GEOTECNICA

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GEOTECNICA
GEOTECNICA
ƒ Elementi di meccanica dei terreni
ƒ Muri di sostegno
ƒ Fondazioni superficiali
ƒ Progettazione della fondazione di un edificio in
muratura
1
I PROBLEMI DELLA GEOTECNICA
SOVRASTRUTTURA
TERRENO DI FONDAZIONE
Materiale ⇒ NOTO
(cls, acciaio, laterizio,
materiale lapideo)
Materiale
Proprietà meccaniche del
materiale ⇒ NOTE
(ad eccezione del materiale
lapideo)
Proprietà meccaniche del
materiale
⇒ ?
Struttura
⇒ NOTA
Struttura
⇒ ?
⇒ ?
2
IL CASO DELLA TRAVE
dmax ?
Fmax ?
F
h
d
l
δ max
Fmax
F l3
=
48 E I
3 bh 2
=
σ max
4 l
b
con I =
E, smax
bh 3
12
3
IL CASO DEL TERRENO DI FONDAZIONE
δmax ?
Fmax ?
F
γ1
D
δ
γ2, c, φ
δ max =
F
(
1 −ν 2 ) I
E


Fmax =  Nq γ 1 D + Ncc + Nγ γ 2
H
B
B
 B
2
con
L H 
I =I , 
B B 
Nq = Nq (φ )
Nγ = Nγ (φ )
4
IL TERRENO NON È DIVERSO DALLA
SOVRASTRUTTURA
La risposta meccanica del terreno di fondazione
dipende:
ƒ dalla geometria dei terreni di fondazione
ƒ dalle caratteristiche meccaniche di tali
terreni
5
DA RICORDARE SEMPRE !!
La “tensione ammissibile” del terreno,
comunemente nota come “sigma” del terreno
NON ESISTE
La “costante di sottofondo” del terreno,
comunemente nota come “k” del terreno
NON ESISTE
6
IL TERRENO NON È TRASPARENTE
… purtroppo
??
COSA FARE
?
7
SONDAGGI
ƒ Quanti?
ƒ Dove?
ƒ A che profondità?
ƒ A carotaggio o a distruzione?
ƒ Con quale tecnica?
ƒ A secco, con circolazione di acqua o di fango
bentonitico?
ƒ Devo prelevare campioni durante il sondaggio?
ƒ Devo eseguire prove in foro? Quali, quante?
8
PROVE IN SITO E IN LABORATORIO
ƒ In laboratorio?
ƒ Misure di rigidezza o resistenza?
ƒ Su campioni indisturbati o rimaneggiati?
ƒ Prove triassiali, di taglio diretto, edometriche?
ƒ Prove di tipo diverso?
ƒ In sito?
ƒ Misure di rigidezza o resistenza?
ƒ CPT, CPTU, SPT, Pressiometro, Dilatometro?
ƒ Piastra di carico, propagazione di onde sismiche?
9
L’IMPORTANZA DELLA GEOLOGIA
POSSO FARE DELLE IPOTESI SUL SOTTOSUOLO ?
ƒ carte geologiche
ƒ carte topografiche
ƒ rilievo geologico di superficie
ƒ indagini eseguite in passato in zone circostanti
ƒ successione stratigrafica
ƒ situazione tettonica
ƒ ipotesi sulle formazioni del sottosuolo
10
RUOLO DELL’INGEGNERIA GEOTECNICA
MODELLO GEOTECNICO DEL SOTTOSUOLO
Geometria
relazione geologica
sondaggi
Caratteristiche meccaniche dei materiali
modello costitutivo del terreno
indagini in sito
prove di laboratorio
11
DA RICORDARE SEMPRE !!
I PARAMETRI SONO DEI MODELLI
E NON DEL TERRENO
IL TERRENO NON HA STUDIATO LA
GEOTECNICA, LA GEOLOGIA …
12
L’ACQUA
L’ACQUA NEL TERRENO È PERICOLOSA?
DIPENDE …
13
UN ESPERIMENTO
b
σ = F/b + (h-d) × γw
(trascurando il peso del terreno)
pietra
porosa
d
F
terreno
F ⇒ F + ∆F
h
σ ⇒ σ + ∆F/b
h ⇒ h + ∆h
σ ⇒ σ + ∆h × γw
σ
⇒δ≠0
⇒δ=0
??
14
LA PRESSIONE EFFICACE
b
pietra
porosa
d
σ′ = σ - uw
F
terreno
σ
h
F ⇒ F + ∆F
σ ⇒ σ + ∆F/b
uw ⇒ uw
σ′ ⇒ σ′ + ∆F/b
h ⇒ h + ∆h
σ ⇒ σ + ∆h × γw
uw ⇒ uw + ∆h × γw
σ′ ⇒ σ ′
⇒δ≠0
⇒δ=0
15
PRESSIONE TOTALE VERTICALE
W
z
W=γ×z×A
σ = W/A = γ × z
A
La pressione totale verticale è pari al peso dell’unità di volume
del terreno γ moltiplicata per la profondità z dal piano campagna
σ=γ z
16
PRESSIONE INTERSTIZIALE
zw
La pressione interstiziale è pari al peso dell’unità di volume
dell’acqua γw moltiplicata per la profondità zw dal piano di falda
uw=γw zw
17
PRESSIONE VERTICALE EFFICACE
z
zw
La pressione efficace σ’ è calcolata come differenza tra
la pressione totale e quella interstiziale
σ’ = σ – uw = γ z - γw zw
18
INNALZAMENTO DELLA FALDA
σ′ = σ - uw
σ ⇒≈σ
⇒ σ′↓
uw ↑
rigonfiamento
19
ABBASSAMENTO DELLA FALDA
σ′ = σ - uw
σ ⇒≈σ
⇒ σ′ ↑
uw ↓
cedimento
20
EMUNGIMENTO DA POZZO
s′ = s - uw
uw ↓ ⇒ s′ ↑
uw ↓ ↓ ⇒ s′ ↑ ↑
cedimento
differenziale
21
LA VARIABILE TEMPO
b
pietra
porosa
d
σ′ = σ - uw
F
terreno
σ
h
F ⇒ F + ∆F
σ ⇒ σ + ∆F/b
uw ⇒ uw
σ′ ⇒ σ ′ + ∆F/b
⇒δ≠0
IN QUANTO TEMPO?
22
SOMMARIO
•Il comportamento dei terreni saturi è controllato dalla pressione
efficace, differenza tra la pressione totale e la pressione dell’acqua
interstiziale
• L’acqua interstiziale influisce sul comportamento meccanico del
terreno attraverso la sua pressione, la quale a sua volta controlla la
pressione efficace
• La presenza dell’acqua nel terre non non è, per se, negativa o positiva
23
RICHIAMI DI IDRAULICA
24
PRESSIONE IDROSTATICA
∆x
z
z
uw ∆x ∆y = W = γw z ∆x ∆y
⇒
uw = γw z
∆y
W
uw
La pressione idrostatica dell’acqua è pari al prodotto del peso specifico
dell’acqua γw per l’affondamento z rispetto alla superficie a pressione nulla
25
IL CARICO IDRAULICO
z1
z’=0
1
z’1
uw1 = γw z1 ≠ uw2 = γw z2
z2
z’2
H
2
Carico idraulico
h = z '+
uw
γw
z’ = altezza geodetica
uw/γw = altezza piezometrica
La pressione differisce da punto a
punto tuttavia il fluido è in quiete
h1 = z1'+
uw 1
h2 = z2 '+
γw
uw 2
γw
= z1'+
(H − z1')γ w
= z2 ' +
γw
=H
(H − z2 ')γ w
γw
=H
h1 = h2
Il carico idraulico è costante da punto a punto ⇒ il fluido è in quiete
26
LIQUIDO IN QUIETE
HA
A
H
uA=γw HA
HB
z’=0
B
uB=γw HB
uA ≠ uB
hA = hB
Liquido in quiete
27
LIQUIDO IN MOVIMENTO
HA
A
H
uA=γw HA
z’=0
HB
B
uB=γw HB
uA = uB
hA ≠ hB
Liquido in movimento
28
FILTRAZIONE NEI TERRENI
29
PRESSIONE DELL’ACQUA INTERSTIZIALE
zw
uw=γw zw
Il comportamento meccanico del terreno dipende dalla
pressione efficace σ’=σ-uw, e quindi dalla pressione totale e
dalla pressione dell’acqua interstiziale uw
30
FALDA IN QUIETE
zwA
uA=γw zwA
zwB
uB=γw zwB
La pressione dell’acqua interstiziale in ogni punto è pari al prodotto
del peso specifico dell’acqua γw per l’affondamento zw rispetto alla
superficie a pressione nulla
31
FALDA IN MOVIMENTO
zwA
uA=γw zwA
zwB
uB=γw zwB
La pressione dell’acqua interstiziale non è più idrostatica
Come calcolare la pressione dell’acqua interstiziale?
32
LA VELOCITÀ DI FILTRAZIONE
Il moto di filtrazione avviene nella
direzione del carico piezometrico
decrescente
A
Q
La velocità di filtrazione si definisce
come rapporto tra la portata filtrante
Q e la sezione filtrante totale A:
terreno
v=
Q
A
33
EFFETTO DEL PERCORSO DI
FILTRAZIONE
L
Q
L/2
2Q
A pari dislivello piezometrico, la portata filtrante è inversamente
proporzionale al percorso di filtrazione
34
EFFETTO DELLA DIFFERENZA DI
CARICO IDRAULICO
∆H
Q
2∆H
2Q
La portata filtrante è proporzionale al dislivello piezometrico
35
EFFETTO DEL TIPO DI TERRENO
∆H
∆H
Qsabbia
Qargilla
Qsabbia >> Q argilla
36
LA LEGGE DI DARCY
∆H
A
L
Qsabbia
Q
∆H
v = =k
A
L
v = velocità di filtrazione
Q = portata filtrante
A = area filtrante totale
k = coefficiente di permeabilità
H = dislivello piezometrico
L = percorso di filtrazione
37
IL COEFFICIENTE DI PERMEABILITÀ
Come ordine di grandezza del coefficiente di permeabilità si
possono indicare i seguenti valori:
sabbia
k = 10-2 – 10-5 m/s
limo
k = 10-5 – 10-8 m/s
argilla
k = 10-8 – 10-11 m/s
Il coefficiente di permeabilità varia di molti ordini di grandezza
al variare della granulometria del terreno
38
FILTRAZIONE IN REGIME STAZIONARIO
v1 = v 2 = v 3
∆H
L
1
L
2
L
3
k
∆h
∆h1
∆h
=k 2 =k 3
L
L
L
∆h1 = ∆h2 = ∆h3
∆z1 +
∆ uw 1
γw
= ∆z 2 +
∆ uw 2
γw
= ∆z3 +
∆ uw 3
γw
∆uw 1 = ∆uw 2 = ∆uw 3
Le pressioni interstiziali nel caso di falda in movimento variano
linearmente con la profondità
39
FILTRAZIONE IN UN MEZZO
STRATIFICATO
vs = va
∆H
La
argilla, a
Ls
sabbia, s
ks
∆hs
∆h
= ka a
Ls
La
∆hs k a Ls
=
∆ha k s La
k a << k s ⇒ ∆hs << ∆ha
Le perdite di carico nei terreni più permeabili possono essere
trascurate e si può assumere h=cost.
40
FILTRAZIONE VERSO L’ALTO
falda a piano campagna
permeabilità bassa
permeabilità alta
Il carico idraulico alla base dello strato di argilla è maggiore di
quello in sommità e si ha quindi un moto di filtrazione verso l’alto
Il carico idraulico si dissipa nel moto di filtrazione verso l’alto,
diminuendo con legge lineare
41
PRESSIONI EFFICACI IN PRESENZA
DI FILTRAZIONE VERSO L’ALTO
uw
falda a piano campagna
permeabilità bassa
H
Hw
filtrazione
verso l’alto
idrostatica
permeabilità alta
z
γwH
γwHw
Le pressioni intertiziali aumentano rispetto al valore idrostatico,
determinando una diminuzione delle pressioni efficaci
42
FILTRAZIONE VERSO IL BASSO
falda a piano campagna
permeabilità bassa
permeabilità alta
Il carico idraulico alla base dello strato di argilla è minore di quello
in sommità e si ha quindi un moto di filtrazione verso il basso
Il carico idraulico si dissipa nel moto di filtrazione verso il basso,
diminuendo con legge lineare
43
PRESSIONI EFFICACI IN PRESENZA
DI FILTRAZIONE VERSO IL BASSO
uw
falda a piano campagna
permeabilità bassa
H
idrostatica
Hw
filtrazione
verso il basso
permeabilità alta
z
γwHw
γwH
Le pressioni intertiziali diminuiscono rispetto al valore
idrostatico, determinando un aumento delle pressioni efficaci
44
SOMMARIO
• La determinazione pressione dell’acqua interstiziale è necessaria per
calcolare le pressione efficaci
• Nel caso di falda in quiete, la pressione dell’acqua interstiziale si
determina conoscendo l’affondamento rispetto al piano delle pressioni
nulle
• Nel caso di falda in movimento, la pressione dell’acqua interstiziale si
determina studiando il moto di filtrazione
• La filtrazione è governata dalla legge di Darcy
• Le pressioni interstiziali aumentano nel caso di filtrazione verso l’alto,
e quindi le pressioni efficaci diminuiscono
•Le pressioni interstiziali diminuiscono nel caso di filtrazione verso il
basso, e quindi le pressioni efficaci si incrementano
45
DA RICORDARE
• La presenza dell’acqua interstiziale nel terreno del terreno non è, per
se, negativa
• L’acqua interstiziale influenza il comportamento meccanico del terreno
attraverso la sua pressione, la quale a sua volta controlla la pressione
efficace
• Se la pressione interstiziale si incrementa, la pressione efficace
diminuisce (rigonfiamento, diminuzione di resistenza)
• Se la pressione interstiziale diminuisce, la pressione efficace aumenta e
l’effetto dell’acqua è dunque positivo (cedimento, aumento di resistenza)
46
COMPRESSIBILITÀ
E
CONSOLIDAZIONE
47
CEDIMENTI NEL CASO DI FALDA
PROFONDA E FONDAZIONE A P.C.
t
3
2
1
2
1
3
δ
I cedimenti sono non lineari con il
carico
falda
Al termine della fase di carico, i
cedimenti sono trascurabili
48
CEDIMENTI NEL CASO DI FALDA
PROFONDA E FONDAZIONE INTERRATA
t
3
2
1
1
2
3
δ
I cedimenti sono minori se il piano
di posa delle fondazioni è a quota
inferiore al piano campagna
falda
49
CEDIMENTI NEL CASO DI FALDA
SUPERFICIALE
t
3
2
1
1
2
3
δ
falda
I cedimenti ‘istantanei’ sono nonlineari con il carico
Al termine della fase di carico, si
verificano cedimenti significativi
nel tempo
50
APPARECHIATURA EDOMETRICA
Compressione monodimensionale
(dilatazione trasversale impedita)
F
δ
piastra di carico
acqua
uw≅0
campione
anello rigido
pietra porosa
L’apparecchiatura edometrica consente di investigare la
compressibilità dei terreni ed il decorso dei cedimenti nel tempo
51
PROVA EDOMETRICA
σ=F/A
t
δ
La rigidezza del terreno aumenta con la tensione verticale
Il comportamento volumetrico non è reversibile
52
RISPOSTA DEL TERRENO AD UN
INCREMENTO DI CARICO
t100
log t
consolidazione secondaria
(deformazioni viscose scheletro solido)
δ
consolidazione primaria
(dissipazione pressioni interstiziali)
Inizialmente, l’acqua interstiziale non ha il tempo di fuoriuscire dal
tereno e la pressione dell’acqua si incrementa
Nel tempo, l’acqua interstiziale fuoriesce lentamente dal provino ed si
misurano cedimenti del provino
53
INTERPRETAZIONE MICROSTRUTTURALE
t=0
-
+
t=0
δ
t=∞
Il terreno è inizialmente saturo
All’applicazione del carico, l’acqua non ha il tempo di
uscire ed il volume non può quindi cambiare. L’acqua si
oppone alla variazione di volume incrementando la sua
pressione
A causa dello squilibrio di pressione interstiziale tra
l’interno e l’ esterno del provino, l’acqua fuoriesce dal
provino e si registrano cedimenti. Il provino termina di
consolidare quando la pressione interstiziale nel provino
ripristina l’equilibrio con la pressione esterna
54
UN MODELLO ANALOGICO
F
F’/A, uw
F’/A
manometro
F’
uw
acqua
δ
t
A
Nel modello analogico, la velocità di
dissipazione delle pressioni dell’acqua
dipende dal diametro dell’orifizio
t55
TEMPO DI CONSOLIDAZIONE
Il tempo di consolidazione dipende dalla dimensione dei pori
banchi costituiti da terreni a grana grossa (ghiaie, sabbie)
⇒
trascurabile
banchi costituiti da terreni a grana fine (limi, argille)
⇒ fino a decine di anni
56
EFFETTO DEL PERCORSO DI DRENAGGIO
falda a p.c.
falda a p.c.
H
2H
t100
4 t100
Maggiore è la distanza che deve percorrere la particella d’acqua per
dissipare le sovrappressioni, maggiore sarà il tempo di consolidazione
Sperimentalmente si osserva che il tempo di consolidazione è
proporzionale al quadrato del percorso di drenaggio
57
EFFETTO DELLA PERMEABILITÀ
falda a p.c.
falda a p.c.
k1
t1
k2
t1 k 2
=
t 2 k1
t2
Minore è la permeabilità k, maggiore è il tempo necessario per dissipare
le sovrappressioni
Sperimentalmente si osserva che il tempo di consolidazione è
inversamente proporzionale alla permeabilità
58
EFFETTO DELLA COMPRESSIBILITÀ
falda a p.c.
falda a p.c.
E1
t1
E2
t1 E 2
=
t 2 E1
t2
Maggiore è la rigidezza E, minore è la quantità d’acqua che deve essere
espulsa, minore è il tempo necessario per dissipare le sovrappressioni
Sperimentalmente si osserva che il tempo di consolidazione è
inversamente proporzionale alla rigidezza
59
COEFFICIENTE DI CONSOLIDAZIONE
cv =
t100
kE
γw
H2
∝
cv
k = coefficiente di permeabilità
E = modulo di rigidezza
γw = peso specifico dell’acqua
t100 = tempo di consolidazione
H2 = percorso di drenaggio
60
RISPOSTA DEL TERRENO AD UNA
SUCCESSIONE DI INCREMENTI DI CARICO
F
δ
Per ciascun passo di carico, il cedimento è misurato al termine della fase
di consolidazione
La risposta del terreno è non-lineare e non reversibile
61
FORZA O PRESSIONE ?
100 N
200 N
Il cedimento
dipende dalla
pressione F/A
1 mm
1m
400 N
200 N
1 mm
2m
62
CEDIMENTO O DEFORMAZIONE?
pressione F/A
⇓
deformazione δ/H
100 N
200 N
2m
1 mm
100 N
2 mm
200 N
1m
63
RELAZIONE TRA PRESSIONE VERTICALE
E DEFORMAZIONE
σv=F/A
εv=δ/H
Le curve di compressibilità sono più correttamente rappresentate in termini di
sforzi-deformazioni piuttosto che in termini di forze-spostamenti
64
RELAZIONE TRA PRESSIONE VERTICALE
ED INDICE DEI VUOTI
e
σv
Le curve di compressibilità sono tipicamente rappresentate in termini di indice
dei vuoti
65
NON-LINEARITÀ DEL LEGAME SFORZI
DEFORMAZIONI
e
σv
All’aumentare della tensione verticale, è necessario applicare un incremento di
tenzione sempre più grande per ottenere la stessa variazione di indice dei vuoti
66
DEFORMAZIONI IRREVERSIBILI
(PLASTICHE)
e
variazione di e irreversibile
carico
scarico
σv
In corrispondenza di un ciclo di carico e scarico, esiste una variazione di indice
dei vuoti che non è recuperata
Per un assegnata pressione verticale, l’indice dei vuoti non è univocamente
determinato ma dipende dalla storia
67
DEFORMAZIONI REVERSIBILI
(ELASTICHE)
e
carico
ricarico
scarico
σv
La deformazione è praicamente reversibile in fase di ricarico, fino a quando
non viene superata la massima pressione verticale che il terreno aveva subito
in passato
68
LA PRESSIONE DI PRECONSOLIDAZIONE
La pressione di preconsolidazione σc è la massima pressione verticale che il
terreno ha subito in passato
e
TERRENI NORMALMENTE
CONSOLIDATI
e
TERRENI SOVRA
CONSOLIDATI
carico
scarico
σ = σc
scarico
σv
La pressione corrente coincide con la
pressione di preconsolidazione. Il
terreno ha una porosità
relativamente alta. Risulta molto
deformabile in fase di carico
carico
σ < σc
σc
σv
La pressione corrente è minore della
pressione di preconsolidazione. Il
terreno ha una porosità
relativamente bassa. Risulta poco
deformabile in fase di carico
69
INTERPRETAZIONE MICROSTRUTTURALE
DELLA COMPRESSIBILITÀ
Le particelle solide possono considerarsi praticamente incompressibili
La riduzione di volume avviene a spese di uno scorrimento relativo tra i
grani ed una ridisposizione dei grani stessi
70
COMPORTAMENTO PLASTICO
H
N
N
δ
H
T
Quando l’azione tangenziale che ha detrminato lo scorrimento del
blocco viene rimossa, lo spostamento orizzontale non viene recuperato,
ed è quindi totalmente irreversibile
71
MODELLO IDEALE: NON LINEARITÀ
100 N
200 N
0.4 mm
1 mm
1m
300 N
1m
δ/H
1 mm/1 m
0.4 mm/1 m
100 N/m2
200 N /m2 300 N/m2
σ
All’aumentare del carico, risulta sempre più difficile addensare il terreno
72
MODELLO IDEALE: SCARICO
100 N
200 N
1 mm
?
100 N
0 mm
1m
δ/H
100 N /m2
200 N /m2
σ
I cedimenti irreversibili sono dovuti principalmente allo scorrimento
tra i grani
73
MODELLO IDEALE: RICARICO
100 N
200 N
0 mm
?
300 N
?
0.4 mm
δ/H
100 N /m2
200 N /m2
300 N /m2
σ
Solo quando si raggiunge la pressione di preconsolidazione, è possibile
indurre lo scorrimento di nuovi grani
74
EFFETTO DELL’ INDICE DI PLASTICITÀ
SULLA COMPRESSIBILITÀ
acqua libera
particella
di argilla
acqua adsorbita
Ip basso
Ip alto
Maggiore è l’indice di plasticità (Ip=wl-wp), maggiore è la compressibilità
75
FONDAZIONI SU TERRENI
NORMALMENTE CONSOLIDATI
F
2
1
e
1
2
∆σ′ = F/b
σ′
L’elemento di terreno considerato è soggetto, in condizioni geostatiche, al
massimo carico mai subito in passato. L’applicazione del carico determina
cedimenti significativi
76
FONDAZIONI SU TERRENI
SOVRA-CONSOLIDATI
F
1
2
e
2
1
∆σ′ = F/b
σ′
L’elemento di terreno considerato è soggetto, in condizioni geostatiche, ad
un carico inferiore a quello mai subito in passato. L’applicazione del carico
determina cedimenti modesti
77
FONDAZIONI COMPENSATE
e
scavo
σ′
Si esegue uno scavo e si applica un carico pari a quello esercitato dal
terreno rimosso
78
DECORSO DEI CEDIMENTI NEL TEMPO
t
3
2
1
1
2
3
δ
falda
Il decorso dei cedimenti dipende dal tempo con cui si dissipano le
sovrappressioni interstiziali
79
DRENAGGI
falda
falda
dreni
L’inserimento dei dreni diminuisce i percorsi di filtrazione ed accelera il
processo di consolidazione
80
SOMMARIO
• Il comportamento volumetrico dei terreni è non-lineare
• La risposta adun carico dipende dalla storia tensionale
• Un terreno si dice si dice normalmente consolidato se si trova sulla
curva di primo carico, ovverro è soggetto al massimo carico mai subito
in passato. E’ caratterizzato da un’elevata porosità e risulta
deformabile in corrispondenza di un successivo carico
• Un terreno si dice si dice sovra-consolidato se si trova sulla curva di
scarico e ricarico, ovvero è soggetto ad un carico minore di quello mai
subito in passato. E’ caratterizzato da una bassa porosità e risulta
pocoe deformabile in corrispondenza di un successivo carico
81
RESISTENZA A TAGLIO
82
CAPACITÀ PORTANTE DI UNA
FONDAZIONE
F
Wribaltante
Wstabilizzante
τmobilitata
La stabilità del complesso terreno-fondazione dipende dalle azioni
tangenziali che si possono mobilitare lungo la superficie di
scorrimento e che si oppongono alla rotazione del volume di terreno
83
MURI DI SOSTEGNO
W
S
τmobilitata
La spinta sull’opera di sostegno dipende dalle azioni tangenziali che si
possono mobilitare lungo la superficie di scorrimento e che
‘sostengono’ il volume di terreno che spinge sull’opera
84
SCAVI A PARETE VERTICALE
W
τmobilitata
L’altezza di autosostentamento dipende dalle azioni tangenziali
che si possono mobilitare lungo la superficie di scorrimento e che
‘sostengono’ il volume di terreno potenzialmente instabile
85
AZIONI TANGENZIALI
MOBILITATE NEL TERRENO
banda di taglio
τ
σ
Problema: determinare la resistenza a taglio mobilitata τ lungo la superficie di
scorrimento, in funzione dello sforzo normale σ
86
CONDIZIONI DRENATE
Condizioni drenate: la variazione di stato tensionale avviene molto lentamente
rispetto al tempo necessario per la dissipazione delle sovrappressioni interstiziali
Le pressioni interstiziali assumono il valore imposto dalle condizioni al contorno e
possono essere determinate studianto il processo di filtrazione. Note le pressioni
interstiziali, è possibile calcolare le pressioni efficaci σ’ e correlarle alle azioni
tangenziali τ
Banda di taglio
Resistenza a taglio in
termini di pressioni efficaci
τ
σ’
τ = τ(σ’)
87
CONDIZIONI NON DRENATE
Condizioni non drenate: la variazione di stato tensionale avviene molto rapidamente
rispetto al tempo necessario affinché l’acqua possa uscire dal terreno e dissipare
le sovrappressioni interstiziali
Il volume si mantiene costante (poiché l’acqua non puàò uscire) e le pressioni
interstiziali aumentano o diminuiscono di un valore che non può essere noto a priori.
Non conoscendo le pressioni interstiziali, non è possibile calcolare le pressioni
efficaci σ’ e non è possibile utilizzare la funzione τ=τ(σ’)
Si preferisce correlare la resistenza a taglio τ direttamente alla tensione totale σ
a condizione di eseguire prove in condizioni non drenate
Banda di taglio
τ
σ
Resistenza a taglio in
termini di pressioni totali
τ = τ(σ)
88
APPARECCHIATURA DI TAGLIO DIRETTO
acqua δv
N
piastra di carico
cella di carico
C
uw≅0
campione
M
δh
telaio rigido
N
T
pietra porosa
L’apparecchiatura di taglio diretto consente di investigare la
resistenza mobilitata lungo una superficie di scorrimento
89
LA CONDIZIONE AL CONTORNO PER LE
PRESSIONI INTERSTIZIALI
N
acqua δv
cella di carico
C
uw≅0
L’aqua interstiziale è in comunicazione, attraverso le pietre porose, con l’acqua
nel contenitore la cui pressione può assumersi pari a zero.
In condizioni drenate (equilibrio tra l’acqua intertiziale e l’acqua allesterno del
90
provino) la pressione interstiziale è nulla e σ=σ’
FASE DI CONSOLIDAZIONE
La prima fase della prova consiste nell’incrementare la pressione verticale σ
fino al valore desiderato e misurare lo spstamento verticale δv, analogamente
alla prova edometrica
σ=N/A
t100
log t
t
δv
δv
δ
dissipazione pressioni
interstiziali
91
FASE DI TAGLIO
La seconda fase della prova consiste nell’imporre uno spostamento
orizzontale relativo δh e misurare lo sforzo tangenziale τ e lo spostamento
verticale δv
τ
δh
δv
92
LA VELOCITÀ DELLA PROVA DI TAGLIO
La prove di taglio deve essere eseguita imponendo una velocità di
spostamento orizzontale relativo sufficientemente lenta da consentire che
l’acqua interstiziale possa drenare e dissipare le sovrappresioni interstiziali
Comportamento contraente
La pressione tende ad aumentare
L’acqua fuoriesce dal provino
Comportamento dilatante
La pressione tende a diminuire
L’acqua entra nel provino
trottura = 10 t100
93
RISPOSTA DEI TERRENI AD ELEVATA
POROSITÀ
Argille normalmente consolidate o sabbie sciolte
τ
δh
δh
δv
La resistenza si incrementa monotonicamente fino al raggiungimento di
un valore ultimo
Il volume diminuisce fino a raggiungere un valore costante
94
RISPOSTA DEI TERRENI A BASSA
POROSITÀ
Argille sovra-consolidate o sabbie dense
τ
δh
δh
δv
La resistenza si incrementa fino a raggiungere un valore di picco per
poi decresecere raggiungere un valore ultimo
Il volume inizialmente diminuisce per poi aumentare fino a raggiungere
95
un valore costante
INTERPRETAZIONE MICROSTRUTTURALE
DEL COMPORTAMENTO VOLUMETRICO
Terreni sciolti
I grani si dispongono formando una struttura
‘aperta’
Per effetto del taglio, i grani scorrono l’uno
sull’altro e il terreno tende ad addensarsi
Terreni addensati
I grani si dispongono formando una struttura
‘addensata’
I grani tendono a scavalcare quelli sottostanti per
poter scorrere per effetto dell’azione di taglio
96
UN MODELLO PER LA RESISTENZA A
TAGLIO DEI TERRENI
T
N
Energia fornita
al campione
y
x
Energia dissipata
per attrito
T dx – N dy = µ (N dx)
τ
dy
=µ+
σ
dx
coefficiente di attrito
dilatanza
97
COMPORTAMENTO CONTRAENTE
τ/σ
τ
<µ
σ
τ
=µ
σ
dy
τ
=µ+
σ
dx
x
x
y
dy
<0
dx
dy
=0
dx
98
COMPORTAMENTO DILATANTE
τ
<µ
σ
τ
>µ
σ
τ
=µ
σ
τ/σ
τ 
 
 σ max
x
 dy 


 dx max
y
dy
<0
dx
dy
>0
dx
dy
=0
dx
dy
τ
=µ+
dx
σ
x
99
EFFETTO DELLA PRESSIONE VERTICALE
SULLA RESISTENZA A TAGLIO
τ
L’incremento della pressione verticale
tende a sopprimere la dilatanza
σ’v crescente
x
σ’v crescente
x
y
100
RISULTATI DI UNA SERIE DI PROVE DI
TAGLIO DIRETTO
τ
resistenza di picco
resistenza ultima
σ’v
La resistenza di picco ‘converge’ verso la resistenza ultima ad alte pressioni verticali
101
INVILUPPI DI ROTTURA
τ
resistenza di picco
resistenza ultima
σ’v
I dati di resistenza ultima si dispongono su di una retta passante per l’origine
102
CRITERIO DI RESISTENZA DI
MOHR-COULOMB
τ
τ = c + σ tan φ
φ
c
σ
Nel mezzo ideale di Mohr-Coulomb, φ e c sono costanti
103
CRITERIO DI RESISTENZA DI
MOHR-COULOMB ADATTATO AI TERRENI
τ
resistenza di picco
resistenza ultima
σ’v
La resistenza ultima è rappresentabile da una retta
La resistenza di picco è ‘linearizzabile’ a tratti
104
IL PARAMETRO ANGOLO DI ATTRITO φ’
L’angolo di attrito è un parametro del modello e NON del terreno
τ
resistenza di picco
φ’
φ’
φ’ultimo
resistenza ultima
σ’v
L’angolo di attrito ultimo può essere considerato un valore caratteristico
del terreno
L’angolo di attrito di picco dipende dall’intervallo di pressioni nel quale è
eseguita l’interpolazione lineare
105
IL PARAMETRO COESIONE c’
La coesione è un parametro del modello e NON del terreno
τ
c’
c’
resistenza di picco
resistenza ultima
σ’v
La coesione è tipicamente nulla per la resistenza ultima
La coesione di picco dipende dall’intervallo di pressioni nel quale è
eseguita l’interpolazione lineare e rappresenta l’intercetta dell’inviluppo
lineare più che une ‘vera’ coesione
106
LIMITE DELLE PROVE DI
TAGLIO DIRETTO
Non è possibile investigare la resistenza in condizioni non drenate,
poiché non è possibile impedire che l’acqua esca o entri nel campione
107
L’APPARECCHIATURA TRIASSIALE
F
δ
cella di carico
buretta
pressione di cella
σc
rubinetto
trasduttore di pressione
108
PROVA IN CONDIZIONI DRENATE
F
δ
σc
APERTO
L’acqua può liberamente uscire o entrare dal provino per garantire l’equilibrio con
la pressione dell’acqua nella buretta (uw≅0)
I volumi di acqua entranti o uscenti dal provino sono misurati mediante la buretta
(la variazione del volume dell’acqua coincide con la variazione del volume totale) 109
PROVA IN CONDIZIONI NON DRENATE
F
δ
σc
CHIUSO
L’acuq non può uscire o entrare nel provino ed il volume si mantiene costante.
La variazione di pressione interstiziale è misurata mediante il trasduttore di
pressione
110
SFORZI E DEFORMAZIONI IN
UNA PROVA TRIASSIALE
Pressione assiale
σa=σc+F/A
H + ∆H
Pressione radiale
σr=σc
Deformazione assiale
εa = ∆H/H
D + ∆D
Deformazione radiale
εr = ∆D/D
111
LO SFORZO DEVIATORICO
q = σ’a-σ’r
q è nullo quando σa=σr, ovvero quando lo sforzo sul provino è isotropo
q è diverso da zero quando σa≠σr, ovvero quando lo sforzo sul provino non è
isotropo
Lo sforzo deviatorico q misura la ‘deviazione’ dallo stato tensionale isotropo
ed è responsabile della rottura nel terreno
Risulta q’=q poiché q’ = (σa-uw)–(σr-uw) = σa-σr = q
112
LE CONDIZIONI INIZIALI DI
UN PROVINO TRIASSIALE
σa = 0
σ’a = -uw0 >0
uw0< 0
σ’r = -uw0 >0 ; σr = 0
La pressione efficace deve essere positiva perché il provino possa autosostenersi
Poiché la pressione totale è nulla, ne consegue che la presisone interstiziale è
negativa
113
APPLICAZIONE DELLA PRESSIONE
ISOTROPA IN CONDIZIONI DRENATE
σ’a = σa = σc >0
uw= 0
σ’r = σr = σc >0
La pressione interstiziale assume il valore nullo imposto dalle condizioni al
contorno (buretta). La pressione di cella coincide con la pressione efficace, sia
radiale, sia assiale
114
APPLICAZIONE DELLO SFORZO
DEVIATORICO IN CONDIZIONI DRENATE
σ’a = σa > σ’r
uw= 0
σ’r = σr = σc >0
La pressione interstiziale si mantiene sempre nulla. La pressione di cella e quindi la
pressione efficace radiale σ’r è mantenuta costante e viene incrementata la
pressione assiale σ’a e quindi q
115
RISPOSTA DEI TERRENI AD ELEVATA
POROSITÀ
q
εa
εa
εv = ∆V/V
La risposta è del tutto simile a quella osservata in prove di taglio diretto, con la
varabile q in luogo della variabile τ.
116
RISPOSTA DEI TERRENI A BASSA
POROSITÀ
q
εa
εa
εv = ∆V/V
La risposta è del tutto simile a quella osservata in prove di taglio diretto, con la
varabile q in luogo della variabile τ.
117
INVILUPPI DI ROTTURA
τ
resistenza ultima
σ’r
τ
σ’a
σ’
resistenza di picco
σ’r
σ’a
σ’
Gli inviluppi di rottura richiedono la costruzione dei cerchi di Mohr ed hanno un
andamento simile a quello osservato in prove di taglio diretto.
118
CRITERIO DI RESISTENZA DI MOHRCOULOMB
τ
resistenza di picco
φ’
φ’
c’
φ’ultimo
resistenza ultima
c’
σ’
resistenza ultima:
τ = σ’ tan φ’ultimo
τ = c’ + σ’ tan φ’
resistenza di picco
119
APPLICAZIONE DELLA PRESSIONE ISOTROPA
IN CONDIZIONI NON DRENATE
σ’a = σ’a0 = uw0 = cost.
uw0+σc
σ’r = σ’r0 = uw0 = cost.
L’incremento della pressione di cella tenderebbe a dimunuire il volume del
campione che però è costretto a mantenersi costante. L’acqua reagisce
incrementando la sua pressione di una quantità pari alla pressione di cella. La
120
pressione efficace si mantiene quindi invariata.
APPLICAZIONE DELLO SFORZO DEVIATORICO
IN CONDIZIONI NON DRENATE
σa ; σ’a = ?
uw= ?
σr = σc ;
σ’r = ?
La pressione assiale σa e quindi lo sforzo deviatorico sono incrementati a
pressione di cella costante. La pressione dell’acqua interstiziale, a causa del
drenaggio impedito, può aumentare o diminuire, tale variazione non è tuttavia nota
a priori.
121
RISPOSTA DEI TERRENI AD ELEVATA
POROSITÀ IN C. N. D.
q
εa
uw
εa
Durante la fase di taglio, il volume tenderebbe a diminuire. Poiché il volume è forzato a
mantenersi costante, l’acqua reagisce quindi incrementando la sua pressione. La
pressione efficace e, quindi la resistenza, diminuisce.
122
RISPOSTA DEI TERRENI A BASSA
POROSITÀ IN C. N. D.
q
εa
εa
uw
Durante la fase di taglio, il volume tenderebbe ad aumentare. Poiché il volume è forzato
a mantenersi costante, l’acqua reagisce diminuendo la sua pressione. La pressione
efficace e, quindi la resistenza, aumenta.
123
INVILUPPI DI ROTTURA IN C. N. D.
τ
cu
σ’r
σ’a
σr
σa
σ
Dopo l’aplicazione della pressione di cella, lo stato tensionale efficace non è cambiato.
Ne consegue che qualunque sia la pressione di cella σr=σc, il provino si trova sempre
nelle stesse condizioni. Lo sforzo deviatorico che determina la rottura è quindi lo
stesso qualunque sia la pressione di cella. Questo dà luogo ad un inviluppo costante in
termini di pressioni totali
124
CRITERIO DI RESISTENZA DI MOHRCOULOMB
τ
cu
σ
τ = cu
In condizioni non drenate, si assume che la resistenza sia indipendente dalla
pressione totale σ.
125
APPENDICE
126
MATERIALE
Argilla (d < 0.002 mm)
con limo, sabbiosa, debolmente ghiaiosa
Limo (0.002 mm < d < 0.075 mm)
con argilla, sabbiosa, ghiaiosa
Sabbia (0.075 mm < d < 2 mm)
con limo, ghiaiosa, argillosa
Ghiaia (d > 2 mm)
con sabbia, limosa, debolmente argillosa
Roccia tenera
⇐
CLS
Roccia compatta
127
PROPRIETÀ MECCANICHE DEL MATERIALE
Materiale
Modulo di elasticità
E (MPa)
argille e limi
sabbie limose
sabbie grosse
rocce
cls
poco consistenti
0.2-4
molto consistenti
12-30
poco addensate
15-30
molto addensate
50-100
poco addensate
20-50
molto addensate
80-150
tenere
500-10000
compatte
60000-130000
(roccia tenera)
11000-13000
VALORI SOLO INDICATIVI !!
128
STRUTTURA DEL TERRENO DI
FONDAZIONE
ghiaia con sabbia
argilla limosa
roccia
alterata
disgregata
roccia
compatta
129