ALLEGATO N°1 DESCRIZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI E
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ALLEGATO N°1 DESCRIZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI E
ALLEGATO N°1 DESCRIZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI E PRESIDI MEDICO-CHIRURGICI PER LA PREVENZIONE E LA MEDICAZIONE DELLE LdD DISPONIBILI PRESSO IL SERVIZIO FARMACEUTICO DELL’A.S.L. CN2 a OLIO DI MANDORLE DOLCI Le ultime evidenze scientifiche, in ambito preventivo, favoriscono l’olio di mandorle dolci rispetto alle creme a base di ossido di zinco. E' l'olio più tradizionalmente conosciuto e utilizzato per le sue proprietà emollienti, addolcenti, nutrienti e lenitive per l'epidermide degli adulti, ma anche per quelle delicate dei bambini e dei neonati. a CREMA E PASTA ALL’OSSIDO DI ZINCO (MUSTELA COLD CREAM ® - MUSTELA CREMA BALSAMO ®) Emulsione ad elevato potere filmogeno e protettivo che svolge un’azione addolcente, protettiva, rinfrescante ed idratante della pelle. Sulla cute perilesionale attualmente però viene utilizzata meno poiché non lascia controllare i bordi della lesione e viene rimossa con più difficoltà. a GARZA VASELINATA (LOMATUELL H®) Medicazione sterile con supporto in garza di cotone a maglia larga impregnata di vaselina. Indicata per lesioni superficiali. La quantità di massa impregnata permette anche l’applicazione di una ulteriore medicazione specifica per la cura della ferita a TALLONIERA IN SCHIUMA DI POLIURETANO (ALLEVYN– HEEL SMITH&NEPHEW) Medicazione non adesiva in schiuma di poliuretano cha va poi fissata con bendaggio. a FILM ADESIVO TRASPARENTE (SUPRASORB F®) Semplice film in poliuretano trasparente con adesivo acrilico ipoallergenico, in rotolo non sterile per la protezione della cute. Consente al paziente di lavarsi e muoversi ed è indicato per lesioni lievi in fase di riepitelizzazione, con leggera secrezione e prive di infezioni ed è anche agevolmente usato per il fissaggio di medicazioni avanzate nel trattamento delle ferite. Viene anche usato per la prevenzione in parti del corpo di persona a rischio di LdD che siano sottoposte a frizione (es. sacro per spostamento nel letto). 1 a IDROCOLLOIDI IN PLACCA (SUPRASORB H®) Î Medicazione autoadesiva costituita da idrocolloidi naturali su un film semipermeabile in poliuretano. A contatto con l’essudato della ferita la medicazione forma una sostanza gelatinosa creando così una condizione di umidità favorevole il fisiologico processo di guarigione con granulazione ed epitelizzazione, senza che i nuovi tessuti vengano danneggiati durante il cambio della medicazione. Per ulcere secernenti fino al II stadio. Esiste in formato standard e trasparente, quest’ultima per lesioni con moderata essudazione. • • Applicare la placca esercitando una lieve pressione. • • Applicare per 3 cm oltre i bordi dell’ulcera su cute sana. La placca può essere tagliata per favorire la coperture della sola parte che ne necessita + 3 cm. si ha altrimenti il rischio che la placca in cute non lesa non aderisca e crei arricciature. Se comunque si verificano grosse arricciature su tutta la medicazione occorre rivalutare la tecnica di applicazione o l’efficacia d’uso sulla lesione in cura. • • Rimuovere e sostituire ogni 48 ore - 72 ore. a IDROCOLLOIDI IN PLACCA (SUPRASORB H THIN®) Î Medicazione sottile autoadesiva costituita da idrocolloidi naturali su un film semipermeabile in poliuretano utilizzata in presenza di lesione riepitelizzata rosa • • Rimuovere e sostituire ogni 48 ore - 72 ore. a SCHIUMA DI POLIURETANO (MEPILEX®) Medicazione assorbente e delicatamente adesiva costituita da morbido strato di silicone a contatto con la ferita, uno strato flessibile in schiuma di poliuretano assorbente ed un film esterno traspirante, ma impermeabile all’acqua. Agisce assorbendo gli essudati, mantenendo un ambiente umido e minimizzando il rischio di macerazione. La rimozione è indolore • • Applicare la placca esercitando una lieve pressione. • • Ricoprire almeno 2 cm di cute sana attorno al perimetro della lesione. • • Procedere al fissaggio con film adesivo trasparente (SUPRASORB F®). a ALGINATO DI CALCIO (SUPRASORB A®) Medicazione morbida e flessibile che crea condizioni umide ideali adatta al trattamento di ferite fortemente essudanti, anche in caso di infezione. Le fibre di alginato di calcio reagiscono con gli ioni sodio dell’essudato della ferita o con il sangue e si genera una sostanza gelatinosa creando così un ambiente umido. Tutto l’essudato viene assorbito dalla medicazione che colma la ferita. Esiste in compresse per lesioni fino al II stadio e in tampone per ulcere cavitarie. • • Scegliere la misura appropriata. • • Estendere la compressa sulla parte umida della ferita. • • Se la lesione è profonda utilizzare un tampone. • • Ricoprire con una medicazione secondaria in schiuma di poliuretano (MEPILEX®). • • Procedere al fissaggio con film adesivo trasparente (SUPRASORB F®). • • Rinnovare ogni 24 ore. 2 a COLLAGENE EQUINO (CONDRESS TAVOLETTE cm. 5 x 5) Da utilizzare solo previa pulizia e detersione della lesione. Assicurarsi che non ci siano infezioni batteriche. Esiste in spray per lesioni a spessore parziale, escoriazioni, abrasioni, lesioni da decubito I stadio, macerazioni da incontinenza) e in tavolette, adatto per lesioni profonde (III-IV stadio) per favorire il tessuto di granulazione, privo di effetti collaterali. Occorre applicare la tavoletta sulla lesione ammorbidendola eventualmente con soluzione fisiologica e modellare la tavoletta con leggera pressione ritagliandola sulla dimensione della ferita posizionando i vari pezzi in modo attiguo uno accanto all’altro fino a ricoprire completamente i margini. Controllare poi la ferita dopo 24-48 ore: - se la tavoletta aderisce al fondo della lesione si lascia e si ricontrollata ogni 24-48 ore - se la tavoletta sarà parzialmente o totalmente dissolta si dovranno aggiungere nuove unità rimpiazzando le parti dissolte. Mai staccare la tavoletta e/o rimuoverla per controllare la ferita! Assicurare Condress alla lesione con una medicazione secondaria/bendaggio anallergico non aderente. N.B. Il collagene equino riduce i tempi di riparazione tessutale/cicatrizzazione rispetto all’acido ialuronico, agli idrocolloidi e all’argento colloidale. a DISINFETTANTE IODATO-IODOPOVIDONE (POVIDERM®) Considerato attualmente il più efficace tra i disinfettanti per LdD (Gram pos.+++, Gram neg +++, Funghi+++, Endospore+++, Virus++, Resistenza 0) 1. Si presenta in forma di soluzione acquosa per uso cutaneo pronta all’uso, utilizzabile per la disinfezione sia della cute integra che della cute lesa. Applicare sull’area della cute (infetta o con sospetto d’infezione) direttamente interessata per circa 1 minuto, in seguito rimuovere i residui con soluzione fisiologica sterile. a DISINFETTANTE CLOREXIDINA GLUCONATO 0,05% (NEOXINAL SOL.) Disinfettante da utilizzare in soluzione acquosa (Gram pos.+++, Gram neg ++, Funghi+, Endospore 0, Virus +, Resistenza 1).2 Applicare sull’area della cute (infetta o con sospetto d’infezione) direttamente interessata per circa 1 minuto, in seguito rimuovere i residui con soluzione fisiologica sterile. a IDROGELI AMORFI (SUPRASORB G®) Idrata la ferita e facilita anche la rimozione di tessuti necrotici (necrosi gialla) in caso siano presenti. I residui di tessuto vengono assorbiti dal gel e rimossi dalla ferita con il cambio della medicazione. • • Applicare il gel direttamente nella ferita. • • Coprire con una medicazione secondaria in schiuma di poliuretano (MEPILEX®). • • Procedere al fissaggio con film adesivo trasparente (SUPRASORB F®). 1 Cooper R. A review of the evidence www.worldwidewounds.com/2004/february 2 Ibidem for the use topical antimicrobial agents in wound care. 3 a COLLAGENASI - ENZIMI PROTEOLITICI (NORUXOL®) Si presenta in crema trasparente densa e contiene enzimi che digeriscono il tessuto necrotico. Non deve essere usata insieme a disinfettanti come Iodopovidone o Acqua Ossigenata poiché ne inibiscono l’attività enzimatica. • Applicare esclusivamente su tessuto necrotico uno strato di circa 2 mm. • Coprire la superficie della lesione con medicazione secondaria di garze vaselinate (LOMATUELL H®) e quindi medicazione a piatto con garze sterili. • Rinnovare l’applicazione ogni 12 ore. Al momento della rimozione asportare il materiale necrotico con pinza sterile. a CARBONE ATTIVO E ARGENTO (ACTISORB Plus 25) cm. 10 x 10 medicazione antimicrobica a piatto da applicare dopo lavaggio con soluzione fisiologica. E’ indicata per ferita infetta ed è composta da carbone attivo ed argento: la parte al carbone attivo cattura l’essudato assorbendo anche i batteri all’interno della medicazione: a questo punto l’argento annienta i batteri all’interno della medicazione, senza entrare a contatto diretto con i tessuti della lesione. Inoltre vengono filtrati ed eliminati i cattivi odori, migliorando la qualità di vita del paziente e delle persone vicine. In caso di presenza di tessuto necrotico secco occorre prima rimuoverlo con sbrigliamento chirurgico o enzimatico o autolitico e poi pulire la ferita con soluzione fisiologica. Ambedue i lati della medicazione possono essere applicati sulla lesione e può essere facilmente applicata all’interno delle lesioni profonde ma non può essere tagliata. Coprire poi con medicazione secondaria non occlusiva (es. compressa di garza sterile assorbente) e fissare con cerotto o con bendaggio di ritenzione. Può rimanere in sito fino ad un max di 7 giorni ma nelle prime applicazioni cambiare ogni 24-48 ore. a CARBOSSIMETILCELLULOSA SODICA IN FIBRE GELIFICANTI CON IONI ARGENTO (AQUAGEL Ag CONVATEC) cm. 10 x 10 medicazione antimicrobica idrofila a rilascio di argento per lesioni intermedie superficiali e profonde (fino al II stadio), indicata per ferita infetta. Da utilizzare dopo il lavaggio della lesione con soluzione fisiologica. Garantisce un’attività antimicrobica rapida (entro 48 ore) e duratura (fino a 14 giorni). Dopo il lavaggio della lesione applicare 1 o 2 fogli di AQUAGEL Ag (la medicazione può essere tagliata). AQUAGEL Ag deve ricoprire per almeno 5 cm. la cute circostante la lesione, coprire poi AQUAGEL Ag con medicazione non occlusiva (es. compressa di garza sterile assorbente) e fissare con cerotto o con bendaggio di ritenzione. La medicazione di copertura (medicazione secondaria) va rimossa e cambiata periodicamente per controllare AQUAGEL Ag. che invece può rimanere in situ fino a 14 giorni. Per controllare l’efficacia di AQUAGEL: aderisce al letto della ferita, assume il colore dell’essudato e lo assorbe fino ad indurire: sono aspetti positivi. Non cercare di sollevare o staccare AQUAGEL Ag per guardare al di sotto. Le aree in cui la medicazione si è indurita in corrispondenza delle articolazioni possono essere bagnate con acqua sterile o soluzione fisiologica per garantire flessibilità e movimento. Se nelle prime 72 ore AQUAGEL Ag non aderisce alla lesione la medicazione può essere rimossa e si deve rivalutare la ferita. Le zone in cui la medicazione non aderisce alla lesione potrebbero segnalare una saturazione da abbondante essudato (in questo caso rimuovere la medicazione completamente gelificata e applicarne una nuova) oppure una maggiore profondità della lesione stessa. Nelle aree in cui AQUAGEL Ag non aderisce, essa può essere ritagliata per consentire la valutazione della ferita, lasciando in sede le aree di medicazione adese. 4 Per la rimozione: Successivamente all’adesione della lesione, quando si verificherà la riepitelizzazione, la medicazione AQUAGEL Ag comincerà a staccarsi dai bordi della ferita stessa. Qualora le circostanze impongano che la medicazione venga rimossa anticipatamente o in caso di difficoltà nella rimozione della medicazione quando clinicamente indicato, occorre saturare completamente AQUAGEL Ag con soluzione salina sterile, in alternativa ammorbidire la medicazione con olii dermatologici. 5