la rivista per tutti gli appassionati del Bello e del Buongusto

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la rivista per tutti gli appassionati del Bello e del Buongusto
KYOSS gennaio 2011 - MENSILE N. 107 POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, CNS VI - EURO 7,00
la rivista per tutti gli
appassionati del Bello
e del Buongusto
gennaio 2011 • oro fashion
Alessandro Mendini
Rent the runway
la nuova filosofia di Lohas
Salotti Live
Palladio Couture
portfolio
arte
design
architettura
interior design
moda
libri e letture
green e natura
sapori
storie su ruote
salute
vivere glamour
arte
musica
teatro
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2 | KYOSS | GENNAIO 2011
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KYOSS | GENNAIO 2011 | 5
gennaio 2011
anno 11 numero 107
Editore, Art Director e
Direttore Responsabile:
Simone Pavan
[email protected]
Responsabile di Redazione:
Eva Dallari
[email protected]
Progetto Grafico:
Simone Pavan - Nicoletta Rigon
Redazione:
Silvia Aufiero - Roberta Cozza
Andrea Danzo - Stefano Danzo
Alessio Farina - Alessandra Plichero
Stefania Porra - Elena Prà
Gelindo Pretto - Paolo Rigon
Nicoletta Ugolin
Edito da:
KYOSS CONCEPT
Agenzia di Pubblicità e Marketing
Via Vecchia Ferriera, 22
36100 Vicenza
Tel. 0444 288178
www.kyossconcept.it
[email protected]
Iscrizione al Tribunale
di Vicenza n° 1002 - 28/05/01
Stampa:
Papergraf Spa
Piazzola Sul Brenta - Padova - Italy
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rivista mensile
La moda è la grande
protagonista dei nostri tempi.
Dopo decenni di ribellione,
voglia di essere alternativi,
oggi è la moda a farla
da padrona. E non solo
sulle passerelle, ma in
ogni dove. Dalle riviste
patinate, ai film,
ai libri e alla musica.
Cos’è dunque oggi la moda?
La moda è divenire
continuo, quattro lettere
per indicare un universo
complesso ed articolato,
non più modelli
irraggiungibili
di perfezione aliena
e capi di sola alta moda.
Oggi si ruba dalle passerelle
e si miscela con le
scoperte fatte nei negozietti
vintage. Oggi la moda
vive di grandi stilisti e negozi
low-cost, di signore con
tailleur Chanel e ragazzine
con i collant a fantasia
leopardata.
Oggi la moda focalizza
gli occhi del mondo
intero su ciò che spesso
si fa finta ådi non vedere.
Contraddizione e venerazione.
“E non hai la minima idea dello
stile, del senso della moda”
(Il Diavolo veste Prada) •
fashion
portfolio
vivere
glamour
interviste
rubriche
appuntamenti
7 • Alessandro
Mendini
12 • libri
oro&fashion
74 • arte
58 • motori
Bluecar
32 • Lohas
14 • Salotti Live
34 • Rent the Runway
17 • Palladio Couture
76 • musica
28 • moda
il filo d’oro
64 • green
anno nuovo,
giardino nuovo
78 • teatro
36 • corrispondenti
cosa succede
in città?
66 • salute
sorridi, stai lavorando
80 • da non perdere
50 • Pantheon
la bellezza del 2011
68 • sapori
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e mosa
53 • interior
le scale
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Alessandro Mendini
la poetica di un progettista
• Alessandro Mendini con il fratello Francesco nell’Atelier di Milano.
Mendini e l’arte di provocare un pensiero
di Eva Dallari
Mendini, classe 1931, ti ascolta con benevolenza sorniona mentre filosofeggi sulla sua opera.
Ti riceve nel suo Atelier, una bottega dove vibra
un silenzioso fervore artigianale, nel cuore della
Milano che fu operaia. C’è un’inquietudine segreta nelle creazioni di Mendini, un artista che
ha ridisegnato il nostro quotidiano popolandolo
di presenze conturbanti: ha preso un manipolo
di oggetti e li ha trasformati in personaggi di un
teatro casalingo. Nell’opera di Mendini l’oggetto
diventa scultura, il quotidiano si trasforma in reperto.
Chi è Alessandro Mendini?
Io non so perché sono diventato architetto. Sono
forse un architetto che non voleva essere archi-
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tetto. Fatto sta che mi sono trovato laureato in
architettura e poi il mio interesse si è subito indirizzato verso lo scrivere. E allora frequentando delle
riviste di architettura, sono diventato direttore di
tre riviste.
Tramontato questo periodo è subentrata istintivamente la voglia di disegnare e di progettare,
per cui prima con lo Studio Alchimia, poi con il
mio Atelier, fatto con mio fratello Francesco, ho
cominciato a progettare. Prima rifiutavo il progetto costruito - la cosa che mi turba sempre è
vedere costruite le idee che penso - ma poi ho
accettato.
Sono un po’ anomalo, perché sempre molto
autocritico e non direttamente interessato al
un oggetto di design
è un personaggio:
deve farsi vedere
e deve provocare
un pensiero
risultato specifico di ciascun oggetto, ma interessato ad ottenere una visione fantastica, una
specie di fiaba caleidoscopica, frutto dell’insieme dei vari oggetti, grandi o piccoli. Sono una
specie di “progettista di una via lattea”. E queste
cose le realizzo per certi versi rigorosamente da
solo, perché ho bisogno di un’estrema solitudine,
o per spingermi verso certe ricerche, e per altri
versi in équipe, perché di tempo in tempo ho lavorato con molte équipe. E il mio stesso Studio è
una équipe dove le persone hanno molto spazio
di autonomia inventiva. Percui, sono anche un
po’ un “architetto-direttore d’orchestra”.
Di quali sentimenti o emozioni raccontano i
progetti dell’Atelier Mendini?
Vorrebbero introdurre nella vita di chi li usa: buona energia, reazioni critiche, idee e pensieri.
Munari diceva che da cosa nasce cosa. Dove
nasce la creatività? Dove si nasconde la sua
origine?
Nel caso del nostro Atelier lavoriamo elaborando dei linguaggi. Sono come degli alfabeti visivi,
degli stilemi che permettono combinazioni infinite. Li applichiamo a due e a tre dimensioni, sia
piccoli che a scala di architettura. Considero le
arti visive come un mix. Non mi piace distinguere
le discipline fra di loro; non considero l’architettura staccata dalla decorazione o staccata dal
design, per esempio. Questo fatto è stato molto
implicito e molto chiaramente espresso dai futu-
risti, che avevano una miscelazione di discipline
altissima, il tutto tendente comunque a una sintesi decorativa, per cui la base dei futuristi è stata
la decorazione e anche la base del mio lavoro.
Cos’è il design, oggi?
Un oggetto di design è un personaggio: deve
farsi vedere e deve provocare un pensiero. Oggi
fare design vuole dire introdurre degli oggetti di
qualità sulla scena del mondo, cosìcchè i “sistemi delle cose” si pongano in armonia. Si tratta di
una tensione, di un’utopia. La violenza del mondo contemporaneo conduce verso tutte altre
strade. Il passaggio da un’ipotesi ad un manufatto può avere due esiti opposti: o quello positivo
di affinare durante il processo di realizzazione
L’architetto Alessandro Mendini è nato
a Milano nel 1931. Ha diretto le riviste
“Casabella”, “Modo” e “Domus”.
Realizza oggetti, mobili, ambienti, pitture,
installazioni, architetture. Collabora con
compagnie internazionali come Alessi,
Philips, Cartier, Swatch, Hermés, Venini
ed é consulente di varie industrie, anche
nell’Estremo Oriente, per l’impostazione dei
loro problemi di immagine e di design.
è membro onorario della Bezalel Academy
of Arts and Design di Gerusalemme ed è
professore onorario alla Accademic Council of
Guangzhou Academy of fine Arts in Cina. Nel
1979 e nel 1981 gli è stato attribuito il Compasso
d’oro per il design, è “Chevalier des Arts et des
Lettres” in Francia, ha ricevuto l’onorificenza
dell’Architectural League di New York e la
Laurea Honoris Causa al Politecnico di Milano.
è stato professore di design alla Hochschule
für Angewandte Kunst a Vienna. Nel 1989
ha aperto assieme al fratello, architetto
Francesco, l’Atelier Mendini a Milano.
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oggi fare design vuole dire introdurre
oggetti di qualità sulla scena del mondo
l’idea di partenza, oppure quello negativo, di farne perdere le tracce.
Un prodotto di design deve sempre stupire lo
spettatore?
Le ipotesi di base sono stabili: quelle della sperimentalità dei linguaggi visivi applicati alle varie
scale del progetto, con un’attenzione alla sua
“anima”. Variano logicamente i metodi, i materiali, le tecnologie, i contesti umani, sociali e geografici.
Lei da chi si fa influenzare?
Morandi, Severini, Carrà. La mia visione del design, che è fatta di colori oltre che di forme, deriva da loro. Morandi, in fondo, io lo vedo anche
come un designer di bottiglie: prima di dipingerle le creava, colorandole con la biacca. A me
piace l’ironia, il gioco. Mi piace stare molto lontano dalla retorica e pertanto faccio in modo
che i miei oggetti esprimano queste cose, trasformandosi in un certo senso in giocattoli per
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adulti, che però abbiano in sé una mistica, un
senso della ritualità, una coscienza di comportamento dell’uso e di una coscienza dei gesti del
vivere quotidiano.
Lei di recente ha detto: senza Depero non sarei esistito. Ma è vero che i futuristi sono i padri del design italiano?
Sì e no. Senz’altro Depero è stato anche un grande designer. La bottiglietta del Campari l’ha inventata lui. Ma potremmo pure sostenere che il
padre del design è il Verrocchio, o un altro artista
quattrocentesco.
Mi vengono i nervi quando leggo che il design
italiano è nato, che so, nel 1945. Come designer
sento di misurarmi con una tradizione che non
è vecchia di 70 anni ma di millenni. E poi sono
sempre stato influenzato dalla pittura, non solo
futurista.
Secondo lei il design deve rivolgersi sempre
ad un grande pubblico?
Il design di cui mi occupo io varia da lavori quasi
individuali ad oggetti di ampia tiratura industriale. È come la differenza fra l’alta moda e il prêtà-porter.
C’è un progetto a cui è più legato?
Più che a singoli oggetti sono interessato al rapporto fra di loro, alla loro “messa in scena”. Sono
i molti attori di una commedia, ognuno con un
suo carattere: buono o cattivo, forte o debole.
A me interessa il rapporto che si crea fra gli oggetti e le persone. Un oggetto come il cavatappi Alessi fonda una relazione magica: ti guarda
mentre tu lo guardi. Era nato per esprimere una
tesi sulla natura degli oggetti, non per diventare
un best-seller. Mi è successo lo stesso con la poltrona Proust del 1978. Per me era solo un manifesto teorico sulla fragilità della forma: un oggetto
quasi pulviscolare, un pezzo di arredamento finto barocco dissolto in un quadro puntinista. Poi
è diventata famosa. Ma ci sono altre mie cose,
assai meno popolari, a cui tengo di più. A dire il
vero, quella poltrona e quel cavatappi io ormai
li detesto.
Per quello che riguarda gli oggetti casalinghi,
le cose che lei ha fatto per la Alessi, che spirito hanno?
Con Alessi ho una collaborazione molto lunga
perché risale a quasi 20 anni fa, percui assieme
abbiamo lavorato all’invenzione delle loro attitudini negli anni ‘80. Da semplici produttori di
strumenti casalinghi progressivamente sono diventati dei produttori di quegli oggetti che noi
chiamiamo appartenenti alle fabbriche estetiche, cioè in un certo senso si mettono alla pari
dell’arte e spesso la sostituiscono.
Quindi un cavatappi o un macinapepe come
una scultura?
Un cavatappi o un macinapepe o un bollitore
per il tè sono delle sculturine che possono avere l’ambizione o la pretesa di essere simili a una
di quelle che si dichiarano essere opere d’arte
pura.
Un paesaggio casalingo è un paesaggio poetico?
Il paesaggio degli oggetti domestici è un paesaggio poetico certamente rituale.
Che cosa rappresenta l’architettura nella
nostra società? Quanto è influente lo spazio
sulle persone che andranno a vivere quegli
ambienti?
L’architettura, e certo anche la città, è il nostro
principale contenitore e condiziona ogni uomo,
nel bene e nel male. Opere valide, e anche bellissime, continuano a sorgere. Ma la loro qualità
sociale è inversamente proporzionale al business
che le sottende.
Cosa pensa dell’architettura in Italia oggi?
Come potrà essere il futuro?
Dunque, l’architettura in Italia oggi è sofferente
perché non c’è nessuna ipotesi politica per lo
sviluppo dell’architettura. La programmazione è
scadente, sempre legata a piccoli movimenti di
piccola politica e non c’è un’utopia urbana o
delle utopie metropolitane in nessuna città, per
cui il valore degli architetti italiani, sia quelli famosi che lavorano all’estero e non in Italia, sia di
quelli giovani che hanno le loro energie, viene
completamente frustrato.
È vero che voleva fare il fumettista?
Sì. E tuttora ho una venerazione, per esempio,
per Walt Disney. Era un grande personaggio, per
nulla superficiale, che si è abbeverato alla tradizione dell’esoterismo artistico europeo, dalle
fantasie di Ludwig di Baviera ai Preraffaelliti. Nei
personaggi di Disney si annida un grande senso
del tragico. Per rendere i miei oggetti più conturbanti io uso le stesse tecniche dei vignettisti,
sfalso un po’ le proporzioni. In fondo, continuo a
pensare alle mie creazioni come alle vignette di
un fumetto. O come a feticci religiosi •
KYOSS | GENNAIO 2011 | 13
LEGGENDO SU... FASHION | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS
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14 | KYOSS | GENNAIO 2011
Stile e icone sono due parole indissolubilmente
legate. Testimoniare l’incontro fra le celebrities e
la moda è un modo per scoprire come questi
due mondi, insieme, abbiamo plasmato il costume, il modo quotidiano di interpretare l’abbigliamento e i comportamenti, a partire dagli anni
‘50. Ogni capo che compone il guardaroba attuale ha avuto la sua musa. “Fashion Box” propone un excursus sui classici della moda e le icone
che li hanno resi celebri. Nel gioco di questi due
elementi, la sintesi è l’immagine: scatti e Frame
cinematografici indimenticabili entrati a far parte del nostro immaginario •
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Un’antologia di immagini da vedere e da sfogliare. Le foto di Barbieri in mostra sono lo specchio di un ventennio, degli anni simbolo del costume e della fantasia, i Sessanta e i Settanta.
Geometrie, colori e innovazioni. Materiali ricchi e
poveri posano insieme per gli scatti di Barbieri.
Piume e zollette di zucchero. E donne, tante e
bellissime. Femmine aristocraticamente feline e
distanti. Sguardi fissi sull’obiettivo. La seduzione
non passa attraverso il sorriso. Donne vere, che
restano tali e non diventano oggetto da click.
Protagoniste, regine incorniciate con giochi di
luci e di sguardi filtrati dall’obiettivo sapiente di
Barbieri. Visi e corpi hanno forme di animali o di
statue antiche. Copricapo creati con zollette di
zucchero. Giochi di contrasti stilistici e cromatici.
Sacro e profano. Bulgari e piume di fagiano. I fiori e le geometrie a scacchi. Lusso e semplicità.
Donna vitale e natura sopita •
Fashion Magazine è l’ormai celebre pubblicazione annuale che la Magnum Photos - storica
agenzia fondata nel 1947 da Robert Capa, Henri
Cartier-Bresson, David Saymour e George Rodger e che ha visto la collaborazione di fotografi
che hanno saputo raccontare, attraverso le loro
immagini, la storia di oltre mezzo secolo - affida
di volta in volta a uno dei suoi più talentuosi fotografi. Il numero del 2010, interamente illustrato, vede, come protagonista, l’opera di Paolo
Pellegrin, fotografo italiano entrato a far parte
dell’agenzia Magnum nel 2005. Il binomio naturale/artificiale è la chiave di lettura per comprendere l’opera del fotografo: immagini catturate
nel mondo della moda mostrano il contrasto tra
la naturalezza del corpo umano e l’artificio delle
creazioni degli stilisti; lo stesso concetto è percepibile su scala più grande, osservando il mondo
attraverso le immagini di Pellegrin •
Nel dispiegarsi del lavoro, accanto a un’attenta
analisi sociologica del fenomeno “lusso”, l’autrice ha esaminato i mutevoli scenari in cui esso si
è manifestato nel secolo da poco trascorso, ma
ha fatto soprattutto riferimento a quegli oggetti
che più comunemente condividono i nostri spazi
e a quelli che ornano la nostra persona: riferendosi, in particolare, a quegli oggetti materici o
virtuali (come ad esempio il profumo) in grado di
tradurre il linguaggio globale, che viene offerto
loro dal mondo del consumo e dell’industria in
un linguaggio specifico, capace di far emergere
le diverse individualità. In un certo senso, la persona può così riappropriarsi del proprio essere
contro la tendenza al non essere, tipica della attuale società globalizzante •
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KYOSS | GENNAIO 2011 | 15
il concerto? è di moda organizzarlo in salotto
arriva anche in Italia il fenomeno degli House Concert,
serate private con musicisti che si esibiscono
in versione unplugged •di fronte a pochi
ospiti selezionati dal padrone di casa
di Nicoletta Ugolin
Negli Stati Uniti è una tendenza diffusa da anni,
in Europa e in Italia sta iniziando a farsi strada
adesso. Quella degli House Concert, veri e propri concerti live unplugged organizzati in abitazioni private, è il nuovo cultural trend che ribalta
la filosofia dello square and share, l’abitudine a
incontrarsi, fare gruppo nelle piazze e negli spazi
aperti. Si riscopre, in pratica, la voglia di “intimità”.
E non solo per i momenti di aggregazione legati
alla sfera personale, ma anche, come in questo
caso, per quelli di dominio pubblico. A differenza
delle esibizioni in teatri o club, l’house concert
è infatti per pochi intimi e si svolge in una casa
privata. Il proprietario, detto “presenter”, mette
a disposizione il giardino, la mansarda o semplicemente il salotto, impegnandosi a invitare gli
ospiti e preparare un buffet. Il pubblico è composto da poche decine di persone selezionate,
che versano un contributo per coprire le spese
vive di organizzazione e rimborsare il musicista.
Gli inviti sono riservati: si contatta il presenter e
si chiedono informazioni sulla serata e sulla possibilità di assistere all’esibizione, fissata in genere
di venerdì o sabato, tra le 20 e le 23. “L’obiettivo
è quello di creare un circuito che si aggiunge ai
modi tradizionali di promuovere la musica - spiega Claudio Ripoli, fra i primi promotori di House
Concert in Italia - a volte, per certi artisti è l’unico
modo per farsi conoscere. Basti pensare che negli Stati Uniti metà delle date dei giovani talenti
si svolge in un HC. Essendo diventato un fenomeno di moda, ora anche grandi gruppi o rockstar
si esibiscono in serate private, spesso segrete e
riservatissime. Anche Sting, di recente, ha suonato nella sua residenza toscana per uno sparuto numero di invitati”. Gli artisti-performer che
a differenza delle esibizioni
in teatri o club, house concert
è per pochi intimi e si svolge
in case private
si esibiscono nei salotti spaziano da un genere
all’altro: “Negli house concert si ascolta jazz, folk,
trip-hop, ma sempre in versione acustica, priva
cioè di amplificatore, così da evitare problemi
con i vicini” - precisa Ripoli. Per diffondere anche
in Italia la cultura degli House Concert è nato il
sito www.salottolive.com. “L’intenzione è quella
di dar vita a un network che raccolga, da un
lato, gli ospitanti e, dall’altro, gli artisti che voglio
farsi conoscere” - aggiunge Ripoli. “Uno strumento per incontrarsi e anche pianificare eventi di
promozione per giovani talenti emergenti. Ovviamente, senza alcuna speculazione da parte del
presenter. Perché al centro di tutto, si sa, ci sono
sempre e solo la musica e l’artista” •
18 | KYOSS | GENNAIO 2011
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KYOSS | GENNAIO 2011 | 19
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KYOSS | GENNAIO 2011 | 25
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26 | KYOSS | GENNAIO 2011
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28 | KYOSS | GENNAIO 2011
TEAM
Project & Management
CREDITS
photographer | paolo guadagnin
styling | paolo mistrorigo
hair-makeup artist | paolo mistrorigo
assistenti | michele roma, matteo branca
backstage | lorenzo brasco
postproduction | vyc and partners
model | leigh martin (joy models)
fashion editor | alessio farina
model management | joy models milano
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KYOSS | GENNAIO 2011 | 29
LOST IN FASHION | A CURA DI GELINDO PRETTO
Il filo d’oro
l’oro e i costumi dell’uomo
Lungo è il filo che accomuna l’oro e i costumi
dell’uomo. Il colore giallo-oro rappresenta da
sempre la luce e per gli antichi in particolare la
“luce divina”. L’oro infatti coincide con il simbolo
di sacro. Per questo la maggior parte di statue di
legno e di bronzo venivano ricoperte interamente da lamine d’oro. Gli stessi Imperatori Romani
usavano tingere e cospargere i propri capelli
d’oro. In Mesopotamia gli edifici sacri venivano
decorati con oro e pietre preziose, mentre in Egitto esisteva addirittura la “dimora dell’oro”, una
stanza annessa al tempio dove veniva praticata
la fusione e la doratura delle statue. Sinonimo di
immortalità veniva utilizzato nelle tombe, maschere d’oro a Micene, sarcofagi in Egitto, abi-
la donna del prossimo
autunno-inverno sarà
total gold, dalla testa ai piedi,
accessori inclusi
30 | KYOSS | GENNAIO 2011
ti di oro e giada, simili ad un’armatura, trovati
in Cina. Nel Medioevo nelle corti dei sovrani le
vesti assumevano un ruolo fondamentale. Ogni
cortigiano partecipava al gioco dell’ostentazione. Gli abiti fissavano le distanze con quanti
non appartenevano alla classe aristocratica
ed ecclesiastica. Importante è sapere che gli
sprechi erano d’obbligo, mentre la popolazione moriva di fame. I nobili quindi sfoggiavano i
loro abiti ai matrimoni, ai battesimi, alle visite delle corti vicine e alle onoranze funebri. In queste
occasioni l’oro era ovunque nelle vesti, compresi
pietre preziose e nastri di seta. Così l’abito non
serviva solo per coprirsi ma anche come moneta. Era pratica comune comprare ettari di terra
in cambio di alcune maniche d’abiti, la parte
più costosa del vestito perché arricchita all’impossibile. Arriviamo ai giorni nostri. La donna del
prossimo autunno-inverno sarà total gold, dalla
testa ai piedi, accessori inclusi. L’abito-oro è una
delle prove obbligate cui i maestri dello stile sono
chiamati per questa stagione. In ognuna delle
prossime collezioni ce n’è almeno uno. Brillante,
elegante, regale, chic, assolutamente attuale e
frizzante. Dallo splendore di Chanel alla bellezza
classica di Diane von Fustenberg alla spregiudicatezza di Vivienne Westwood. Total look o solo
un tocco di luce, quel che è certo è che non
sarà difficile farsi notare •
Made in Italy
Tra fusione di arte, stile e made in Italy nasce l’elite italian luxury style by Horo. Attraverso il primo
e solo metodo di applicazione brevettato di oro
e altri metalli preziosi su tessuto, Horo crea capi
senza tempo limited edition, trasformando ogni
singolo capo in un’opera d’arte. Oro, argento,
platino, palladio, fusi insieme con la trama dei
tessuti in maniera naturale. Questa fusione tra
passato e futuro, tra cultura e innovazione, viene
reinterpretata da Horo in chiave sartoriale, eccellenza del made in Italy nel lusso contemporaneo •
Oro e vip
La stessa First Lady americana Michelle ha scelto, per il giuramento del marito Barack Obama,
un abito giallo dorato damascato della stilista
cubana Isabel Toledo. In una mostra a Londra
dedicata alla pop star Madonna, che ha riunito i
suoi più celebri abiti di scena, troviamo il famoso
bustino con reggiseno a punta d’oro disegnato
da Jean Paul Gaultier •
Spiga 2
Proprio in questi giorni è stata inaugurata a Milano la boutique Spiga 2. Primo esperimento del
celebre duo Dolce & Gabbana. Nello shop sono
ospitate le collezioni di 22 giovani designer emergenti. 490 mq interamente realizzati con materiali riciclati e arredati con video e iPad al servizio
dei clienti. Lo spazio è stato concepito come
luogo di dialogo, creatività e incontro di diverse
culture •
KYOSS | GENNAIO 2011 | 31
LOST IN FASHION | A CURA DI GELINDO PRETTO
Maison Cartier
creazioni di alta gioielleria
La Maison Cartier è stata fondata a Parigi nel
1847 da Louis-François Cartier. Diventa famosa
nel 1856 quando la principessa Matilde, nipote di
Napoleone, compie i suoi primi acquisti nell’atelier di rue Montorgueil. Cartier diventa presto fornitore ufficiale di re, regine e imperatori di tutto
il mondo e comincia così quella tradizione che
caratterizzerà tutta la storia della Maison. Attualmente è il maggior venditore di gioielli di lusso
al mondo e il secondo produttore, dopo Rolex,
di orologi di pregio. Nel 1888 nasce il primo orologio da polso. Sarebbe stata una lunga storia
d’amore che avrebbe dato vita a molti altri modelli: Tortue, Tank, Bagnoire, Panthère, Pasha…
nomi esclusivi per orologi di una certa forma,
una corona di ricarica, delle lancette, un quadrante, dove arte e artigianato si mescolano in
nome degli ideali della bellezza, del lusso e del
32 | KYOSS | GENNAIO 2011
piacere. Le creazioni di alta gioielleria Cartier
nascono dall’incontro tra il gioielliere, la pietra e
i metalli preziosi. Tutto inizia da un’idea, una pietra particolare, un desiderio di colore. Risalgono
al 1924 l’anello e il bracciale Trinity, con tre tipi
d’oro diversi, intrecciati tra loro. Nel 1933 viene
brevettata la montatura invisibile, una tecnica
d’incastonatura che mette in primo piano le pietre, facendo sparire il metallo e nel 1969 la creazione del Love Bracelet. Solo alcune date per
ricordare una lunga storia di successi internazionali di gusto, stile, identità. Ogni gioiello Cartier è
un mistero, un’opera d’arte, il risultato di un’opera artigianale semplicemente straordinaria •
Alla prossima
MAURO POZZER
fotografo
& PATRICIA LYNCH
no wedding,
wedding planner
Tradizionale o alternativo ciò che importa è che il
proprio matrimonio sia perfetto. Un giorno memorabile
da custodire tra i ricordi più piacevoli. Anche l’ansia
che precede la cerimonia, l’affanno per i preparativi,
le incombenze organizzative possono essere condivise
e diventare un momento gradevole. Per darti modo
di incontrare dei professionisti in grado di aiutarti nella
realizzazione del tuo matrimonio Mauro Pozzer, con la
collaborazione di Patricia Lynch, ha pensato ad una
serata speciale.
No wedding No party è un evento ad invito al quale
potrai partecipare anche tu.
Nella splendida cornice di Villa Canal, a Grumolo
delle Abbadesse, una festa dedicata ai futuri sposi.
Sabato 22 gennaio, con inizio alle 18,00 musica, happy
hour con buffet, spettacolo di danza ed emozioni di
luci saranno un assaggio di ciò che è realizzabile in
un ricevimento di nozze. Il divertimento è assicurato.
Durante la serata potrai incontrare i migliori
professionisti del settore e partecipare all’estrazione
di un servizio fotografico nuziale che sarà realizzato
dallo staff di MP Photography.
Per ottenere l’invito dovrai accedere al blog www.mauropozzer.blogspot.com
o alla pagina facebook di “No wedding No party!!!”, scegliere il matrimonio
del 2010 che preferisci tra quelli pubblicati, compilare il form di iscrizione e
inviarlo via web. I posti sono limitati quindi, prima aderisci al concorso, maggiori
saranno le possibilità che tu possa partecipare alla festa.
uno stile di vita
che non si basa
sul denaro e sul consumo,
ma sulla salute
e la sostenibilità
Se si dà credito ai recenti studi di sociologi ed
esperti di ricerche di mercato, i giorni dominati
dallo slogan “tirchio è fico” sono contati. La nuova moda si chiama Lohas, acronimo inglese di
Lifestyle of Health and Sustainability (Stile di vita
sano e sostenibile). Uno stile di vita che non si
basa sul denaro e sul consumo, ma sulla salute
e la sostenibilità. Persone dall’aria malinconica,
che girano per i negozi di prodotti biologici rovistando tra la verdura, nei loro maglioni logori,
sono ormai fuori moda.
Anche quelli che indossano la salopette e che
con diffidenza e le labbra strette osservano la
“generazione del divertimento” esprimendo
tutto il loro disappunto mentre sorseggiano una
tazza di tè, sono praticamente scomparsi. Ma
anche la “generazione del divertimento” non
esiste più. Oppure sì? Gli antichi nemici, un tempo separati da profondi abissi ideologici, si sono
avvicinati, sembrano essersi fusi tra loro.
Questa fusione segna la nascita di uno stile di
vita annunciato: Lohas.
34 | KYOSS | GENNAIO 2011
Concretamente significa che coscienza ecologica e divertimento non si escludono più. Oggi
è cool bere una tisana ayurvedica alle erbe e
chi se lo può permettere si dimentica il mondo
ritirandosi in un convento ultra-chic. I cosiddetti
“eco-freaks” o ecologisti fanatici e gli “esoterici”,
un tempo ai margini della società, ora si ritrovano al centro della stessa. Tra questi si annoverano personaggi famosi come Madonna, George
Clooney e Julia Roberts.
LOHAS: LA ScOpertA
La nuova moda fu identificata per la prima volta
già a metà degli anni ‘90 dal sociologo americano Paul H. Ray. Ray interrogò circa 100.000 cittadini statunitensi ai quali fu chiesto il loro parere su
affermazioni quali “sarei anche d’accordo con
un aumento delle tasse, se fossi sicuro che andasse a beneficio dell’ambiente” o “vorrei che
sul posto di lavoro le donne avessero gli stessi diritti e le stesse responsabilità degli uomini, anche
se questo non dovesse tornare a mio vantaggio”.
Sulla base dei risultati delle sue ricerche, Ray divide la popolazione in tre gruppi: i conservatori,
i modernisti e i “creativi culturali”. Ray si include
tra questi ultimi. Per lui questo gruppo è pioniere
di una nuova cultura che egli definisce “cultura
integrale”.
Nell’articolo intitolato “Evoluzione della cultura
integrale” Ray scrive: “In confronto al resto della
società, i rappresentanti della cultura integrale
mostrano valori idealistici e spirituali più marcati;
si preoccupano di più dei loro rapporti e dello
sviluppo della loro personalità, sono più consapevoli dell’ambiente e più aperti a creare un
futuro positivo.”
DALLA SOcietà DeLLA prOSperità
A queLLA DeL beneSSere
Senza conoscere le ricerche di Paul H. Rays, l’istituto tedesco Zukunftsinstitut commissionò nel
2004 uno studio sui nuovi mercati del tempo libero che presenta anche “i nuovi più importanti
soggetti del tempo libero”: il “gaudente postma-
LOHAS
Marketing, moda o inizio di una nuova era?
di Nicoletta Ugolin
terialista”, il “guerriero del fine settimana”, il “seguace del wellness” e il “ricercatore di sensazioni spirituali”. I risultati delle ricerche rivelarono
sorprendenti analogie con i “creativi culturali”
descritti da Ray. Il trend di sviluppo in Germania
sembra pertanto molto simile a quello degli Stati
Uniti. Per questo, nel febbraio 2007 il Zukunftsinstitut dedicò al gruppo Lohas un proprio studio
che rivelò che in Germania si sta verificando un
cambiamento radicale di valori che riguarda
circa un terzo della popolazione e si estende in
modo trasversale attraverso tutti gli strati sociali e i gruppi d’età. Per queste persone, concetti
quali “la mia casa, la mia macchina, la mia barca” non sono più così importanti. Per loro è più
importante avere tempo per giungere ad uno
stile di vita creativo e individuale dedicato allo
sviluppo della propria persona. Vogliono godersi
la vita, vogliono anche il lusso, ma in ciò desiderano avere una coscienza pulita.
Di conseguenza acquistano “buoni” prodotti,
vale a dire prodotti ecologici e moralmente cor-
retti. Il libro “Lo shopping migliorerà il mondo” di
Fred Grimm costituisce la Bibbia di Lohas. Qui
l’autore elenca una serie di prodotti che, dal suo
punto di vista, sono etici ed ecologici. E proprio
Grimm si mostra critico nei confronti dell’etichetta Lohas: “Ma se questo concetto di marketing
porta le imprese a realizzare che vi sono molti
potenziali clienti per questi prodotti etici ed ecologici, i cui bisogni però non vengono soddisfatti
in nessun settore, questo avrà un effetto positivo
sul piano dell’offerta.” Secondo il Zukunftsinstitut,
entro il 2015 i sostenitori di Lohas domineranno il
mercato del consumo in tutto il mondo.
iL futurO è già iniziAtO?
Le imprese hanno già iniziato ad adattarsi al
nuovo Zeitgeist. Nel 2006 la società internazionale di consulenza McKinsey, nella sua rivista trimestrale Mckinsey Quaterly, pubblicò un articolo
dal titolo “When social issues become strategic”
(“Quando i temi sociali diventano strategici”).
Qui McKinsey invitò le imprese a riconoscere
i pericoli e le opportunità associati all’attuale
sviluppo. Imprese che non si avvicinano ai temi
sociali ed ecologici, secondo McKinsey, rischiano
la chiusura. Dall’altra parte ci sono anche nuove
opportunità lucrative di mercato che “dirigono
la propria attenzione ai bisogni sociali non soddisfatti e alle preferenze dei consumatori”. Così
si spiega perché Global Player come Adidas,
Puma, Speedo, Reebok o anche Walmart e
Karstadt-Quelle si siano uniti, per esempio, nella
“Campagna Abiti Puliti”, che si prefigge di garantire degne condizioni di lavoro nell’industria
tessile. Fred Grimm riassume l’attuale trend: “Se
già il Bild am Sonntag mette in palio lavatrici
ecologiche, si ha un’idea del tipo di cambiamento in atto negli ultimi mesi.
Ciò che sta dietro a Lohas non è una moda, ma
un cambiamento radicale.” Rimane da vedere
se Lohas cambierà davvero il mondo nei prossimi
anni. Magari lo stile di vita si rivelerà una moda
passeggera sfruttata e potenziata da astuti strateghi di marketing •
KYOSS | GENNAIO 2011 | 35
affittiamo sogni (di moda)
lussi pret-a-porter • “ti innamori, lo indossi e lo rispedisci”
è lo slogan di Rent the Runway • il nuovo sito
che noleggia per corrispondenza abiti firmati
di Eva Dallari
Il lusso si ammira. Si corteggia sulle pagine delle riviste patinate. Si guarda dietro le vetrine
dei prestigiosi show room. Ma non si tocca, per
molti. Il lusso è di pochi. Si è sempre detto. Ma
i tempi cambiano. Forse si stanno democratizzando. Un’idea innovativa viene dagli USA. Si
chiama “Rent the Runway”, noleggio per corrispondenza di abiti firmati. Abiti di re Giorgio, di
Valentino, di Dior... non più in sogno. Si sceglie,
si indossa e si rispedisce al mittente. Come se
niente fosse successo, ma con un tripudio di invidia da parte di inconsapevoli amiche. Per voi
fashion victim, con budget ridotto, la possibilità
36 | KYOSS | GENNAIO 2011
quindi di non comprare ma prendere in prestito,
per qualche giorno. Un affitto che sta rivoluzionando il panorama della moda. Ma vediamo,
nel dettaglio, come funziona. Il metodo prende
spunto dal sistema Netflix che permette di noleggiare una quantità illimitata di film previo pagamento di una tariffa mensile. Si scelgono online
i vestiti. Vengono spediti a casa entro tre giorni
dall’ordinazione. Si indossano. Si ripiegano in
una busta preaffrancata e si rispediscono al mittente con soddisfazione: LOVE, WEAR, RETURN!
Qualche cifra? Noleggio per 4 serate: tra i 50 e
i 200 dollari con spese di lavanderia comprese.
abiti di re Giorgio, di Valentino,
di Dior...non più in sogno si sceglie, si indossa e
si rispedisce al mittente come se niente fosse successo
Questa filosofia vincente newyorkese è nata
grazie a Jenn (Jennifer Hyman) e Jenny (Jennifer Fleiss), due studentesse della Harvard Business School che hanno deciso di conciliare gli
studi di economia con la passione per la moda.
L’idea è semplice: mettere a disposizione dei
membri del sito - ad oggi, siamo ad oltre 300mila,
con un gruppo appositamente creato su Facebook - abiti ed accessori d’alta moda noleggiare a prezzi scontati del 90% rispetto al cartellino
originale. Una volta scelti con un semplice clic
del mouse e selezionata anche la durata del
prestito (fino ad otto giorni), i vestiti vengono re-
capitati direttamente al vostro indirizzo e in due
taglie diverse, per essere sicuri che almeno una
delle due sia quella giusta. Scaduti i termini del
noleggio, non dovete fare altro che infilare gli
abiti nell’apposita busta che “Rent the Runway”
ha allegato al pacco iniziale e restituirli al mittente, che provvederà anche a mandarli in tintoria.
I noleggi partono da 10 dollari, a seconda del
designer scelto e, malgrado ci sia la lista d’attesa, meglio iscriversi il prima possibile, perché una
volta che siete membri, vi basterà invitare altri 5
amici per vedervi accreditati 20 dollari sul vostro
account. E visto che le cose stanno andando
ben oltre le aspettative - “Rent the Runway” è
partito a novembre dell’anno scorso e già a gennaio aveva raggiunto i 15 milioni di dollari di capitale - lo staff ha già in mente la prossima sfida:
ovvero, le borse firmate da prendere in prestito a
prezzi stracciati e restituire con le stesse modalità
di abiti ed accessori. Un servizio che ha fatto la
fortuna di numerosi siti online - fra cui myluxury.
biz, bagvictim.it o badandco.it - e che è stato
sdoganato anche da Hollywood, visto che in Sex
and the City è proprio Louise, assistente di Carrie,
a farle scoprire l’esistenza di tale servizio, per la
gioia delle fashioniste di tutto il mondo •
KYOSS | GENNAIO 2011 | 37
COrrISPONDENTI DAL MONDO I A CURA DI SIMONE PAVAN
cosa succede in città fashion?
da Venezia
82 km a est di Kyoss
Giorgia Riconda
redattrice
a Venezia
Fashion
Ai tempi della Serenissima, quand’era un fondamentale nodo commerciale, Venezia, poliedrica e cosmopolita, ci proponeva di tutto: sete
d’oriente, spezie coloratissime, gioielli d’oro e
d’argento. Dei costumi di quel tempo rimane
solo un’ombra. Fatto di maschere sofisticate che
celano il volto ma non lo sguardo, il Carnevale Veneziano è ogni anno un tripudio di velluti,
broccati e damaschi, sempre impreziositi da pizzi
e ricami.
Le scarpe dei gondolieri
Nuove tendenze e tradizioni si fondono in una
moda tutta lagunare. Si chiamano “Furlane” e,
sebbene per tradizione siano le calzature dei
gondolieri, grazie alla loro comodità e resistenza
oggi hanno riscosso un grandissimo successo sia
tra i turisti che tra i veneziani stessi. Caratterizzate
dalla suola ricavata dal copertone delle biciclette e solitamente in velluto, si possono trovare
nel negozio di Gianni Dittura in Calle Fiubera •
Museo Fortuny
www.museiciviciveneziani.it
I tessuti sono il simbolo degli scambi commerciali
per i quali la Serenissima divenne famosa.Oggi
un antico palazzo gotico appartenuto a Mariano Fortuny come atelier di fotografia, scenografia e creazioni tessili celebra il passato veneziano
conservando ambienti, strutture e tappezzerie.
Oltre alla serie di rari Dephos e ai leggendari abiti plissé di Fortuny, il palazzo ospita ottanta opere
uniche di Alberto Zorzi: gioielli-scultura che nascondono funzioni pratiche •
Fiorella Gallery
www.fiorellagallery.com
38 | KYOSS | GENNAIO 2011
La moda a Venezia non è pervasa solo dalla tradizione. Fiorella Mancini, performer designer, punta su stravaganza e originalità senza rinunciare
a un tocco di “venezianità”. Memorabili le serie
di Santi riprodotti in anteprima su T-Shirt, i velluti
stampati con torchio e serigrafia che riproducono lo stile Fortuny,i topi con le stampe di galline e
gli eccentrici manichini-Doge •
Oggi, spesso, si passeggia per Calle Vallaresso
alla ricerca del capo alla moda, rigorosamente
firmato. Armani, Dior, Cavalli, Chanel e Missoni
sono il simbolo di eleganza e lusso ma non bisogna dimenticare che la “vera” Venezia è quella
delle calli strette e dei campielli. Ci sono botteghe antiche che hanno molto da raccontare,
atelier di artisti fuori dal comune e negozi originalissimi ma sempre eleganti •
da Berlino
1075 km a nord-est di Kyoss
Martina Uderzo
Graphic Designer vicentina
a Berlino
Fashion
Milano, Parigi, New York e ora Berlino. La moda
sembra aver trovato una nuova casa: la capitale tedesca negli ultimi anni si è fatta spazio
tra le roccaforti del fashion industry, diventando
punto di riferimenti per giovani creativi e griffe affermate. Il Bread & Butter, la più importante fiera
di streetwear europea, dopo anni a Barcellona,
ha deciso di tornare a Berlino a presentare le
nuove collezioni in due appuntamenti imperdibili nello storico aeroporto di Tempelhof, a gennaio e luglio. Durante il resto dell’anno la città è
animata da laboratori di giovani designer, che
hanno scelto il quartiere di Mitte e Kreuzberg,
come base per i loro atelier. Un’offerta vastissima di abiti su misura, stravaganti creazioni che
nascono dalla cultura anni ‘80, coesistono con le
più classiche boutique della parte ovest. A Berlino moda fa rima con ricerca, e i giovani che animano i tanti mercati delle pulci ne sono la dimostrazione. Pezzi vintage con jeans firmati, cappelli
e giacche su misura e borse ricavate da vecchi
teloni pubblicitari: il vestiario berlinese riflette il
fervore culturale della città stessa •
KaDeWe
www.kadewe.de
Il più famoso grande magazzino berlinese è la
KaDeWe (Kaufhaus des Westens, ovvero “grande
magazzino dell’Ovest”), autentico paradiso dello shopping e chiaro punto di riferimento. Con i
suoi 60 mila metri quadri (l’equivalente di 9 campi di calcio), 380 mila articoli e 40 mila visitatori al
giorno, è il grande magazzino più esteso e leggendario d’Europa •
Colours
www.kleidermarkt.de
I negozi e mercati di articoli di seconda mano
sono infiniti. Questo è un immenso emporio
dell’usato, dove i vestiti si comprano “un tanto al
chilo”. Sito in un loft all’interno di un cortile, ci si
può trovare di tutto, di ogni epoca •
Lala Berlin
www.lalaberlin.de
È una creatrice di moda di origine iraniana, il suo
vero nome è Laila Piadesch e fino a pochi anni
fa era una redattrice di Mtv. A trent’anni ha deciso di cambiare vita per fare cose che le piacevano di più. Oggi ha una casa di moda con un
certo successo ed è una delle tre stiliste emergenti scelte per sfilare accanto ai grandi nomi,
già famosa a livello internazionale •
KYOSS | GENNAIO 2011 | 39
CORRISPONDENTI DAL MONDO I A CURA DI SIMONE PAVAN
da Parigi
1.051 km a nord-ovest di Kyoss
Thomas Diego Armonia
Artista vicentino
a Parigi
Fashion... et charme!
Parigi, una città dove l’industria della moda e
dell’oro hanno una posizione rilevante e importante per l’economia locale. Produzione ed
esportazione di prodotti di tendenza, così come
eventi di moda, fiere, premiazioni, amplificano il
suo indotto, influenzando positivamente gli altri
settori dell’economia correlata. Oltre al suo potere economico, una “Città Fashion” crea ambiti di divertimento attivo e spunti per la scena
culturale, attraendo turisti e acquirenti, non solo
L’Or des Incas
www.pinacotheque.com
Pinacothèque de Paris
dal 10 Settembre 2010 al 6 Febbraio 2011
In collaborazione con Artematica e Fondazione
Brescia Muse: “L’oro degli Incas. Origini e misteri.
L’oro”. Gli Inca, civiltà che ha prosperato nelle
Ande tra il 1400 e il 1533, oltre ad essere considerato un metallo importante per la sua luccicante bellezza e duttilità, aveva un ruolo di rilievo in
ambito sia religioso che politico. Esso, infatti, era
considerato il sudore del Sole, divinità principale
del pantheon animista inca. Pertanto, gli oggetti
realizzati in questo materiale e presentati nella
mostra sono molteplici e di diversa natura: corone, diademi, orecchini, piatti, figurine ornamentali •
Andrée Putman,
ambasciatrice di stile
Hotel de Ville
10 novembre 2010 - 26 Febbraio 2011
www.paris.fr
Andrée Putman, creatrice di design, è considerata come l’ambasciatrice dello stile francese
all’estero. Rifiutando tutto ciò che deriva dal
‘buon gusto’ tradizionale ha cercato di imporre
anche ad una clientela d’élite l’uso di materiali poveri come il gres porcellanato e ha portato
avanti strenuamente l’idea di un design accessibile a tutti. Si ricordi che Andrée Putman si è
occupata della progettazione di interni come
quello del Concorde e degli uffici di molti ministri francesi ed è lei ad aver disegnato per Pleyel
France il pianoforte a coda ‘Via Lattea’, decorato con costellazioni, pure presentato in questa
sede •
La place Vendôme
www.comite-vendome.com
Place Vendome è uno dei luoghi più famosi di
Parigi (monumento storico). Situata nel I ° arrondissement di Parigi, tra la Rue St. Honoré e Rue
des Capucines, vicino ai Jardin des Tuileries, modello tipico della città classica francese, si estende 213 m di lunghezza e 124 m di larghezza. Al
centro sorge la colonna di Vendôme attorniata
da molteplici dimore eleganti, uffici, dal ministero della Giustizia e da gioiellerie famosissime, e
naturalmente dal Ritz Hotel. La Place Vendome
è un luogo dove si possono trovare tutti i grandi gioiellieri ed alcuni laboratori creativi come:
Boucheron, Cartier, Chaumet, ecc. •
perché evento di moda per sé, ma anche per la
sua varietà di possibilità per il tempo libero. Parigi
é oggetto di ispirazione per i professionisti e non
solo, ma anche la gente in città, trasformando lo
stile street e la cultura di strada in una caratteristica essenziale.
Questo mix di moda, fashion, affari, svago, cultura, tempo libero ne fa una città attraente e internazionale con un identità unica •
La passione per il mobile,
da 35 anni.
Realizzazioni su misura,
curate nei minimi particolari e
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e raffinato, destinate
a durare nel tempo.
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sa come raccontarla.
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per godere del fascino
di un ambiente senza uguali
• Nella foto: Guida Globo.
42 | KYOSS | GENNAIO 2011
Atlantide, ovvero: come soddisfare qualsiasi esigenza stilistica e progettuale, declinando i temi
di punta nell’innovazione tecnologica, nell’estetica e nella sicurezza. Un percorso che prosegue
negli anni, volto a rendere i serramenti un vero e
proprio oggetto d’arredo, parte integrante della
casa e dello stile che rappresenta. L’evoluzione
del marchio Atlantide è in questi mesi ad una
svolta, come spiega il proprietario, Guido Globo:
“Siamo in un momento di crescita e di cambiamento: abbiamo aperto un nuovo spazio espositivo a Montecchio, il nostro staff si è evoluto e
rinnovato, sempre per perseguire quella che è
da sempre la nostra mission: la vocazione di un
arredo, sia esso con porte o finestre, comunque
coinvolgente e raffinato”. Serramenti, portoncini
blindati, porte interne ed esterne: in tutti i casi,
personalità, design ed emozione
Atlantide • le tendenze più innovative dell’arredare contemporaneo
Atlantide con le sue proposte non può che creare una dimensione coinvolgente e raffinata in
ogni progetto. La vasta scelta di serramenti di
Atlantide permette di rendere molto interessanti
e soddisfacenti le atmosfere di casa: “Con il nostro staff, altamente qualificato, si possono creare
percorsi innovativi, dare spazio a idee e sensazioni, creare scenari particolari – continua Guido
Globo – abbiamo stretto anche delle collaborazioni con degli studi, appositamente per creare
delle sinergie tra l’impresa ed il progettista”. Ed
è proprio così che Atlantide garantisce un servizio integrato a 360 gradi. “Abbiamo investito in
questa nostra evoluzione perché crediamo che
solo rinnovandoci sempre, potremmo portare a
compimento ciò che esattamente desidera il
cliente”. E infatti Atlantide segue il cliente nel-
le sue richieste particolari, propone le tendenze
più nuove e, grazie ai professionisti del suo staff,
adatta ogni progetto e lo rende realtà. Le soluzioni rigorose sono il segreto delle cose funzionali
e prestigiose, destinate ad essere sempre attuali
nel tempo.
Anche la tecnologia fa la sua parte: Atlantide
ha uno sguardo nuovo e sempre più consapevole delle possibilità tecnologiche e sulle esigenze
del mercato, offrendo al cliente un’elevata versatilità dei modelli e la possibilità di personalizzazione, nonché prestazioni tecniche ed estetiche
di alto livello, dovute ad una continua ricerca di
materiali e soluzioni.
La grande versatilità proposta da Atlantide consente di arricchire qualsiasi struttura architettonica con bellezza, stile ed originalità. Qualsiasi
serramento si scelga, sarà sempre un oggetto
importante per la casa, lo stile e la qualità di vita,
per dare alla vostra quotidianità effetti sorprendenti e per godere del fascino di un ambiente
senza uguali •
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KYOSS | GENNAIO 2011 | 43
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44 | KYOSS | GENNAIO 2011
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KYOSS | GENNAIO 2011 | 45
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46 | KYOSS | GENNAIO 2011
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la luce colpisce dritto al cuore
e disegnarla significa in primo luogo
conoscerla ed amarla
KYOSS | GENNAIO 2011 | 47
NEL DESIGN I RUBBRICA PUBBLIREDAZIONALE
light & love
Da Fontana Luce si ripercorre un sentiero importante nella storia del design contemporaneo.
Grandi maestri, inimitabili riproduzioni, paziente
ricerca e tenace spirito innovativo, insigniti da innumerevoli premi e consacrati nei più prestigiosi
Musei del mondo, fino alle creazioni più recenti,
espressioni dello spirito del presente e proiettate nel futuro. Perché la luce serve a migliorare la
qualità della vita.
La luce conferisce significati, disegna metafore e costruisce un palcoscenico di immagini e
colori che garantisce ad un ambiente la giusta
atmosfera, sempre. Anche per questo progettare la luce è oggi un tassello importantissimo
nel mondo del design. Lo showroom di Fontana
Luce cerca di soddisfare il sogno di illuminazione
48 | KYOSS | GENNAIO 2011
dove la luce è protagonista assoluta • Fontana luce
della clientela, attraverso un’attenta gamma di
prodotti collaborando solo con aziende che si
distinguono per la loro qualità. Una mirata ricerca di soluzioni innovative di altissimo design per
ogni ambiente della casa garantita dallo staff
completa l’offerta.
In Fontana Luce professionalità e competenza
si integrano con il vissuto di esperienze acquisite
in anni di lavoro, vengono presentate così quelle
soluzioni che vengono ormai riconosciute ricche
di valore aggiunto.
Protagonisti dello showroom sono le lampade intese come pezzi di design ed oggetti di alta qualità. Diverse collezioni in cui la cura di ogni dettaglio rivela la classe superiore dell’insieme, per
dare vita a prodotti unici, inconfondibile espres-
sione del modo italiano di intendere il design, lo
stile, la qualità. Fontana Luce studia lo stile di vita
contemporaneo e i percorsi dell’illuminazione, ricercando e sperimentando costantemente una
gamma di prodotti e proposte di illuminazione sia
di design classico che innovativo.
Essenzialità, performance tecniche, estetica e
attenzione per i dettagli: da Fontana Luce gli
elementi di forza di una lampada perfetta si ritrovano tutti, e ancora una volta, in questi oggetti
di design che fanno luce ed insieme arredano.
Sempre in linea con la ricerca e la creatività dello stile Fontana. Una creatività pronta ad illuminare con un tocco di stile, qualità e design puro
gli spazi del vivere contemporaneo •
KYOSS | GENNAIO 2011 | 49
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COMUNICArE L’ArCHITETTUrA | A CURA DI BENEDETTA DALL’AGNOLA
Vicenza presenta: glamour & fashion
Pantheon Tv: la programmazione di gennaio
Il 2011 firmato Pantheon
si inaugura parlando
di bellezza
Pantheon TV con l’anno nuovo presenta degli
approfondimenti dedicati alla moda, all’arte e
alla bellezza: un ventaglio di novità e anticipazioni raccontate da esperti del settore in chiave
innovativa e creativa.
A Vicenza è stata dedicata una giornata al
mondo dell’estetica: “Bellezza naturalmente”,
questo il focus che ha raccolto oltre settecento
presenze tra estetisti, hair-stylist, make- up artist
ed esperti del settore. Uno show per parlare e
toccare con mano le ultime frontiere nel campo
della bellezza. La giornata, promossa da Confartigianato, è stata un’occasione di incontri,
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convegni, sulle ultime avanguardie in tema di
bellezza.
La presidente nazionale Confartigianato estetica Anna Parpagiolla ha inaugurato la giornata
affiancata dall’esperto di bellezza Maurizio Busoni che ha illustrato le ultime frontiere nella ricerca estetica. Il Presidente Provinciale Categoria
Servizi per l’Estetica e l’Igiene Valter Casarotto
ha ricordato la piaga dell’abusivismo che purtroppo tocca tutti i servizi e che necessita di un
impegno comune •
www.pantheon.tv
il massaggio tibetano
Durante questa full immersion nel mondo della
bellezza, non è mancata una sezione dedicata al massaggio e al suo meraviglioso universo.
Pantheon è stato catturato dalla particolarità
di quello tibetano, una delle più antiche forme
di massaggio della terra. Si tratta di una tecnica
antica capace di curare i malesseri moderni e di
individuare i potenziali disturbi latenti. “Nel caso
di problemi specifici, il terapista lavora su particolari punti e meridiani” - spiega il maestro Antonio
Ranalli. Il massaggio comincia con l’applicazione dell’olio su tutto il corpo, poi segue un preciso
percorso corporeo che corrisponde alla suddivisione in tre “umori” che la medicina Tibetana
identifica nel corpo umano: il vento al centro del
corpo, la bile al lato destro e la flemma al lato
sinistro- conclude” •
SCHEDA TECNICA
Format:
Young Competition 2010
programma di stile
Una sforbiciata, il colore giusto, un colpo di spazzola e fon, per finire una spruzzata di lacca e
ualà l’acconciatura è pronta. Così si sono affrontati più di venti giovani talenti under trenta nella
Young competition 2010. Una competente giuria
ha decretato, dopo un’attenta valutazione, che
coniugava aspetti estetici, pratici, tematici e artistici “Il Salice piangente” di Luca Papi la creazione vincitrice.
Sul tema della natura i giovani hair stylist hanno
dato vita ad acconciature che hanno valorizzato la loro creatività in armonia con i lineamenti
delle modelle. È stata un’occasione per dare
valore aggiunto alla professione e alla creatività
degli acconciatori di domani oltre che un momento di confronto sulle ultime novità nel campo del capello •
lo show per concludere
in bellezza
e approfondimento
giornalistico culturale
Durata:
30 minuti circa
Cadenza:
settimanale
Rubriche:
7Pantheon,
Itinerari di Style
Partner:
FOAV (Federazione Ordine
degli Architetti del Veneto)
Nuova stagione, nuove pettinature...
Le novità in fatto di capelli, come per tutto il resto, si captano sempre durante le sfilate, come
per la moda sono gli stilisti a dettar legge, per
i capelli sono gli hairstylist. Special guest star in
questa giornata è stato Mario Firriolo eclettico
hair stylist torinese che ha presentato i prossimi
irrinunciabili must per primavera-estate 2011.
“I capelli sono una parte molto importante nel
look femminile - spiega il maestro - per fortuna
c’è spazio per tutte, ricce, lisce, more, bionde
con capelli lunghi, corti”.
La giornata non poteva concludersi senza ringraziare chi ha reso possibile questa giornata: il
Comune di Vicenza con l’assessore allo sviluppo
economico Tommaso Ruggeri, significativa è stata la presenza Gian Antonio De Mori, Presidente
di Demeral l’azienda partner che ha contribuito
alla realizzazione di questo grande spettacolo •
Sito:
www.pantheon.tv
Canale:
Sky EuroItaly Channel
(canale 893)
partner di:
Kyoss
Via Vecchia Ferriera, 22
36100 Vicenza
Tel. 0444 288178
c’è chi scende e c’è chi sale
INTErIOr | RUBRICA PUBBLIREDAZIONALE A CURA DI ANDREA E STEFANO DANZO
scegliere le scale • un elemento architettonico variabile
Le scale, oltre che necessarie in alcuni ambienti,
possono contribuire molto ad arricchire l’arredamento di un’abitazione. La scala, è da sempre,
una parte fondamentale di ogni edificio, soprattutto quelli che possiedono più piani; prima di
istallare una scala, è sempre bene rivolgersi ad
un progettista che ci aiuti e consigli sulla soluzione migliore.
Ne esistono di diverse tipologie, adatte ad ogni
ambiente, anche ai più piccoli. Di solito le troviamo nei corridoi, nelle stanze senza impegno oppure negli ingressi.
Si possono trovare diversi tipi di scale, l’importante è che rispettino le regole dell’equilibrio degli
scalini. In norma deve esserci una protezione tra
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il corridoio e la parte terminale degli scalini.
Nel caso di un’abitazione privata non è necessario e in caso di sinistri è il proprietario che se ne
assume le responsabilità. Una scala adatta ad
arricchire l’arredamento di una piccola casa e
allo stesso tempo molto utile per collegare i due
livelli di un appartamento è la celeberrima scale
a chiocciola, la quale essendo di dimensioni ridotte, non ingombra molto.
Questa tipologia di scala solitamente è prefabbricata e quindi il montaggio risulta semplice e
veloce; quasi viene realizzata in metallo o legno.
Altra tipologia di scala molto utilizzata negli interni di una casa è la scala a rampa; solitamente negli interni le rampe sono due con lo stesso
numero di scalini e divise da un pianerottolo. A
seconda della struttura, questo genere di scala
può dare un tocco di carattere all’arredamento
di un locale: può essere appoggiata al muro da
entrambe le parti oppure, molto di moda in questo periodo, avere i gradini inseriti direttamente
nel muro da un lato solo.
La corrente attuale propone di abbinare tra loro
materiali diversi nella struttura di una scala. Sempre più vengono quindi accostati il legno, il metallo e l acciaio.
Per ambienti spartani è adatto il legno, mentre
negli arredamenti classici è molto indicato, il ferro
battuto e, infine, negli ambienti più moderni stanno davvero bene scale in acciaio.
le scale, oltre che
necessarie in
alcuni ambienti,
possono contribuire
molto ad arricchire
l’arredamento
di un’abitazione
I gradini di una scala possono davvero rendere
molto particolare anche un arredamento molto
semplice per esempio se realizzati in vetro.
Nonostante la bellezza estetica di una scala sia
molto importante, è necessario ricordare che
ad essa sarebbe utile abbinare la praticità. Per
questo è consigliabile scegliere una scala nella
quale la profondità della pedana sia proporzionata all’altezza dei gradini; se la scala è particolarmente alta è consigliabile interromperla
da un pianerottolo che permetta, a chi ne ha
bisogno, il riposo.
Sono anche sempre più in voga le scale retrattili,
scale adatte per accedere a ripostigli sottotetto
attraverso per esempio una botola.
Queste scale occupano poco spazio perchè
sono richiudibili su sè stesse; anche questa tipologia, a seconda dello stile d’arredamento della
casa, può essere scelta in legno, alluminio e acciaio •
D&D studio
via Mastini, 20 - Valdagno (VI)
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STOrIE SU rUOTE | A CURA DI SIMONE PAVAN
Bluecar, una city car elettrica targata Pininfarina&Bollorè
sarà pronta fra un anno e prodotta a Torino
Figlia dell’accordo Pininfarina-Bolloré del 2008,
la BlueCar debutto` nella sua veste propotipale
come B0 (bzero) al Mondial de l’Automobile di
Parigi, suscitando molto interesse tra gli operatori
del settore. Oggi è una realizzazione in tandem,
sviluppata con l’ intenzione di produrne circa
70 mila unità, avrà un’autonomia di 250 km a
batterie elettriche cariche, che si prevede con
una durata di 200.000 km. Questo gioiellino sarà
prodotto negli stabilimenti Pininfarina a Torino, le
batterie invece in Francia e Canada. Una curiosa
ed utile iniziativa è la possibilità di noleggiarla a
330 euro al mese, chi avrà intenzione di acquistare la city car italo-francese, potrà prima testarla,
procedendo, quindi, all’ acquisto, in un secondo
tempo, solo dopo averne ammirato silenziosità
ed affidabilità. Elegante monovolume compatta
a trcaro italo feandes con trasmissione automatica e Pininfarina blue vcar Energia riparatrice
alla partenza del mezzoasmissione automatica,
con cinque porte e quattro posti, la Pininfarina
Bluecar è alimentata dalla batteria elettrica LMP
(Lythium Metal Polymere), alla quale è abbinato un dispositivo per lo stoccaggio dell’energia
(“supercapacity”), che recupera e immagazzina
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l’energia in frenata, per poi renderla disponibile
alla ripartenza del mezzo. La batteria LMP può
essere ricaricata ad una presa tradizionale e
permette un’autonomia di 250 km. Questa batteria immagazzina, a parità di peso, cinque volte
più energia rispetto ad una tradizionale e si ricarica in 5 ore. Non richiede alcuna manutenzione,
ha una durata di vita di circa 200.000 km e garantisce notevoli standard di sicurezza. Il pacco
batterie è alloggiato sotto il pianale fra i due
assali, permettendo di tenere il baricentro della
vettura basso; inoltre sono installate celle solari
sul cofano che alimentano gli equipaggiamenti
elettrici. La velocità massima è autolimitata a 130
km/h e mentre l’accelerazione da 0 a 60 km/h in
6”3. Tutti i materiali utilizzati per la costruzione, la
batteria e materiali interni sono riciclabili o riutilizzabili. L’abitacolo della vettura si rivela spazioso:
grazie all’attento studio e ai 4 sedili indipendenti
i passeggeri hanno molto spazio in relazione alla
ridotte dimensioni dell’auto; il tunnel centrale ha
un’originale forma a trampolino che si protende
verso la plancia ed ospita i comandi degli alzacristalli, il pulsante di regolazione degli specchietti retrovisori e l’originale comando della trazione
che ovviamente sostituisce la tradizionale leva
del cambio. Al centro del cruscotto, lo schermo
superiore fornisce le informazioni principali: velocità, autonomia, stato di carica della batteria.
Ma il cuore virtuale del sistema d’informazione
è il grande schermo touchscreen, che raggruppa il 90 per cento delle possibilità d’interazione
tra la vettura e il suo utilizzatore: sfiorandolo si
possono controllare la climatizzazione, il sistema
audio, il navigatore satellitare, il telefono, la modalità gestione di guida (eco, sport o ghiaccio).
Infine, un telecomando incorporato in un telefono portatile permette di controllare a distanza
lo stato di carica della batteria e di provocare il
suo preriscaldamento in modo che la vettura sia
immediatamente pronta a partire, anche dopo
essere rimasta parcheggiata a lungo. All’ultimo
salone di Parigi sono anche stati annunciati due
nuovi modelli destinati alla produzione in serie:
una 4 posti 2 porte ed una citycar 3 posti, tutte disegnate in collaborazione con Pininfarina.
Vincent Bollorè ha stimato che le auto elettriche
copriranno in futuro il 10-15% del mercato mondiale dell’auto e ha stimato a 40mila le Blue Car
in circolazione entro il 2013 •
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AUTOVEGA
Concessionaria Automobili - Via Bottego 20 - Arzignano - VI - Tel. 0444 477 625 - www.autovega.com
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design e tecnologia.
Touareg adesso è anche ibrida.
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pubbliredazionale
l’emozione di Jaguar e Land Rover
• Nella foto: Luigi Bisson.
• La sede di Bisson Auto ad Altavilla.
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esperienza e competenza
Bisson Auto si pone come essenziale credo aziendale il raggiungimento della massima soddisfazione dei propri clienti: “Un obiettivo questo da
raggiungere focalizzando tutte le risorse aziendali nell’ottica delle esigenze, per definizione
varie e mutevoli, dei clienti - spiega Luigi Bisson
- siamo concessionari Jaguar e Land Rover. Due
marchi dal carattere inconfondibile. Che passano attraverso il lusso sportivo di una Jaguar e l’incredibile spirito avventuroso che solo la guida di
una Land Rover riesce a trasmettere”.
Bisson Auto è un’azienda moderna che interpreta l’alto di gamma ed un definito posizionamento
di mercato non solo nella vendita di Land Rover
e Jaguar, ma anche nel garantire ad ogni cliente la possibile soluzione ad eventuali problemi legati al prodotto o ai servizi. La totale condivisione
di questa filosofia da parte dei titolari e di tutti
i collaboratori ha permesso a Bisson di sposare
anche la filosofia di Jaguar, da quest’anno, dopo
essere stato concessionario Land Rover per anni.
“Anni di esperienza nel settore automobilistico ci
hanno portato a scegliere di abbracciare anche il brand Jaguar - continua Luigi Bisson - qui
da noi l’ambiente confortevole e rilassato dello
spazio espositivo è pronto ad accogliervi insieme al personale qualificato ed a soddisfare al
meglio le richieste. Per provare le nuove Jaguar
e Land Rover o semplicemente per intrattenervi
in un ambiente in cui si respira la passione per le
belle automobili”.
Sin dall’inizio Bisson Auto ha rappresentato un solido partner per la Land Rover e ora anche con
Jaguar la sinergia è perfetta: “Con questi marchi
ricchi di storia condividiamo la medesima attenzione per il dettaglio. Per entrambi è la qualità
dei prodotti e dei servizi la strada del successo.
Il 2007 è stato l’anno della svolta e dell’inaugurazione della nostra nuova sede qui ad Altavilla,
mentre il 2010 ha rappresentato per noi un grande traguardo di attività, ma anche l’inizio di una
nuova sfida con Jaguar”.
Per Bisson Auto ha anche una forte importanza
l’assistenza al cliente: “Attraverso la nostra organizzazione siamo in grado di assistere i nostri clienti in tutte le loro esigenze. L’ampia serie di servizi
per la nostra clientela comprende, tra l’altro, anche un servizio di Test-Drive a domicilio, utile per
testare le dinamiche dei nuovi modelli; nonché
un percorso fuoristrada realizzato ad hoc dove
testare le potenzialità dei prodotti Land Rover. In
linea con la costante ricerca della massima soddisfazione dei nostri clienti, tutte le vetture sono
accuratamente esaminate prima dell’inizio dei
lavori ed è sempre garantita la qualità di tutti gli
interventi effettuati, avvalendosi rigorosamente
di personale addestrato e qualificato e delle
tecniche di riparazione più moderne”. Ciò che
Bisson ha voluto realizzare con la sua concessionaria è quindi un prezioso involucro che esprime
al massimo i valore dei marchi Land Rover e Jaguar. Tutto si realizza e si svolge nel rispetto degli
standard delle case madri, con un surplus di cortesia e professionalità che contraddistingue, da
sempre, Bisson •
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PErCOrSI FLOrEALI | RUBRICA PUBBLIREDAZIONALE A CURA DI KYOSS IN COLLABORAZIONE CON GIARDINERIA DRAGO
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anno nuovo, giardino nuovo
la pianta del mese
verso la primavera • ecco cosa fare per
piante e giardino
Nel mese di gennaio non sono necessari grandi
interventi in giardino. Dobbiamo preoccuparci di
tenere il prato e le aiuole ben puliti dalle foglie.
Nelle zone con il clima più mite, dove il rischio
di gelate è esiguo, durante queste settimane è
possibile potare gli arbusti da fiore a fioritura tardo primaverile o estiva, come ad esempio rose,
buddleje, caryopteris. Lasciamo intatti gli arbusti
che fioriscono all’inizio della primavera, come
calicanthus, forsizie, gelsomini, camelie, azalee;
poteremo queste piante dopo la fioritura, perchè adesso già preparano le gemme fiorali.
Durante questo periodo dell’anno è meglio utilizzare concimi con un alto valore di potassio e
fosforo, per rafforzare le piante; volendo è anche
possibile arricchire il terreno in preparazione alla
primavera: in questo caso utilizziamo del concime organico ben maturo. Questa operazione,
da effettuarsi a fine inverno, arricchisce il terreno
per alcuni mesi, in modo che le piante trovino
molti elementi nutritivi non appena ricominciano
a vegetare, quando le temperature tendono a
risalire e le giornate si allungano.
Se la stagione è molto secca è consigliabile ricordarsi di annaffiare le piante sempreverdi, che
non hanno un vero e proprio periodo di riposo;
nelle regioni con clima mite può essere necessario anche irrigare il prato o le siepi, anche se in
genere il mese di gennaio è abbastanza piovoso, tanto da permetterci di evitare annaffiature
abbondanti.
Durante il periodo invernale, la maggior parte
delle piante è a riposo. È il periodo ideale, quindi, per piantare arbusti da fiore in zolla o in vaso.
Siamo ancora in tempo per piantare le bulbose
a fioritura primaverile, soprattutto nelle regioni
dove gli inverni non sono molto rigidi; infatti queste piante sopportano il freddo solo se sono già
a dimora all’arrivo delle temperature più basse.
Se desideriamo invece qualcosa di pronto effetto, piantiamo delle viole che non temono il gelo
e fioriscono per tutto l’inverno. Anche l’erica è
molto adatta sia per il giardino che per i terrazzi
ed i balconi •
VIOLA DEL PENSIErO
Le viole del pensiero hanno fiori molto grandi e
di colori sgargianti, dal bianco al nero puro, privi
di profumo, a cinque petali, con centro scuro o
giallo, in contrasto con il resto del fiore. Alcune
varietà hanno venature scure che danno al fiore l’aspetto di un viso; ogni anno si aggiungono nuove varietà alle numerose già esistenti. Le
foglie sono verde scuro, ovate, non molto decorative; la fioritura avviene nei periodi freschi
dell’anno, in autunno e inverno e all’inizio della
primavera. Non temono il freddo, è quindi possibile porle a dimora anche quando c’è minaccia
di gelate, anzi solitamente le basse temperature
favoriscono la germinazione dei semi e fioriture
abbondanti •
GIARDINERIA DRAGO
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KYOSS | GENNAIO 2011 | 67
SALUTE! | RUBRICA PUBBLIREDAZIONALE A CURA DI KYOSS IN COLLABORAZIONE CON MEDICA GROUP
un lavoratore felice
è un lavoratore migliore
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sorridi, stai lavorando!
Proposte d’inverno:
l’importanza della medicina del lavoro, oggi
Chi lavora bene, lavora meglio. Si può sintetizzare così l’importanza attuale della Medicina del
Lavoro, fondamentale per ogni azienda che si
rispetti. “L’importanza della salute sul luogo di lavoro non può essere trascurata - spiega il dottor
Alessandro Lampreda di Medica Group – poiché è uno degli aspetti che più si fa sentire e
di cui l’azienda più risente, in caso di trascuratezza”. La progressiva diversificazione della legislazione, i cambiamenti continui delle esigenze
del mercato e delle esigenze interne richiedono
all’azienda un processo di evoluzione continuo e
complesso, dove la salute del dipendente diviene fondamentale.
Oggi conoscere e gestire le problematiche legate alla salute sul posto di lavoro vuol dire affrontare la tematica in modo “multidisciplinare”,
come spiega il dottor Lampreda: “La nostra struttura provvede ad eseguire, con una programmazione concertata in funzione delle esigenze
aziendali, gli accertamenti sanitari richiesti: sopralluoghi, visite mediche, accertamenti sanitari integrativi ed eventuali visite specialistiche. Il
nostro staff cura inoltre le scadenze delle periodicità e di tutti gli iter burocratici richiesti dalla
Legge alle aziende. Un servizio a 360 gradi che
esula dalla singola visita medica, ma che abbraccia tutta la struttura aziendale per farsene
carico. Puntualità ed efficienza dei nostri servizi
• Alessandro Lampreda, medico dietologo e mesoterapista,
competente in medicina del lavoro e presidente del
Poliambulatorio Medica Group.
sono garantite dalla professionalità delle risorse
umane impiegate e da processi informatici altamente integrati”.
La metodologia messa a punto e adottata da
Medica Group è frutto dell’esperienza accumulata negli anni in diversi settori e ambiti produttivi, dell’analisi delle tipologie aziendali, della
connessione con la normativa vigente. “Siamo in
grado di fornire servizi completi e altamente specializzati nel campo della sicurezza e dell’igiene
del lavoro - prosegue Lampreda - obiettivo dei
nostri servizi è oltrepassare i confini della semplice consulenza, per trasformarsi in una reale progettazione della salute e sicurezza per le aziende”.
È anche provato che un dipendente curato, è un
lavoratore felice. Perché non si può negare che
un benessere generale in azienda o in fabbrica
fa funzionare meglio tutto l’ambiente lavorativo:
“Molto spesso i titolari dimenticano il costo della
non-salute - conclude Lampreda - disagi fisici o
psicologici tra i dipendenti, demotivazione professionale, tensioni sociali nei reparti. Comportamenti del genere rendono più ostico il lavoro e
influiscono, alla fine, anche sulla produzione e sulla resa dei propri dipendenti. Perché un’azienda
è come una nave: se si è tutti in sicurezza e salute, si veleggia bene; se qualcuno soffre o si tira
indietro, c’è la possibilità di ammutinamento” •
il benessere dell’intestino
con l’idrocolonterapia
Gennaio, tempo di digiuno post-natalizio. Per
agevolare il pieno recupero dell’efficienza corporea attraverso il ripristino della naturale funzionalità intestinale e del benessere psico-fisico che
l’accompagna, Medica Group srl offre a prezzi
promozionali la idrocolonterapia, ideale per:
- eliminare, attraverso una profonda e completa
pulizia, le scorie e le tossine che si accumulano
nell’intestino
- ripristinare la flora batterica intestinale attraverso la successiva assunzione di fermenti lattici
- ristabilire la naturale motilità dell’intestino.
La promozione durerà fino al 31 marzo 2011 •
la bellezza passa anche
dalla pelle
Medica Group srl, consapevole dei forti legami
che ci sono tra bellezza-salute psicologica-salute fisica delle persone, in collaborazione con
Golden Light e la clinica Pallaoro di Padova,
promuove presso la propria sede:
- fotoringiovanimento per contrastare l’invecchiamento cutaneo (macchie, pori dilatati,
couperose, segni da acne, ecc.)
- rassodamento lassità cutanea – anti aging per
contrastare il rilassamento cutaneo (rughe,
zampe di gallina, doppio mento, smagliature)
- depilazione con laser - luce pulsata per una depilazione totale permanente •
MEDICA GROUP srl
Via L. Da Vinci, 41
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KYOSS | GENNAIO 2011 | 69
SAPOrI | A CURA DI KYOSS IN COLLABORAZIONE CON VICENZA QUALITà
sapori di gennaio
Broccolo Fiolaro
Appartenente alla famiglia delle Brassicacee
conosciuta in Europa fin dall’epoca romana,
il broccolo fiolaro ha la particolarità di non assomigliare né per forma, né per gusto alle altre
varietà di broccolo: a differenza dei fratelli, non
forma infatti il fiore, ma dei piccoli germogli chiamati fioi, da cui il nome broccolo fiolaro.
Coltivato sulle colline di Creazzo, la pianta si raccoglie da gennaio a febbraio •
SFORMATO DI FIOLARO E SCAMPI
Ingredienti:
500g di broccolo fiolaro di Creazzo
2 uova e 1 tuorlo
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano
300ml di latte
½ bicchiere di vino bianco
1 bicchiere di panna liquida fresca
4 scampi
1 cucchiaio di base per soffritto
2 pomodori maturi
50g di burro
sale e pepe
Preparazione:
Cuocere in abbondante acqua salata i broccoli fiolari, scolarli, raffreddarli subito in acqua e
ghiaccio, strizzarli bene e passarli al mixer. Aggiungere a questi il latte, il formaggio, le uova
sbattute, il sale e il pepe. Prendere quattro stampi individuali, imburrarne l’interno e distribuirvi il
composto di broccoli. Cuocere a bagnomaria in
forno caldo a 180° per 20 minuti. Nel frattempo, in
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una padella mettere il restante burro e le verdure tritate e infine aggiungere gli scampi. Rosolare
un paio di minuti a fuoco moderato e bagnare con il vino bianco. Appena riprende a bollire,
staccare le code e rimettere le teste nella padella, aggiungendo i pomodori tagliati a cubetti
e la panna. Regolare di sale. Quando gli sformini
di broccolo saranno cotti, toglierli dal forno e farli
riposare per 5-6 minuti prima di staccarli delicatamente capovolgendoli sui piatti da portata,
preferibilmente caldi. Mettere su ognuno una
coda di scampo, dopo averla naturalmente sgusciata e pulita. Ricoprire con la salsina e servire.
Vini consigliati da Kyoss:
Sauvignon dei Colli Vicentini: colore giallo
paglierino più o meno intenso con sfumature
verdognole. Profumo inebriante, intenso, aromatico ma non volgare se prodotto in aree collinari.
Sapore asciutto, brioso, ma sempre elegante e
appagante.
Mostarda Vicentina
Alimento nato dalla necessità di conservare la
frutta fuori stagione, la mostarda è una confettura di frutta candita, speziata con senape forte.
Sembra stata elaborata per la prima volta dalla
famiglia Breganze in un ricettario famigliare del
1879. La ricetta vicentina è legata all’utilizzo delle mele cotogne, tipiche del Veneto, e prescrive
la frutta solo in piccolissimi pezzi. La polpa della
mela viene fatta cuocere assieme ad un 40% di
zucchero a 60° per circa un’ora, quindi si lascia
raffreddare, si mescola delicatamente e si aggiunge la senape desiderata. Si presenta come
una confettura opaca, densa, di color giallo paglierino; il sapore e l’odore sono molto forti, piccanti e acri, ma il gusto è dolce e gradevole •
COSTOLETTA DI MAIALE COL PiEN PiCANTiN
Ingredienti:
Costolette di maiale con l’osso
Mostarda vicentina
Parmigiano Reggiano
Farina bianca 00
Uovo
Pangrattato
Burro
Olio extravergine d’oliva
Sale e pepe
Vini consigliati da Kyoss:
Cabernet Doc Colli Berici: Colore rosso rubino carico tendente all’arancione con l’invecchiamento. L’aroma è gradevolmente intenso e
decisamente caratteristico. Il sapore è robusto,
asciutto, giustamente tannico.
Preparazione:
Aprire la costoletta di maiale a libro e farcirla
con un cucchiaio di mostarda vicentina e delle
scaglie di parmigiano reggiano, richiudendola
poi con degli stuzzicadenti. Passarla quindi nella
farina, nell’uovo sbattuto e nel pagrattato e cuocerla a fuoco dolcissimo, in padella con olio e
burro, saltandola e pepandola a piacere. Prima
di servirla farla asciugare un po su un piatto con
carta assorbente.
KYOSS | GENNAIO 2011 | 71
SAPOrI | A CURA DI KYOSS IN COLLABORAZIONE CON VICENZA QUALITà
La Mosa
LA MOSA
La mosa è una delle zuppe più cadute in disuso: non la si trova più nemmeno nelle vecchie
osterie, dimenticandosi che, anni fa, una buona
mosa calda, irrorata con un filino di latte freddo
munto da poco, era considerata una delizia. Facendola poi piuttosto liquida, vi si poteva cuocere assieme il riso e diventata così la minestra dei
giorni di festa •
Ingredienti:
Suca marina (zucca gialla) 800gr
Burro 80gr
1 litro di latte
sale
Preparazione:
Con un coltellino pulire bene la zucca dalla scorza e dai semi e metterla, tagliata a grossi pezzi, in
acqua bollente salata. Farla cuocere per mezzora abbondante finchè la polpa sarà ben tenera.
Passarla in uno schiacciapatate, raccogliendo il
passato ottenuto in ua casseruola dove in precedenza è stato fatto sciogliere il burro. Porre il
recipiente sul fuoco e, continuando a mescolare, far soffrigere il tutto. Aggiungere lentamente
il latte bollente senza mai mettere di mescolare.
Portare nuovamente a bollore e salare. Aggiungere a piacere il parmigiano o una spolveratina
di zucchero.
Vini consigliati da Kyoss:
Sauvignon dei Colli Berici: colore giallo paglierino. Profumo delicato, aromatico ma caratteristico. Sapore asciutto, brioso, ma armonico e
appagante. Fresco.
72 | KYOSS | GENNAIO 2011
APPUNTAMENTI e curiosità | A CURA di michele amadio
sagra del Broccolo Fiolaro
Il Broccolo Fiolaro di Creazzo era destinato
all’oblio. Oggi è tornato ad essere famoso e apprezzato in tutta Italia grazie agli sforzi del compianto Severino Trentin, cuoco del ristorante Da
Zamboni di Lapio. A Milano vanta un ambasciatore d’eccezione come Carlo Cracco, è oggetto di studi e ricerche, al centro di una De.Co.,
ha una sua Confraternita ed è protagonista di
una Sagra. Sagra organizzata dalla Pro Loco di
Creazzo in programma dal 14 al 23 gennaio a
Creazzo.
Info: Tel. 0444 523285
www.ilbroccolofiolaro.it
Recioto e Torcolato in piazza
A gennaio i vini vicentini scendono in piazza. A
Breganze il 16 gennaio con la “Prima del Torcolato” e a Zermeghedo il 23 gennaio con la settima
edizione dei “Picai del Recioto”.
Occasioni speciali per vedere la spremitura
pubblica delle due varietà di uve bianche della
provincia di Vicenza. Interessante, inoltre, il convegno dal titolo “Energie rinnovabili dall’agricoltura: Zermeghedo esempio regionale” che si
terrà a Zermeghedo nella mattinata del 16 gennaio.
Info: www.stradadelrecioto.com
www.stradadeltorcolato.it
novità: I Capitelli del Palladio
Una novità per i palati più golosi ed esigenti:
sono i Capitelli del Palladio. Si tratta di particolari cioccolatini ispirati ai capitelli dorici, ionici e
corinzi dell’architetto vicentino Andrea Palladio.
Sono a forma di piccole tavolette, prodotti con
cioccolato bianco o al latte, che ricordano molto la pietra tenera di Vicenza. Li propone la Cioccolateria del Duca di Montebelluna. I Capitelli
rientrano tra le proposte collezionate da VILLA
(Vicenza Luxury Labels), il marchio dell’enogastronomia d’eccellenza vicentina.
Info: Tel. 0444 405440
www.vicenzavilla.it
nel nome del Tai
Prende il volo il Tai, il nuovo nome scelto per il
Tocai Rosso. La nuova denominazione è stata
presentata ai consumatori italiani e stranieri in un
modo originale. Grazie all’organizzazione della
Regione del Veneto infatti il Tai viene proposto
in degustazione all’aeroporto Marco Polo di Venezia. Inoltre, il Tai Rosso sarà oggetto nei prossimi
mesi di workshop in varie città italiane e speciali
tour nel territorio vicentino per conoscere le caratteristiche di questo vino, di piacevole beva e
dai molteplici abbinamenti.
Info: Tel. 0444 896598
www.consorziovinicolliberici.it
KYOSS | GENNAIO 2011 | 73
L’arte del restauro...
…è anche la ricerca
di un valore estetico:
ritrovare quanto rimane
di antico, accettando
i segni lasciati dal tempo.
Il gusto raffinato della
tradizione per rendere
ancora più bella
la vostra casa.
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ritrovati
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APPUNTAMENTI CON L’ArTE | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS
Joel Stein
fino a domenica 16 gennaio
LAMeC, Basilica Palladiana
Piazza dei Signori - Vicenza
Retrospettiva 1946-2010. Colore, luce, geometria,
movimento, interazione.
Orario: da martedì a domenica 10.30-13.00 e
15.00-19.00. Aperta fino al 16 gennaio 2011.
Info: 0444 222122
[email protected]
dimensioni creative
Fino a domenica 16 gennaio
Di_segnolibero, C.so Fogazzaro 86
Galleria S. Lorenzo 6 - Vicenza
In una doppia personale le artiste Sandra
Longo e Carola Tognolini, attraverso le
diverse dimensioni del loro operare creativo,
conducono lo spettatore in un evento dal
suggestivo fascino estetico.
Info: 0444 325598
Matteo Fato e Elisabetta Novello
fino a domenica 30 gennaio
AB23, Contrà Sant’Ambrogio, 23 - Vicenza
Orario: giovedì e venerdì 15.00-19.00, sabato e
domenica 10.00-12.30/15.00-19.00.
Ingresso libero.
Info: 0444 222122
[email protected]
carta e inchiostro
fino a giovedì 23 dicembre
Stamperia d’arte Busato
Contrà Porta Santa Lucia 38 - Vicenza
Rassegna di incisione contemporanea.
Orari: tutti i pomeriggi 15.00-19.00.
Ingresso libero.
Info: 0444 513526
Vicenza città bellissima
il colore delle idee
fino a domenica 30 gennaio
Casa Cogollo detta del Palladio
Corso Palladio, 165 - Vicenza
Mostra dei lavori presentati al “Concorso per
piccole opere di design”. Orario: da martedì a
domenica 10,30-13.00/15.00-19.00.
Ingresso libero.
Info: 0444 222122
[email protected]
fino a lunedì 31 gennaio
Libreria Novearti, Piazza Biade 11 - Vicenza
Ritratti di importanti personaggi letterari e
cinematografici della cultura del nostro Paese:
Pasolini, Rino Gaetano, Gaber e tanti altri
nell’interpretazione dell’artista Roberto Agostini.
Info: 0444 546046
Vincenzo Vedovato
fino a domenica 13 febbraio
Di_segnolibero, C.so Fogazzaro 86
Galleria S. Lorenzo 6 - Vicenza
Vincenzo Vedovato avvalendosi di una
sensibile propensione estetica affinata dalla
collaborazione con registi.
Info: 346 3720260
76 | KYOSS | GENNAIO 2011
La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi
L
U
o spirito della tradizione rurale, con charme
n percorso nel gusto
con il re della tavola
Protagonista indiscusso della cultura contadina veneta fin dall’antichità, il maiale è il simbolo per eccellenza di quel legame con il
territorio e conoscenza della cultura locale che La Borina ha deciso
di portare avanti. Ed è così che nelle due serate del 15 e 22 gennaio La Borina ci riporta alle tradizioni venete e alla saggia abitudine
popolare di gustare il maiale in tutte le sue declinazioni. Le fredde
serate invernali si uniranno al caldo profumo della carne insieme alle
spezie e alla musica dal vivo di Ricky e Debby per un menù tutto da
assaporare.
AGRITURISMO LA BORINA
via Borina 209 - San Bonifacio (VR)
Tel. 045 6183153
KYOSS | GENNAIO 2011 | 77
APPUNTAMENTI CON LA MUSICA | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS
all’Opera buffa...
Mr. Uk One
martedì 11 gennaio - ore 18
Conservatorio Pedrollo, Vicenza
Concerto del baritono Leonardo Nibbi e
del pianista Riccardo Mascia. Musiche di F.
Schubert, G. Rossini, G. Donizetti, G. Verdi, P.
Mascagni, N. Rota.
Info: 0444 507551
giovedì 13 gennaio - ore 21
Sabotage Bar, Vicenza
Mr. Uk One-Man Band feat. Matteo Zerbinati
From Home. Il suo repertorio spazierà dagli anni
‘50 ai giorni nostri.
Info: 392 8721609
[email protected]
Rat Race
soundtrack
giovedì 13 gennaio - ore 21.30
Birracrua, Strada Monte Crocetta, 6 - Vicenza
Rat Race a tribute to Bob Marley. Una serata in
unplugged per questo gruppo di Vicenza con
i brani del mitico Bob rivisitati per noi in chiave
acustica. Price: voce e chitarra, Lorenzino: basso
elettrico, Mamo: batteria e percussioni.
Info: [email protected]
0444 965141
venerdì 14 gennaio - ore 21
Teatro Spazio Bixio, Vicenza
Concerto di musiche da film con i Kairòs
Quartet: Roberto Jonata–pianoforte, Matteo
Marzaro–violino, Michele Sguotti–viola, Giordano
Pegoraro–violoncello
Info: 0444 322525
[email protected]
Strana Officina (LI, heavy metal)
concerto
venerdì 14 gennaio - ore 21
Sabotage Bar, Vicenza
Evento eccezionale: arrivano gli Strana Officina,
capostipiti del metal italiano! A Livorno a metà
degli anni settanta Fabio Cappanera alla
chitarra, Roberto Cappanera alla batteria ed
Enzo Mascolo al basso, danno vita a quella che
diventerà una delle band apripista dell’heavy
metal italiano.
Info: 392 8721609 - [email protected]
sabato 15 gennaio - ore 21
Sala polivalente, Meledo
Una serata dedicata al canto spiritual e gospel:
un vero e proprio concerto che si trasforma in
dialogo con il pubblico.
Info: [email protected]
348 7820306
McNando - irish & ethno music
Laura Bortolotto
sabato 15 gennaio - ore 21.30
Equobar, Strada Marosticana, Polegge
Violino, voce, bansuri, djembè, imbutofonia e
loop acustici dal vivo, con parti ritmiche, tappeti
sonori e riff eseguiti e autoregistrati al momento.
Interpretazioni grintose, visive, coinvolgenti,
evocative e dal grande impatto sonoro.
Info: [email protected]
346 7265477
martedì 18 gennaio - ore 18
Concerto della vincitrice del Concorso
violinistico Città di Vittorio Veneto, edizione 2010.
Musiche di J.S. Bach, N. Paganini, E. Ysaye.
Info: 0444 507551
Mood acoustic trio
Grand Sound Heroes
Ipnodelica in concert
giovedì 20 gennaio - ore 21.30
Country Club Birracrua, Vicenza
Dal 2007 propongono una una miscela di pop e
rock internazionale d’effetto, solo e puro suono
acustico: chitarre e voci.
Info: [email protected]
0444 965141
venerdì 21 gennaio - ore 21
Sabotage Bar, Vicenza
I Grand Sound Heroes provengono dal “north
east of Italy”e suonano Rock con la “R”
maiuscola: acido, mistico e caldo come un
mezzogiorno desertico nella Death Valley.
Info: 392 8721609
[email protected]
sabato 22 gennaio - ore 21.30
Equobar, Strada Marosticana 350 - Vicenza
Musica New wave / Psichedelica /
Sperimentale.
Info: [email protected]
346 7265477
Barthomieu
le stagioni del Sergente
martedì 25 gennaio - ore 18
Conservatorio Pedrollo, Vicenza
Concerto del Quertetto di flauti “Barthomieu”.
Fabio Bacelle, Antonio Vivian, Stefania Soave,
Chiara Semino. Musiche d L. Gianella, F.
Mendelssohn-Bartholdy, M. Barthomieu, H.
Lindholm, F. Jean-Jean.
Info: 0444 507551
domenica 30 gennaio - ore 17
Auditorium Da Vinci, Via Vicenza 1 - Altavilla
Omaggio all’opera e alla vita di Mario Rigoni
Stern attraverso la lettura di alcune delle pagine
più intense scritte dall’autore asiaghese nel
corso del secondo dopoguerra.
Info: 347 3180555
[email protected]
www.centroapolloni.com
La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi
APPUNTAMENTI CON IL TEATRO | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS
sogno di una notte d’estate
Marta Cuscunà - è bello vivere liberi
sabato 15 gennaio - ore 21
Teatro Comunale di Vicenza - Viale Mazzini, 39
Di William Shakespeare, traduzione di Patrizia
Cavalli, con Carlo Cecchi, regia di Carlo
Cecchi, produzione Teatro Stabile delle Marche.
Patrocinio Accademia Nazionale d’Arte
Drammatica “Silvio D’Amico”.
Info: 0444 324442
[email protected] www.tcvi.it
sabato 15 gennaio - ore 21
Teatro Astra, Contrà Barche, 53 - Vicenza (VI)
Ispirato alla biografia di Ondina Peteani, prima
staffetta partigiana d’Italia - Deportata ad
Auschwitz n° 81 672. Un progetto di teatro civile
per un’attrice, cinque burattini e un pupazzo.
Uno spettacolo per riscoprire l’atmosfera vitale
e vertiginosa di quel periodo della nostra storia
in cui tutto sembrava possibile.
Info: 0444 323725 - www.teatroastra.it
seven in condotta
electroshow
sabato 15 gennaio - ore 20.45
Teatro Gioia, Caldogno
Tutti che gridano allo scandalo, che invocano
il 5 in condotta, che si chiedono quale sarà
la scuola del futuro, quella senza libri di testo
e senza insegnanti? Si imparerà la Divina
Commedia grazie a un microchip impiantato
nel cervello?
Info: 340 0572206
sabato 15 gennaio - ore 21
Teatro Spazio Bixio, Vicenza
Cabaret grottesco-futurista di e con Francesca
Botti. Regia di Loredana Bugatti. La società
moderna bombarda i cittadini delle sue
metropoli con continui messaggi che vogliono
indicare la giusta via da seguire per la
realizzazione personale.
Info: 0444 322525 - [email protected]
i magnagati
El garofolo rosso di A.Fogazzaro
magnagati
sabato 15 gennaio - ore 21
Teatro comunale, Piazza V.Veneto - Costabissara
Libero adattamento di D. Dal Maso e A. Zordan
de “I magnagati” di Piovesan. Regia di Alvin.
“Vicentini Magnagati” offre uno spaccato della
vita quotidiana nella Vicenza a cavallo tra le
due guerre.
Info: 0444 370470
sabato 15 gennaio - ore 20.45
Auditorium Comunale
Piazza Zanella, 42 - Chiampo
Compagnia La Trappola. Atto unico in un
colorito e vivace dialetto veneto per celebrare
il centenario della morte dell’illustre scrittore
vicentino Antonio Fgazzaro.
Info: 0444 475234
Hip Hop e Hype con Carlos
la piccola fiammiferaia
domenica 16 gennaio - ore 15 e 16.30
Ritmo Metropolitano, Via Montecchi 23 Vicenza
Stage di Hip Hop con Carlos Kamizele. Ospite
alla puntata del serale di “Amici” di Maria de
Filippi, è tra i più rappresentativi personaggi
dell’hip hop in Italia.
Info: 393 2656279
www.ritmometropolitano.com
domenica 16 gennaio - ore 17
Teatro S.Marco
Contrà San Francesco, 76 - Vicenza
I giovani ballerini dell’associazione sportiva
dilettantistica Beat Street porteranno sul palco
del teatro S.Marco una delle favole natalizie
più belle. Lo spettacolo è adatto ai bambini ma
anche agli adulti che hanno anc ora voglia di
sognare.
Info: 0444 302574
il meglio dell’Anonima
Heina e il Ghul
sabato 22 gennaio - ore 21
Teatro S. Antonio, Montecchio Maggiore
Spettacolo teatrale dell’Anonima Magnagati.
La prenotazione del posto è obbligatoria.
Info: 0444 696079
www.casajoseph.it
domenica 23 gennaio - ore 17
Teatro Mattarello, Corso Mazzini, 22 - Arzignano
ITeatro Ragazzi, Cooperativa Teatro laboratorio.
Info: 0444 453315
www.trendeventi.it
il berretto a sonagli
io sono Caino
la bottega del caffè
domenica 23 gennaio - ore 16
Teatro San Giuseppe, Vicenza
La signora Beatrice, fuori di sé a causa del
tradimento del marito con la moglie del suo
segretario, il signor Ciampa, chiede aiuto al
Delegato Spanò per far scoppiare lo scandalo...
Info: 0444 962136
sabato 29 gennaio - ore 21
Sala Consiglio, Altavilla Vicentina
Reading di Armando Carrara per la Giornata
della Memoria e per il Giorno del Ricordo.
Ingresso libero.
Info: 0444 220359
sabato 29 gennaio - ore 21
Teatro Comunale Verdi, Costabissara
Compagnia Ensemble Vicenza Teatro, libero
adattamento e regia di R.Giglio. La bottega
del caffé è una commedia di Carlo Goldoni
con alcune peculiarità formali che la rendono
atipica fra le cento e più scritte da questo
autore, per la storia ed il titolo.
Info: 0444 370470
La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi
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APPUNTAMENTI DA NON PERDERE | A CURA DELLA REDAZIONE DI KYOSS
“I racconti campagnoli
di Caterina Percoto”
opinioni a costo zero:
destinazione Destino.
giovedì 13 gennaio - ore 16
Gallerie di Palazzo Leoni Montanari, Vicenza
Relatrice: prof. Adriana Chemello. Ente
organizzatore: Società Dante Alighieri.
Info: 800 578875
giovedì 13 gennaio - ore 21
Equobar, Strada Marosticana 350 - Vicenza
Nicoletta Simeone studiosa di Cabala: il
Destino nella tradizione della Cabala. Possiamo
scegliere il nostro Destino? Ingresso libero.
Info: [email protected]
346 7265477
Hamer
laboratorio di scrittura creativa
scelta dell’itinerario e della traccia
giovedì 13 gennaio - ore 21
Galla Caffè Primo Piano
Piazza Castello 2/a - Vicenza
Laboratorio di scrittura creativa con Laura
Liberale. Sesta sessione, artigianato della
narrazione, i dialoghi. Ente organizzatore:
Spritzletterario.
Info: [email protected]
347 7287555
giovedì 13 gennaio - ore 20.45
Sede CAI, Contrà Porta S. Lucia 95 - Vicenza
Conduzione di una gita. Ingresso libero.
Info: 0444 513012
country
venerdì 14 gennaio - ore 20.45
sala comunale di Fellette
Romano d’Ezzelino - Romano d’Ezzelino
Le 5 leggi biologiche scoperte dal dott.
Hamer. Incontro informativo su: “Le 5 leggi
biologiche scoperte dal dott. Hamer”, con
Adriano Buranello, naturopata, cromopuntore
e consulente delle 5 leggi biologiche del dott.
Hamer.
Info: 320 3012657 - [email protected]
lunedì 17 gennaio - ore 20.45
Ritmo Metropolitano
Via Montecchi 23 - Vicenza
La Line dance e il ballo Country è un ballo in
formazione senza contatto fisico nel quale un
gruppo di persone balla su una o più linee, tutti
rivolti da uno stesso lato ed eseguono le stesse
coreografie nello stesso tempo.
Info: 393 2656279
www.ritmometropolitano.com
Strategia della pensione
la bambina del treno
martedì 18 gennaio - ore 18.30
Galla Caffè Primo Piano
Piazza Castello 2/a - Vicenza
Maria Rossella Perandin presenta il libro
“Strategia della pensione” (edizioni Cleup).
Ingresso libero.
Info: 0444 225290
sabato 22 gennaio - ore 16
Centro Culturale San Paolo, Vicenza
Incontro con l’autrice: Lorenza Farina e
l’illustratrice: Manuela Simoncelli. Legge il
racconto: Franca Grimaldi. Con le musiche dal
vivo di Riccardo Bertuzzi.
Info: 0444 937499
[email protected]
“El calore de i giorni,
el colore de la vita”
lunedì 24 gennaio - ore 16
Biblioteca Internazionale “La Vigna”, Vicenza
Raccolta poetica in dialetto di Laura Fasson,
presentata da Ines Scarparolo.
Info: 333 50318961
l’invenzione del popolo ebraico
la strada di Levi
lunedì 24 gennaio - ore 18.30
Galla Caffè Primo Piano
Piazza Castello 2/a - Vicenza
In occasione della Giornata della Memoria
Ilia Pedrina presenta il libro di Sand Shlimo
“L’invenzione del popolo ebraico”.
Info: 0444 225290
martedì 25 gennaio - ore 20.30
Centro Culturale San Paolo, Vicenza
Film di Davide Ferrario e Marco Belpoliti. Italia
2005.
Info: 0444/937499
[email protected]
Fausto de Stefani: lungo i sentieri
dell’armonia
giovedì 27 gennaio - ore 20.30
Teatro Modernissimo, Via Broli
Noventa Vicentina
Uno dei più grandi alpinisti esistenti, ma anche
nauralista, fotografo e impegnato in progetti
umanitari, Fausto De Stefani racconterà se
stesso e le proprie esperienze di vita.
Info: [email protected]
www.cainoventa.it
“Racconti di un visionario”
l’assenza del limite
giovedì 27 gennaio - ore 20.45
Auditorium Scuole “Da Vinci”
Via Vicenza - Altavilla Vicentina
Presentazione del libro di Luca Bassanese.
Ingresso libero.
Info: 0444 220359
giovedì 27 gennaio - ore 18.30
Galla Caffè Primo Piano
Piazza Castello 2/a - Vicenza
In occasione della Giornata della Memoria
Bortolo Brogliato presenta il libro “L’assenza del
limite: i bambini e la Shoà”.
Info: 0444 225290
La redazione non è responsabile di eventuali cambiamenti di date e/o programmi
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