la passione per le graduatorie.

Transcript

la passione per le graduatorie.
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
la passione per le graduatorie.
DOSSIER
Negli ultimi anni si è diffusa la pratica di verificare le performance delle città,
predisponendo graduatorie e classifiche che misurano aspetti diversi.
Sulla base di queste graduatorie, le città vengono messe in relazione le une
con le altre, se ne valutano i successi e i cambiamenti, se ne criticano i punti deboli
e i ritardi.
Anche Torino è stata oggetto di questo tipo di studi, che a volte l’hanno
promossa, altre volte l’hanno bocciata. Ma cosa dicono veramente le classifiche
sulla città? E cosa pensa di Torino chi ci abita, ci lavora, o la frequenta per i più
diversi motivi? Ma perché fare una graduatoria? «La mia città è meglio della tua».
«La mia città è peggio della tua». Si tratta di affermazioni piuttosto comuni nelle
conversazioni con amici, colleghi e conoscenti. Ma come arriviamo a esprimere
questi giudizi?
Se ci pensiamo, si tratta di un esercizio tutt’altro che banale. Innanzitutto, qualsiasi
città è un sistema complesso: individui, attività economiche, infrastrutture, spazi
verdi e costruiti, e persino leggi, tradizioni, costumi sono elementi che
contribuiscono a costruire il senso di una città, la sua identità. Dovrebbero, quindi,
essere presi tutti in considerazione nel momento in cui si formula il proprio
giudizio. Tuttavia, una conoscenza approfondita di tutti questi elementi è molto
difficile, se non impossibile. La città, oltre che sistema complesso, è poi anche
un organismo vivo, oggetto di trasformazioni continue. Ne consegue che qualsiasi
valutazione espressa in un dato momento corre il rischio di fotografare una
situazione che oramai è già passata.
La passione per le graduatorie è il tema di una discussione che ha coinvolto
sia un gruppo di studiosi e specialisti sia privati cittadini invitati a presentare la loro
personale graduatoria di città meglio-e-peggio di Torino. Le risposte dei primi
aiutano a leggere studi e fenomeni non privi di ambiguità; i secondi hanno
partecipato a un concorso, Tweet your city, che ha eletto la miglior graduatoria
e il miglior slogan.
|1|
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Concorso “Tweet your city. Qual è la tua città ideale?”
17 MAGGIO 2010
un particolare punto di vista;
Cosa pensa di Torino chi ci abita, ci lavora, o la
frequenta per i motivi più diversi? Quali sono
2. spiegare in breve il punto di vista scelto;
oggi i suoi punti deboli e i punti di forza? Quali
3. scrivere un tweet capace di sintetizzare il
senso della classifica proposta.
altre città dovrebbe prendere a modello Da quali
esempi negativi dovrebbe guardarsi?
L’autore del tweet migliore, il più originale e
riuscito, sarà selezionato da una giuria e vincerà
un buono per un viaggio in una città europea.
Basta compilare il modulo di partecipazione e
inviarlo via e-mail a [email protected]
entro il 18 giugno 2010. Tenete d’occhio i
commenti: pubblicheremo man mano i contributi ricevuti!
Le risposte
1. dondiegodelavega scrive:
18 giugno 2010 alle 12:24
Torino è meglio di: Milano
Torino è peggio di: Praga e Copenhagen, finora le mie preferite
Gusto personale
Il tweet: Mole, Egizi, Cinema, Libro,
Lo chiediamo ai lettori del blog attraverso il
Olimpiadi, Auto, Alpini in adunata, noccio-
concorso “Tweet your city”. Un concorso gratui-
le: monumentale, culturale, sportiva, pro-
to e aperto a tutti coloro che vorranno condivi-
duttiva, patriottica, golosa!
dere le proprie idee sulla città ideale, in un
2. Ale_sandra scrive:
tweet, un testo di massimo 140 caratteri (spazi
18 giugno 2010 alle 09:50
inclusi). Il concorso chiede di fare un esercizio
Torino è meglio di: Disneyland
di scrittura: si potrà inviare uno slogan, un afori-
Torino è peggio di: Un-Non-Luogo
sma, una poesia, una massima, una freddura, un
La città è il luogo reale dove l’individuo di-
microscript. Il tweet potrà essere narrativo, poe-
viene “essere sociale”: è il luogo degli incontri,
tico, ironico, serio. Potrà essere scritto in italia-
dello scambio di esperienze, è lo spazio della
no, ma anche in inglese o in francese.
vita
di
migliaia
di
persone.
Un luogo dove la realtà declina e colora i so-
Partecipare è semplice. Occorre:
gni di ciascuno, senza ricorrere ad artifici.
1. elaborare la propria personale classifica, indi-
Ciascuno con il proprio ritmo, fa parte della
cando una città migliore di Torino e una cit-
rumoroso melodia di un’intera città. Ed è
tà peggiore (cioè una città da prendere ad
musica, a volte anche poesia.
esempio e una città da non imitare) secondo
|2|
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Il tweet: Case tonde, morbide come nuvole
cellule di un corpo umano al ritmo del pro-
di panna. Guardano il sole e la terra rossa,
prio metabolismo. Un cambiamento sosteni-
vivono di passi e sorrisi di giorno. Poi il buio
bile e fonte di crescita sociale, culturale ed
delle stelle.
economica non può che fondarsi sull’identità
del territorio, frutto del suo genius loci, della
3. Chiara scrive:
sua storia e del suo presente; trascurare invo-
18 giugno 2010 alle 08:49
lontariamente o di proposito questa eredità
Torino è meglio di: Milano
porta ad una perdita di valori e alla costruzio-
Torino è peggio di: Zurigo
ne un paesaggio alieno. Città come Milano
Quando per strada stai con il naso all’insù.
sembrano voler forzatamente rincorrere mo-
Incroci la Mole e di sera le luci. Alle 4 di not-
delli estranei, dimenticando gli impatti che le
te Piazza Castello è una meraviglia. Nel silen-
intangibilità di un territorio possono avere
zio, senti sola la voce di chi ti porterà a casa.
sulla sua economia e spogliando il tessuto ur-
Torino sono i parcheggi difficili e la musica
bano della sua identità; Berlino pone invece le
dei murazzi che non dorme. Sono le strade
fondamenta delle sue trasformazioni sulla co-
parallele e i bus che corrono di notte. Torino
stante dolorosa rielaborazione del passato e
sono i papeveri che crescono ai bordi delle
della storia. Paradigmi come questi ci permet-
strade. Torino sono i giovani artisti. Le mo-
tono di guardare a Torino come città forte
stre fotografiche durante l’aperitivo. C’è qual-
della sua identità passata e presente e ricca in
cosa qui che ti lascia malinconia quando te ne
patrimonio tangibile ed intangibile, terreno
vai, infatti poi ci torni sempre. Torino sono i
ideale per la costruzione di un futuro sosteni-
racconti sulla magia. Torino è a dimensione
bile.
d’uomo. Milano esagera. Zurigo insegna. Ci
Il tweet: Torino, pietre vive palpitanti di
dice con voce da maestra di non svuotare le
storia che plasmano un progetto di futuro.
nostre tasche per terra. Ci raccomanda di aver
5. Claudio De Maria scrive:
cura del verde. Milano se ne frega. Torino, tu
pensaci per favore.
18 giugno 2010 alle 08:15
Il tweet: Cari abitanti, vi chiedo un favore:
Torino è meglio di: Torino
aiutatemi ad essere migliore, in cambio vi
Torino è peggio di: Torino
darò spazi dove stare tranquilli come in un
La Torino di oggi nel 2010 è, secondo
abbraccio. Torino.
me,migliore di venticinque anni fa, quando
lasciai questa città per andare a lavorare altro-
4. Alter scrive:
ve ( Roma, Milano, Los Angeles, Lecco). So-
18 giugno 2010 alle 08:19
no tornato ad abitarvi vicino (Rivoli), poten-
Torino è meglio di: Milano
domi permettere nel tempo libero di osservare
Torino è peggio di: Berlino
la città con gli occhi del turista che scopre
All’espressione “capitali europee” è spesso col-
continuamente novità e antichità. Qui ho vis-
legata l’idea di immobilità e polverosa fissità
suto nei miei primi trentacinque anni di vita,
della storia, contrapposta al dinamismo delle
e la conosco piuttosto bene, perchè le impres-
metropoli americane ed asiatiche. Tutti gli
sioni giovanili permangono per tutta la vita.
spazi urbani, in realtà -anche le città europee,
Torino è sicuramente più ordinata e vivibile
sono in continua evoluzione e costante cam-
di altre metropoli italiane, come Roma, caoti-
biamento; questo trasformarsi non è altro che
ca per via del suo tessuto urbano millenario, e
il respiro del tessuto urbano vivente che si
Milano, dove la insufficiente viabilità-specie
modifica, così come nascono e muoiono le
|3|
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
nei tratti vicino alle tangenziali- è causa di
il lungo Po col Valentino che non si dà arie d’
notevoli disagi ai cittadini. Torino è diventata
importanza
migliore di se’ stessa, probabilmente perchè,
e ti fà respirare profumi di fiori
col passare del tempo, ha assorbito meglio di
sbocciati in ritardo
altre l’ impatto delle componenti multietniche
tra promesse di innamorati
e socio-culturali provenienti dall’ estero, pre-
atmosfere ovattate
valentemente. Ciò può spiegarsi, secondo
degli anni sessanta
me,con il fatto che questa città ha cominciato
dal cielo plumbeo
ben presto, fin dagli anni ’50 e ’60 , a cono-
e tanta neve d’ inverno
scere l’immigrazione di massa proveniente
quasi a concedere intimità
dall’interno dei confini nazionali, e ad assue-
ai modesti cortili
farsi all’accoglienza di lavoratori molto spesso
deamicisiani
lontanissimi dalle sue tradizioni industriali, al
come la gente tutta lì intorno
dialetto ed alle consuetudini del Piemonte.
le case di borgo san Paolo
Però c’è il senso dell’adattamento a situazioni
dove sono cresciuto
nuove anche da parte di chi viene qui: l’ altro
tra oratorio salesiano
giorno mi ha avvicinato un giovane uomo di
e gli amici di quartiere
etnia nord-africana, dicendomi: ” Ca scusa
che suonavano nelle cantinette
monsu, a veul catè quaicos?”. Torino è una
le canzoni dei Beatles
città dove la cultura viene favorita ed apprez-
la Crocetta sobria ed elegante
zata, ciò non avviene così sovente in altre città
che ricorda il West End londinese
italiane. Molti sono i nomi delle persone illu-
le piazze del centro
stri che vi sono nate e sarebbe troppo lungo
severe e metafisiche
farne qui l’elenco. Io mi sento onorato di far
come un dipinto di De Chirico
parte di questa città, avendo sempre cercato di
dove Erasmus da Rotterdam impazzì
contribuire a portarne alto il nome ovunque
abbracciando un cavallo
sia andato.
e dove Soldati solo qui
TORINO
si sentiva immaginifico
corsi alberati
respirare le atmosfere un pò nebbiose
dritti come lunghe lance
che ispirarono Fred Buscaglione
che trafiggono
nel creare lo swing italiano
il cuore della città
di ” Eri piccola così ”
ed i platani che abbracciano
e camminare di notte
un cielo vicinissimo
in piazza CLN
mutevole
scenario perfetto di ” Profondo rosso ”
quasi pensato
la vecchia Vanchiglia
per questa città
fatta di strade strette
alberi che lasciano
e sferragliare di vecchi tram
volare via semini di luce bianca
lì vicino le case di ringhiera
alla leggera brezza estiva
sotto la mole silenziosa
sotto i portici di via Po
la collina che poco si concede
le cremerie ed i caffè antichi
a chi non vi abita
che odorano di legno e cioccolata
e le camminate alla Maddalena
dove andavo da studente
mentre giù si vedeva
|4|
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
il velo nero sopra la città
Torino sta nel mezzo. Il paragone è arduo
piazza San Carlo
perchè i Giochi estivi non sono i Giochi in-
grande salotto del centro storico
vernali,
composta e discreta
Si può dire che le Olimpiadi del 2006 siano
come il carattere della città
state un grande successo a livello organizzati-
che non dà spazio al narcisismo
vo,
e mai si abbassa ad urlare vanità
l’autoconsapevolezza dei torinesi a vivere in
piazza Castello
una gran bella città. Sono servite a far cono-
che offre lo sfondo ideale
scere Torino, le sue bellezze architettoniche,
per gli appuntamenti torinesi
la sua vivacità culturale, il suo stile unico e in-
e ricorda lo splendore antico
confondibile al mondo. Ma è come se, a un
della Torino sabauda
certo punto, il tutto si sia fermato… L’onda
e capitale italiana
lunga dell’entusiasmo è durata fino a due anni
il vecchio motivetto
fa, poi…la città non ha mai spiccato il volo,
“Ciau Turin mi vadu via”
neanche dal punto di vista turistico…trovo
ma anche lontano
incredibile che non si sia fatto un Museo
mi emoziono solo qui
Olimpico decente, trovo incredibile che i
non esiste paragone
gianduiotti siano ancora in piazza Solferino (e
con nessun’ altra città
sulle principali guide turistiche lanciate nel
Il tweet: Cara città, mi sei diventata turisti-
2006, qualcuno ci ha pensato?), per non par-
ca,accogliente,quasi
spumeggiante.Non
lare dell’eredità materiale lasciata dalle Olim-
vorrai mica fare la fine di quella gran man-
piadi: piange il cuore oggi vedere come è ri-
tenuta che è l’Italia?
dotto il Villaggio Olimpico, con strutture fa-
certo…
un
grande
impulso
verso
tiscenti e abbandonate…
6. immis84 scrive:
Il tweet: Che la tua Mole volteggi nel cielo
17 giugno 2010 alle 13:10
senza zavorre che ti anco(To)rino a terra!
Torino è meglio di:
Torino è peggio di: Roma
8. Michela Urietti scrive:
La poesia e la bellezza degli scorci cittadini
17 giugno 2010 alle 09:31
Il tweet: Roma + Antica = ROMANTICA
Torino è meglio di: non so
#matematicadelcuore
Torino è peggio di: non so
Il punto di vista scelto per redigere la mia
7. Starsailor scrive:
classifica è stato…la mia ignoranza.
17 giugno 2010 alle 12:21
Comunque mi permetto di esprimere un pa-
Torino è meglio di: Atene
rere.
Torino è peggio di: Barcellona
Se si può usare come criterio del meglio e del
Come le Olimpiadi possono cambiare (co-
peggio anche il “riso-sorriso” della gente che
munque in meglio) le città, ma con sfumature
le abitano, forse certe città del “terzo mondo”
e grado di successo diversi. Barcellona è il ca-
in cui ho vissuto ne uscirebbero prime in clas-
so positivo, esempio virtuoso di città rinata
sifica nella categoria “meglio” e altre del “pri-
nel concreto e nell’immaginario collettivo (lo
mo mondo”, ultime. Ma, forse, giustamente,
pensi anche se non ci sei mai stato). Atene è
si deve tener conto anche di tante altri para-
si, migliorata, ma non si può certo dire che il
metri. Direi comunque che il “criterio riso-
suo appeal sia così cresciuto…
sorriso” non dovrebbe essere trascurato per
|5|
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
progettare una “bella e buona città”. Penso
competitiva e non mi sembra esistano attività
che chi progetta una città, o una sua parte,
alternative che trainino lo sviluppo della città.
dovrebbe chiedersi non solo se “fatta così”
Nello stesso tempo Torino è peggio di Parigi
quella struttura sarà efficiente e funzionale,
perché la sua offerta economica, formativa,
ma se alla sera la persona che ci abiterà sarà
culturale, architettonica, e più in generale
un po’ contenta di aver camminato in quelle
l’immagine che trasmette di sè, rimane a un
strade, di aver fatto la coda in quegli uffici,
livello medio-basso in Europa. Una soluzione
passato ore in quelle officine, fatto la spesa in
potrebbe venire dalla proposta di collabora-
quei mercati… So bene che il criterio “riso-
zione con l’odiata (o forse solo invidiata) Mi-
sorriso” è piuttosto vago, ma forse è ciò che
lano e, effettivamente, in questi anni mi sem-
può far la differenza…
bra di capire che si stia andando in questa di-
Vorrei anche aggiungere che se si può in sol-
rezione. Collaborazioni con altre città potreb-
doni dire che una città è fatta di case e se si
bero forse aiutare anche il rilancio di Genova,
accetta quanto un giorno un monaco mi disse
che però, per il momento, non sembra essere
, “casa può anche essere il cuore di una perso-
interessata a percorrere questa strada.
na con cui ci si trova all’aise”, beh allora sa-
Il tweet: Torino si dimostra più intelligente
rebbe interessante non tanto fare una città di
di altre città perché ha capito che se non si
“cuori” (troppo romantica e sdolcinata, di-
può sconfiggere i propri nemici, è meglio
remmo storcendo il naso!) quando una città
farseli alleati
dove il cuore possa far capolino e sciogliere il
10. 3lenA scrive:
cemento armato che spesso come guscio di
16 giugno 2010 alle 10:44
tartaruga imprigiona il “riso-sorriso” che
Torino è meglio di: Pentesilea
ognuno porta in sé e così, sì, penso saremmo
Torino è peggio di: Pirra
tutti più a l’aise!
Per poter dare un giudizio più o meno com-
Il tweet: Non case a forma di cuori, ma cuori
pleto sua una città credo la si debba vivere.
a forma di casa: Torino, con un sorriso da
Vivere però non significa starci per un po’ o
bambino!
passarci attraverso, vivere credo significhi abi-
9. Giuliana scrive:
tarci per un periodo abbastanza lungo, tale
17 giugno 2010 alle 09:07
che se qualcuno ti chiede un posto dove anda-
Torino è meglio di: Genova
re a mangiare gliene sai consigliare almeno
Torino è peggio di: Parigi
uno per quartiere! E poi sapere in quale posto
Non penso di poter esprimere un punto di vi-
andare se ti senti triste, o se ti senti felice, o in
sta particolare, se non il mio! Nella mia espe-
quale angolo della città rifugiarti se hai voglia
rienza, allora, Torino è meglio di Genova
di startene solo, ma anche a quale porta bus-
perchè, sebbene non abbia il vantaggio di tro-
sare se invece vuoi compagnia. Vivere un luo-
varsi sul mare, Torino ha saputo costruire una
go, insomma, e tutti i luoghi che a loro volta
propria identità specifica ed ha lavorato negli
contribuiscono a donargli quel senso di città.
anni per migliorarsi. Genova, al contrario,
Non invisibile.
sembra abbandonata a se stessa. La viabilità
E io di città ne ho girate per studio, per lavo-
del territorio genovese (certamente anche per
ro. Eutropia, Zenobia, Teheran, tra poco
colpa della carenza in Liguria di spazio pia-
Clarice. Ma vivere, vivere ho vissuto nella mia
neggiante) è caotica. Il centro storico non è
città d’origine e in quella che mi ha accolto
abbastanza curato. L’attività portuale non è
per quattro anni, Torino. E Torino è meglio
|6|
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
di Pentesilea, perchè c’è sempre qualcosa da
amano e non solo da chi ci vive per diritto di
fare, un incontro, un film, un concerto, una
nascita. Torino è peggio quando è grigia co-
grigliata al parco. Torino è frizzante, è un
me nell’immaginario collettivo, quando le re-
esempio di civiltà, una città sicura e
gole tendono a chiudere la possibilità di con-
d’integrazione. E poi a Torino non importa
fronto tra noi cittadini così diversi l’uno
con chi cammino mano nella mano, nessuno
dall’altro, quando ciò che manca è percepito
se ne preoccupa o sconvolge. E questo senso
più forte di ciò che offre.
di compostezza perpendicolare ma anche li-
Il tweet: Torino è meglio e peggio di se stes-
bertà di essere che Torino mi ha fatto respira-
sa … e noi con essa.
re l’ho amato molto, e ora che sto per partire
12. Alessandro Marino scrive:
ne assaporo la nostalgia. Ma Torino non sarà
15 giugno 2010 alle 14:27
mai come Pirra, perchè a Torino non ho tra-
Torino è meglio di: Bari
scorso gli anni folli dell’adolescenza, non la
Torino è peggio di: Ginevra
conosco a memoria e non ci sono gli affetti
Quando visitiamo una città nuova abbiamo
più cari nè la mia famiglia. E “quelli di fidu-
certamente il vantaggio/svantaggio di cogliere
cia”, dall’idraulico al dentista, me li devo tro-
solamente alcuni aspetti, quelli visivi, percet-
vare un pò alla volta. Se la città migliore è
tivi, elementi che possono trarre in inganno
quella che sentiamo casa ancora non l’ho tro-
ma che a mio parere difficilmente è possibile
vata. Quando la troverò forse parteciperò a
rivalutare in senso assoluto.
questo concorso e vi darò tutte le ragioni. Per
L’immagine di pulizia, di rigore, di fare co-
ora vago tra le città invisibili.
mune che è possibile cogliere visitando Gine-
Il tweet: Quando in una città spariscono in-
vra in riva al lago è qualcosa che a Torino non
croci, palazzi, divieti di sosta e restano dei
avevo mai visto. Ne avevo avuto una visione
luoghi che contengono persone, quella di-
minima durante il periodo olimpico, eviden-
venta la tua città.
temente condizionata dalla volontà di appari-
11. Vipe scrive:
re in modo differente da quello reale. La puli-
16 giugno 2010 alle 09:24
zia di un marciapiede, il sacchetto nel cestino,
Torino è meglio di: Torino
le auto parcheggiate in modo regolare: una
Torino è peggio di: Torino
città percettivamente “nobile”, verso cui pro-
Si tende al confronto, si esaminano le diffe-
vare addirittura un senso di invidia, così mi
renze, ma non ci si chiede mai cosa di se stes-
era parsa Ginevra.
si sia “meglio” o “peggio”. Quale aspetto del
A Bari, al contrario, ho trovato un concentra-
proprio essere tenda al negativo e quale al po-
to di disordine urbano, urbanistico e sociale
sitivo. La città è di coloro che la vivono,
che mi ha disorientato. Un’evidente difficoltà
l’unico confronto possibile è tra se stessa e le
nel cogliere una regola, un comportamento
sue varie sfaccettature. Torino è la sua storia,
pubblico. Il rispetto del vivere pubblico è il
Torino è industriale, Torino è arte, Torino e
grande passo che manca a Torino per diven-
multiculturalità, Torino è giovane, Torino è
tare una grande città, una CITTÀ NOBILE.
tradizione. Torino è una e tante. È meglio
Il tweet: FRUItori noBILI
Torino nelle giornate di sole, quando le ma-
13. jose scrive:
nifestazioni si alternano, quando la sua storia
15 giugno 2010 alle 10:04
è tracciata dalla cura delle architetture che la
Torino è meglio di: Barcellona
circondano, quando è vissuta da coloro che la
Torino è peggio di: L’Aquila
|7|
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Il poeta spagnolo Federico Garcia Lorca
colo fa veniva dalla campagna, ieri dal sud,
scrisse in un verso della sua famosa poesia
oggi dal mondo dei disperati. Torino può an-
Lamento per Ignacio Sanchez Mejias che
cora diventare un ottimo modello di città.
“Solo il toro ha il cuore in alto!”, per esaltare
Torino è peggio, “meno meglio” di Praga.
il carattere indomito e tragico dell’animale. In
Perché Praga come scrive Sermonti “è l’unica
spagnolo suona ancora meglio: “¡Y el toro so-
città di cui si può dire che è la più bella del
lo corazón arriba!”, più secco, più slogan.
mondo senza averle viste tutte”.
Pensando non al toro ma a Torino, credo che
Il tweet: Il settimo giorno, mentre Dio ripo-
valga la proprietà transitiva: anche la città,
sava, l’uomo ha incominciato a costruire una
come l’animale che la simboleggia, porta il
città.
cuore in alto. E questo è un peso che le costa
15. Ellina scrive:
fatica. E ogni risultato è più difficile raggiun-
14 giugno 2010 alle 09:19
gerlo qui che altrove, dove magari il presente
Torino è meglio di: Dallas
e il futuro sembrano ben apparecchiati per
Torino è peggio di: Amsterdam
semplificare tutto. Ma un successo qui, quan-
Ad Amsterdam ho trovato il primo semaforo
do e se arriva, ha una qualità diversa. Certo,
che accendendosi illuminava una bicicletta. E
in tanti altri posti ancora, certe mete sono
delle buffe canaline appoggiate alle scale che
semplicemente impossibili da raggiungere. E
permettevano il passaggio delle due ruote,
questa è una sconfitta per tutti. O una buona
una in fila all’altra. Lì mi sono lasciata guidare
ragione per rimboccarsi le maniche e perseve-
da rassicuranti cartelli stradali per sole bici:
rare.
non ho più visto auto, ma solo ninfee, laghetti
Il tweet: Solo tor(in)o ha il cuore in alto: Fe-
e anatroccoli: come per magia sono arrivata
derico Garcia Lorca non sbagliava
ad Harlem!
14. Flanker21 scrive:
A Dallas non ci sono marciapiedi, non c’è
15 giugno 2010 alle 10:03
spazio per camminare e tanto meno per anda-
Torino è meglio di: Milano
re in bici. Le strade sono larghe, quattro cor-
Torino è peggio di: Praga
sie per senso di marcia, e le auto sono di una
Per redigere la classifica ho scelto il punto di
lunghezza inquietante!
vista dell’essere umano.
A Torino il giorno d’inaugurazione del bike
Torino è meglio di Milano perché qualunque
sharing mancavano le biciclette!
città è meglio di Milano. Ovviamente non
Il tweet: Prendi la RallenTorino: la strada
parlo delle megalopoli sudamericane o india-
per passare da quattro a due ruote.
ne, né del deserto urbano delle metropoli
16. Giò scrive:
americane nel deserto. Ma Milano ha manca-
11 giugno 2010 alle 12:18
to il proprio compito di essere una società di
Torino è meglio di: Napoli
persone, e neppure è diventata un laboratorio
Torino è peggio di: Berlino
per una convivenza futura, moderna, che spe-
Berlino l’ho visitata per la prima qualche anno
rimenta con fatica la tolleranza multietnica
fa e mi ha lasciato un’ottima impressione: cit-
come qualche altra città europea. Torino è
tà grande ma efficiente, con spazi pubblici
rimasta provinciale, ma accessibile. Torino ha
puliti e ben organizzati, con una ricca offerta
ancora memoria dei propri eroi sociali, preti o
culturale, un patrimonio architettonico rile-
laici, santi o sindaci, tutti intorno a Porta Pa-
vante, una società multietnica e preparata a
lazzo che come porta si è aperta a chi un se-
ospitare chi viene da fuori, anche solo per tu|8|
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
rismo. Inevitabilmente, nella mia mente è
proprio livello di vivibilità, rendendomi meno
scattato il paragone con le altre città che co-
amaro il rimpianto per Siena.
nosco meglio in Europa. Innanzitutto, Berli-
Il tweet: Cara Torino: piccolo è bello… Ma
no (che nella mia classifica ideale sopravanza
l’importante è pensare in grande!
Parigi, Amsterdam, Oslo) è certamente me-
18. lalla scrive:
glio di Torino. Torino, però, è a sua volta cer-
10 giugno 2010 alle 13:44
tamente migliore di Napoli. Nella città parte-
Torino è meglio di: Torino 1980
nopea è infatti piuttosto difficile vivere: trop-
Torino è peggio di: Torino 2006
po disorganizzata, congestionata, inefficiente,
Torino, come ogni sistema urbano, rappre-
rumorosa, priva di verde e spazi pubblici di
senta un unicum che non può essere realisti-
qualità. Detto questo, nella giornata di oggi,
camente confrontato con nient’atro che con se
in cui cominciano ufficialmente i Mondiali di
stesso.
Calcio Sudafrica 2010, non posso non ricor-
La Torino del 1980 è la città della crisi della
dare la soddisfazione di assistere, quattro anni
Fiat, degli scioperi, delle proteste e rivendica-
fa, alla vittoria della nazionale italiana proprio
zioni ad oltranza dei sindacati. Famosa è la
nel bellissimo stadio di Berlino. Una naziona-
marcia dei quarantamila, svoltasi a Torino il
le formata per una quota rilevante da calciato-
14 ottobre 1980, in occasione della quale mi-
ri della principale squadra di calcio torinese…
gliaia di impiegati e quadri della FIAT scese-
Il tweet: Se nel 2006 il cielo si è dipinto di
ro in piazza per protestare contro le violente
azzurro sopra Berlino… il merito è anche un
forme di picchettaggio che impedivano loro
po’ di Torino!
di entrare in fabbrica a lavorare.
17. annasofia scrive:
La Torino del 2006 è la Torino Olimpica, or-
11 giugno 2010 alle 12:16
gogliosa di se stessa, della trasformazione rea-
Torino è meglio di: Milano
lizzata, dell’attenzione conquistata e fiduciosa
Torino è peggio di: Siena
nel proprio futuro.
È da quando ho compiuto 18 anni circa che
La Torino di oggi si posiziona da qualche
penso a quanto sarebbe meraviglioso vivere in
parte nel mezzo…
una piccola città della Toscana. Il perchè è
Il tweet: Come per le persone così per le cit-
per me ovvio: dimensioni a misura d’uomo,
tà “L mond l’è fait a scala chi monta chi ca-
grande vivibilità, tanto verde, bei paesaggi,
la”…l’importante è non rotolare giù!
buon cibo e buon vino, clima piacevole ecc.
19. quablo scrive:
Inoltre, credo che i Toscani siano persone
10 giugno 2010 alle 13:41
cordiali e molto simpatiche, se non fosse per
Torino è meglio di: Napoli
altro per il loro straordinario accento. Ne
Torino è peggio di: Vienna
consegue che, per quanto ami Torino, la città
Non so se vi sia mai capitato di visitare sia
in cui oggi vivo, il mio sogno resta quello di
Napoli che Vienna. A me sì. Entrambe han-
abitare a Siena. Nello stesso tempo, guardo
no lasciato un segno nei miei ricordi ma in
con diffidenza a Milano, la città in cui vive
due modi molto diversi. Di Napoli rammento
uno dei miei fratelli. Rispetto a Torino è de-
i vicoli stretti, i motorini scassati che sfreccia-
cisamente troppo grande, congestionata, cao-
no guidati da conducenti rigorosamente senza
tica e priva di verde urbano. Inoltre Torino,
casco, gli odori di cibo provenienti dagli an-
pur essendo una delle principali metropoli
droni delle case, i panni stesi, le urla, gli
italiane, ha saputo potenziare negli anni il
schiamazzi, l’impressione di trovarsi in un
|9|
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
ambiente estraneo e ostile, di cui non fidarsi
Il tweet: Feuerbach scriveva che “siamo ciò
… ma anche il colore, l’allegria, la vitalità pul-
che mangiamo”… e se invece fossimo “ciò
sante della città. Di Vienna mi ricordo
che respiriamo”? Come cambierebbe la no-
l’organizzazione perfetta, la pulizia, i servizi
stra idea di città?
eccellenti, la gentilezza (certo un po’ fredda)
21. naniccup scrive:
delle persone, la quiete, l’atmosfera di legalità
10 giugno 2010 alle 13:37
e ordine che connota la città e i suoi abitanti.
Torino è meglio di: Milano
A questo riguardo, basti pensare che a Vienna
Torino è peggio di: Bolzano
le biciclette si parcheggiano senza mettere la
Il punto di vista che esprimo è quello di una
catena e che per acquistare i quotidiani è suf-
persona che a Torino ci vive, studia e lavora
ficiente servirsi dagli appositi distributori po-
da sempre e, possibilmente, vorrebbe conti-
sizionati in vari punti della città e introdurre
nuare a farlo. Eppure è anche il punto di vista
il denaro dovuto in delle specie di salvadanai
di una persona che ha viaggiato, ha visitato
annessi. Il tutto senza che nessuno controlli e
paesi distanti, ha trascorso dei periodi
senza che il mancato pagamento impedisca
all’estero, ha conosciuto gente da tutto il
l’estrazione del giornale… Potreste immagi-
mondo. Ed è proprio dal dialogo con i citta-
narvi nulla di simile a Napoli? Eppure anche
dini di altre città e nazioni che ho elaborato la
vivere a Vienna alla lunga può risultare noio-
mia personale rappresentazione di Torino. E
so.
mi sono accorta di come, nel descrivere la mia
Il tweet: Non ha senso ricercare la città per-
città, ci mettessi sempre grande impegno e
fetta o ideale, ma la città media
partecipazione. Come se Torino non solo fos-
20. misa scrive:
se la mia città, come scrive Giuseppe Culic-
10 giugno 2010 alle 13:39
chia nel suo romanzo, ma fosse una parte di
Torino è meglio di: Chicago
me, fosse me. Sulla mia Torino ho quindi
Torino è peggio di: Barcellona
proiettato alcune delle qualità che vorrei che
A Chicago le condizioni climatiche sono av-
gli altri riconoscessero in me: Tolleranza, Or-
verse per la maggior parte dell’anno: caldo
goglio, Ricercatezza, Inventiva, Nobiltà e
afoso d’estate, freddo e venti gelidi d’inverno.
Operosità. In conformità a queste proprietà
Al contrario, a Barcellona il clima è piacevole
ho quindi stabilito la mia personale classifica
in tutte le stagioni. Per conoscere davvero una
delle città italiane visitate dagli stranieri. Una
città e apprezzarla, è necessario poterla girare,
classifica in cui la Torino “città del fare e del
frequentare, vivere in maniera continuativa.
saper fare” batte la Milano “da bere”, ma nello
Ma come si può fare questo, se l’unico pensie-
stesso tempo si lascia sorpassare dalla più pic-
ro che ti affolla la mente quando cammini per
cola Bolzano, che è “città a misura d’uomo”.
le strade di Chicago è infilarti nel primo
Il tweet: Perché Torino è T.O.R.I.N.O. os-
grande magazzino dotato, alternativamente,
sia una città Tollerante Orgogliosa Ricerca-
di impianto di raffreddamento o di riscalda-
ta Inventiva Nobile Operosa
mento??? Da questo punto di vista, Torino
22. Beppe scrive:
presenta una situazione intermedia piuttosto
9 giugno 2010 alle 14:55
vantaggiosa per chi in città vive, lavora e si di-
Torino è meglio di: Parigi
verte. La vivibilità della città è però anche
Torino è peggio di: Londra
compromessa da livelli spesso troppo elevati
Meglio di Parigi perché non basta essere ele-
di agenti inquinati in atmosfera.
ganti per essere accoglienti. Perché la super| 10 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
bia è a volte sintomo d’intolleranza. Perché le
all’Italia che essere italiani non è una pura
famosi luci di Parigi dovrebbero illuminare
questione geografica o demagogica. Torino
anche les banlieues e non solo les Champs-
respira coerenza e coscienza di se mentre il
Élysées. Perché la sua magnificenza non è
resto d’Italia boccheggia in una sua autolesio-
sufficiente a neutralizzare la sua freddezza, e
nistica ansia di indefinito autodistruttivo.
non parlo di temperature.
Il tweet: È bello pensare che se un giorno fi-
Peggio di Londra perché lì il Melting Pot è
nirà ogni idea di possibile Italia è solo per-
esempio vivente, possibile e pulsante. Perché
ché Torino non ha ancora detto la sua
nella City, addirittura la consueta pioggia può
24. Simona Pistorello scrive:
diventare una compagna sopportabile. Perché
9 giugno 2010 alle 11:43
il sole è portato da milioni di persone arrivate
Torino è meglio di: Milano
da chissà dove. Perché on the tube, la metro-
Torino è peggio di: Milano
politana, con giusto qualche linea in più di
Immaginate di dover scegliere tra una tartare
Torino, cammini tra un punk coi capelli viola
di capesante con crema di piselli, cocco e le-
ed un banchiere con la bombetta da quadro di
mon grass e le tagliatelle al sugo fatte a mano
Magritte e, forse, dei tre, il più strano sei tu.
dalla zia Gina. La scelta non è poi così scon-
Il tweet: Scorci da scrutare. Angoli da scova-
tata.
re. Persone da abbracciare. Poi calore e fre-
Di sicuro, l’accostamento tra i due piatti farà
schezza. Tradizione e futuro. Sapori, pro-
sembrare, in prima istanza, le tagliatelle come
fumi, sorrisi. E tu.
un piatto con meno appeal, più rude, meno
23. Fortunato Barbaro scrive:
seducente persino nel nome.
9 giugno 2010 alle 14:54
Ma se in alternativa alle stesse tagliatelle vi
Torino è meglio di: Roma
proponessi un piatto di orecchiette? La com-
Torino è peggio di: Bologna
petition si farebbe interessante.
Torino è meglio di Roma perché ha più capa-
La riflessione da fare è la seguente:
cità si di sintesi ed è sufficientemente lontana
– Non è detto che a tutti piacciano le cape-
dai Palazzi del Potere per essere proficuamen-
sante (la zia Gina sarebbe stupida a pensarlo)
te autoreferenziale.
– Leggere sul menù di una trattoria della sud-
Torino è peggio di Bologna perché appare
detta tartare sarebbe ridicolo quasi quanto
meno tollerante verso la fantasia e la creatività
trovare proprio quelle tagliatelle in un risto-
“da strada”. Bologna sarà forse più dispersiva
rante di lusso (anche se di sicuro ci guadagne-
ma sembra alquanto più allegra e sbarazzina
rebbe)
di Torino. Di questi tempi è una virtù impor-
– Non esiste un vincitore assoluto in questa
tante.
competizione culinaria, è solo una questione
Quale punto di vista ho scelto dunque? La
di gusti. E di target.
bellezza urbana innanzitutto. Torino ha una
Siamo sicuri per Torino sia davvero giunto il
sua austera bellezza che ha la prerogativa di
momento di guardare ai grandi quali Milano,
sembrare intima e non intimidatoria. È del
Roma, Parigi…? Non si rischia di perdere
tutto evidente che non vive di sterile “monu-
quanto di più autentico possiede? La vocazio-
mentalità” ma che è incessantemente conscia
ne di una città non si stabilisce a tavolino,
del suo orgoglio antico di Essere nel mentre
perché una città è fatta di persone. Milano è
“è” e non in quanto “è stata”. In virtù di que-
invivibile, ma rispetta la sua essenza.
sto Torino è ancora capace di insegnare
| 11 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Vi immaginate se la zia Gina si proponesse
sultato è GRANDE, com’è grande il WEL-
come cuoca di quel famoso ristorante di lus-
COME scritto nel cielo che accoglie chiun-
so? Forse non potrebbe più cucinare le sue
que alle porte di questa città.
prelibate tagliatelle.
Il tweet: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55. To-
Io a casa della zia Gina, invece, ci andrei a
rino ha i numeri che servono per svettare al-
pranzo tutti i giorni. E come me tantissima
ta in classifica. È grande in tutto, non solo
gente.
per Mole.
Il tweet: Turin: the pride of being small and
27. lidia scrive:
the burning desire of becoming different.
8 giugno 2010 alle 12:45
25. Lorenzo Richiardi scrive:
Torino è
9 giugno 2010 alle 09:15
la gente che si nasconde,
Torino è meglio di: Milano
un gesto basta a svelare il sorriso celato e il
Torino è peggio di: Londra
gioco
Una questione di traffico. Questo è il fattore
Torino è
che rende Milano una delle peggiori città in
un passato fitto di mezzi incolonnati e tute
Italia, un luogo in cui caos e smog minimiz-
blu,
zano pregi e opportunità. Non si tratta di un
è un futuro che albeggia
caso isolato, è un problema tipicamente ita-
e balbetta
liano, siamo un paese pensato per spostarsi
le prime parole
quasi esclusivamente con questo automezzo.
di una canzone nuova
Più ci si sposta verso il nord europa, più si ca-
e sogna i colori
pisce come questa abitudine condizioni la vita
– tutti –
di un intero paese. Londra è dotata di bus 24
di una comunità in festa
ore su 24, mai in ritardo grazie alle corsie pre-
28. lidia scrive:
ferenziali; per questo la maggior parte delle
8 giugno 2010 alle 12:33
persone si dimentica dell’auto. Le strade si
Torino è
svuotano e cambia l’atmosfera.
la gente che ha un sorriso nel cuore ma non lo
Il tweet: Tutto quel che non ti aspetti è tutto
mostra, ma un soffio impercettibile basta a
quel che rivivresti.
svelarne l’anima giocosa
26. Antonio Ratti scrive:
Torino è
8 giugno 2010 alle 12:56
un passato di polveri e catene di montaggio
Torino è meglio di: Milano
di strade fitte di seicento incolonnate
Torino è peggio di: Madrid
Torino è un futuro non ancora svelato, un
Il punto di vista di chi ragiona di pancia.
animale che dispiega nel tempo energia nuo-
Lascio a ingegneri, architetti e politici le valu-
va, inaspettatamente leggera
tazioni tecniche che possono spiegare con ci-
29. Nefertiti scrive:
fre il rapporto perfetto tra verde, grigio e
8 giugno 2010 alle 09:02
umanità.
Torino è meglio di: Bologna
I miei numeri per misurare Torino parlano di
Torino è peggio di: Barcellona
ombre con radici, di schizzi d’arte fuori dalle
La prima volta che si arriva a Torino si com-
cornici, d’accoglienza e vitalità. Di natura e di
prende che è una città regale rimasta intrap-
tram. Di preghiere che volano dai campanili e
polata nella Belle époque. Quando si passeg-
di rituali che strisciano su oscuri monili. Il ri| 12 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
gia per i portici del centro si avverte che il li-
zazione di spazi cittadini dimenticati o non
berty non è solo uno stile architettonico ma si
valorizzati a dovere in passato. Più attraverso
scioglie nell’aria dei portici mescolandosi col
ogni giorno le strade di questa città più mi
profumo della cioccolata calda.
rendo conto di quanta ricchezza culturale
Io abito a Bologna e ogni volta la mia città mi
(musicale, cinematografica e letteraria) viene
riaccoglie sempre festosa e fracassona come
offerta
un cagnone affettuoso. Pur essendo legata alla
l’immaginario delle nuove generazioni e la lo-
mia città, penso però che negli ultimi
ro creatività. Solo in un’altra città in Europa
vent’anni si sia molto degradata: le strade so-
ho provato una simile sensazione: Berlino. E
no sporche, la gente non lascia il passo nean-
proprio come Berlino, città in costante co-
che se glielo chiedi, i monumenti vengono
struzione , con un’identità “fluida” e lo sguar-
continuamente imbrattati con lo spray. Tori-
do sempre in avanti, Torino dovrebbe speri-
no, invece, con le sue strade spaziose, gli spazi
mentare nuovi tipi di convivenza sociale e di-
verdi, le grandi piazze, permette una qualità
ventare una città unica in Europa per il tipo
di vita che in poche città d’Italia ormai si può
di accoglienza ed accessibilità alla cultura che
raggiungere.
può offrire (proprio come la capitale tedesca).
Quando invece dico che Torino è peggio di
Pur mantenendo una qualità di vita mai fre-
Barcellona non voglio dire che sia peggio in
netica, pacata, a misura d’uomo. I presupposti
assoluto, anzi per molti versi si potrebbe af-
ci sono tutti perché anche a Torino l’identità
fermare il contrario. L’unico problema di To-
cittadina è indefinita ormai da molto tempo
rino è che a volte è un po’ troppo seria e “di
grazie alle contaminazioni che l’hanno inve-
terra”. Se ci vivessi stabilmente, ogni tanto
stita fin dagli anni ’70, con l’emigrazione del
avrei bisogno di una fuga in una città di mare,
meridione e come città crocevia fra l’oriente
cosmopolita, che sta sveglia tutta la notte. Per
(la Turchia) e (guarda caso) proprio Berlino.
questi aspetti quale posto è meglio di Barcel-
Un vantaggio con il quale si possono evitare
lona?
sono invece gli errori in cui sono incappate al-
Concludo con un commento a favore dei to-
tre città italiane nel corso di stagioni simili:
rinesi, il cui carattere piacevolmente strava-
l’esempio più vicino è quello di Bologna, vero
gante, un misto di estrema gentilezza e sarca-
“mito” giovanile fin dalla fine degli anni ’90
smo, adorna la città come nessun edificio.
quando ha vissuto un periodo simile a quello
Il tweet: Torino città regale dove un tempo
che sta vivendo oggi Torino. Ma Bologna con
regnavano i Savoia e ora la corona appartie-
il tempo non ha saputo gestire in maniera in-
ne ai libri, al cinema e all’arte.
telligente l’invasione di giovani da molte parti
quasi
gratuitamente,
stimolando
d’Italia e d’Europa. Oggi è diventata una città
30. Daniele scrive:
“satura” da un punto di vista dell’offerta cul-
8 giugno 2010 alle 09:00
turale e lavorativa, sempre più privata di spazi
Torino è meglio di: Bologna
creativi e in continuo conflitto con se stessa a
Torino è peggio di: Berlino
causa delle incomprensioni fra i residenti bo-
Vivo a Torino da quasi due anni e sento ogni
lognesi e i nuovi arrivati. Anche per questo
giorno sulla mia pelle come questa città sia in
Bologna è diventata una delle città più care
continua trasformazione, in una ridefinizione
del paese dal punto di vista degli affitti, ben
costante del suo tessuto sociale ed urbano,
lontani da quelli di Torino. Questo è accadu-
riuscendo a coniugare l’ accoglienza dei nuovi
to perché Bologna a un certo punto ha avuto
flussi di giovani ed immigrati con la rivitaliz-
paura: si è accontentata di “essere”. Si è fer-
| 13 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
mata ed ha guardato dietro di sé. Il mio au-
Sei una credulona!
spicio è che Torino non faccia lo stesso sba-
Quando parli con la gente,
glio. Che continui, senza paura, a “diventare”.
non è così accogliente.
Che non si accontenti mai, in nessun modo,
Quando chiedi indicazioni,
di “essere”.
poche conversazioni.
Il tweet: A Torino… va bene. E andrà sem-
Nessuno ha mai tempo per chiacchierare,
pre meglio se sarà condannata a “diventare”,
se ti aiutiamo devi solo ringraziare!
senza mai accontentarsi di “essere”.
In fondo è così,
mica tanto affettuosi.
31. seichelle scrive:
E tuttavia, Torino mi piace,
7 giugno 2010 alle 14:02
ad andarmene..non sono capace!
Torino è meglio di: Milano
Il tweet: Torino e Milano, non ci assomi-
Torino è peggio di: Barcellona
gliamo. Torino come Barcelona? Sei una
Torino è decisamente meglio di Milano ri-
credulona!
spetto al rapporto uomo-natura. Torino è una
E tuttavia, Torino mi piace, ad andarmene..
città vivibile dove le infrastrutture create
non sono capace!
dall’uomo convivono armonicamente con la
32. Lara140783 scrive:
natura dei paesaggi. L’uomo torinese valorizza il patrimonio della città permettendo a tut-
7 giugno 2010 alle 07:59
ti di poterne usufruire senza doverlo distrug-
Torino è meglio di: Napoli
gere.
Torino è peggio di: Bolzano
Torino è peggio di Barcelona rispetto ai rap-
Ho scelto questa classifica, sulla base del fatto
porti umani e all’ospitalità delle persone. A
che ho notato andando spesso a Bolzano nel
Barcelona persone sconosciute si offrono di
periodo natalizio, che gli stessi abitanti ama-
aiutarti, indicarti le strade e fare quattro
no e rispettano la città, tenendola con rigore
chiacchiere in modo spontaneo e naturale.
pulita e mantenendo monumenti, palazzi
Torino è una città di diffidenza, l’estraneo
giardini ecc, nelle migliori condizioni possibi-
viene visto come diverso e pericoloso e sopra-
li. Questo purtroppo non posso dirlo di Na-
tutto,
poli, città davvero bella ma mal curata; addi-
nessuno
vuole
perdere
tempo
nell’aiutarti e darti indicazioni.
rittura gli stessi napoletani son consapevoli di
I criteri di scelta sono meglio specificati in
questo loro difetto tanto che ammettono di
questa piccola poesia che ho scritto, dalla
non aver rispetto del demanio pubblico, fuori
quale sono partita per la creazione del tweet.
dalle porte di casa propria. Torino è splendi-
Torino nel mirino
da, è una boutique di eleganza e di storia;
Torino e Milano, non ci assomigliamo.
purtroppo alcune zone non son ben curate
Camminare tra i palazzi,
come dovrebbero e ciò comporta una diminu-
di certo non è come uscire ai Murazzi.
zione del suo fascino. Magari se Noi Torinesi
Loro hanno la Moda
tenessimo un po’ di più a questa perla di città,
ma stanno sempre in coda,
ne gioveremmo in turismo e in splendore.
noi abbiamo il Valentino e la Pellerina,
Il tweet: La città: una trama di colori che di-
per andarci anche con la nonnina.
pinge frammenti di vita passata, presente e
Diglielo tu, a quelli della Scala,
futura all’interno di un unico ritratto senza
di venire qua da noi, prendendo l’autostrada.
imitazioni!
Torino come Barcelona?
| 14 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
33. Cristina scrive:
culturale, etc. A Lione la commistione tra
4 giugno 2010 alle 12:41
quartieri storici e quartieri “lavorativi” è stata,
Torino è meglio di: Bologna
a mio parere, eccessivamente enfatizzata dalla
Torino è peggio di: New York
successiva vocazione turistica a discapito della
Sono torinese in esilio prima a Bologna ora a
formazione di una forte identità nazionale ed
Milano per lavoro.
internazionale. Rispetto a Torino, Firenze si
Amo Torino l’effervescenza culturale che of-
stabilisce a tutt’altro livello rispetto al concet-
fre, l’apertura al nuovo che non è mai sconta-
to di “vivibilità”: in un ampio centro storico
ta. Da quando mi sono allontanata la amo an-
pedonale l’atmosfera che si respira non è sol-
cor di più, si dilata il ricordo e ogni ritorno
tanto quella relativa alla sua forte identità: il
regala nuove esperienze, nuove emozioni,
fascino di Firenze sta nella sua capacità di
nuove fotografie Torino stimola la mente, af-
coinvolgere il suo visitatore sotto tutti i punti
fascina gli occhi, delizia il palato.
di vista e di farlo sentire pienamente accolto
In fondo Torino, come qualsiasi altro luogo, è
nella ricchezza storico-culturale ed artistica di
fatta di persone e allora, non per elogiare la
cui la città è portavoce; tutto questo unito ad
mia provenienza, mi permetto di aggiungere
una cura, ad una pulizia e ad un ordine piut-
che se Torino offre tutto questo è perché
tosto invidiabili.
l’agire dei torinesi è orientato alla serietà, pro-
Il tweet: Turin: passion for the city, city for
gettualità, coerenza e quel pizzico di umiltà
the culture, culture for passion
che trasforma il nostro agire una continua
35. alb scrive:
scoperta.
1 giugno 2010 alle 08:30
Peggio di NY solo per la viabilità (non certo
Torino è meglio di: Milano
per i grattacieli), purtroppo Torino non offre
Torino è peggio di: Parigi
un’alternativa all’automobile verso molte di-
I consueti paragoni che si fanno rispetto a
rettive. Con la metropolitana qualche miglio-
Torino
ramento si è avuto, ancora molto dovrà essere
Il tweet: Si usa spesso mettere a confronto
fatto per ridurre lo stress in strada.
Torino e Milano (ma è molto più bella To-
Il tweet: Torino delicato incontro che pene-
rino!) e Torino e Parigi (eh…questa è molto
tra nel profondo.
più dura!!!)
34. Starflower scrive:
36. Federica Giuliani scrive:
3 giugno 2010 alle 21:14
1 giugno 2010 alle 08:28
Torino è meglio di: Lione
Torino è meglio di: Milano
Torino è peggio di: Firenze
Torino è peggio di: Londra
Dal punto di vista storico – culturale la “To-
Meglio di Milano per i suoi parchi verdeg-
rino-Capitale Sabauda” presenta una identità
gianti, per la collina lussureggiante,per la qua-
sicuramente più netta e leggibile: l’atmosfera,
lità della vita. Peggio di Londra perchè
i landmarks e il carattere della città che si per-
quest’ultima è felicemente multirazziale e
cepiscono camminando per le sue strade,
sempre vivace.
ammirando i suoi monumenti e osservando i
Il tweet: Torino, città dei quattro fiumi.
suoi parchi cittadini, ripropongono, a chi sa
Inaspettatamente ospitale e deliziosamente
leggerli, le varie fasi storiche che la città stessa
golosa.
ha attraversato: capitale di stato, grande centro
industriale,
nuovo
fulcro
turistico-
| 15 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
37. frankcr scrive:
39. Lucia Mazzaro scrive:
31 maggio 2010 alle 09:15
31 maggio 2010 alle 09:12
Torino è meglio di: Napoli
Torino è meglio di: Milano
Torino è peggio di: Londra
Torino è peggio di: Amsterdam
Torino non ha ancora scelto se essere una
Torino, a differenza di Milano, gode di un
metropoli o una grande città. Se a Londra hai
ambiente verdeggiante dalle mille sfumature
fame alle 4 di notte e hai il frigo vuoto, in cir-
impreziosito dalla collina che la sovrasta e da
ca mezz’ora riesci a procurarti il necessario
ampi parchi che invitano ad escursioni, pas-
per una spaghettata, se a Torino hai voglia di
seggiate e footing. La qualità dell’aria e la pu-
spaghetti alle 4 di notte è meglio che te la fai
lizia in città e dintorni è migliore consenten-
passare! Torino è bella ma è divisa, cosi non ti
do uno stile di vita più salutare. Potrebbe es-
accorgi di quanto può essere bella. Londra è
sere utile stabilire il pagamento di modeste
l’habitat ideale per chi ama veloci scambi di
multe per coloro che sono sorpresi a buttare
idee, fusioni di colori e avanguardie culturali.
per terra gomme da masticare, cartacce o
A Torino, se vivi a Mirafiori, sei lontano dalla
mozziconi di sigarette ed altro, anche per ri-
vera Torino…ed è un peccato!
chiamare al rispetto di coloro che ogni giorno
Il tweet: Stradoni-Torino, stradoni anonimi
lavorano in città con il solo scopo di tenerla
in cui ti perdi e sei lontano dalla vera Tori-
pulita.
no, elegante ma troppo discreta e snob per
La sua geometria è ordinata e le strade si in-
essere metropoli.
trecciano in una struttura reticolare che agevola la circolazione e l’organizzazione del tra-
38. A.R. scrive:
sporto pubblico. Quest’ultimo risulta però
31 maggio 2010 alle 09:13
non adeguarsi ancora alle esigenze dei mino-
Torino è meglio di: Milano
renni, in particolare, che sempre più spesso
Torino è peggio di: Berlino
utilizzano la sera tardi per incontri con coeta-
Per redigere la classifica mi sono basata sulle
nei, in locali aperti, purtroppo, fino a tardis-
sensazioni e sulla suggestione createsi in me
sima ora, nel centro città (le piazze sono af-
da queste tre città, vivendoci o visitandole.
follate come se fosse pomeriggio!), senza po-
Torino è affascinante, ricca di storia e di bel-
ter contare sul ritorno a casa in sicurezza e
lezza, sia architettonica sia paesaggistica. E’
con mezzi pubblici. Determinazione salutare
attiva culturalmente e socialmente. Viverla ti
sarebbe chiudere tutti i locali alle due del
arricchisce. Milano è grigia, molto più cupa e
mattino e sospendere un’ora dopo la circola-
spenta rispetto al capoluogo Piemontese. La
zione dei mezzi pubblici. Questi ultimi do-
vita a Milano ha un sapore diverso. Berlino
vrebbero, secondo tanti, ormai, essere gratuiti
ha uno sviluppo particolare a causa degli
per tutti contribuendo così anche a risolvere
eventi storici che ha passato. Ciò che secondo
l’annoso
me sarebbe da prendere come esempio è la
problema
del
parcheggio,
dell’inquinamento e delle difficoltà di tutti i
capacità di reagire, di ricostruire, di riscattarsi.
genitori in continuo movimento per “recupe-
Berlino è innovazione; è mutamento e novità.
rare” figli ed amici nelle varie parti della città.
Berlino non resta indietro.
Sono due proposte che purtroppo urtano con
Il tweet: “Passeggia con il naso all’insù, as-
la bramosia di denaro che circola in particola-
sapora storia ad ogni angolo e lasciati tra-
re la sera e che è palpabile dappertutto,
volgere dall’incanto e dall’entusiasmo. Vivi
nell’aria della città e dintorni. Pagherei volen-
la tua Torino.”
tieri qualche altra “piccola” tassa annuale per
| 16 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
usufruire di servizi pubblici gratuiti! Non do-
eventuali risparmi, rapporti con istituti banca-
vrei comprare biglietti, fare abbonamenti co-
ri o postali) ed uscite (gestione tasse varie,
stosi o guardare sempre l’orologio per evitare
raccolta rifiuti differenziata, spesa settimana-
di superare i “settanta minuti” e correre per
le, malanni gravi e meno gravi, manutenzione
“grattare” in tempo utile, buoni di parcheggio
ordinaria e straordinaria, rapporto il più delle
prepagato o cercare parchimetri e diventare
volte “difficile” con artigiani per le riparazioni
man mano sempre più insofferente!
ordinarie e, non meno importante, gestione
La bellezza architettonica è rilevante nella
della crescita culturale e sociale del gruppo
parte più storica ed antica, il centro città, me-
stesso). Per questa loro crescente importanza,
ta di turisti, gite scolastiche, acquisti ricercati
dovrebbero essere sostenuti maggiormente
e belle strade.
rendendo la città “più libera ed aperta”.
Cinema, biblioteche, gallerie, spazi espositivi
Migliori, anche se già esistenti, potrebbero
vari, teatri, università ed i recenti centri mul-
essere gli aiuti ed i servizi offerti ai nuclei fa-
timediali organizzano iniziative culturali per i
miliari, in particolare alle neo-mamme ed agli
giovani e meno giovani. Per i meno giovani
anziani che a volte soffrono di gravi disagi e
sono anche motivo di aggregazione le parroc-
che devono affidarsi al buon cuore di vicini,
chie e le università della terza età o come so-
amici, parenti se esistenti, e al lodevole impe-
no, ora, a volte chiamate “università delle tre
gno di volontari organizzati o meno in asso-
età”
ciazioni.
I grandi magazzini che crescono qua e là in
Potrebbe essere sicuramente ancora aumenta-
città e dintorni sono dei polmoni che aiutano
ta l’offerta di lavoro nel campo della “pulizia
a volte a risolvere in modo spedito alcune
città”, “trasporto pubblico pulito” ed ordine
emergenze giornaliere, anche se non sono
pubblico.
certamente da considerare opere architettoni-
La piccola criminalità è abbastanza contenuta
che! Inseriti nei punti giusti, però, possono
e, sicuramente importante, è l’azione delle au-
anche valorizzare la città.
to di polizia ed di altri corpi in divisa che vi-
L’integrazione degli immigrati è in lieve, ma
gilano sulla convivenza sociale il giorno come
continuo miglioramento, anche se assistiamo
la notte.
purtroppo inermi, alla crescita di zone quasi
Torino non è certamente grande come Mila-
esclusivamente abitate da gruppi omogenei di
no, ma ha maggiori punti di forza che la ren-
extraeuropei. Crescono comunque le piccole
dono migliore anche se dovesse crescere anco-
imprese gestite da immigrati che diffondono
ra, come penso.
così anche la loro cultura sociale o gastrono-
Siamo invitati tutti, abitanti ed ospiti per una
mica.
stagione o meno, a tener bene in conto che si
Cresce anche però la quantità di ragazzini ed
tratta di “roba nostra” e solo tutti noi insieme
anziani che vive di elemosina rivelando una
possiamo renderla migliore per poter vivere lo
disorganizzazione della città a livello di cen-
spazio che ci è toccato per il tempo che ci è
simento scolastico e di offerta ed opportunità
concesso, bene ed onestamente con lo sguar-
di lavoro per gli adulti.
do alto.
Colgo l’occasione per sottolineare che i grup-
Pedalando in bici, girando in motorino, a
pi familiari sono da considerare ormai piccole
piedi o sul battello ad Amsterdam si possono
imprese che alimentano offerta di lavoro e
percorrere strade pulite ed attraversare la città
circolazione di denaro e merci: devono infatti
ammirando palazzi e paesaggi. Non si devono
gestire entrate (gestione stipendio e lavoro,
sempre schivare auto, camion ed autobus.
| 17 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Non dobbiamo passare, però, per l’ex zona a
“torinesità”. Perché a Torino si aspetta di leg-
luci rosse che ha purtroppo, ancora un aspetto
gere qualche brutta notizia per dire che te lo
poco rassicurante. Come sarà vivere ad Am-
avevo detto. Perché Torino, in fondo, è solo
sterdam per un tempo superiore ad una va-
una gran bella piccola città.
canza?
Il tweet: MilanoTorino, TorinoParigi …
Il tweet: Torino ha fascino che attrae e sedu-
strana cosa guardare altrove restando con-
ce. Non lasciamolo sfiorire! Alimentiamolo
vinti d’aver già e comunque ragione
con la maggiore attenzione alle persone ed
41. Giuseppe C. scrive:
alle cose!
28 maggio 2010 alle 09:07
Torino è meglio di: Milano
40. marcos scrive:
28 maggio 2010 alle 20:40
Torino è peggio di: Amsterdam
Torino è meglio di: Milano
Torino ha la fortuna di essere una città vivibi-
Torino è peggio di: Parigi
le, e molto a misura d’uomo. Le sue strade,
Torino è in un contesto geografico bellissimo
dal centro alla periferia sono tutte fatte per
(montagna, fiumi, colline), uno dei migliori
essere percorse e con un certo fascino che a
per le città non costiere in Europa. Torino è
molte città manca: Milano, per quanto io
una città bella e vivibile (anche se avrebbe bi-
l’abbia visitata molte e molte volte non riesce
sogno di 5 linee di metro, di mezzi di traspor-
a trasmettermi la stessa emozione.
to pubblico di superficie gratuiti e di un cen-
Amsterdam è la città ideale dove ho trascorso
tro completamente pedonale) ed è anche una
3 mesi della mia vita: oltre del suo fascino
città dove il povero welfare conta ancora e in
unico, mi sono innamorato della “velocità”
cui – talvolta – più che sinistra o destra conta
della città, ordinato e poco caotico.
il saper fare. Torino poi è un po’ francese e
Il tweet: L’erba del vicino è sempre più ver-
chi ci vive gode di questa diversità.
de? Vieni a vedere Torino, il Parco del Va-
Quindi per forza è meglio di Milano, che è in
lentino, Pellerina o gli altri ti faranno cam-
una pianura trista, che rinnega i navigli, che è
biare idea!
di una bruttezza senza pari in alcune zone e
42. True Blue scrive:
non valorizza le sue parti belle. Milano prima
27 maggio 2010 alle 09:38
o poi si libererà di politici e governatori me-
Torino è meglio di: Londra
diocri e allora finalmente non avrà più senso
Torino è peggio di: Rennes
stare a confrontare Torino e Milano (perché
La vivacità culturale: Torino mi piace molto
sono proprio due città poco confrontabili).
perché i Torinesi sono molto stravaganti. So-
Perché poi Torino è peggio di Parigi? Perché
no una specie di londinesi molto più eleganti ,
se Torino non fosse così dimessamente sa-
pervicacemente impegnati a sminuire e mi-
bauda e provinciale sarebbe fantastica anche
nimizzare. Snidati dalle Olimpiadi, hanno
con un decimo degli abitanti di Parigi, anzi
dovuto ammettere che vivono in una città
forse proprio per questo. Perché a Torino si
bella, particolare, estrosa e nobilmente “dro-
discute di costruire un grattacielo o meno a
le”.
seconda dei metri in più o in meno rispetto
Il tweet: Dragoni appisolati sui palazzi. Pi-
alla Mole (che come colpo in un occhio non è
pistrelli sorreggono balconi. Alberi secolari.
seconda a nessun altro edificio in città). Per-
Il fiume. Antichi cortili. Torino, perché non
ché a Torino ci sono articoli su articoli su
sei in Bretagna?
quali siano le principali caratteristiche della
| 18 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
43. Saltom scrive:
Dal punto di vista dei giovani trovo la capitale
26 maggio 2010 alle 15:20
svedese molto all’avaguardia. Green economy
Torino è meglio di: Bilbao
e sviluppo sostenibile sono le parole d’ordine
Torino è peggio di: Londra
già da molto tempo. Il sistema sociale poi,
Credo che l’elemento chiave per intrepretare
non lascia indietro nessuno anzi si impegna
una città sia l’”impatto”, l’emozione iniziale
per aiutare tutti.
che suscita. Con questo intendo esattamente
Trovo invece che il capoluogo lombardo in-
cosa si prova appena si arriva nella città in
carna molto l’idea di città industriale, tutta
questione: difficile da descrivere ma inevitabi-
cemento e poco verde. Rimango allibito
le da sentire. Dopodichè valgono le conside-
quando i turisti la preferiscono alla mia amata
razioni urbanistiche, territoriali, sociali, eco-
Torino :- )
nomiche, storiche… Ho vissuto a Torino per
Il tweet: Torino, vorrei abbandonarti ogni
un po’, e mi piacerebbe poterlo fare ancora, e
giorno…ma ogni volta che ti lascio non ve-
quindi sulle considerazioni seconde (urbani-
do l’ora di tornare da te…
stiche, territoriali, sociali, economiche, stori-
45. Elicim scrive:
che) vi è un vantaggio della città rispetto le al-
26 maggio 2010 alle 10:12
tre per una maggiore conoscenza delle diverse
Torino è meglio di: Napoli
dinamiche. Per il primo punto (quello
Torino è peggio di: Friburgo (Germania)
dell’impatto) possono valere diversi aspetti
Ritengo che la città debba essere al servizio
più o meno poetici, lo racchiuderei con
dell’uomo, che una città abbia assolto alla
l’immagine di Corso Vittorio (uscendo da
propria funzione quando dimostri la capacità
Porta Nuova) immerso in una leggera e grigia
di incrementare il benessere di chi lì vive,
alba in una mattina di Dicembre (era la prima
prima di tutto, e di chi lì trascorre qualche
volta che vedevo la città).
giorno per lavoro o vacanza.
Per la redazione della classifica: Torino è mi-
Si deve sempre più puntare a città sostenibili,
gliore delle altre città (che ho visitato) con-
che sappiano fornire al cittadino buone op-
frontate, Torino è “peggiore” di Londra, an-
portunità di aggregazione sociale, culturali,
che se per dimensioni e geografia forse è dif-
lavorative, che puntino sulla mobilità dolce,
ficile il confronto, perché l’impatto di Londra
che incoraggino le persone a scegliere la bici
lo ricordo poco (avevo pochi anni)! E perché
invece che l’auto, che permettano di riscoprire
sono rimasto, durante gli ultimi viaggi, molto
la gioia di frequentare un parco cittadino, di
soddisfatto della gestione della mobilità, mi
visitare una mostra, di frequentare il teatro.
piace la forma della città, i quartieri, i parchi e
Penso inoltre che sia fondamentale che una
la sensazione di essere al centro del mondo.
città diventi un luogo privilegiato per speri-
Ps: Bilbao è subito dopo Torino tra le città
mentare nuove forme di gestione sostenibile
del confronto!
del territorio, quali ad esempio il ricorso a
Il tweet: Te la porti dentro anche quando ci
forme di energia da risorse rinnovabili, il car
sei..
sharing, la riqualificazione di zone degradate,
44. Riks scrive:
l’attenzione al paesaggio urbano.
26 maggio 2010 alle 12:31
Una classifica quindi che non si basa sulla
Torino è meglio di: Milano
bellezza o meno delle diverse città (chi può
Torino è peggio di: Stoccolma
dire che una città è più bella di un’altra?), ma
| 19 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
sulla capacità o meno di rendere più gradevole
Il tweet: Regale città di centro porticato, di
l’esperienza di chi della città usufruisce.
parchi e cioccolato.Tv e tlc fan quadra-
Torino permette di vivere meglio di Napoli,
to.Guarda l’arco alpino, cinema magia e sa-
dove molte energie positive non hanno possi-
cro lino. Vivi Torino.
bilità di esprimersi, ma è peggio di Friburgo,
49. David Sireci scrive:
dove l’attenzione all’ambiente, alla sostenibili-
24 maggio 2010 alle 10:54
tà e al cittadino sono tali per cui chiunque ne
Torino è meglio di: Torino
possa beneficiare.
Torino è peggio di: Torino
Il tweet: Torino with love: una città da ama-
Torino è una città dalla doppia anima, noi to-
re e per amare, sé stessi, gli altri, l’ambiente,
rinesi abbiamo una doppia anima, non ce ne
la cultura, le cose belle della vita.
rendiamo conto ma siamo così, me lo dicono
46. Cristina scrive:
tutti dopo aver conosciuto noi e la nostra cit-
25 maggio 2010 alle 10:08
tà, sembriamo freddi e non lo siamo, sem-
Torino è meglio di: Milano
briamo tristi e non lo siamo, la città sembra
Torino è peggio di: Parigi
brutta e grigia invece è bella ed intrigante, noi
Torino ha un bel centro storico e spazi verdi
stessi la odiamo ed a volte ce ne andiamo, ma
che a Milano mancano. Milano è più fredda,
non possiamo fare a meno di tornare perchè
grigia,
l’amiamo. Bisogna guardare noi e Torino con
alienante.
Torino però è in Italia, e risente di tutte le
il filtro giusto…quando ci lasciamo guardare
problematiche che oggi ha l’Italia.
Il tweet: Odi et amo…come faccio? Non lo
Il tweet: Sono contenta di vivere a Torino,
so, ma sento che ciò accade…sono di Torino
non la cambierei mai con Milano, ma se mi
50. Roberta Bordino scrive:
offrissero un lavoro in Francia lo accetterei
24 maggio 2010 alle 10:48
volentieri.
Torino è meglio di: Milano
Torino è peggio di: Roma
47. Robirchio scrive:
24 maggio 2010 alle 11:00
Traffico. Storia. Cultura. Bellezza
Torino è meglio di: Milano
Il tweet: La mia città ideale è Torino: è a mi-
Torino è peggio di: Berlino
sura d’uomo. C’è storia, c’è cultura. E poi c’è
Milano è anonima. Non ha personalità.
il
L’uomo è un puntino in una scatola gigante.
d’estate! È casa mia!
Berlino è il cuore dell’Europa. Batte, scalpita.
Quadrilatero
Romano…che
serate
51. Tenibre scrive:
La storia drammatica e straordinaria di una
24 maggio 2010 alle 09:40
città che ha riscoperto da poco la libertà.
Torino è meglio di: Milano
Il tweet: 1980, Milano da bere. 2010, Torino
Torino è peggio di: Berlino
da degustare.
A Torino si vive bene per l’eleganza nel dise-
48. Michele scrive:
gno e nello sviluppo urbanistico della città, la
24 maggio 2010 alle 10:58
bellezza del suo patrimonio, per la cura del
Torino è meglio di: Torino
verde, per le montagne a due passi, per la ri-
Torino è peggio di: Torino
servatezza dei suoi abitanti; a Milano meno
Perché ogni città ha i suoi punti forti e i suoi
bene perché è trafficona, caotica, tutta portata
punti deboli.
agli affari – privati ; a Berlino si sta meglio
perché è civile, a misura d’uomo, perché è
| 20 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
mutevole, per i suoi grandi polmoni verdi,
trasporti pubblici (possibilmente puliti e in
perché crea, si rinnova, innova, a partire da
orario) e biciclette e abbandonando auto in-
gangli invisibili.
quinanti, pensando alla salute come preven-
Il tweet: Torino Regina gentile riservata in-
zione, studiando in scuole di ogni genere di
dossa eleganti piazze, al capo una corona di
alta qualità VIVREI NELLA MIA CITTÀ
montagne, Milano strilla di mercato e Ber-
IDEALE!
lino seduce di nuovo
tweet: Keywords: energia, informazione,
economia, trasporti, salute, istruzione.
52. Francesco Fiori scrive:
Sembra un programma politico, ma è solo
22 maggio 2010 alle 22:18
buon senso e civiltà.
Torino è meglio di: Milano
Torino è peggio di: Amsterdam
55. fagocero scrive:
Qualità della vita, servizi pubblici (p.a. – tra-
21 maggio 2010 alle 13:22
sporti – sanità), politiche di integrazione, ver-
Torino è meglio di: Milano
de, accessibilità per i disabili, qualità dell’aria,
Torino è peggio di: Roma
coscienza ecologica, sviluppo sostenibile, ar-
Vivibilità parametri tra metropoli (grandi
chitettura e organizzazione degli spazi urbani.
possibilità) e provincia (grande localismo)
Il tweet: Solo chi non conosce Torino non la
Il tweet: Torino, lontana da Roma, profumo
ama. Le piazze, i palazzi e il fascino dei
di industria persa
quartieri che la pioggia bagna di splendore
56. j.l. scrive:
53. Massimo Masone scrive:
21 maggio 2010 alle 12:39
22 maggio 2010 alle 11:00
Torino è meglio di: Bakersfield (California)
Mi sembra molto poco oculato da parte degli
Torino è peggio di: Edimburgo
organizzatori di un concorso rivolto al pubbli-
Torino non sa se diventare provincia o città:
co, e potenzialmente offensivo, dire Torino “è
la prima ha posto solo per un sé, spesso noio-
meglio di” xyz.
so, mentre con la seconda convivono molti se,
Se qualcuno scrivesse Torino è meglio o peg-
spesso
gio di Beirut, o di Sidney, spero che nessuno
l’omologazione e la noia per i 300.000 abitan-
vada poi a leggere da Beirut o Sidney, che la
ti sono la regola, tanto da far crollare il mer-
propria città cade nella casella “peggiori di
cato immobiliare. Edimburgo invece non si fa
Torino”. Oltre tutto senza diritto di replica.
problemi a lasciar convivere il centro storico
Un concorso che si fonda sulla logica distorta
monumentale con i nuovi quartieri o l’alta
delle suocere che da bambini chiedevano ai
cultura con i festival di strada.
figli “vuoi più bene alla mamma o al papà?”.
Il tweet: Offresi centro urbano “Torino”:
Si tratta di città e non di squadre di calcio.
adatto uso città o provincia, zona EU, Me-
Un cordiale saluto.
dit. nordovest, 1 mil. di abit., metro e ri-
più
interessanti.
A
Bakersfield
conv. economica inclusi.
54. Fabrizio (svoltarock) scrive:
57. Aster scrive:
21 maggio 2010 alle 16:58
Torino è meglio di: Atene
19 maggio 2010 alle 14:29
Torino è peggio di: Ostuni
Torino è meglio di: Milano
Sfruttando energie rinnovabili (anche quelle
Torino è peggio di: Londra
umane), informando e informandosi, facendo
Milano, città alienante, sporca, fredda, dove
economia solidale e di comunità, utilizzando
devi rispettare i canoni altrimenti sei nessuno,
| 21 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
che non facilita nessuna adesione sociale se
A Berlino il traffico semplicemente non c’è.
non quella dettata, appunto, dai canoni di
La Strada è prima di tutto del pedone.
moda e successo.. e Londra, multiculturale,
Dell’Uomo.
all’avanguardia, colorata e viva, che nonostan-
Il tweet: Città dell’Auto + Città del Pedone.
te rispecchi essa stessa il successo e la moda
Non è Vero che le due cose si escludono a
riesce a farlo in modo da rispecchiare
vicenda.
l’interazione sociale, a Londra c’è tutto per
59. Lycaone scrive:
tutti!
18 maggio 2010 alle 15:53
Il tweet: Seduta al Vale tra giovani artisti e
Torino è meglio di: Milano
designer penso a come le idee nascono, di-
Torino è peggio di: Bologna
ventano colore in mezzo al grigio, cambia-
La qualità della vita, livello di stress, integra-
mento, innovazione!
zione e diritti civili
Il tweet: Torino non sta mai ferma, Milano
58. Relativista scrive:
19 maggio 2010 alle 14:27
si è fermata in Padania e Bologna è una fuo-
Torino è meglio di: Milano
riserie
Torino è peggio di: Berlino
60. Cla_Gagliardini scrive:
La strada. In senso fisico.
18 maggio 2010 alle 15:48
I pedoni Milanesi devono stringersi nel poco
Torino è meglio di: Milano
spazio lasciato dalle automobili, che sono par-
Torino è peggio di: Cremona
cheggiate persino sui marciapiedi, e questo fa
Amo le città ordinate e a misura d’uomo, che
pensare sempre che la Strada è un brutto po-
però non rinunciano alle proprie potenzialità
sto dove stare. Meglio correre a casa.
produttive e culturali
A Torino ci sono i Portici: lo senti che quel
Il tweet: Vivrei a Torino piuttosto che a Mi-
posto (la Strada, sempre) è un po’ tuo.
lano, ma visto che posso scegliere me ne resto a Cremona, tranquilla ordinata e vivace!
| 22 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Perché fare una graduatoria?
Cristiana Cabodi, Cristiana Rossignolo, Francesca Silvia Rota
28 GIUGNO 2010
«La mia città è meglio della tua». «La mia città è
questi esercizi – detti di benchmarking – rimane
peggio della tua». Si tratta di affermazioni piutto-
sempre un margine importante di aleatorietà. La
sto comuni nelle conversazioni con amici, colle-
scelta delle informazioni e delle tecniche stati-
ghi e conoscenti. Ma come arriviamo a esprime-
stiche da impiegare non è un qualcosa di presta-
re questi giudizi? Se ci pensiamo, si tratta di un
bilito: chi costruisce le graduatorie ha la possibi-
esercizio tutt’altro che banale.
lità di effettuare scelte individuali, che influen-
Innanzitutto, qualsiasi città è un sistema
zano l’esito finale dell’analisi. Inoltre, accade
complesso: individui, attività economiche, infra-
sempre più di frequente che valutazioni qualita-
strutture, spazi verdi e costruiti, e persino leggi,
tive,
tradizioni, costumi sono elementi che contribui-
dell’immagine urbana o delle politiche locali,
scono a costruire il senso di una città, la sua
siano affiancate a quelle meramente quantitati-
identità. Dovrebbero, quindi, essere presi tutti
ve. Questo nella convinzione che i numeri da
in considerazione nel momento in cui si formula
soli non siano sufficienti a valutare realistica-
il proprio giudizio. Tuttavia, una conoscenza
mente una città.
per
esempio
basate
sulla
qualità
approfondita di tutti questi elementi è molto
Concludendo, sono numerose le critiche che
difficile, se non impossibile. La città, oltre che
possono essere mosse alle graduatorie tra città.
sistema complesso, è poi anche un organismo
Nello stesso tempo, però, si tratta di una pratica
vivo, oggetto di trasformazioni continue. Ne
che si è diffusa rapidamente, conquistando
consegue che qualsiasi valutazione espressa in
l’interesse di un pubblico vasto e diversificato.
un dato momento corre il rischio di fotografare
Perché questa passione per le graduatorie? In-
una situazione che oramai è già passata.
nanzitutto, perché sono facili da leggere anche
Infine, è sempre bene ricordare che tutti noi,
per i non addetti ai lavori. Quindi, sono sinteti-
in modo più o meno cosciente, tendiamo ad
che nella comunicazione e permettono di de-
associare ai luoghi emozioni e stati d’animo par-
terminare con immediatezza i punti di forza e di
ticolari, che influenzano la nostra valutazione. I
debolezza delle città analizzate. Da ultimo, ed è
lettori del blog che si sono cimentati nel concor-
forse questo il loro pregio maggiore, consentono
so mettono chiaramente in luce questo meccani-
di individuare quali, tra le altre realtà con cui si
smo. In molti ammettono di aver redatto la pro-
è istituito il paragone, sono esempi virtuosi da
pria classifica in conformità a un punto di vista
seguire o, al contrario, da evitare.
molto personale e di trovare, pertanto, difficile
esplicitare i criteri ad essa sottesi. D’altro canto,
|||
anche quando le graduatorie sono l’esito di ana-
Eu-Polis è il centro di ricerca, istituito nel 1999 presso il
lisi scientifiche, basate sull’elaborazione di varia-
Dipartimento Interateneo Territorio (DITER) del Poli-
bili statistiche oggettive quali la popolazione, la
tecnico e Università di Torino, per l’analisi e la documentazione sui sistemi urbani, visti in una prospettiva euro-
ricchezza procapite o il tasso di occupazione, in
| 23 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
pea. Il centro è caratterizzato dalla multidisciplinarità
aree di ricerca sono l’analisi comparativa sulle città e sulle
degli approcci al fenomeno urbano. Ad esso aderiscono
regioni urbane europee, l’analisi delle politiche territoriali
infatti studiosi e ricercatori di diverse competenze nel
a scala nazionale e regionale in relazione ai programmi
campo delle scienze umane e territoriali. Le principali
europei e le questioni di pianificazione del territorio.
Cosa ci dicono i tweet
Cristiana Cabodi, Cristiana Rossignolo, Francesca Silvia Rota
29 GIUGNO 2010
I risultati del concorso sono un buon punto di
cati i risultati di una ricerca di EU-POLIS, ini-
partenza per alcune riflessioni su Torino e
ziata nel 2005, il cui fine è far riflettere sulle
sull’immagine spesso stereotipata che di essa si
strategie di sviluppo future di Torino sulla base
ha. Torino è stata giudicata dalla maggior parte
proprio dei risultati di un benchmarking territo-
dei partecipanti come migliore di Milano. Que-
riale che individua città – e più in generale si-
sto da un lato è un segnale di un certo “orgoglio
stemi territoriali – con cui Torino può e deve
sabaudo”, ma anche di un eterno desiderio di
confrontarsi. In questo studio Torino è messa a
rivalsa sulla capitale degli affari, della moda e del
confronto con 13 città europee con istanze, po-
design. La scarsa vivibilità e il caos di Milano
tenzialità e problemi simili: Barcellona, Bilbao,
vengono contrapposti alla composta eleganza di
Dresda, Düsseldorf, Genova, Glasgow, Göte-
Torino. Secondo alcuni Torino sopravanza an-
borg, Grenoble, Lille, Lione, Manchester, Stoc-
che Napoli segnata dallo stereotipo di città del
carda, Valencia. Oggetto di studio sono le di-
disordine, dell’inefficienza, nonché della “mun-
mensioni della competizione (accessibilità e
nezza”(sic).
ricettività, base economica, mercato del lavoro,
innovazione e ricerca tecnologica) e della coe-
Parigi, Berlino, Londra, Barcellona, Amsterdam, Copenhagen, Vienna, Madrid sono
sione
(benessere
socioeconomico,
qualità
invece le città che più frequentemente sono in-
dell’ambiente urbano, società dei servizi, aspetti
dicate come migliori di Torino, per vivacità cul-
culturali), descritte attraverso 60 variabili quan-
turale, apertura internazionale, innovazione,
titative. Le variabili utilizzate per i confronti
avanguardia, ecc. Sono quindi questi i buoni
sono volutamente molto diverse, per cogliere le
esempi a cui la città subalpina dovrebbe guarda-
molteplici “leve” su cui si costruisce il successo
re per migliorarsi? Dipende. Certamente, queste
delle città: dagli aspetti economici a quelli socia-
città possiedono delle qualità che hanno guidato
li, dal capitale umano al patrimonio fisico. Il
le preferenze, del tutto spontanee e immediate,
risultato più evidente è un dualismo netto: buoni
dei concorrenti del tweet. Ma per gli studiosi di
posti in classifica nelle variabili che misurano la
città, istituire un serio paragone tra Torino e
qualità dell’ambiente urbano si affiancano spesso
questi importanti centri sarebbe difficile e discu-
ritardi maturati su molti aspetti della competi-
tibile, giacché si tratta di città di ruolo, funzioni,
zione economica.
Veniamo alla situazione di Torino. Coeren-
dimensioni fuori scala rispetto a Torino.
temente con le opinioni dei partecipanti al con-
A questo riguardo sono da poco stati pubbli-
| 24 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
corso, i numeri dimostrano che è effettivamente
Barcellona, Stoccarda e Glasgow) nella gradua-
inferiore a Barcellona, che del resto eccelle in
toria della coesione urbana. A costruire questo
quasi tutti gli aspetti considerati, posizionandosi
piccolo successo della capitale piemontese con-
al primo posto per gli aspetti della coesione e al
tribuiscono i buoni livelli (mai eccellenti a dire il
quarto per quel che attiene la competizione.
vero, ma sempre superiori alla media) raggiunti
Solo Dusseldorf, Stoccarda e Manchester rie-
nelle variabili del benessere socio-economico dei
scono a fare meglio di Barcellona, dimostrando-
cittadini, nelle caratteristiche degli spazi urbani
si più “brave” soprattutto nelle variabili socio-
e nell’offerta culturale. In tutti questi aspetti
economiche, dell’innovazione e ricerca tecnolo-
Torino sopravanza persino Bilbao, la città basca
gica, dei servizi e della cultura.
diventata celebre in Europa per la straordinaria
Torino, al contrario, sconta carenze struttu-
rinascita economica e culturale realizzata sulla
rali tanto nella capacità di produrre innovazione
scia dell’“operazione Guggenheim”.
tecnologica e nella formazione del capitale umano, quanto nella ricettività internazionale e nella
|||
transizione verso attività terziarie a più alto va-
I risultati della ricerca a cu si fa riferimento sono stati in
lore aggiunto, che la costringono in posizioni di
parte pubblicati nel volume di C. Cabodi, C. Rossignolo,
bassa classifica. D’altro canto, va anche detto
F.S. Rota, “Torino e i suoi territori. Scenari competitivi e coesivi in Europa”, Carocci, Roma 2010.
che Torino occupa la quarta posizione (dopo
7 fondamentali classifiche
Cristiana Cabodi, Cristiana Rossigno-
search è un progetto curato da una rete interna-
lo, Francesca Silvia Rota
zionale di ricercatori, che approfondiscono attraverso indagini, comparazioni e studi di caso le
2 LUGLIO 2010
relazioni tra le cosiddette “città globali”, ovvero i
La costruzione di graduatorie di città, come si è
centri urbani che, con le loro dotazioni e attivi-
detto, è una pratica oggi molto diffusa. A se-
tà, hanno un peso rilevante nella spiegazione dei
conda delle finalità che si perseguono, tuttavia,
processi di globalizzazione in atto.
si possono ottenere tipi diversi di benchmar-
Global Urban Competitiveness Project
king: progetti di analisi geografica ed economi-
Tra le analisi di benchmarking urbano con ca-
ca, raccolte statistiche realizzate da uffici gover-
denza annuale, quella realizzata per il progetto
nativi, guide alla localizzazione realizzate da
Global Urban Competitiveness è certamente la
società di consulenza economico-finanziaria,
più vasta. Avvalendosi della collaborazione di
indagini comparative pubblicate su riviste, ma
decine di università nel mondo, compara più di
anche ricerche sulla “qualità della vita” nelle
varie
città
sfruttate
in
molti
200 città sulla base di variabili di tipo socio-
modi.
economico e finanziario. Una sintesi dei risultati
Ecco 7 esempi di classifiche molto noti:
principali è pubblicata sul sito del progetto.
GaWC Research Network
Urban Audit
Globalization and World Cities (GaWC) Re-
| 25 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
L’Audit urbano europeo è una vasta rilevazione
attività culturali, commerciali e industriali della
statistica, eseguita dalla Commissione europea e
regione.
dall’Ufficio statistico comunitario (Eurostat) su
European Cities Monitor
258 città. Raccoglie e dà accesso a informazioni
È l’analisi annuale di prospezione comparativa
relative a: demografia, aspetti sociali, condizioni
dei mercati urbani condotta dalla società di con-
economiche, istruzione e formazione, coinvol-
sulenza Cushman & Wakefield da quasi un
gimento civico, ambiente, trasporti e cultura
ventennio (prima del 2006 era realizzata dalla
delle città europee. Una prima elaborazione sin-
consociata Healey & Baker). In questo studio la
tetica delle rilevazioni dell’Audit è contenuta nel
comparazione è fatta sulla base della percezione
Report “State of European Cities Report: Ad-
che i manager delle grandi società internazionali
ding Value to the European Urban Audit”.
(oltre 500, operanti in diversi settori) hanno
Competitive Alternatives
rispetto alle principali localizzazioni urbane eu-
È il report annuale pubblicato dalla società di
ropee. Lo studio individua inoltre i fattori che le
consulenza KPMG International. Nel report
imprese considerano determinanti nella scelta
più di 100 città appartenenti a una decina di
localizzativa e mette a confronto le performance
nazioni diverse (G7 più alcuni paesi ritenuti
delle città più attrattive rispetto al giudizio degli
strategici) sono messe a confronto sulla base
intervistati.
delle diverse voci di costo che le imprese devono
Quality of Living Survey
affrontare quando decidono di insediare in una
Indagine annuale della società Mercer, che clas-
località estera nuove attività economiche e fi-
sifica più di 200 città nel mondo in funzione del
nanziarie.
livello di qualità della vita dei cittadini. L’analisi
The Business City Review
considera una quarantina di variabili, rappresen-
É la guida internazionale curata da “The Times”
tative di fattori chiave quali: contesto politico e
che propone una rassegna di alcune città nel
sociale, contesto economico, contesto sociale,
mondo, selezionate e descritte in base a infor-
servizi medici e sanitari, sistema scolastico, am-
mazioni qualitative del tipo: dinamiche econo-
biente naturale, servizi pubblici, ricreazione,
miche, specializzazioni produttive, formazione e
beni di consumo, offerta abitativa. Le informa-
occupazione, infrastrutture di trasporto, attratti-
zioni utilizzate nel predisporre la graduatoria
vità per gli investimenti esteri, atmosfera inter-
provengono dalle risposte fornite da responsabili
nazionale, patrimonio artistico e paesaggistico e
di imprese multinazionali e esperti del settore.
la ricca offerta culturale, centralità rispetto alle
| 26 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Megatorino
Cristiana Cabodi, Cristiana Rossigno-
sbona, Lione, Anversa, Rotterdam, Aarhus,
lo, Francesca Silvia Rota
Malmö, Marsiglia, Nizza, Brema, Tolosa, Lille,
Bergen, Edimburgo, Glasgow, Birmingham,
5 LUGLIO 2010
Palma di Maiorca, Bologna, Bilbao, Valencia e
Torino è una delle 76 “Metropolitan European
Napoli. Si tratta di città più piccole, situate
Growth Areas” (MEGA), così come le ha defi-
spesso in zone più marginali del territorio co-
nite nel 2006 la ricerca comunitaria ESPON –
munitario. Tuttavia, pur con una serie di limiti,
European Spatial Planning Observation Net-
possono giocare un ruolo importante per favori-
work, il cui obiettivo è creare un sistema perma-
re lo sviluppo policentrico ed equilibrato dei vari
nente di monitoraggio del territorio europeo
territori nazionali.
attraverso la cooperazione fra i paesi membri, la
Sono “Weak MEGA” le città più deboli,
Commissione europea, gli istituti di ricerca e i
piccole, poco competitive, tendenzialmente
servizi amministrativi competenti in materia di
marginali rispetto al core europeo: Bordeaux,
sviluppo territoriale.
Bucarest, Cork, Gdansk-Gdynia-Sopot, Geno-
Le 76 MEGA, valutate secondo 4 gruppi di
va, Katowice, Cracovia, le Havre, Lubiana,
indicatori – la massa (popolazione e PIL), la
Lodz, Porto, Poznan, Riga, Siviglia, Sofia, Sou-
competitività (PIL pro capite, centri di coman-
thampton-Eastleigh, Szczecin, Tallin, Timisoa-
do di imprese europee top), la connettività (tra-
ra, Turku, Valletta, Vilnius e Wroclaw.
sporto aereo, accessibilità) e la conoscenza (livel-
E Torino?
lo di istruzione, personale impiegato in R&S) –
È stata classificata fra le “Strong MEGA”
insieme a Atene, Dublino, Helsinki, Oslo (città
sono state suddivise in 5 classi:
 Global Nodes (2 città)
capitali), Ginevra, Göteborg, Manchester. Sono
 European Enginees (17 città)
queste aree urbane che rivestono un ruolo molto
 Strong MEGA (8 città)
importante all’interno del territorio europeo,
 Potential MEGA (26 città)
assimilabile a quello di relais per la costruzione
 Weak MEGA (23 città)
di un sistema urbano comunitario policentrico
Sono “Global Nodes” le città di Londra e
ed equilibrato. Torino è infatti stata riconosciuta
Parigi. Sono “European Engines” Monaco,
come una città relativamente estesa, in forte
Francoforte, Madrid, Milano, Roma, Amburgo,
crescita, con un buon livello di competitività
Bruxelles, Copenhagen, Zurigo, Amsterdam,
(industria, conoscenza, turismo), un’elevata do-
Berlino, Barcellona, Stoccarda, Stoccolma, Düs-
tazione di capitale umano; le sue punti di debo-
seldorf, Vienna e Colonia. Si tratta di città al-
lezza riguardano le funzioni amministrative, la
tamente competitive, dotate di un forte capitale
capacità istituzionale e le infrastrutture.
La classificazione del sistema urbano comu-
umano e di una buona accessibilità: cioè queste
nitario secondo Espon (2006)
città segnano generalmente valori molto alti in
tre indicatori su quattro.
Sono “Potential MEGA” Praga, Varsavia,
Budapest, Bratislava, Berna, Lussemburgo, Li-
| 27 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Variabili e indicatori per la classificazione
delle MEGA
| 28 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
L’Europa nel 2030
Cristiana Cabodi, Cristiana Rossignolo, Francesca Silvia Rota
6 LUGLIO 2010
Sono
state
elaborate
diverse
Scenario tendenziale
previsioni
sull’assetto territoriale che l’Europa è destinata
ad assumere nei prossimi dieci o venti anni.
L’esercizio – che prende forma in scenari e cartine – ha uno scopo preciso: far riflettere sulle
opportunità e i rischi connessi alla crescita e allo
sviluppo sbilanciato dei singoli paesi europei e
delle loro regioni.
Su questo versante un contributo molto importante è stato dato dagli studi condotti della
rete ESPON, in particolare nei progetti “Territorial Futures. Spatial scenarios for the Europe”
e “Scenarios on the territorial future of Europe”,
entrambi del 2007. Gli scenari ESPON partono
dall’assunto, ormai ampiamente condiviso, che
all’interno di una strategia di sviluppo del territorio vadano ricomprese un ampio numero di
politiche pubbliche. Dal punto di vista di
ESPON ciò significa non soltanto studiare le
Mostra l’impatto della continuità delle attuali
ricadute sul territorio delle tendenze evolutive
politiche (fatta eccezione per le acquisizioni più
(demografiche, economiche, sociali, ambientali),
recenti sul protocollo di Kyoto e sulla Strategia
ma anche prevedere come tali tendenze possano
di Lisbona) in un contesto in cui alle sfide pre-
essere orientate e gestite da diversi sistemi di
senti si andranno certamente a sommare nuovi e
politiche pubbliche.
grandi cambiamenti.
Ecco come leggerla.
Sono state proposte 3 visioni di come potrebbe evolvere il territorio comunitario fino al
Le forze economico-produttive saranno con-
2030, a partire da altrettante scenari: tendenzia-
centrate all’interno della zona del “cuore euro-
le (basato sulla continuità dei trend in atto); teso
peo”, che tende a dilatarsi lungo i corridoi di
a incrementare la competitività; influenzato da
trasporto principali in direzione delle più impor-
politiche e pratiche di coesione.
tanti aree metropolitane: Barcellona, Madrid e
Roma a sud; Dublino, Glasgow, Oslo e Stoccolma a nord; Varsavia, Praga e Budapest a est.
Oltre queste aree non si ci saranno altre zone
di sviluppo economico, anzi ci sarà un aggravamento degli squilibri e della marginalità di alcu-
| 29 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Giappone) o emergenti (Cina e India).
ne periferie a forte rischio di declino economico:
la penisola iberica, il Sud Italia, i paesi scandi-
Il risultato pratico di queste scelte sarebbe il
navi, una parte dell’Est europeo e della penisola
rafforzamento delle aree già forti, attrattive e
balcanica;
polarizzanti caratteristiche del Pentagono (l’area
Torino conserverebbe una posizione positiva e
più ricca d’Europa, ai cui vertici si trovano le
abbastanza centrale, grazie alla possibilità di fare
città di Londra, Parigi, Milano, Monaco e Am-
sistema con Milano e con le altre metropoli del
burgo), e di alcuni, pochi, corridoi di sviluppo
Nord Italia; manterrebbe una certa capacità at-
verso alcune aree particolarmente attrattive co-
trattiva e polarizzante rispetto al ‘cuore europeo’
me Vienna e Copenhagen.
Cosa accadrebbe a Torino? La città si trove-
e all’area mediterranea.
rebbe ancora ricompresa nel ‘cuore europeo’, ma
Scenario orientato alla competizione
per un soffio, in una posizione più marginale,
completamente dipendente da Milano, priva del
ruolo di cerniera che potrebbe altrimenti giocare
con il Sud dell’Europa.
Scenario orientato alla coesione
Il presupposto di questo scenario è un cambiamento radicale nelle politiche comunitarie che
avrebbero segno opposto a quelle messe in campo con la Strategia di Lisbona, privilegiando le
aree già forti e penalizzando le aree rurali e in
declino. Per fare ciò, il budget comunitario verrebbe ridotto e le spese sarebbero orientate su
Quest’ultimo scenario dovrebbe rafforzare il
settori specifici: ricerca e sviluppo, ICT, forma-
territorio comunitario in un duplice senso: da un
zione, accessibilità. Perno della nuova politica
lato estenderebbe il “cuore europeo” fino a in-
sarebbe lo sviluppo tecnologico, a favore del
globare zone oggi marginali; dall’altro darebbe
quale si intenderebbe ridurre il divario fra
forma a nuove aree esterne al Pentagono, di
l’Europa e le altre economie avanzate (USA e
| 30 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
integrazione economica mondiale: le “Emerging
Peripheral Integrated Zones”. L’Europa godrebbe così di uno sviluppo più policentrico,
basato su una rete urbana meno gerarchicamente ordinata, si ridurrebbero le aree periferiche e
marginali che diverrebbero più competitive e
connesse attraverso reti e relazioni funzionali.
Torino guadagnerebbe centralità rispetto al
“cuore” ma anche rispetto ad una queste nuove
formazioni territoriali.
| 31 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Torino e le altre (italiane)
Luca Davico
15 DICEMBRE 2010
Dal 1999 costruiamo ogni anno il Rapporto an-
Gli stessi partecipanti al concorso Tweet
nuale su Torino per conto del Comitato Rota
your city confermano sostanzialmente quanto
(www.comitatorota.it), per cui abbiamo spesso
sia condiviso questo punto di vista: due terzi
confrontato il capoluogo piemontese con altre
hanno confrontato Torino con metropoli stra-
metropoli, talvolta (quando i dati lo permetto-
niere, solo un terzo con italiane. La compara-
no) europee, più spesso (per la maggiore dispo-
zione con queste ultime, poi, non lascia spazio a
nibilità di statistiche) italiane.
dubbi: in 44 casi sono citate come peggiori, solo
in 7 casi come migliori.
Questa operazione di confronto sistematico
ci ha permesso, tra l’altro, di riscontrare una
Ma è proprio così?
sorta di automatismo stereotipato, piuttosto
Vediamo che cosa emerge da dati e indicato-
ricorrente a Torino, almeno tra i membri della
ri che, nel lavoro più che decennale del Rapporto
classe dirigente: politici, imprenditori, funziona-
su Torino, abbiamo raccolto e esaminato. E pro-
ri, accademici, eccetera. Quello cioè di tendere a
viamo a farlo mantenendo il più possibile disag-
confrontarsi con le città europee, dando sostan-
gregati i diversi indicatori: l’obiettivo del Rap-
zialmente per scontato che, a livello nazionale,
porto, infatti, è analizzare punti di forza e debo-
Torino sia all’avanguardia (il mito sempreverde
lezza della città, successi e insuccessi, anche at-
della “città laboratorio”), secondo alcuni la città
traverso un confronto con altri contesti urbani.
italiana più efficiente ed “europea”.
Dal punto di vista economico, ad esempio,
Ci sarebbe da ragionare a lungo sui motivi di
Torino continua a dare segnali di declino, non
questa diffusa convinzione. Probabilmente, di
più come in passato a causa dell’industria (che,
fondo, c’è una sorta di orgoglio sabaudo, il cui
anzi, nell’ultimo decennio si è consolidata e in-
riflesso, ad esempio, è di considerarsi sempre
ternazionalizzata), bensì di un terziario che,
capitale di qualcosa: se non più della nazione
rispetto a molte altre metropoli italiane, rimane
(dal 1865) o dell’industria (come negli anni ’50
piuttosto debole, mediamente poco produttivo,
del XX secolo), quanto meno dei grandi eventi,
scarsamente diffuso (soprattutto negli ambiti più
del design, della scienza, dei giovani. Il fatto poi
innovativi e “avanzati”), con una scarsa propen-
che la città negli ultimi dieci anni abbia molto
sione dei privati a investire.
investito nel cambiamento (fisico e di immagi-
I livelli di istruzione dei torinesi sono sì cre-
ne), indubbiamente migliorando alcune sue aree
sciuti negli anni, ma rimane un certo ritardo
e complessivamente il suo appeal, ha rafforzato
rispetto alle altre metropoli italiane, un handi-
questa convinzione diffusa di costituire un caso
cap non da poco per una città che col suo 2°
unico e, appunto, all’avanguardia nel panorama
Piano Strategico vorrebbe puntare sull’economia
nazionale, una sorta di anello di congiunzione
della conoscenza. Gli atenei torinesi, d’altro
tra l’Europa (avanzata) e l’Italia (arretrata).
canto, stanno diventando sempre più competitivi a livello nazionale, ma con un’anomalia
| 32 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
“strutturale” rispetto alle altre metropoli italiane:
una posizione decisamente inferiore rispetto a
il peso esorbitante della facoltà di ingegneria.
questo suo “rango naturale”, con evidenti critici-
Se, cinquant’anni fa, questo poteva essere consi-
tà,
derato un punto di forza per la città fordista
dell’accessibilità, della mobilità, del terziario
(dove quasi il 70% della ricchezza era prodotto
avanzato, della sostenibilità ambientale.
dall’industria), oggi è lecito nutrire qualche
appunto,
soprattutto
sul
fronte
Posizione di Torino tra le dodici metropoli italiane
dubbio: forse non a caso, dai dati Torino risulta
I numeri sull’asse indicano la posizione, la linea
la metropoli italiana in assoluto meno creativa.
tratteggiata il peso demografico di Torino, quar-
Quanto alla sostenibilità, nonostante anni di
ta metropoli italiana (Elaborazioni L’Eau Vive,
miglioramenti, trasformazioni e investimenti
Comitato Rota, 2009, su fonti varie).
sull’immagine della città, la situazione rimane in
chiaroscuro: Torino ha ad esempio il più efficiente sistema di gestione dei rifiuti, ma al tempo stesso situazioni tra le più critiche in Italia (e
in Europa) quanto a scarsa qualità dell’aria, elevata criminalità, mobilità insostenibile. Il capoluogo piemontese, poi, rimane decisamente
marginale nei sistemi di trasporto: per le irrisolte
questioni della linea TAV verso la Francia, per i
ritardi del Passante e del sistema ferroviario metropolitano, a causa di un aeroporto sempre più
debole e marginale (in Italia, oltre che in Europa).
Se proviamo a prendere come punto di riferimento il peso demografico (Torino rimane la
quarta metropoli italiana per numero di abitanti), si può verificare puntualmente come per
molti indicatori il capoluogo piemontese occupi
| 33 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
La città creativa
Alberto Vanolo
16 LUGLIO 2010
Il dibattito sulla città creativa è stato, più o me-
città o un quartiere? Naturalmente, come sem-
no cinque anni fa, l’«ultima moda» per chi si
pre accade in campo urbano, non esiste una ri-
occupa di città. Il fenomeno delle mode non è
sposta semplice. Occorrono innanzitutto alcuni
certo una novità in questo campo: agli inizi degli
pre-requisiti: una tradizione artistica, un certo
anni ‘90, qualsiasi centro urbano, anche di pic-
carattere cosmopolita, l’apertura alla vita pubbli-
cole dimensioni, ambiva a diventare uno spazio
ca. Esistono, tuttavia, molti spazi in cui può
della tecnologia, una piccola Silicon Valley («in-
intervenire la politica, per lo meno nel lungo
formational city» era la parola d’ordine), mentre
periodo: gli studi di Florida hanno discusso co-
alla fine del decennio scorso era di moda – non
me proprio quelle città più tolleranti e aperte
me
–
alla diversità e alla sperimentazione siano le più
l’immaginario delle città «globali» e «internazio-
creative. I centri urbani caratterizzati per esem-
nali».
pio dalla convivenza di comunità diverse per
ne
voglia
Torino
Internazionale
Da qualche anno, studiosi e amministratori
orientamento (religioso, culturale, sessuale, poli-
della città (in primis i city manager statunitensi),
tico ecc.), da una forte immigrazione e integra-
dopo aver letto i libri di Richard Florida, vero e
zione multietnica, dalla marcata presenza di
proprio guru di questo dibattito, hanno comin-
strutture di uso pubblico (per esempio una città
ciato a interrogarsi sugli ingredienti che rendono
dove ci si muove in bus o metro, e non in auto)
una città «creativa», ossia «vibrante», ricca di
o da un’animata vita notturna, tendono con
idee, culture, spazi di espressione, possibilità di
maggiore facilità a produrre e a far circolare idee
costruzione di relazioni sociali. Tra l’altro, una
nella società, anche con beneficio anche delle
metropoli di questo tipo tende non solo a essere
cosiddette «industrie creative» (arte, cinema,
creativa, ma ad attirare i membri della cosiddet-
musica, design, ecc.).
In altre parole, una città «paurosa» rispetto
ta «classe creativa»: artisti, scrittori, musicisti,
performer di ogni genere (inclusi gli artisti me-
allo
spazio
pubblico,
alla
vita
notturna,
no «ortodossi», come per esempio i writers) si
all’immigrazione (per esempio una «città delle
rivelano molto mobili nello spazio, scegliendo di
ronde notturne», tanto per intendersi) difficil-
concentrarsi in specifici spazi metropolitani,
mente può aspirare a diventare una città creati-
magari il Village newyorkese, il Marais parigino,
va. A questo punto, non rimane che da chieder-
il Prenzlauer Berg berlinese o, nella nostra più
si: Torino intende essere creativa?
piccola Torino, le zone di San Salvario o del
Qualche lettura per approfondire il tema
Quadrilatero romano.

Rimane però un interrogativo di fondo: co-
Il libro che ha aperto il dibattito sulla «classe
creativa»: Florida R. (2003), L’ascesa della
me si possono promuovere o costruire gli spazi
nuova classe creativa. Stile di vita, valori e
creativi? Quali strumenti politici si possono
professioni, Mondadori, Milano
mettere in campo per rendere «creativa» una

| 34 |
Un celebre articolo accademico che mette alla
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
gogna le idee di Florida: Peck J. (2005),
image of the creative city: some reflections on
Struggling with the creative class, «Interna-
urban branding in Turin, «Cities», v. 25, n. 6,
tional Journal of Urban and Regional Re-
pp. 370-382

search», v. 29, n. 4, pp. 740-770


Sharon Zukin è una delle più importanti os-
L’autore di riferimento nel dibattito sulle co-
servatrici nel dibattito sulla cultura urbana, i
siddette «industrie creative»: Scott A. J.
suoi lavori sono al tempo stesso provocatori,
(2008), Social Economy of the Metropolis.
critici e affascinanti; in questo libro si parla di
Cognitive-Cultural Capitalism and the Glo-
New York (per un testo più generale si rinvia
bal Resurgence of Cities Oxford University
al suo precedente The Cultures of Cities):
Press, Oxford
Zukin S. (2010), Naked City: The Death and
Un mio articolo accademico dove mi interro-
Life of Authentic Urban Places, Oxford Uni-
go sul caso torinese: Vanolo A. (2008), The
versity Press, Oxford
Network all’Esof
Elena Pede
20 LUGLIO 2010
La globalizzazione ha cambiato il modo tradi-
petitività territoriale, sostenendo che il successo
zionale di rappresentare lo spazio, il territorio e
di un territorio sui diretti competitori dipende
la geografia. Nell’ambito di ESOF 2010, la
dalla capacità di gestire reti di relazioni a geo-
mattina del 3 luglio si è tenuta la conferenza
metria variabile. Insomma, pensare globale e
The role of networks in shaping urban and ter-
agire locale: ciò che gli addetti ai lavori chiama-
ritorial policies, con Jacques Levy (del Politecni-
no glocalizzazione. Un secondo elemento da
co di Losanna), Oriol Nel-lo (Governo della
tenere bene a mente è l’associazione automatica
Catalunya) e Piero Gastaldo (Segretario Gene-
e spontanea fra territorio e area urbana: aumen-
rale della Compagnia di San Paolo), che si sono
tare le reti e i flussi significa nei fatti estendere
confrontati sul rapporto fra reti globali e sistemi
le aree urbanizzate che però, in questa logica,
territoriali e sulla necessità di adottare nuovi
acquistano indipendenza dalla vicinanza fisica
strumenti di governo del territorio.
degli elementi e dei componenti.
Il punto chiave emerso dalla discussione è
Oriol Nel-lo ha messo in evidenza come,
che, se il livello di interconnessione tra i luoghi
mai prima di oggi, le città sono state chiamate a
dovuto ai flussi intensi di capitali, persone e
ripensare le proprie strategie di sviluppo coniu-
informazioni è in continuo aumento (come
gando due obiettivi apparentemente distanti: 1)
sembra), i sistemi territoriali tendono ad assotti-
attrarre flussi e risorse internazionali; 2) miglio-
gliarsi fino quasi a scomparire, soppiantati da
rare la qualità dell’ambiente urbano. Per rag-
reti e flussi, proprio nel momento in cui la com-
giungere questo duplice scopo non vi è altro
petizione globale riporta al centro dell’agenda
modo, secondo l’ospite spagnolo, che avvalersi
politica l’importanza di fare progettazione dei
di una buona progettazione del territorio, met-
territori.
tendo in cantiere progetti capaci di contenere e
modellare l’organizzazione fisica delle città e
Jacques Levy, ha parlato soprattutto di com| 35 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
delle aree metropolitane. Flessibilità, competi-
La vicinanza spaziale nei meccanismi di crescita
zione e complessità sono i nuovi cardini del go-
alle diverse scale geografiche (nazionale, regio-
verno del territorio; ma, per essere efficaci, essi
nale, urbana) ha ancora un ruolo nella globaliz-
vanno sviluppati in un contesto di rete fra sog-
zazione con le sue regole? Ma soprattutto, è
getti e di governante urbana.
davvero possibile creare tra le città legami basati
Se su reti di soggetti e governance la strada
su flussi – così intangibili e immateriali – para-
sembra ormai avviata, credo sia più interessante
gonabili a quelli creati dalla prossimità spaziale?
approfondire altri elementi emersi nel convegno.
Torino vista dalla London School of Economics
Annalisa Magone
23 LUGLIO 2010
Da qualche mese, Torino è divenuta oggetto di
Professor Colantonio, quali sono i capisaldi dello
studio per due grandi istituti di ricerca, l’inglese
studio?
London School of Economics e l’americana
L’amministrazione Obama sta puntando su tre
Brookings Institution, promotori di una ricerca
elementi principali di policy per sviluppare una
che coinvolge tre città europee (oltre a Torino,
economia rivolta all’esportazione, low carbon
anche Barcellona e Monaco) e una città asiatica
cioè a bassa emissione di CO2 e capace di pro-
(Seul). Lo scopo dello studio è comprendere e
durre beni e servizi che riducano l’impatto am-
descrivere, nel pieno della crisi globale, le per-
bientale, basata sull’innovazione. È opinione
formance di queste quattro città che considerano
dell’amministrazione americana, e in particolare
a vario titolo dei modelli. I risultati dell’indagine
del suo capo economista Larry Summers, che le
saranno presentati il prossimo dicembre a Chi-
città e aree metropolitane rivestiranno in futuro
cago, in una conferenza dal titolo “Global Me-
un ruolo guida nell’economia nazionale statuni-
tro Summit: Delivering the Next Economy”, il
tense che punta sopratutto sulla promozione
cui intento è proporre una visione dello sviluppo
della ‘green economy, sulle esportazioni, e sullo
economico futuro, dimostrando come le aree
sviluppo di settori innovativi dove – al contrario
metropolitane, se adeguatamente sostenute da
di quanto è avvenuto in paesi come Cina, l’India
politiche statali, possono giocare un ruolo cen-
o il Brasile – gli investimenti si sono molto con-
trale. Per avere qualche anticipazione sulla ricer-
tratti negli ultimi anni. Il presupposto è che i
ca – tuttora in corso – abbiamo intervistato An-
paesi emergenti, con la loro economia prospera,
drea Colantonio dell’ LSE Cities alla London
saranno in grado di assorbire la produzione ad
School of Economics, che ha recentemente tra-
alto contenuto tecnologico USA ed europea. Va
scorso un breve periodo a Torino.
detto che si tratta di una visione abbastanza
semplice, non ancora testata, anche se si appoggia sulla nuova enfasi data al tema delle esportazioni che sta prendendo piede anche in Inghilterra, ed ultimamente anche in Spagna. Il diret| 36 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
tore del Metropolitan Programme del Broo-
È un caso che questa conferenza venga organizzata
kings Institution, Bruce Katz, che forse verrà a
proprio a Chicago, la città di Obama?
Torino in settembre, ha recentemente ribadito
Chicago è una città che si è un po’ adagiata ne-
questa visione dell’economia urbana futura, dove
gli ultimi anni. Non è portata riflettere su se
le aree metropolitane avranno un ruolo guida
stessa e anche per questo sta perdendo competi-
all’interno del nuovo modello si sviluppo.
tività. Il sindaco, che probabilmente si ricandiderà alla prossima tornata elettorale, ha deciso
L’idea della città come motore di sviluppo non è
di investire in questo senso; Obama è stato invi-
nuova in Europa, ma forse è stata introdotta più di
tato, e probabilmente ci sarà. Del resto la confe-
recente nel discorso pubblico americano…
renza avrà un profilo molto alto perche abbiamo
In realtà non si tratta di una novità neppure
invitato esponenti chiave dei governi locali con i
negli USA, mentre è completamente nuovo
quali stiamo lavorando . Lo scopo è fare ri-
l’interesse del governo centrale a promuove poli-
emergere le città come soggetto di policy a livel-
tiche rivolte alla città. Dalla meta’ degli anni 70
lo mondiale. Bisogna tenere in conto che si va
in avanti non c’è mai stata una vera politica ur-
verso un processo di urbanizzazione mondiale
bana di livello nazionale, le città si sono svilup-
inarrestabile, con oltre il 50% della popolazione
pate dal basso attraverso l’attivismo dei Sindaci,
che vive ormai nella città, e se i problemi sociali
spesso in conflitto con gli Stati: i governatori,
spesso sono concentrati nelle città, allora queste
infatti, spesso provengono dalla provincia e
diventano veicoli per assicurare uno sviluppo più
hanno difficoltà a comprendere le problemati-
sostenibile.
che sociali, ambientali ed economiche tipiche
delle città. Ciò che la Brookings Institution
Perché il progetto prende in considerazione le aree
suggerisce è proprio il superamento di questo
metropolitane più che le città?
modello.
A differenza delle città europee, dove troviamo
un nucleo centrale denso intorno al quale si di-
Le politiche di sviluppo che si hanno in mente sono
spongono diverse cinture, negli Stati Uniti si
simili a quelle europee, con la crescita economica
trovano città circondate da soggetti urbani più
strettamente collegata a temi come il rinnovamento
urbano, la coesione sociale e gli investimenti cultu-
piccoli, essenzialmente residenziali, i cosiddetti
rali?
sobborghi che spesso ricadono nella giurisdizio-
Al momento i nostri interlocutori americani
ne di contee differenti. La definizione di area
sono molto focalizzati sulla crescita economica
metropolitana invalsa negli USA è basata sui
poiché,
secondo il loro modo di pensare,
flussi di popolazione e sulle relazioni spaziali
l’economia è una cosa a parte. Progetti integrati
determinate dal mercato del lavoro: dal punto di
come Urban, per fare un esempio, sono una
vista pratico, se in un’area urbana oltre il 25%
completa novità negli Stati Uniti. La mia im-
della popolazione si sposta per lavorare nella
pressione è che stiano cercando di imparare, di
città confinante, la più piccola entra a fare parte
guardarsi attorno alla ricerca di best practices,
dell’area metropolitana della città dominante. È
ma è un percorso difficile.
una concezione molto semplice, puramente statistica. Inoltre, da quel che ho potuto appurare
finora – ma la nostra ricognizione è appena agli
| 37 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
inizi – non esistono autorità di gestione delle
motive. Inoltre la città di sta riqualificando dal
aree metropolitane.
punto di vista dell’immagine urbana. Barcellona,
prima città ad approfittare delle Olimpiadi per
Come sono state scelte le città del campione?
innescare una profonda riqualificazione urbana,
Abbiamo iniziato con una selezione abbastanza
è stata scelta per aver dimostrato competenza
vasta, considerando 25 città europee sottoposte
nella gestione dell’area metropolitana ed inve-
ad analisi per selezionare quelle che hanno resi-
stimenti in infrastrutture attraverso un progetto
stito meglio alla crisi, considerando PIL, ric-
di “città di città” interconnesse e gestite
chezza urbana, occupazione e disoccupazione.
all’unisono. Il programma è agevolato dalla cul-
Abbiamo escluso le città del Nord Europa, per-
tura catalana: c’è una forte voglia di unione, di
ché sono di fatto incomparabili con la situazione
patriottismo. Monaco ci ha interessato per
americana, a causa dell’alta percentuale di spesa
l’innovazione: in città ci sono cluster eccezionali,
pubblica che sostengono: sfiora il 50% nelle città
uno dei quali da lavoro a 100 mila persone. La
dl Nord Europa, mentre si assesta a meno del
città tedesca, va detto, è fra quelle che stanno
20% negli Stati Uniti. La nostra attenzione è
reagendo meglio alla crisi. Infine Torino è stata
caduta in particolare su città che sono riuscite a
scelta per il ruolo giocato dalla sua leadership
trasformarsi in modo significativo dal punto di
urbana, capace di operare sulla base di una forte
vista fisico ed economico, promuovendo un pro-
intenzionalità di trasformazione della città.
cesso di trasformazione urbana, internazionaliz-
Un’intenzionalità che ha iniziato a manifestarsi
zandosi, anche mantenendo l’animo industriale
dopo il declino della Fiat, la quale ha lasciando
originario e capacità nel settore manifatturiero.
un vuoto istituzionale che ha permesso la emer-
Ci hanno interessato le città che hanno dimo-
sione di altri attori nella società civile. Di Tori-
strato una learning capacity molto forte, entran-
no ha interessato anche il settore filantropico,
do in network, facendo scambi di conoscenze ed
unico in Europa per dimensioni e importanza.
esperienze. Così siano arrivati ai quattro casi
finali: Torino, Barcellona, Monaco e Seul.
Anche gli americani inizieranno a fare i piani strategici?
Quali gli elementi specifici alla base della scelta di
Per adesso la loro parola chiave è “intenzionali-
ciascuna di esse?
tà”, nel senso di avere una visione, fare dei piani
Seul è stata scelta per gli investimenti nel settore
di sviluppo per cambiare la città a partire dal
dell’innovazione tecnologica e la promozione di
settore pubblico. Ma questi progetti per ora
cluster high tech che hanno generato 100mila
sono più simili a business plan che a piani stra-
posti di lavoro in vent’anni, senza contare i passi
tegici veri e propri.
da gigante fatti nella produzione del settore auto
| 38 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Torino è meglio e peggio di se stessa. E noi con essa
Annalisa Magone
6 DICEMBRE 2010
sede di Torino Nord Ovest, in via Borgosesia 1.
Con il tweet di Vittoria Viperino, la giuria del
concorso ha ritenuto di premiare sia il gusto
Tweet vincitore
estetico e compositivo che si riconosce nella
Vittoria Viperino
piccola storia raccontata in 140 caratteri – in
Torino è meglio e peggio di se stessa … e noi con
particolare il paradosso (meglio e peggio), il
essa.
gusto per la rima, l’efficacia della scrittura – sia
Tweet finalisti
l’understatement così torinese che si legge sotto-
Davide Ferraro
traccia.
Città dell’Auto + Città del Pedone. Non è Vero che
Nei molti confronti sollevati dai partecipanti
le due cose si escludono a vicenda.
al concorso, dove spesso ricorre quello con MiDavide Sireci
lano, Torino è raccontata come una città che
Odi et amo…come faccio? Non lo so, ma sento che
ama riflettere su se stessa, e che ha fatto della
ciò accade…sono di Torino
capacità di progettare e ri-progettare la propria
identità, una cifra che la contraddistingue. Ma
Roberto Bordese
nel tweet di Vittoria Viperino si legge qualcosa
1980, Milano da bere. 2010, Torino da degustare.
di più: la possibilità che Torino abbia più di una
Salvatore Martire
identità, più di una faccia, e per questa ragione i
Te la porti dentro anche quando ci sei.
suoi migliori pregi possano tramutarsi nei peg-
Daniele Lombardi
giori difetti.
A Torino… va bene. E andrà sempre meglio se sarà
Decisa a rimanere a metà strada – per dirci
condannata a “diventare”, senza mai accontentarsi di
forse che non bisogna prendersi troppo sul serio
“essere”.
– l’autrice del tweet però non si tira da parte, ma
Giuseppe Claudio Scibilia
cerca un posto per tutti noi (“e noi con essa”)
Scorci da scrutare. Angoli da scovare. Persone da
dentro al paragone. O, almeno, noi l’abbiamo
abbracciare. Poi calore e freschezza. Tradizione e
capita così.
futuro. Sapori, profumi, sorrisi. E tu.
Per scegliere il vincitore, la giuria ha fatto
Alessandro Marino
delle selezioni successive, con gruppi sempre
FRUItori noBILI
meno numerosi di candidati. Ai 9 autori che
sono arrivati alla selezione finale, è stato attri-
Loredana Airaudi
buito un premio straordinario: un buono da 20
Oroscopo: per colpa di saturno hai attraversato tra-
euro da spendere alla Libreria Coop di piazza
sformazioni profonde, non essere precipitosa, marte
nel segno restituirà spirito da Capitale
Castello. Vittoria Viperino, invece, vince un
buono da spendere all’agenzia di viaggi Last
Marianna Mazzaferro
Minute di via Pietro Micca 20, valido un anno.
Quella mattina uscì di casa e sentì che era il suo gior-
Tutti i premi possono essere ritirati presso la
no fortunato. Era la cacca che aveva pestato.
| 39 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010

La giuria

mazione Circolo dei Lettori
Laura Capitaneo, responsabile eventi

Circolo dei Lettori

Pietro Izzo, blogger

Annalisa Magone, presidente Torino
Andrea Mosconi, comitato programAntonella Parigi, direttore Circolo dei
Lettori

Nord Ovest
Cristiana Rosignolo, geografa Politecnico di Torino
| 40 |
la passione per le graduatorie | dossier | 2010
Torino Nord Ovest srl impresa sociale è un centro che svolge attività di studio, consulenza, valutazione e proposta nel campo della ricerca socioeconomica. Luogo di elaborazione di saperi applicabili e circolazione di idee, si propone di accrescere l’informazione qualificata sui principali temi dell’agenda pubblica e favorire lo scambio fra settore pubblico e privato, guardando a progetti
di frontiera e ancorandoli a una produzione originale di dati, analisi, visioni.
Il centro fotografa e approfondisce una pluralità di aspetti e settori, dal mondo
delle imprese al mercato del lavoro, dalle nuove professioni al welfare, dalle
rappresentanze alla cultura, dalla smart e social economy alla nuova manifattura. Il suo sguardo è attento al nordovest italiano, dove operano alcune fra le
realtà più produttive e forse innovatrici del paese, e da qui si allarga verso altri
territori nazionali ed europei, nel solco delle collaborazioni stimolate dai programmi di ricerca e innovazione comunitari.
Due punti fermi caratterizzano l’attività di analisi e progetto: lo sviluppo come
chiave interpretativa delle trasformazioni urbane e l’indagine dei fenomeni
sociali ed economici nella loro reciproca interazione. Quattro i filoni di lavoro:
la ricerca, gli atelier di co-design dove si sviluppa analisi organizzativa e si
ragiona di innovazione nelle politiche pubbliche, la responsabilità sociale per
imprese e istituzioni, la divulgazione per mezzo di attività convegnistiche e
editoriali per sostenere il dibattito pubblico sui principali temi dello sviluppo e
dell’innovazione.
Torino Nord Ovest è nato nel 2010 dall’idea di costruire un centro di ricerca
non accademico, versatile, retto da uno staff di progettisti e capace di coagulare una vasta rosa di specialisti d’ambito, da comporre e ricomporre in squadre
orientate a progetti definiti. Con il tempo è divenuto un luogo in cui prendo
corpo la capacità di fare rete, dal fund raising per i progetti alla disseminazione
dei risultati.
|||
torinonordovest.it
twitter.com/torinonordovest | facebook.com/torinonordovestblog
linkedin.com/company/torinonordovest | vimeo.com/torinonordovest
| 41 |