Fattori di rischio - FONDAZIONE UN PASSO INSIEME Onlus

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Fattori di rischio - FONDAZIONE UN PASSO INSIEME Onlus
Ruolo dell'alimentazione
nell’infiammazione cronica silente
« La salute è la completa e armonica unione di
anima, mente e corpo; non è un ideale così
difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e
naturale che molti di noi hanno trascurato ».
« Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la
giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né
in difetto né in eccesso, avremmo trovato la
strada per la salute »
Edward Bach 1866 - 1936
Ippocrate 460-377 a.C.
VALDELLATORRE - TORINO
sabato 22 marzo 2014
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Specialista in Chirurgia Pediatrica --- Università di Padova
Diploma di Master Universitario di II° Liv. in MASTER INTERNAZIONALE IN NUTRIZIONE E DIETETICA --- Università Politecnica delle Marche
- Perfezionato in Riflessoterapia e Tecniche Complementari ( Elementi di Agopuntura Scientifica ) -- Università di Padova
- Docente Universitario al Master di II° Liv. in Ossigeno-Ozonoterapia c/o l’Università di Pavia
-
L'infiammazione può anche essere silenziosamente
presente nel corpo, senza manifestazioni cliniche
evidenti, assumere un andamento cronico, subdolo,
e rappresentare uno delle cause principali di molte
patologie degenerative o di un invecchiamento
precoce.
Il sorprendente collegamento tra
INFIAMMAZIONE CRONICA
e
INFARTO CARDIACO, CANCRO, MALATTIA DI ALZHEIMER,
DIABETE ed altre malattie
Infiammazione cronica
e
Patologie cronico-degenerative
L’infiammazione cronica
è una vera e propria forza trainante
della carcinogenesi e step critico
nella progressione
dei fenomeni neoplastici e neuro-degenerativi.
Fonte:
Venil N. Sumantran and Girish Tillu Cancer, Inflammation, and Insights from Ayurveda Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine
• Alimentazione scorretta
• Attività fisica inadeguata o assente
• Stress cronico
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Acidosi della matrice
Insulino-resistenza
Stress ossidativo
Disbiosi intestinale
INFIAMMAZIONE CRONICA SILENTE
Patologie cronico-degenerative
Cervello e Sistema Nervoso Centrale: morbo di Alzheimer, SLA, Sclerosi multipla,
Parkinson, Depressione etc.
Sistema Immunitario: Cancro, Fibromialgia, Sindrome da Stanchezza Cronica etc.
Organismo in generale: Diabete, Sindrome Metabolica, Dismetabolismo etc.
Pelle: Rughe, Cellulite etc.
Apparato genitale: Impotenza, Disfunzioni Organiche etc.
Sistema osseo: Osteoartrite, Osteopenia, Osteoporosi etc.
Apparato Cardio-Circolatorio: Infarto del miocardio, Aterosclerosi, Arteriosclerosi etc.
Fonte: Ministero della Salute
Infiammazione cronica: Fattori di rischio
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Età
Stress
Dieta
Ormoni sessuali
Fumo di sigaretta
Disturbi del sonno
Eccesso di zucchero
Carenze nutrizionali ( vitamine, minerali, ecc. )
Disbiosi intestinale
Altro…….
Mitocondri e infiammazione
Durante la “respirazione” mitocondriale
vengono prodotti una serie di radicali liberi
che quando IN ECCESSO
contribuiscono all'infiammazione.
Con l'età si diventa sempre più sensibili
agli effetti di questi radicali
e questo è dovuto
al progressivo malfunzionamento dei mitocondri.
Alterazione
dell’asse immuno-endocrino
Aumento di
citochine proinfiammatorie
( IL-1, IL-2, IL-6, TNF-α )
di molecole di adesione intercellulare (ICAM-1),
e di marcatori infiammatori come la proteina C
reattiva (PCR) e dei globuli bianchi.
Fattori di rischio:
Dieta
Alcuni studi hanno mostrato una significativa associazione
tra una dieta ricca di grassi idrogenati e alti livelli di marker
dell'infiammazione (IL-6, TNF-α, IL-8, PCR), soprattutto nel
caso di soggetti obesi.
Attualmente,
nella dieta occidentale,
il rapporto omega-6:3
è di circa 20-30:1,
mentre
il rapporto ideale
dovrebbe essere di
1-5:1.
La SM è una patologia infiammatoria.
Le infiammazioni nel cervello e nel midollo spinale vengono attivate e mantenute
attive da mediatori dell’infiammazione.
Questi mediatori sono prodotti a partire da un acido grasso insaturo: l’Acido
Arachidonico.
 La nutrizione può influenzare i fenomeni infiammatori.
 I processi infiammatori sono direttamente coinvolti nello sviluppo delle patologie
neuro-degenerative e delle neoplasie
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Farine bianche e raffinate
Insaccati
Latticini e derivati ( formaggi fermentati )
Zuccheri vari
Dolci
Alimenti in scatola
Proteine animali ( se usate in eccesso )
Grassi saturi
Alcool
Additivi, coloranti e conservanti
Altro …….
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King DE,Ma Y, Am J Cardiol. 2003 Dec 1;92(11):1335-9.
Ajani UA J Nutr. 2004 May;134(5):1181-5
Griffith JA Am J Clin Nutr. 2006 Apr;83(4):760-6
Wells BJ Nutrition. 2005 Feb;21(2):125-30.
Ford ES Eur J Clin Nutr. 2005 Feb;59(2):278-83.
Diaz VA Nutrition. 2005 Jun;21(6):718-25
Wang Q Asia Pac J Clin Nutr. 2007;16 Suppl:295-301.
ALTRI FATTORI DI RISCHIO?
Fattori di rischio: Fumo di sigaretta
Contiene diversi induttori dell'infiammazione, soprattutto
radicali liberi. L'abitudine al fumo aumenta la produzione di
diverse citochine pro-infiammatorie (TNF-α, IL-1β, IL-6, IL-8)
e allo stesso tempo riduce le molecole antinfiammatorie.
ALTRI FATTORI DI RISCHIO?
Fattori di rischio: Disturbi del sonno
La produzione di citochine pro-infiammatorie segue il
ritmo circadiano e potrebbe essere coinvolta nel ritmo
sonno-veglia, sia negli animali che nell'uomo.
ALTRI FATTORI DI RISCHIO?
Fattori di rischio: Eccesso di zucchero
Diete relativamente ricche di alimenti con alto Indice
Glicemico e Carico Glicemico sono state associate ad un
aumentato rischio di patologie cronico-degenerative.
ALTRI FATTORI DI RISCHIO?
Fattori di rischio: Carenze nutrizionali ( vitamine, minerali, ecc. )
Bassi valori sierici di vitamine ( B12 e folati ), pur a livello
subclinico, si correlano ad una peggiore performance ai test
psicometrici.
Bianchetti A., Trabucchi M. L’alimentazione dell’anziano. Masson, Milano, 2a ed, 1993.
Goodwin JS., Goodwin JM., Garry PJ. Association betwen nutritional status and functionning in a healthy elderly population. JAMA 1983;249:2817-2820.
Fattori di rischio: Stress cronico
LO STRESS CRONICO E LA ROTTURA DELL’EQUILIBRIO
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Lo stress ossidativo può essere definito una condizione patologica trasversale a
molte malattie, soprattutto patologie degenerative e neurodegenerative.
L’asse cerebro-spinale è per definizione una struttura anatomica altamente
suscettibile all’attacco dei ROS
Harman D,J Gerontol 1956, 11:298-300
Rayssiguier Y, Magnes Res. 2006 Dec;19(4):237-43
Colom B Cardiovasc Res. 2007 Feb 12
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Asare GA Toxicology. 2007 Feb 23
Jastrzebski Z Food Chem Toxicol. 2007 Feb 28
Burk CJ Am J Clin Dermatol. 2007;8(2):103-6
Fattori di rischio: Dibiosi intestinale
La spiegazione più probabile è che l’obesità delle
persone con certi batteri nell’intestino sia frutto non
tanto di una maggiore estrazione di calorie dai cibi, ma
dalla capacità di questi germi di innescare processi
metabolici ( come il blocco dei recettori Toll-like 5 ) che
porta all’infiammazione
per aumentata produzione di citochine
pro-infiammatorie.
Da qui una cascata di eventi:
resistenza all’insulina,
aumento dell’appetito ed alla fine, sovrappeso.
Lo stile di vita moderno con la sua dieta occidentale, ricca in carboidrati e grassi,
raffinati ed impoveriti, ha portato ad un sovvertimento
della flora intestinale con un aumento relativo di batteri come il Firmicutes
a scapito dei Batteroidi, inducendo un arricchimento nei geni che permettono
la produzione di sostanze energetiche ( non di consumo! ).
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Patologie intestinali
Patologie extra- intestinale
Reazione immunitaria diretta
Reazione immunitaria crociata
In condizioni normali i microvilli permettono la digestione fisiologica e
l’assorbimento dei micronutrienti, mentre in condizioni anomale si
determina il passaggio di macro-molecole oltre la barriera g.i, che per le
loro dimensioni possono essere identificate come non self e risultando
immunogene possono scatenare una risposta immunologica.
sindromi cronico-funzionali
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Vitamina B12,
Magnesio,
Folati,
Calcio,
ecc
La deficienza di B12 aumenta i livelli di ac. metilmalonico
e di omocisteina.
Hirschowitz BI et al:, Aliment Pharmacol Ther 2008; 27: 1110-1121
Qualità degli alimenti
La natura ci ha fornito molti alimenti antinfiammatori che
non solo favoriscono la salute del nostro organismo, ma
possiedono anche un ottimo sapore.
Oltre alla loro capacità di ridurre le infiammazioni, questi
cibi contengono un alto apporto di vitamine e minerali
essenziali per rinforzare il sistema immunitario.
La dieta antinfiammatoria
Contro l’infiammazione si deve eliminare lo zucchero e i cibi che lo
contengono, in particolare le bevande zuccherate, i dolci industriali e i cereali
zuccherati.
Aumentare l’assunzione di cibi con proprietà antinfiammatorie tra i quali
il più indicato è il riso integrale.
Il riso integrale contiene la tricina, non presente nel riso bianco,
sostanza che contrasta i processi infiammatori.
I livelli infiammatori sono più bassi in chi preferisce:
- Cereali integrali
- Frutta secca
- Verdura a foglia verde
- Frutta fresca di stagione
- Tè ( meglio Tè verde )
La dieta antinfiammatoria
A proposito di Omega 3…
Affezioni cerebro-vascolari
L’infiammazione svolge un ruolo cruciale nella formazione e
nella progressione della placca, costituita dal ammassi di
frammenti proteici e da cellule immunitarie infiltrate in questi
depositi che alterano la normale attività cerebrale.
Una dieta arricchita di omega 3 è consigliata insieme a cibi
antiossidanti per combattere i radicali liberi.
Aumentare il consumo di acidi grassi omega-3
Gli acidi grassi ω-3 riducono il contenuto di acido arachidonico
nelle membrane cellulari, questo determina una sintesi di
eicosanoidi che hanno minori proprietà infiammatorie di quelli
derivati dagli ω-6.
Inoltre gli acidi grassi ω-3 possono inibire la sintesi di citochine
proinfiammatorie quali: TNF-α, IL-1 e IL-2; fanno diminuire
l’espressione delle molecole di adesione sull’endotelio.
Ridurre gli acidi grassi trans
L’assunzione di acidi grassi trans determina un aumento dei livelli
di Proteina C reattiva, un aumento dei marcatori di attivazione
endoteliale (selettiva E, ICAM-1 e VCAM-1 solubili) suggerendo
che l’assunzione di elevate quantità di acidi grassi trans può
favorire l’infiammazione e influenzare negativamente la funzione
endoteliale.
Ridurre i cereali raffinati
I carboidrati, o meglio il tipo di carboidrati, influenzano il
rischio di malattie cardiovascolari.
I carboidrati raffinati sono altamente processati per cui vengono
rimosse fibre, vitamine, minerali, fitonutrienti e acidi grassi
essenziali.
L’iperglicemia acuta in soggetti sani altera la vasodilatazione
dipendente dall’endotelio e riduce la biodisponibilità di ossido
nitrico.
Alcuni integratori
a sostegno della dieta antinfiammatoria
MAGNESIO CITRATO Mg
Alcuni studi hanno mostrato che maggiori sono le assunzioni di
magnesio e più bassi sono i livelli di PCR-altamente sensibile,
IL-6 e TNF- α recettori (un indice di attività di TNF-α).
In altri studi, le maggiori assunzioni di magnesio sono state
associate ai più bassi livelli di omocisteina e fibrinogeno, due
proteine infiammatorie.
Tra 42 nutrienti testati per la loro capacità di ridurre la PCR, il
magnesio si è classificato al primo posto.
Alcuni integratori
a sostegno della dieta antinfiammatoria
VITAMINA D
La vitamina D sembra esercitare la sua azione antinfiammatoria
attraverso la soppressione dell'attività delle prostaglandine e
l'inibizione del mediatore dell'infiammazione NF-kβ.
Alcuni integratori
a sostegno della dieta antinfiammatoria
Curcuma longa
Curcuminoidi ( Dicinnamoilderivati )
La curcumina è un potente antiossidante.
La sua azione contro i ROS (Reacf iae Oxygen Species)
e contro i radicali idrossilici si è dimostrata più potente di
quella della vitamina E e di quella della
superossidodismutasi ( SOD ).
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Toda S, Miyasse T, Arich H et al. Natural antioxidants. Antioxidative compounds isolated from rhizome of Curcuma longa
L. Chem Pharmacol Bull
1985,33:1725-1728.
Zhao B, Li X, He R et al. Scavenging effect of extracts of green tea and natural antioxidants on active oxygen radicals. Cell Biophysics 1989, 14:175-185.
Sharma GP. Antioxidant properties of curcumin and related compounds. Biochem Pharmacol 1976, 25:1811-1825
Alcuni integratori
a sostegno della dieta antinfiammatoria
HO
O
OH
O
OH
Acido ascorbico (vitamina C)
OH
Vitamina C
Caratteristiche:
- spazza via il superossido
- l’acido ascorbico può eliminare i radicali a base di zolfo
- può trasformare alcuni carcinogeni alimentari in prodotti inattivi
- spazza via l’ossigeno singoletto e il radicale ossidrile
- può rigenerare i radicali dell’alfa-tocoferolo nelle membrane
- può proteggere i polmoni dagli inquinanti dell’aria e dal fumo di sigaretta
(Fonte: Halliwell, B., and Gutteridge, J.M.C. Antioxidants in Nutrition, Health and Disease. 1994:
Oxford University Press, Oxford)
Alcuni integratori
a sostegno della dieta antinfiammatoria
RESVERATROLO
Il resveratrolo è in grado di inibire parecchi mediatori
dell'infiammazione (ciclossigenasi, TNF-α, IL-1β,
NF-kβ), sia in vitro che in vivo.
L'uso dell'ozono in medicina è dettato da due considerazioni
generali, una basata sul fatto che l'ozono ha effetti diretti e
indiretti sul metabolismo e l'altra sul fatto che ha effetti
biologici.
EFFETTI DELL'OZONO SUI METABOLISMI
• Accelerazione dell'utilizzo del glucosio da parte delle cellule per
aumentata glicolisi che aumenta la disponibilità di ATP nelle
cellule e quindi nei tessuti, soprattutto quello nervoso;
• Intervento nel metabolismo delle proteine per la sua affinità con i
gruppi sulfidrilici, reagendo così con gli amminoacidi essenziali
come la metionina e il triptofano oppure con la cisteina che
contiene zolfo;
• Reazione diretta con gli acidi grassi insaturi che vengono
trasformati in composti idrosolubili.
EFFETTI BIOLOGICI DELL'OZONO
•nell'applicazione topica si ha disinfezione e azione diretta trofica.
•per la formazione di perossidi si ha un effetto antibatterico ed
antivirale sistemico. Il meccanismo antisettico è simile a quello
che l'organismo utilizza abitualmente con la formazione, da parte
dei leucociti adibiti alla fagocitosi batterica, di una molecola a
proprietà antiossidante, simile a quella dell'O3, cioè H2O2.
•a livello dei globuli rossi si ha un aumento della loro deformabilità
riducendo la viscosità ematica globale ed aumento del 2,3difosfoglicerato (responsabile della cessione di O2 da parte
dell'emoglobina ai tessuti) che ha, come fine ultimo, un netto
miglioramento del trasporto di O2 e quindi un'azione reologica.
•
EFFETTI DEI PEROSSIDI PRODOTTI DALL'OZONO
NELLA FAGOCITOSI
•Durante le infezioni croniche i normali processi difensivi non sono
più in grado di distruggere i batteri, per insufficiente formazione di
H2O2.
E' a questo livello che si evidenzia la positiva influenza dei
perossidi formati durante il trattamento con ozono.
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Patologie dell’apparato vascolare ( arterioso, venoso
e del microcircolo )
Malattie neuro-degenerative croniche ( sclerosi
multipla, Morbo di Parkinson, cefalea vaso-motoria,
muscolo-tensiva, ecc)
Malattie infettive ( batteriche, fungine, virali )
Epatite tossica e virale
Herpes simplex, Herpes zoster.
BPCO
Terapia del dolore
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Chirurgia maxillo-facciale ed Odontoiatria
( osteonecrosi, ascessi, piorrea, ecc )
Crohn, Rettocolite ulcerosa, Coliti batteirche, ecc.
Prima e dopo chirurgia per una rapida ripresa
Adiuvante nella radio-chemioterapia ( per incremento
della p02 interstiziale del tessuto neoplastico ).
Malattie dismetaboliche
Oculistica ( maculopatie degenerative senili, retinite
pigmentosa, ecc. )
Infiammazione cronica
Altro
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Allergia
Asma allergico, rinite allergica
Herpes simplex, Herpes zoster,
Depressioni
Sindrome da stanchezza cronica
Artrosi - Artrite
Altro
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Disbiosi intestinale
Coliti ( batteriche e fungine )
Crohn e Rettocolite ulcerosa
Emorroidi
Ragadi anali
Stipsi
Diarrea
Diverticolosi - Diverticolite
Altro
La cucina antinfiammatoria ed antiossidante
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Consumare preferibilmente cibi crudi o poco cotti
Prediligere la cottura a vapore o in pentola a pressione
Conservare sempre il cibo in frigorifero
Non lasciare mai il cibo esposto al sole
Condire sempre a crudo
Preferire il consumo di cereali integrali (gli antiossidanti del grano
integrale come vitamina E, B, carotenoidi, Zn, Cu, Se, distruggono i
radicali liberi 50 volte di più delle vitamine C ed E da sole.
Consumare sempre legumi con la buccia perché contengono polifenoli
antiossidanti
Consumare 4 – 6 porzioni di frutta e verdura ogni giorno .
Riempire il frigorifero di alimenti colorati: rossi, arancioni, gialli, viola
Vanno bene anche alcuni cibi bianchi : aglio, cipolla, porro e scalogno
La cucina antinfiammatoria ed antiossidante
11) La verdura è più antiossidante della frutta
12) La frutta va consumata con la buccia, perché è nella buccia che è
concentrato il potere antiossidante.
13) Consumare semi oleosi purchè freschi (noci, mandorle, nocciole, pinoli)
14) Consumare del germe di grano aggiungendolo a pietanze
15) Meglio il pesce della carne
16) Meglio il pesce azzurro per il contenuto degli omega 3.
17) Consumare vino rosso (2 bicchieri al giorno)
18) Bere molta acqua e anche thè verde
19) Abbondare in spezie ed erbe aromatiche come: zenzero, curcuma, salvia,
rosmarino, origano
20) Consumare centrifugati di frutta o verdura
GRAZIE