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ANNO IX - NUMERO 1/2012 ECHO LED www.disano.it DISANO ILLUMINAZIONE s.p.a. 20089 Rozzano (MI) v.le Lombardia, 129 centralino 02/824771 (20 linee passanti) telefax 02/8252355 Email: [email protected] web: www.disano.it DISANO LIGHTING MAGAZINE - ANNO IX - NUMERO 1/2012 PERIODICO DEL GRUPPO Water-proof fixture with high-performance LEDs INFRASTRUTTURE Il progetto di luce per Torino Porta Susa pagina_ECHO_LED.indd 1 3/23/2012 8:33:16 AM SPECIALE I nuovi prodotti Disano a Light+Building 2012 editoriale Un nuovo modo di fare luce Light+Building, la più importante fiera mondiale dell’illuminazione, mette in scena a Francoforte tutte le potenzialità del cambiamento tecnologico. I LED, la grande novità degli ultimi anni, sono diventati ormai uno dei simboli delle nuove tecnologie, in grado di realizzare prodotti più efficienti, a basso consumo, amiche dell’ambiente. Il modo più semplice per raccontarvi l’evoluzione tecnologica e stilistica nel mondo della luce è quello di presentarvi i nuovi prodotti della Disano illuminazione, che trovate nella seconda parte di questo numero della rivista. Le novità sono tante, a cominciare dall’illuminazione stradale dove l’attenzione è rivolta al risparmio energetico, ma anche a fattori estetici come il design per il migliore inserimento dei lampioni nel contesto ambientale e paesaggistico. La luce può essere modulata per evidenziare i percorsi differenziati (per auto, biciclette, pedoni) che caratterizzano le città attuali. Nuove sorgenti e nuovi proiettori sono anche in grado di dialogare con architetture antiche e moderne per dare un nuovo volto serale alle nostre città. Nel settore delle luci d’interni, la varietà di dimensioni, materiali, sorgenti luminose è tale da offrire sempre più strumenti per la fantasia e la creatività del progettista. Una luce sempre più a misura d’uomo progettata per accompagnare tutti i momenti della giornata, dal lavoro allo shopping, al divertimento, fino al relax nel proprio ambiente domestico. Accendere una nuova luce, con un rinnovamento tecnologico ed estetico, può essere quindi un segno concreto di uscita dal buio della crisi. Lo dimostrano anche i progetti che presentiamo nella prima parte della rivista, da nuovissime infrastrutture come la stazione di Porta Susa a Torino ad archittetture storiche come il Palazzo dei Rettori nel centro di Belluno. Infine una segnalazione per i nostri lettori: da questo numero non trovate la traduzione dei testi in inglese perché la rivista esce in quattro edizioni distinte (italiano, inglese, francese e spagnolo). Senza rinunciare alla diffusione internazionale, rendiamo più agevole la lettura e guadagnamo spazio per i nostri articoli, per continuare a raccontarvi sempre meglio il mondo della luce. Appuntamento quindi a Francoforte dal 15 al 20 aprile, allo stand Disano, Hall 3.1 E21. Giorgio Sottsass periodico del gruppo Disano Lighting Magazine Anno IX • numero 1 gennaio-aprile 2012 Periodico quadrimestrale di aggiornamento professionale e culturale nel settore illuminotecnico Registrazione del Tribunale di Milano n.114 del 01/03/2004 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale Posta Target Magazine Direttore Giorgio Sottsass Direttore responsabile Alessandro Visca News dall’Italia 18 Catania Illuminazione industriale nell’impianto di trattamento di rifiuti solidi urbani 30 Alba Un’atmosfera più accogliente nel nuovo punto vendita delle librerie San Paolo Impaginazione Elda Di Nanno Traduzioni MT Languages, Milano Comitato Scientifico Giancarlo Marzorati, Architetto Aldo Cingolani, Architetto Raffaella Mangiarotti, Designer Massimo Marzorati, Lighting Designer Deborah Burnett, Designer Chiara Dynys, Artista Vladimir Kocet, Lighting Designer Zrinko Simunic, Lighting Designer Realizzazione editoriale Newton EC srl, Milano Hanno collaborato a questo numero Monica Autunno, Silvio D’Ascia, Greta La Rocca Iconografia Beatrice Arenella, (copertina pp. 46-59) Guido Clerici (pp. 4-13, 24-29), Corbis Images (pp. 35, 44), Ana Kostic (pp. 14-17), Fotolia (pp. 62-65, 71-72, 74-75, 81, 85, 8889, 91, 96). Getty Images (78, 81-82, 87). Editore Edizioni Grafiche Mazzucchelli srl, Settimo milanese (MI) Stampa Grafiche Mazzucchelli spa, Settimo milanese (MI) Per ricevere una copia rivolgersi a: Newton EC srl - via Dezza 45, 20144 Milano Tel. 024693838 - Fax 0239400289 e-mail [email protected] I dati sono trattati elettronicamente e utilizzati dall’Editore “Edizioni Grafiche Mazzucchelli” per la spedizione della presente pubblicazione e di altro materiale. Ai sensi dell’art. 13 Legge 675/96 è possibile in qualsiasi momento e gratuitamente consultare, modificare e cancellare i dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Edizioni Grafiche Mazzucchelli Via IV Novembre, 50 - 20019 Settimo Milanese (Mi) 2 News dal Mondo 14 Serbia Illuminazione interna funzionale ed esterna decorativa per la casa del calcio 24 Pura L’illuminazione conferisce identità a un nuovo percorso urbano sommario 4 Progetti Belluno: i Led raccontano la storia antica dei Rettori 34 Sport Un velodromo scavato nella roccia 46 Grandi Progetti Connessioni luminose 61 Speciale Light+Building Nuove luci in città Architetture magiche Interni la luce che arreda 2012 3 progetti di Monica Autunno/foto di Guido Clerici Belluno: i Led raccontano la storia antica dei Rettori Una nuova illuminazione per la facciata del Palazzo quattrocentesco che oggi ospita la sede della Prefettura, nel pieno centro della cittadina veneta. Anche nelle ore serali il palazzo mostra la sua storia e quella degli splendori passati della città 4 5 L’edificio è quattrocentesco, lo stile gotico veneziano poi arricchito di suggestioni del Rinascimento. Oggi il monumentale Palazzo dei Rettori, situato nel pieno centro di Belluno, a pochi passi dallo splendido Duomo, è di proprietà della Provincia e ospita la sede della Prefettura. Negli anni scorsi sono stati effettuati interventi di messa a norma degli impianti per adeguamento a prescrizioni di sicurezza, si è poi realizzato anche un nuovo impianto di illuminazione architetturale a LED con l’obiettivo di valorizzare la facciata monumentale e le decorazioni di finestre e balconcini. Un intervento lungo e impegnativo anche per via dei vincoli: l’intero complesso, sottoposto a tutela, è sotto l’ala della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, cui è stato via via sottoposto l’incartamento progettuale. L’intervento ha una genesi assolutamente speciale: è stato possibile grazie al finanziamento dell’Associazione Inner Wheel di Belluno, (presidente Graziella Bona) promotrice dell’iniziativa con l’obiettivo di va- 6 massimo rispetto di materiali e architettura In queste pagine le prime immagini della facciata del Palazzo della Prefettura di Belluno dopo la realizzazione del nuovo impianto d’illuminazione. A destra un disegno della facciata del maestoso edificio, con le indicazioni relative agli apparecchi a LED utilizzati per illuminarla. Le dimensioni contenute degli apparecchi e l’assenza di raggi UV nelle sorgenti a LED permettono di rispettare materiali, finiture ed elementi architettonici di pregio della facciata, secondo criteri rigorosamente concordati con la Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici. › 7 › lorizzare la facciata delle Prefettura e la Piazza Duomo. Spirito di servizio “contagiato” a quanti hanno lavorato alla realizzazione: l’installazione dell’impianto è stata effettuata dalla Ditta Cuprum Elettromeccanica e la consulenza tecnica prestata dallo Studio di ingegneria Giuseppe Fascina e dall’architetto Adriano Barcelloni Corte è stata fornita a titolo gratuito. Alla progettazione illuminotecnica ha partecipato l’architetto Piero Peruzzi lighting designer di Disano, la fornitura è stata curata da Disano Veneto. Il risultato finale risponde in pieno alle intenzioni di partenza. Un’illuminazione efficace, ma non invasiva, rende percepibile la trama architettonica, evidenziando i materiali e gli elementi di pregio. L’area teatro dell’intervento si trova nel pieno centro di Belluno, proprio a fianco del complesso monumentale del Duomo. Il progetto illuminotecnico è stato realizzato con l’obiettivo di valorizzare, oltre alla facciata della Prefettura, anche l’area antistante la chiesa, importante luogo di ritrovo cittadino. 8 Il progetto: moduli a Led, cavi invisibili e telecontrollo Il progetto illuminotecnico ha riguardato la facciata del Palazzo dei Rettori che guarda piazza Duomo. Lo studio illuminotecnico preliminare ha fatto optare per sistemi modulari a LED collocati strategicamente in corrispondenza delle finestre e dei davanzali, in modo da far opportunamente risaltare il sistema delle bifore. “Primo problema – spiega per lo studio Fascina Walter Candeago, che ha seguito l’intervento – l’ancoraggio degli apparecchi illuminanti: la principale prescrizione della Soprintendenza era quella di evita- › segue a pag. 12 9 resine e cavi invisibili In dettaglio alcune soluzioni scelte per ancorare i prodotti illuminotecnici alla facciata, ricca di decorazioni e di elementi di pregio artistico. Per rispettare materiali e architettura sono stati banditi tasselli o ancoraggi fisici, si è fatto ricorso a resine naturali e materiali fissanti ‘ecologici’. Interventi “invisibili” anche per la distribuzione di corrente, affidata a cavi a isolamento minerale con finitura in rame, ben tollerati visivamente e esteticamente rispettosi del contesto. 10 11 progetti segue da pag. 8 Storia di un gioiello del gotico veneziano › re accuratamente ancoraggi fisici, fori o cavi in bella vista, esteticamente interferenti con il contesto di pregio artistico. Si sono dovuti dunque escludere sistemi che implicassero qualsiasi fissaggio meccanico con tasselli; abbiamo optato per l’utilizzo di resine o particolari adesivi fissanti, scelti fra i meno dannosi per le superfici”. Il progetto ha previsto che tutti gli apparecchi da installare dovessero avere alcuni requisiti di base: realizzazione in alluminio estruso ossidato, testate in alluminio pressofuso, diffusore in policarbonato e apparecchi illuminanti a LED colore “neutral white”. Il progetto realizzato presenta elementi d’interesse anche sul fronte tecnologico e del controllo.“Anche su questo fronte si è lavorato tenendo presente il contesto – spiega Candeago –. È stato predisposto un sistema di controllo collegato a un orologio associato ad una fotocellula esterna. L’accensione dell’impianto è regolata da un interruttore crepuscolare, lo spegnimento dell’impianto a LED è controllato da un orologio sul quale è possibile impostare l’ora; per la distribuzione energetica si è operato solo su soluzioni di distribuzione esterna, in quanto la posa di linee all’interno non era per varie ragioni possibile. Tenendo conto di queste necessità la scelta è caduta su diverse tipologie di cavo con caratteristiche di flessibilità e facilità di posa, ma anche con requisiti estetici il più elevati possibile. Fra gli altri, speciali cavi a isolamento minerale con finitura in rame, impiegati per raggiungere gli impianti sistemati in corrispondenza delle finestre”. Gli apparecchi utilizzati per l’illuminazione delle finestre sono Liset IP65 Powerled (Fosnova). LA PIAZZA RIVIVE DI LUCE BIANCA A lato due rendering a colori sfalsati, parte integrante del nuovo progetto illuminotecnico della facciata della Prefettura bellunese. Dalle immagini si possono cogliere le linee guida del progetto: conferire omogeneità alla luce sulla facciata, senza accentuare troppo i toni, illuminare adeguatamente il porticato, creare accenti e sottolineature in concomitanza con fregi e decorazioni di bifore e poggioli. 12 Inizia nel 1409, su un fortilizio del Medioevo, la costruzione del Palazzo. Ma gli anni decisivi sono quelli dopo il 1496: con il rettore Matteo Tiepolo iniziano lavori che lo trasformano sostanzialmente nell’edificio attuale, grazie all’opera dell’architetto veneziano Giovanni Candi. Lo stile del palazzo è gotico veneziano arricchito successivamente con decorazioni rinascimentali. La fine lavori è datata 1536, rettore Girolamo Arimondo. Il Palazzo fu sede originaria del governo veneziano della città. La fattura architettonica è giudicata pregevole. Un portico al pianterreno con archi a tutto sesto e capitelli decorati, la facciata presenta al centro quadrifore al primo piano e una polifora con sette finestre al secondo piano, mentre ai lati campeggiano due bifore balconcino. La denominazione, Palazzo dei Rettori, è omaggio ai rettori della Serenissima repubblica di Venezia a Belluno dal 1600 in poi, raffigurati in busti e lapidi in pietra. La torretta dell’orologio, costruita a metà Cinquecento, fu progettata dal fiesolano Valerio da San Vittore. 13 a Illuminazione interna FUNZIONALE ed esterna DECORATIVA per la casa del calcio, centro sportivo serbo inaugurato da Michel Platini 14 News La casa del calcio, questo il nome con cui è conosciuto il centro Sportivo dell’Associazione Calcio Serbia, un complesso multifunzionale tutto dedicato agli appassionati di questa disciplina sportiva. L’impianto è stato costruito nel piccolo centro di Stara Pazova, nella provincia autonoma della Voivodina, nella Serbia settentrionale. Il Centro copre una superficie di oltre 11.000 mq, comprende cinque campi da calcio e un campo da tennis, oltre a varie altre strutture, fra le quali un albergo a 4 stelle che dispone di 64 camere e 4 suite, un ristorante panoramico con un’ampia terrazza, una spa e un centro allenamenti, una sauna, un’infermeria, una palestra, nonché diverse sale conferenze e uffici. La struttura è stata progettata per offrire un unico spazio riservato alle attività di allenamento e formazione tecnica degli atleti professionisti, allo svolgimento di stara pazova (Serbia) tutti i seminari imperniati sul calcio e sulle discipline sportive in generale, alle sessioni di allenamento degli arbitri oltre che alle partite dei campionati minori. L’importanza del progetto è testimoniata dal coinvolgimento delle istituzioni calcistiche nazionali e internazionali: il Ministero dello Sport della Serbia, l’Associazione Nazionale Calcio Serbia e soprattutto la FIFA, degnamente rappresentata da Michel Platini, il leggendario calciatore francese che ha inaugurato il comprensorio. A BUCK è stato affidato il compito di curare il progetto illuminotecnico. Per l’illuminazione generale dell’ingresso e della reception, sono stati utilizzati apparecchi Minilinea (Fosnova) a sospensione posizionati ad angolo, nell’intento di spezzare la monotonia di un ampio spazio rettangolare. Tale accorgimento è stato adottato sia nella zona di attesa che in quella della reception: gli DAL MONDO foto di Ana Kostic › 15 News DAL MONDO › Argostar 2 (Fosnova) a sospensione proiettano 16 la luce sopra il bancone; per l’area posta sul retro, la scelta è caduta su Office 2 (Fosnova). Per l’illuminazione generale della zona bar e ristorante, sono stati utilizzati Office 2 e Office 7 (Fosnova), quest’ultimo anche all’interno delle sale conferenza. Nelle camere dell’albergo, sono state montate le plafoniere a incasso Atlas LED (Fosnova), mentre i Cubic (Fosnova) a parete posizionati sopra i letti creano un’atmosfera più raccolta; i Cubic a sospensione proiettano la luce sopra la scrivania. L’illuminazione della facciata è stata orientata soprattutto in direzione dell’ingresso: i proiettori Star (Disano), posizionati sul tetto, enfatizzano le colonne; per l’ingresso coperto, la scelta è caduta sui Meridiana (Disano), mentre i Floor PowerLED (Disano) sottolineano la struttura delle colonne cremisi davanti all’ingresso. A pochissimi mesi dalla sua inaugurazione, la Casa del Calcio ha già ospitato diversi incontri internazionali e nazionali, con una vasta copertura mediatica. Scheda tecnica ◗ Progetto principale Saobracajni institut CIP Belgrado (Arch. Gordana Vasiljevic-Milovanovic, Arch. Svetlana Karanovic, Ing. Suzana Arsenijevic) ◗ Committente impianto illuminotecnico ROTOR Subotica (Jožef Helfrih, Siniša Pletikosic) ◗ Direzione lavori Saobracajni institut CIP Belgrado (Marko Kraker, Branislav Bogojevic) ◗ Progetto illuminotecnico BUCK (Jelena Vucicevic, Vladan Pejcinovic) ◗ Apparecchi installati Illuminazione interna Disano/Fosnova: Schermo di luce A, Minilinea, Cubic a sospensione, Cubic a parete, Argostar 2, Atlas 1, Office 2, Office 7, Lex, Mini Lex 2, Energy 2, Ghost, Comfort, Rigo, Globo, Hydro. Illuminazione esterna Disano: Floor PowerLED, Star, Meridiana. 17 News a cura di Monica Autunno Catania Illuminazione industriale con prestazioni d’avanguardia nell’importante impianto di trattamento di rifiuti solidi urbani l’impianto è gestito dalla Sicula Trasporti srl ed è stato realizzato dalla Owac Engineering Company, società leader nel settore dell’ingegneria ambientale. Vi si svolge l’intero processo di trattamento di rifiuti solidi urbani in arrivo dai Comuni della zona. Un ciclo produttivo complesso e non privo di problematiche, al termine del quale i rifiuti, separati, vagliati e trattati, vengono avviati a smaltimento oppure al circuito del riciclo. Particolare importanza riveste l’impianto di illuminazione, che deve garantire sicurezza ed efficienza illuminotecnica ad ogni singola fase del percorso e lungo l’arco delle 24 ore. 18 prerogative: vi si compie infatti l’intero ciclo di trattamento dei rifiuti solidi urbani in arrivo dai singoli comuni. Una risposta fisica alle prescrizioni del Dl del gennaio 2003 attuazione della direttiva 1999/31/ CE sul trattamento del rifiuto preliminare al conferimento in discarica. Il comprensorio di proprietà della Sicula Trasporti S.r.l. include anche un impianto di biostabilizzazione, (già collaudato), un impianto di gassificazione (in corso di realizzazione) e cinque moduli per discarica (di cui uno in esercizio, due in fase di realizzazione e due in fase di autorizzazione) › d a l l ’ I t a l iA La luce al servizio della tecnologia e dell’ambiente, un progetto all’avanguardia per un impianto pilota nel trattamento dei rifiuti. È da pochi mesi concluso a Catania il progetto di nuova illuminazione di un importante impianto di trattamento di rifiuti solidi urbani della Sicula Trasporti srl. Il progetto è stato realizzato dalla società palermitana Owac Engineering Company srl, leader in progettazioni e studio nel settore dell’ingegneria ambientale e delle energie rinnovabili. Un complesso dalla tecnologia pionieristica e con importanti 19 d a l l ’ I t a l iA News › per garantire il completamento del ciclo di trattamento: si tratta oggi di una delle piattaforme di trattamento e smaltimento più rappresentative e tecnologicamente all’avanguardia d’Europa, la cui gestione vanta elevati standard qualitativi sia per quanto concerne la tutela ambientale e l’abbattimento dell’impatto (Certificazioni ISO 14000) che per quanto attiene all’impiego e allo sfruttamento di energie rinnovabili. Sono presenti: un Owac srl Engineering opera da anni a supporto di Gruppi industriali, ed Enti Pubblici fornendo servizi multidisciplinari ed integrati nei settori dell’ingegneria ambientale e delle energie rinnovabili con particolare attenzione allo sfruttamento/impiego dei rifiuti. Il know out maturato durante le svariate realizzazioni consente alla società di proporsi come autorevole partner in attività industriali sull’intero territorio Europeo. 20 impianto di utilizzo del biogas di discarica che alimenta tre generatori elettrici per una potenza complessiva di 6 MW (già installato), una centrale fotovoltaica con una potenza di picco di 414 kW ed un impianto (già installato) di generazione elettrica direttamente collegato all’unità di gassificazione che consentirà l’immissione in rete di 17 MW. L’impianto di illuminazione L’impianto di illuminazione del complesso Sicula Trasporti ha portato all’installazione di 420 apparecchi per una potenza complessiva di circa 158.550 Watt. La Owac ha progettato per il complesso un impianto illuminotecnico industriale con particolari prestazioni (lo stabilimento funziona a ciclo continuo ed è indispensabile il pieno regime illuminante anche nelle ore notturne), requisiti di totale sicurezza ed elevati standard. L’impianto installato è il risultato di uno studio Scheda tecnica ◗ Committente Sicula Trasporti S.r.l. ◗ Progettista Owac S.r.l. engineering Company ◗ Imprese realizzatrici Sidercamma divisione ambiente S.r.l. – progetto geoambiente S.r.l. – Trasporti e movimenti terra S.r.l. ◗ Impianto di illuminazione 420 Apparecchi installati. Photon, Minitonale, Rodio2, Rodio3, Mini Olympic (Disano) illuminotecnico preliminare che ha curato ogni dettaglio: obiettivo, garantire parametri illuminotecnici idonei in tutte le aree di transito e di lavorazione, dai cancelli ai siti produttivi. I prodotti scelti sono stati dunque installati sia nelle parti esterne del complesso che nel capannone dove avviene il vero e proprio trattamento dei rifiuti urbani, che occupa un’area di circa 1100 mq e si sviluppa in altezza per circa 14 metri. Partiamo dunque dall’area di ingresso al complesso, dove è stata collocata una torrefaro alta 20 metri con apparecchi Mini Olympic (Disano) da 1000 W. Minitonale illuminano la palazzina di servizio e i viali d’accesso. La viabilità interna tra le singole › Il ciclo dei rifiuti e le tutele ambientali Dal conferimento sino alla discarica o al circuito del riciclo. I rifiuti in accesso all’impianto catanese vengono sottoposti a una prima triturazione e a due successive vagliature. La parte di rifiuto vagliata viene sottoposta ad un trattamento durante il quale avvengono dei recuperi di materiale riciclabile (ferro, alluminio, plastica etc..) attraverso l’impiego di adeguati dispositivi (magnetici, induttivi, pneumatici, areaulici). La parte residuale definita “sottovaglio” viene trasportata all’unità di stabilizzazione. La parte non vagliata denominata “sopravaglio”, costituisce la frazione secca che subisce un trattamento di pressatura preliminarmente all’invio in discarica per lo smaltimento controllato. Si tratta di una procedura complessa e non priva di problematiche ambientali, legate soprattutto alla tipologia del materiale conferito, rifiuti solidi urbani non scevri di potenziale contaminante per la produzione di percolato ed emissioni. Il rispetto della normativa, il costante monitoraggio dell’impatto ambientale e il continuo adeguamento dell’impiantistica di protezione sono un impegno costante e richiedono un continuo aggiornamento tecnologico. Nelle immagini di queste pagine dettagli del progetto illuminotecnico che ha interessato il capannone di lavorazione che occupa un’area complessiva di 1100 metri quadrati e si sviluppa su un’altezza di 14 metri. All’interno dello stabile, 184 apparecchi complessivi garantiscono un livello di illuminamento di 71 kw di potenza. Sono stati scelti apparecchi diversi per le aree di conferimento e per i settori di trattamento, recupero e triturazione: garantiscono livelli di illuminazione ad hoc per le fasi critiche della lavorazione, il controllo e lo smistamento del materiale trattato. 21 dall’Italia News › sezioni impiantistiche è resa confortevole dall’impiego di altri Minitonale disposti ogni 17 metri su pali alti 8 metri. 40 proiettori Rodio3 (Disano) illuminano il perimetro esterno del capannone di trattamento, garantendo visibilità nelle ore notturne, indispensabile a beneficio del movimento merci e delle delicate operazioni di trasporto in ingresso. Ancora 40 Mini-Olympic montati su cinque torri faro illuminano all’esterno del capannone il piazzale di carico e l’area destinata all’impianto di biostabilizzazione. Due parole di dettaglio sul progetto illuminotecnico del capannone di lavorazione, dove 184 apparecchi complessivi garantiscono un livello di illuminamento pari a 71 kW. Dettagli architettonici, accorgimenti strutturali e materiali di costruzione (copertura in volte prefabbricate alternate da lastre traslucide in materiale plastico) garantiscono l’integrazione armonica con la luce naturale e dunque un notevole risparmio energetico. Il capannone di grandi dimensioni è stato suddiviso in comparti con perseguimento di diversi livelli d’illuminazione. Luce omogenea nei settori di conferimento è garantita da 24 apparecchi 22 Photon Diffondente (Disano) con lampade da 400W installati ad un’altezza di poco inferiore ai 14 metri, mentre nel dislivello generato dal soppalco, sono stati utilizzati 4 apparecchi della stessa tipologia ma con lampade da 250W. “L’omogeneità dell’illuminamento in questo settore – spiegano i progettisti – è indispensabile perché in questi spazi si svolgono delicate e importantissime attività di controllo dei rifiuti a destra le prove di illuminamento per i singoli settori del capannone di lavorazione, suddiviso in settori distinti. I livelli sono più intensi in concomitanza delle sezioni in cui si svolgono le parti più complesse del processo di trattamento. Riflettori Photon Diffondente (Disano) illuminano in modo omogeneo i settori di conferimento e quelli destinati al trattamento e al recupero del materiale vagliato. Per la sezione che ospita i trituratori sono stati scelti proiettori Rodio 3 (Disano) mentre Rodio 2 con luce asimmetrica sono stati posizionati sui percorsi verso l’uscita. Gli apparecchi illuminanti all’interno sono stati posizionati ad altezze sino a 14 metri e in dislivelli generati da un soppalco. in ingresso”. La stessa soluzione illuminotecnica è stata scelta per il settore di trattamento e recupero, dove sono stati installati 153 apparecchi Photon Diffondente con lampade da 400W. Altro settore critico quello dei tre impianti di triturazione, dove sono stati installati Rodio3 JMT 250 mentre due proiettori Rodio2 asimmetrico illuminano il percorso d’uscita. Nell’immagine sopra un dettaglio delle scelte illuminotecniche operate per gli esterni del complesso. La viabilità interna è resa sicura e confortevole da apparecchi Minitonale (Disano) disposti ogni 17 metri sui viali d’accesso e su tutti i viali di collegamento fra i singoli settori di lavorazione. Proiettori Rodio 3 (Disano) illuminano il perimetro esterno del capannone, garantendo ottima visibilità nelle ore notturne, in quanto le lavorazioni si svolgono a ciclo continuo. Il piazzale di carico e l’area che ospiterà il biostabilizzatore sono invece illuminati da Mini Olympic (Disano) montati su torrifaro. Un’altra torrefaro alta 20 metri, con apparecchi Mini Olympic da 1000W si trova sull’area di accesso all’intero complesso. 23 News News di Monica Autunno foto di Guido Clerici pura (Svizzera) dal mondo L’illuminazione conferisce identità a un nuovo percorso urbano in una cittadina del Canton Ticino L’ illuminazione come elemento chiave di un progetto urbanistico. Siamo a Pura, piccolo centro svizzero a pochi chilometri da Lugano, dove, l’estate scorsa, è stato realizzato un piano di adeguamento urbanistico che ha ridisegnato i percorsi automobilistici e pedonali. Al centro dell’intervento, realizzato 24 su progetto dell’ufficio tecnico municipale, un nuovo impianto luci realizzato con Disano Illuminazione: corpi illuminanti con LED a luce bianca, che conferiscono fascino e nuova suggestione a camminamenti nuovi di zecca e sicurezza e fruibilità a un’ampia zona di parcheggio. La scelta degli apparecchi e delle › eventi/Events 25 dal mondo › 26 sorgenti garantisce sicuro risparmio sul fronte energetico. Fra i prodotti impiegati Musa (Disano) a LED, installati con un buon risultato estetico su percorsi pedonali, nelle aree verdi e in una piazzetta realizzata attorno a una nuova fontana circolare, e Sforza (Disano) sempre a LED per il parcheggio. Torniamo un passo indietro, alla genesi del progetto. L’area teatro dell’intervento si snodava lungo la strada originaria di collegamento fra zone opposte di un abitato comunque di dimensioni ridotte: case, scuole, chiesa e qualche struttura pubblica ai piedi di boschi e verde per una popolazione di circa 1300 abitanti. La zona in questione è interessata a diversi movimenti e distinti momenti di vita del borgo: le autovetture in transito, l’ingresso e l’uscita dai parcheggi, il transito pedonale di bambini diretti a scuola e famiglie dirette al parco. “Si è cercato – spiega il progettista, l’architetto Marco Bausch – di conferire con l’intervento urbanistico e con l’illuminazione un’identità unica a quella che era un’agglomerazione di volumi, superfici e attività dissociate fra di loro; il risultato, per capirsi, di uno sviluppo avvenuto nel tempo, a tappe, e sulla base delle esigenze del Comune”. Il progetto ha portato al raggruppamento in una zona parco dell’area che ospita scuole, strutture di servizio e la chiesa, separata dalle aree destinate al traffico veicolare da un viale, sorta di trait d’union fra zone diverse dell’abitato. Il viale è stato realizzato “a dimensione d’uomo”, dunque più stretto rispetto all’originario, con pavimentazione a lastre e cubetti di granito. All’interno del parco una fontana circolare, “dalle forme semplici così come i materiali”. Completa revisione per il sistema dei parcheggi, ricollocati a monte e a valle del viale, e delimitati da un muro di sostegno. 27 dall’Italia from Italy News 28 il paesino sul lago e le sue tradizioni civili Pura si trova nel Malcantone, sulla falda meridionale del Monte Mondini. Un piccolo centro immerso nel verde e ricco di memorie storiche, tra cui una curiosità: come in altri centri del Canton Ticino, a Pura vige ancora l’istituto del Patriziato, ente di diritto pubblico legato alle famiglie originarie dei luoghi e titolare di beni collettivi. Il Patriziato, autonomo nei limiti stabiliti dalla Costituzione e dalle leggi, ha assunto questo nome dopo la Rivoluzione francese: nel Canton Ticino ha l’obbligo e il compito di preservare i beni patriziali, garantirne l’uso pubblico e valorizzare le tradizioni locali. Il Patriziato di Pura possiede ed amministra circa cinquanta ettari di bosco, pascolo e alpeggio. 29 a cura di Greta La Rocca foto di Antonio De Donno ALBA (CN) dall’Italia News Creare un ambiente più accogliente e un maggiore comfort visivo per gli addetti e i clienti. Questo l’obiettivo di Diffusione San Paolo, marchio della Società San Paolo, per il nuovo punto vendita recentemente aperto in Piemonte, ad Alba. “Desideravamo trasmettere un’immagine diversa delle Librerie San Paolo, più sobria” spiega Antonio De Donno, coordinatore lavori “in collaborazione con lo studio d’architettura di Milano Sixplus, abbiamo prima lavorato sugli arredi e, in un secondo momento insieme a Piero Peruzzi della Disano Illuminazione, sul progetto illuminotecnico”. Gli arredi metallici rossi e bianchi, presenti in altri punti vendita e caratteristici di un precedente layout, sono stati sostituiti con laminati color legno. Al posto degli apparecchi di illuminazione tradizionali, “sono stati montati nel piano interrato i proiettori Matrix Esaled (Fosnova) e i binari Omnitrack (Fosnova) mentre per il piano superiore abbiamo scelto gli incassi orientabili Corner Esaled (Fosnova) che permettono di direzionare il flusso luminoso. › Un’atmosfera più Accogliente nel nuovo punto vendita delle LIBReRIe San Paolo, grazie ai nuovi arredi e all’illuminazione a LED 31 Scheda tecnica ◗ Committente Diffusione San Paolo dall’Italia ◗ Progetto architettonico Yuri Mastromattei e Valeria Manzini di SixPlus Architetti ◗ Progetto Illuminotecnico Disano Illuminazione Apparecchi utilizzati: Matrix Esaled 4.000K, Omnitrack, Corner Esaled 4.000k, Cubic, Bell 2 › Per creare un ambiente accogliente con lampade d’arredo abbiamo optato per i Cubic e i Bell (Fosnova)” spiega Piero Peruzzi. Oggi le librerie del Gruppo San Paolo distribuiscono tutti i generi letterari ma, nate come librerie religiose, sono specializzate nella vendita di libri e riviste cattoliche. “Proprio per rispettare la loro vocazione, questi interventi sono stati necessari” racconta De Donno “più volte, in passato in altri punti vendita, abbiamo dovuto togliere alcune lampade perché la luce era eccessiva, quasi accecante. Ad Alba, gli arredi in laminato e l’illuminazione a LED hanno reso l’ambiente più piacevole”. Questo tipo d’illuminazione ha un altro importante vantaggio, come spiega Peruzzi, perché i LED sono più efficienti dal punto di vista energetico e garantiscono anche un risparmio sul consumo di energia. Il risultato raggiunto nel punto vendita di Alba è piaciuto: “Vorremmo continuare con l’illuminazione sia, ci auguriamo, sia per nuovi punti vendita, sia per sostituire i corpi illuminanti nelle altre librerie” conclude De Donno. Il progetto “Via Maestra Alba” La nascita di questo nuovo punto vendita ad Alba, la città dove è nata la congregazione dei paolini, ha comportato la chiusura della libreria News La Società San Paolo e il circuito delle Librerie storica che aveva sede in Piazza San Paolo. Il nuovo locale, che occupa una superficie di 220 mq divisi tra primo piano e piano interrato, si trova sulla via centrale della città nei locali della parrocchia dei Santi Cosma e Damiano, nel palazzo dove risiedeva il Canonico Chiesa, guida spirituale del giovane Alberione, fondatore della Società San Paolo. La nuova libreria è parte del progetto culturale “Via Maestra Alba”, voluto dalla Curia e curato dagli architetti Danilo Manassero e Mario Romanelli, che prevede la nascita nell’edificio di altri centri culturali e attività di carattere religioso. La Società San Paolo è una Congregazione religiosa fondata nel 1914 ad Alba da Don Giacomo Alberione. È stata approvata definitivamente dalla Santa Sede il 27 giugno 1949. I membri della Società, conosciuti come Paolini, sono religiosi e laici, presenti in 30 nazioni dei cinque continenti. Ogni strumento comunicativo è per loro un mezzo per annunciare il cristianesimo; guidati dalla missione di “evangelizzazione con i moderni mezzi di comunicazione” sono attivi in molti campi: editoria libraria, giornalistica, cinematografica, musicale, televisiva, radiofonica, audiovisiva, multimediale, telematica; centri di studio, ricerca, formazione, animazione. Per questo, sono nati i marchi Editoriale San Paolo, Periodici San Paolo, Multimedia San Paolo e Diffusione San Paolo che dal 2006 gestisce il circuito librario, specializzato nella vendita di libri e riviste cattoliche. Le librerie San Paolo sono circa una ventina su tutto il territorio nazionale. Dal 2007 a oggi, sono nati i punti vendita di Ancona, Albiano Laziale nella provincia di Roma, Napoli, Padova e Modena. In queste librerie, sono stati realizzati i primi lavori di restyling, gli arredi in metallo sono stati sostituiti con profilati in legno per creare un ambiente più caldo. 33 sport 34 sport sport Un velodromo scavato nella roccia Ai piedi del monte Ararat, a Yerevan, capitale dell’Armenia, è stato recentemente inaugurato un velodromo, progettato da un team internazionale e costruito da un’azienda italiana. Made in Italy anche l’impianto luci della struttura, che è stata incassata nel terreno roccioso 35 sport di Monica Autunno Un velodromo professionistico alle pendici del monte Ararat, un impianto sportivo di pregio a tecnologia tutta italiana. Inaugurato a settembre dello scorso anno dal presidente della Repubblica di Armenia Serzh Sargsyan, a testimonianza dell’importanza attribuita a quest’opera, il velodromo parzialmente coperto entrerà in funzione con l’arrivo della bella stagione del 2012. In queste pagine vi documentiamo con foto ancora di cantiere la nascita di una struttura che rappresenta sicuramente una svolta per lo sport delle due ruote nella repubblica caucasica. Il velodromo sorge nel sito di una pista ciclistica realizzata in terra battuta nel lontano 1927. Negli anni Cinquanta la pista fu restaurata e divenne una delle piste ciclistiche più importanti dell’Unione Sovietica. Nel 1955, Yerevan ospitò i campionati di ciclismo dell’Urss. L’impianto conobbe poi un progressivo declino. Oggi la struttura è stata completamente ricostruita con un masterplan che comprende attorno 36 all’impianto anche la realizzazione di diversi edifici a disposizione della federazione ciclistica armena. Il nuovo velodromo rappresenta quindi una tappa significativa nella crescita della capitale armena, impegnata nell’ultimo decennio in programmi di sviluppo urbanistico e dei servizi. › Il velodromo di Yerevan è caratterizzato, secondo il progetto degli architetti armeni dell’Istituto di Progettazione Arm Project, coordinati dall’architetto Ruben Hasratian, dalla sua posizione completamente incassata nel terreno. Fino a che non si entra nell’impianto, si vede solo la copertura delle tribune, ma non le tribune né la pista. Questo ha comportato lo scavo di circa 60.000 metri cubi di terreno, di cui diverse migliaia di durissima roccia basaltica. sport 37 sport › Un progetto di bioedilizia Il velodromo di Yerevan è stato progettato da un team internazionale composto dagli ingegneri ed architetti armeni dell’Istituto di Progettazione Arm Project, coordinati dall’architetto Ruben Hasratian, dagli specialisti della World Record Track (Walter von Luetcken, tedesco, e Dale Hughes, statunitense) e dai tecnici italiani di Renco spa, società di ingegneria e costruzioni di Pesaro fondata nel 1979, attualmente attiva in 4 continenti, presente in Armenia dal 1999. Abbiamo chiesto a Lorenzo Monti, direttore della Divisione Infrastrutture della società pesarese, di illustrarci le caratteristiche progettuali più importanti del velodromo . “L’obiettivo principale di Renco, - spiega Monti - è stato quello di realizzare un impianto in grado di ospitare manifestazioni internazionali di alto livello, con un adeguato numero di spettatori, dotato di tutte le infrastrutture necessarie anche per un utilizzo quotidiano. Oltre alla pista (omologata dalla UCI come di Categoria 2, quindi adatta ad ogni evento tranne le Olimpiadi) ed alle tribune (3200 posti coperti, più una area VIP), l’impianto è dotato di palestre, spogliatoi, uffici e tutti gli spazi accessori necessari per il trai- › La pista, in abete siberiano, è lunga 250 metri e larga 7. La copertura in legno lamellare, ha una superficie di oltre 6.000 metri quadrati 38 sport Costruttori italiani Molto attivi in Armenia “La Renco spa – spiega Lorenzo Monti direttore della Divisione infrastrutture – è attiva in Armenia sin dal 1999, quando ha partecipato al tender per la privatizzazione dello storico Hotel Yerevan. Dopo questo primo investimento, ne sono seguiti altri, culminati nella recente realizzazione di un complesso (noto come Piazza Grande) di oltre 40,000 metri quadrati fra appartamenti, uffici, negozi e garage interrati, che si affacciano sulla piazza principale di Yerevan. Operando come investitore e costrutture di opere che si distinguono per gli standard qualitativi elevati, la nostra azienda si è guadagnata la stima e la fiducia di clienti pubblici e privati. Volendo citare solo alcune opere, Renco è stata recentemente general contractor nella realizzazione della funivia di Tatev, che vanta la campata sospesa più lunga al mondo (2,700 metri) ed è attualmente impegnata nella realizzazione dei nuovi uffici della Banca centrale di Armenia, nonchè del villaggio per i dipendenti della stessa banca. Il numero di dipendenti del gruppo Renco in Armenia, sommando i tecnici e le maestranze impegnati nelle costruzioni ai dipendenti che sono impegnati nella gestione di hotel ed immobili di proprietà del gruppo, raggiunge quasi le 1.000 unità”. In alto, il presidente della Repubblica di Armenia Serzh Sargsyan inaugura il velodromo di Yerevan. A lato il complesso Piazza Grande realizzato nel centro della città. 39 sport › ning e l’organizzazione di tutte le attività della Federazione Armena di Ciclismo. Il motivo conduttore del progetto è l’uso del legno: il cuore dell’impianto è la pista in abete siberiano, lunga 250 metri e larga 7. La pista è stata disegnata e realizzata da specialisti che hanno nel loro curriculum alcune delle più recenti e veloci piste in legno del mondo. La pista e le tribune sono coperte da una struttura in legno lamellare, di superficie complessiva pari ad oltre 6.000 metri quadrati. A completamento dell’impianto è stata realizzata una palazzina su due piani di circa 3.500 metri quadrati”. Nella simulazione sotto si vede l’intera struttura del nuovo velodromo di Yerevan. Nell’immagine a lato, la copertura in legno lamellare, realizzata per un’estensione di 6000 metri quadrati, che segue il perimetro dell’impianto coprendo interamente l’area delle tribune. Alla progettazione dell’impianto hanno concorso oltre agli architetti armeni, specialisti nella progettazione delle piste ciclistiche e i costruttori italiani. 40 Qual è il ruolo svolto da Renco in questo lavoro? “La nostra società – chiarisce Monti - è stata promotrice, finanziatrice ed esecutrice dell’opera. Tre anni fa abbiamo stipulato con il governo armeno un contratto del tutto innovativo per la realtà locale. L’amministrazione armena si è impegnata a cedere a Renco, per futuri progetti immobiliari, un’area nel centro della capitale Yerevan occupata da un velodromo in condizioni fatiscenti. In cambio dell’area, Renco si è impegnata a realizzare alcune opere pubbliche a sua cura e spese, fra cui un nuovo velodromo. L’opera è stata quindi ‘pensata’ dal management di Renco, è stata progettata dai tecnici di Renco con l’ausilio dei migliori specialisti e realizzata in toto dalla Renco Armestate, società Armena di proprietà del nostro gruppo”. Ci sono state particolari difficoltà nella realizzazione dell’opera? “Il velodromo di Yerevan – aggiunge Monti - è caratterizzato - per desiderio degli architetti armeni - dalla sua posizione completamente incassata nel terreno. Fino a che non si entra nell’impianto, si vede solo la copertura delle tribune, ma non le tribune né la pista. Questo ha comportato lo scavo di circa 60,000 metri cubi di terreno, di cui diverse migliaia di durissima roccia basaltica! La seconda difficoltà è stata quella di rispettare comunque l’obiettivo di realizzare l’opera in meno di 15 mesi. Obiettivo centrato, nonostante le sorprese del sottosuolo e le difficoltà legate al clima armeno, tanto caldo d’estate quanto rigido nei mesi invernali”. › sport Il sistema illuminante, nella distribuzione della luce, segue in modo omogeneo la differenza di pendenza dal rettilineo alle curve 41 sport › L’impianto luci L’impianto illuminotecnico rispetta gli standard richiesti per le riprese televisive degli eventi internazionali. Tra le difficoltà della progettazione, la maggiore riguarda i cambi di pendenza della pista da corsa: il sistema illuminante, nella distribuzione della luce, segue in modo omogeneo la differenza di pendenza dal rettilineo alle curve paraboliche, che arrivano ad avere una pendenza di 58 gradi, dunque molto significativa. Sempre in quest’ottica la scelta di ricorrere a due tipi distinti di proiettori, uno asimmetrico e uno simmetrico: “Ha aiutato – spiega Maurizio Fortunato di Disano Illuminazione - a conferire migliore confort visivo ai ciclisti e al pubblico, e se consente uniformità sul piano orizzontale valorizza il piano verticale, per esaltare l’azione dinamica dell’atletica, il movi- mento ondulatorio delle biciclette e le evoluzioni che costituiscono un elemento affascinante del ciclismo su pista”. Per l’illuminazione completa dell’impianto armeno sono stati scelti prodotti già rodati e dalla sicura prestazione: 52 apparecchi Olympic (Disano) JMTS 1000W, 28 apparecchi Area (Disano) JMTS 1000W con ottica a fascio medio e infine 56 apparecchi Area (Disano) JMTS 1000W con ottica a fascio largo. Tutte le lampade utilizzate sono ad arco lungo con indice di resa cromatica 1A >90, ideale per le riprese televisive a colori. Alcune delle immagini che pubblichiamo in queste pagine sono relative alla fase di puntamento, realizzata, proprio in ragione delle specificità della struttura, con particolari mezzi elevatori con operatore a bordo e impiego di sofisticate attrezzature laser. ll nuovo velodromo di Yerevan sorge sul sito di una pista ciclistica che negli anni Cinquanta fu una delle più importanti dell’Unione Sovietica 42 sport Armenia: lo sviluppo a ondate dello Stato “crisalide” L’Armenia dichiarò la sua indipendenza dall’Unione Sovietica il 21 settembre 1991. Sette anni consecutivi, a partire dal 1999, di robusta crescita economica e di indicatori in crescita per importazioni ed esportazioni avevano spinto la Banca Mondiale a coniare per l’Armenia l’appellativo di “Tigre caucasica”, solo apparentemente malassortito con la definizione di “Stato crisalide” regalata allo stato caucasico dagli osservatori di geopolitica della rivista Limes. Decise spinte allo sviluppo da una parte, i lacci e i cocci di un passato difficile, e la voglia di “nascere”, dall’altra. Nel 2009, dopo una stagione di nuovi conflitti, lo stop alla crescita e una decisa contrazione del Pil, poi una ripresa registrata da tutti gli indicatori e seguita a un deciso intervento statale. Oggi dati in positivo, nonostante sul paese gravino ancora le percentuali dell’economia sommersa e le difficili specificità territoriali e politiche. Le importazioni dall’Armenia in Europa ammontavano lo scorso anno a 41 milioni di dollari e le esportazioni nel paese del Caucaso da Europa e Russia a 144. La specificità dello sviluppo in Armenia, Paese dalle molte vicissitudini storiche (la vecchia e la nuova diaspora e il problema delle rimesse, i delicati se non esplosivi rapporti con gli stati confinanti, le cicatrici di troppe tragedie, la difficile costruzione dell’identità nazionale) e dalle caratteristiche politico sociali assolutamente specifiche rendono ancora oggi il cosiddetto “business climate” per l’investitore straniero complessivamente allettante ma non privo di difficoltà. L’Italia mantiene tuttavia la posizione di ottavo partner commerciale dell’Armenia nel mondo, con un volume di investimenti stimato nel primo semestre 2011 a 3,7 milioni di dollari annui, tutti riconducibili al settore edile, il motore indiscusso dello sviluppo economico locale. Yerevan 43 sport Il ciclismo su pista L e prime gare in bicicletta, alla metà dell’Ottocento, si svolsero su pista, anche se il ciclismo è diventato uno degli sport più popolari e praticati del mondo con le gare su strada. La pista per le gare ciclistiche è un anello con una lunghezza variabile dai 150 ai 500 metri. Per le gare olimpiche il giro di pista non può essere inferiore ai 250 metri. La pista è inclinata verso l’interno, per avere il migliore rapporto tra forza centrifuga e centripeta e consentire quindi la massima aderenza della bicicletta. Le biciclette da pista, a differenza di quelle usate per il ciclismo su strada, non hanno freni, usano un singolo pignone fisso e nessun meccanismo a ruota I settori della pista 44 La pista del velodromo è divisa in settori delimitati da colori standard. All’interno c’è una fascia azzurra di larghezza minima pari al 10% di quella della pista: non fa parte del campo di gara e il ciclista che la tocca è squalificato. Venti centimetri sopra questa c’è una linea nera che determina la lunghezza della pista e 70 cm oltre questa (90 dal bordo interno della pista) c’è una linea rossa detta linea degli sprinter. Nella corsia delimitata da queste due linee il ciclista non può essere superato Le specialità libera. Non hanno cambio e marce multiple. Gli pneumatici sono piuttosto stretti e generalmente gonfiati a pressioni ben oltre quelle usate nel ciclismo su strada nel tentativo di minimizzare la “resistenza” causata dall’attrito. Il ciclismo su pista fa parte del programma olimpico estivo fin dalla prima Olimpiade dell’era moderna, tenutasi ad Atene nel 1896. La partecipazione fino a Barcellona 1992 era riservata ai soli ciclisti dilettanti, mentre da Atlanta 1996 si è aperta la partecipazione anche ai professionisti. Nelle prossime Olimpiadi di Londra 2012 le gare di ciclismo su pista si svolgeranno nel nuovo Velodromo dell’Olympic Park da 6000 posti, inaugurato a febbraio del 2011. Altro evento di grande importanza per il ciclismo su pista è il campionato del mondo, tenuto ogni anno in primavera in uno dei maggiori velodromi mondiali. Il primo campionato del mondo di ciclismo su pista fu disputato a Londra nel 1892. La prossima edizione è in programma dal 4 al 12 aprile a Melbourne, Australia. sport ❱❱ Velocità: i corridori si affrontano allo sprint a due o tre alla volta a eliminazione diretta. ❱❱ Inseguimento: è una corsa a cronometro nella quale due corridori o due squadre si “inseguono” partendo da due punti opposti della pista. ❱❱ Americana: è una staffetta a coppie in cui i corridori possono darsi il cambio tutte le volte che vogliono (normalmente ogni due giri circa). ❱❱ Corsa a punti: si svolgono diverse volate a 10 giri l’una dall’altra, vince il corridore che totalizza il maggior punteggio complessivo. ❱❱ Derny: ciascun corridore è preceduto da un allenatore in motocicletta, che gli consente di raggiungere velocità molto elevate (70-80 km/h) grazie alla scia. ❱❱ Chilometro da fermo: è una gara a cronometro, nella quale appunto ciascun corridore percorre la distanza di un chilometro con partenza da fermo. ❱❱ Keirin: i corridori partono incolonnati dietro una moto, a due giri dalla fine questa si toglie dalla pista e i corridori si affrontano in volata. ❱❱ Velocità olimpica: è una gara a cronometro per squadre di tre corridori, che si svolge su tre giri di pista: ogni corridore tira per un giro. sulla sinistra ma solo sulla destra (cioè all’esterno). A 2,5 metri dal bordo interno (o a metà della pista) vi è una linea blu detta la linea degli stayer, che indica la separazione fra i ciclisti che partecipano alle gare dietro una motocicletta. La linea d’arrivo è una fascia nera o bianca verso il termine di uno dei rettilinei. A metà di ciascun rettilineo vi è una linea rossa, che indica il punto di partenza delle gare di inseguimento. Duecento metri prima della linea di arrivo vi è una linea bianca da dove si prendono i tempi nelle gare di velocità. ❱❱ Eliminazione: al termine di ogni giro (salvo il primo) viene eliminato il corridore che taglia il traguardo per ultimo. Vince l’ultimo corridore che rimane in pista. ❱❱ Scratch: è una corsa con partenza in linea e un’unica volata finale, in cui è fondamentale la “caccia”, che se conclusa con l’acquisizione di un giro diventa decisiva per la conquista della vittoria. ❱❱ Tandem: simile alla velocità, ma disputata da due corridori su un tandem. ❱❱ Una competizione su pista molto popolare è la Sei giorni, nella quale coppie di corridori si affrontano appunto per sei giorni di gara in alcune delle specialità sopra elencate. Ciascuna delle gare attribuisce un punteggio. La gara più importante è l’americana, che ogni giorno conclude il programma, perché i giri conquistati o perduti valgono ai fini della classifica finale: le coppie che hanno dei giri di vantaggio sono classificate per prime anche se hanno meno punti. Va citata infine la disciplina del record dell’ora: non si tratta di una vera e propria gara, ma della prova di un singolo corridore che tenta di coprire in un’ora la maggior distanza possibile (con partenza da fermo). Il record più recente è di 49,700 km, stabilito nel 2005 da Ondrej Sosenka. Fonte Wikipedia 45 grandi progetti grandi progetti Connessioni luminose Una galleria di vetro e acciaio che collega la ferrovia alla città. La stazione dell’Alta Velocità di Torino è uno spazio urbano di qualità, che di notte si accende interamente grandi progetti grandi progetti di Greta La Rocca/foto di Beatrice Arenella Le infrastrutture diventano architetture d’impatto che dialogano con la città. Siamo a Torino, nel quartiere centrale di Spina, dove è stata recentemente inaugurata la nuova stazione di Porta Susa. Si tratta di un nodo di primo livello nella rete ferroviaria della città, qui transitano la metropolitana, le linee del passante ferroviario e i treni dell’alta velocità. Il progetto architettonico: una galleria in vetro e acciaio Il progetto esecutivo della nuova stazione porta la firma del gruppo francese Arep e degli architetti Silvio D’Ascia e Agostino Magnaghi, vincitori di un concorso internazionale di progettazione indetto dalle Ferrovie dello Stato nel 2001. 48 Gli obiettivi erano due. Innanzitutto, la realizzazione di un edificio polifunzionale che integrasse la rete su ferro urbana con le linee ad alta velocità. In secondo luogo, la progettazione di uno spazio pubblico: un ambiente con una qualità superiore a quella di una semplice zona di transito. Il nuovo edificio è una galleria in acciaio e vetro, lunga 385 metri e larga 30 ed è formato da 108 archi con un’altezza variabile dai 3 ai 12 metri al colmo della copertura. Progettata a livello della strada, la galleria mette in rapporto diretto la stazione con la città. Al piano inferiore si trova la metropolitana, mentre › VETRO E ACCIAIO. Il nuovo edificio è una galleria lunga 385 metri e larga 30, formata da 108 archi con un’altezza variabile dai 3 ai 12 metri al colmo della copertura. è una struttura polifunzionale, oltre che nodo di primo livello nella rete ferroviaria della città: qui transitano la metropolitana, le linee del passante ferroviario e i treni dell’Alta Velocità. grandi progetti grandi progetti Scheda Tecnica Torino, Stazione Porta Susa w Committente RFI Ferrovie dello Stato w Progettista AREP-Aménagement-RecherchePôles d’Echange (Capogruppo), Silvio D’Ascia con la collaborazione del Professor Agostino Magnaghi w Impianto elettrico Diesse Electra w Progetto Illuminotecnico Disano Illuminazione w Apparecchi utilizzati proiettori Elfo e Agadir (Disano), apparecchi a incasso Energy e Minilinea (Disano) salendo si raggiunge la banchina dei treni e l’area commerciale. “Il progetto interpreta il tema della stazione come moderno polo di scambio, traducendone il carattere profondamente urbano attraverso la sua nuova identità di vera e propria galleria pedonale” spiega l’architetto Silvio D’Ascia “la stazione diventa un luogo di passaggio e uno spazio da vivere, l’edificio simboleggia il movimento e il viaggio, ma anche la presenza del mondo dei trasporti nella città contemporanea”. La città entra nella stazione e la stazione diviene essa stessa parte del contesto urbano. Il progetto illuminotecnico La volontà di creare un “continuum” tra la città e la nuova architettura è alla base anche del progetto illuminotecnico. “L’obiettivo era quello di trasformare uno spazio sotterraneo in un vero e proprio luogo urbano e di utilizzare la galleria vetrata come faro APPARECCHI SPECIALI PER L’ILLUMINAZIONE. Le capriate della volta sono illuminate con proiettori Elfo modificati (Disano). In ognuna, ne sono stati installati due a fascio stretto per valorizzare la parte metallica e due a fascio largo per indirizzare la luce verso il basso. 50 › I cinque della stazione livello +1 livello 0 livello -1 livello -2 livello -3 livelli grandi progetti (+ 3 metri): aree commerciali; è il piano stradale. Quattro accessi alla stazione da Corso Bolzano e tre attraversamenti urbani. Servizi e aree commerciali; (– 4 metri): 4 sovrappassi di collegamento con le banchine dei treni. Servizi ai viaggiatori (biglietterie, assistenza clienti), aree commerciali, sosta taxi (30 posti) e rampe carrabili; (– 7 metri): sosta taxi e auto private (58 posti), “kiss&ride”, locali tecnici, di servizio e aree commerciali; (– 10 metri): è il piano dei marciapiedi ferroviari. Consente l’accesso alla fermata della Metropolitana “Porta Susa”. Locali tecnici, di servizio, aree commerciali, depositi e parcheggi auto (100 posti). L’installatore un impianto a tu per tu con l’architettura “La struttura metallica è molto complessa. Per illuminarla, siamo saliti fino a 25 metri d’altezza con delle piattaforme e abbiamo imbragato i proiettori intorno alle travi con dei cavi d’acciaio. La grandezza dell’architettura e gli sbalzi termici possono provocare una dilatazione delle giunture sulle travi, grazie a questo accorgimento i proiettori sono ben fissi alle capriate” spiega Massimo Dondelli della Diesse Electra che ha curato il progetto “l’illuminazione della copertura garantisce un risparmio energetico: il proiettore Elfo ha due teste, una rivolta verso l’interno del palo e una verso l’alto, quest’ultima ogni sera alle 22 viene spenta. Grazie agli accorgimenti tecnologici, e alla luce filtrata dalla stazione di giorno, l’illuminazione artificiale è comunque sufficiente a illuminare la stazione”. › orizzontale sulla scena della città” continua D’Ascia. Il vetro filtra la luce naturale e illumina la galleria “come se fosse una strada coperta, un prolungamento delle vie cittadine. Si crea in questo modo una sorta di linea continua tra i flussi interni dei viaggiatori e quelli esterni della città”. Il particolare effetto di luce voluto dal progettista è stato ottenuto in gran parte con un apparecchio speciale, messo a punto dalla Disano illuminazione. “Per le capriate della volta di copertura abbiamo creato un apparecchio apposito partendo da un prodotto 52 standard, il proiettore Elfo (Disano)” specifica Piero Peruzzi della Disano. “Per ogni capriata abbiamo montato 4 proiettori, due a fascio stretto per valorizzare la parte metallica e due a fascio largo per indirizzare la luce verso il basso”. Il montaggio dei proiettori ha comportato uno studio particolare poiché le capriate hanno un diametro di 50 metri l’una, mentre le travi che le sorreggono uno spessore di 2 centimetri: “Non era possibile forare la struttura, non solo perché sarebbero aumentati i costi di progetto, ma soprattutto perché la copertura si › grandi progetti illuminazione d’effetto. Per le scale mobili e i passaggi pedonali sono stati scelti proiettori Elfo in versione singola. Questo apparecchio è stato montato anche sui pali alti 4 metri che illuminano la galleria. Per i parcheggi e per le zone cuscinetto, sono stati scelti apparecchi ad incasso Energy e Minilinea (Disano). 53 grandi progetti la galleria della stazione Lunghezza 385 metri Larghezza massima 30 metri Estensione area coperta 11.500 mq Struttura della copertura 108 archi metallici in acciaio e vetro Altezza dalla strada dai 3 ai 12 metri Impianto fotovoltaico integrato potenza installata nella copertura vetrata di 800/1000 KVA › sarebbe indebolita” racconta Peruzzi “L’idea iniziale era quella di creare un’unica cassetta di cablaggio, ma abbiamo poi optato per una scelta diversa: abbiamo costruito una scatola, dove nascondere le basette dei proiettori, che è servita anche come sistema di ancoraggio alla volta con dei sistemi di fissaggio a pressione: ne abbiamo ancorate 98, ciascuna delle quali contenente una coppia di proiettori”. Il proiettore Elfo, in versione singola, è stato utilizzato anche per porre l’accento sulle scale mobili, in prossimità dei passaggi pedonali. L’Elfo è stato montato anche sui pali alti 4 metri che illuminano la galleria. I tre passaggi trasversali che la caratterizzano, chiamati “cavalconi”, sono illuminati invece da gruppi di 2 o 4 proiettori Agadir (Disano). Sono stati scelti, infine, apparecchi ad incasso Energy e Minilinea (Disano), per i parcheggi e per le zone di cuscinetto. Entro la fine dell’anno, sarà terminata anche la zona commerciale che verrà illuminata con apparecchi Minilinea. L’innovazione tecnologica: Ventilazione e fotovoltaico Il progetto architettonico è caratterizzato dall’applicazione di tecnologie d’avanguardia. La galleria è rivestita con una pelle vetrata (oltre 15.000 m²), formata da scaglie di vetro che assicurano una ventilazione naturale. Queste sono ricoperte da cellule fotovoltaiche monocristalline, posizionate tra i due strati di vetro, e da cellule serigrafate che hanno la funzione di frangisole. L’intero sistema permette di ottimizzare il comfort dello spazio pubblico in estate e in inverno, grazie all’ulteriore raffrescamento naturale proveniente dal volume dei binari che, beneficiando di una forte inerzia termica, garantisce un ricircolo di corrente fresca fino allo spazio della hall. “L’obiettivo è di trasformare la stazione in una centrale energetica urbana” spiega D’Ascia e sottolinea “si tratta del primo progetto architettonico realizzato nel contesto urbano con una copertura, e non una sovrapposizione, interamente fotovoltaica”. Un dialogo tra presente e passato Il volume trasparente della nuova stazione e le scaglie in vetro che garantiscono una ventilazione na- centrale energetica urbana. La galleria è rivestita con pelle vetrata formata da scaglie di vetro ricoperte da cellule fotovoltaiche e serigrafate. è il primo progetto architettonico realizzato in un contesto urbano con una copertura interamente fotovoltaica. › grandi progetti Treni e passeggeri Su cinque livelli Inaugurata nel 2008, fino al 2009, era conosciuta come “Torino Porta Susa sotterranea” per distinguerla dal precedente impianto, a quei tempi ancora in funzione. Già negli anni Ottanta il progetto di interramento del passante ferroviario prevedeva la sostituzione della stazione di Porta Susa con un nuovo impianto sotterraneo. L’intenzione era quella di dotare la città di una nuova stazione, adatta in particolare anche ai treni ad alta velocità. Nel dicembre 2008 sono stati inaugurati i primi due binari del passante ferroviario. Quasi un anno dopo, la vecchia stazione di superficie è stata chiusa e l’impianto ha assunto il nome di Torino Porta Susa. Dal 2001 la stazione è collegata direttamente con la metropolitana grazie all’omonima fermata. Nello stesso anno, la RFI Ferrovie dello Stato ha indetto un concorso per riprogettare l’edificio. La nuova infrastruttura è stata recentemente inaugurata e, entro la fine dell’anno, i lavori saranno terminati. Qui oggi transitano la metropolitana, le linee del passante ferroviario e i treni dell’alta velocità. susa: com’era ta r o p di e n o zi la sta alo terminale l 1854 come sc è stata costruita ne di la seconda stazione a Er a. ar ov N r pe della linea dine di passeggeri e per or Torino per numero di ffico vamente chiusa al tra iti fin de a at st è . ne costruzio ne dei lavori di costruzio to bi am ll’ ne 09 20 e nell’ottobr lla è stata sostituita da ed rio ia ov rr fe te an del pass . rta Susa Sotterranea nuova stazione di Po 55 grandi progetti › turale, sono una realizzazione tecnologica d’avanguardia che nella forma richiama le gallerie urbane ottocentesche e le grandi “halles” delle vecchie stazioni. “Questo progetto vuole enfatizzare il concetto di stazione quale luogo del sogno e del viaggio” racconta D’Ascia “Torino Porta Susa è la stazione dell’alta velocità: per questo era inevitabile dotare il progetto di accorgimenti tecnologicamente innovativi e all’avanguardia”. Nelle metropoli contemporanee, “le infrastrutture sono luoghi da vivere, comodi e confortevoli per chi viaggia, ma anche spazi urbani che dialogano con la città e sono a disposizione per ospitare mostre, eventi o iniziative”. “Si tratta di un nuovo bisogno sociale che l’architettura traduce con la realizzazione di grandi opere d’impatto. La qualità degli spazi dipende soprattutto dalla qualità della luce, ancora di più se parliamo di infrastrutture”. DIALOGARE CON LA CITTà. L’obiettivo del progetto realizzato dalla società francese AREP, insieme agli architetti Silvio D’Ascia e Agostino Magnaghi, era quello di costruire un luogo di passaggio e uno spazio da vivere che fosse ben integrato nella città. Arep, D’Ascia e Magnaghi hanno vinto il concorso internazionale di progettazione indetto dalle Ferrovie dello Stato nel 2001. 56 grandi progetti I numeri della stazione 5 10 19 7.600 10.500 8.000 1.100 2.700 livelli, un piano fuori terra, il livello strada e tre interrati ascensori scale mobili mq di superficie di parcheggio interrata mq di atrio e connettivo mq di spazi commerciali mq di locali tecnici mq di servizi ai viaggiatori Il proiettore Per illuminare le capriate della volta di copertura è stato realizzato un apparecchio apposito partendo da un prodotto standard, il proiettore Elfo (Disano). La testa dell’apparecchio è stata sdoppiata, è stata poi costruita una scatola dove nascondere le basette dei proiettori, che è servita anche come sistema di ancoraggio alla volta con dei sistemi di fissaggio a pressione. 57 grandi progetti La stazione come polo di scambio, una nuova figura dell’urbanità della metropoli del XXI secolo di Silvio d’Ascia La rivoluzione dell’alta velocità, cominciata nel corso degli anni ’80, ha trasformato radicalmente il modo di concepire e di vivere la stazione ferroviaria della fine del XX secolo. Animata dalla presenza sempre più numerosa di servizi ed attrezzature urbane, la stazione è ormai percepita nella sua doppia natura di nodo intermodale dei trasporti e di ritrovato pezzo di città. Degradatasi progressivamente in “non luogo” fino alla fine del secolo scorso, la stazione, nella sua accezione di moderno Polo di Scambio, ritrova oggi la sua dimensione come vero e proprio spazio pubblico a partire dal quale poter reinventare la città moderna. Crocevia di tutti i mezzi di trasporto meccanizzati (treni ad alta velocità, treni regionali, metropolitana, tramways, autobus, automobili, taxi, motociclette, biciclette…) – tutti con la loro diversa temporalità e la loro specifica spazialità – la Stazione/Polo di Scambio si è trasformata anche in un fantastico vettore di sviluppo urbano e sociale. Se si guardano gli ambiziosi programmi di valorizzazione immobiliare dei siti ferroviari in corso nella maggior parte delle città e delle metropoli europee e internazionali, sorge spontanea una riflessione: questa infrastruttura non incarnerà forse, d’ora in avanti, una delle espressioni più evidenti del processo di trasformazione urbana del XXI secolo? Profondamente e intrinsecamente diversa dagli aeroporti e dai centri commerciali, troppo spesso rele- 58 gati in periferia, la stazione del XXI secolo rappresenta una forma compiuta di Nuova Urbanità della città contemporanea. I paradossi della stazione nascono dalla sua duplice natura: porta di arrivo e di partenza, teatro del ritrovarsi e del separarsi, luogo di sosta (i treni vi “stazionano”, no?) e di viaggio, dell’immobilità e della mobilità, del singolo e della folla, del tempo che si ferma e della fretta, dell’andare a spasso e del correre, del tempo libero e del lavoro, dell’hic et nunc e dell’altrove... La stazione deve tradurre tutte queste apparenti contraddizioni in termini di qualità urbanistica e architettonica per imporsi come vera e propria soglia, fisica e concettuale, del nostro quotidiano di Homo mobilis contemporaneo. Nella stazione ferroviaria si intersecano e interagiscono (a livelli opposti ma complementari) complesse questioni legate alle tecnologie dei trasporti (tecnica e architettura), allo sviluppo urbano (quartiere, città e territorio), ai finanziamenti delle infrastrutture (politica ed economia) e alle necessità a breve, medio e lungo termine delle varie tipologie di viaggiatori e di utenti (società e cultura). La Stazione/Polo di Scambio è chiamata a risolvere, con un’organizzazione spaziale interna ed esterna specifica ad ogni contesto e territorio, tutti i limiti intrinseci dell’infrastruttura e dell’ambiente urbano in cui va ad inserirsi. Tra queste problematiche spicca la gestione in uno spazio-tempo determinato di mas- grandi progetti silvio d’ascia è un architetto italiano che dal 1993 lavora a Parigi.Il suo approccio culturale all’architettura, all’urbanismo, al paesaggio e al design risente della formazione umanistica in Italia e di una serie di opportunità professionali legate alla riflessione attorno alle nuove forme di urbanità della città contemporanea. se umane considerevoli: eterogenei e molteplici, gli utenti aspirano ad essere, in ogni caso, ben informati, guidati e aiutati per accedere il più facilmente possibile ad una varietà sempre maggiore di servizi e di mezzi di trasporto. Peraltro, questi luoghi magici della città del futuro devono fare i conti, quasi sempre, con l’inevitabile sovrapposizione delle reti. Gli strati e i livelli delle reti ne limitano l’espansione orizzontale a terra e ne favoriscono le interconnessioni verticali, creando spazi piranesiani straordinari, capaci di portare la luce naturale, e con essa la città stessa, fin nelle profondità dell’infrastruttura. Sono le reti stesse che agevolano l’insediamento delle stazioni nel cuore della città, sostenendone la legittimità in quanto luoghi di convergenza tra trasporti e spazi metropolitani. Vero e proprio contenitore multiuso e polifunzionale, il Polo di Scambio costituisce altresì un’indispensabile “camera di decompressione” tra l’accelerazione della macchina e la temporalità della città e un fantastico strumento per creare una vera e propria rete tra le nostre città ravvicinate dall’alta velocità. La stazione dell’inizio del terzo millennio collegherà in modo duraturo il territorio e l’urbano! 59 Turin, Porta Susa Station Innovation Led by www.disano.it 15-20.04.2012 201 Frankfurt light+building Si rinnova l’appuntamento con la più grande fiera dell’illuminazione, che, anche quest’anno, punta sui progressi della tecnologia. Le nuove sorgenti luminose uscite dalla fase pionieristica sono ormai una realtà concolidata in un mercato globale sempre più complesso e differenziato. Qualità del design e dei materiali, esperienza manifatturiera e cura del prodotto sono le armi vincenti della produzione made in Italy 61 Allo stand Disano tutta l’innovazione tecnologica con la qualità di una grande storia industriale 62 Frankfurt 15-20.04.2012 T utta la qualità del made in Italy, con prodotti all’avanguardia, per avere il meglio dalle nuove tecnologie d’illuminazione. Questo è il biglietto da visita con cui Disano illuminazione si presenta all’appuntamento con Light + Building 2012. Un mondo, quello dell’azienda milanese, costruito in più di cinquant’anni di produzione e ricerca, che a Francoforte è rappresentato da uno scenografico stand, progettato dall’architetto Paolo Armenise di Bestetti e associati. Lo spazio della Disano è delimitato da una grande recinzione, fino a 6 metri di altezza, costituita da tronchi di pioppo, appoggiati a una parete di legno, che si intravvedono al di là di una cortina di tessuto. Un effetto visivo di grande suggestione, che si richiama al nuovo rapporto fra industria e ambiente, fra tecnologia e natura, al quale l’illuminazione può portare un contributo importante. In questa vicenda un ruolo da protagonista è assegnato ai nuovi apparecchi a LED per l’illuminazione stradale e l’arredo urbano, che Disano presenta in una gamma molto ampia. Con questi apparecchi i LED non sono utilizzati solo per aggiungere un tocco scenografico al paesaggio cittadino, ma costituiscono un’innovazione sostanziale per l’illuminazione esterna. Nello stand due costruzioni che consentono al visitatore di entrare ancor più all’interno del mondo Disano. Una casa simbolica, in cui sono collocati alcuni dei nuovi apparecchi per interni a marchio Fosnova. Faretti e proiettori sono accostati a vari tipi di materiali, come legno, vetro e diversi tipi di parete. La luce diventa così la protagonista di tanti possibili “racconti visivi”, realizzabili in ambienti di lavoro, nei punti vendita o anche nell’arredo di casa. Tanti spunti diversi per i progettisti che trovano poi un sicuro riferimento nei cataloghi Disano e Fosnova. Accanto alla casa c’è il laboratorio, luogo simbolo dell’importante storia industriale della Disano, che offre al visitatore al possibilità di toccare con mano materiali, prodotti, progettazione. Grazie a grandi schermi virtuali ogni prodotto può essere esplorato in tutte le sue componenti. Come è nella sua tradizione la Disano punta sulla qualità del prodotto come colonna portante di un’organizzazione produttiva e commerciale, che oggi ha sempre di più una dimensione internazionale e che è in grado di offrire ai propri clienti un riferimento sicuro anche in termini di consulenza e assistenza tecnica per la realizzazione degli impianti. Lo stand della Disano si trova nella Hall 3.1, E21. 63 64 e v o u N à t t i c luci in Rinnovare l’impianto di illuminazione significa garantire maggiore sicurezza a inquinamento luminoso ed emissioni di CO2. Il risparmio energetico si ottiene con pedoni e automobilisti e valorizzare l’ambiente, diminuendo le nuove sorgenti e con i sistemi di controllo e regolazione che possono variare le quantità di luce nelle diverse ore della giornata. In città le amministrazioni nonostante la scarsità delle risorse disponibili devono investire nel miglioramento della qualità dell’ambiente urbano. La luce è un investimento sicuro in termini di risultato e di vantaggi economici: rinnovare l’impianto di illuminazione vuol dire avere una città più bella risparmiando energia. I nuovi prodotti possono rispondere a pieno alle esigenze di differenziare i flussi urbani, (auto, pedoni, bici) creando la giusta illuminazione per tutti e aumentando la vivibilità nelle ore serali. La luce è un elemento fondamentale del nuovo concetto di città, in linea con le politiche di pedonalizzazione e di incremento dei mezzi pubblici. Nelle aree periferiche una nuova luce può essere decisiva per creare un nuovo clima psicologico. La qualità della luce notturna oggi significa anche distinguere meglio i colori grazie alle nuove perfomance in termini di resa cromatica ma anche poter distinguere meglio i cieli notturni grazie ad apparecchi che non disperdono l’illuminazione verso l’alto. arredo urbano anche di giorno. Gli apparecchi di illuminazione sono un elemento importante dell’ Per questo nei progetti bisogna poter scegliere fra stili e forme diverse. Si può ottenere una perfetta fusione, quasi scomparsa, del lampione nel paesaggio circostante. Frankfurt 15-20.04.201265 V isconti è il nuovo sistema completo di illuminazione urbana per avere le migliori prestazioni delle nuove sorgenti luminose (LED e luce bianca), con tutta la qualità del design made in Italy. Il design esclusivo dell’apparecchio, che rivisita Torpedo, un prodotto storico della casa milanese, è valorizzato da un palo innovativo, come segno visibile del cambiamento nei nuovi progetti e negli interventi di riqualificazione urbana. Scegliendo pali più classici si possono invece realizzare progetti di luce più sobri, ma altrettanto moderni. Nelle versione a LED Visconti dispone di ottiche studiate per ottenere la migliore illuminazione dei diversi percorsi urbani: la strada per le auto, i percorsi ciclo-pedonali, le aree verdi. Tante ottiche diverse per avere la luce più adatta a ogni contesto. Visconti è proposto in color grafite oppure argento, a richiesta. 66 Frankfurt 15-20.04.2012 i t n V d e l o c is Tra le dotazioni di Visconti c’è anche un dispositivo automatico di controllo della temperatura. In caso di innalzamento imprevisto della temperatura causato da particolari condizioni ambientali o da altre anomalie, il sistema abbassa automaticamente il flusso luminoso per ridurre la temperatura di esercizio, garantendo sempre il corretto funzionamento. nuove luci in città 67 Diversi tipi di palo, di altezze e di applicazioni permettono di impiegare Visconti in ogni progetto di nuova urbanizzazione e riqualificazione urbana. Perfettamente utilizzabile in strade di grande comunicazione come in vie residenziali Visconti consente di scegliere sempre la combinazione giusta per avere la luce ideale e un ottimo impatto estetico. A parete Visconti rappresenta una soluzione perfetta per un dialogo stretto con architetture classiche e moderne, a sospensione consente un uso calibrato e studiato della luce. Tutta l’esperienza e la qualità della produzione Disano è nei materiali, nella tecnologia, nella facilità di installazione e manutenzione. 68 Frankfurt 15-20.04.2012 Nuovi colori in armonia con il paesaggio U na nuova speciale opportunità per realizzare un progetto di illuminazione pubblica in perfetta armonia con l’ambiente e il paesaggio. Visconti può essere fornito con pali speciali realizzati in esclusive colorazioni di Akzo Nobel, leader mondiale nelle vernici per esterni. Si tratta di colori che richiamano i diversi contesti in cui si può trovare il lampione: la pietra e l’intonaco degli edifici storici, il verde di parchi, giardini, vie d’acqua o le architetture moderne delle metropoli. Armonizzare con il paesaggio il colore del lampione permette di realizzare impianti di illuminazione meno invasivi, rispettosi dell’ambiente e con una visione nuova dell’arredo urbano. L e nostre strade sono ancora in gran parte illuminate da impianti obsoleti, che oggi possono essere sostituiti da apparecchi di nuova concezione, in grado di far risparmiare energia, con un’illuminazione di qualità. Il risparmio energetico dei LED confrontati con sorgenti a vapori di mercurio raggiunge il 60 per cento e supera il 30 per cento rispetto alle sorgenti a sodio ad alta pressione. Risultati che si possono ottenere solo con apparecchi affidabili progettati per queste performance come quelli della Disano illuminazione, che mette in campo tutta la sua esperienza nel settore presentando apparecchi dal design innovativo e la rivisitazione di prodotti affermati. Pordoi riprende le linee di uno storico apparecchio della Disano proponendosi come prodotto d’avanguardia per dotazioni e versatilità d’impiego. i o rd d e l Po nuove luci in città 70 La manutenzione è facilitata dall’apertura della cornice trattenuta da una staffa. 14 -23 2012 frankfurt Il design razionale, consente la migliore distribuzione della luce con il rigoroso rispetto delle norme antinquinamento luminoso. Utilizzabile in qualsiasi progetto di illuminazione stradale e arredo urbano, si distingue anche per le particolari doti di robustezza. Frankfurt 15-20.04.2012 71 nuove luci in città S telvio e Ministelvio rappresentano l’ultima generazione di apparecchi per l’illuminazione stradale, progettata per le nuove sorgenti e i nuovi sistemi di gestione e controllo della luce. Il corpo in alluminio pressofuso, con un bassissimo profilo che riduce al minimo la resistenza al vento è dotato di alette di raffreddamento, studiate per avere la dissipazione del calore che permette il funzionamento ottimale dei LED. Stelvio e Ministelvio sono dotati anche di valvola anticondensa e di un sistema di controllo che riduce automaticamente la corrente in caso di aumento anomalo della temperatura. Queste caratteristiche permettono di ottenere una durata di vita superiore alle 50mila ore. La versione Ministelvio è particolarmente adatta all’illuminazione di piste ciclabili. 24 LED 36 LED 48 LED d e l o telvi s i n i M 72 Il sistema ottico è in grado di controllare il potenziale abbagliamento dovuto alla crescente intensità luminosa dei LED, e di raggiungere delle prestazioni fotometriche di elevato livello, tali da garantire l’utilizzo in impianti di illuminazione stradale concepiti con elevate interdistanze tra i pali. In questi casi il maggior controllo luminoso è attenuato con le ottiche dotate di lente ausiliaria. d e l vio Stel I sistemi di regolazione e controllo Tutta la gamma degli Stelvio è dotata di una dimmerazione con possibilità di regolazione da 1 a 10V. Inoltre si può disporre di un sistema Stand alone che riduce automaticamente il flusso luminoso nelle ore centrali della notte, quando diminuisce il traffico automobilistico. Più sofisticato il sistema di controllo, gestione e diagnosi con cui si può monitorare ogni singolo punto luce. Il tutto gestito da un telecomando a onde convogliate o da sistemi WI-FI. 72 LED 96 LED 108 LED Frankfurt 15-20.04.2012 73 ta Frankfurt 15-20.04.2012 Vis Nuove luci in città led N ell’arredo urbano la funzionalità si deve incontrare con l’estetica. Un buon progetto di luce aumenta la sicurezza e può creare un nuovo volto serale ad una piazza o a un quartiere, facendo riscoprire zone non frequentate nelle ore serali. Anche di giorno i lampioni hanno un ruolo importante nel paesaggio e non va quindi trascurata la qualità del design. Disano presenta alcuni dei prodotti più apprezzati per arredo urbano con nuove funzionalità per l’utilizzo dei LED. Vista nato per l’illuminazione di uno storico parco milanese, si inserisce con naturalezza in giardini e aree verdi. Ideale anche per le zone residenziali e nei contesti urbani più curati. Vista è disponibile in varie versioni per ottenere l’illuminazione ideale in percorsi differenziati come piste ciclabili, strade pedonali, percorsi attrezzati. 74 T orcia è un lampione in grado di caratterizzare fortemente un progetto di illuminazione, rendendo ben visibile l’intervento di riqualificazione dell’area. L’utilizzo delle più aggiornate sorgenti luminose garantisce poi l’alta qualità dell’illuminazione. Torcia è oggi proposto anche nella versione power LED con l’esclusivo cono rifrangente che permette la diffusione ottimale della luce. Moduli LED di ultima generazione da 4000 lumen e temperatura di colore di 4000°K generano una luce confortevole con un importante risparmio energetico. La qualità dei materiali si accompagna a soluzioni tecnologiche studiate per aumentare la durata di vita dell’impianto. Torcia dispone di un dispositivo automatico di controllo della temperatura che riduce il flusso luminoso in caso di un rialzo anomalo. Inoltre la resistenza ai picchi di tensione della rete è assicurata da un diodo di protezione. a i c r o T d e l 75 76 architetture magiche C on i LED il rapporto tra luce e architettura diventa ancora più intenso e suggestivo. Le dimensioni ridotte e l’alta efficienza delle sorgenti permettono di dar vita a progetti illuminotecnici in grado di sottolineare tutti i pregi di un’architettura storica o ultramoderna. Un equilibrio sapiente tra particolari ed effetto d’insieme che crea scenari notturni indimenticabili. o f l E d e l Disano presenta il classico proiettore Elfo, da anni impiegato con successo in ogni progetto di illuminazione d’esterni, in diverse versioni tecnologicamente avanzate: power LED SLM con varie ottiche, in diversi colori, Esaled RGB utilizzabile anche per il cambio colore con DMX integrato, Esaled bianco ad alta efficienza con dissipatore integrato. Un prodotto completo per realizzare al meglio tutti i desideri del progettista di luce. Frankfurt Oltre a sorgenti luminose d’avanguardia i proiettori Elfo dispongono di vari sistemi per di controllo della luce come il controller DMX con memoria interna. Questo sistema consente di memorizzare scenografie luminose e tempistiche interne. 77 15-20.04.2012 Le ottime performance di questo proiettore in termini di risparmio energetico e di efficienza luminosa si accompagnano a una lunga durata di vita (50mila ore), con materiali dotati di protezione IP65 per le installazioni esterne. L e energie alternative sono la nuova frontiera dello sviluppo sostenibile. I pannelli solari, oggi sempre più economici ed efficienti, possono realizzare il piccolo miracolo di un’illuminazione che viene dal sole anche dopo il tramonto. Disano ha messo a punto una versione fotovoltaica di Monza, apparecchio per l’illuminazione stradale nella versione a LED. Una proposta tecnologica studiata per rappresentare un’alternativa reale all’alimentazione con la normale rete elettrica. Monza fotovoltaico è la soluzione ideale per illuminare zone in cui sia difficile o troppo costoso collegarsi alla rete elettrica. A questo va aggiunto il vantaggio economico di non dover eseguire i lavori di scavo e di collegamento alla rete il sole dopo 78 15-20.04.2012 Frankfurt Come funziona Il sistema dispone di una centralina a microprocessore di ultima generazione con MPPT che controlla l’intero ciclo operativo. Durante le ore diurne il sistema provvede al trasferimento di energia dal pannello alla batteria. All’imbrunire, secondo i parametri di taratura implementati, la centralina elettronica provvede ad attivare l’accensione a regime dimmerato con riduzione di ca. il 50% del flusso di illuminazione nominale di partenza. Il regime dimmerato di illuminazione viene mantenuto tale durante le ore notturne e fino all’alba seguente. Il sistema è dimensionato per ottenere un’illuminazione soddisfacente anche in caso di scarso irraggiamento solare continuato. Durante il regime di accensione notturno è funzionante il “motion sensor”, che rileva presenze limitrofe al palo ed accende la lampada a LED alla massima luminosità, salvo poi riposizionarsi alle condizioni iniziali di luminosità. o c i a t l o v o t o f a z n o M il tramonto 79 Frankfurt 15-20.04.2012 For u m G li impianti sportivi sono sempre più spesso strutture polivalenti, progettate per ospitare eventi di diversa natura (competizioni sportive, spettacoli, meeting) e costruite secondo nuovi criteri di rispetto ambientale. Lo spettacolo più importante è quello sportivo, che grazie alle riprese televisive può avere un pubblico enorme. L’illuminazione deve quindi innanzitutto rispondere ai severi requisiti di efficienza richiesti dalle competizioni internazionali, con riprese televisive in alta definizione, che necessitano di alti livelli di illuminamento, uniformità, ottima resa del colore. Inoltre un’attenzione sempre maggiore è dedicata al comfort visivo degli spettatori e degli atleti con una luce senza abbagliamenti e alla riduzione dell’inquinamento luminoso con il minimo di dispersione verso l’alto. Forum è il proiettore che risponde al meglio a tutte queste esigenze. Le ottiche e le diverse aperture di fascio luminoso garantiscono la massima qualità della luce in un prodotto versatile, perfettamente orientabile, grazie anche al puntatore graduato. Un riflettore all’avanguardia già selezionato per grandi impianti a livello internazionale che si presenta in una versione aggiornata con sorgenti speciali ad altissimo flusso luminoso. 80 81 82 a d e r r a ce che u l a l : i intern L’illuminazione d’interni negli ultimi anni ha completamente cambiato volto. Il primo obiettivo è oggi la ricerca del massimo comfort visivo, che assume significati diversi nei diversi contesti in cui la luce è applicata. Nei luoghi di lavoro grazie a nuove sorgenti e nuovi sistemi di controllo l’illuminazione può entrare in relazione con la luce naturale e creare un ambiente confortevole lungo tutto l’arco della giornata lavorativa, evitando sprechi e salvaguardando la salute di chi lavora. Inoltre le nuove lampade a LED dal design raffinato conferiscono prestigio e distinzione ad ambienti comuni e stanze di rappresentanza. Nei punti vendita, dal grande centro commerciale al piccolo negozio, la luce è l’elemento centrale attorno al quale realizzare l’allestimento giusto per un ambiente piacevole e attrattivo per i clienti. La grande versatilità d’impiego dei nuovi faretti permette di valorizzare al meglio la merce e di realizzare progetti personalizzati per rendere sempre riconoscibile il brand. ospitalità e dell’intrattenimento (alberghi, bar, ristoranti) la luce è altrettanto Nel settore dell’ importante per creare uno stile personale e ben identificabile. Disano e Fosnova, fornitori ideali per il contract, offrono una scelta vastissima di faretti e altre soluzioni di luce per tutte le tipologie di ambienti. Anche nelle abitazioni, accanto alle lampade d’arredo, i faretti da incasso possono integrare l’illuminazione con effetti suggestivi, controllabili poi con i moderni sistemi di gestione. Frankfurt 15-20.04.201283 Slim led C on Slim l’illuminazione a LED compie un passo in avanti. La tecnologia risponde sempre meglio alle richieste di ambienti confortevoli e più a misura d’uomo in cui vivere e lavorare. Slim va considerato il punto di partenza di una ricerca che va avanti e, già da ora, offre apparecchi pronti ad aggiornarsi con le evoluzioni tecnologiche future. Una forma semplice frutto di una progettazione complessa. Un oggetto di grande comunicativa, facile da comprendere e ricco di tecnologia. Slim, il nuovo sistema di illuminazione progettato da Giugiaro Architettura per Fosnova (Disano illuminazione) ha l’appeal tipico delle nuove tendenze del design e della produzione industriale di qualità: dimensioni ridotte, grande semplicità d’uso, versatilità, prestazioni tecnologicamente avanzate, risparmio energetico. L’efficacia del design e la qualità tecnologica di Slim ne fanno un sistema di illuminazione con molteplici possibilità d’impiego, in grado di completare al meglio qualsiasi allestimento d’interni dal più semplice al sofisticato. speciale ufficio Frankfurt 15-20.04.2012 84 Slim sfrutta al meglio le caratteristiche dei LED con un progetto fortemente innovativo, mettendo in campo un design attualissimo, che richiama oggetti icona come l’iPod, e una tecnologia complessa per ottenere gli effetti di luce più funzionali ed esteticamente efficaci. La particolare collocazione dei LED all’interno di Slim genera, attraverso un sistema ottico complesso, una luce riflessa in grado di assicurare il massimo livello di comfort e funzionalità. 85 d e l e r a Lowgl 100% intercambiabile con un punto luce alogeno da 50W LED ad alta resa cromatica Installazione semplice e rapida 2750K 3000K 4000K Appartamenti e negozi con arredi nuovi o da rinnovare trovano nei faretti da incasso la soluzione ideale per avere la luce come elemento d’arredo di tendenza. I nuovi faretti grazie ai LED hanno raggiunto dimensioni tali da poter essere inseriti con facilità in qualsiasi struttura d’arredo. La luce diventa così un elemento con il quale si può sempre creare l’effetto voluto. Low glare rappresenta l’evoluzione tecnologica del faretto da incasso. I principali vantaggi di questo prodotto di ultima generazione sono il risparmio energetico, la grande flessibilità d’uso e una qualità superiore di illuminazione. Con i LED di ultima generazione da 7W si può arrivare a un risparmio energetico anche dell’80 per cento rispetto a prodotti obsoleti, con in più una durata di vita che arriva a 50mila ore, con un ottimo mantenimento del flusso luminoso. Sostituire il vecchio con il nuovo conviene puoi montare 11W al posto di 53W 86 Frankfurt 15-20.04.2012 gioiellerie, negozi di prestigio, showroom con particolari esigenze possono disporre oggi di faretti con temperature di colore specifiche per dare il giusto risalto a colori e materiali di alto valore. Con Low Glare la qualità dell’illuminazione è al top, grazie anche alle ottiche schermate antiabbagliamento, e alle diverse dimensioni che ne fanno il prodotto ideale per nuovi progetti e per la sostituzione di prodotti obsoleti. Temperature di colore specifiche per oggetti di alto valore 2500K 13000K 5600K 87 d e l s o Deim N d e l s u n a J d e l a m Ro 88 uovi faretti per il proprio punto vendita possono migliorare significativamente i livelli di gestione. I LED infatti assicurano risparmio energetico, lunga durata di vita e semplicità di manutenzione. I requisiti ideali per apparecchi con lunghe accensioni. Tra le novità presentate a Francoforte ci sono le versioni a LED di numerose famiglie di faretti Fosnova, con caratteristiche tecniche e progettuali di grande interesse. Deimos offre l’occasione di avere la tecnologia e il risparmio energetico dei LED con un prodotto semplice da installare e di grande robustezza. Janus, di dimensioni ridotte utilizzabile anche in controsoffittature di basso spessore, regala una luce a LED di varia potenza, perfettamente orientabile. Roma è una famiglia di faretti da incasso di forma tonda e quadrata particolarmente adatto per un’illuminazione diffondente. prolungata. Milano led N uovi stili d’arredo richiedono una luce tecnologicamente aggiornata. Fosnova presenta nuovi modelli con sorgenti LED progettati per inserirsi al meglio in tutti i locali della casa. Milano, una famiglia di faretti da incasso molto numerosa, offre una scelta completa di cromature (argento, oro, grigio, bianco), per trovare la soluzione più adatta a ogni ambiente della casa e per qualsiasi stile di arredamento. Lotus led Lotus con grado di protezione IP 54 è un prodotto particolarmente robusto, ideale per l’illuminazione del bagno e della cucina. Per la sicurezza in ogni ambiente della propria casa si può installare Emergency il faretto grande come una moneta che rimane sempre acceso con consumi minimi grazie ai LED. Emergency Kit Frankfurt 15-20.04.2012 89 L o shopping più che una necessità è un divertimento e perfino un momento di relax. Il punto vendita deve essere un ambiente accogliente e piacevole da frequentare. I nuovi faretti a LED consentono di realizzare progetti di luce sempre più sofisticati ed efficaci, risparmiando energia. d e l y l Jol Jolly il nuovo faretto a binario completamente orientabile di Fosnova è l’apparecchio ideale per avere un’illuminazione personalizzata che valorizza qualsiasi allestimento. Dotato di riflettore in alluminio speculare ad alto rendimento è equipaggiato con LED di ultima generazione da 18 e 20W. Con un ampio range di temperature di colore dai 2700 ai 4000K hanno una lunga durata di vita (50.000h) e un ottimo mantenimento del flusso luminoso. Jolly è disponibile anche nella versione global track con attacco universale per ogni tipo di binario. Frankfurt 15-20.04.2012 Shopping mania 90 S trategie di vendita e marketing efficaci richiedono oggi la capacità di distinguersi in un mercato globale sempre più complesso. I punti vendita devono esprimere uno stile preciso, ben identificabile, ma anche sapersi rinnovare spesso per proporre ambienti sempre nuovi e attraenti. Matrix è uno dei faretti storici della gamma Disano, nella nuova versione quadrata a LED offre le soluzioni tecnologiche più avanzate con un design d’impatto. Equipaggiato con 5, 7 o 9 LED ad alta resa cromatica è disponibile in varie combinazioni di colore (bianco, nero, argento metallizzato). Matr ix led 91 Eolo led U no spazio esterno sempre più curato nell’arredo, da vivere anche nelle ore serali. È questa la tendenza che ha portato a un grande sviluppo degli arredi outdoor, con materiali e design di qualità. Anche per l’illuminazione si può scegliere un prodotto dal design raffinato, dalle dimensioni contenute, che entra facilmente in sintonia con qualsiasi stile architettonico. Eolo è disponibile in diverse altezze (324 mm o 514 mm) ed è equipaggiato con citizen LED da 4 W. La durata di vita è di 30mila ore. Un consumo energetico davvero contenuto anche in accensioni prolungate. 92 Frankfurt 15-20.04.2012 Rifles so le d L a luce oggi può diventare un elemento d’arredo con funzioni decorative, che completano ed esaltano colori e materiali scelti per l’allestimento d’interni. Riflesso è l’apparecchio ideale per avere una wall light di qualità con un consumo ridottissimo anche per luci sempre accese. Con un citizen LED di 6W assicura un flusso luminoso di 310 lumen. 93 Indoo r L a comunicazione, il divertimento e il piacere di incontrarsi sono i contenuti che deve trasmettere l’allestimento d’interni di bar, pub, ristoranti, locali pubblici. La luce è il filo conduttore di progetti che puntano a creare la giusta atmosfera. Indoor è un nuovo faretto a parete dal design convincente, per soluzioni di luce in linea con le ultime tendenze. Equipaggiato con lampade a scarica da 35W con attacco G12 è robusto e con una lunga durata di vita. Frankfurt 15-20.04.2012 94 C on un diametro di 120 cm Minerva si propone come elemento d’arredo di grande personalità in grado di sfruttare le potenzialità delle nuove sorgenti a LED con il cambio colore. Il corpo lampada in materiale plastico semitrasparente può cambiare colorazione con sistemi facilmente programmabili. La lampada diventa un elemento dinamico che anima gli interni. a v er d e l M in Un oggetto di design e un prodotto ad alta tecnologia per l’arredo domestico, di hotel o di locali pubblici dove può essere utilizzato con luce bianca nell’uso ordinario e con effetti di colore per creare particolari atmosfere. 95 Frankfurt Aost 15-20.04.2012 a led H appy hour e appuntamenti serali all’insegna dell’allegria e del divertimento. Con la luce giusta il locale diventa subito protagonista della movida serale. I nuovi faretti a incasso Aosta con LED RGB regalano gli effetti del cambio colore con consumi energetici molto contenuti. Le ottiche dark light in allumio speculare antiriflesso permettono di ottimizzare l’efficienza luminosa. 96