scuola primaria

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scuola primaria
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
AMOROSI
FAICCHIO
MELIZZANO
PUGLIANELLO
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
visita il sito web icsamorosi.gov.it
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dirigente scolastico Giovanni GIAMMETTI
[email protected]
INDICE
IL PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
DATI delle SCUOLA
ANALISI dell’AMBIENTE
Vertice strategico, Consiglio d’Istituto e Giunta Esecutiva
FUNZIONI STRUMENTALI al POF
LA SEGRETERIA e LA SICUREZZA
SCUOLA dell’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
IL CURRICOLO
PROGETTUALITA’
SCUOLA SECONDARIA
FINALITA’ EDUCATIVE d’ISTITUTO
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA e DIDATTICA
STRATEGIE per gli ALUNNI in DIFFICOLTA’
PROGETTI EXTRACURRICOLARI CURRICOLARI
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
VALUTAZIONE di ISTITUTO
CRITERI di VALUTAZIONE
SCUOLA SECONDARIA di I GRADO
CRITERI di VALUTAZIONE
LA VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO
QUALITA’ nella SCUOLA
FORMAZIONE dei DOCENTI
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pag. 37
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Il PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
PREMESSA
La commissione POF, formata dai docenti responsabili di Funzione Strumentale, su proposte
del Collegio docenti, ha elaborato per l'anno scolastico 2014-2015 il proprio Piano dell'Offerta
Formativa improntandolo in continuità con il lavoro svolto negli anni scolastici precedenti.
Il POF è la "carta d'identità" della scuola: facendo propri i contenuti del DPR n. 275/99 art. 3 in cui
si dice che la scuola deve assicurare “.... interventi di educazione, formazione ed istruzione, mirati
allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti e alle domande delle famiglie, con
l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento al fine di
garantire ai soggetti coinvolti, il successo formativo, avendone assicurate le risorse umane,
finanziarie e strutturali per adempiere a tale compito”, illustra la politica educativa dell'Istituto, le
finalità da perseguire, gli obiettivi e le modalità di verifica dell'apprendimento, le metodologie
didattiche e le strategie, i vari progetti di ampliamento dell'offerta formativa attraverso il ricorso a
risorse umane e materiali.
Il POF è stato progettato dopo attente analisi del contesto socio-culturale in cui la scuola
opera e sarà presentato alle famiglie per illustrare le attività della scuola al momento delle iscrizioni
degli alunni in ingresso, per consentire in particolar modo di:
• rendere trasparenti e condivise le scelte educative;
• monitorare il processo di insegnamento-apprendimento secondo percorsi di autovalutazione al fine
del miglioramento continuo;
• sottoporre gli studenti a criteri di valutazione omogenei;
• assumere impegni nei confronti dell'utenza.
SINTESI del PIANO dell'OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015
L'Istituto Comprensivo di Amorosi comprende tre ordini di scuola: la Scuola dell'INFANZIA,
la Scuola PRIMARIA e la Scuola SECONDARIA di I GRADO. La sede centrale con gli uffici di
Segreteria e del dirigente scolastico è ubicata in Via A. Manzoni, 8 nel Comune di AMOROSI. A
seguito dell'ultimo piano di razionalizzazione della Giunta Regionale della Campania, l'Istituto
accorpa i plessi scolastici di quattro Comuni: Amorosi, Faicchio, Melizzano e Puglianello che,
complessivamente, raccolgono le esigenze formative di un bacino di 9.933 abitanti (Amorosi 2.879,
Faicchio 3.746, Melizzano 1.908 e Puglianello 1.400) di cui 859 sono alunni con obbligo scolastico.
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DATI della SCUOLA
L'edificio scolastico di Amorosi è sede degli uffici di segreteria e della presidenza e
comprende tutti e tre gli ordini di scuola in una unica sede. E' beneficiario di un progetto di
miglioramento strutturale e degli ambienti per l'apprendimento che, grazie ai finanziamenti del
Fondo Sociale Europeo Regionale, dovrebbe, a breve, completare la sistemazione della Palestra e
completare la mancanza di un aula magna adeguata al numero di docenti in servizio. L'edificio si
presenta come struttura solida ed in regola con le certificazioni relative agli standard di sicurezza.
Nella sede centrale, al piano terra, sono allocate le due sezioni di scuola dell'Infanzia. Al primo
piano sono allocate 7 classi di scuola primaria. Al secondo piano frequentano gli alunni della
secondaria di I grado in 7 classi. Al secondo piano è funzionante un Laboratorio Linguistico/
Multimediale dotato di n. 27 postazioni per gli alunni, due postazioni per i docenti (delle quali una
collegata ad un video proiettore a soffitto con relativo schermo) e due stampanti laser. Le macchine,
cablate in rete locale (LAN) sono tutte dotate di collegamento Internet, utilizzando la linea ADSL,
fornita dall'Ente Comune, munita anche di connessione wireless. Il totale degli alunni presenti nel
plesso è di 288 unità più 4 Assistenti Amministrativi e 4 Collaboratori Scolastici.
FAICCHIO
Nel Comune di Faicchio, il territorio geograficamente più esteso e numericamente più abitato,
sono ubicate 5 sedi:
• La Scuola Secondaria di I grado, in Via Regina Elena, è attualmente in ristrutturazione. Gli alunni
sono ospitati nell’ex scuola dell’Infanzia (4 classi) e presso l’Istituto Tecnico Turistico (due classi).
• La Scuola Primaria e dell'Infanzia "capoluogo" nella quale frequentano le lezioni una sezione di
scuola dell'Infanzia con 23 alunni e 5 classi di Scuola Primaria che conta 67 alunni per un totale,
quindi, di 100 unità.
• La Scuola Primaria e dell'Infanzia del plesso "La Selva" con 5 classi di Scuola Primaria con 68
alunni e 2 sezioni di Scuola dell' Infanzia con 36 alunni per un totale complessivo di 104 unità.
• La Scuola dell'Infanzia di "Casali" con una sola sezione di 17 alunni.
• La Scuola dell'Infanzia di "Tavernavecchia" con una sola sezione di 12 alunni.
Esiste una palestra, molto frequentata dagli alunni, utilizzata anche in orario pomeridiano con
associazioni sportive di alta valenza formativa. Le attrezzature didattiche multimediali sono presenti
anche nelle scuole primarie (capoluogo e "La Selva") dove tutte le aule sono dotate di Lavagne
Interattive Multimediali più due laboratori informatici per i docenti. Il totale degli alunni
frequentanti tutti i plessi del Comune di Faicchio sono di 341 unità. Nei plessi prestano servizio n. 8
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Collaboratori Scolastici.
MELIZZANO
Nel Comune di Melizzano, nella sede unica, sono funzionanti i tre ordini di scuola:
Infanzia, con 2 sezioni di 35 alunni, Primaria in 5 classi con 59 alunni e Secondaria di I grado in 3
classi di 31 alunni. Grazie alla sensibilità e all' attenzione· dell'Amministrazione comunale di
Melizzano, da quest' anno tutti gli alunni usufruiscono di un Tempo Prolungato Sperimentale con
relativo servizio mensa che, grazie, a due rientri pomeridiani, consente di usufruire del sabato libero
con relativa chiusura del plesso e con notevole risparmio economico. Nel plesso di Melizzano
prestano servizio n. 3 Collaboratori Scolastici per una popolazione studentesca di 125 alunni. Anche
il plesso di Melizzano ha una Palestra molto frequentata.
PUGLIANELLO
Nel Comune di Puglianello ci sono due plessi: uno di Scuola dell'Infanzia con 2 sezioni di 36
alunni e l'altro, di Scuola Primaria, con 5 classi di 53 alunni. C'è la Palestra. Nei due plessi prestano
servizio due Collaboratori scolastici. Il totale degli alunni è di 89.
Il totale degli alunni, quindi, dell'Istituto Comprensivo di Amorosi, è di 843 che frequentano le
lezioni in 53 classi/sezioni. Il personale ATA è formato da: 4 Assistenti Amministrativi; 17
Collaboratori Scolastici; 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.
Sei docenti sono stati eletti responsabili di funzione strumentale al POF. Di questi, un docente
coordina il POF, uno coordina l'area della Scuola dell'Infanzia, uno l'area della Scuola Primaria ed
un quarto, l'area della Disabilità, dei Bisogni Educativi Speciali e dei Disturbi Specifici dell'
Apprendimento. Gli altri due, infine, coordinano i docenti sulla formazione informatica e
tecnologica anche in relazione alle scelte innovative sull'utilizzazione del Registro Elettronico.
Il Tempo scuola è cosi costituito: la scuola dell'Infanzia di tutti i plessi osserva l'orario 8,00 -16,00
ad eccezione del plesso "La Selva" di Faicchio che, viste le esigenze di trasporto per l'estensione
geografica del Comune, osserva l’orario dalle ore 8,30 alle ore 16,30.
Nel plesso di Melizzano che, come anticipato osserva un Tempo Scuola Prolungato, gli alunni della
scuola Primaria entrano alle ore 8,00 ed escono alle ore 13,00 per tre giorni alle settimana, mentre
entrano alle ore 8,00 ed escono alle ore 16,00, per due giorni alla settimana per complessive 31 ore
settimanali. La scuola secondaria di I grado ha scelto il Tempo Prolungato di 36 ore settimanali: che
inizia alle ore 8,00 con uscita alle ore 14,00 per due giorni alla settimana e, con inizio sempre alle
ore 8,00 ed uscita alle ore 17,00, due giorni alla settimana. Il plesso, pertanto, usufruisce della
chiusura totale per il giorno del sabato con evidente convenienza e risparmio energetico per l'Ente
Comune.
I docenti, in numero complessivo di 109 unità, di cui 22 dell'Infanzia, 36 della Primaria, 34 della
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Secondaria di I Grado, 9 di Sostegno e 8 di Religione, per ovvi motivi di spazio, si riuniscono
durante le riunioni plenarie nell' Aula Magna della Scuola Secondaria di Faicchio. Da quest'anno,
attraverso le regolari deliberazioni collegiali, si è stabilito di utilizzare il Registro Elettronico anche
in funzione dell'innovazione tecnologica e della dematerializzazione cartacea.
Il Piano dell'Offerta Formativa 2014/2015, prevede una serie di attività extracurricolari di notevole
valenza formativa. Nel pieno rispetto della Carta Costituzionale e della funzione docente vissuta
come servizio per la comunità ed in particolare in ossequio agli articoli 3 sulla pari dignità sociale
dei cittadini e all'articolo 33 sulla libertà di insegnamento, l'Istituto Comprensivo di Amorosi ha
delineato le linee guida del POF ispirandosi al recupero delle funzioni emancipative dell'istruzione
operando condivisione collegiale attraverso la visione poetica-pedagogica di Danilo Dolci figura
significativa della storia dell'educazione. Attuando il cooperative learning (apprendimento
cooperativo) inteso come pratica sistematica attuata nei laboratori dove la conoscenza è sempre
frutto di interazioni e scambi interpersonali che favoriscono la partecipazione di tutti alla
discussione attraverso dinamiche pedagogiche implicite nell'uso del circle time (la disposizione
circolare del gruppo con l'eliminazione, non solo simbolica, della cattedra e del set autoritario), i
docenti hanno progettato percorsi formativi nei quali si delineano con chiarezza le conoscenze
attive, critiche e consapevoli delle competenze nel rispetto delle recenti indicazioni nazionali per il
curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione. Tra le tante attività extracurricolari
progettate, che spaziano dall'educazione alla legalità, alla valorizzazione delle risorse ambientali ed
ecologiche, alle visite guidate ed ai viaggi di istruzione, al potenziamento delle eccellenze formative
con corsi di approfondimento e recupero per gli alunni più deboli, particolare attenzione è stata
riposta nell'organizzazione dei progetti PON che, quest'anno, sono destinati al potenziamento della
lingua inglese per gli alunni delle terze medie e delle classi terminali della scuola primaria ed al
potenzia mento delle conoscenze informatiche, queste ultime rivolte anche ai docenti. Particolare
attenzione l'Istituto ha posto verso l'inclusione effettiva degli alunni con Disabilità e con Bisogni
Educativi Speciali in crescente numero. Da quest'anno il Gruppo di Lavoro di Istituto per
l'Handicap (GLHI) e vari Gruppi di Lavoro Operativi per l'Handicap (GLHO) sono coordinati da un
docente esperto responsabile di funzione strumentale al POF. Gli alunni con Disabilità sono in
numero di 8 seguiti da 9 docenti specializzati in Sostegno. A breve sarà predisposto il Piano
Annuale dell'Inclusione che, nello specifico, razionalizzerà le strategie educative e formative
finalizzate alla reale inclusione per gli alunni svantaggiati ai fini di un pieno successo formativo per
tutti. L'Istituto, sensibile alle problematiche relative alla formazione dell'inclusione, ha aderito
all'Accordo di Programma dell'Ente Capofila, il Comune di Cerreto Sannita, per garantire il
coordinamento dei servizi in rete al fine di migliorare la qualità dell'integrazione scolastica e sociale
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degli alunni con disabilità. Il Dirigente dell'Istituto Comprensivo di Amorosi è stato designato
membro nel Collegio di Vigilanza nell'Ambito Sociale B04 del Comune di Cerreto Sannita per
garantire il coordinamento dei servizi in rete. L'Istituto aderisce anche quest'anno al Progetto a cura
del Polo Qualità dell'Ufficio Scolastico Regionale di Napoli. I docenti tutti professionisti della
formazione con lunghi anni di esperienze didattiche affermano i loro sistemi educativi attenendosi
al Codice deontologico della professione. Con delibere collegiali del Consiglio di Istituto del 11
ottobre 2013 e del Collegio dei docenti del 15 ottobre 2013, l'Istituto ha dato l'adesione all'Accordo
di Rete per l'attivazione di un Progetto finalizzato alla formazione e ricerca nell'ambito delle azioni
previste dalla C.M. n. 22 del 26.08.2013 in relazione alle Misure di accompagnamento delle
Indicazioni Nazionali 2012.
La rete coordinata dalla Scuola capofila l'Istituto Comprensivo di Pontelandolfo, nelle due annualità
2013/2014 e 2014/2015, elaborerà un Progetto di un percorso di formazione e ricerca sulle
tematiche trasversali e sulle discipline previste nelle Indicazioni Nazionali 2012 predisponendo
strumenti condivisi, accertando i bisogni iniziali, monitorando le iniziative programmate e
confrontando i risultati raccordandosi nelle attività di formazione e azioni didattiche previste nei
percorsi di ricerca-azione e nei contesti delle classi oggetto di sperimentazione.
La scuola ha aderito al Progetto nazionale “Sport di Classe” per la Scuola Primaria.
ANALISI dell’AMBIENTE
AMOROSI
Geografia fisica
Amorosi è situata in pianura, sulla destra del fiume Calore Irpino ed a sinistra del fiume
Volturno. Il territorio comunale risulta compreso fra i 34 e gli 85 m s.l.m., con un'escursione
altimetrica pari a 51 metri. Dista dal capoluogo di provincia circa 33 km. Ha una superficie agricola
utilizzata di ettari 770,56.
Storia
Il paese, di origine tardo medievale, fu fondato probabilmente da alcuni superstiti di Telesia
scampati alla distruzione del terremoto del 1349 che provocò la fuoriuscita di vapori sulfurei e rese
l'aria rarefatta e malsana. Fu feudo prima dei Gaetani e poi dei Colonna. Nel 1596 contava circa
centocinquanta abitanti. Successivamente passò ai Caracciolo che nel 1672 ottennero il titolo di
marchesi di Amorosi. Il terremoto del 5 giugno 1688 danneggiò il paese. L'8 aprile 1734 vi pernottò
Carlo III di Borbone durante la sua conquista del Regno di Napoli. Nel 1772 divenne proprietà della
famiglia Pescitelli di Cerreto Sannita. Nel 1860 durante la battaglia del Volturno fu sede del
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comando dell'esercito borbonico. Dal 1861 fa parte della provincia di Benevento. Non è chiara
l'etimologia del paese. In documenti medievali veniva chiamato con il nome di Amerusii. Gli
obiettivi di tale incursione aerea erano i ponti Calore e Volturno, la sede del commando tedesco
installata in uno dei Palazzi storici del paese e l'aerodromo. Durante il bombardamento un aereo
statunitense fu abbattuto dalla contraerei tedesca sita nel paese, quattro soldati statunitensi morirono
nelle fiamme mentre altri quattro furono catturati dai tedeschi come prigionieri. Il 14 ottobre 1943
la città fu liberata dalla Quinta Armata americana. Durante la loro fuga, i soldati tedeschi
incendiarono il palazzo Piscitelli ed il palazzo Chianese, edifici storici della città, ed inoltre, anche i
ponti sul fiume Calore e sul fiume Volturno, mancati obiettivi degli americani, furono abbattuti
dalle mine tedesche. La città fu sede anche di un contingente di genieri inglesi dell'VIII Armata, i
quali avevano il compito di rimuovere gli ordigni, ed inoltre, in poco tempo, montarono un ponte di
ferro sui piloni diroccati del ponte Calore, ripristinando così la tratta ferroviaria Napoli - Foggia.
Nell'autunno del 1944 si stanziò in città un contingente di soldati italiani del Battaglione San
Marco, il quale lasciò la città nella primavera del 1945. Alla fine della seconda guerra mondiale,
Amorosi sarà la città sannita con più vittime e danni materiali. Nel 1955 fu uno dei luoghi dove
venne girato il film "La bella mugnaia" di Mario Camerini con Sofia Loren, Marcello Mastroianni e
Vittorio De Sica.
FAICCHIO
Geografia fisica
Il territorio comunale si estende per 43,88 km².Numerose sono le contrade sparse nel comune
e le frazioni maggiori sono quelle di "Massa" e di "Casali". La prima si estende alle falde di monte
Acero mentre la seconda è sita alle falde di monte Monaco di Gioia. Il centro storico è situato in una
posizione elevata rispetto al corso del fiume Titerno e si è sviluppato intorno al Castello medievale.
Fa parte della Comunità Montana Titerno e Alto Tammaro. Dista 38 chilometri dal capoluogo di
provincia (Benevento).
Storia
Il territorio comunale di Faicchio è stato abitato sin dalla preistoria come testimoniano alcuni
reperti rinvenuti in zona e che sono attualmente conservati nel museo del Sannio a Benevento. Al
VI secolo a.C. risalgono le mura megalitiche osco-sannite che cingono ancora oggi la vetta di monte
Acero. Queste mura proteggevano la cosiddetta "Arce di monte Acero", una fortezza usata dai
sanniti per avvistare i nemici. Molto probabilmente il monte Acero era l'ultimo avamposto a sud dei
Pentri e ha questi serviva per difendersi da eventuali attacchi da porte di popoli più a sud.
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Probabilmente fu sede di un insediamento romano come testimoniano i resti di un acquedotto
romano, di un criptoportico e di un ponte di tale epoca. I longobardi vi fondarono una chiesa
dedicata a San Michele in una grotta sul monte Monaco di Gioia. La prima notizia scritta risale al
1151 quando Faicchio era annoverato fra i possedimenti della famiglia Sanframondo, importante
famiglia di origine normanna che aveva in feudo tutti i comuni della valle Titernina. I Sanframondo
possedettero Faicchio e i suoi casali (frazioni) sino alla metà del Quattrocento quando furono
venduti a Pietro Cola D'Alessandro, presidente della Real Camera di Santa Chiara. Dal 1479 fu
proprietà dei Monsorio per poi passare, nel XVI secolo, agli Origlia, ai De Stasio, e nel 1612 a
Gabriele De Martino che aveva il titolo di "Barone Duca di Faicchio" e che restaurò il castello
trasformandolo in una comoda dimora, pur conservando alcune funzioni difensive. Da allora il
castello venne chiamato "ducale" in onore del duca De Martino. Il terremoto del 5 giugno 1688 rase
al suolo molte abitazioni anche se il castello non dovette subire molti danni dato che per un certo
periodo ospitò il vescovo di Cerreto Sannita mons. Giovanni Battista de Bellis. Il comune nel XVIII
secolo fu al centro di una furiosa lite fra i feudatari e gli "eletti" dell'Universitas (l'amministrazione
comunale dell'epoca). Il 18 gennaio 1729 infatti, in pubblico parlamento, i cittadini decisero di
presentare ai tribunali superiori di Napoli dodici richieste affinché fosse proibito al duca di
interferire nella giurisdizione locale, di arrestare arbitrariamente i cittadini, di portarli nel carcere
del castello senza apposita autorizzazione dell'autorità giudiziaria e di requisire con la forza cibo e
materiali vari. Nel 1816 entrò a far parte del distretto di Piedimonte Matese. Dal 1861 fa parte della
provincia di Benevento. Il nome "Faicchio" deriverebbe dalle fave, coltivazione molto presente
nella zona. Infatti nel Catalogus baronum il comune era citato nei feudi dei Sanframondo con il
nome di "Favicella".
MELIZZANO
Geografia fisica
Melizzano è sito sulla ripa destra del vallone di Prata a 10 km dalla stazione ferroviaria Frasso
- Dugenta. Fa parte della Comunità Montana Zona del Taburno - Regione Agraria n.4 - Colline del
Calore Irpino inferiore. Ha un'escursione altimetrica pari a 907 m s.l.m. con una minima di 33 m ad
una massima altitudine di 940 m s.l.m. Ha una superficie agricola utilizzata di ettari (ha) 1.101,42
(2000). Dista dal capoluogo di provincia 40 km.
Storia
Il paese sorse nel medioevo al posto dell'antica Melae, insediamento di origine sannita che fu al
centro di alcune tristi vicende durante la seconda guerra punica (216 a.C.). Questo villaggio
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dipendeva dal municipio romano di Telesia. Nel Catalogus baronum (metà del XII secolo) veniva
chiamata Meliczano ed era un feudo di proprietà del conte di Caserta. Successivamente divenne di
proprietà dei Signoretto e, nel 1506, dei Gambacorta. Nel 1532 contava quarantotto famiglie,
diventate cinquantasei nel 1596 e trentotto dopo la peste del 1656. Nel XVII secolo appartenne ai
De Capua e ai Bellucci. Poco prima dell'abolizione del feudalesimo (1806) appartenne ai Corsi. Nel
1810 divenne un unico comune con Dugenta che dopo l'Unità d'Italia divenne sua frazione. Dal
1861 fa parte della provincia di Benevento. Nel 1943 i bombardamenti americani provocarono
ventuno morti.
PUGLIANELLO
Geografia fisica
Il paese è situato in una pianura poco distante dal corso del fiume Volturno. Dista dal capoluogo
di provincia 36 km.
Storia
Puglianello venne citato per la prima volta nel IX secolo Il suo nome originario era quello di
Pullianellu. Appartenuto originariamente alla signoria dei Pugliano di Alife, il paese divenne poi un
feudo autonomo (XV secolo) sotto i Celano, i Paolella ed i De Carles di Teano. Alla fine del
Cinquecento contava circa cento abitanti e continuò a spopolarsi tanto che in un atto notarile del
1702 alcuni cittadini di Faicchio dichiaravano che «già prima del contagio del 1656 il detto
Castello di Puglianello è stato disabitato dai cittadini, privo di abitanti, di case e di abitazioni».
Nell'atto si continua scrivendo che, dato che il paese era disabitato, il tutto era diventato pieno di
vegetazione ed erano rimasti in piedi solo pochi edifici: "la casa che si dice del Barone, anche se
parte d'essa è sconcia e diruta, le chiese di Santa Maria e di San Giacomo, e la taverna di
proprietà del Barone". Un altro documento che testimonia l'abbandono del paese risale al 1667
quando gli economi della cappella del SS.mo Corpo di Cristo di Puglianello chiesero al vescovo di
Cerreto Sannita l'autorizzazione a vendere due campane di proprietà della cappella dato che detta
cappella era cadente e che gli abitanti del paese si erano trasferiti altrove. I feudatari, negli anni
successivi, vi chiamarono coloni da altrove che contribuirono a ripopolare il piccolo centro. Nel
1848 venne aggregato come frazione a San Salvatore Telesino. Nel 1948 divenne comune
autonomo. Il nome del paese deriverebbe da monte Pugliano, il colle che si trova alle spalle di
Telese Terme. Forse alcuni abitanti di Pugliano si trasferirono nell'attuale Puglianello dove
fondarono una "piccola Pugliano", quindi "Puglianello".
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VERTICE STRATEGICO dell’ISTITUTO COMPRENSIVO
è formato dal dirigente scolastico Giovanni GIAMMETTI, dal direttore SGA Angelo ROMANO,
dai due collaboratori del dirigente Angelo SALVIONE (Plesso Amorosi) e Lina STRAFFI
(Secondaria Faicchio e dai cinque docenti Coordinatori Generali dei Plessi: Michele GALIETTA
(Plesso Melizzano), Lucia FRANCO (Plesso “La Selva”), Marzia Rosa GIAQUINTO (Primaria e
Infanzia Faicchio), Carmela TRESCA (Primaria Puglianello) e GAETANO (Infanzia Puglianello)
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Presidente: Domenico TAGLIAFIERRO
Genitori
Porto Carmen
Ferrucci Maria Domenica
Campopiano Mafalda
D’Orsi Massimo
Botte Mario
Riccitelli Luisa
Broccoli Antonio
Docenti
Calvano Antonietta
Tebano Apollonia
Di Mezza Rita
Tresca Carmela
Giannotta Domenica
Suppa Daniela
Gaetano Margherita
Straffi Pasqualina
Personale A.T.A.
Maddaloni Giuseppe
Amato Paolo
La Giunta esecutiva è formata da: Giovanni GIAMMETTI (DS), Angelo ROMANO (Dsga),
Giuseppe MADDALONI (ATA), Apollonia TEBANO (docente) e Antonio BROCCOLI (genitore)
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Gli indirizzi generali dell’Istituto sono ispirati ai principi generali della Costituzione, delle leggi
vigenti e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti ( D.P.R. del 24/06/1998, n. 249, e D.P.R.
n.235 del 21/11/2007) condivisi dal Consiglio di Istituto e dal Collegio dei Docenti.
L’ISTITUTO COMPRENSIVO di AMOROSI,
con le sedi di FAICCHIO, MELIZZANO e PUGLIANELLO,
pertanto:

GARANTISCE a tutti gli iscritti il diritto di studio;

PROMUOVE, come risposta alle istanze di una società multiculturale, attività di
educazione interculturale e di solidarietà tra i componenti;

ADOTTA ogni possibile strategia e sostegno agli operatori affinchè siano mantenuti alti i
profili educativi di uscita al termine dei diversi cicli di istruzione e sia innalzato il più
possibile il successo formativo;

GARANTISCE l’informazione agli studenti, al personale e a tutta la comunità locale, anche
attraverso incontri periodici con gli utenti e l’accesso ai documenti amministrativi e
programmatici, nel rispetto della normativa vigente; per gli stessi scopi utilizza il web
dell’Istituto;

FAVORISCE la partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola con le modalità e
le garanzie previste dalla normativa vigente e dai regolamenti a tutela dell’incolumità fisica
e morale degli allievi;

POTENZIA e/o avvia rapporti di collaborazione con gli Enti Locali, i servizi socio
assistenziali dell ASL 3, il C.I.S.A.P. (Consorzio Intercomunale di Servizi alla Persona), le
Istituzioni Scolastiche e tutte le altre agenzie formative presenti sul territorio, anche
attraverso accordi di rete, di programma e convenzioni finalizzate al raggiungimento degli
obiettivi comuni;

PRIVILEGIA il rapporto con gli altri ordini di scuola e con centri di formazione
professionale per favorire il processo di crescita attraverso percorsi di continuità e di
orientamento;

FAVORISCE l’accoglienza di alunni e famiglie, facilitando il passaggio tra i diversi ordini
di scuola e promuovendo attività che favoriscano l’avvio del nuovo percorso scolastico;

FAVORISCE attività finalizzate all’educazione degli adulti, eventualmente definendo
itinerari formativi sulla base delle esigenze espresse dall’utenza, tenendo conto delle risorse
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e delle strutture nonché delle competenze disponibili;

AUSPICA che la programmazione curricolare delle attività didattiche di competenza del
Collegio dei Docenti, si ispiri a dei criteri di unicità di intenti e di condivisione di scelte;

GENERALIZZA in tutte le classi della scuola primaria l’insegnamento della lingua
comunitaria e promuove sperimentazioni di tale insegnamento nella scuola dell’infanzia;
sviluppa, potenzia per tutte le classi della scuola secondaria di primo grado l’insegnamento
di due lingue straniere, prevedendo anche una certificazione esterna delle competenze;

FAVORISCE e potenzia percorsi didattici personalizzati di recupero e di potenziamento
con particolare riferimento agli alunni in situazione di handicap, stranieri e rom;

ORGANIZZA E FINANZIA attività di formazione secondo i bisogni espressi dal
personale e non, anche tenendo conto delle richieste dell’utenza per qualificare l’offerta
formativa;

PROMUOVE e finanzia attività di formazione ed ogni altra azione correlata al fine di
diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro;

FINANZIA proposte di acquisto di attrezzature ritenute necessarie a qualificare l’offerta
formativa, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie nella pratica didattica e
nell’attività di gestione della scuola;

SVILUPPA e potenzia attività di monitoraggio, di valutazione e di autovalutazione del
servizio erogato.

FAVORISCE il senso di appartenenza rivolto a tutti gli operatori della scuola anche con
flessibilità dell’orario di servizio finalizzato al potenziamento della didattica anche a favore
dell’integrazione reale degli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
secondo la Legge 170.
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FUNZIONI STRUMENTALI al PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
Aree deliberate dal Collegio Docenti
(verbale n.1 punto 8 dell’O.d.G. del 1 settembre 2014)
Area
Docenti
Area 1
Settore INFANZIA
-
Rita DI MEZZA
[email protected]
Area 2
Settore PRIMARIA
-
Carmela TRESCA
[email protected]
Area 3
INCLUSIONE H – DSA e BES
Angela ORLACCHIO
[email protected]
Area 4
TIC e digital literacy
(alfabetizzazione informatica)
plessi di FAICCHIO
-
Domenico TOMMASIELLI
[email protected]
Area 5
TIC e LIM
-
plessi di Amorosi, Melizzano e Puglianello
Luigi NAPOLETANO
[email protected]
 Le Funzioni Strumentali costituiscono il team strategico della Didattica: sostengono,
promuovono e coordinano il lavoro dei responsabili dei Progetti e dei Coordinatori di
Settore.
Per l’espletamento degli incarichi loro affidati è fondamentale il dialogo sistematico con il dirigente
ed una osmosi fra le varie aree da realizzarsi con incontri frequenti.
 Ai Coordinatori dei Consigli di Classe sono affidati i seguenti compiti:
A) Curano i rapporti con le famiglie per conto del Consiglio di Classe;
B) Curano l’analisi delle problematiche generali e particolari della classe;
C) Curano l’attuazione delle procedure, anche su segnalazione dei Consigli di Classe;
D) Curano la tenuta del registro dei verbali;
E) Favoriscono la comunicazione fra docenti e allievi e fra docenti e famiglia;
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F) Curano il coordinamento del relativo Consiglio di Classe e la verbalizzazione delle
sedute;
G) Rilevano le assenze degli alunni, i ritardi e inviano comunicazione scritta alle famiglie;
H) Rilevano le note disciplinari e ne inviano relativa comunicazione alle famiglie;
I) Rilevano le problematiche che necessitano di una convocazione straordinaria del
Consiglio di Classe e ne fanno richiesta formale al dirigente;
J) Annotano sul Registro Elettronico le assenze degli alunni, le giustifiche, le convocazioni
inviate alle famiglie;
K) Aggiornano quotidianamente le situazioni dei singoli alunni e/o della classe. Curano la
trasmissione delle informazioni ai colleghi attraverso il Registro Elettronico nelle Aree
appositamente predisposte.
LA SEGRETERIA
Gli uffici di segreteria sono dislocati presso la scuola media presso dell’Istituto in Via Manzoni,8 –
AMOROSI – tel. 0824.970280 e-mail: [email protected]
L’orario di servizio per l’utenza è il seguente:
Apertura: dal lunedì al sabato ore 7.30/14.00
Ricevimento al pubblico: dal lunedì al venerdì ore 10.00/12.00
UFFICIO PROTOCOLLO:
UFFICIO CONTRATTI PERSONALE:
UFFICIO ALUNNI (sostituto DSGA):
UFFICIO CONTABILITA’:
A.A. Antonietta GUARNIERI
A.A. Renato GIULIANO
A.A. Valeria RAPUANO
A.A. Maria Carmela PALMIERI
Direttore dei Servizi Generali a Amministrativi:
Angelo ROMANO
LA SICUREZZA
Il Rappresentante della Sicurezza, Protezione e Prevenzione ing. Pasquale MONGILLO, è
l’esperto esterno incaricato dall’Istituto: Coordina il servizio di prevenzione, di protezione e di
aggiornamento, collabora ed interagisce con il Dirigente Scolastico e vari preposti.
Nel corso dell’anno sono previste almeno due prove di evacuazione per ogni plesso dell’Istituto.
Tutto il personale (docenti, ATA, addetti) provvede ad aggiornarsi regolarmente secondo le vigenti
normative.
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SCUOLA dell'INFANZIA
Maestra, insegnami il fiore ed il frutto.
Col tempo, ti insegnerò tutto.
Insegnami fino al profondo dei mari.
Ti insegno fin dove tu impari.
Insegnami il cielo, più su che si può.
Ti insegno fin dove io so.
E dove non sai?
Da lì andiamo insieme.
Maestra e scolaro, un albero e un seme. Insegno ed imparo, insieme
perché io insegno se imparo con te.
INFORMAZIONI UTILI ALL'UTENZA
Scuola dell’infanzia Amorosi tel. 0824/970280
Scuola dell'infanzia Puglianello tel. 0824/946440
Scuola dell'infanzia Melizzano tel. 0824/944107
Scuola dell'infanzia Faicchio Capoluogo tel. 0824/863043
Scuola dell'infanzia Faicchio La Selva tel. 0824/863704
Scuola dell'infanzia Faicchio Casali tel. 333.2780069 (insegnanti PACELLI e/o DI MEZZA)
Scuola dell'infanzia Faicchio Tavernavecchia tel. 0824/814326
INDICE
≈ Premessa
≈ Brevi cenni storici;
≈ Risorse umane e professionali;
≈ Organizzazione del servizio;
≈ Informazione e comunicazione;
≈ I fattori di qualità del servizio scolastico;
≈ Imparzialità e regolarità;
≈ Diritti Sindacali;
≈ Servizio Mensa;
≈ Servizio Scuola – Bus;
≈ Regolamento interno della Scuola;
≈ Progetto Educativo:
* Le scelte educative;;
* Progetto didattico;
* Organizzazione dei gruppi;
*Ampliamento dell'offerta formativa;
* Uscite didattiche;
* Organizzazione nella sezione;
* Specifiche attività per il recupero dello svantaggio e il sostegno dei minori diversamente abili;
≈ Organi collegiali della Scuola;
≈ Impegno reciproco per il buon funzionamento del servizio;
* I Docenti;
* I Genitori
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PREMESSA
Il POF è la carta d’identità di ogni singola Scuola nella quale vengono indicate le finalità educative,
didattiche derivanti dal contesto sociale nel quale è inserita.
Il POF della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Amorosi si propone di
raggiungere in maniera intenzionale, fini di sviluppo personale e crescita morale dei bambini e delle
bambine iscritti, tenendo conto delle risorse umane professionali e strumentali di cui l’Istituto
dispone.
Tali fini richiedono che la Scuola sappia:
1. armonizzare la trasmissione dei saperi;
2. aprirsi agli scambi col territorio;
3. farsi partecipe della realtà storico-sociale
4. incentivare il senso di appartenenza alla comunità scolastica.
BREVI CENNI STORICI
L’Istituto comprensivo di amorosi comprende sette plessi di Scuola dell’infanzia dislocati in
quattro comuni, Amorosi, Puglianello, Melizzano, Faicchio per complessive undici sezioni e un
totale di 204 alunni di età compresa fra tre – sei anni.
Alcuni plessi come Amorosi, Melizzano, Faicchio “Capoluogo” e Faicchio “La Selva”
condividono la struttura con altri ordini di scuola dell’Istituto, mentre i plessi di Puglianello, Casali
e Tavernavecchia di Faicchio dispongono di propri edifici.
RISORSE UMANE e PROFESSIONALI
Ad ogni sezione sono assegnate di norma due insegnati che coprono a turni alterni le otto ore di
apertura giornaliera. La compresenza di due ore, consente la suddivisione dei bambini in
sottogruppi per attività di approfondimento o laboratoriali e una più accurata vigilanza durante il
momento del pasto e della routine che lo precede, momenti altamente formativi per questo ordine di
scuola. Le sezioni che ospitano alunni diversamente abili oltre alle insegnanti titolari si avvarranno
di un’insegnante specializzato per un numero di ore stabilito in base alla documentazione e
certificazione prodotta dagli organi competenti. Ogni plesso infine in base alle disponibilità ed al
numero di alunni avrà almeno un Collaboratore scolastico con compiti di vigilanza e pulizia degli
ambienti scolastici.
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ORGANIZZAZIONE del SERVIZIO
Nell’A. S. 2014/2015 tutte le sezioni funzioneranno a tempo ordinario ovvero 40 ore settimanali di
attività didattica dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00 ad eccezione del plesso “La Selva” il cui
orario è dalle 8.30 alle 16.30.
La scuola funziona secondo il calendario scolastico stabilito dal Ministero della Pubblica Istruzione,
dall’Ufficio Scolastico Regionale e da decisioni assunte dal consiglio di Istituto secondo i termini
consentiti dall' autonomia scolastica. Ogni plesso affiggerà all’albo copia del calendario per l’anno
in corso.
INFORMAZIONE e COMUNICAZIONE
L' Istituto si è dotato di adeguati strumenti per soddisfare le esigenze di informazione e
comunicazione, interna ed esterna.
Un’adeguata comunicazione interna alla Scuola, per fare in modo che tutti siano pienamente
consapevoli del progetto comune e lo condividano; e un'ampia comunicazione con l’esterno
attraverso il sito web www.icsamorosi.it per descrivere, informare e divulgare correttamente
caratteristiche e modalità di funzionamento rendendo visibile all’esterno il “progetto educativo e
formativo".
I FATTORI di QUALITA’ del SERVIZIO SCOLASTICO
L’impegno che la scuola assume per garantire la qualità del servizio erogato sono:
La condivisione delle scelte educative;
La collaborazione tra tutto il personale nella gestione dei problemi della scuola;
Il lavoro collegiale degli insegnanti;
L’attenzione alla “diversità”;
La collaborazione con i servizi sanitari e di riabilitazione presenti nel territorio;
L’individualizzazione delle procedure di insegnamento;
L’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente;
La disponibilità degli insegnanti ad intendere la valutazione come una operazione finalizzata alla
correzione dell’intervento didattico più che all’espressione di giudizi nei confronti degli alunni;
La flessibilità organizzativa;
L’ utilizzazione razionale degli spazi educativi;
Il rapporto costante e costruttivo fra scuola e famiglie;
la disponibilità degli insegnanti alla innovazione didattica ed
all’aggiornamento professionale.
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IMPARZIALITA’ e REGOLARITA’
Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo ed imparziale.
La scuola garantisce l’imparzialità:
nella formazione delle sezioni;
nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori;
nell’assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno, nei limiti delle risorse umane
a disposizione nella scuola;
nella formulazione degli orari dei docenti.
DIRITTI SINDACALI
Nel rispetto dei diritti sindacali del personale, il Responsabile del Servizio, in caso di scioperi e /o
assemblee sindacali, organizza la Scuola secondo le indicazioni contenute nella L. 12.06.1990 come
modificata nella L. 83/2000.
SERVIZIO MENSA
Il servizio mensa è a carico dell’Ente Locale e attraverso un contributo delle famiglie.
I genitori dei bambini che presentano allergie e/o intolleranze alimentari, all’inizio dell’anno
scolastico, dovranno produrre certificazione medica specialistica dalla quale risulti l’allergia
e/o l’intolleranza ad uno o più alimenti, in modo tale che si possa fornire un pasto alternativo.
Indisposizioni temporanee che richiedono pasto sostitutivo vanno segnalate al mattino ed
eventualmente accompagnate da certificazione medica qualora tali indisposizioni si protraessero per
più di due giorni.
L’erogazione del pasto sostitutivo è prevista anche per “motivi religiosi”. I genitori che intendono
avvalersi di tale possibilità, dovranno presentare apposita richiesta, all’inizio di ogni anno
scolastico.
SERVIZIO di SCUOLABUS
Il servizio di scuolabus, erogato e gestito dagli uffici competenti del Comune, va richiesto con
domanda individuale dalle famiglie.
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REGOLAMENTO ORARIO di FUNZIONAMENTO della SCUOLA
L'orario di accoglienza dei bambini può variare da scuola a scuola in base alle esigenze territoriali.
L'accoglienza non si protrae oltre le 9.30.
L’uscita dei i bambini, che per motivi di salute o motivazioni approvate dal capo d'istituto,
non si avvalgono del servizio mensa avviene entro le ore 12.00, dalle ore 15.30 alle ore 16.00
per quelli delle sezioni a tempo ordinario.
Gli orari di entrata e di uscita, vanno rigorosamente rispettati.
Nei casi in cui il bambino dovrà essere sottoposto a visita medica e/o a vaccinazioni nelle prime ore
del mattino, il genitore è tenuto ad informare la scuola il giorno prima.
ORARIO di SERVIZIO dei DOCENTI
Il docente della scuola dell’infanzia svolge il suo orario di servizio come segue:
25 ore settimanali di attività didattica a diretto contatto con i bambini dal lunedì al venerdì a
settimane alternate (mattina e pomeriggio).
Un rimanente monte ore destinato alle attività' funzionali all’insegnamento da prestare in orario non
coincidente con l'orario dell’attività didattica, da destinare: all’aggiornamento professionale, alla
formazione permanente in servizio, incontri collegiali tra docenti e dirigenza, incontri con le
famiglie, compilazione aggiornamenti delle schede didattiche dei bambini, compilazione e
aggiornamento dei registri di classe, Incontri con specialisti del servizio sanitario territoriale e tutte
quelle attività che concorrono all’arricchimento del curriculum personale dei bambini e
professionale del docente.
DELEGHE
I genitori impossibilitati a ritirare il proprio figlio al momento dell’uscita dalla scuola devono
firmare l’apposita delega a persone di loro fiducia, comunque maggiorenni, preventivamente
presentate ai docenti del bambino, in numero max di due delegati.
Tale delega dovrà essere rinnovata ogni anno scolastico. La delega va fatta anche per una sola
uscita.
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USCITE PRIMA DELL’ORARIO
Sono consentite uscite anticipate rispetto a quelle previste dall’orario scolastico per i bambini delle
sezioni a tempo ordinario: prima del pasto (ore 12,00), dalle 13.45 alle 14.00 se si usufruisce della
mensa, entro e non oltre le ore 14.30 per valide motivazioni, da sottoporre alle insegnanti di sezione
Qualora il bambino/a presenti delle problematiche tali che richiedono l’uscita anticipata per un
periodo prolungato, i genitori dovranno presentare opportuna richiesta scritta al Dirigente
Scolastico.
CERTIFICATI MEDICI
Dopo 5 giorni di assenza continuativa del bambino per motivi di salute, anche comprensivi del
sabato e della domenica o dei festivi infrasettimanali o dei giorni di chiusura e sospensione
dell’attività didattica, il genitore è tenuto a presentare certificato medico al momento della
riammissione del bambino a scuola.
Quanto sopra da intendersi che se il bambino rientra il 6° giorno dall’inizio dell’assenza potrà
rientrare senza certificato medico, dal 7° giorno in poi dovrà portare il certificato.
Qualora il genitore preveda un’assenza del proprio figlio superiore a 5 giorni non dovuta a motivi di
salute è tenuto ad avvisare preventivamente le insegnanti, in modo tale da non essere poi costretto a
presentare il certificazione medica.
SOMMINISTRAZIONE FARMACI
La legge fa divieto alle insegnanti e al personale tutto della scuola, di somministrare farmaci di
qualsiasi tipo ai bambini, sia per via orale che per uso topico.
La somministrazione dei farmaci è compito esclusivo del genitore che se ne dovrà fare personale
carico, qualora il proprio figlio debba seguire una terapia medica che preveda la somministrazione
di farmaci in orario scolastico.
Fanno eccezione i farmaci salvavita, la cui somministrazione scolastica è regolata da apposite
norme.
FOTOGRAFIE e DOCUMENTAZIONE FILMATA
In occasione di recite o saggi scolastici ciascun genitore potrà autonomamente fotografare o filmare
il proprio figlio/a.
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Le fotografie e le riprese filmate di attività didattiche inerenti il Progetto curricolare sono
considerate documenti scolastici e come tali conservati presso la Scuola secondo le indicazioni
contenute nel D.lgs. 196/03
Nelle scuole che all'interno della propria organizzazione scolastica prevedono: spuntini,
(mattutini o pomeridiani) a carico dei genitori si suggerisce
frutta fresca e succo di frutta in brick, yogurt.
CESSAZIONE di RESPONSABILITA’, CONTROLLO e VIGILANZA/ASSISTENZA dei
BAMBINI da PARTE dell’ISTITUZIONE SCOLASTICA.
LE RESPONSABILITA’ DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA NEI CONFRONTI DEI
BAMBINI CESSANO:
a) al momento dell’uscita dei bambini, e comunque una volta consegnati ai genitori o delegati (al
termine dell’attività didattica, uscite straordinarie prima dell’orario scolastico richieste dai genitori);
b) durante lo svolgimento degli incontri periodici tra docenti e genitori;
c) negli spazi interni ed esterni della scuola una volta che i Bambini sono stati riaffidati ai genitori o
chi per loro, dai Docenti;
I bambini che per comprovate motivazioni usufruiscono dell’uscita anticipata, nei periodi indicati
nella domanda presentata dai genitori al Dirigente Scolastico, non potranno fermarsi a scuola oltre
tale orario e nei giorni indicati per ovvi motivi assicurativi e di sicurezza.
PROGETTO EDUCATIVO
Le Scuole progettano e attuano il loro intervento educativo secondo quanto indicato nelle
Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
Le indicazioni contengono un’articolata rassegna delle prestazioni che le nostra Scuole, sono
chiamate ad assicurare, sia per garantire l’unità nazionale del sistema educativo, sia per consentire
ai bambini di sviluppare le dimensioni della loro personalità in forma completa ed organica.
Nelle indicazioni Nazionali troviamo quattro aree che raggruppano, ciascuna di esse, gli obiettivi
specifici di apprendimento validi per tutti i bambini in età della Scuola dell’Infanzia, ovvero:
Il Sé e l’Altro;
Il Corpo in movimento;
Immagini, Suoni e Colori;
I Discorsi e le Parole;
La conoscenza del Mondo.
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LE SCELTE EDUCATIVE
La progettualità caratterizzante la Scuola di base e i livelli successivi di insegnamento è lo
strumento principale attraverso cui il docente attua la sua funzione pedagogico didattica di guida
dello sviluppo globale dell’alunno; la Scuola dell’Infanzia, pur non essendo ancora compresa nella
scuola dell’obbligo, vede nella progettualità sistematica il suo modus operandi. Per lo sviluppo
integrale del bambino la Scuola dell’Infanzia si prefigge come finalità specifiche:
maturazione dell’identità;
conquista dell’autonomia;
sviluppo delle competenze.
Per maturazione dell’identità si intende il rafforzamento sotto il profilo corporeo, intellettuale e
fisico dinamico del bambino per tanto si stimoleranno la sicurezza di sé, la fiducia nelle proprie
capacità e la motivazione alla curiosità.
La conquista dell’autonomia richiede venga sviluppata nel bambino la capacità di orientarsi e di
compiere scelte autonome in contesti relazionali e normativi diversi, nel necessario riconoscimento
delle dipendenze esistenti ed operanti nella concretezza dell’ambiente naturale e sociale.
Ciò significa che il bambino interiorizzerà i valori universalmente condivisibili, quali la libertà, il
rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia e l’impegno ad agire per il bene
comune.
Per lo sviluppo delle competenza si intende consolidare nel bambino le abilità sensoriali, percettive,
motorie, linguistiche ed intellettive, impegnandolo nelle prime forme di riorganizzazione
dell’esperienza e di esplorazione e di ricostruzione della realtà.
PROGETTO DIDATTICO CURRICOLARE
Il Progetto Didattico, individuato e programmato all'inizio dell'anno scolastico è un percorso
incentrato su uno più, argomenti specifici.
La scelta dell’argomento da trattare non è casuale ma è la risultante di una serie di considerazioni in
merito alla giustezza e all’opportunità di condividere con i bambini un determinato percorso
formativo Gli argomenti naturalmente, sono adeguati all’età dei bambini che frequentano la Scuola
dell’Infanzia, condizionato dai modi e dai tempi dell’apprendimento peculiari a questa età e al
grado di interesse e motivazione che possono suscitare.
L’individuazione dell’argomento da trattare è legata anche a considerazioni di ordine:
- strutturale, rispetto all’edificio ospitante;
- organizzativo, rispetto al numero dei bambini iscritti e frequentanti e all’orario di servizio dei
docenti;
23
- pratico, rispetto ai sussidi didattici ma soprattutto al materiale presente nella
INTERVENTO DIDATTICO ed ORGANIZZAZIONE dei GRUPPI:
Per le sezioni a composizione eterogenea rispetto all’età verranno individuati alcuni “momenti di
lavoro” che prevedono la formazione di gruppi di lavoro di bambini di pari età, guidati dalle
insegnanti di sezione in compresenza. Riteniamo, infatti, fondamentale per lo sviluppo integrale del
bambino “l’aprirsi” ad una socializzazione varia, piccolo/grande gruppo. Sempre all’inizio di ogni
anno scolastico, collegialmente, verranno decisi gli argomenti da trattare in questi ambiti, con le
relative metodologie.
Potrebbero rientrare in questo ambito quelle attività relative all’insegnamento extra-curricolare,
previsto per i bambini i cui genitori decidono di non avvalersi dell’insegnamento della Religione
Cattolica per i loro figli.
AMPLIAMENTO dell'OFFERTA FORMATVA
L’offerta formativa della Scuola dell'infanzia si arricchisce con l’organizzazione di alcune attività
che si intensificano in alcuni momenti dell'anno e che per la loro attuazione e' richiesto un orario di
lavoro aggiuntivo da parte dei docenti.
Per il corrente anno scolastico sono stati proposti laboratori di Teatro ed Espressività Corporea.
USCITE DIDATTICHE
Nel progetto educativo annuale vengono previste delle “uscite didattiche” che servono ad arricchire
e ad ampliare, attraverso il metodo dell’osservazione diretta “sul campo”, quanto imparato stando a
scuola.
La scelta delle mete è frutto del processo decisionale della collegialità dei docenti e sottoposte
all’attenzione del Consiglio di Intersezione e di Istituto.
Qualora l’uscita preveda l’utilizzo di pullman e l’accesso a luoghi che necessitano di biglietto
d’ingresso, le quote relative saranno a totale carico delle famiglie.
Nelle uscite non è permessa la presenza di alcun genitore in quanto la vigilanza e l’assistenza dei
bambini sarà competenza esclusiva del personale tutto in servizio presso la Scuola.
Il Progetto Didattico, le attività per gruppi eterogenei, le attività extracurricolari, tenute dai docenti
della scuola, e le uscite didattiche saranno indicate in un documento che all’inizio di ogni anno
scolastico verrà illustrato a tutti i genitori dei bambini frequentanti.
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA della SEZIONE
Le sezioni della Scuola dell’Infanzia, composte in forma eterogenea rispetto all’età dei bambini.
Nel rispetto della libertà e dell’autonomia didattica di ciascun docente, alla luce del progetto
didattico di istituto, i docenti contitolari di ciascuna sezione, e dove presente l'insegnante di
sostegno, in piena autonomia, personalizzeranno il Progetto educativo di Istituto tenendo conto
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delle individualità di bambini e bambine. Inoltre redigono un piano di lavoro annuale relativo alla
propria sezione, tenendo nella debita considerazione la presenza eventuale di bambini non segnalati
che però necessitano di percorsi individualizzati.
Durante il percorso educativo verranno effettuate periodiche verifiche da parte delle insegnanti per
poter rettificare in corso d’opera l’attività didattica.
Il percorso evolutivo di ciascun bambino viene monitorato e sistematicamente puntualizzato nell’
ambito di schede di osservazione didattica di ogni alunno.
La FUNZIONE DOCENTE
La funzione docente consiste:
- lavoro didattico a contatto diretto con i bambini;
- partecipazione al Collegio Docenti per confrontare le metodologie e prendere decisioni;
- svolgimento delle verifiche in itinere.
Indispensabile alla qualità del servizio erogato all’utenza sono i rapporti con le famiglie, utili a
creare un continuum educativo tra due agenzie formative fondamentali allo sviluppo armonico
dell’individuo.
SPECIFICHE ATTIVITA’ per il RECUPERO dello SVANTAGGIO e il SOSTEGNO dei
MINORI CON DISABILITA’
Nella nostra scuola vengono accolti bambini con disabilità, nonché bambini in situazione di
svantaggio socio – culturale.
Per questi bambini - e naturalmente per le loro famiglie - ci sarà la massima accoglienza da parte di
tutti gli operatori della scuola che collaboreranno con gli operatori del servizio sanitario nazionale e
con quelli dei servizi sociali del Comune che per le loro competenze seguono ciascun caso.
Percorsi individualizzati saranno programmati dai docenti di sezione e dall’eventuale insegnante di
sostegno su indicazioni degli specialisti, qualora la tipologia della disabilità o la gravità del disagio
lo richieda.
Momenti di incontro tra docenti e gli operatori specializzati si alterneranno a momenti di incontro
tenuti anche con i genitori dei bambini seguiti in quanto, siamo più che mai convinti che, un
tempestivo quanto mirato intervento di recupero gestito da tutti coloro che, a vario titolo, ruotano
intorno al minore, non possa che dare buoni risultati.
ORGANI COLLEGIALI

COLLEGIO dei DOCENTI (tutti i docenti in servizio nell’Istituto)

CONSIGLIO di INTERSEZIONE (docenti scuola dell’Infanzia)

CONSIGLIO di INTERCLASSE (docenti scuola primaria)

CONSIGLIO di CLASSE (docenti scuola secondaria di I grado)
25

CONSIGLIO DI ISTITUTO (in carica per 3 anni scolastici).
Il Presidente del Consiglio di Istituto viene scelto fra gli eletti della componente genitori.
Le modalità di convocazione e di svolgimento delle sedute sono regolate dalle leggi vigenti.
La gestione dell’Ordine del Giorno è a cura del Presidente.
In ogni seduta sono discussi gli argomenti all’O.D.G..
E’ consentito discutere argomenti non all’O.D.G. in caso di problematiche urgenti tra le varie ed
eventuali.
IMPEGNO RECIPROCO per il BUON FUNZIONAMENTO del SERVIZIO
I DOCENTI
Nell’espressione della loro professionalità e sulla base dell’esperienza acquisita si impegnano a:

rendere pubblico il progetto didattico all’inizio dell’anno scolastico con particolare riferimento
all’elaborazione personale relativa alla propria sezione.

presentare i mezzi, i metodi, i percorsi formativi che intendono utilizzare per il raggiungimento
degli obbiettivi formativi proposti.

rendere visibili procedure e metodologie atte a verificare l’andamento del processo educativo
generale nonché l’evoluzione personale di ciascun; ,,g,bambino attraverso strumenti di
valutazione improntati alla trasparenza nel rispetto della privacy.
Offrire:
 un supporto nelle difficoltà di apprendimento,
 disponibilità e collaborazione con le famiglie.
I GENITORI
Si impegnano a:
per problemi di natura didattica, rivolgersi ai docenti di sezione e per problemi
organizzativo-strutturali alla direzione o all' Ente Locale di appartenenza;
controllare quotidianamente la presenza degli avvisi esposti all’ingresso della Scuola,
leggendone attentamente il contenuto;
firmare per ricevuta gli avvisi e circolari informativi consegnati dai docenti, dopo accurata
lettura;
controllare eventuali comunicazioni inserite negli zaini dei propri figli, specialmente i
genitori i cui figli prendono lo scuola-bus;
rispettare gli orari di entrata e di uscita della Scuola e tutte le norme per il buon
funzionamento del servizio (deleghe, permessi uscite prima dell’orario, ecc...);
partecipare alle assemblee ed ai ricevimenti di sezione.
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SCUOLA PRIMARIA
Organizzazione didattica Scuola Primaria
L'orientamento pedagogico – didattico della Scuola Primaria, in linea con le finalità delle
Indicazioni Nazionali, tende a valorizzare la “centralità della persona”, consapevoli che il
percorso formativo non consiste in una semplice acquisizione di competenze, ma va arricchito e
integrato, considerando il soggetto inteso nella completezza delle sue componenti sociali, etiche,
culturali, psicofisiche e spirituali. Pertanto gli insegnanti opereranno su due aree d’intervento,
quella educativa e quella cognitiva.
•
L’area educativa è obiettivo comune a tutte le discipline, per cui sarà compito di tutti i
Docenti sviluppare tematiche ed attività finalizzate alla ricerca e all’approfondimento dei
valori che l’Istituto intende promuovere.
•
Per l’area cognitiva vengono definite, in base alle singole programmazioni annuali, le
competenze prioritarie relative ad ogni disciplina relative a tutto il corso di studi.
La progettazione delle attività didattiche e metodologiche tiene conto dei seguenti punti:

Analisi della situazione di partenza di ciascun alunno;

Definizione degli obiettivi generali e disciplinari;

Definizione dei contenuti di studio e delle azioni necessarie al loro apprendimento;

Verifiche in itinere, finali e valutazione complessiva
I docenti, dopo aver definito la situazione di partenza degli allievi, mettono a punto una
progettazione ed una programmazione adeguate ai bisogni ed alle aspettative dei ragazzi. I mesi di
dicembre ed aprile sono riservati agli incontri con i genitori per la verifica del processo di
apprendimento degli alunni nonché dello sviluppo relazionale ed interpersonale di ciascuno. Gli
obiettivi, le priorità e più in generale le scelte educative, didattiche ed organizzative dell’Istituto
sono stabiliti dal Collegio dei docenti, dal Consiglio d’Istituto e dai Consigli di classe e vengono
raccolti e resi pubblici nel presente Piano dell’Offerta Formativa, che definisce l’identità della
scuola.
Le scelte operate in questi ambiti coinvolgono gli alunni, la scuola tutta, le famiglie ed in qualche
misura la comunità locale, attraverso una collaborazione proficua e di interazione costante tra
Scuola, Comune ed altre istituzioni e/o organizzazioni locali per:
favorire la promozione del benessere e la prevenzione del disagio;

assicurare l’uguaglianza delle opportunità educative;
27

rispettare ritmi e modalità di apprendimento di ciascuno;

educare alla cittadinanza attiva e responsabile;

sviluppare conoscenze, abilità e competenze disciplinari e interdisciplinari attraverso la
promozione della didattica laboratoriale e dell’apprendimento cooperativo;
mirare alla formazione della persona intesa come acquisizione di identità, di autonomia
e di giudizio critico.
AMBITO DIDATTICO PROGETTUALE
FINALITÀ e OBIETTIVI
Finalità ed obiettivi
Il sistema scolastico è funzionale alla formazione dell'uomo e del cittadino e, quindi, alla
formazione di una personalità in cui l'elemento corporeo risulti integrato strettamente con quelli
intellettivo-cognitivo ed emotivo-affettivo.
"Il percorso complessivamente realizzato nella Scuola promuove l'educazione integrale
della personalità dei fanciulli, stimolandoli all'autoregolazione degli apprendimenti, ad un'elevata
percezione di autoefficacia, di potenziamento cognitivo e di personalità, alla massima attivazione
delle risorse di cui sono dotati, attraverso l'esercizio dell'autonomia personale, della responsabilità
intellettuale, morale e sociale, della creatività e del gusto estetico"(Indicazioni Nazionali).
Così concepita l'attività programmatica si costituisce come azione intenzionale nella
prospettiva di un fine da realizzare, laddove il fine rappresenta l'idea-guida, il complesso di valori
che danno senso all'azione stessa e che devono portare alla definizione di obiettivi educativi
irrinunciabili. Se il fine ultimo è la formazione integrale della personalità, così come prescritto a
livello normativo, le mete concettuali da porsi in questa direzione rappresentano dei traguardi
formativi, delle finalità educative generali che assolvono una fondamentale azione orientativa e
direzionale nei confronti della messa a punto e realizzazione di una progettazione curricolare.
Pertanto gli indirizzi principali di tale mappa curricolare costituiscono degli abiti morali che
rendono possibile da una parte la "convivenza democratica" (l'uguaglianza giuridica sancita dalla
Costituzione, i criteri di condotta relativi all'impegno personale, all'iniziativa e responsabilità,
all'autonomia, alla consapevolezza delle varie zone di diversità) dall'altra "l'alfabetizzazione
culturale".
Rispetto ai proponimenti ideali di tipo pedagogico, si pongono gli obiettivi formativi che
definiscono in termini più operativi i risultati che si intende far conseguire agli alunni al termine del
processo didattico pluriennale della Scuola Primaria.
Le azioni che conducono alla delineazione del "Patrimonio di conoscenze, di abilità e
28
comportamenti dell'individuo" trovano definizione nel concetto culturale dei tre assi fondamentali:
"il sapere, il saper fare, il saper essere".
"La Scuola opera, quindi, in modo che gli alunni, in ordine alla realizzazione dei propri fini
ed ideali, possano sperimentare l'importanza sia dell'impegno personale, sia del lavoro di gruppo
attivo e solidale, attraverso i quali accettare e rispettare l'altro, dialogare e partecipare in maniera
costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni. In questo senso, trova un esito naturale
nell'esercizio competente di tutte quelle "buone pratiche" finalizzate alla formazione dei futuri
"cittadini attivi" a livello e in prospettiva locale, nazionale, europea e mondiale". (Indicazioni
Nazionali)
Gli obiettivi educativi
Nell'ambito delle finalità sopra descritte, l’IC Amorosi persegue il raggiungimento di
precisi obiettivi in merito all'educazione, alla formazione e alla acculturazione degli alunni.
L'obiettivo principale è quello di far acquisire la capacità di una positiva vita di relazione, in
cui il soggetto sia autonomo nelle decisioni ma rispettoso delle norme della convivenza civile. La
scuola mira, perciò, a far acquisire una mentalità aperta, flessibile, capace di confronto e di scelta. A
ciò si aggiunge la necessità di un progressivo ampliamento della sfera cognitiva, così che, in una
realtà sociale sempre più complessa e disorganica, l'alunno acquisti una positiva capacità di
orientamento.
La continuità
Per il raggiungimento di tali finalità, occorre realizzare:
-
un curricolo unico, dal primo anno della scuola dell'infanzia all'ultimo anno della scuola secondaria
di primo grado;
-
una positiva apertura al territorio, perché la scuola possa utilizzarne le risorse e porsi come
elemento trainante di cultura.
La continuità del processo educativo nella scuola di base costituisce una condizione
essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione
obbligatoria, in definitiva il diritto a un percorso formativo organico e completo.
La scuola primaria contribuisce a tale finalità con un ruolo assai rilevante. Il suo impegno
riguarda un arco di tempo in cui avvengono, e possono essere sostenuti od ostacolati, processi
fondamentali di sviluppo delle capacità cognitive, sociali ed affettive degli alunni.
Accanto alla continuità "verticale" assume notevole importanza la continuità "orizzontale",
vale a dire: il raccordo con le famiglie e con i servizi, gli enti e le "risorse" del territorio.
L’uguaglianza delle opportunità educative
Ogni alunno deve trovare nella scuola adeguate opportunità per educarsi, formarsi ed
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istruirsi ai massimi livelli possibili. Vanno attentamente valutate e adeguatamente affrontate, perciò,
le problematiche relative ad alunni iper o ipodotati, culturalmente svantaggiati, provenienti da
culture "altre".
La positiva collaborazione con il servizio di medicina scolastica e con le famiglie può offrire
un contributo notevole al raggiungimento di finalità ed obiettivi educativi.
La cura del processo di formazione
Il processo di apprendimento scolastico è curato dai docenti secondo la programmazione
deliberata dal Collegio dei Docenti. Sul piano didattico, perciò, non possono essere consentiti
interventi esterni che potrebbero determinare distorsioni del processo formativo.
Per quanto attiene invece alle problematiche educative, la collaborazione tra scuola, famiglia
e altre istituzioni diventa fondamentale.
Un ruolo strategico nell'azione educativa spetta all'alleanza tra scuola e famiglia, che
scaturisce da comune finalità educative, e rappresenta un punto di forza imprescindibile per la
crescita dei nostri alunni, impegnandosi a creare ogni utile spazio di confronto per sviluppare
relazioni armoniche , nel rispetto dei relativi ruoli e funzione.
Il processo educativo poggia, infatti, esclusivamente su modalità di vita vissuta e sulla
coerenza educativa degli adulti, evitando qualsiasi atteggiamento didascalico o enfatizzante che
potrebbe risultare inutile se non controproducente.
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Parte fissa, plastica,
per assicurare i saperi
fondamentali
Leggibilità, in senso
pluridirezionale
possibilità di stabilire
connessioni operative varie
Coordinamento tra i
diversi ordini di scuola,
(tra sezioni classi, tra i
campi di esperienza
CURRICOLO
Modificabile,
cioè adattabile alle
singole esigenze
Orientato verso
l’innovazione e la
sperimentazione
Forme di raccordo
conoscenza dell’alunno;
coordinamento e aggancio tra
i tre ordini di scuola;
collaborazione tra enti e
agenzie culturali che operano
sul territorio.
Valutazione
Sommativa (prove individuali
Scritte/Orali
Formativa (autovalutazione
ins./alunno, verbalizzazione, test,
comunicazione, documenti, …)
In itinere (nuove attività,
riprogettazione)
Parte mobile
per attività incentrate sulla cultura locale, sulla
conoscenza del territorio e sui vari progetti
realizzati con gli enti del territorio.
31
IL CURRICOLO
Il curricolo
Va inteso come il complesso organicamente strutturato di elementi culturali e
metodologie, in funzione della formazione di una mente aperta, creativa, logica e di una cultura
unitaria.
Esso va centrato:
sui saperi irrinunciabili;
sulle opzioni culturali presenti nel territorio;
su metodologie operative fondate sulle capacità degli alunni;
sulle risorse della scuola.
I saperi irrinunciabili
La scuola deve consentire l'apprendimento dei concetti fondamentali e degli strumenti della
conoscenza (lingua nazionale orale e scritta, almeno una seconda lingua, i fondamentali concetti
matematici, scientifici, storici, geografici e tecnologici) nonché di abilità mentali e motorie.
Tale apprendimento va sviluppato dal primo anno della scuola dell'infanzia all'ultimo della
scuola primaria, secondo la progressione naturale che va dal rapporto diretto, operatorio, con la
realtà, alla definizione delle esperienze secondo linee pre-disciplinari (scoperta delle strutture dei
sistemi simbolico-culturali), alla organizzazione dei saperi nelle varie discipline via via più
approfondite .1
l’apertura al territorio
Non si può educare alla socialità isolandosi dal sociale. La scuola deve tener conto delle
richieste educative del territorio per utilizzarne le risorse culturali, interpretarne i bisogni educativi e
porsi come valido elemento di promozione della cultura. Il curricolo deve prevedere la progressiva
scoperta dei beni culturali e ambientali del territorio (naturali, archeologici, architettonici, storici,
geografici, produttivi ecc.), perché divengano patrimonio vivo della cultura di tutti gli alunni.
la metodologia
Costituisce il nucleo portante del curricolo. Per una piena formazione intellettivo/cognitiva,
l'attenzione va posta, infatti, più ai processi di apprendimento che alle nozioni.
1
-
-
Tale percorso può essere esplicitato schematicamente:
primo anno della scuola dell'infanzia: il bambino amplia il suo patrimonio cognitivo a contatto con una realtà
organicamente strutturata in funzione educativa;
ultimi anni della scuola dell'infanzia e primi tre anni della scuola primaria: il bambino amplia il suo patrimonio
culturale e lo organizza progressivamente, attraverso la scoperta dei rapporti che intercorrono fra i vari
elementi cognitivi, collegandoli in sistemi via via meglio definiti. L'apprendimento della lettura e della
scrittura e la prima organizzazione dei concetti matematici, scientifici, storici, geografici, sociali, che
costituiscono saperi irrinunciabili, parte dalla scuola dell'infanzia con esperienze vissute in forma ludica e si
concretizza nei primi tre anni della scuola primaria. In questi, va tenuto nel debito conto che l'alunno è
ancora strettamente legato al concreto e fortemente condizionato da bisogni motori e ludici;
nel secondo biennio della scuola primaria: le raggiunte capacità di pensiero logico concreto consentono di
compiere una ricostruzione intellettuale della realtà collegandone progressivamente i vari aspetti in
discipline differenziate ma strettamente interconnesse. In ogni caso, occorre ricordare che è particolarmente
importante comprendere e memorizzare i concetti fondamentali delle discipline. Lo studio sistematico di
queste ultime va, invece, rinviato a momenti successivi (scuola secondario di 1° grado).
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La scuola deve perciò dar vita ad una metodologia operativa in cui l'alunno possa confrontare, ricercare,
giocare con le idee, crearsi delle mappe concettuali che possano orientarlo nell'acquisizione di nuovi
saperi.
Le attività proposte saranno articolate in unità di apprendimento (UA), per scandire il percorso formativo
secondo gli obiettivi specifici di apprendimento previsti dalle Indicazioni Nazionali, finalizzate alle reali
esigenze degli alunni
L'attivazione di laboratori e di progetti eventualmente con il coinvolgimento di enti o associazioni
operanti nel territorio consente di approfondire specifici aspetti della conoscenza.
In ogni caso, l'apprendimento deve essere
 motivato
 attuato in forma problematica ( P.B.L. e Problem solving)
 fondato sulle reali capacità di ciascun alunno
 organizzato su tempi distesi.
Presupposto di ogni strategia didattica efficace è partire dalle conoscenze e capacità che ciascun alunno già
possiede, dai suoi interessi, tenendo conto dei diversi stili di apprendimento. A questo punto balza evidente la
questione della personalizzazione dell'insegnamento, che non è didattica individuale, ma è più specificamente
attenzione alle doti di ogni alunno, nell'ambito di un'esperienza formativa di cooperative learning, attraverso un
percorso didattico diverso, svolto con strategieadeguate.
i sussidi didattici
La scelta dei sussidi didattici e del materiale di consumo è fondamentale per la positiva riuscita dell'impegno
educativo e va operata in stretta relazione con la programmazione educativa e didattica. I sussidi devono consentire agli
alunni di comprendere gli elementi cognitivi soprattutto operando direttamente. Per quanto possibile, devono essere
creati dagli stessi alunni.
la scelta dei libri di testo
La scelta dei libri di testo va effettuata in stretto rapporto alla programmazione. I testi possono essere
integrati o sostituiti da materiale multimediale, informatico o bibliografico da utilizzare nelle classi e finalizzato
ad attività di ricerca e di studio.
la correzione degli elaborati
La correzione degli elaborati, particolarmente importante nel processo di apprendimento, va effettuata direttamente
dagli alunni al termine di un processo di ripensamento e chiarificazione.
compiti a casa
Le esercitazioni al di fuori dell'orario delle lezioni devono costituire un rinforzo di quanto chiaramente appreso
nell'ambito scolastico. In ogni caso non possono essere assegnati compiti che l'alunno non sia correttamente in grado di
svolgere senza intervento di altri e comunque sarà evitato un sovraccarico di compiti, tenendo conto della
necessità di lasciare il tempo necessario per attività elettive e, soprattutto, di gioco.
trasporto materiale didattico
I docenti, in collaborazione con i genitori, devono evitare che gli alunni trasportino pesi eccessivi che
possano danneggiarli e devono aver cura di distribuire nell'arco della settimana le lezioni per le quali occorre più
materiale.
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Ritardi di apprendimento ed handicap
I casi di ritardo nell'apprendimento devono essere fronteggiati dai docenti con specifici interventi (progetti
di recupero); inoltre una cura e un'attenzione specifica è rivolta agli alunni affetti da DSA. Quelli più gravi,
invece, vanno portati all'attenzione degli specialisti della medicina scolastica.
La Programmazione
Il Collegio dei Docenti elabora la programmazione educativa che stabilisce dettagliatamente
i
percorsi di apprendimento, le metodologie, le strategie didattiche, i criteri di verifica e
valutazione.
La programmazione deve essere organizzata secondo una linea di continuità dal primo anno
della scuola dell'infanzia all'ultimo anno di quella primaria. In essa vanno indicati i dati cognitivi
oggetto di apprendimento in ordine alle diverse età della scuola dell'infanzia e alle varie classi di
quella primaria.
La programmazione educativa va attuata nelle varie classi e monitorata ogni bimestre dal
Collegio dei Docenti.
Indicazioni per i piani di studio personalizzati
Il percorso formativo della Scuola si avvale degli "obiettivi specifici di apprendimento": tali
obiettivi indicano i risultati attesi di maturazione da mettere in relazione con le capacità di ogni
bambino e con le pratiche pedagogiche e didattiche più opportune. Essi obbediscono al
principio dell'ologramma", ovvero sono strettamente connessi l'uno con l'altro.
Gli obiettivi specifici di apprendimento adattati ai singoli bambini diventano obiettivi
formativi. L'insieme degli obiettivi formativi, delle attività didattiche, delle soluzioni
organizzative e delle modalità di verifica, costituiscono le UA ovvero "le unità di
apprendimento", individuali o di gruppo.
L'insieme delle unità di apprendimento costituisce il "Piano Personalizzato delle Attività
Educative", da cui si ricava la documentazione utile per un'attenta e reale valutazione delle
competenze individuali acquisite".
La scuola si muove da un'attenta analisi della situazione socio-culturale:
a) anamnesi familiare e personale
ALUNNO
b) sviluppo psico-fisico
c) sviluppo cognitivo
d) sviluppo socio-affettivo
1) SOCIALE
a) caratteristiche generali
ALUNNO
2) DEL LAVORO
3) ORGANIZZATIVE
b) nuclei familiari
c) offerte educative
d) risorse effettive
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Ne consegue la contestualizzazione delle seguenti matrici progettuali, che caratterizzano l'identità
del I.C. Amorosi:
Comunicazione
Cittadinanza e Costituzione
Relazione
Integrazione
Identità
Lo sviluppo della creatività
Autonomia
Riflessione
Problematizzazione PBL
L’Educazione dell’apprendimento
Analisi – ricerca - osservazione
Relazione
Integrazione
la valutazione degli alunni
La valutazione consiste:
- nella verifica dei risultati ottenuti dal singolo alunno in relazione agli obiettivi di
apprendimento, formazione e educazione programmati;
- nell'esame dei fattori che abbiano potuto determinare un rallentamento o un'accelerazione dei processi di apprendimento.
Per una corretta valutazione dei processi di apprendimento si fa ricorso alle prove oggettive
che permettono di avere valide informazioni per il confronto fra differenti situazioni educative,
informazioni che, per ovvi motivi, non sono possibili durante la quotidiana azione di
insegnamento/apprendimento, esecuzione/correzione dei compiti.
La verifica dei livelli di apprendimento, tramite prove oggettive, costituisce, dunque, una
delle esigenze fondamentali dell'attività didattica. In particolare, è forte l'esigenza che le procedure
di valutazione vengano utilizzate seguendo i principi della moderazione e della accuratezza.
La scuola, inoltre, deve rendere consapevoli alunni e genitori di tali risultati, dei motivi che li
hanno determinati, nonché delle attività svolte per favorire il processo di apprendimento.
È compito del collegio dei docenti determinare, nell'ambito della programmazione educativa, le modalità di verifica dei risultati raggiunti, nonché quelle di comunicazione degli stessi alle
famiglie.
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PROGETTUALITÀ
La progettualità
Il curricolo sopra delineato rende necessaria l'attivazione di progetti mirati, in un contesto
unitario dal quale siano bandite dispersività ed improvvisazione.
Le attività previste fanno parte della normale pratica educativa.
I progetti possono essere ideati ed attuati anche con l'apporto di soggetti estranei alla scuola,
ma sempre partendo dalle esigenze specifiche degli alunni. Per la loro attuazione può essere
richiesto un contributo spese.
Per l'attuazione dei progetti va tenuta in conto la necessità del supporto del personale
ATA della scuola.
Tipologia di progetti
I progetti vanno distinti a seconda che si rivolgono all'elevazione dello standard qualitativo
dell'azione didattica, rientrando, pertanto, nell'ambito del curricolo, o che mirano all'ampliamento
dell'offerta formativa e vengono, quindi, svolti al di fuori dell'orario scolastico.
Progetti e curricolo
La partecipazione degli alunni ai progetti curricolari è obbligatoria.
Si tratta di progetti indirizzati alle varie aree dell'attività didattica:
aspetti particolari delle discipline (laboratori);
impianti metodologici innovativi;
seconda lingua comunitaria;
nuovi linguaggi multimediali e informatici;
svantaggio e handicap;
organizzazione;
vita del territorio:
a) rapporti col mondo del lavoro (uffici, industrie, banche, botteghe artigiane, esercizi
commerciali, incontri con esperti all'interno della scuola);
b) rapporti col mondo dell'arte (incontri con artisti, partecipazione a spettacoli teatrali,
cinematografici, musicali, organizzazione di concerti all'interno della scuola o in strutture
pubbliche ecc.);
c) partecipazione a manifestazioni;
d) organizzazione di manifestazioni;
e) partecipazione a premi e gare.
Progetti e ampliamento dell’offerta formativa
Possono essere indirizzati a favorire:
a) servizi educativi per fronteggiare bisogni particolari dell'utenza (accoglienza ecc.);
b) attività rivolte all'approfondimento e al perfezionamento delle conoscenze curricolari
(laboratori di recitazione, narrativa e poesia, di lingua straniera, ecc.);
c) attività manuali, motorie e di gioco-sport;
d) attività relative alla conoscenza dei nuovi linguaggi (teatro, informatico ecc);
e) attività di conoscenza del territorio;
f) altre attività
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SCUOLA SECONDARIA
La legge 59/97 sull’autonomia delle istituzioni scolastiche, il regolamento sull’autonomia (DPR.
275/99) e successivi interventi legislativi hanno permesso di sperimentare nuove forme
organizzative e didattiche, rispondenti alle diverse attese dell’utenza.
Il tempo scuola è stato organizzato tenendo presenti i bisogni formativi dei ragazzi, le necessità
delle famiglie e del territorio, rispettando le nuove indicazioni ministeriali.
L’orario scolastico risulta pertanto il seguente:
 Per le classi a tempo normale con 30 ore settimanali l’orario è il seguente:
dal lunedì al sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00
 Per le classi a tempo prolungato con 36 ore settimanali l’orario è il seguente:
quattro giorni dalle ore 8,00 alle ore 13,00
due giorni dalle ore 8,00 alle ore 16,00 (compreso il servizio mensa dalle ore 13,00 alle ore
14,00).
RAPPORTI con il TERRITORIO
Le scuole del nostro Istituto si confrontano e collaborano con enti pubblici, associazioni e Agenzie
educative per costruire insieme un’offerta formativa che risponda in modo adeguato alle esigenze
emergenti dal territorio. In quest’ottica si è potenziata la collaborazione con gli enti locali: comune
di Amorosi, comune di Faicchio, comune di Melizzano, comune di Puglianello, parrocchie,
associazioni culturali, associazioni sportive.
RAPPORTI con le FAMIGLIE
Di particolare importanza è il rapporto genitori – docenti: senza questa effettiva collaborazione
l’azione educativa perde parte della sua efficacia. Da quest’anno è stata istituita una nuova funzione
strumentale proprio per favorire la cooperazione tra la scuola e le famiglie e la condivisione di
principi e valori fondamentali .
La famiglia è vista quindi come parte essenziale e non come controparte del processo educativo.
Nel nostro Istituto, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, sono previsti
diversi momenti di incontro e di confronto a cominciare dall’accoglienza dei nuovi iscritti.
Nella scuola dell’infanzia l’accoglienza è un momento fondamentale nel percorso formativo del
bambino. L’inserimento dei nuovi iscritti viene curato con particolare attenzione nel rispetto dei
tempi individuali di separazione, predisponendo un ambiente sereno e accogliente che favorisca il
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consolidarsi di un rapporto di fiducia e di collaborazione con i genitori. Seguiranno, inoltre, durante
l’anno, altri incontri per informare le famiglie sulla progettazione annuale, sulle attività svolte e
quelle che si intendono svolgere, sull’andamento didattico educativo delle sezioni,
sulla vita
scolastica in generale, oltre ai colloqui individuali tenuti ad inizio e a fine anno scolastico,e/o
quando se ne ravvisi la necessità.
Il nostro Istituto ha elaborato un Patto educativo di corresponsabilità scuola-famiglia con lo
scopo di migliorare ed esplicitare i rapporti educativi al fine di concorrere ad un comune intervento
per la formazione dell’alunno a partire dalla scuola dell’infanzia per continuare alla scuola
secondaria di primo grado.
La stessa attenzione è rivolta ai nuovi iscritti degli altri ordini di scuola, prevedendo, a seconda
dell’età, attività ed iniziative specifiche.
Nell’ambito della continuità si prevedono attività da svolgere sia con gli alunni sia con i genitori,
mettendo in evidenza come la scuola sia innanzitutto un luogo “accogliente”, cioè ricco di incontri,
di esperienze, di rapporti umani tra le diverse persone coinvolte.
In tutti i diversi ordini di scuola è previsto il coinvolgimento attivo della componente genitori, sia
nel percorso didattico ed educativo dei ragazzi (iscrizioni, colloqui settimanali e periodici) sia in
attività formative e/o di svago.
Gli incontri tra genitori ed insegnanti possono avvenire a:
livello individuale 2
colloqui con i docenti
Livello collettivo 3
assemblee di classe, corsi, feste, laboratori…
Livello collettivo istituzionalizzato 4
Consiglio di Interclasse,
Consiglio di Istituto
Consigli
di
Classe,
Anche l’ufficio di Presidenza è attento al dialogo ed alla comunicazione con le famiglie, pertanto il
dirigente promuove incontri, è presente quando necessita e riceve i genitori concordando
l’appuntamento telefonando in Segreteria al n. 0824.970280.
1. Le insegnanti della scuola dell’infanzia, incontrano i genitori in colloqui individuali prima dell’inserimento del
bambino. Nella scuola primaria sono previsti circa due incontri individuali all’anno ( ma se vi è la necessità si
possono concordare ulteriori colloqui); nella scuola secondaria di primo grado sono previsti quattro importanti
appuntamenti annuali ove è possibile parlare contemporaneamente con tutti i docenti del Consiglio di Classe.
Nell’arco dell’anno sono, inoltre, previsti appuntamenti settimanali con i docenti secondo le modalità
comunicate ai genitori e deliberate dal Consiglio d’Istituto.
2. Incontri collettivi con i genitori dei nuovi iscritti sono previsti per ogni ordine di scuola.
3. Elezione del rappresentante dei genitori per ciascuna classe/sezione; rappresentanti dei genitori nel Consiglio
d’Istituto.
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ALTRE INIZIATIVE

Il sito della scuola è uno strumento utile alle famiglie: navigando tra le diverse
pagine è possibile trovare tutte le informazioni necessarie e attuali poiché viene
aggiornato costantemente; inoltre genitori ed alunni possono interagire con la scuola
www.icsamorosi.gov.it

Sportello Ascolto: spazio adolescenti. E’ un progetto rivolto agli alunni della
Scuola Secondaria di Primo Grado. I ragazzi del tutto liberamente possono prenotare
un incontro con la dott.ssa CAPOCEFALO, assistente sociale dell’UOCMI di Telese
Terme, che li accoglie, secondo il calendario concordato. Quest’anno funziona nella
sede di Amorosi. A Melizzano, analogo servizio, esteso anche alla componente dei
genitori,. È a cura delle dott.sse CASELLA e FALZARANO. Il colloquio può
avvenire, a seconda delle esigenze del ragazzo/a, in maniera individuale o in gruppo.
Viene garantita la massima riservatezza ai ragazzi che si sentono liberi di esprimere
il loro disagio adolescenziale nonché eventuali problemi inerenti ai rapporti
interpersonali familiari e/o scolastici.

Il Progetto Orientamento si svolge in ambito curriculare e tende ad attuare un
percorso in cui il ragazzo acquisisca: conoscenza delle proprie potenzialità;
autostima e capacità decisionale al fine di operare scelte consapevoli; conosca la
realtà scolastica locale e le reali prospettive occupazionali offerte dal territorio. La
fase finale viene attuata durante il primo quadrimestre e riguarda gli alunni delle
classi terze della scuola secondaria di primo grado. Prevede la conoscenza diretta o
indiretta dei percorsi formativi dei vari Istituti di Istruzione della zona, nonché il
supporto di un esperto che li aiuti ad operare una valutazione consapevole
dell’indirizzo di studio successivo. Il tutto sarà organizzato in una settimana
interamente dedicata ad una scelta così delicata ed impegnativa.
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FINALITA’ EDUCATIVE d’ISTITUTO
L’ordine delle finalità non è prioritario, essendo assolutamente trasversali e tutte ugualmente
fondamentali:
FAVORIRE L’APERTURA
FAVORIRE LA
FAVORIRE LA
DELLA SCUOLA COME
RICOSTRUZIONE DI
PADRONANZA DEGLI
LUOGO D’ INCONTRO RAPPORTI DI FIDUCIA E DI
STRUMENTI E LO
INTERCULTURALE E
RESPONSABILITA’ TRA I SVILUPPO DELLE ABILITA’
VARI RUOLI: ALUNNI,
COME CENTRO DI
COGNITIVE
AGGREGAZIONE IN
INSEGNANTI E GENITORI
RELAZIONE CON IL
CONTESTO
TERRITORIALE
SOSTITUZIONE DOCENTI
RECUPERO e POTENZIAMENTO
ATTIVITA’ ESPRESSIVE
OBIETTIVI EDUCATIVI e CULTURALI GENERALI
(Profilo d’uscita al termine del primo ciclo d’istruzione)
Il Profilo dello studente alla luce delle nuove indicazioni nazionali sul curricolo del 4/9/2012
prevede che al termine del primo ciclo d’Istruzione gli alunni debbano essere in grado di:
1.Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienze motoria, emotiva e razionale
in modo adeguato alle proprie capacità;
2.Acquisire una capacità di riflessione sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, maturando
uno spirito critico sempre più personale;
3.Acquisire la capacità di saper progettare;
4.Maturare una capacità di autovalutazione sia nel percorso didattico (relativamente alle
proprie capacità) sia in relazione ai propri comportamenti (questo ultimi nel rispetto dei
principi che sono alla base della convivenza civile del nostro Paese);
5.Essere disponibili alla collaborazione per contribuire alla realizzazione di una società
migliore a partire dal gruppo classe, dalla famiglia, dal gruppo classe;
6.Avere consapevolezza delle proprie capacità per iniziare a progettare il proprio futuro;
7.Avere acquisito le competenze di base relative alle discipline scolastiche ed un metodo di
studio appropriato, secondo le proprie capacità
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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA e DIDATTICA
Agio e disagio: il benessere a scuola
L’Istituto ha pianificato attività e/o progetti per favorire un clima di benessere all'interno della
scuola, in particolare riguardo ai rapporti con le famiglie, cercando di fare della scuola un sostegno
ed aiuto ma anche un luogo di incontro e scambio educativo e culturale. Uno dei momenti più
delicati della vita scolastica è l'inserimento, perciò l'accoglienza diviene un elemento fondamentale
nella programmazione educativa di ogni ordine di scuola, in particolare della scuola d'infanzia.
Anche il Patto educativo tra scuola-famiglia è strumento che favorisce rapporti più trasparenti e
costruttivi tra le famiglie e la scuola al fine di cercare di realizzare un clima scolastico sereno,
collaborativo per il prioritario e comune bene dei bambini e dei ragazzi.
Particolare attenzione è data
ai bambini e ai ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento
(DSA) e agli stranieri. Sono previsti percorsi per alunni con bisogni educativi speciali.
Educazione alla cittadinanza
L’insegnamento di cittadinanza e costituzione, trasversale a tutte le discipline, ha lo scopo di
guidare i ragazzi ad assumere stili di vita sani e ad acquisire comportamenti responsabili nei
confronti della propria persona, degli altri e dell’ambiente in cui vivono.
Finalità
Attività
Essere
consapevoli
della funzione della
regola e della legge nei
diversi ambienti di vita
quotidiana;
Mettere
in
atto
comportamenti
di
autonomia,
autocontrollo e fiducia
in sé;
Acquisire i concetti di
diritto / dovere;
Svolgere compiti per
lavorare insieme;
Conoscere i principi
fondamentali
della
Costituzione italiana.
Elaborare e scrivere il
regolamento di classe.
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STRATEGIE per gli ALUNNI in DIFFICOLTÀ
Le strategie individuate, come necessarie per favorire l’apprendimento, acquistano maggiore
rilevanza pedagogica nei confronti degli alunni svantaggiati, per i quali si ritiene opportuno
promuovere ulteriori interventi:

Adattamento dei tempi e dei metodi ai contenuti della programmazione

Lavori di gruppo o in coppia all’interno delle ore curricolari e laboratoriali

Attenzione alle difficoltà

Esercitazioni guidate e differenziate a livello crescente di difficoltà

Esercitazioni guidate per migliorare il metodo di studio

Comunicazione con la famiglia per individuare percorsi comuni
STRATEGIE per gli ALUNNI STRANIERI
Nella nostra scuola c’è la presenza di alcuni alunni stranieri. Tale fenomeno richiede l’impegno, da
parte degli insegnanti, a ricercare e individuare strategie didattiche e modalità organizzative che
consentano di facilitare e di rendere effettiva l’integrazione.
I percorsi scolastici per l’integrazione scolastica e sociale di questi alunni sono caratterizzati da:
 un’analisi approfondita della situazione comportamentale e cognitiva degli alunni al
momento del loro inserimento
 una definizione di percorsi didattici personalizzati, per consentire il superamento di
difficoltà individuali
 collegamenti con enti, associazioni, istituti, comunità etniche e religiose
 una valorizzazione di usi e costumi del paese di origine, per favorire gli scambi interculturali
STRATEGIE per gli ALUNNI con DISABILITÀ
Per quanto riguarda l’integrazione degli alunni in situazioni di handicap, occorre considerare che per
ciascuno, in base al profilo dinamico funzionale, sono previsti obiettivi didattici, strategie e contenuti
disciplinari diversificati rispetto al gruppo classe con relative prove di verifica iniziali, intermedie e
finali. Gli alunni dispongono di materiali strutturati, sussidi e schede adeguati ai livelli cognitivi e ai
tempi di apprendimento: operano sia in classe che per piccoli gruppi. Nei mesi di ottobre e maggio,
incontri “dedicati” sono svolti a cura del GLHO, che contempla al suo interno docenti curricolari e
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docenti di sostegno, genitori degli alunni certificati ed équipe multidisciplinare dell’ASL, il referente
H e il Dirigente Scolastico, per la socializzazione del Profilo Dinamico Funzionale e, di seguito, del
PEI, nonché la verifica (a maggio), dei successi conseguiti dagli alunni. La scuola privilegerà sempre
la strada del dialogo con le Istituzioni del territorio, ponendo al centro della sua azione lo sforzo
continuo di garantire a tutti, nessuno escluso, la piena cittadinanza nel mondo.
Il GLH ha il compito di:
- organizzare e coordinare l’attività di integrazione;
- predisporre le procedure di continuità;
- osservare ed analizzare le difficoltà in itinere;
- attivare strategie organizzative capaci di rispondere alle difficoltà;
- attivare raccordi con gli Enti corresponsabili del processo di integrazione;
- individuare,
con
i
docenti
di
classe,
gli
alunni
con
DSA
(Disturbi
Specifici
dell’Apprendimento) ed alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali).
Nel rispetto della vigente legislazione scolastica, l’attività di sostegno realizzata nella nostra scuola
intende favorire lo sviluppo delle abilità socio-relazionali, finalizzate al raggiungimento di un’adeguata
comunicazione fra tutti gli alunni, prerequisito indispensabile per impostare una corretta attività
educativo-didattica nel contesto classe. Al tempo stesso si propone di recuperare le abilità di base di
ogni singolo alunno e di svilupparne al meglio le potenzialità. Pertanto, considerate le diversificazioni
delle disabilità degli alunni, riferite sia alla sfera cognitiva che emotivo-relazionale e psicomotoria, le
modalità di intervento sugli alunni saranno individuate singolarmente ed esplicitate nel P.E.I.
Ogni docente si avvarrà di mezzi e strumenti più adeguati, per rendere il più efficace possibile
l’intervento didattico-educativo.
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PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA dell’INFANZIA
HELLO CHILDREN (Colella)
HELLO CHILDREN (Tebano)
IL TEATRO nella SCUOLA dei BAMBINI e delle BAMBINE (Di Mezza)
LET’S PLAY (Gaetano)
PROGETTO NAZIONALE “Sport in Classe”(in compresenza ore curricolari con il tutor)
PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA PRIMARIA
EDUCAZIONE alla LEGALITA’ (Liguori)
NATALE (Cenerazzo)
EDUCAZIONE ALIMENTARE (Cenerazzo)
RAPPRESENTAZIONE TEATRALE (Tedino-Cenerazzo)
IMPARO al CINEMA (Selvaggio)
La SCUOLA ci INSEGNA (Narducci)
RECUPERO ITALIANO e MATEMATICA (Niola-Russo-Tebano)
L’OFFICINA delle PAROLE e dei NUMERI (docenti di Puglianello)
UN E-BOOCK per RACCONTARE…IL NOSTRO PAESE (docenti di Puglianello)
PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA SECONDARIA di 1° GRADO
AMOROSI-FAICCHIO-MELIZZANO
SCRITTURA CREATIVA (Faicchio: Longo)
POTENZIAMENTO MATEMATICA (Amorosi: Cusano)
SCRITTURA CREATIVA (Amorosi:Parente)
AMPLIAMENTO ITALIANO (Amorosi:Parente)
PROGETTO LATINO (Amorosi:Romano)
BIBLIOTECA di CLASSE (Amorosi:Morone)
BIBLIOTECA di CLASSE (Melizzano:Cesario)
BIBLIOTECA di CLASSE (Faicchio:Ciarlo)
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

CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
per l’avviamento
alla pratica sportiva
Finalità
Attività
Importanza formativa
dell’educazione motoria, fisica e
sportiva ai fini della
socializzazione, della crescita
psico-fisica e dell’acquisizione
della capacità di confrontarsi
nelle competizioni agonistiche
Atletica leggera e sport di
squadra:
pallavolo
È unanimemente riconosciuto che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i
giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva e sociale, oltre
che fisica. Lo sport, infatti, richiede alla persona di mettersi in gioco in modo totale e lo stimola a
trovare gli strumenti e le strategie per affrontare e superare le proprie difficoltà. Le istituzioni
scolastiche possono avere un ruolo fondamentale nel guidare le giovani generazioni verso uno stile
di vita di cui lo sport sia elemento integrante e tendenzialmente quotidiano.
Consapevole della forte valenza formativa dello sport, l’Istituto Comprensivo di Amorosi,
aderendo ad uno specifico progetto ministeriale, ha deciso di potenziare l’attività sportiva scolastica
e di conferire alla stessa carattere di continuità nel corso dell’intero anno scolastico.
Pertanto, alle ore di insegnamento curricolari di educazione fisica, motoria e sportiva, che
assolveranno la funzione di fornire a tutti la preparazione di base e di far emergere propensioni,
vocazioni ed attitudini dei singoli, si aggiungeranno specifiche attività di avviamento alla pratica
sportiva, fino ad un massimo di sei ore settimanali.
Le attività svolte favoriranno la partecipazione alle manifestazioni sportive studentesche nei
vari livelli territoriali e il lavoro svolto dagli alunni sarà certificato nel quadro delle competenze
definite al termine della frequenza del ciclo scolastico.
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VALUTAZIONE di ISTITUTO
L’autovalutazione è ormai uno strumento essenziale per la scuola al fine di migliorare l’efficacia
dell’azione organizzativa, educativa e didattica.
Il nostro Istituto prevede un percorso che non solo valorizzi l’offerta formativa ma permetta anche
di evidenziarne le criticità al fine di focalizzare meglio le proprie linee guida, indirizzando così
anche la formazione dei docenti . Si intende:

verificare l'uso qualitativo e quantitativo delle risorse attraverso il monitoraggio di
progetti;

valutare la migliore destinazione delle risorse umane, finanziarie e materiali;

analizzare e rivedere periodicamente la progettazione educativa e didattica e verificare
l’attuazione delle scelte educative e didattiche.
Per verificare il funzionamento organizzativo e didattico, il dirigente scolastico, le Funzioni
Strumentali e i Referenti dei plessi, si incontrano periodicamente. La situazione didattica è
sistematicamente monitorata dai docenti negli incontri previsti allo scopo.
Ciclicamente viene effettuato il monitoraggio dei progetti per verificarne l’efficacia e l’utilità,
effettuando anche i necessari adeguamenti in itinere.
VALUTAZIONE delle DISCIPLINE
La valutazione sia nella scuola primaria, sia nella secondaria, tiene conto della normativa vigente, in
particolare del legge 30 ottobre 2008, n. 169 e del Regolamento emanato con decreto del presidente
della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122.
Per la valutazione degli alunni con disabilità o con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) o
ospedalizzati, si terrà conto delle specifiche disposizioni, che la scuola ha in parte già attuato vista
l’esperienza nell’inserimento di tali alunni e i contatti con la scuola ospedaliera.
Scuola primaria
La legge 169 del 30 ottobre 2008 prevede, dallo scorso anno scolastico, l’introduzione della
valutazione “mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi”, anche se correlata da un
giudizio analitico quadrimestrale. I docenti hanno ritenuto quindi necessario confrontarsi e definire
meglio dei criteri cui attenersi.
Innanzitutto è opportuno intendersi sul significato del termine. In ambito scolastico valutare
significa innanzitutto

raccogliere dati utili alla formulazione di un giudizio, tramite verifiche in itinere e
periodiche,
46

accertare i progressi nell’apprendimento delle competenze e delle abilità previste dai
curricoli (sia l’alunno, sia la famiglia devono esserne continuamente informati),

gratificare e stimolare l’alunno nel migliorare il proprio processo di apprendimento;

consentire all’alunno di acquisire una graduale consapevolezza di sé , delle proprie capacità

misurare l’apprendimento, elaborato in percorsi individualizzati (P.E.I.= percorsi educativi
individualizzati, PDP nel caso di alunni DSA) nel caso di alunni che seguono una
programmazione specifica;

permettere al docente di apportare le opportune modifiche e di monitorare così l’andamento
della classe e del proprio lavoro.
La valutazione dell’apprendimento è, quindi, un punto nodale ed estremamente complesso che non
si riferisce esclusivamente al raggiungimento degli obiettivi didattici presentati secondo la
programmazione disciplinare, ma, essendo formativa, tiene conto, per ogni singolo alunno:

del livello di partenza;

delle difficoltà incontrate;

dell’impegno;

dell’interesse e della partecipazione;

dell’autonomia;

del processo individuale di apprendimento.
Aspetti che si osservano nella quotidianità scolastica, non rilevabili tramite strumenti di
misurazione. La valutazione, pertanto, non può essere basata solamente sulle verifiche effettuate
periodicamente ma deve essere sommativa, rispettosa delle peculiarità di ciascun alunno.
MODALITA’ di VALUTAZIONE
I docenti ogni anno approntano una programmazione di interclasse dove vengono indicati obiettivi e
competenze adeguate.
All’inizio d’anno si effettuano delle verifiche rispetto ai prerequisiti ed alla situazione iniziale; a
queste ne seguiranno altre, alcune occasionali, per monitorare la comprensione di punti nodali del
programma svolto, altre, quadrimestrali, più dettagliate e strutturate, per monitorare il percorso di
apprendimento effettuato. Queste ultime saranno concordate nelle interclassi.
Al termine dei cinque anni della scuola primaria i docenti compilano una certificazione delle
competenze, le cui voci inerenti ai criteri di valutazione, sono stati concordati con i docenti della
scuola secondaria, per una maggiore condivisione e una sempre maggiore continuità educativa.
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CRITERI di VALUTAZIONE
VOTO
10
GIUDIZIO
SINTETICO
OTTIMO
9
DISTINTO
8
BUONO
7
DISCRETO
6
SUFFICIENTE
5
NON SUFFICIENTE
4
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
OBIETTIVI DI
COMPETENZE
APPRENDIMENTO
Conoscenza sicura e personale degli Sa applicare le competenze
argomenti trattati e loro applicazione acquisite in conoscenze
negli ambiti disciplinari
nuove
Conoscenza sicura degli argomenti
Sa utilizzare in modo
trattati e loro applicazione negli ambiti appropriato i diversi
disciplinari
linguaggi delle aree
disciplinari; sa usare gli
strumenti e le tecniche
operative più idonee.
Conoscenza degli argomenti completa Sa utilizzare adeguatamente
e strutturata
i diversi linguaggi delle
aree disciplinari
esprimendosi in modo
chiaro; sa usare gli
strumenti e le tecniche
operative richieste
Conoscenza strutturata degli
Sa utilizzare i diversi
argomenti
linguaggi delle aree
disciplinari esprimendosi in
modo semplice ma corretto;
sa usare gli strumenti e le
tecniche operative
fondamentali
Conoscenza sostanziale degli
Sa utilizzare in modo
argomenti
approssimativo i diversi
linguaggi delle aree
disciplinari esprimendosi in
modo non sempre adeguato;
sa utilizzare gli strumenti e
le tecniche operative
fondamentali
Conoscenza parziale degli argomenti Non sa esprimersi in modo
chiaro e coerente ed ha
difficoltà ad utilizzare gli
strumenti le tecniche
operative fondamentali
Nessuna conoscenza degli argomenti Non sa esprimersi in modo
coerente ed utilizza il
linguaggio in modo
improprio, Non sa applicare
le conoscenze alle questioni
poste
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SCUOLA SECONDARIA di PRIMO GRADO
In continuità con la scuola primaria, anche la scuola secondaria di primo grado ha attuato il
cambiamento della valutazione secondo le indicazioni previste dalla legge 169/2008 e dal D.P.R.
n.122 del giugno 2009 (Regolamento relativo alla valutazione); è mantenuta la certificazione delle
competenze al termine del primo ciclo d’istruzione.
I cambiamenti ministeriali ribadiscono il principio fondamentale che sta alla base della valutazione
nella nostra scuola e cioè quella di essere una valutazione formativa.
La valutazione:
- è utile per l’allievo, per ricevere un dato di ritorno (feed-back) sul suo apprendimento e per lo
stesso insegnante, perché gli dà la possibilità di verificare il suo lavoro,
- organizza i dati attraverso i quali esprime un giudizio di accettabilità o meno dei risultati ottenuti
sulla base dei risultati attesi da ogni singolo allievo (processo di apprendimento personalizzato),
- è un momento di forte scambio tra docenti e allievi e tra docenti e famiglia allo scopo di
confermare o di correggere la programmazione, di individuare strategie di studio e di lavoro più
idonee agli obiettivi da raggiungere,
- è una tappa del percorso scolastico in cui l’alunno verifica il proprio processo di apprendimento
(meta-cognizione), favorendo l’autovalutazione, quest’ultima segno di autonomia e di maturità
dell’allievo e di consapevolezza del proprio modo di apprendere.
- è uno strumento con il quale è possibile riflettere anche sulla propria capacità relazionale, aspetto
particolarmente importante nel processo di crescita dei bambini e dei ragazzi.
La valutazione finale è preceduta da forme e da strumenti idonei e, se necessario, personalizzati, atti
a rilevare i risultati finali ed il processo utilizzato per raggiungere tali risultati; prove strutturate,
semi strutturate, non strutturate, osservazioni sistematiche nei diversi tempi e momenti dalla vita
scolastica quotidiana, sono alla base della valutazione iniziale (la situazione di partenza di ogni
singolo alunno), di quella in itinere e di quella sommativa, al termine del percorso annuale. In
questa prospettiva per l’alunno è necessario:

Conoscere gli obiettivi da raggiungere posti dal docente,

Conoscere l’iter formativo attuato dal docente per favorire il conseguimento dei risultati,

Essere consapevole dei risultati conseguiti e quindi essere sicuro dell’acquisizione di
conoscenze, abilità.
Il fine è il raggiungimento delle competenze indicate dal sistema istruzione nazionale, tenendo
conto della situazione di partenza degli allievi ed avendo come fine ultimo la promozione della
persona, la sua educazione, ovvero lo sviluppo delle sue potenzialità, perché possa esprimersi al
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meglio nella sua vita futura di giovane e di adulto e possa quindi apportare il proprio costruttivo
contributo nella società.
Impegno, partecipazione, capacità di interagire con il gruppo dei pari e con le diverse figure
presenti nella scuola, responsabilità, capacità di affrontare le difficoltà e di individuare possibili
soluzioni, sono solo alcuni aspetti del percorso scolastico. La valutazione relativa alle singole
materie è dettagliata negli allegati del POF, qui di seguito si evidenziano i livelli ai quali, a grandi
linee, corrispondono i voti, sottolineando che il massimo della votazione, 10, si preferisce darlo al
termine dell’anno, per sottolineare percorsi personali eccellenti, degni di un particolare merito. Il 4
è stato posto come voto minimo per la valutazione quadrimestrale, ma non per quella iniziale e in
itinere per le quali ogni docente individuerà un minimo ed un massimo secondo la tipologia della
prova.
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CRITERI di VALUTAZIONE
10
9
8
7
6
5
4
Conoscenza ampia ed approfondita degli elementi studiati,
rielaborazione personale dei contenuti, uso corretto, completo e
personalizzato dei linguaggi specifici, eccellente capacità di affrontare
le problematiche e di individuare strategie personali efficaci per le loro
soluzioni; capacità di affrontare situazioni nuove, applicando
correttamente ed in modo personale gli apprendimenti acquisiti.
Conoscenza sicura e completa degli elementi studiati; uso corretto e
personale dei linguaggi specifici; efficace capacità di affrontare le
problematiche e di individuare strategie personali applicando
correttamente gli apprendimenti acquisiti a situazioni nuove.
Valida conoscenza degli elementi studiati, uso corretto e completo dei
linguaggi specifici, rilevante capacità di affrontare le problematiche e
di individuare soluzioni efficaci; uso corretto dei linguaggi e
soddisfacente utilizzazione della terminologia specifica, lodevoli
capacità di affrontare i problemi e di individuare soluzioni efficaci,
usando gli apprendimenti acquisiti in modo appropriato.
Buona conoscenza degli elementi studiati, uso del linguaggio
specifico abbastanza corretto, capacità comunicative ed espressive
abbastanza efficaci, buone capacità di individuare e di affrontare le
situazioni anche complesse, anche se non sempre le soluzioni sono
adeguate. Gli apprendimenti acquisiti vengono generalmente utilizzati
in contesti adeguati, a volte in modo non del tutto appropriato.
La conoscenza degli elementi studiati, a volte, è incerta, l’uso dei
linguaggi specifici è approssimativo ed insicuro, la comunicazione
non è sempre efficace, utilizza espressioni semplici, nel complesso
corrette, presenta difficoltà nell’affrontare situazioni problematiche,
individuando soluzioni con difficoltà o solo di fronte a problemi più
semplici; gli apprendimenti acquisiti non sempre vengono utilizzati
nei contesti adeguati.
Gli elementi studiati non sono pienamente acquisiti, i linguaggi
specifici sono acquisiti solo in parte e nelle espressioni/usi più
semplici, la capacità comunicativa spesso non è efficace, le situazioni
problematiche anche semplici vengono affrontate saltuariamente e
solo in parte e spesso non si trovano percorsi risolutivi adeguati;
l’uso degli apprendimenti acquisiti è saltuario e limitato a contesti
semplici
Molto lacunosa è la conoscenza degli elementi studiati, difficoltosa la
capacità comunicativa, non utilizza la terminologia specifica, non sa
affrontare semplici situazioni problematiche, usa saltuariamente i
pochi apprendimenti acquisiti e non sa utilizzarli in contesti adeguati.
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La VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO
Spetta al consiglio di classe che, nel rispetto dei criteri generali, stabiliti dal collegio dei docenti,
tiene conto dell’età e della situazione didattico-formativa di ciascun alunno.
Il comportamento concorre alla valutazione complessiva dell’alunno e fa media con la valutazione
disciplinare.
1. Per la valutazione degli apprendimenti si adotterà - in sede di valutazione periodica e
finale - una scala dal 4 al 10, facendo riferimento alla tabella qui riportata:
Livello
Voto
Significato pedagogico
Eccellente
10/10
L’alunno organizza in modo sistematico ed unitario il complesso degli
apprendimenti disciplinari realizzati ed è in grado di trasferirli in altri
contesti.
Ottimo
9/10
L’alunno organizza in modo sistematico ed unitario il complesso degli
apprendimenti disciplinari realizzati; arricchisce gli argomenti con propri
approfondimenti e contributi originali.
Distinto
8/10
L’alunno organizza in modo sistematico ed unitario il complesso degli
argomenti disciplinari realizzati.
Buono
7/10
L’alunno è in grado di richiamare e riferire in modo autonomo sugli
elementi connotativi degli argomenti disciplinari.
Sufficiente
6/10
L’alunno è in grado richiamare o riferire sui nuclei essenziali degli
argomenti disciplinari.
Mediocre
5/10
L’alunno, con l’assistenza degli insegnanti, è in grado di richiamare o di
riferire sui nuclei essenziali degli argomenti disciplinari.
Insufficiente
4/10
L’alunno, anche con l’assistenza degli insegnanti, non è in grado di
richiamare o riferire i nuclei di maggiore rilevanza degli argomenti
disciplinari.
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Per la valutazione del comportamento si deliberano i seguenti criteri:
• Rispetto degli impegni scolastici;
• Partecipazione attiva al dialogo formativo;
• Frequenza e puntualità alle lezioni;
• Rispetto del Regolamento di Istituto e di disciplina;
• Rispetto verso cose e persone;
• Collaborazione con docenti e compagni;
• Infrazioni.
VOTO
5
6
7
8
9
10
DESCRITTORI
Impegno scarso.
• Completo disinteresse per le attività scolastiche.
• Frequenza ai livelli minimi consentiti.
• Il rispetto delle regole è nullo.
• Il comportamento verso persone e cose è scorretto ed offensivo.
• Funzione negativa nel gruppo classe con atteggiamento riprovevole.
• Provvedimenti disciplinari ripetuti e gravissimi con allontanamento alle lezioni (fino a 15 giorni).
Impegno molto discontinuo.
• Disinteresse manifesto per le attività didattiche e partecipazione inadeguata.
• Numerose assenze
• Assiduo disturbo delle attività scolastiche e insensibilità ai richiami.
• Comportamento per nulla corretto nei rapporti interpersonali.
• Funzione alquanto negativa nel gruppo classe.
• Provvedimenti disciplinari gravi con allontanamento dalle lezioni (fino a tre giorni).
Impegno selettivo e saltuario.
• Attenzione limitata e partecipazione discontinua alle attività scolastiche.
• Frequenza alterna con frequenti episodi di ritardi e ripetute assenze.
• Frequenti episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico.
• Comportamento, a volte, scorretto con episodi di disturbo dell’attività didattica.
• Richiami scritti per reiterate scorrettezze (due note a quadrimestre ).
Impegno non sempre regolare nello svolgimento delle consegne scolastiche.
• Partecipazione adeguata alle attività scolastiche.
• Frequenza non sempre regolare, con episodi di ritardi, uscite anticipate, etc.
• Osservazione non regolare delle norme relative alla vita scolastica.
• Vivace ma sostanzialmente corretto nei rapporti interpersonali.
• Partecipazione poco collaborativa nel gruppo classe.
• Infrazioni frequenti ma lievi.
Costante adempimento dei doveri scolastici.
• Costante interesse e buona partecipazione alle attività scolastiche.
• Frequenza quasi sempre regolare.
• Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto.
• Corretto nei rapporti interpersonali.
• Ruolo positivo e collaborativo in classe.
• Poche infrazioni e lievi.
Impegno puntuale e continuo con apporti personali.
• Motivato interesse e partecipazione costruttiva alle attività scolastiche.
• Frequenza assidua.
• Rispetto scrupoloso del regolamento scolastico.
• Corretto, equilibrato e responsabile nei rapporti interpersonali.
• Ruolo propositivo all’interno del gruppo classe.
• Nessuna infrazione.
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QUALITA’ nella SCUOLA
MANUALE
QUALITA’
P.O.F.
Che cosa si fa
Chi fa
Come
Quando
E’ la realizzazione del
Piano secondo linee
tese all’ efficienza e all’
efficacia dell’Offerta.
E’ il Piano Strategico
dell’Istituzione
GRUPPO di MIGLIORAMENTO per
l’AUTOVALUTAZIONE di ISTITUTO per la redazione
del RAV
Rapporto di Auto Valutazione
Giovanni GIAMMETTI
dirigente scolastico
Angelo ROMANO
direttore SGA
Lina STRAFFI
docente collaboratore del D.S.
Rita DI MEZZA – Carmela TRESCA – Angela ORLACCHIO –
Domenico TOMMASIELLI - Luigi NAPOLETANO docenti FF.SS.
Il percorso storico della qualità nell’ Istituzione.
Il percorso qualità nella nostra scuola inizia nell'anno scolastico 2001-2002,quando
l’’ I.C. Amorosi aderisce al Progetto del Polo Qualità di Napoli che ha come sua prerogativa
la sintesi di teoria e prassi, in un processo dinamico di ricerca-azione, per l'implementazione
di un Sistema di Gestione della Qualità all'interno delle istituzioni scolastiche, che apre
prospettive per un miglioramento dell'offerta formativa attraverso gli interventi metodici di
confronto dei processi di Progettazione/Programmazione, erogazione e valutazione delle
attività della scuola e che consente di rendere i servizi più efficaci e coerenti con l'identità
della Scuola resa esplicita nella mission.
54
E' allora che si costituisce nella nostra scuola il Gruppo di Miglioramento che studia
modelli di analisi e strategie organizzative, assumendosi nel contempo l'impegno di
diffondere la cultura e il metodo della qualità a tutto il personale.
Nell'anno scolastico 2004/2005, il Gruppo Qualità ha promosso l'autoanalisi d' Istituto
(check-up) per stimolare una forte attenzione all'efficacia e all'efficienza del servizio offerto,
sviluppando la strategia del miglioramento continuo e promuovendo occasioni di confronto
e scambio di esperienze, strumenti e buone pratiche per la gestione dell'Istituzione
Scolastica, allo scopo di sostenere il Dirigente, gli insegnanti e tutto il personale della scuola
nella ricerca di soluzioni idonee e funzionali alle molte problematiche sorte con
l'introduzione dall'autonomia. Nello stesso anno, la nostra istituzione scolastica ha aderito a
due progetti di ricerca-azione: "Verso il Manuale della Qualità" e "Qualità d'Aula", proposti
sempre dal Polo Qualità di Napoli.
Per l'anno scolastico 2006/07 la nostra scuola si è impegnata fortemente su due
percorsi; la "Qualità d'aula", come motivazione e supporto al miglioramento dei processi,
affinché "l'esperienza scuola" si connoti di criteri valoriali e "Verso il Manuale della
Qualità" per favorire la stesura di un modello di Manuale della Qualità agile, che evidenzi le
modalità concettuali ed operative, mediante le quali si possa "fare Qualità" non formale,
certificabile e rispondente alle norme internazionali UNI EN ISO 9000:2000.
FORMAZIONE dei DOCENTI
Sono previste iniziative d’ istituto per espletare il diritto /dovere di aggiornamento dei Docenti di
tutto l’Istituto Comprensivo. Le proposte attivate prevedono:
 Consolidamento della Formazione per Registro Elettronico;
 Implementazione della Formazione informatica per l’utilizzazione della LIM;
 Formazione sulla AFFETTIVITA’ con docenti ANIEF;
 Formazione seconda annualità Scuole in Rete per le Indicazioni Nazionali 2012.
Il presente documento, redatto a cura di tutti i docenti responsabili di Funzione Strumentale, è
depositato agli ATTI.
pubblicato sul sito web in data
4 novembre 2014.
f.to: IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Giovanni GIAMMETTI
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