la passione per le graduatorie.
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la passione per le graduatorie | dossier | 2010 la passione per le graduatorie. DOSSIER Negli ultimi anni si è diffusa la pratica di verificare le performance delle città, predisponendo graduatorie e classifiche che misurano aspetti diversi. Sulla base di queste graduatorie, le città vengono messe in relazione le une con le altre, se ne valutano i successi e i cambiamenti, se ne criticano i punti deboli e i ritardi. Anche Torino è stata oggetto di questo tipo di studi, che a volte l’hanno promossa, altre volte l’hanno bocciata. Ma cosa dicono veramente le classifiche sulla città? E cosa pensa di Torino chi ci abita, ci lavora, o la frequenta per i più diversi motivi? Ma perché fare una graduatoria? «La mia città è meglio della tua». «La mia città è peggio della tua». Si tratta di affermazioni piuttosto comuni nelle conversazioni con amici, colleghi e conoscenti. Ma come arriviamo a esprimere questi giudizi? Se ci pensiamo, si tratta di un esercizio tutt’altro che banale. Innanzitutto, qualsiasi città è un sistema complesso: individui, attività economiche, infrastrutture, spazi verdi e costruiti, e persino leggi, tradizioni, costumi sono elementi che contribuiscono a costruire il senso di una città, la sua identità. Dovrebbero, quindi, essere presi tutti in considerazione nel momento in cui si formula il proprio giudizio. Tuttavia, una conoscenza approfondita di tutti questi elementi è molto difficile, se non impossibile. La città, oltre che sistema complesso, è poi anche un organismo vivo, oggetto di trasformazioni continue. Ne consegue che qualsiasi valutazione espressa in un dato momento corre il rischio di fotografare una situazione che oramai è già passata. La passione per le graduatorie è il tema di una discussione che ha coinvolto sia un gruppo di studiosi e specialisti sia privati cittadini invitati a presentare la loro personale graduatoria di città meglio-e-peggio di Torino. Le risposte dei primi aiutano a leggere studi e fenomeni non privi di ambiguità; i secondi hanno partecipato a un concorso, Tweet your city, che ha eletto la miglior graduatoria e il miglior slogan. |1| la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Concorso “Tweet your city. Qual è la tua città ideale?” 17 MAGGIO 2010 un particolare punto di vista; Cosa pensa di Torino chi ci abita, ci lavora, o la frequenta per i motivi più diversi? Quali sono 2. spiegare in breve il punto di vista scelto; oggi i suoi punti deboli e i punti di forza? Quali 3. scrivere un tweet capace di sintetizzare il senso della classifica proposta. altre città dovrebbe prendere a modello Da quali esempi negativi dovrebbe guardarsi? L’autore del tweet migliore, il più originale e riuscito, sarà selezionato da una giuria e vincerà un buono per un viaggio in una città europea. Basta compilare il modulo di partecipazione e inviarlo via e-mail a [email protected] entro il 18 giugno 2010. Tenete d’occhio i commenti: pubblicheremo man mano i contributi ricevuti! Le risposte 1. dondiegodelavega scrive: 18 giugno 2010 alle 12:24 Torino è meglio di: Milano Torino è peggio di: Praga e Copenhagen, finora le mie preferite Gusto personale Il tweet: Mole, Egizi, Cinema, Libro, Lo chiediamo ai lettori del blog attraverso il Olimpiadi, Auto, Alpini in adunata, noccio- concorso “Tweet your city”. Un concorso gratui- le: monumentale, culturale, sportiva, pro- to e aperto a tutti coloro che vorranno condivi- duttiva, patriottica, golosa! dere le proprie idee sulla città ideale, in un 2. Ale_sandra scrive: tweet, un testo di massimo 140 caratteri (spazi 18 giugno 2010 alle 09:50 inclusi). Il concorso chiede di fare un esercizio Torino è meglio di: Disneyland di scrittura: si potrà inviare uno slogan, un afori- Torino è peggio di: Un-Non-Luogo sma, una poesia, una massima, una freddura, un La città è il luogo reale dove l’individuo di- microscript. Il tweet potrà essere narrativo, poe- viene “essere sociale”: è il luogo degli incontri, tico, ironico, serio. Potrà essere scritto in italia- dello scambio di esperienze, è lo spazio della no, ma anche in inglese o in francese. vita di migliaia di persone. Un luogo dove la realtà declina e colora i so- Partecipare è semplice. Occorre: gni di ciascuno, senza ricorrere ad artifici. 1. elaborare la propria personale classifica, indi- Ciascuno con il proprio ritmo, fa parte della cando una città migliore di Torino e una cit- rumoroso melodia di un’intera città. Ed è tà peggiore (cioè una città da prendere ad musica, a volte anche poesia. esempio e una città da non imitare) secondo |2| la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Il tweet: Case tonde, morbide come nuvole cellule di un corpo umano al ritmo del pro- di panna. Guardano il sole e la terra rossa, prio metabolismo. Un cambiamento sosteni- vivono di passi e sorrisi di giorno. Poi il buio bile e fonte di crescita sociale, culturale ed delle stelle. economica non può che fondarsi sull’identità del territorio, frutto del suo genius loci, della 3. Chiara scrive: sua storia e del suo presente; trascurare invo- 18 giugno 2010 alle 08:49 lontariamente o di proposito questa eredità Torino è meglio di: Milano porta ad una perdita di valori e alla costruzio- Torino è peggio di: Zurigo ne un paesaggio alieno. Città come Milano Quando per strada stai con il naso all’insù. sembrano voler forzatamente rincorrere mo- Incroci la Mole e di sera le luci. Alle 4 di not- delli estranei, dimenticando gli impatti che le te Piazza Castello è una meraviglia. Nel silen- intangibilità di un territorio possono avere zio, senti sola la voce di chi ti porterà a casa. sulla sua economia e spogliando il tessuto ur- Torino sono i parcheggi difficili e la musica bano della sua identità; Berlino pone invece le dei murazzi che non dorme. Sono le strade fondamenta delle sue trasformazioni sulla co- parallele e i bus che corrono di notte. Torino stante dolorosa rielaborazione del passato e sono i papeveri che crescono ai bordi delle della storia. Paradigmi come questi ci permet- strade. Torino sono i giovani artisti. Le mo- tono di guardare a Torino come città forte stre fotografiche durante l’aperitivo. C’è qual- della sua identità passata e presente e ricca in cosa qui che ti lascia malinconia quando te ne patrimonio tangibile ed intangibile, terreno vai, infatti poi ci torni sempre. Torino sono i ideale per la costruzione di un futuro sosteni- racconti sulla magia. Torino è a dimensione bile. d’uomo. Milano esagera. Zurigo insegna. Ci Il tweet: Torino, pietre vive palpitanti di dice con voce da maestra di non svuotare le storia che plasmano un progetto di futuro. nostre tasche per terra. Ci raccomanda di aver 5. Claudio De Maria scrive: cura del verde. Milano se ne frega. Torino, tu pensaci per favore. 18 giugno 2010 alle 08:15 Il tweet: Cari abitanti, vi chiedo un favore: Torino è meglio di: Torino aiutatemi ad essere migliore, in cambio vi Torino è peggio di: Torino darò spazi dove stare tranquilli come in un La Torino di oggi nel 2010 è, secondo abbraccio. Torino. me,migliore di venticinque anni fa, quando lasciai questa città per andare a lavorare altro- 4. Alter scrive: ve ( Roma, Milano, Los Angeles, Lecco). So- 18 giugno 2010 alle 08:19 no tornato ad abitarvi vicino (Rivoli), poten- Torino è meglio di: Milano domi permettere nel tempo libero di osservare Torino è peggio di: Berlino la città con gli occhi del turista che scopre All’espressione “capitali europee” è spesso col- continuamente novità e antichità. Qui ho vis- legata l’idea di immobilità e polverosa fissità suto nei miei primi trentacinque anni di vita, della storia, contrapposta al dinamismo delle e la conosco piuttosto bene, perchè le impres- metropoli americane ed asiatiche. Tutti gli sioni giovanili permangono per tutta la vita. spazi urbani, in realtà -anche le città europee, Torino è sicuramente più ordinata e vivibile sono in continua evoluzione e costante cam- di altre metropoli italiane, come Roma, caoti- biamento; questo trasformarsi non è altro che ca per via del suo tessuto urbano millenario, e il respiro del tessuto urbano vivente che si Milano, dove la insufficiente viabilità-specie modifica, così come nascono e muoiono le |3| la passione per le graduatorie | dossier | 2010 nei tratti vicino alle tangenziali- è causa di il lungo Po col Valentino che non si dà arie d’ notevoli disagi ai cittadini. Torino è diventata importanza migliore di se’ stessa, probabilmente perchè, e ti fà respirare profumi di fiori col passare del tempo, ha assorbito meglio di sbocciati in ritardo altre l’ impatto delle componenti multietniche tra promesse di innamorati e socio-culturali provenienti dall’ estero, pre- atmosfere ovattate valentemente. Ciò può spiegarsi, secondo degli anni sessanta me,con il fatto che questa città ha cominciato dal cielo plumbeo ben presto, fin dagli anni ’50 e ’60 , a cono- e tanta neve d’ inverno scere l’immigrazione di massa proveniente quasi a concedere intimità dall’interno dei confini nazionali, e ad assue- ai modesti cortili farsi all’accoglienza di lavoratori molto spesso deamicisiani lontanissimi dalle sue tradizioni industriali, al come la gente tutta lì intorno dialetto ed alle consuetudini del Piemonte. le case di borgo san Paolo Però c’è il senso dell’adattamento a situazioni dove sono cresciuto nuove anche da parte di chi viene qui: l’ altro tra oratorio salesiano giorno mi ha avvicinato un giovane uomo di e gli amici di quartiere etnia nord-africana, dicendomi: ” Ca scusa che suonavano nelle cantinette monsu, a veul catè quaicos?”. Torino è una le canzoni dei Beatles città dove la cultura viene favorita ed apprez- la Crocetta sobria ed elegante zata, ciò non avviene così sovente in altre città che ricorda il West End londinese italiane. Molti sono i nomi delle persone illu- le piazze del centro stri che vi sono nate e sarebbe troppo lungo severe e metafisiche farne qui l’elenco. Io mi sento onorato di far come un dipinto di De Chirico parte di questa città, avendo sempre cercato di dove Erasmus da Rotterdam impazzì contribuire a portarne alto il nome ovunque abbracciando un cavallo sia andato. e dove Soldati solo qui TORINO si sentiva immaginifico corsi alberati respirare le atmosfere un pò nebbiose dritti come lunghe lance che ispirarono Fred Buscaglione che trafiggono nel creare lo swing italiano il cuore della città di ” Eri piccola così ” ed i platani che abbracciano e camminare di notte un cielo vicinissimo in piazza CLN mutevole scenario perfetto di ” Profondo rosso ” quasi pensato la vecchia Vanchiglia per questa città fatta di strade strette alberi che lasciano e sferragliare di vecchi tram volare via semini di luce bianca lì vicino le case di ringhiera alla leggera brezza estiva sotto la mole silenziosa sotto i portici di via Po la collina che poco si concede le cremerie ed i caffè antichi a chi non vi abita che odorano di legno e cioccolata e le camminate alla Maddalena dove andavo da studente mentre giù si vedeva |4| la passione per le graduatorie | dossier | 2010 il velo nero sopra la città Torino sta nel mezzo. Il paragone è arduo piazza San Carlo perchè i Giochi estivi non sono i Giochi in- grande salotto del centro storico vernali, composta e discreta Si può dire che le Olimpiadi del 2006 siano come il carattere della città state un grande successo a livello organizzati- che non dà spazio al narcisismo vo, e mai si abbassa ad urlare vanità l’autoconsapevolezza dei torinesi a vivere in piazza Castello una gran bella città. Sono servite a far cono- che offre lo sfondo ideale scere Torino, le sue bellezze architettoniche, per gli appuntamenti torinesi la sua vivacità culturale, il suo stile unico e in- e ricorda lo splendore antico confondibile al mondo. Ma è come se, a un della Torino sabauda certo punto, il tutto si sia fermato… L’onda e capitale italiana lunga dell’entusiasmo è durata fino a due anni il vecchio motivetto fa, poi…la città non ha mai spiccato il volo, “Ciau Turin mi vadu via” neanche dal punto di vista turistico…trovo ma anche lontano incredibile che non si sia fatto un Museo mi emoziono solo qui Olimpico decente, trovo incredibile che i non esiste paragone gianduiotti siano ancora in piazza Solferino (e con nessun’ altra città sulle principali guide turistiche lanciate nel Il tweet: Cara città, mi sei diventata turisti- 2006, qualcuno ci ha pensato?), per non par- ca,accogliente,quasi spumeggiante.Non lare dell’eredità materiale lasciata dalle Olim- vorrai mica fare la fine di quella gran man- piadi: piange il cuore oggi vedere come è ri- tenuta che è l’Italia? dotto il Villaggio Olimpico, con strutture fa- certo… un grande impulso verso tiscenti e abbandonate… 6. immis84 scrive: Il tweet: Che la tua Mole volteggi nel cielo 17 giugno 2010 alle 13:10 senza zavorre che ti anco(To)rino a terra! Torino è meglio di: Torino è peggio di: Roma 8. Michela Urietti scrive: La poesia e la bellezza degli scorci cittadini 17 giugno 2010 alle 09:31 Il tweet: Roma + Antica = ROMANTICA Torino è meglio di: non so #matematicadelcuore Torino è peggio di: non so Il punto di vista scelto per redigere la mia 7. Starsailor scrive: classifica è stato…la mia ignoranza. 17 giugno 2010 alle 12:21 Comunque mi permetto di esprimere un pa- Torino è meglio di: Atene rere. Torino è peggio di: Barcellona Se si può usare come criterio del meglio e del Come le Olimpiadi possono cambiare (co- peggio anche il “riso-sorriso” della gente che munque in meglio) le città, ma con sfumature le abitano, forse certe città del “terzo mondo” e grado di successo diversi. Barcellona è il ca- in cui ho vissuto ne uscirebbero prime in clas- so positivo, esempio virtuoso di città rinata sifica nella categoria “meglio” e altre del “pri- nel concreto e nell’immaginario collettivo (lo mo mondo”, ultime. Ma, forse, giustamente, pensi anche se non ci sei mai stato). Atene è si deve tener conto anche di tante altri para- si, migliorata, ma non si può certo dire che il metri. Direi comunque che il “criterio riso- suo appeal sia così cresciuto… sorriso” non dovrebbe essere trascurato per |5| la passione per le graduatorie | dossier | 2010 progettare una “bella e buona città”. Penso competitiva e non mi sembra esistano attività che chi progetta una città, o una sua parte, alternative che trainino lo sviluppo della città. dovrebbe chiedersi non solo se “fatta così” Nello stesso tempo Torino è peggio di Parigi quella struttura sarà efficiente e funzionale, perché la sua offerta economica, formativa, ma se alla sera la persona che ci abiterà sarà culturale, architettonica, e più in generale un po’ contenta di aver camminato in quelle l’immagine che trasmette di sè, rimane a un strade, di aver fatto la coda in quegli uffici, livello medio-basso in Europa. Una soluzione passato ore in quelle officine, fatto la spesa in potrebbe venire dalla proposta di collabora- quei mercati… So bene che il criterio “riso- zione con l’odiata (o forse solo invidiata) Mi- sorriso” è piuttosto vago, ma forse è ciò che lano e, effettivamente, in questi anni mi sem- può far la differenza… bra di capire che si stia andando in questa di- Vorrei anche aggiungere che se si può in sol- rezione. Collaborazioni con altre città potreb- doni dire che una città è fatta di case e se si bero forse aiutare anche il rilancio di Genova, accetta quanto un giorno un monaco mi disse che però, per il momento, non sembra essere , “casa può anche essere il cuore di una perso- interessata a percorrere questa strada. na con cui ci si trova all’aise”, beh allora sa- Il tweet: Torino si dimostra più intelligente rebbe interessante non tanto fare una città di di altre città perché ha capito che se non si “cuori” (troppo romantica e sdolcinata, di- può sconfiggere i propri nemici, è meglio remmo storcendo il naso!) quando una città farseli alleati dove il cuore possa far capolino e sciogliere il 10. 3lenA scrive: cemento armato che spesso come guscio di 16 giugno 2010 alle 10:44 tartaruga imprigiona il “riso-sorriso” che Torino è meglio di: Pentesilea ognuno porta in sé e così, sì, penso saremmo Torino è peggio di: Pirra tutti più a l’aise! Per poter dare un giudizio più o meno com- Il tweet: Non case a forma di cuori, ma cuori pleto sua una città credo la si debba vivere. a forma di casa: Torino, con un sorriso da Vivere però non significa starci per un po’ o bambino! passarci attraverso, vivere credo significhi abi- 9. Giuliana scrive: tarci per un periodo abbastanza lungo, tale 17 giugno 2010 alle 09:07 che se qualcuno ti chiede un posto dove anda- Torino è meglio di: Genova re a mangiare gliene sai consigliare almeno Torino è peggio di: Parigi uno per quartiere! E poi sapere in quale posto Non penso di poter esprimere un punto di vi- andare se ti senti triste, o se ti senti felice, o in sta particolare, se non il mio! Nella mia espe- quale angolo della città rifugiarti se hai voglia rienza, allora, Torino è meglio di Genova di startene solo, ma anche a quale porta bus- perchè, sebbene non abbia il vantaggio di tro- sare se invece vuoi compagnia. Vivere un luo- varsi sul mare, Torino ha saputo costruire una go, insomma, e tutti i luoghi che a loro volta propria identità specifica ed ha lavorato negli contribuiscono a donargli quel senso di città. anni per migliorarsi. Genova, al contrario, Non invisibile. sembra abbandonata a se stessa. La viabilità E io di città ne ho girate per studio, per lavo- del territorio genovese (certamente anche per ro. Eutropia, Zenobia, Teheran, tra poco colpa della carenza in Liguria di spazio pia- Clarice. Ma vivere, vivere ho vissuto nella mia neggiante) è caotica. Il centro storico non è città d’origine e in quella che mi ha accolto abbastanza curato. L’attività portuale non è per quattro anni, Torino. E Torino è meglio |6| la passione per le graduatorie | dossier | 2010 di Pentesilea, perchè c’è sempre qualcosa da amano e non solo da chi ci vive per diritto di fare, un incontro, un film, un concerto, una nascita. Torino è peggio quando è grigia co- grigliata al parco. Torino è frizzante, è un me nell’immaginario collettivo, quando le re- esempio di civiltà, una città sicura e gole tendono a chiudere la possibilità di con- d’integrazione. E poi a Torino non importa fronto tra noi cittadini così diversi l’uno con chi cammino mano nella mano, nessuno dall’altro, quando ciò che manca è percepito se ne preoccupa o sconvolge. E questo senso più forte di ciò che offre. di compostezza perpendicolare ma anche li- Il tweet: Torino è meglio e peggio di se stes- bertà di essere che Torino mi ha fatto respira- sa … e noi con essa. re l’ho amato molto, e ora che sto per partire 12. Alessandro Marino scrive: ne assaporo la nostalgia. Ma Torino non sarà 15 giugno 2010 alle 14:27 mai come Pirra, perchè a Torino non ho tra- Torino è meglio di: Bari scorso gli anni folli dell’adolescenza, non la Torino è peggio di: Ginevra conosco a memoria e non ci sono gli affetti Quando visitiamo una città nuova abbiamo più cari nè la mia famiglia. E “quelli di fidu- certamente il vantaggio/svantaggio di cogliere cia”, dall’idraulico al dentista, me li devo tro- solamente alcuni aspetti, quelli visivi, percet- vare un pò alla volta. Se la città migliore è tivi, elementi che possono trarre in inganno quella che sentiamo casa ancora non l’ho tro- ma che a mio parere difficilmente è possibile vata. Quando la troverò forse parteciperò a rivalutare in senso assoluto. questo concorso e vi darò tutte le ragioni. Per L’immagine di pulizia, di rigore, di fare co- ora vago tra le città invisibili. mune che è possibile cogliere visitando Gine- Il tweet: Quando in una città spariscono in- vra in riva al lago è qualcosa che a Torino non croci, palazzi, divieti di sosta e restano dei avevo mai visto. Ne avevo avuto una visione luoghi che contengono persone, quella di- minima durante il periodo olimpico, eviden- venta la tua città. temente condizionata dalla volontà di appari- 11. Vipe scrive: re in modo differente da quello reale. La puli- 16 giugno 2010 alle 09:24 zia di un marciapiede, il sacchetto nel cestino, Torino è meglio di: Torino le auto parcheggiate in modo regolare: una Torino è peggio di: Torino città percettivamente “nobile”, verso cui pro- Si tende al confronto, si esaminano le diffe- vare addirittura un senso di invidia, così mi renze, ma non ci si chiede mai cosa di se stes- era parsa Ginevra. si sia “meglio” o “peggio”. Quale aspetto del A Bari, al contrario, ho trovato un concentra- proprio essere tenda al negativo e quale al po- to di disordine urbano, urbanistico e sociale sitivo. La città è di coloro che la vivono, che mi ha disorientato. Un’evidente difficoltà l’unico confronto possibile è tra se stessa e le nel cogliere una regola, un comportamento sue varie sfaccettature. Torino è la sua storia, pubblico. Il rispetto del vivere pubblico è il Torino è industriale, Torino è arte, Torino e grande passo che manca a Torino per diven- multiculturalità, Torino è giovane, Torino è tare una grande città, una CITTÀ NOBILE. tradizione. Torino è una e tante. È meglio Il tweet: FRUItori noBILI Torino nelle giornate di sole, quando le ma- 13. jose scrive: nifestazioni si alternano, quando la sua storia 15 giugno 2010 alle 10:04 è tracciata dalla cura delle architetture che la Torino è meglio di: Barcellona circondano, quando è vissuta da coloro che la Torino è peggio di: L’Aquila |7| la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Il poeta spagnolo Federico Garcia Lorca colo fa veniva dalla campagna, ieri dal sud, scrisse in un verso della sua famosa poesia oggi dal mondo dei disperati. Torino può an- Lamento per Ignacio Sanchez Mejias che cora diventare un ottimo modello di città. “Solo il toro ha il cuore in alto!”, per esaltare Torino è peggio, “meno meglio” di Praga. il carattere indomito e tragico dell’animale. In Perché Praga come scrive Sermonti “è l’unica spagnolo suona ancora meglio: “¡Y el toro so- città di cui si può dire che è la più bella del lo corazón arriba!”, più secco, più slogan. mondo senza averle viste tutte”. Pensando non al toro ma a Torino, credo che Il tweet: Il settimo giorno, mentre Dio ripo- valga la proprietà transitiva: anche la città, sava, l’uomo ha incominciato a costruire una come l’animale che la simboleggia, porta il città. cuore in alto. E questo è un peso che le costa 15. Ellina scrive: fatica. E ogni risultato è più difficile raggiun- 14 giugno 2010 alle 09:19 gerlo qui che altrove, dove magari il presente Torino è meglio di: Dallas e il futuro sembrano ben apparecchiati per Torino è peggio di: Amsterdam semplificare tutto. Ma un successo qui, quan- Ad Amsterdam ho trovato il primo semaforo do e se arriva, ha una qualità diversa. Certo, che accendendosi illuminava una bicicletta. E in tanti altri posti ancora, certe mete sono delle buffe canaline appoggiate alle scale che semplicemente impossibili da raggiungere. E permettevano il passaggio delle due ruote, questa è una sconfitta per tutti. O una buona una in fila all’altra. Lì mi sono lasciata guidare ragione per rimboccarsi le maniche e perseve- da rassicuranti cartelli stradali per sole bici: rare. non ho più visto auto, ma solo ninfee, laghetti Il tweet: Solo tor(in)o ha il cuore in alto: Fe- e anatroccoli: come per magia sono arrivata derico Garcia Lorca non sbagliava ad Harlem! 14. Flanker21 scrive: A Dallas non ci sono marciapiedi, non c’è 15 giugno 2010 alle 10:03 spazio per camminare e tanto meno per anda- Torino è meglio di: Milano re in bici. Le strade sono larghe, quattro cor- Torino è peggio di: Praga sie per senso di marcia, e le auto sono di una Per redigere la classifica ho scelto il punto di lunghezza inquietante! vista dell’essere umano. A Torino il giorno d’inaugurazione del bike Torino è meglio di Milano perché qualunque sharing mancavano le biciclette! città è meglio di Milano. Ovviamente non Il tweet: Prendi la RallenTorino: la strada parlo delle megalopoli sudamericane o india- per passare da quattro a due ruote. ne, né del deserto urbano delle metropoli 16. Giò scrive: americane nel deserto. Ma Milano ha manca- 11 giugno 2010 alle 12:18 to il proprio compito di essere una società di Torino è meglio di: Napoli persone, e neppure è diventata un laboratorio Torino è peggio di: Berlino per una convivenza futura, moderna, che spe- Berlino l’ho visitata per la prima qualche anno rimenta con fatica la tolleranza multietnica fa e mi ha lasciato un’ottima impressione: cit- come qualche altra città europea. Torino è tà grande ma efficiente, con spazi pubblici rimasta provinciale, ma accessibile. Torino ha puliti e ben organizzati, con una ricca offerta ancora memoria dei propri eroi sociali, preti o culturale, un patrimonio architettonico rile- laici, santi o sindaci, tutti intorno a Porta Pa- vante, una società multietnica e preparata a lazzo che come porta si è aperta a chi un se- ospitare chi viene da fuori, anche solo per tu|8| la passione per le graduatorie | dossier | 2010 rismo. Inevitabilmente, nella mia mente è proprio livello di vivibilità, rendendomi meno scattato il paragone con le altre città che co- amaro il rimpianto per Siena. nosco meglio in Europa. Innanzitutto, Berli- Il tweet: Cara Torino: piccolo è bello… Ma no (che nella mia classifica ideale sopravanza l’importante è pensare in grande! Parigi, Amsterdam, Oslo) è certamente me- 18. lalla scrive: glio di Torino. Torino, però, è a sua volta cer- 10 giugno 2010 alle 13:44 tamente migliore di Napoli. Nella città parte- Torino è meglio di: Torino 1980 nopea è infatti piuttosto difficile vivere: trop- Torino è peggio di: Torino 2006 po disorganizzata, congestionata, inefficiente, Torino, come ogni sistema urbano, rappre- rumorosa, priva di verde e spazi pubblici di senta un unicum che non può essere realisti- qualità. Detto questo, nella giornata di oggi, camente confrontato con nient’atro che con se in cui cominciano ufficialmente i Mondiali di stesso. Calcio Sudafrica 2010, non posso non ricor- La Torino del 1980 è la città della crisi della dare la soddisfazione di assistere, quattro anni Fiat, degli scioperi, delle proteste e rivendica- fa, alla vittoria della nazionale italiana proprio zioni ad oltranza dei sindacati. Famosa è la nel bellissimo stadio di Berlino. Una naziona- marcia dei quarantamila, svoltasi a Torino il le formata per una quota rilevante da calciato- 14 ottobre 1980, in occasione della quale mi- ri della principale squadra di calcio torinese… gliaia di impiegati e quadri della FIAT scese- Il tweet: Se nel 2006 il cielo si è dipinto di ro in piazza per protestare contro le violente azzurro sopra Berlino… il merito è anche un forme di picchettaggio che impedivano loro po’ di Torino! di entrare in fabbrica a lavorare. 17. annasofia scrive: La Torino del 2006 è la Torino Olimpica, or- 11 giugno 2010 alle 12:16 gogliosa di se stessa, della trasformazione rea- Torino è meglio di: Milano lizzata, dell’attenzione conquistata e fiduciosa Torino è peggio di: Siena nel proprio futuro. È da quando ho compiuto 18 anni circa che La Torino di oggi si posiziona da qualche penso a quanto sarebbe meraviglioso vivere in parte nel mezzo… una piccola città della Toscana. Il perchè è Il tweet: Come per le persone così per le cit- per me ovvio: dimensioni a misura d’uomo, tà “L mond l’è fait a scala chi monta chi ca- grande vivibilità, tanto verde, bei paesaggi, la”…l’importante è non rotolare giù! buon cibo e buon vino, clima piacevole ecc. 19. quablo scrive: Inoltre, credo che i Toscani siano persone 10 giugno 2010 alle 13:41 cordiali e molto simpatiche, se non fosse per Torino è meglio di: Napoli altro per il loro straordinario accento. Ne Torino è peggio di: Vienna consegue che, per quanto ami Torino, la città Non so se vi sia mai capitato di visitare sia in cui oggi vivo, il mio sogno resta quello di Napoli che Vienna. A me sì. Entrambe han- abitare a Siena. Nello stesso tempo, guardo no lasciato un segno nei miei ricordi ma in con diffidenza a Milano, la città in cui vive due modi molto diversi. Di Napoli rammento uno dei miei fratelli. Rispetto a Torino è de- i vicoli stretti, i motorini scassati che sfreccia- cisamente troppo grande, congestionata, cao- no guidati da conducenti rigorosamente senza tica e priva di verde urbano. Inoltre Torino, casco, gli odori di cibo provenienti dagli an- pur essendo una delle principali metropoli droni delle case, i panni stesi, le urla, gli italiane, ha saputo potenziare negli anni il schiamazzi, l’impressione di trovarsi in un |9| la passione per le graduatorie | dossier | 2010 ambiente estraneo e ostile, di cui non fidarsi Il tweet: Feuerbach scriveva che “siamo ciò … ma anche il colore, l’allegria, la vitalità pul- che mangiamo”… e se invece fossimo “ciò sante della città. Di Vienna mi ricordo che respiriamo”? Come cambierebbe la no- l’organizzazione perfetta, la pulizia, i servizi stra idea di città? eccellenti, la gentilezza (certo un po’ fredda) 21. naniccup scrive: delle persone, la quiete, l’atmosfera di legalità 10 giugno 2010 alle 13:37 e ordine che connota la città e i suoi abitanti. Torino è meglio di: Milano A questo riguardo, basti pensare che a Vienna Torino è peggio di: Bolzano le biciclette si parcheggiano senza mettere la Il punto di vista che esprimo è quello di una catena e che per acquistare i quotidiani è suf- persona che a Torino ci vive, studia e lavora ficiente servirsi dagli appositi distributori po- da sempre e, possibilmente, vorrebbe conti- sizionati in vari punti della città e introdurre nuare a farlo. Eppure è anche il punto di vista il denaro dovuto in delle specie di salvadanai di una persona che ha viaggiato, ha visitato annessi. Il tutto senza che nessuno controlli e paesi distanti, ha trascorso dei periodi senza che il mancato pagamento impedisca all’estero, ha conosciuto gente da tutto il l’estrazione del giornale… Potreste immagi- mondo. Ed è proprio dal dialogo con i citta- narvi nulla di simile a Napoli? Eppure anche dini di altre città e nazioni che ho elaborato la vivere a Vienna alla lunga può risultare noio- mia personale rappresentazione di Torino. E so. mi sono accorta di come, nel descrivere la mia Il tweet: Non ha senso ricercare la città per- città, ci mettessi sempre grande impegno e fetta o ideale, ma la città media partecipazione. Come se Torino non solo fos- 20. misa scrive: se la mia città, come scrive Giuseppe Culic- 10 giugno 2010 alle 13:39 chia nel suo romanzo, ma fosse una parte di Torino è meglio di: Chicago me, fosse me. Sulla mia Torino ho quindi Torino è peggio di: Barcellona proiettato alcune delle qualità che vorrei che A Chicago le condizioni climatiche sono av- gli altri riconoscessero in me: Tolleranza, Or- verse per la maggior parte dell’anno: caldo goglio, Ricercatezza, Inventiva, Nobiltà e afoso d’estate, freddo e venti gelidi d’inverno. Operosità. In conformità a queste proprietà Al contrario, a Barcellona il clima è piacevole ho quindi stabilito la mia personale classifica in tutte le stagioni. Per conoscere davvero una delle città italiane visitate dagli stranieri. Una città e apprezzarla, è necessario poterla girare, classifica in cui la Torino “città del fare e del frequentare, vivere in maniera continuativa. saper fare” batte la Milano “da bere”, ma nello Ma come si può fare questo, se l’unico pensie- stesso tempo si lascia sorpassare dalla più pic- ro che ti affolla la mente quando cammini per cola Bolzano, che è “città a misura d’uomo”. le strade di Chicago è infilarti nel primo Il tweet: Perché Torino è T.O.R.I.N.O. os- grande magazzino dotato, alternativamente, sia una città Tollerante Orgogliosa Ricerca- di impianto di raffreddamento o di riscalda- ta Inventiva Nobile Operosa mento??? Da questo punto di vista, Torino 22. Beppe scrive: presenta una situazione intermedia piuttosto 9 giugno 2010 alle 14:55 vantaggiosa per chi in città vive, lavora e si di- Torino è meglio di: Parigi verte. La vivibilità della città è però anche Torino è peggio di: Londra compromessa da livelli spesso troppo elevati Meglio di Parigi perché non basta essere ele- di agenti inquinati in atmosfera. ganti per essere accoglienti. Perché la super| 10 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 bia è a volte sintomo d’intolleranza. Perché le all’Italia che essere italiani non è una pura famosi luci di Parigi dovrebbero illuminare questione geografica o demagogica. Torino anche les banlieues e non solo les Champs- respira coerenza e coscienza di se mentre il Élysées. Perché la sua magnificenza non è resto d’Italia boccheggia in una sua autolesio- sufficiente a neutralizzare la sua freddezza, e nistica ansia di indefinito autodistruttivo. non parlo di temperature. Il tweet: È bello pensare che se un giorno fi- Peggio di Londra perché lì il Melting Pot è nirà ogni idea di possibile Italia è solo per- esempio vivente, possibile e pulsante. Perché ché Torino non ha ancora detto la sua nella City, addirittura la consueta pioggia può 24. Simona Pistorello scrive: diventare una compagna sopportabile. Perché 9 giugno 2010 alle 11:43 il sole è portato da milioni di persone arrivate Torino è meglio di: Milano da chissà dove. Perché on the tube, la metro- Torino è peggio di: Milano politana, con giusto qualche linea in più di Immaginate di dover scegliere tra una tartare Torino, cammini tra un punk coi capelli viola di capesante con crema di piselli, cocco e le- ed un banchiere con la bombetta da quadro di mon grass e le tagliatelle al sugo fatte a mano Magritte e, forse, dei tre, il più strano sei tu. dalla zia Gina. La scelta non è poi così scon- Il tweet: Scorci da scrutare. Angoli da scova- tata. re. Persone da abbracciare. Poi calore e fre- Di sicuro, l’accostamento tra i due piatti farà schezza. Tradizione e futuro. Sapori, pro- sembrare, in prima istanza, le tagliatelle come fumi, sorrisi. E tu. un piatto con meno appeal, più rude, meno 23. Fortunato Barbaro scrive: seducente persino nel nome. 9 giugno 2010 alle 14:54 Ma se in alternativa alle stesse tagliatelle vi Torino è meglio di: Roma proponessi un piatto di orecchiette? La com- Torino è peggio di: Bologna petition si farebbe interessante. Torino è meglio di Roma perché ha più capa- La riflessione da fare è la seguente: cità si di sintesi ed è sufficientemente lontana – Non è detto che a tutti piacciano le cape- dai Palazzi del Potere per essere proficuamen- sante (la zia Gina sarebbe stupida a pensarlo) te autoreferenziale. – Leggere sul menù di una trattoria della sud- Torino è peggio di Bologna perché appare detta tartare sarebbe ridicolo quasi quanto meno tollerante verso la fantasia e la creatività trovare proprio quelle tagliatelle in un risto- “da strada”. Bologna sarà forse più dispersiva rante di lusso (anche se di sicuro ci guadagne- ma sembra alquanto più allegra e sbarazzina rebbe) di Torino. Di questi tempi è una virtù impor- – Non esiste un vincitore assoluto in questa tante. competizione culinaria, è solo una questione Quale punto di vista ho scelto dunque? La di gusti. E di target. bellezza urbana innanzitutto. Torino ha una Siamo sicuri per Torino sia davvero giunto il sua austera bellezza che ha la prerogativa di momento di guardare ai grandi quali Milano, sembrare intima e non intimidatoria. È del Roma, Parigi…? Non si rischia di perdere tutto evidente che non vive di sterile “monu- quanto di più autentico possiede? La vocazio- mentalità” ma che è incessantemente conscia ne di una città non si stabilisce a tavolino, del suo orgoglio antico di Essere nel mentre perché una città è fatta di persone. Milano è “è” e non in quanto “è stata”. In virtù di que- invivibile, ma rispetta la sua essenza. sto Torino è ancora capace di insegnare | 11 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Vi immaginate se la zia Gina si proponesse sultato è GRANDE, com’è grande il WEL- come cuoca di quel famoso ristorante di lus- COME scritto nel cielo che accoglie chiun- so? Forse non potrebbe più cucinare le sue que alle porte di questa città. prelibate tagliatelle. Il tweet: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55. To- Io a casa della zia Gina, invece, ci andrei a rino ha i numeri che servono per svettare al- pranzo tutti i giorni. E come me tantissima ta in classifica. È grande in tutto, non solo gente. per Mole. Il tweet: Turin: the pride of being small and 27. lidia scrive: the burning desire of becoming different. 8 giugno 2010 alle 12:45 25. Lorenzo Richiardi scrive: Torino è 9 giugno 2010 alle 09:15 la gente che si nasconde, Torino è meglio di: Milano un gesto basta a svelare il sorriso celato e il Torino è peggio di: Londra gioco Una questione di traffico. Questo è il fattore Torino è che rende Milano una delle peggiori città in un passato fitto di mezzi incolonnati e tute Italia, un luogo in cui caos e smog minimiz- blu, zano pregi e opportunità. Non si tratta di un è un futuro che albeggia caso isolato, è un problema tipicamente ita- e balbetta liano, siamo un paese pensato per spostarsi le prime parole quasi esclusivamente con questo automezzo. di una canzone nuova Più ci si sposta verso il nord europa, più si ca- e sogna i colori pisce come questa abitudine condizioni la vita – tutti – di un intero paese. Londra è dotata di bus 24 di una comunità in festa ore su 24, mai in ritardo grazie alle corsie pre- 28. lidia scrive: ferenziali; per questo la maggior parte delle 8 giugno 2010 alle 12:33 persone si dimentica dell’auto. Le strade si Torino è svuotano e cambia l’atmosfera. la gente che ha un sorriso nel cuore ma non lo Il tweet: Tutto quel che non ti aspetti è tutto mostra, ma un soffio impercettibile basta a quel che rivivresti. svelarne l’anima giocosa 26. Antonio Ratti scrive: Torino è 8 giugno 2010 alle 12:56 un passato di polveri e catene di montaggio Torino è meglio di: Milano di strade fitte di seicento incolonnate Torino è peggio di: Madrid Torino è un futuro non ancora svelato, un Il punto di vista di chi ragiona di pancia. animale che dispiega nel tempo energia nuo- Lascio a ingegneri, architetti e politici le valu- va, inaspettatamente leggera tazioni tecniche che possono spiegare con ci- 29. Nefertiti scrive: fre il rapporto perfetto tra verde, grigio e 8 giugno 2010 alle 09:02 umanità. Torino è meglio di: Bologna I miei numeri per misurare Torino parlano di Torino è peggio di: Barcellona ombre con radici, di schizzi d’arte fuori dalle La prima volta che si arriva a Torino si com- cornici, d’accoglienza e vitalità. Di natura e di prende che è una città regale rimasta intrap- tram. Di preghiere che volano dai campanili e polata nella Belle époque. Quando si passeg- di rituali che strisciano su oscuri monili. Il ri| 12 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 gia per i portici del centro si avverte che il li- zazione di spazi cittadini dimenticati o non berty non è solo uno stile architettonico ma si valorizzati a dovere in passato. Più attraverso scioglie nell’aria dei portici mescolandosi col ogni giorno le strade di questa città più mi profumo della cioccolata calda. rendo conto di quanta ricchezza culturale Io abito a Bologna e ogni volta la mia città mi (musicale, cinematografica e letteraria) viene riaccoglie sempre festosa e fracassona come offerta un cagnone affettuoso. Pur essendo legata alla l’immaginario delle nuove generazioni e la lo- mia città, penso però che negli ultimi ro creatività. Solo in un’altra città in Europa vent’anni si sia molto degradata: le strade so- ho provato una simile sensazione: Berlino. E no sporche, la gente non lascia il passo nean- proprio come Berlino, città in costante co- che se glielo chiedi, i monumenti vengono struzione , con un’identità “fluida” e lo sguar- continuamente imbrattati con lo spray. Tori- do sempre in avanti, Torino dovrebbe speri- no, invece, con le sue strade spaziose, gli spazi mentare nuovi tipi di convivenza sociale e di- verdi, le grandi piazze, permette una qualità ventare una città unica in Europa per il tipo di vita che in poche città d’Italia ormai si può di accoglienza ed accessibilità alla cultura che raggiungere. può offrire (proprio come la capitale tedesca). Quando invece dico che Torino è peggio di Pur mantenendo una qualità di vita mai fre- Barcellona non voglio dire che sia peggio in netica, pacata, a misura d’uomo. I presupposti assoluto, anzi per molti versi si potrebbe af- ci sono tutti perché anche a Torino l’identità fermare il contrario. L’unico problema di To- cittadina è indefinita ormai da molto tempo rino è che a volte è un po’ troppo seria e “di grazie alle contaminazioni che l’hanno inve- terra”. Se ci vivessi stabilmente, ogni tanto stita fin dagli anni ’70, con l’emigrazione del avrei bisogno di una fuga in una città di mare, meridione e come città crocevia fra l’oriente cosmopolita, che sta sveglia tutta la notte. Per (la Turchia) e (guarda caso) proprio Berlino. questi aspetti quale posto è meglio di Barcel- Un vantaggio con il quale si possono evitare lona? sono invece gli errori in cui sono incappate al- Concludo con un commento a favore dei to- tre città italiane nel corso di stagioni simili: rinesi, il cui carattere piacevolmente strava- l’esempio più vicino è quello di Bologna, vero gante, un misto di estrema gentilezza e sarca- “mito” giovanile fin dalla fine degli anni ’90 smo, adorna la città come nessun edificio. quando ha vissuto un periodo simile a quello Il tweet: Torino città regale dove un tempo che sta vivendo oggi Torino. Ma Bologna con regnavano i Savoia e ora la corona appartie- il tempo non ha saputo gestire in maniera in- ne ai libri, al cinema e all’arte. telligente l’invasione di giovani da molte parti quasi gratuitamente, stimolando d’Italia e d’Europa. Oggi è diventata una città 30. Daniele scrive: “satura” da un punto di vista dell’offerta cul- 8 giugno 2010 alle 09:00 turale e lavorativa, sempre più privata di spazi Torino è meglio di: Bologna creativi e in continuo conflitto con se stessa a Torino è peggio di: Berlino causa delle incomprensioni fra i residenti bo- Vivo a Torino da quasi due anni e sento ogni lognesi e i nuovi arrivati. Anche per questo giorno sulla mia pelle come questa città sia in Bologna è diventata una delle città più care continua trasformazione, in una ridefinizione del paese dal punto di vista degli affitti, ben costante del suo tessuto sociale ed urbano, lontani da quelli di Torino. Questo è accadu- riuscendo a coniugare l’ accoglienza dei nuovi to perché Bologna a un certo punto ha avuto flussi di giovani ed immigrati con la rivitaliz- paura: si è accontentata di “essere”. Si è fer- | 13 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 mata ed ha guardato dietro di sé. Il mio au- Sei una credulona! spicio è che Torino non faccia lo stesso sba- Quando parli con la gente, glio. Che continui, senza paura, a “diventare”. non è così accogliente. Che non si accontenti mai, in nessun modo, Quando chiedi indicazioni, di “essere”. poche conversazioni. Il tweet: A Torino… va bene. E andrà sem- Nessuno ha mai tempo per chiacchierare, pre meglio se sarà condannata a “diventare”, se ti aiutiamo devi solo ringraziare! senza mai accontentarsi di “essere”. In fondo è così, mica tanto affettuosi. 31. seichelle scrive: E tuttavia, Torino mi piace, 7 giugno 2010 alle 14:02 ad andarmene..non sono capace! Torino è meglio di: Milano Il tweet: Torino e Milano, non ci assomi- Torino è peggio di: Barcellona gliamo. Torino come Barcelona? Sei una Torino è decisamente meglio di Milano ri- credulona! spetto al rapporto uomo-natura. Torino è una E tuttavia, Torino mi piace, ad andarmene.. città vivibile dove le infrastrutture create non sono capace! dall’uomo convivono armonicamente con la 32. Lara140783 scrive: natura dei paesaggi. L’uomo torinese valorizza il patrimonio della città permettendo a tut- 7 giugno 2010 alle 07:59 ti di poterne usufruire senza doverlo distrug- Torino è meglio di: Napoli gere. Torino è peggio di: Bolzano Torino è peggio di Barcelona rispetto ai rap- Ho scelto questa classifica, sulla base del fatto porti umani e all’ospitalità delle persone. A che ho notato andando spesso a Bolzano nel Barcelona persone sconosciute si offrono di periodo natalizio, che gli stessi abitanti ama- aiutarti, indicarti le strade e fare quattro no e rispettano la città, tenendola con rigore chiacchiere in modo spontaneo e naturale. pulita e mantenendo monumenti, palazzi Torino è una città di diffidenza, l’estraneo giardini ecc, nelle migliori condizioni possibi- viene visto come diverso e pericoloso e sopra- li. Questo purtroppo non posso dirlo di Na- tutto, poli, città davvero bella ma mal curata; addi- nessuno vuole perdere tempo nell’aiutarti e darti indicazioni. rittura gli stessi napoletani son consapevoli di I criteri di scelta sono meglio specificati in questo loro difetto tanto che ammettono di questa piccola poesia che ho scritto, dalla non aver rispetto del demanio pubblico, fuori quale sono partita per la creazione del tweet. dalle porte di casa propria. Torino è splendi- Torino nel mirino da, è una boutique di eleganza e di storia; Torino e Milano, non ci assomigliamo. purtroppo alcune zone non son ben curate Camminare tra i palazzi, come dovrebbero e ciò comporta una diminu- di certo non è come uscire ai Murazzi. zione del suo fascino. Magari se Noi Torinesi Loro hanno la Moda tenessimo un po’ di più a questa perla di città, ma stanno sempre in coda, ne gioveremmo in turismo e in splendore. noi abbiamo il Valentino e la Pellerina, Il tweet: La città: una trama di colori che di- per andarci anche con la nonnina. pinge frammenti di vita passata, presente e Diglielo tu, a quelli della Scala, futura all’interno di un unico ritratto senza di venire qua da noi, prendendo l’autostrada. imitazioni! Torino come Barcelona? | 14 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 33. Cristina scrive: culturale, etc. A Lione la commistione tra 4 giugno 2010 alle 12:41 quartieri storici e quartieri “lavorativi” è stata, Torino è meglio di: Bologna a mio parere, eccessivamente enfatizzata dalla Torino è peggio di: New York successiva vocazione turistica a discapito della Sono torinese in esilio prima a Bologna ora a formazione di una forte identità nazionale ed Milano per lavoro. internazionale. Rispetto a Torino, Firenze si Amo Torino l’effervescenza culturale che of- stabilisce a tutt’altro livello rispetto al concet- fre, l’apertura al nuovo che non è mai sconta- to di “vivibilità”: in un ampio centro storico ta. Da quando mi sono allontanata la amo an- pedonale l’atmosfera che si respira non è sol- cor di più, si dilata il ricordo e ogni ritorno tanto quella relativa alla sua forte identità: il regala nuove esperienze, nuove emozioni, fascino di Firenze sta nella sua capacità di nuove fotografie Torino stimola la mente, af- coinvolgere il suo visitatore sotto tutti i punti fascina gli occhi, delizia il palato. di vista e di farlo sentire pienamente accolto In fondo Torino, come qualsiasi altro luogo, è nella ricchezza storico-culturale ed artistica di fatta di persone e allora, non per elogiare la cui la città è portavoce; tutto questo unito ad mia provenienza, mi permetto di aggiungere una cura, ad una pulizia e ad un ordine piut- che se Torino offre tutto questo è perché tosto invidiabili. l’agire dei torinesi è orientato alla serietà, pro- Il tweet: Turin: passion for the city, city for gettualità, coerenza e quel pizzico di umiltà the culture, culture for passion che trasforma il nostro agire una continua 35. alb scrive: scoperta. 1 giugno 2010 alle 08:30 Peggio di NY solo per la viabilità (non certo Torino è meglio di: Milano per i grattacieli), purtroppo Torino non offre Torino è peggio di: Parigi un’alternativa all’automobile verso molte di- I consueti paragoni che si fanno rispetto a rettive. Con la metropolitana qualche miglio- Torino ramento si è avuto, ancora molto dovrà essere Il tweet: Si usa spesso mettere a confronto fatto per ridurre lo stress in strada. Torino e Milano (ma è molto più bella To- Il tweet: Torino delicato incontro che pene- rino!) e Torino e Parigi (eh…questa è molto tra nel profondo. più dura!!!) 34. Starflower scrive: 36. Federica Giuliani scrive: 3 giugno 2010 alle 21:14 1 giugno 2010 alle 08:28 Torino è meglio di: Lione Torino è meglio di: Milano Torino è peggio di: Firenze Torino è peggio di: Londra Dal punto di vista storico – culturale la “To- Meglio di Milano per i suoi parchi verdeg- rino-Capitale Sabauda” presenta una identità gianti, per la collina lussureggiante,per la qua- sicuramente più netta e leggibile: l’atmosfera, lità della vita. Peggio di Londra perchè i landmarks e il carattere della città che si per- quest’ultima è felicemente multirazziale e cepiscono camminando per le sue strade, sempre vivace. ammirando i suoi monumenti e osservando i Il tweet: Torino, città dei quattro fiumi. suoi parchi cittadini, ripropongono, a chi sa Inaspettatamente ospitale e deliziosamente leggerli, le varie fasi storiche che la città stessa golosa. ha attraversato: capitale di stato, grande centro industriale, nuovo fulcro turistico- | 15 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 37. frankcr scrive: 39. Lucia Mazzaro scrive: 31 maggio 2010 alle 09:15 31 maggio 2010 alle 09:12 Torino è meglio di: Napoli Torino è meglio di: Milano Torino è peggio di: Londra Torino è peggio di: Amsterdam Torino non ha ancora scelto se essere una Torino, a differenza di Milano, gode di un metropoli o una grande città. Se a Londra hai ambiente verdeggiante dalle mille sfumature fame alle 4 di notte e hai il frigo vuoto, in cir- impreziosito dalla collina che la sovrasta e da ca mezz’ora riesci a procurarti il necessario ampi parchi che invitano ad escursioni, pas- per una spaghettata, se a Torino hai voglia di seggiate e footing. La qualità dell’aria e la pu- spaghetti alle 4 di notte è meglio che te la fai lizia in città e dintorni è migliore consenten- passare! Torino è bella ma è divisa, cosi non ti do uno stile di vita più salutare. Potrebbe es- accorgi di quanto può essere bella. Londra è sere utile stabilire il pagamento di modeste l’habitat ideale per chi ama veloci scambi di multe per coloro che sono sorpresi a buttare idee, fusioni di colori e avanguardie culturali. per terra gomme da masticare, cartacce o A Torino, se vivi a Mirafiori, sei lontano dalla mozziconi di sigarette ed altro, anche per ri- vera Torino…ed è un peccato! chiamare al rispetto di coloro che ogni giorno Il tweet: Stradoni-Torino, stradoni anonimi lavorano in città con il solo scopo di tenerla in cui ti perdi e sei lontano dalla vera Tori- pulita. no, elegante ma troppo discreta e snob per La sua geometria è ordinata e le strade si in- essere metropoli. trecciano in una struttura reticolare che agevola la circolazione e l’organizzazione del tra- 38. A.R. scrive: sporto pubblico. Quest’ultimo risulta però 31 maggio 2010 alle 09:13 non adeguarsi ancora alle esigenze dei mino- Torino è meglio di: Milano renni, in particolare, che sempre più spesso Torino è peggio di: Berlino utilizzano la sera tardi per incontri con coeta- Per redigere la classifica mi sono basata sulle nei, in locali aperti, purtroppo, fino a tardis- sensazioni e sulla suggestione createsi in me sima ora, nel centro città (le piazze sono af- da queste tre città, vivendoci o visitandole. follate come se fosse pomeriggio!), senza po- Torino è affascinante, ricca di storia e di bel- ter contare sul ritorno a casa in sicurezza e lezza, sia architettonica sia paesaggistica. E’ con mezzi pubblici. Determinazione salutare attiva culturalmente e socialmente. Viverla ti sarebbe chiudere tutti i locali alle due del arricchisce. Milano è grigia, molto più cupa e mattino e sospendere un’ora dopo la circola- spenta rispetto al capoluogo Piemontese. La zione dei mezzi pubblici. Questi ultimi do- vita a Milano ha un sapore diverso. Berlino vrebbero, secondo tanti, ormai, essere gratuiti ha uno sviluppo particolare a causa degli per tutti contribuendo così anche a risolvere eventi storici che ha passato. Ciò che secondo l’annoso me sarebbe da prendere come esempio è la problema del parcheggio, dell’inquinamento e delle difficoltà di tutti i capacità di reagire, di ricostruire, di riscattarsi. genitori in continuo movimento per “recupe- Berlino è innovazione; è mutamento e novità. rare” figli ed amici nelle varie parti della città. Berlino non resta indietro. Sono due proposte che purtroppo urtano con Il tweet: “Passeggia con il naso all’insù, as- la bramosia di denaro che circola in particola- sapora storia ad ogni angolo e lasciati tra- re la sera e che è palpabile dappertutto, volgere dall’incanto e dall’entusiasmo. Vivi nell’aria della città e dintorni. Pagherei volen- la tua Torino.” tieri qualche altra “piccola” tassa annuale per | 16 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 usufruire di servizi pubblici gratuiti! Non do- eventuali risparmi, rapporti con istituti banca- vrei comprare biglietti, fare abbonamenti co- ri o postali) ed uscite (gestione tasse varie, stosi o guardare sempre l’orologio per evitare raccolta rifiuti differenziata, spesa settimana- di superare i “settanta minuti” e correre per le, malanni gravi e meno gravi, manutenzione “grattare” in tempo utile, buoni di parcheggio ordinaria e straordinaria, rapporto il più delle prepagato o cercare parchimetri e diventare volte “difficile” con artigiani per le riparazioni man mano sempre più insofferente! ordinarie e, non meno importante, gestione La bellezza architettonica è rilevante nella della crescita culturale e sociale del gruppo parte più storica ed antica, il centro città, me- stesso). Per questa loro crescente importanza, ta di turisti, gite scolastiche, acquisti ricercati dovrebbero essere sostenuti maggiormente e belle strade. rendendo la città “più libera ed aperta”. Cinema, biblioteche, gallerie, spazi espositivi Migliori, anche se già esistenti, potrebbero vari, teatri, università ed i recenti centri mul- essere gli aiuti ed i servizi offerti ai nuclei fa- timediali organizzano iniziative culturali per i miliari, in particolare alle neo-mamme ed agli giovani e meno giovani. Per i meno giovani anziani che a volte soffrono di gravi disagi e sono anche motivo di aggregazione le parroc- che devono affidarsi al buon cuore di vicini, chie e le università della terza età o come so- amici, parenti se esistenti, e al lodevole impe- no, ora, a volte chiamate “università delle tre gno di volontari organizzati o meno in asso- età” ciazioni. I grandi magazzini che crescono qua e là in Potrebbe essere sicuramente ancora aumenta- città e dintorni sono dei polmoni che aiutano ta l’offerta di lavoro nel campo della “pulizia a volte a risolvere in modo spedito alcune città”, “trasporto pubblico pulito” ed ordine emergenze giornaliere, anche se non sono pubblico. certamente da considerare opere architettoni- La piccola criminalità è abbastanza contenuta che! Inseriti nei punti giusti, però, possono e, sicuramente importante, è l’azione delle au- anche valorizzare la città. to di polizia ed di altri corpi in divisa che vi- L’integrazione degli immigrati è in lieve, ma gilano sulla convivenza sociale il giorno come continuo miglioramento, anche se assistiamo la notte. purtroppo inermi, alla crescita di zone quasi Torino non è certamente grande come Mila- esclusivamente abitate da gruppi omogenei di no, ma ha maggiori punti di forza che la ren- extraeuropei. Crescono comunque le piccole dono migliore anche se dovesse crescere anco- imprese gestite da immigrati che diffondono ra, come penso. così anche la loro cultura sociale o gastrono- Siamo invitati tutti, abitanti ed ospiti per una mica. stagione o meno, a tener bene in conto che si Cresce anche però la quantità di ragazzini ed tratta di “roba nostra” e solo tutti noi insieme anziani che vive di elemosina rivelando una possiamo renderla migliore per poter vivere lo disorganizzazione della città a livello di cen- spazio che ci è toccato per il tempo che ci è simento scolastico e di offerta ed opportunità concesso, bene ed onestamente con lo sguar- di lavoro per gli adulti. do alto. Colgo l’occasione per sottolineare che i grup- Pedalando in bici, girando in motorino, a pi familiari sono da considerare ormai piccole piedi o sul battello ad Amsterdam si possono imprese che alimentano offerta di lavoro e percorrere strade pulite ed attraversare la città circolazione di denaro e merci: devono infatti ammirando palazzi e paesaggi. Non si devono gestire entrate (gestione stipendio e lavoro, sempre schivare auto, camion ed autobus. | 17 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Non dobbiamo passare, però, per l’ex zona a “torinesità”. Perché a Torino si aspetta di leg- luci rosse che ha purtroppo, ancora un aspetto gere qualche brutta notizia per dire che te lo poco rassicurante. Come sarà vivere ad Am- avevo detto. Perché Torino, in fondo, è solo sterdam per un tempo superiore ad una va- una gran bella piccola città. canza? Il tweet: MilanoTorino, TorinoParigi … Il tweet: Torino ha fascino che attrae e sedu- strana cosa guardare altrove restando con- ce. Non lasciamolo sfiorire! Alimentiamolo vinti d’aver già e comunque ragione con la maggiore attenzione alle persone ed 41. Giuseppe C. scrive: alle cose! 28 maggio 2010 alle 09:07 Torino è meglio di: Milano 40. marcos scrive: 28 maggio 2010 alle 20:40 Torino è peggio di: Amsterdam Torino è meglio di: Milano Torino ha la fortuna di essere una città vivibi- Torino è peggio di: Parigi le, e molto a misura d’uomo. Le sue strade, Torino è in un contesto geografico bellissimo dal centro alla periferia sono tutte fatte per (montagna, fiumi, colline), uno dei migliori essere percorse e con un certo fascino che a per le città non costiere in Europa. Torino è molte città manca: Milano, per quanto io una città bella e vivibile (anche se avrebbe bi- l’abbia visitata molte e molte volte non riesce sogno di 5 linee di metro, di mezzi di traspor- a trasmettermi la stessa emozione. to pubblico di superficie gratuiti e di un cen- Amsterdam è la città ideale dove ho trascorso tro completamente pedonale) ed è anche una 3 mesi della mia vita: oltre del suo fascino città dove il povero welfare conta ancora e in unico, mi sono innamorato della “velocità” cui – talvolta – più che sinistra o destra conta della città, ordinato e poco caotico. il saper fare. Torino poi è un po’ francese e Il tweet: L’erba del vicino è sempre più ver- chi ci vive gode di questa diversità. de? Vieni a vedere Torino, il Parco del Va- Quindi per forza è meglio di Milano, che è in lentino, Pellerina o gli altri ti faranno cam- una pianura trista, che rinnega i navigli, che è biare idea! di una bruttezza senza pari in alcune zone e 42. True Blue scrive: non valorizza le sue parti belle. Milano prima 27 maggio 2010 alle 09:38 o poi si libererà di politici e governatori me- Torino è meglio di: Londra diocri e allora finalmente non avrà più senso Torino è peggio di: Rennes stare a confrontare Torino e Milano (perché La vivacità culturale: Torino mi piace molto sono proprio due città poco confrontabili). perché i Torinesi sono molto stravaganti. So- Perché poi Torino è peggio di Parigi? Perché no una specie di londinesi molto più eleganti , se Torino non fosse così dimessamente sa- pervicacemente impegnati a sminuire e mi- bauda e provinciale sarebbe fantastica anche nimizzare. Snidati dalle Olimpiadi, hanno con un decimo degli abitanti di Parigi, anzi dovuto ammettere che vivono in una città forse proprio per questo. Perché a Torino si bella, particolare, estrosa e nobilmente “dro- discute di costruire un grattacielo o meno a le”. seconda dei metri in più o in meno rispetto Il tweet: Dragoni appisolati sui palazzi. Pi- alla Mole (che come colpo in un occhio non è pistrelli sorreggono balconi. Alberi secolari. seconda a nessun altro edificio in città). Per- Il fiume. Antichi cortili. Torino, perché non ché a Torino ci sono articoli su articoli su sei in Bretagna? quali siano le principali caratteristiche della | 18 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 43. Saltom scrive: Dal punto di vista dei giovani trovo la capitale 26 maggio 2010 alle 15:20 svedese molto all’avaguardia. Green economy Torino è meglio di: Bilbao e sviluppo sostenibile sono le parole d’ordine Torino è peggio di: Londra già da molto tempo. Il sistema sociale poi, Credo che l’elemento chiave per intrepretare non lascia indietro nessuno anzi si impegna una città sia l’”impatto”, l’emozione iniziale per aiutare tutti. che suscita. Con questo intendo esattamente Trovo invece che il capoluogo lombardo in- cosa si prova appena si arriva nella città in carna molto l’idea di città industriale, tutta questione: difficile da descrivere ma inevitabi- cemento e poco verde. Rimango allibito le da sentire. Dopodichè valgono le conside- quando i turisti la preferiscono alla mia amata razioni urbanistiche, territoriali, sociali, eco- Torino :- ) nomiche, storiche… Ho vissuto a Torino per Il tweet: Torino, vorrei abbandonarti ogni un po’, e mi piacerebbe poterlo fare ancora, e giorno…ma ogni volta che ti lascio non ve- quindi sulle considerazioni seconde (urbani- do l’ora di tornare da te… stiche, territoriali, sociali, economiche, stori- 45. Elicim scrive: che) vi è un vantaggio della città rispetto le al- 26 maggio 2010 alle 10:12 tre per una maggiore conoscenza delle diverse Torino è meglio di: Napoli dinamiche. Per il primo punto (quello Torino è peggio di: Friburgo (Germania) dell’impatto) possono valere diversi aspetti Ritengo che la città debba essere al servizio più o meno poetici, lo racchiuderei con dell’uomo, che una città abbia assolto alla l’immagine di Corso Vittorio (uscendo da propria funzione quando dimostri la capacità Porta Nuova) immerso in una leggera e grigia di incrementare il benessere di chi lì vive, alba in una mattina di Dicembre (era la prima prima di tutto, e di chi lì trascorre qualche volta che vedevo la città). giorno per lavoro o vacanza. Per la redazione della classifica: Torino è mi- Si deve sempre più puntare a città sostenibili, gliore delle altre città (che ho visitato) con- che sappiano fornire al cittadino buone op- frontate, Torino è “peggiore” di Londra, an- portunità di aggregazione sociale, culturali, che se per dimensioni e geografia forse è dif- lavorative, che puntino sulla mobilità dolce, ficile il confronto, perché l’impatto di Londra che incoraggino le persone a scegliere la bici lo ricordo poco (avevo pochi anni)! E perché invece che l’auto, che permettano di riscoprire sono rimasto, durante gli ultimi viaggi, molto la gioia di frequentare un parco cittadino, di soddisfatto della gestione della mobilità, mi visitare una mostra, di frequentare il teatro. piace la forma della città, i quartieri, i parchi e Penso inoltre che sia fondamentale che una la sensazione di essere al centro del mondo. città diventi un luogo privilegiato per speri- Ps: Bilbao è subito dopo Torino tra le città mentare nuove forme di gestione sostenibile del confronto! del territorio, quali ad esempio il ricorso a Il tweet: Te la porti dentro anche quando ci forme di energia da risorse rinnovabili, il car sei.. sharing, la riqualificazione di zone degradate, 44. Riks scrive: l’attenzione al paesaggio urbano. 26 maggio 2010 alle 12:31 Una classifica quindi che non si basa sulla Torino è meglio di: Milano bellezza o meno delle diverse città (chi può Torino è peggio di: Stoccolma dire che una città è più bella di un’altra?), ma | 19 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 sulla capacità o meno di rendere più gradevole Il tweet: Regale città di centro porticato, di l’esperienza di chi della città usufruisce. parchi e cioccolato.Tv e tlc fan quadra- Torino permette di vivere meglio di Napoli, to.Guarda l’arco alpino, cinema magia e sa- dove molte energie positive non hanno possi- cro lino. Vivi Torino. bilità di esprimersi, ma è peggio di Friburgo, 49. David Sireci scrive: dove l’attenzione all’ambiente, alla sostenibili- 24 maggio 2010 alle 10:54 tà e al cittadino sono tali per cui chiunque ne Torino è meglio di: Torino possa beneficiare. Torino è peggio di: Torino Il tweet: Torino with love: una città da ama- Torino è una città dalla doppia anima, noi to- re e per amare, sé stessi, gli altri, l’ambiente, rinesi abbiamo una doppia anima, non ce ne la cultura, le cose belle della vita. rendiamo conto ma siamo così, me lo dicono 46. Cristina scrive: tutti dopo aver conosciuto noi e la nostra cit- 25 maggio 2010 alle 10:08 tà, sembriamo freddi e non lo siamo, sem- Torino è meglio di: Milano briamo tristi e non lo siamo, la città sembra Torino è peggio di: Parigi brutta e grigia invece è bella ed intrigante, noi Torino ha un bel centro storico e spazi verdi stessi la odiamo ed a volte ce ne andiamo, ma che a Milano mancano. Milano è più fredda, non possiamo fare a meno di tornare perchè grigia, l’amiamo. Bisogna guardare noi e Torino con alienante. Torino però è in Italia, e risente di tutte le il filtro giusto…quando ci lasciamo guardare problematiche che oggi ha l’Italia. Il tweet: Odi et amo…come faccio? Non lo Il tweet: Sono contenta di vivere a Torino, so, ma sento che ciò accade…sono di Torino non la cambierei mai con Milano, ma se mi 50. Roberta Bordino scrive: offrissero un lavoro in Francia lo accetterei 24 maggio 2010 alle 10:48 volentieri. Torino è meglio di: Milano Torino è peggio di: Roma 47. Robirchio scrive: 24 maggio 2010 alle 11:00 Traffico. Storia. Cultura. Bellezza Torino è meglio di: Milano Il tweet: La mia città ideale è Torino: è a mi- Torino è peggio di: Berlino sura d’uomo. C’è storia, c’è cultura. E poi c’è Milano è anonima. Non ha personalità. il L’uomo è un puntino in una scatola gigante. d’estate! È casa mia! Berlino è il cuore dell’Europa. Batte, scalpita. Quadrilatero Romano…che serate 51. Tenibre scrive: La storia drammatica e straordinaria di una 24 maggio 2010 alle 09:40 città che ha riscoperto da poco la libertà. Torino è meglio di: Milano Il tweet: 1980, Milano da bere. 2010, Torino Torino è peggio di: Berlino da degustare. A Torino si vive bene per l’eleganza nel dise- 48. Michele scrive: gno e nello sviluppo urbanistico della città, la 24 maggio 2010 alle 10:58 bellezza del suo patrimonio, per la cura del Torino è meglio di: Torino verde, per le montagne a due passi, per la ri- Torino è peggio di: Torino servatezza dei suoi abitanti; a Milano meno Perché ogni città ha i suoi punti forti e i suoi bene perché è trafficona, caotica, tutta portata punti deboli. agli affari – privati ; a Berlino si sta meglio perché è civile, a misura d’uomo, perché è | 20 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 mutevole, per i suoi grandi polmoni verdi, trasporti pubblici (possibilmente puliti e in perché crea, si rinnova, innova, a partire da orario) e biciclette e abbandonando auto in- gangli invisibili. quinanti, pensando alla salute come preven- Il tweet: Torino Regina gentile riservata in- zione, studiando in scuole di ogni genere di dossa eleganti piazze, al capo una corona di alta qualità VIVREI NELLA MIA CITTÀ montagne, Milano strilla di mercato e Ber- IDEALE! lino seduce di nuovo tweet: Keywords: energia, informazione, economia, trasporti, salute, istruzione. 52. Francesco Fiori scrive: Sembra un programma politico, ma è solo 22 maggio 2010 alle 22:18 buon senso e civiltà. Torino è meglio di: Milano Torino è peggio di: Amsterdam 55. fagocero scrive: Qualità della vita, servizi pubblici (p.a. – tra- 21 maggio 2010 alle 13:22 sporti – sanità), politiche di integrazione, ver- Torino è meglio di: Milano de, accessibilità per i disabili, qualità dell’aria, Torino è peggio di: Roma coscienza ecologica, sviluppo sostenibile, ar- Vivibilità parametri tra metropoli (grandi chitettura e organizzazione degli spazi urbani. possibilità) e provincia (grande localismo) Il tweet: Solo chi non conosce Torino non la Il tweet: Torino, lontana da Roma, profumo ama. Le piazze, i palazzi e il fascino dei di industria persa quartieri che la pioggia bagna di splendore 56. j.l. scrive: 53. Massimo Masone scrive: 21 maggio 2010 alle 12:39 22 maggio 2010 alle 11:00 Torino è meglio di: Bakersfield (California) Mi sembra molto poco oculato da parte degli Torino è peggio di: Edimburgo organizzatori di un concorso rivolto al pubbli- Torino non sa se diventare provincia o città: co, e potenzialmente offensivo, dire Torino “è la prima ha posto solo per un sé, spesso noio- meglio di” xyz. so, mentre con la seconda convivono molti se, Se qualcuno scrivesse Torino è meglio o peg- spesso gio di Beirut, o di Sidney, spero che nessuno l’omologazione e la noia per i 300.000 abitan- vada poi a leggere da Beirut o Sidney, che la ti sono la regola, tanto da far crollare il mer- propria città cade nella casella “peggiori di cato immobiliare. Edimburgo invece non si fa Torino”. Oltre tutto senza diritto di replica. problemi a lasciar convivere il centro storico Un concorso che si fonda sulla logica distorta monumentale con i nuovi quartieri o l’alta delle suocere che da bambini chiedevano ai cultura con i festival di strada. figli “vuoi più bene alla mamma o al papà?”. Il tweet: Offresi centro urbano “Torino”: Si tratta di città e non di squadre di calcio. adatto uso città o provincia, zona EU, Me- Un cordiale saluto. dit. nordovest, 1 mil. di abit., metro e ri- più interessanti. A Bakersfield conv. economica inclusi. 54. Fabrizio (svoltarock) scrive: 57. Aster scrive: 21 maggio 2010 alle 16:58 Torino è meglio di: Atene 19 maggio 2010 alle 14:29 Torino è peggio di: Ostuni Torino è meglio di: Milano Sfruttando energie rinnovabili (anche quelle Torino è peggio di: Londra umane), informando e informandosi, facendo Milano, città alienante, sporca, fredda, dove economia solidale e di comunità, utilizzando devi rispettare i canoni altrimenti sei nessuno, | 21 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 che non facilita nessuna adesione sociale se A Berlino il traffico semplicemente non c’è. non quella dettata, appunto, dai canoni di La Strada è prima di tutto del pedone. moda e successo.. e Londra, multiculturale, Dell’Uomo. all’avanguardia, colorata e viva, che nonostan- Il tweet: Città dell’Auto + Città del Pedone. te rispecchi essa stessa il successo e la moda Non è Vero che le due cose si escludono a riesce a farlo in modo da rispecchiare vicenda. l’interazione sociale, a Londra c’è tutto per 59. Lycaone scrive: tutti! 18 maggio 2010 alle 15:53 Il tweet: Seduta al Vale tra giovani artisti e Torino è meglio di: Milano designer penso a come le idee nascono, di- Torino è peggio di: Bologna ventano colore in mezzo al grigio, cambia- La qualità della vita, livello di stress, integra- mento, innovazione! zione e diritti civili Il tweet: Torino non sta mai ferma, Milano 58. Relativista scrive: 19 maggio 2010 alle 14:27 si è fermata in Padania e Bologna è una fuo- Torino è meglio di: Milano riserie Torino è peggio di: Berlino 60. Cla_Gagliardini scrive: La strada. In senso fisico. 18 maggio 2010 alle 15:48 I pedoni Milanesi devono stringersi nel poco Torino è meglio di: Milano spazio lasciato dalle automobili, che sono par- Torino è peggio di: Cremona cheggiate persino sui marciapiedi, e questo fa Amo le città ordinate e a misura d’uomo, che pensare sempre che la Strada è un brutto po- però non rinunciano alle proprie potenzialità sto dove stare. Meglio correre a casa. produttive e culturali A Torino ci sono i Portici: lo senti che quel Il tweet: Vivrei a Torino piuttosto che a Mi- posto (la Strada, sempre) è un po’ tuo. lano, ma visto che posso scegliere me ne resto a Cremona, tranquilla ordinata e vivace! | 22 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Perché fare una graduatoria? Cristiana Cabodi, Cristiana Rossignolo, Francesca Silvia Rota 28 GIUGNO 2010 «La mia città è meglio della tua». «La mia città è questi esercizi – detti di benchmarking – rimane peggio della tua». Si tratta di affermazioni piutto- sempre un margine importante di aleatorietà. La sto comuni nelle conversazioni con amici, colle- scelta delle informazioni e delle tecniche stati- ghi e conoscenti. Ma come arriviamo a esprime- stiche da impiegare non è un qualcosa di presta- re questi giudizi? Se ci pensiamo, si tratta di un bilito: chi costruisce le graduatorie ha la possibi- esercizio tutt’altro che banale. lità di effettuare scelte individuali, che influen- Innanzitutto, qualsiasi città è un sistema zano l’esito finale dell’analisi. Inoltre, accade complesso: individui, attività economiche, infra- sempre più di frequente che valutazioni qualita- strutture, spazi verdi e costruiti, e persino leggi, tive, tradizioni, costumi sono elementi che contribui- dell’immagine urbana o delle politiche locali, scono a costruire il senso di una città, la sua siano affiancate a quelle meramente quantitati- identità. Dovrebbero, quindi, essere presi tutti ve. Questo nella convinzione che i numeri da in considerazione nel momento in cui si formula soli non siano sufficienti a valutare realistica- il proprio giudizio. Tuttavia, una conoscenza mente una città. per esempio basate sulla qualità approfondita di tutti questi elementi è molto Concludendo, sono numerose le critiche che difficile, se non impossibile. La città, oltre che possono essere mosse alle graduatorie tra città. sistema complesso, è poi anche un organismo Nello stesso tempo, però, si tratta di una pratica vivo, oggetto di trasformazioni continue. Ne che si è diffusa rapidamente, conquistando consegue che qualsiasi valutazione espressa in l’interesse di un pubblico vasto e diversificato. un dato momento corre il rischio di fotografare Perché questa passione per le graduatorie? In- una situazione che oramai è già passata. nanzitutto, perché sono facili da leggere anche Infine, è sempre bene ricordare che tutti noi, per i non addetti ai lavori. Quindi, sono sinteti- in modo più o meno cosciente, tendiamo ad che nella comunicazione e permettono di de- associare ai luoghi emozioni e stati d’animo par- terminare con immediatezza i punti di forza e di ticolari, che influenzano la nostra valutazione. I debolezza delle città analizzate. Da ultimo, ed è lettori del blog che si sono cimentati nel concor- forse questo il loro pregio maggiore, consentono so mettono chiaramente in luce questo meccani- di individuare quali, tra le altre realtà con cui si smo. In molti ammettono di aver redatto la pro- è istituito il paragone, sono esempi virtuosi da pria classifica in conformità a un punto di vista seguire o, al contrario, da evitare. molto personale e di trovare, pertanto, difficile esplicitare i criteri ad essa sottesi. D’altro canto, ||| anche quando le graduatorie sono l’esito di ana- Eu-Polis è il centro di ricerca, istituito nel 1999 presso il lisi scientifiche, basate sull’elaborazione di varia- Dipartimento Interateneo Territorio (DITER) del Poli- bili statistiche oggettive quali la popolazione, la tecnico e Università di Torino, per l’analisi e la documentazione sui sistemi urbani, visti in una prospettiva euro- ricchezza procapite o il tasso di occupazione, in | 23 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 pea. Il centro è caratterizzato dalla multidisciplinarità aree di ricerca sono l’analisi comparativa sulle città e sulle degli approcci al fenomeno urbano. Ad esso aderiscono regioni urbane europee, l’analisi delle politiche territoriali infatti studiosi e ricercatori di diverse competenze nel a scala nazionale e regionale in relazione ai programmi campo delle scienze umane e territoriali. Le principali europei e le questioni di pianificazione del territorio. Cosa ci dicono i tweet Cristiana Cabodi, Cristiana Rossignolo, Francesca Silvia Rota 29 GIUGNO 2010 I risultati del concorso sono un buon punto di cati i risultati di una ricerca di EU-POLIS, ini- partenza per alcune riflessioni su Torino e ziata nel 2005, il cui fine è far riflettere sulle sull’immagine spesso stereotipata che di essa si strategie di sviluppo future di Torino sulla base ha. Torino è stata giudicata dalla maggior parte proprio dei risultati di un benchmarking territo- dei partecipanti come migliore di Milano. Que- riale che individua città – e più in generale si- sto da un lato è un segnale di un certo “orgoglio stemi territoriali – con cui Torino può e deve sabaudo”, ma anche di un eterno desiderio di confrontarsi. In questo studio Torino è messa a rivalsa sulla capitale degli affari, della moda e del confronto con 13 città europee con istanze, po- design. La scarsa vivibilità e il caos di Milano tenzialità e problemi simili: Barcellona, Bilbao, vengono contrapposti alla composta eleganza di Dresda, Düsseldorf, Genova, Glasgow, Göte- Torino. Secondo alcuni Torino sopravanza an- borg, Grenoble, Lille, Lione, Manchester, Stoc- che Napoli segnata dallo stereotipo di città del carda, Valencia. Oggetto di studio sono le di- disordine, dell’inefficienza, nonché della “mun- mensioni della competizione (accessibilità e nezza”(sic). ricettività, base economica, mercato del lavoro, innovazione e ricerca tecnologica) e della coe- Parigi, Berlino, Londra, Barcellona, Amsterdam, Copenhagen, Vienna, Madrid sono sione (benessere socioeconomico, qualità invece le città che più frequentemente sono in- dell’ambiente urbano, società dei servizi, aspetti dicate come migliori di Torino, per vivacità cul- culturali), descritte attraverso 60 variabili quan- turale, apertura internazionale, innovazione, titative. Le variabili utilizzate per i confronti avanguardia, ecc. Sono quindi questi i buoni sono volutamente molto diverse, per cogliere le esempi a cui la città subalpina dovrebbe guarda- molteplici “leve” su cui si costruisce il successo re per migliorarsi? Dipende. Certamente, queste delle città: dagli aspetti economici a quelli socia- città possiedono delle qualità che hanno guidato li, dal capitale umano al patrimonio fisico. Il le preferenze, del tutto spontanee e immediate, risultato più evidente è un dualismo netto: buoni dei concorrenti del tweet. Ma per gli studiosi di posti in classifica nelle variabili che misurano la città, istituire un serio paragone tra Torino e qualità dell’ambiente urbano si affiancano spesso questi importanti centri sarebbe difficile e discu- ritardi maturati su molti aspetti della competi- tibile, giacché si tratta di città di ruolo, funzioni, zione economica. Veniamo alla situazione di Torino. Coeren- dimensioni fuori scala rispetto a Torino. temente con le opinioni dei partecipanti al con- A questo riguardo sono da poco stati pubbli- | 24 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 corso, i numeri dimostrano che è effettivamente Barcellona, Stoccarda e Glasgow) nella gradua- inferiore a Barcellona, che del resto eccelle in toria della coesione urbana. A costruire questo quasi tutti gli aspetti considerati, posizionandosi piccolo successo della capitale piemontese con- al primo posto per gli aspetti della coesione e al tribuiscono i buoni livelli (mai eccellenti a dire il quarto per quel che attiene la competizione. vero, ma sempre superiori alla media) raggiunti Solo Dusseldorf, Stoccarda e Manchester rie- nelle variabili del benessere socio-economico dei scono a fare meglio di Barcellona, dimostrando- cittadini, nelle caratteristiche degli spazi urbani si più “brave” soprattutto nelle variabili socio- e nell’offerta culturale. In tutti questi aspetti economiche, dell’innovazione e ricerca tecnolo- Torino sopravanza persino Bilbao, la città basca gica, dei servizi e della cultura. diventata celebre in Europa per la straordinaria Torino, al contrario, sconta carenze struttu- rinascita economica e culturale realizzata sulla rali tanto nella capacità di produrre innovazione scia dell’“operazione Guggenheim”. tecnologica e nella formazione del capitale umano, quanto nella ricettività internazionale e nella ||| transizione verso attività terziarie a più alto va- I risultati della ricerca a cu si fa riferimento sono stati in lore aggiunto, che la costringono in posizioni di parte pubblicati nel volume di C. Cabodi, C. Rossignolo, bassa classifica. D’altro canto, va anche detto F.S. Rota, “Torino e i suoi territori. Scenari competitivi e coesivi in Europa”, Carocci, Roma 2010. che Torino occupa la quarta posizione (dopo 7 fondamentali classifiche Cristiana Cabodi, Cristiana Rossigno- search è un progetto curato da una rete interna- lo, Francesca Silvia Rota zionale di ricercatori, che approfondiscono attraverso indagini, comparazioni e studi di caso le 2 LUGLIO 2010 relazioni tra le cosiddette “città globali”, ovvero i La costruzione di graduatorie di città, come si è centri urbani che, con le loro dotazioni e attivi- detto, è una pratica oggi molto diffusa. A se- tà, hanno un peso rilevante nella spiegazione dei conda delle finalità che si perseguono, tuttavia, processi di globalizzazione in atto. si possono ottenere tipi diversi di benchmar- Global Urban Competitiveness Project king: progetti di analisi geografica ed economi- Tra le analisi di benchmarking urbano con ca- ca, raccolte statistiche realizzate da uffici gover- denza annuale, quella realizzata per il progetto nativi, guide alla localizzazione realizzate da Global Urban Competitiveness è certamente la società di consulenza economico-finanziaria, più vasta. Avvalendosi della collaborazione di indagini comparative pubblicate su riviste, ma decine di università nel mondo, compara più di anche ricerche sulla “qualità della vita” nelle varie città sfruttate in molti 200 città sulla base di variabili di tipo socio- modi. economico e finanziario. Una sintesi dei risultati Ecco 7 esempi di classifiche molto noti: principali è pubblicata sul sito del progetto. GaWC Research Network Urban Audit Globalization and World Cities (GaWC) Re- | 25 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 L’Audit urbano europeo è una vasta rilevazione attività culturali, commerciali e industriali della statistica, eseguita dalla Commissione europea e regione. dall’Ufficio statistico comunitario (Eurostat) su European Cities Monitor 258 città. Raccoglie e dà accesso a informazioni È l’analisi annuale di prospezione comparativa relative a: demografia, aspetti sociali, condizioni dei mercati urbani condotta dalla società di con- economiche, istruzione e formazione, coinvol- sulenza Cushman & Wakefield da quasi un gimento civico, ambiente, trasporti e cultura ventennio (prima del 2006 era realizzata dalla delle città europee. Una prima elaborazione sin- consociata Healey & Baker). In questo studio la tetica delle rilevazioni dell’Audit è contenuta nel comparazione è fatta sulla base della percezione Report “State of European Cities Report: Ad- che i manager delle grandi società internazionali ding Value to the European Urban Audit”. (oltre 500, operanti in diversi settori) hanno Competitive Alternatives rispetto alle principali localizzazioni urbane eu- È il report annuale pubblicato dalla società di ropee. Lo studio individua inoltre i fattori che le consulenza KPMG International. Nel report imprese considerano determinanti nella scelta più di 100 città appartenenti a una decina di localizzativa e mette a confronto le performance nazioni diverse (G7 più alcuni paesi ritenuti delle città più attrattive rispetto al giudizio degli strategici) sono messe a confronto sulla base intervistati. delle diverse voci di costo che le imprese devono Quality of Living Survey affrontare quando decidono di insediare in una Indagine annuale della società Mercer, che clas- località estera nuove attività economiche e fi- sifica più di 200 città nel mondo in funzione del nanziarie. livello di qualità della vita dei cittadini. L’analisi The Business City Review considera una quarantina di variabili, rappresen- É la guida internazionale curata da “The Times” tative di fattori chiave quali: contesto politico e che propone una rassegna di alcune città nel sociale, contesto economico, contesto sociale, mondo, selezionate e descritte in base a infor- servizi medici e sanitari, sistema scolastico, am- mazioni qualitative del tipo: dinamiche econo- biente naturale, servizi pubblici, ricreazione, miche, specializzazioni produttive, formazione e beni di consumo, offerta abitativa. Le informa- occupazione, infrastrutture di trasporto, attratti- zioni utilizzate nel predisporre la graduatoria vità per gli investimenti esteri, atmosfera inter- provengono dalle risposte fornite da responsabili nazionale, patrimonio artistico e paesaggistico e di imprese multinazionali e esperti del settore. la ricca offerta culturale, centralità rispetto alle | 26 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Megatorino Cristiana Cabodi, Cristiana Rossigno- sbona, Lione, Anversa, Rotterdam, Aarhus, lo, Francesca Silvia Rota Malmö, Marsiglia, Nizza, Brema, Tolosa, Lille, Bergen, Edimburgo, Glasgow, Birmingham, 5 LUGLIO 2010 Palma di Maiorca, Bologna, Bilbao, Valencia e Torino è una delle 76 “Metropolitan European Napoli. Si tratta di città più piccole, situate Growth Areas” (MEGA), così come le ha defi- spesso in zone più marginali del territorio co- nite nel 2006 la ricerca comunitaria ESPON – munitario. Tuttavia, pur con una serie di limiti, European Spatial Planning Observation Net- possono giocare un ruolo importante per favori- work, il cui obiettivo è creare un sistema perma- re lo sviluppo policentrico ed equilibrato dei vari nente di monitoraggio del territorio europeo territori nazionali. attraverso la cooperazione fra i paesi membri, la Sono “Weak MEGA” le città più deboli, Commissione europea, gli istituti di ricerca e i piccole, poco competitive, tendenzialmente servizi amministrativi competenti in materia di marginali rispetto al core europeo: Bordeaux, sviluppo territoriale. Bucarest, Cork, Gdansk-Gdynia-Sopot, Geno- Le 76 MEGA, valutate secondo 4 gruppi di va, Katowice, Cracovia, le Havre, Lubiana, indicatori – la massa (popolazione e PIL), la Lodz, Porto, Poznan, Riga, Siviglia, Sofia, Sou- competitività (PIL pro capite, centri di coman- thampton-Eastleigh, Szczecin, Tallin, Timisoa- do di imprese europee top), la connettività (tra- ra, Turku, Valletta, Vilnius e Wroclaw. sporto aereo, accessibilità) e la conoscenza (livel- E Torino? lo di istruzione, personale impiegato in R&S) – È stata classificata fra le “Strong MEGA” insieme a Atene, Dublino, Helsinki, Oslo (città sono state suddivise in 5 classi: Global Nodes (2 città) capitali), Ginevra, Göteborg, Manchester. Sono European Enginees (17 città) queste aree urbane che rivestono un ruolo molto Strong MEGA (8 città) importante all’interno del territorio europeo, Potential MEGA (26 città) assimilabile a quello di relais per la costruzione Weak MEGA (23 città) di un sistema urbano comunitario policentrico Sono “Global Nodes” le città di Londra e ed equilibrato. Torino è infatti stata riconosciuta Parigi. Sono “European Engines” Monaco, come una città relativamente estesa, in forte Francoforte, Madrid, Milano, Roma, Amburgo, crescita, con un buon livello di competitività Bruxelles, Copenhagen, Zurigo, Amsterdam, (industria, conoscenza, turismo), un’elevata do- Berlino, Barcellona, Stoccarda, Stoccolma, Düs- tazione di capitale umano; le sue punti di debo- seldorf, Vienna e Colonia. Si tratta di città al- lezza riguardano le funzioni amministrative, la tamente competitive, dotate di un forte capitale capacità istituzionale e le infrastrutture. La classificazione del sistema urbano comu- umano e di una buona accessibilità: cioè queste nitario secondo Espon (2006) città segnano generalmente valori molto alti in tre indicatori su quattro. Sono “Potential MEGA” Praga, Varsavia, Budapest, Bratislava, Berna, Lussemburgo, Li- | 27 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Variabili e indicatori per la classificazione delle MEGA | 28 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 L’Europa nel 2030 Cristiana Cabodi, Cristiana Rossignolo, Francesca Silvia Rota 6 LUGLIO 2010 Sono state elaborate diverse Scenario tendenziale previsioni sull’assetto territoriale che l’Europa è destinata ad assumere nei prossimi dieci o venti anni. L’esercizio – che prende forma in scenari e cartine – ha uno scopo preciso: far riflettere sulle opportunità e i rischi connessi alla crescita e allo sviluppo sbilanciato dei singoli paesi europei e delle loro regioni. Su questo versante un contributo molto importante è stato dato dagli studi condotti della rete ESPON, in particolare nei progetti “Territorial Futures. Spatial scenarios for the Europe” e “Scenarios on the territorial future of Europe”, entrambi del 2007. Gli scenari ESPON partono dall’assunto, ormai ampiamente condiviso, che all’interno di una strategia di sviluppo del territorio vadano ricomprese un ampio numero di politiche pubbliche. Dal punto di vista di ESPON ciò significa non soltanto studiare le Mostra l’impatto della continuità delle attuali ricadute sul territorio delle tendenze evolutive politiche (fatta eccezione per le acquisizioni più (demografiche, economiche, sociali, ambientali), recenti sul protocollo di Kyoto e sulla Strategia ma anche prevedere come tali tendenze possano di Lisbona) in un contesto in cui alle sfide pre- essere orientate e gestite da diversi sistemi di senti si andranno certamente a sommare nuovi e politiche pubbliche. grandi cambiamenti. Ecco come leggerla. Sono state proposte 3 visioni di come potrebbe evolvere il territorio comunitario fino al Le forze economico-produttive saranno con- 2030, a partire da altrettante scenari: tendenzia- centrate all’interno della zona del “cuore euro- le (basato sulla continuità dei trend in atto); teso peo”, che tende a dilatarsi lungo i corridoi di a incrementare la competitività; influenzato da trasporto principali in direzione delle più impor- politiche e pratiche di coesione. tanti aree metropolitane: Barcellona, Madrid e Roma a sud; Dublino, Glasgow, Oslo e Stoccolma a nord; Varsavia, Praga e Budapest a est. Oltre queste aree non si ci saranno altre zone di sviluppo economico, anzi ci sarà un aggravamento degli squilibri e della marginalità di alcu- | 29 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Giappone) o emergenti (Cina e India). ne periferie a forte rischio di declino economico: la penisola iberica, il Sud Italia, i paesi scandi- Il risultato pratico di queste scelte sarebbe il navi, una parte dell’Est europeo e della penisola rafforzamento delle aree già forti, attrattive e balcanica; polarizzanti caratteristiche del Pentagono (l’area Torino conserverebbe una posizione positiva e più ricca d’Europa, ai cui vertici si trovano le abbastanza centrale, grazie alla possibilità di fare città di Londra, Parigi, Milano, Monaco e Am- sistema con Milano e con le altre metropoli del burgo), e di alcuni, pochi, corridoi di sviluppo Nord Italia; manterrebbe una certa capacità at- verso alcune aree particolarmente attrattive co- trattiva e polarizzante rispetto al ‘cuore europeo’ me Vienna e Copenhagen. Cosa accadrebbe a Torino? La città si trove- e all’area mediterranea. rebbe ancora ricompresa nel ‘cuore europeo’, ma Scenario orientato alla competizione per un soffio, in una posizione più marginale, completamente dipendente da Milano, priva del ruolo di cerniera che potrebbe altrimenti giocare con il Sud dell’Europa. Scenario orientato alla coesione Il presupposto di questo scenario è un cambiamento radicale nelle politiche comunitarie che avrebbero segno opposto a quelle messe in campo con la Strategia di Lisbona, privilegiando le aree già forti e penalizzando le aree rurali e in declino. Per fare ciò, il budget comunitario verrebbe ridotto e le spese sarebbero orientate su Quest’ultimo scenario dovrebbe rafforzare il settori specifici: ricerca e sviluppo, ICT, forma- territorio comunitario in un duplice senso: da un zione, accessibilità. Perno della nuova politica lato estenderebbe il “cuore europeo” fino a in- sarebbe lo sviluppo tecnologico, a favore del globare zone oggi marginali; dall’altro darebbe quale si intenderebbe ridurre il divario fra forma a nuove aree esterne al Pentagono, di l’Europa e le altre economie avanzate (USA e | 30 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 integrazione economica mondiale: le “Emerging Peripheral Integrated Zones”. L’Europa godrebbe così di uno sviluppo più policentrico, basato su una rete urbana meno gerarchicamente ordinata, si ridurrebbero le aree periferiche e marginali che diverrebbero più competitive e connesse attraverso reti e relazioni funzionali. Torino guadagnerebbe centralità rispetto al “cuore” ma anche rispetto ad una queste nuove formazioni territoriali. | 31 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Torino e le altre (italiane) Luca Davico 15 DICEMBRE 2010 Dal 1999 costruiamo ogni anno il Rapporto an- Gli stessi partecipanti al concorso Tweet nuale su Torino per conto del Comitato Rota your city confermano sostanzialmente quanto (www.comitatorota.it), per cui abbiamo spesso sia condiviso questo punto di vista: due terzi confrontato il capoluogo piemontese con altre hanno confrontato Torino con metropoli stra- metropoli, talvolta (quando i dati lo permetto- niere, solo un terzo con italiane. La compara- no) europee, più spesso (per la maggiore dispo- zione con queste ultime, poi, non lascia spazio a nibilità di statistiche) italiane. dubbi: in 44 casi sono citate come peggiori, solo in 7 casi come migliori. Questa operazione di confronto sistematico ci ha permesso, tra l’altro, di riscontrare una Ma è proprio così? sorta di automatismo stereotipato, piuttosto Vediamo che cosa emerge da dati e indicato- ricorrente a Torino, almeno tra i membri della ri che, nel lavoro più che decennale del Rapporto classe dirigente: politici, imprenditori, funziona- su Torino, abbiamo raccolto e esaminato. E pro- ri, accademici, eccetera. Quello cioè di tendere a viamo a farlo mantenendo il più possibile disag- confrontarsi con le città europee, dando sostan- gregati i diversi indicatori: l’obiettivo del Rap- zialmente per scontato che, a livello nazionale, porto, infatti, è analizzare punti di forza e debo- Torino sia all’avanguardia (il mito sempreverde lezza della città, successi e insuccessi, anche at- della “città laboratorio”), secondo alcuni la città traverso un confronto con altri contesti urbani. italiana più efficiente ed “europea”. Dal punto di vista economico, ad esempio, Ci sarebbe da ragionare a lungo sui motivi di Torino continua a dare segnali di declino, non questa diffusa convinzione. Probabilmente, di più come in passato a causa dell’industria (che, fondo, c’è una sorta di orgoglio sabaudo, il cui anzi, nell’ultimo decennio si è consolidata e in- riflesso, ad esempio, è di considerarsi sempre ternazionalizzata), bensì di un terziario che, capitale di qualcosa: se non più della nazione rispetto a molte altre metropoli italiane, rimane (dal 1865) o dell’industria (come negli anni ’50 piuttosto debole, mediamente poco produttivo, del XX secolo), quanto meno dei grandi eventi, scarsamente diffuso (soprattutto negli ambiti più del design, della scienza, dei giovani. Il fatto poi innovativi e “avanzati”), con una scarsa propen- che la città negli ultimi dieci anni abbia molto sione dei privati a investire. investito nel cambiamento (fisico e di immagi- I livelli di istruzione dei torinesi sono sì cre- ne), indubbiamente migliorando alcune sue aree sciuti negli anni, ma rimane un certo ritardo e complessivamente il suo appeal, ha rafforzato rispetto alle altre metropoli italiane, un handi- questa convinzione diffusa di costituire un caso cap non da poco per una città che col suo 2° unico e, appunto, all’avanguardia nel panorama Piano Strategico vorrebbe puntare sull’economia nazionale, una sorta di anello di congiunzione della conoscenza. Gli atenei torinesi, d’altro tra l’Europa (avanzata) e l’Italia (arretrata). canto, stanno diventando sempre più competitivi a livello nazionale, ma con un’anomalia | 32 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 “strutturale” rispetto alle altre metropoli italiane: una posizione decisamente inferiore rispetto a il peso esorbitante della facoltà di ingegneria. questo suo “rango naturale”, con evidenti critici- Se, cinquant’anni fa, questo poteva essere consi- tà, derato un punto di forza per la città fordista dell’accessibilità, della mobilità, del terziario (dove quasi il 70% della ricchezza era prodotto avanzato, della sostenibilità ambientale. dall’industria), oggi è lecito nutrire qualche appunto, soprattutto sul fronte Posizione di Torino tra le dodici metropoli italiane dubbio: forse non a caso, dai dati Torino risulta I numeri sull’asse indicano la posizione, la linea la metropoli italiana in assoluto meno creativa. tratteggiata il peso demografico di Torino, quar- Quanto alla sostenibilità, nonostante anni di ta metropoli italiana (Elaborazioni L’Eau Vive, miglioramenti, trasformazioni e investimenti Comitato Rota, 2009, su fonti varie). sull’immagine della città, la situazione rimane in chiaroscuro: Torino ha ad esempio il più efficiente sistema di gestione dei rifiuti, ma al tempo stesso situazioni tra le più critiche in Italia (e in Europa) quanto a scarsa qualità dell’aria, elevata criminalità, mobilità insostenibile. Il capoluogo piemontese, poi, rimane decisamente marginale nei sistemi di trasporto: per le irrisolte questioni della linea TAV verso la Francia, per i ritardi del Passante e del sistema ferroviario metropolitano, a causa di un aeroporto sempre più debole e marginale (in Italia, oltre che in Europa). Se proviamo a prendere come punto di riferimento il peso demografico (Torino rimane la quarta metropoli italiana per numero di abitanti), si può verificare puntualmente come per molti indicatori il capoluogo piemontese occupi | 33 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 La città creativa Alberto Vanolo 16 LUGLIO 2010 Il dibattito sulla città creativa è stato, più o me- città o un quartiere? Naturalmente, come sem- no cinque anni fa, l’«ultima moda» per chi si pre accade in campo urbano, non esiste una ri- occupa di città. Il fenomeno delle mode non è sposta semplice. Occorrono innanzitutto alcuni certo una novità in questo campo: agli inizi degli pre-requisiti: una tradizione artistica, un certo anni ‘90, qualsiasi centro urbano, anche di pic- carattere cosmopolita, l’apertura alla vita pubbli- cole dimensioni, ambiva a diventare uno spazio ca. Esistono, tuttavia, molti spazi in cui può della tecnologia, una piccola Silicon Valley («in- intervenire la politica, per lo meno nel lungo formational city» era la parola d’ordine), mentre periodo: gli studi di Florida hanno discusso co- alla fine del decennio scorso era di moda – non me proprio quelle città più tolleranti e aperte me – alla diversità e alla sperimentazione siano le più l’immaginario delle città «globali» e «internazio- creative. I centri urbani caratterizzati per esem- nali». pio dalla convivenza di comunità diverse per ne voglia Torino Internazionale Da qualche anno, studiosi e amministratori orientamento (religioso, culturale, sessuale, poli- della città (in primis i city manager statunitensi), tico ecc.), da una forte immigrazione e integra- dopo aver letto i libri di Richard Florida, vero e zione multietnica, dalla marcata presenza di proprio guru di questo dibattito, hanno comin- strutture di uso pubblico (per esempio una città ciato a interrogarsi sugli ingredienti che rendono dove ci si muove in bus o metro, e non in auto) una città «creativa», ossia «vibrante», ricca di o da un’animata vita notturna, tendono con idee, culture, spazi di espressione, possibilità di maggiore facilità a produrre e a far circolare idee costruzione di relazioni sociali. Tra l’altro, una nella società, anche con beneficio anche delle metropoli di questo tipo tende non solo a essere cosiddette «industrie creative» (arte, cinema, creativa, ma ad attirare i membri della cosiddet- musica, design, ecc.). In altre parole, una città «paurosa» rispetto ta «classe creativa»: artisti, scrittori, musicisti, performer di ogni genere (inclusi gli artisti me- allo spazio pubblico, alla vita notturna, no «ortodossi», come per esempio i writers) si all’immigrazione (per esempio una «città delle rivelano molto mobili nello spazio, scegliendo di ronde notturne», tanto per intendersi) difficil- concentrarsi in specifici spazi metropolitani, mente può aspirare a diventare una città creati- magari il Village newyorkese, il Marais parigino, va. A questo punto, non rimane che da chieder- il Prenzlauer Berg berlinese o, nella nostra più si: Torino intende essere creativa? piccola Torino, le zone di San Salvario o del Qualche lettura per approfondire il tema Quadrilatero romano. Rimane però un interrogativo di fondo: co- Il libro che ha aperto il dibattito sulla «classe creativa»: Florida R. (2003), L’ascesa della me si possono promuovere o costruire gli spazi nuova classe creativa. Stile di vita, valori e creativi? Quali strumenti politici si possono professioni, Mondadori, Milano mettere in campo per rendere «creativa» una | 34 | Un celebre articolo accademico che mette alla la passione per le graduatorie | dossier | 2010 gogna le idee di Florida: Peck J. (2005), image of the creative city: some reflections on Struggling with the creative class, «Interna- urban branding in Turin, «Cities», v. 25, n. 6, tional Journal of Urban and Regional Re- pp. 370-382 search», v. 29, n. 4, pp. 740-770 Sharon Zukin è una delle più importanti os- L’autore di riferimento nel dibattito sulle co- servatrici nel dibattito sulla cultura urbana, i siddette «industrie creative»: Scott A. J. suoi lavori sono al tempo stesso provocatori, (2008), Social Economy of the Metropolis. critici e affascinanti; in questo libro si parla di Cognitive-Cultural Capitalism and the Glo- New York (per un testo più generale si rinvia bal Resurgence of Cities Oxford University al suo precedente The Cultures of Cities): Press, Oxford Zukin S. (2010), Naked City: The Death and Un mio articolo accademico dove mi interro- Life of Authentic Urban Places, Oxford Uni- go sul caso torinese: Vanolo A. (2008), The versity Press, Oxford Network all’Esof Elena Pede 20 LUGLIO 2010 La globalizzazione ha cambiato il modo tradi- petitività territoriale, sostenendo che il successo zionale di rappresentare lo spazio, il territorio e di un territorio sui diretti competitori dipende la geografia. Nell’ambito di ESOF 2010, la dalla capacità di gestire reti di relazioni a geo- mattina del 3 luglio si è tenuta la conferenza metria variabile. Insomma, pensare globale e The role of networks in shaping urban and ter- agire locale: ciò che gli addetti ai lavori chiama- ritorial policies, con Jacques Levy (del Politecni- no glocalizzazione. Un secondo elemento da co di Losanna), Oriol Nel-lo (Governo della tenere bene a mente è l’associazione automatica Catalunya) e Piero Gastaldo (Segretario Gene- e spontanea fra territorio e area urbana: aumen- rale della Compagnia di San Paolo), che si sono tare le reti e i flussi significa nei fatti estendere confrontati sul rapporto fra reti globali e sistemi le aree urbanizzate che però, in questa logica, territoriali e sulla necessità di adottare nuovi acquistano indipendenza dalla vicinanza fisica strumenti di governo del territorio. degli elementi e dei componenti. Il punto chiave emerso dalla discussione è Oriol Nel-lo ha messo in evidenza come, che, se il livello di interconnessione tra i luoghi mai prima di oggi, le città sono state chiamate a dovuto ai flussi intensi di capitali, persone e ripensare le proprie strategie di sviluppo coniu- informazioni è in continuo aumento (come gando due obiettivi apparentemente distanti: 1) sembra), i sistemi territoriali tendono ad assotti- attrarre flussi e risorse internazionali; 2) miglio- gliarsi fino quasi a scomparire, soppiantati da rare la qualità dell’ambiente urbano. Per rag- reti e flussi, proprio nel momento in cui la com- giungere questo duplice scopo non vi è altro petizione globale riporta al centro dell’agenda modo, secondo l’ospite spagnolo, che avvalersi politica l’importanza di fare progettazione dei di una buona progettazione del territorio, met- territori. tendo in cantiere progetti capaci di contenere e modellare l’organizzazione fisica delle città e Jacques Levy, ha parlato soprattutto di com| 35 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 delle aree metropolitane. Flessibilità, competi- La vicinanza spaziale nei meccanismi di crescita zione e complessità sono i nuovi cardini del go- alle diverse scale geografiche (nazionale, regio- verno del territorio; ma, per essere efficaci, essi nale, urbana) ha ancora un ruolo nella globaliz- vanno sviluppati in un contesto di rete fra sog- zazione con le sue regole? Ma soprattutto, è getti e di governante urbana. davvero possibile creare tra le città legami basati Se su reti di soggetti e governance la strada su flussi – così intangibili e immateriali – para- sembra ormai avviata, credo sia più interessante gonabili a quelli creati dalla prossimità spaziale? approfondire altri elementi emersi nel convegno. Torino vista dalla London School of Economics Annalisa Magone 23 LUGLIO 2010 Da qualche mese, Torino è divenuta oggetto di Professor Colantonio, quali sono i capisaldi dello studio per due grandi istituti di ricerca, l’inglese studio? London School of Economics e l’americana L’amministrazione Obama sta puntando su tre Brookings Institution, promotori di una ricerca elementi principali di policy per sviluppare una che coinvolge tre città europee (oltre a Torino, economia rivolta all’esportazione, low carbon anche Barcellona e Monaco) e una città asiatica cioè a bassa emissione di CO2 e capace di pro- (Seul). Lo scopo dello studio è comprendere e durre beni e servizi che riducano l’impatto am- descrivere, nel pieno della crisi globale, le per- bientale, basata sull’innovazione. È opinione formance di queste quattro città che considerano dell’amministrazione americana, e in particolare a vario titolo dei modelli. I risultati dell’indagine del suo capo economista Larry Summers, che le saranno presentati il prossimo dicembre a Chi- città e aree metropolitane rivestiranno in futuro cago, in una conferenza dal titolo “Global Me- un ruolo guida nell’economia nazionale statuni- tro Summit: Delivering the Next Economy”, il tense che punta sopratutto sulla promozione cui intento è proporre una visione dello sviluppo della ‘green economy, sulle esportazioni, e sullo economico futuro, dimostrando come le aree sviluppo di settori innovativi dove – al contrario metropolitane, se adeguatamente sostenute da di quanto è avvenuto in paesi come Cina, l’India politiche statali, possono giocare un ruolo cen- o il Brasile – gli investimenti si sono molto con- trale. Per avere qualche anticipazione sulla ricer- tratti negli ultimi anni. Il presupposto è che i ca – tuttora in corso – abbiamo intervistato An- paesi emergenti, con la loro economia prospera, drea Colantonio dell’ LSE Cities alla London saranno in grado di assorbire la produzione ad School of Economics, che ha recentemente tra- alto contenuto tecnologico USA ed europea. Va scorso un breve periodo a Torino. detto che si tratta di una visione abbastanza semplice, non ancora testata, anche se si appoggia sulla nuova enfasi data al tema delle esportazioni che sta prendendo piede anche in Inghilterra, ed ultimamente anche in Spagna. Il diret| 36 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 tore del Metropolitan Programme del Broo- È un caso che questa conferenza venga organizzata kings Institution, Bruce Katz, che forse verrà a proprio a Chicago, la città di Obama? Torino in settembre, ha recentemente ribadito Chicago è una città che si è un po’ adagiata ne- questa visione dell’economia urbana futura, dove gli ultimi anni. Non è portata riflettere su se le aree metropolitane avranno un ruolo guida stessa e anche per questo sta perdendo competi- all’interno del nuovo modello si sviluppo. tività. Il sindaco, che probabilmente si ricandiderà alla prossima tornata elettorale, ha deciso L’idea della città come motore di sviluppo non è di investire in questo senso; Obama è stato invi- nuova in Europa, ma forse è stata introdotta più di tato, e probabilmente ci sarà. Del resto la confe- recente nel discorso pubblico americano… renza avrà un profilo molto alto perche abbiamo In realtà non si tratta di una novità neppure invitato esponenti chiave dei governi locali con i negli USA, mentre è completamente nuovo quali stiamo lavorando . Lo scopo è fare ri- l’interesse del governo centrale a promuove poli- emergere le città come soggetto di policy a livel- tiche rivolte alla città. Dalla meta’ degli anni 70 lo mondiale. Bisogna tenere in conto che si va in avanti non c’è mai stata una vera politica ur- verso un processo di urbanizzazione mondiale bana di livello nazionale, le città si sono svilup- inarrestabile, con oltre il 50% della popolazione pate dal basso attraverso l’attivismo dei Sindaci, che vive ormai nella città, e se i problemi sociali spesso in conflitto con gli Stati: i governatori, spesso sono concentrati nelle città, allora queste infatti, spesso provengono dalla provincia e diventano veicoli per assicurare uno sviluppo più hanno difficoltà a comprendere le problemati- sostenibile. che sociali, ambientali ed economiche tipiche delle città. Ciò che la Brookings Institution Perché il progetto prende in considerazione le aree suggerisce è proprio il superamento di questo metropolitane più che le città? modello. A differenza delle città europee, dove troviamo un nucleo centrale denso intorno al quale si di- Le politiche di sviluppo che si hanno in mente sono spongono diverse cinture, negli Stati Uniti si simili a quelle europee, con la crescita economica trovano città circondate da soggetti urbani più strettamente collegata a temi come il rinnovamento urbano, la coesione sociale e gli investimenti cultu- piccoli, essenzialmente residenziali, i cosiddetti rali? sobborghi che spesso ricadono nella giurisdizio- Al momento i nostri interlocutori americani ne di contee differenti. La definizione di area sono molto focalizzati sulla crescita economica metropolitana invalsa negli USA è basata sui poiché, secondo il loro modo di pensare, flussi di popolazione e sulle relazioni spaziali l’economia è una cosa a parte. Progetti integrati determinate dal mercato del lavoro: dal punto di come Urban, per fare un esempio, sono una vista pratico, se in un’area urbana oltre il 25% completa novità negli Stati Uniti. La mia im- della popolazione si sposta per lavorare nella pressione è che stiano cercando di imparare, di città confinante, la più piccola entra a fare parte guardarsi attorno alla ricerca di best practices, dell’area metropolitana della città dominante. È ma è un percorso difficile. una concezione molto semplice, puramente statistica. Inoltre, da quel che ho potuto appurare finora – ma la nostra ricognizione è appena agli | 37 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 inizi – non esistono autorità di gestione delle motive. Inoltre la città di sta riqualificando dal aree metropolitane. punto di vista dell’immagine urbana. Barcellona, prima città ad approfittare delle Olimpiadi per Come sono state scelte le città del campione? innescare una profonda riqualificazione urbana, Abbiamo iniziato con una selezione abbastanza è stata scelta per aver dimostrato competenza vasta, considerando 25 città europee sottoposte nella gestione dell’area metropolitana ed inve- ad analisi per selezionare quelle che hanno resi- stimenti in infrastrutture attraverso un progetto stito meglio alla crisi, considerando PIL, ric- di “città di città” interconnesse e gestite chezza urbana, occupazione e disoccupazione. all’unisono. Il programma è agevolato dalla cul- Abbiamo escluso le città del Nord Europa, per- tura catalana: c’è una forte voglia di unione, di ché sono di fatto incomparabili con la situazione patriottismo. Monaco ci ha interessato per americana, a causa dell’alta percentuale di spesa l’innovazione: in città ci sono cluster eccezionali, pubblica che sostengono: sfiora il 50% nelle città uno dei quali da lavoro a 100 mila persone. La dl Nord Europa, mentre si assesta a meno del città tedesca, va detto, è fra quelle che stanno 20% negli Stati Uniti. La nostra attenzione è reagendo meglio alla crisi. Infine Torino è stata caduta in particolare su città che sono riuscite a scelta per il ruolo giocato dalla sua leadership trasformarsi in modo significativo dal punto di urbana, capace di operare sulla base di una forte vista fisico ed economico, promuovendo un pro- intenzionalità di trasformazione della città. cesso di trasformazione urbana, internazionaliz- Un’intenzionalità che ha iniziato a manifestarsi zandosi, anche mantenendo l’animo industriale dopo il declino della Fiat, la quale ha lasciando originario e capacità nel settore manifatturiero. un vuoto istituzionale che ha permesso la emer- Ci hanno interessato le città che hanno dimo- sione di altri attori nella società civile. Di Tori- strato una learning capacity molto forte, entran- no ha interessato anche il settore filantropico, do in network, facendo scambi di conoscenze ed unico in Europa per dimensioni e importanza. esperienze. Così siano arrivati ai quattro casi finali: Torino, Barcellona, Monaco e Seul. Anche gli americani inizieranno a fare i piani strategici? Quali gli elementi specifici alla base della scelta di Per adesso la loro parola chiave è “intenzionali- ciascuna di esse? tà”, nel senso di avere una visione, fare dei piani Seul è stata scelta per gli investimenti nel settore di sviluppo per cambiare la città a partire dal dell’innovazione tecnologica e la promozione di settore pubblico. Ma questi progetti per ora cluster high tech che hanno generato 100mila sono più simili a business plan che a piani stra- posti di lavoro in vent’anni, senza contare i passi tegici veri e propri. da gigante fatti nella produzione del settore auto | 38 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Torino è meglio e peggio di se stessa. E noi con essa Annalisa Magone 6 DICEMBRE 2010 sede di Torino Nord Ovest, in via Borgosesia 1. Con il tweet di Vittoria Viperino, la giuria del concorso ha ritenuto di premiare sia il gusto Tweet vincitore estetico e compositivo che si riconosce nella Vittoria Viperino piccola storia raccontata in 140 caratteri – in Torino è meglio e peggio di se stessa … e noi con particolare il paradosso (meglio e peggio), il essa. gusto per la rima, l’efficacia della scrittura – sia Tweet finalisti l’understatement così torinese che si legge sotto- Davide Ferraro traccia. Città dell’Auto + Città del Pedone. Non è Vero che Nei molti confronti sollevati dai partecipanti le due cose si escludono a vicenda. al concorso, dove spesso ricorre quello con MiDavide Sireci lano, Torino è raccontata come una città che Odi et amo…come faccio? Non lo so, ma sento che ama riflettere su se stessa, e che ha fatto della ciò accade…sono di Torino capacità di progettare e ri-progettare la propria identità, una cifra che la contraddistingue. Ma Roberto Bordese nel tweet di Vittoria Viperino si legge qualcosa 1980, Milano da bere. 2010, Torino da degustare. di più: la possibilità che Torino abbia più di una Salvatore Martire identità, più di una faccia, e per questa ragione i Te la porti dentro anche quando ci sei. suoi migliori pregi possano tramutarsi nei peg- Daniele Lombardi giori difetti. A Torino… va bene. E andrà sempre meglio se sarà Decisa a rimanere a metà strada – per dirci condannata a “diventare”, senza mai accontentarsi di forse che non bisogna prendersi troppo sul serio “essere”. – l’autrice del tweet però non si tira da parte, ma Giuseppe Claudio Scibilia cerca un posto per tutti noi (“e noi con essa”) Scorci da scrutare. Angoli da scovare. Persone da dentro al paragone. O, almeno, noi l’abbiamo abbracciare. Poi calore e freschezza. Tradizione e capita così. futuro. Sapori, profumi, sorrisi. E tu. Per scegliere il vincitore, la giuria ha fatto Alessandro Marino delle selezioni successive, con gruppi sempre FRUItori noBILI meno numerosi di candidati. Ai 9 autori che sono arrivati alla selezione finale, è stato attri- Loredana Airaudi buito un premio straordinario: un buono da 20 Oroscopo: per colpa di saturno hai attraversato tra- euro da spendere alla Libreria Coop di piazza sformazioni profonde, non essere precipitosa, marte nel segno restituirà spirito da Capitale Castello. Vittoria Viperino, invece, vince un buono da spendere all’agenzia di viaggi Last Marianna Mazzaferro Minute di via Pietro Micca 20, valido un anno. Quella mattina uscì di casa e sentì che era il suo gior- Tutti i premi possono essere ritirati presso la no fortunato. Era la cacca che aveva pestato. | 39 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 La giuria mazione Circolo dei Lettori Laura Capitaneo, responsabile eventi Circolo dei Lettori Pietro Izzo, blogger Annalisa Magone, presidente Torino Andrea Mosconi, comitato programAntonella Parigi, direttore Circolo dei Lettori Nord Ovest Cristiana Rosignolo, geografa Politecnico di Torino | 40 | la passione per le graduatorie | dossier | 2010 Torino Nord Ovest srl impresa sociale è un centro che svolge attività di studio, consulenza, valutazione e proposta nel campo della ricerca socioeconomica. Luogo di elaborazione di saperi applicabili e circolazione di idee, si propone di accrescere l’informazione qualificata sui principali temi dell’agenda pubblica e favorire lo scambio fra settore pubblico e privato, guardando a progetti di frontiera e ancorandoli a una produzione originale di dati, analisi, visioni. Il centro fotografa e approfondisce una pluralità di aspetti e settori, dal mondo delle imprese al mercato del lavoro, dalle nuove professioni al welfare, dalle rappresentanze alla cultura, dalla smart e social economy alla nuova manifattura. Il suo sguardo è attento al nordovest italiano, dove operano alcune fra le realtà più produttive e forse innovatrici del paese, e da qui si allarga verso altri territori nazionali ed europei, nel solco delle collaborazioni stimolate dai programmi di ricerca e innovazione comunitari. Due punti fermi caratterizzano l’attività di analisi e progetto: lo sviluppo come chiave interpretativa delle trasformazioni urbane e l’indagine dei fenomeni sociali ed economici nella loro reciproca interazione. Quattro i filoni di lavoro: la ricerca, gli atelier di co-design dove si sviluppa analisi organizzativa e si ragiona di innovazione nelle politiche pubbliche, la responsabilità sociale per imprese e istituzioni, la divulgazione per mezzo di attività convegnistiche e editoriali per sostenere il dibattito pubblico sui principali temi dello sviluppo e dell’innovazione. Torino Nord Ovest è nato nel 2010 dall’idea di costruire un centro di ricerca non accademico, versatile, retto da uno staff di progettisti e capace di coagulare una vasta rosa di specialisti d’ambito, da comporre e ricomporre in squadre orientate a progetti definiti. Con il tempo è divenuto un luogo in cui prendo corpo la capacità di fare rete, dal fund raising per i progetti alla disseminazione dei risultati. ||| torinonordovest.it twitter.com/torinonordovest | facebook.com/torinonordovestblog linkedin.com/company/torinonordovest | vimeo.com/torinonordovest | 41 |