Art. 7 - Definizioni 1 - Allevamento a carattere agricolo ed a carattere
Transcript
Art. 7 - Definizioni 1 - Allevamento a carattere agricolo ed a carattere
Art. 7 - Definizioni 1 - Allevamento a carattere agricolo ed a carattere industriale In attesa di definizioni Regionali in merito alle caratteristiche parametriche di un allevamento a carattere industriale, prevale l’orientamento di considerare tale l’impianto coincidente con una presenza di un elevato numero di capi di bestiame, alimentati parzialmente o totalmente con prodotti non derivati dalla coltivazione dei fondi dell’azienda. Si assumono i seguenti valori orientativi a specificare il concetto di “elevato numero di capi di bestiame”: - per allevamenti di suini, quando si superano i 36 capi equivalenti (c.e.) per ettaro (1 c.e. = 110 Kg di peso suino allevato); - per allevamenti di bovini, capre, pecore, quando si superano i 7 capi equivalenti per ettaro (1 c.e. = 1 vacca da latte; 1 vitello o 1 manzo = 0,3 c.e.; 1 vitellone = 0,8 c.e.; 1 pecora o 1 capra = 0,1 c.e.); - per allevamenti di polli o zootecnia minore, quando si superino i 600 capi minori equivalenti (c.m.e.) per ettaro (1 pollo = 1 c.m.e.; 1 faraona o 1 anatra = 1 c.m.e.; 1 tacchino o 1 oca o 1 coniglio = 2 c.m.e.). 2 - Area di pertinenza urbanistica Ogni volume edilizio esistente o di cui è stata autorizzata la costruzione mediante concessione edilizia, determina sul territorio la superficie fondiaria ad esso corrispondente in applicazione dell'indice di fabbricabilità fondiaria (If) di zona definito dalle presenti norme. Il rilascio della concessione edilizia è subordinato: all'individuazione planimetrica della pertinenza urbanistica satura sulla superficie fondiaria corrispondente alle quantità edilizie da costruire in coerenza con gli indici di zona previsti e valgono le disposizioni di cui l’art. 88 della L.R. 52/91; nella Concessione Edilizia verranno menzionate le particelle catastali vincolate ad aree di pertinenza urbanistica; alla dichiarazione da parte del progettista, che le particelle non 1 sono già state assunte in passato come aree di pertinenza per precedenti edificazioni. 3 – Pertinenza Si definiscono pertinenze degli edifici gli spazi e i manufatti destinati in modo durevole a servizio degli edifici residenziali, commerciali, di strutture produttive, servizi e sono: a) - spazi destinati all’accessibilità, manovra, parcheggio; b) attrezzature; - orti, giardini, aree per il deposito all’aperto di materiali ed c) - autorimesse, verande, bussole, chioschi, gazebo, pensiline, cabine, pergole, serre, tettoie, ricovero attrezzi, centrali per impianti tecnologici e in ogni caso costruzioni di servizio. Nel caso di aziende agricole la pertinenza degli edifici (residenza, uffici, stalle, depositi, scuderie, altri locali accessori e di servizio) comprende gli spazi di cui ai precedenti punti e sono esclusi i terreni produttivi e le 2 aree interessate da serre rimovibili. 4 - Edificio accessorio alla residenza 1 2 Modifica introdotta con la variante n.14 al P.R.G.C. (pubblicata sul B.U.R. n.11 del 13.03.2002) Modifica introdotta con la variante n.19 al P.R.G.C. (pubblicata sul B.U.R. n. 43 del 22.10.2003) Per edifici accessori alla residenza s’intendono le costruzioni non ad uso abitativo, anche indipendenti, aderenti o non aderenti all’edificio principale ma comunque allo stesso servizio del medesimo (quali autorimesse, cantine, lavanderie, depositi, ecc…). Nel caso di edifici accessori aderenti all’edificio abitativo non è ammesso aprire comunicazioni dirette con l’abitazione e l’altezza utile deve essere non 3 superiore a mt. 2,40. 5 – Attività commerciali a basso impatto Si intendono attività commerciali a basso impatto quelle non alimentari di cui all’art.2 comma 1 lettera a) e all’art.16 della L.R. 29/2005 e successive modifiche ed integrazioni caratterizzate da: a) contenuta frequenza d’acquisto; b) limitato impatto viabilistico; c) attività che vendono materiali dell’edilizia, dell’agricoltura, della zootecnia; nonché ferramenta, legnami, mobili ed articoli d’arredamento, veicoli, imbarcazioni e i prodotti a questi similari che richiedono ampie superfici di vendita in 4 rapporto al numero di visitatori ed acquirenti. 3 4 Modifica introdotta con la variante n.39 al P.R.G.C. (pubblicata sul B.U.R. n. 28 del 11.07.2007) Modifica introdotta con la variante n.39 al P.R.G.C. (pubblicata sul B.U.R. n. 28 del 11.07.2007) d)