si chiama eva, e saprà tutto di noi in pochi secondi
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si chiama eva, e saprà tutto di noi in pochi secondi
T E C N O L O G I A SI CHIAMA EVA, E SAPRÀ TUTTO DI NOI IN POCHI SECONDI IMPORTANTE AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO DELLE GAZZELLE DEI CARABINIERI L’essenziale è invisibile agli occhi, recita una famosa perla di saggezza in tema di vita. In verità il concetto calza molto bene anche a proposito di alcune auto gazzella in dotazione al corpo dell’Arma dei Carabinieri. Se ai cittadini si raccontasse cosa è possibile fare da un po’ di tempo all’interno dell’auto, non crederebbero alle loro orecchie: azioni essenziali per garantire il controllo e la sicurezza del territorio eseguite nei modi più moderni ed efficienti, e invisibili dall’esterno. Fino a poco tempo fa – purtroppo ancora oggi per diversi mezzi – le verifiche che i Carabinieri potevano fare a bordo delle auto erano totalmente di tipo manuale, altro che 2.0! Attraverso sistemi di comunicazione radio con la centrale operativa, che in genere richiedono tempi medi di 15/20 minuti, le pattuglie potevano verificare targhe, patenti ed estremi personali di chi veniva fermato. Oggi per qualche fortunata pattuglia – ancora solo un centinaio in Italia, dato che gli investimenti necessari richiedono una certa gradualità – queste modalità sono diventate il passato. Il progetto EVA (Enhaced Vehicle Automation), realizzato da un’azienda romana in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, ha dato vita al nuovo sistema ribattezzato nel caso specifico EVA CONTROL MOBILE CARABINIERI. Si tratta di una piattaforma innovativa basata su tecnologie touch screen, sulla comunicazione radiomobile via HSDPA, un ricevitore GPS integrato, e applicazioni per il riconoscimento vo- cale. Con EVA CONTROL MOBILE CARABINIERI è possibile, dall’interno della vettura e anche durante la guida, attivare funzioni attraverso comandi verbali oltre che chiaramente manuali, e ottenere in tempi dell’ordine di 7/10 secondi risposte dalla centrale operativa. Risposte che il sistema, grazie alla piattaforma vocale integrata, riesce a dare al militare richiedente attraverso l’Operatore virtuale. In parole semplici, se entrassimo dentro al veicolo vedremmo in zona cruscotto un dispositivo molto simile ad un tablet, che si attiva con il tocco delle dita oppure con la voce. Lo stesso dispositivo svolge anche la funzione di navigatore satellitare, basandosi, in questo caso molto speciale, sulle mappe di proprietà dell’Arma dei Carabinieri. Mappe che possono essere navigate anche in modo vocale in linea con tutto il resto. I Carabinieri possono eseguire tutti gli accertamenti in banca dati, per esempio patente, veicolo e accertamenti persone, visto che il sistema è interfacciato con l’applicativo gestionale centrale. Ma si accede anche al web e si attivano luci e segnali di emergenza, oltre che scattare foto o filmare con la telecamera. Proprio così! Effettivamente non tutto è invisibile ... Le auto che montano questo sistema di ultima generazione hanno un blocco inusuale sopra al tettuccio, dove ci sono fari e telecamere controllabili sia dall’interno che dall’esterno attraverso un telecomando nelle mani dei militari oppure la voce. Diciamo che quando la comuni- cazione si fa mobile e senza filo e comprende voce e dati, nulla è impossibile. Neanche la missione di attivare il blocco delle portiere oppure l’avvio della telecamera intervenendo dalla centrale remota stessa, nei casi di estremo pericolo. Questo progetto ha fatto vincere all’Arma dei Carabinieri il premio eGov, premio molto importante nel settore della Pubblica Amministrazione, riconoscimento per l’applicazione delle nuove tecnologie a supporto dell’ottimizzazione di costi e processi. Nuove tecnologie vuol dire migliore risultato, che per un carabiniere significa fare bene il proprio dovere di monitorare e salvaguardare la sicurezza di tutti i cittadini. La stazione dei Carabinieri più vicina a Piacenza che ha adottato EVA CONTROL MOBILE CARABINIERI è quella di Sarmato. Anche da noi il lavoro dei Carabinieri sulla strada è diventato più efficiente. Un ottimo risultato anche per l’azienda, che ha messo le proprie capacità tecnologiche in campo. Oggi lo stesso sistema sta prendendo anche altre vie. Così la città di Parma ha adottato il sistema EVA sulle flotte di autoveicoli del Corpo di Polizia Municipale. Si parla tanto a volte degli esiti negativi a cui portano le applicazioni tecnologiche, ma per fortuna, se ci soffermiamo a pensare un po’, sono molto di più i risvolti positivi che vengono in aiuto nella nostra vita di tutti i giorni. Sul tema della sicurezza di tutti noi non ci si può e non ci si deve mai fermare. Caterina Basso 52 [email protected]