinando, nell’organismo trattato, azioni miorilassanti, decontratturanti ed attivazione ipofisaria con
liberazione di ormoni e di peptidi oppioidi, induce diminuzione sia del dolore articolare sia della difficoltà
funzionale che caratterizzano clinicamente l’OA (14,15).
Partendo da queste premesse questo studio ha avuto lo scopo di valutare l’influenza di un ciclo
antroterapico naturale caldo-secco delle Stufe di S. Germano delle Terme di Agnano in Napoli su alcuni
parametri clinici e biochimici in soggetti affetti da osteoartrosi (OA).
I risultati di questo lavoro clinico-sperimentale, in accordo con dati di letteratura (16,17,18,19,20), hanno
mostrato un effetto vasodilatatore periferico ed ipotensivo anche dell’antroterapia naturale caldo-secca delle
Terme di Agnano. Si è riscontrato, infatti, una modica quasi sempre significativa (P<0,05) diminuzione dei
valori pressori massimi e minimi in soggetti ipertesi in terapia farmacologica oppure non in terapia
farmacologica, con sinergismo d’azione quando la terapia termale veniva associata a quella farmacologica;
mentre negli ipotesi e normotesi le variazioni pressorie sono state minime e mai significative.
Tali risultati pongono le basi per ulteriori approfondimenti sulle variazioni cardio-circolatorie in corso di
Antroterapia naturale caldo-secca.
Il nostro studio evidenzia, inoltre, che non si ha alcuna significativa variazione del peso corporeo e della
composizione corporea durante il ciclo antroterapico naturale caldo-secco.
Vari studi (1,20,21,22) hanno posto in evidenza una certa importanza dei mezzi di cura termale, in
particolare della Fangobalneoterapia, come coadiuvante ai classici interventi terapeutici delle iperlipidemie.
In accordo con tali dati i risultati di questa ricerca evidenziano che, anche in corso di antroterapia naturale
caldo-secca, si ha una significativa riduzione della colesterolemia totale in soggetti ipercolesterolemici non in
terapia farmacologica e senza variazioni dietetiche e nessuna significativa variazione in quelli
normocolesterolemici.
Nel sottogruppo degli ipercolesterolemici si è evidenziato in un caso un valore di HDL inferiore alla norma
che a fine ciclo termale ha registrato un aumento con ritorno alla norma.
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Questo studio sembra anche mostrare che l’antroterapia naturale caldo-secca non influenza in maniera
statisticamente significativa il parametro ematochimico glicemia dei soggetti tenuti sotto osservazione, sia
nei normoglicemici sia negli iperglicemici.
Pertanto, in accordo con la letteratura (9), anche la metodica antroterapica naturale caldo-secca sembra
porsi come presidio ottimale per la cura di osteoartrosici diabetici, in quanto con essa si ottiene un efficace
effetto antinfiammatorio senza significative variazioni dell’omeostasi glicemica.
L’uricemia non ha mostrato alcuna significativa variazione in soggetti con valori normali, mentre in caso di
alterazioni con valori superiore alla norma si è evidenziato una sua normalizzazione.
Riguardo, infine, gli effetti collaterali indesiderati lo studio ha evidenziato un’ottima tollerabilità del
trattamento antroterapico oggetto della ricerca e in nessun caso è stato necessario interrompere il
trattamento. In conclusione i risultati di questo studio evidenziano che l’ANTROTERAPIA NATURALE
CALDO-SECCA delle Stufe di S. Germano delle Terme di Agnano in Napoli, presenta caratteristiche
chimiche, fisiche e chimico-fisiche che le conferiscono una buona tollerabilità locale e sistemica; un effetto
ipotensivo in soggetti ipertesi in terapia farmacologica e non; un’azione normocolesterolemizzante ottenuta
senza farmaci e senza variazioni della usuale alimentazione; la capacità di non alterare il peso corporeo e la
composizione della massa corporea; la capacità di non variare l’omeostasi glicemica risultando utile, come
terapia antiflogistica, anche in soggetti osteoartrosici sofferenti di diabete; la capacità di poter influenzare in
maniera positiva valori alterati di uricemia.
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