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Itinerari tra cultura, sapori e valli Olimpiche piemonte Exploring the culture, food and Olympic Valleys Copertina a cura di Pensativa, Torino 4 turin revealed torino si svela 11 a stroll through turin a spasso per torino 16 piemonte, a region of europe piemonte, regione d’europa 22 taste and style in piemonte gusto e stile dal piemonte 26 along the via francigena: the susa valley ripercorrendo la via francigena: la valle di susa 31 sport and gastronomy in the lower susa valley la bassa val susa tra sport e gastronomia 36 up the chisone valley... towards sestriere without getting there lungo la statale 23… verso sestriere senza arrivarci mai 44 travel notes on the way to the alps appunti di viaggio sulla rotta delle alpi 48 the vibrant heart of the olympic mountains for people who want more than snow il cuore pulsante delle montagne olimpiche per chi non cerca solo neve 55 the art of good living in the olimpic mountains montagne olimpiche, curiosità e art de vivre 61 the via lattea from top to bottom la via lattea da cima a fondo contents sommario Sant’Anselmo E D I T R I C E DIRETTORE EDITORIALE Andrea Cenni DIRETTORE RESPONSABILE Guido Barosio ART DIRECTOR Valter Carasso SEGRETARIA DI REDAZIONE Federica Tourn HANNO COLLABORATO Elena Boscolo, Gloria Cardano, Laura Sciolla, Giulia Vola REDAZIONE Via Sant’Anselmo, 11 - 10125 Torino - Tel. 011.650.33.44 (4 linee r.a.) Fax 011.650.70.79 - www.torinomagazine.it [email protected] FOTO Press Image e Valter Carasso GRAFICA E IMPAGINAZIONE Art Café Advertising, Torino Copertina a cura di Pensativa, Torino STAMPA G. Canale & C. S.p.A. Gruppo Grafico Editoriale - Borgaro Torinese (TO) Registrazione del tribunale di Torino n. 3883 del 2 febbraio 1988 gloria cardano 4 turin revealed torino si svela A Royal past under the Savoy family, but also a great interest in all forms of contemporary art. Turin enchants and amazes with its appeal as a metropolis of the future torino, piazza castello Un passato regale e sabaudo ma anche una grande attenzione per l’arte contemporanea in tutte le sue forme. Torino incanta e stupisce col suo fascino di metropoli in divenire B eautiful Turin is excitedly getting ready for its appointment with the Olympics. It has become the setting for events that are the cause and effect of change, and is a protagonist of this spectacle of worldwide entertainment that will put it in the limelight. The city’s image has evolved culturally, as it prepares to stage an event that could never have taken place in a purely industrial city. The urban development in Turin will leave important architectural consequences, and bring about huge changes, comparable to those that took place in the city in the late 19th century. The legacy of the Olympics will be reflected in part in the new building projects, similar to the process that took place in Barcelona for the 1992 Olympics. Our tour of discovery of Turin starts at the heart of the city, which extends along the flat left bank of the Po river. This is where the historical centre has developed, whose folds conceal elegant squares and the main monuments. The network of museums is extremely interesting, ranging from Egyptian antiquities to the history of the motorcar. The heart of the city is the square piazza Castello, surrounded by ‘palazzi’ and animated by buildings of historical interest. The main central arteries depart from this square: via Po, via Pietro Micca, via Garibaldi and via Roma. At the centre of the square, visitors can admire Palazzo Madama, a composite building that was begun as a fortress, incorporating the polygonal towers of the Roman Praetorian Gate, with the addition of cylindrical towers at the rear. In the baroque period, it was transformed into a sumptuous residential palace, with a monumental façade designed by Filippo Juvarra. On one side of the Piazzetta Reale stands the Royal Palace, the residence of the Savoy kings until 1865, with its baroque rooms and furnishings. The Royal Gardens are behind the Palace, linked to it historically and architecturally, surrounded by 17th century fortifications, and containing the beautiful fountain of Nereide and the Tritons. The Palace hosts the prestigious Royal Armoury, a splendid collection of arms and armour. On the floor below is the Royal Library, where the self-portrait by Leonardo da Vinci is kept and the Codex on the Flight of Birds. The small road beside Piazzetta Reale is via Palazzo di Città, and up above, on the corner, you can see the cupola of the church of San Lorenzo, designed by Guarini with a central plan. The Teatro Regio is also located in piazza Castello, behind the façade built by Benedetto Alfieri. The stage is one of the largest in Europe, second only to that of the Opéra Bastille of Paris, with a structure that can accommodate the most daring stage sets. Behind the Royal Palace, you can admire the Cathedral of St. John the Baptist, patron saint of the city, which contains the famous chapel of the Holy Shroud, where the sacred sheet that is said to have once enveloped the body of Christ is stored in a silver casket in the altar. Near the Cathedral is the Palatine Gate, Turin’s most important archaeological remains, and its best known Roman ruin. Not far away is the Sanctuary of the Consolata, in the square of the same name, probably Turin’s most popular place of worship. The church was built in the 17th century by ‘Madama Reale’ Maria Giovanna of Savoy, and was designed by Guarini, before being expanded the following century by Juvarra. Another example of baroque architecture is the Valentino castle, with its lateral towers, sloping roofs and large hall decorated with stuccos and frescoes. It is in the greenest part of the city, along the river, in a park that L a bella Torino si prepara emozionata a tagliare il traguardo delle Olimpiadi. Divenuta scenario di eventi che sono causa e conseguenza di cambiamenti, vive da protagonista lo spettacolo della manifestazione mondiale che la porta alla ribalta. L’immagine della città si è evoluta in cultura e sviluppo divenendo contesto per un avvenimento che non si sarebbe potuto svolgere in una città solamente industriale. A Torino lo sviluppo urbano lascia segni architettonici importanti con mutazioni di dimensioni paragonabili a quelle che la città ha conosciuto alla fine del XIX secolo. L’eredità delle Olimpiadi è in parte costituita dalla trasformazione edilizia, com’ è successo a Barcellona per i giochi olimpici del 1992. La scoperta di Torino inizia nel cuore della città, che si sviluppa lungo la pianeggiante sponda sinistra del Po. In quest’area si è sviluppato il centro storico nella cui maglia si aprono eleganti piazze e sorgono i maggiori monumenti. Di altissimo interesse è la rete dei musei, che spaziano dall’antichità egizia alla storia dell’automobile. Il cuore della città è la quadrata piazza Castello, circondata da palazzi e animata da edifici storici. Dalla piazza si diramano le arterie principali del centro: via Po, via Pietro Micca, via Garibaldi e via Roma. Al centro della piazza si può ammirare Palazzo Madama, composito edificio iniziato come castello, incorporando le torri poligonali della romana porta Pretoria, e arricchito da torri cilindriche sul retro. In epoca barocca fu trasformato in sontuoso palazzo residenziale e dotato da Filippo Juvarra di una monumentale facciata. Su un lato della piazzetta reale sorge Palazzo Reale, residenza dei sovrani sabaudi fino al 1865, con le sue sale e i suoi arredi barocchi. Dietro al palazzo, correlati alle sue vicende storico-architettoniche si estendono i Giardini Reali, racchiusi all’interno delle fortificazioni secentesche, con la bella fontana di Nereide con i Tritoni. Nel palazzo è sita la prestigiosa Armeria Reale, splendida raccolta di armi e armature. Sotto di essa vi è la Biblioteca Reale, dove è conservato l’autoritratto di Leonardo da Vinci e il Codice del volo degli uccelli. La stradina che si apre di fianco a Piazzetta Reale è via palazzo di Città, in alto, ad angolo, si può notare la bella Cupola della chiesa di San Lorenzo, a pianta centrale, realizzata dal Guarini. Nella stessa piazza sorge il Teatro Regio, con facciata eretta da Benedetto Alfieri. Il palcoscenico è, per grandezza, in Europa, secondo solo a quello dell’Opéra-Bastille di Parigi; con una struttura che permette di supportare gli allestimenti più arditi. Dietro Palazzo Reale si può ammirare il Duomo, la Cattedrale di San Giovanni Battista, patrono della città, che contiene la famosa cappella della Sacra Sindone, nel cui altare la teca d’argento custodisce il lenzuolo sacro in cui sarebbe stato avvolto il corpo di Cristo. Poco lontano dal Duomo si incontrano i principali resti archeologici torinesi: la Porta Palatina, il monumento più noto della Torino romana. A pochi passi da qui il Santuario della Consolata, nella piazza omonima, probabilmente il luogo di culto più amato dai torinesi. L’attuale chiesa fu realizzata nel sec. XVII per volere di Madama Reale Maria Giovanna di Savoia, su progetto del Guarini, e venne ampliata nel secolo successivo dallo Juvarra. Esempio dell’architettura barocca è il castello del Valentino, con torri laterali, tetti spioventi e salone decorato da stucchi e affreschi. È inserito nella zona più verde 5 6 torino, palazzo reale includes the Botanical Gardens and the Borgo Medievale, a ‘mediaeval village’ of buildings in eclectic styles. The Borgo Medievale was built in 1884, and the houses and artisan workshops, church, castle and fountain are open to the public. della città, lungo il Po, in uno scenario che comprende l’orto botanico e il borgo medievale, complesso di edifici in stile eclettico. Nel borgo, risalente al 1884, si possono visitare le case e le botteghe artigiane, la chiesa del castello e la fontana. Nella splendida piazza San Carlo, perfetta per armonia di proporzioni, si affacciano le simmetriche chiese di San Carlo e di Santa Cristina. In the splendid central piazza San Carlo, with its perfect proportions, stand the symmetrical churches of San Carlo and Santa Cristina. At the centre of the square is the well-known Caval ‘d Brons, a 19th equestrian statue of Emanuele Filiberto of Savoy. Piazza Carignano is a baroque treasure, with numerous elements of artistic, historical and literary interest. It is dominated by the sinuous lines of Palazzo Carignano, which is the work of Guarino Guarini, and the delicate Carignano Theatre, with its fairy-tale interior. The Palazzo dell’Accademia delle Scienze has an extremely original design, and is the home of the Museum of Antiquity, the Egyptian Museum and the Sabauda Gallery. Another important historical square in Turin is piazza Carlo Felice, with the Sambuy Gardens at its centre, containing exotic plants, a fountain built in 1859 and a marble monument to Edmondo De Amicis. Elegant 19th century piazza Solferino has an elongated tree-lined area at the centre. The city maintains its aristocratic personality, but this does not clash with the expanding new modern residential areas and the industrial suburbs. Al centro della piazza si trova il noto Caval ’d Brons: statua equestre realizzata nell’Ottocento che raffigura Emanuele Filiberto. Piazza Carignano è uno scrigno barocco e racchiude suggestioni artistiche, storiche e letterarie. La domina il palazzo Carignano con le sue linee sinuose, opera di Guarino Guarini e il salottiero teatro Carignano, ricco di interni fiabeschi. Di grande originalità il palazzo dell’Accademia delle Scienze, sede del museo di Antichità, del museo Egizio e della galleria sabauda. Le altre piazze storiche di Torino sono piazza Carlo Felice, con al centro il Giardino di Sambuy, in cui si trovano piante esotiche, una fontana che risale al 1859 ed un monumento in marmo dedicato a Edmondo De Amicis. Piazza Solferino, di elegante concezione ottocentesca, presenta una forma allungata e alberata nella zona centrale. La città conserva un’impronta di antica aristocrazia che non contrasta con il dilagante contorno delle moderne zone residenziali e della sua periferia industriale. The Basilica of Superga, an important achievement by Filippo Juvarra, overlooks the city from a panoramic position on top of a hill: a spectacular building standing on a podium that is reached up a stairway. The austere crypt contains the tomb of the Savoy rulers. The most entertaining way to reach the Natural park of Superga Hill is via the Sassi-Superga rack and pinion railway. A small red train, whose carriages were built in 1934, climbs up to an altitude of 660 metres along three kilometres of track, past fields, woods and private villas. Immerse yourself in nature, in one of the city’s largest parks, discover the beauties of the Basilica, and enjoy a splendid view of the city, framed by the plain of Piedmont and the Alps. Other important artistic churches close to the city include the abbeys of Ranverso and Novalesa, and the Sacra di San Michele, which add lustre to the Olympic area. Sulla collina, in posizione panoramica, sorge la Basilica di Superga, importante realizzazione di Filippo Juvarra: una vera costruzione scenografica collocata su un basamento cui si accede mediante scalinate; all’interno riposano, nelle cripte austere, i sovrani sabaudi. Il modo più divertente per visitare il Parco Naturale della Collina di Superga è la tramvia Sassi-Superga. Un trenino rosso, le cui vetture risalgono al 1934, che sale a seicentosessanta metri lungo un tragitto di tre chilometri che si snoda fra prati, boschi e ville. Un’immersione nella natura, in uno dei parchi più importanti della città, per scoprire le bellezze della Basilica, uno splendido panorama della città incorniciata fra la pianura piemontese e l’arco alpino. Fra gli edifici religiosi d’arte, a pochi chilometri dalla città, sono da segnalare le abbazie di Ranverso e Novalesa e la Sacra di San Michele, che impreziosiscono l’area Olimpica. turin revealed torino si svela torino, teatro carignano 7 The magnificent regional park of La Mandria is a real outdoor museum, an 18th century estate with a castle, where the foals from the royal herds were bred and trained for hunting. Un vero museo a cielo aperto è il magnifico parco regionale della Mandria, dove sorge il castello in una tenuta del Settecento nella quale si allevavano i puledri delle mandrie reali destinati alle battute di caccia. The spiky tower of Alessandro Antonelli’s ‘Mole’, rises up above the city, and has been adopted as its symbol. For the last few years a luminous sculpture by Mario Merz on the roof has reproduced the Fibonacci sequence. Inside is the National Cinema Museum, unique in the world for the idiosyncratic layout designed by Swiss François Confino. The permanent exhibition contains treasures from cinema history, from the Lumière brothers to Matrix, but also striking stage settings that are an ideal way to enjoy a ‘truly false’ reality. The Museum of Antiquity has exhibits that range from the Palaeolithic to the Middle Ages in Turin. And the Egyptian Museum, one of the most important in the world, collects and exhibits materials of extraordinary value. For example, a large statue of Ramses II and a well conserved rock temple. It is arranged to reiterate the history of the institution and to simplify the didactic understanding of the exhibits. The Sabauda Gallery is essential to understand painting, with a collection that includes works from the Italian, Flemish, French and German schools, like Beato Angelico’s beautiful Madonna and Child, the Annunciation by Orazio Gentileschi, and a number of important works by Van Dyck. Palazzo Carignano is currently the home of the Museum of the Risorgimento, which examines the history of Italy from 1706 to 1945, with flags, portraits and period papers. The first Subalpine Parliament chamber is particularly interesting. A sovrastare la città ’la pungente’ Mole di Alessandro Antonelli, emblema cittadino. Sulla cupola è ospitata da qualche anno una scultura luminosa di Mario Merz che propone la sequenza matematica di Fibonacci. All’interno il Museo Nazionale del Cinema, unico al mondo per il particolare e suggestivo allestimento ideato dallo svizzero François Confino. Nell’esposizione permanente sono custoditi reperti della storia del cinema, dai Fratelli Lumière a Matrix, ma anche scenografie di grande impatto, ideale per assaporare una realtà ’fintamente vera’. Il Museo di Antichità custodisce reperti che vanno dal paleolitico al Medioevo torinese. Mentre il Museo Egizio – tra i più importanti al mondo – raccoglie ed espone materiali di straordinario valore. Si segnalano, in particolare, una grande statua di Ramses II e un bel conservato tempietto rupestre. È esposto in maniera da ricordare la storia dell’istituzione e facilitare la lettura didattica dei reperti. La Galleria Sabauda è fondamentale per la conoscenza della pittura, con una collezione che raccoglie opere delle diverse scuole italiane, fiamminghe, francesi e tedesche, come la bella Madonna col bambino di Beato Angelico, l’Annunciazione di Orazio Gentileschi e alcune significative tele di Van Dyck. Il palazzo Carignano è attualmente sede del Museo del Risorgimento, che, con bandiere, ritratti e giornali dell’epoca, ripercorre la storia italiana dal 1706 al 1945. Particolarmente suggestiva è la sala del primo parlamento subalpino. The Civic Gallery of Modern and Contemporary Art (GAM), with its 20,000 works, 700 of which on permanent display, is the largest collection of modern and contemporary art in Italy. The famous paintings include works by De Chirico, Modigliani, Fontanesi, Casorati, Morandi and Warhol. The Giovanni and Marella Agnelli Art Gallery is located in Lingotto, a magnificent example of industrial architecture that has been revisited and now hosts events, exhibitions and fairs. The Gallery is at the same level as the famous ‘bolla’ or bubble (a roof-top conference room surrounded by a breathtaking panorama), and housed in a structure that seems to be suspended, illuminated only from above thanks to a glass roof that filters the sunlight. It is a treasure trove that displays 25 works from the superb private collection that used to belong to Giovanni Agnelli, including wonderful works by Picasso, Canaletto, Renoir, La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (Gam), con le sue 20.000 opere di cui 700 circa esposte perennemente, è la raccolta d’arte moderna e contemporanea più importante in Italia. Tra i celebri dipinti quelli di De Chirico, Modigliani, Fontanesi, Casorati, Morandi e Warhol. La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli ha sede nel Lingotto, magnifico esempio di architettura industriale reinventata , nonché sede di eventi, mostre e fiere. Alla stessa altezza della famosa bolla – in cui si svolgono riunioni di affari avvolti da un panorama mozzafiato – la Pinacoteca è ospitata da una struttura che appare sospesa, illuminata solo dall’alto, grazie a un tetto di cristallo che filtra la luce del sole. Un autentico scrigno che accoglie 25 pezzi della superba collezione privata che fu dell’avvocato Giovanni Agnelli. Figurano splendide tele di Picasso, Canaletto, Renoir, Manet, Giovanni Balla, Gino torino, basilica di superga torino, museo egizio 8 Manet, Giovanni Balla, Gino Severini and Antonio Canova. Lingotto is also an exhibition centre and shopping mall, and includes the Auditorium designed by Renzo Piano, shops, cinemas and the futuristic structure of the Meridien Hotel. But the Turin of the motorcar is also celebrated in another structure. Vintage cars are on show at the National Automobile Museum, dedicated to Carlo Biscaretti di Ruffia, founder of the Italian Automobile Club. The Museum has more than 150 period cars, including the first car built in Italy and racing cars from all periods. Severini e Antonio Canova. Il Lingotto è anche centro fieristico e commerciale, ospita l’Auditorium di Renzo Piano, spazi commerciali, sale cinematografiche e le avveniristiche strutture dell’Hotel Meridien. Ma la Torino dell’auto è anche celebrata in un altro spazio. Le vetture d’epoca sono le signore del Museo Nazionale dell’Automobile, dedicato a Carlo Biscaretti di Ruffia, socio fondatore dell’Automobile Club Italiano. Il Museo conta più di 150 automobili d’epoca, tra cui la prima autovettura costruita in Italia e auto da corsa di tutte le epoche. Turin is also the home of the ‘Turin Film Festival’, which was created in 1982 as the Young Cinema Festival, one of the most interesting film reviews on the international scene because of the attention it dedicates to new cinema and new authors, detailed retrospectives and personal reviews dedicated to the classics. Considerable attention is focused on short films, a gym where tomorrow’s stars can test their muscles. But Turin, the first cinema capital of Italy, is now living a true renaissance of the entertainment industry, with a great opera and prose season, the ferment of numerous musical groups that have made their names, and the constant activities of the Film Commission, which brings the sets for blockbuster films to the city and the whole region. Torino è anche sede del ’Torino Film Festival’, nato nel 1982 come Festival Cinema Giovani, una delle più interessanti rassegne cinematografiche a livello internazionale per lo spazio dedicato al nuovo cinema e ai nuovi autori, per le approfondite retrospettive e per le personali dedicate alla riscoperta dei classici. Importante l’attenzione riservata al cortometraggio, una palestra dove si esercitano i protagonisti di domani. Ma Torino – prima capitale del cinema in Italia – vede oggi un vero e proprio rinascimento legato allo spettacolo, con una grande stagione lirica e di prosa, il fermento di numerosi gruppi musicali che hanno fatto scuola, oltre alla costante attività della Film Commission, che porta in città, e in tutta la regione, produzioni destinate ad una grande visibilità. It is Turin’s dynamic, creative spirit, the wealth of cultural initiatives, and artistic versatility that make the city a modern urban reality that can enchant you with its past, and surprise you with its new urban scenery. And this includes multifunctional spaces – such as the Sandretto Re Rebaudengo Foundation for contemporary art – but also temporary installations, like the exciting ‘electrical and luminous sculpture’ of Luci d’Artista. This is a display organised every Winter that creates the striking effect of ‘suspended works’ by famous international names in the streets of the centre. Then there are the attractions of the nightlife, with nightspots that are often housed in designer settings with a great creative appeal. So Turin has a new appeal, which focuses on enjoying the experience of the Olympics as the globalisation of positive values, and an opportunity to build ‘permanent walls’. Sono lo spirito dinamico e creativo, la ricchezza delle iniziative culturali, la poliedricità artistica che fanno di Torino una moderna realtà urbana, in grado di incantare con il proprio passato ma anche di stupire coi suoi nuovi scenari. E tra questi vanno ricordati spazi polifunzionali – come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dedicata all’arte contemporanea – ma anche installazioni provvisorie: come le emozionanti ’sculture elettriche e luminose’ di Luci d’Artista. Un percorso che ogni inverno regala al centro cittadino la suggestione di ’opere sospese’ firmate da alcuni dei più celebri talenti internazionali. E questo senza contare le attrattive di una movida notturna dove i luoghi di intrattenimento sono spesso collocati in spazi design di grande fascino e creatività. Nuovo appeal per Torino quindi, che si orienta a vivere l’esperienza sportiva delle Olimpiadi come globalizzazione dei valori positivi, l’occasione per fondare ’mura permanenti’. laura sciolla 9 the mole antonelliana, the temple of the cinema la mole antonelliana, tempio del cinema he only one in Italy and one of the most important in the world, the National Cinema Museum is housed inside the Mole Antonelliana of Turin, the symbol of the city. This imposing late 19th century building, the work of architect Alessandro Antonelli, was designed as the new synagogue, but this was not to be. Hugely important both because of its original structure (167 metre high), and in terms of functionality and flexibility, since July 2000 it has been the home of the National Cinema Museum. In little more than five years, over two million people have visited the museum, and it has achieved international renown. T The layout designed by Swiss architect François Confino distributes the exhibits on five levels: 12,000 films, 20,000 appliances, prints and artefacts, over 800,000 photographic documents, 26,000 books, 30,000 periodicals and magazines, 342,000 posters and advertisements. A visit to the museum starts on the floor dedicated to ‘Cinema archaeology’ and then goes on to the ‘Cinema Machine’, the main stages of the production and preparation of a film. Then up to the next floor to see 200 posters and advertisements from the museum collection, while the rest of the posters are displayed along the helical ramp that is certainly one of the most fascinating elements in the museum. The ‘Hall of the Temple’ is the heart of the Mole, where visitors can watch 35 mm films as they relax in special chaises longues; while all around ‘chapels’ dedicated to the cult of the cinema tell the story of the Seventh Art through genres and topics that recur on the large screen. This is also a vantage point to admire the panoramic lift that climbs in just 59 seconds up to a height of 85 metres, from where there is a spectacular view of the city. The National Cinema Museum also offers visitors the futuristic multimedia cafeteria and adjacent bookshop, dedicated entirely to the cinema, where they will find a vast assortment of merchandise and publications. U nico in Italia e tra i più importanti al mondo, il Museo Nazionale del Cinema è ospitato all’interno della Mole Antonelliana di Torino, simbolo della città. Questo imponente edificio di fine ‘800, realizzato dall'architetto Alessandro Antonelli, era destinato a divenire sede del tempio israelitico, finalità mai concretizzata. Di estrema importanza sia sotto il profilo dell'originalità strutturale (167 metri di altezza), quanto sotto quello della funzionalità e della flessibilità, è invece da luglio 2000 sede del Museo Nazionale del Cinema. In poco più di cinque anni il museo ha superato i due milioni di visitatori, ottenendo numerosi consensi a livello internazionale. L’allestimento – progettato dall'architetto svizzero François Confino – è disposto su cinque livelli: 12.000 film, 20.000 apparecchi, stampe e oggetti d’arte, oltre 800.000 documenti fotografici, 26.000 volumi, 30.000 periodici e riviste, 342.000 manifesti e materiali pubblicitari. La visita al museo parte dal piano dedicato all’ ‘Archeologia del Cinema’, per proseguire con la ‘Macchina del Cinema’, le principali tappe della produzione e realizzazione di un film. Si sale al piano superiore per scoprire 200 manifesti e locandine delle collezioni del museo, mentre la rampa elicoidale, sicuramente uno dei luoghi più affascinanti del museo, ospita i restanti poster. L’‘Aula del Tempio’ è il cuore della Mole, dove i visitatori possono assistere alla proiezione di filmati in 35mm da speciali chaises longues; tutt’intorno le chapelles, dedicate al culto del cinema, raccontano la storia della Settima Arte attraverso generi e tematiche ricorrenti sul grande schermo. Da qui si può ammirare anche il percorso dell’ascensore panoramico: in 59 secondi si arriva a 85 metri da terra, con una spettacolare prospettiva sulla città. Il Museo Nazionale del Cinema offre infine ai visitatori la futuristica ‘caffetteria multimediale’ e il bookshop adiacente, interamente dedicato al cinema, dove trovare un ampio assortimento di merchandise e pubblicazioni. CALENDARIO EVENTI 2006 2006 CALENDAR of EVENTS 10 ‘IMMAGINI DEL SILENZIO’. THE ADVENTUROUS HISTORY OF SILENT FILMS IN TURIN IMMAGINI DEL SILENZIO. L’AVVENTUROSA STORIA DEL CINEMA MUTO TORINESE National Cinema Museum, February 8 – April. An exhibition of photographs of stages and sets from the Turin silent film industry. Museo Nazionale del Cinema, 8 febbraio – aprile. Mostra fotografica dedicata alle foto di scena e di set del cinema muto torinese. 20 CLASSIC ITALIAN FILMS (CULTURAL OLYMPICS) 20 CLASSICI DEL CINEMA ITALIANO (OLIMPIADI DELLA CULTURA) Massimo cinema, February 11-25. The history of Italian cinema in 20 masterpieces by the great names of Italian cinema, made possible by the Mediaset Cinema Forever collections (English subtitles). Cinema Massimo, 11-25 febbraio – La storia del cinema italiano attraverso 20 capolavori firmati dai grandi maestri del nostro cinema grazie alle collezioni di Mediaset Cinema Forever (sottotitolate in inglese). ‘CABIRIA & CABIRIA (CULTURAL OLYMPICS) CABIRIA & CABIRIA (OLIMPIADI DELLA CULTURA) Teatro Regio, March 20. Presentation of a reconstruction of the 1914 original version, with the original score played by the Filarmonica 900 orchestra. Cinema Massimo, March 21. Presentation of a restored copy of the 1931 version with an added soundtrack. Teatro Regio, 20 marzo – Proiezione della ricostruzione della versione originale del 1914 con partitura originale eseguita dalla Filarmonica 900. Cinema Massimo, 21 marzo. Presentazione del restauro della versione sonorizzata del 1931. a stroll through turin a spasso per torino A gloria cardano 11 U city with a bohemian atmosphere but with a marked propensity for novelty and modern trends. A city in which history and change balance the present: a feature that is reflected in its ‘physical’ presence and the lifestyle it is famous for. Going to a restaurant in Turin, means enjoying the taste of tradition, as the restaurant ‘Del cambio’ (piazza Carignano 2 – Tel. 011 546690) claims, a member of the association of historical Italian restaurants, and a regular haunt of Cavour. Restaurants renowned for Piedmontese, and other, specialities that merit a visit include: ‘La gola’ (Strada Val Salice 178 – Tel. 011 6608032), classical Italian and French dishes, and even some excellent fish dishes, ‘Babette’ (via Alfieri 18 – Tel. 011 547882), creative ideas and a fascinating interior design, ‘Birichin’ (via V. Monti 16/a – Tel. 011 657457), creativity and tradition, ‘Marco Polo’ (via Marco Polo – Tel. 011 500096), excellent fish and a refined environment, ‘La pista’ (via Nizza 294 – Tel. 011 6313523), an amazing view and experimental cuisine, and ‘Vintage’ (piazza Solferino 16/h – Tel. 011 5136722), the style of a Michelin star in the centre of town. na città dai risvolti bohémien, ma con un gusto spiccato per le novità e le tendenze più aggiornate. Una città in cui storia e cambiamenti equilibrano il presente: una peculiarità che si riflette nella sua ‘fisicità’ e nello stile di vita che la caratterizza. Ristorante a Torino vuol dire assaporare la tradizione, lo dice il locale ‘Del cambio’ (piazza Carignano 2 – Tel. 011 546690) membro dell’associazione locali storici d’Italia, meta fissa di Cavour. Tra i ristoranti noti per le specialità piemontesi, e non solo, meritano di essere provati: ‘La gola’ (strada Val Salice 178 – Tel. 011 6608032), sapori classici tra Italia e Francia e anche qualche eccellente piatto di pesce, ‘Babette’ (via Alfieri 18 – Tel. 011 547882), sapori creativi e affascinante ambiente design, ‘Birichin’ (via V. Monti 16/a – Tel. 011 657457), creatività e tradizione, ‘Marco Polo’ (via Marco Polo – Tel. 011 500096), eccellente cucina di pesce e scenario raffinato, ‘La pista’ (via Nizza 294 – Tel. 011 6313523), impagabile colpo d’occhio e sapori di ricerca, ‘Vintage’ (piazza Solferino 16/h – Tel. 011 5136722), lo stile di una stella Michelin nel cuore del centro. Pizza has pride of place in the fashionable ‘Gennaro Esposito’ (Corso Vinzaglio 17 – Tel. 011 531925), ‘da Cristina’ (Corso Palermo 101 – Tel. 011 2481706), and the eclectic ‘Catullo’, which also proposes fish dishes and grills (Corso Moncalieri 176 – Tel. 011 6618336). Turin can boast historical cafes, like ‘Fiorio’ (via Po 8 – Tel. 011 8170612) which is renowned not only for its unquestioned history, but also for its incomparable ice cream, which has even reached the United States, being included in the boardgame ‘Trivial plus’. ‘Caffè Torino’ is the city’s real sittingroom: this elegant bar, with its period furnishings, was a favourite haunt of Cesare Pavese and Luigi Einaudi (piazza San Carlo 204 – Tel. 011 545118). La pizza gioca in casa dal modaiolo ‘Gennaro Esposito’ (corso Vinzaglio 17 – Tel. 011 531925), da Cristina (corso Palermo 101 – Tel. 0112481706) e dall’eclettico ‘Catullo’ che offre anche cucina di pesce e grigliate (corso Moncalieri 176 – Tel. 011 6618336). Torino vanta caffetterie storiche come ‘Fiorio’ (via Po 8 – Tel. 011 8170612) locale noto, oltre che per l’indiscussa storia, per l’impareggiabile gelato, arrivato addirittura negli Stati Uniti col gioco ‘Trivial plus’. Il ‘Caffè Torino’ è il vero salotto della città: elegante nei suoi arredi d’epoca, era la meta preferita di Cesare Pavese e Luigi Einaudi (piazza San Carlo 204 – Tel. 011 545118). L’inconfondibile ‘Al bicerin’, aperto nel 1763, offre la specialità che tanto amava Cavour (piazza della Consolata 5 – Tel. 12 The unmistakable ‘Al bicerin’ (piazza della Consolata 5 – Tel. 011 4369325) opened in 1763 and serves the speciality that Cavour used to love, while the classic ‘Mulassano’ in piazza Castello 15 has gone down in history for having invented the “tramezzino” or sandwich. ‘Norman’ is a cult bar for Turin’s night-time population, remaining open 24 hours a day (via Pietro Micca 22 – Tel. 011 540854). The most outstanding Piedmontese chocolate is created in the ‘Peyrano’ laboratories, and sold in the shops in Corso Vittorio Emanuele 76 (Tel. 011 538765) and Corso Moncalieri 47 (Tel. 011 6602202). With its elegant shops and appealing local markets, Turin has always been famous for its shopping. In the centre there are prestigious antique shops that sell old books, paintings and rare furniture, antique jewellery and ornaments. The past comes to life in the ‘Pregliasco’ bookshop (via Accademia Albertina 3/bis – Tel. 011 8177114), in the ‘Lazzarini art e antiquariato’ gallery (via Maria Vittoria 27/c – Tel. 011 835523), and ‘Berruto 1801’, which sells glass, china and silverware (piazza Vittorio 7 – Tel. 011 8150385). People hunt for remnants and floral fabrics on the second Sunday of every month at the ‘Gran Balôn’ in the piazza della Repubblica area, the home of Porta Palazzo, the largest open air market in Europe since the mid 19th century. This is where Turin’s junk shops are located, with stalls outside, coloured photographs that attract buyers and passers-by with collector’s items, lace, toys, and old books, but also items rescued from the corners of attics. ‘La bottega del Borgo Nuovo’ (via Cavour 41 – Tel. 011 889325) is a colourful mixture of elegant fabrics and furnishings (original items, antique frames and furniture, paintings and a huge variety of materials, brocade, silk, velvet and linen). il cambio ‘La galleria Gilibert’ (Galleria Subalpina, 17 – Tel. 011 5619225) has an exciting display of prints, travel books and 18th and 19th century guides. The ‘luxury shopping’ tour continues with the ethnic shop ‘Mondo di Li’ in piazza Solferino 16/a (Tel. 011 5625080) and the furnishing store ‘Roche Bobois’, where tradition and creativity coex- 011 4369325), mentre il classico ‘Mulassano’ di piazza Castello 15 è passato alla storia per l’invenzione del tramezzino. ‘Norman’ – tra i bar – è una meta cult per i torinesi anche nottambuli, visto che rimane aperto 24 ore su 24 (via Pietro Micca 22 – Tel. 011 540854). Il cioccolato piemontese per eccellenza nasce nei laboratori di ‘Peyrano’, che disloca i suoi punti vendita in corso Vittorio Emanuele 76 (Tel. 011 538765) e in corso Moncalieri 47 (Tel. 011 6602202). Tra gli eleganti negozi e i trascinanti mercatini, Torino è da sempre una città rinomata per lo shopping. In centro ci sono botteghe prestigiose di antiquariato che trattano volumi antichi, dipinti e mobili rari, gioielli d’epoca e complementi d’arredo. Tempi remoti rivivono con la libreria ‘Pregliasco’ (via Accademia Albertina 3/bis – Tel. 011 8177114), nella galleria ‘Lazzarini arte e antiquariato’ (via Maria Vittoria 27/c – Tel. 011 835523), da ‘Berruto 1801’, che propone cristalli, porcellane e argenti (piazza Vittorio 7 – Tel. 011 8150385). Scampoli e ramages si scovano al ‘Gran Balôn’, la seconda domenica di ogni mese, in piazza della Repubblica, dove c'è Porta Palazzo, il più grande mercato all'aperto d'Europa fin dalla metà dell'Ottocento. È la zona delle botteghe dei rigattieri torinesi, arricchita da bancarelle, istantanee colorate che attirano acquirenti e curiosi con pezzi per collezionisti, merletti, giocattoli, pubblicazioni d'epoca, ma anche con oggetti scampati all’oblio delle soffitte. ‘La bottega del Borgo Nuovo’ (via Cavour 41 – Tel. 011 889325) è una miscellanea colorata di tessuti pregiati per l'arredamento di interni (pezzi originali, cornici e mobili antichi, quadri e soprattutto stoffe di ogni genere e colore, broccati, sete, velluti e lino). ‘La galleria Gilibert’ (Galleria Subalpina, 17 – Tel. 011 5619225) emoziona con gli interni eleganti mossi da stampe, libri di viaggio, guide del Settecento e dell'Ottocento. Il capitolo ‘shopping d’autore’ continua con l’etnico ‘Mondo di Li’ in piazza Solferino 16/a (Tel. 011 5625080) e presso l’arredamento di ‘Roche Bobois’, dove convivono tradizione e creatività (via della Consolata 13/e – Tel. 011 Shopping in Turin is concentrated in the main streets of the centre, where there are elegant designer shops and trendy stores. ‘San Carlo’ boasts the leading brands, with exclusive select items (piazza San Carlo 169 – Tel. 011 5114111). Close by, on an ideal map, are ‘Olympic’ (piazza San Carlo 176 – Tel. 011 538090), ‘Top Ten’ (via Soleri 2 – Tel. 011 535360), ‘San Lorenzo’ (via Santa Teresa 6 – Tel. 011 534343), ‘Cribì’ in via Lagrange 38 (Tel. 011 5611348), the ‘Anna caffè’ in via Roma (Tel. 011 5171553) and the designer store of ‘Carlo Pignatelli’ in Corso Galileo Ferraris 1 (Tel. 011 533632). Selected accessories and costume jewellery can be found at ‘Scooter Paris’ in piazza Paleocapa 2 – Tel. 011 5619416. Lovers of classical music will find exclusive items in the specialist shop ‘Arpa’ in via Cernaia 1 (Tel. 011 5069170) and, connoisseurs looking for rare items, can rely on the competence and musical culture of ‘Rock & Folk’ (via Bogino 4 – Tel. 011 6646230). Lo shopping a Torino si raduna nelle principali vie del centro, che offrono eleganti griffe e negozi di tendenza. ‘San Carlo’ vanta le principali marche, con esclusivi capi scelti (piazza San Carlo 169 – Tel. 011 5114111). Gli tengono compagnia – in una ideale mappa – ‘Olympic’ (piazza San Carlo 176 – Tel. 011 538090), ‘Top Ten’ (via Soleri 2 – Tel. 011 535360), ‘San Lorenzo’ (via Santa Teresa 6 – Tel. 011 534343), ‘Cribì’ in via Lagrange 38 (Tel. 011 5611348), il salottiero ‘Anna caffè’ in via Roma (Tel. 011 5171553) e l’atelier ‘Carlo Pignatelli’ in corso Galileo Ferraris 1 (Tel. 011 533632). Accessori e bijoux selezionati da ‘Scooter Paris’ in piazza Paleocapa 2 – Tel. 011 5619416. Musica esclusiva per gli amanti del genere classico nel negozio specializzato ‘Arpa’ in via Cernaia 1 (Tel. 011 5069170), e per gli intenditori che cercano prodotti rari c’è la competenza e la cultura musicale offerta da ‘Rock & Folk’ (via Bogino 4 – Tel. 011 6646230). hafa café peyrano berbeda Chi insegue il benessere e un angolo di relax per il proprio corpo (ma anche per lo spirito…) non rimarrà deluso. Sono davvero molti gli indirizzi da consigliare: ‘Art è’ per acconciatura ed estetica (via Giannone 5 bis – Tel. 011 543073); la beauty farm Clamys per il benessere psicofisico, relax e bellezza (corso Re Umberto 79 – Tel. 011 5681925); il centro dedicato a mani, piedi e corpo ‘Bellessere-Life Style’ (piazza Statuto 11 – Tel. 011 5160054). the beach People in search of well-being and a place to relax (the body and the spirit…) will not be disappointed. There are plenty of addresses to recommend: ‘Art è’ for hair styling and beauty care (via Giannone 5 bis – Tel. 011 543073); the Clamys beauty farm for psychophysical well-being, relaxation and beauty (corso Re Umberto 79 – Tel. 011 5681925); 4362697); design ed eleganza si incontrano da ‘Operart’ in via della Rocca 12 (Tel. 011 173469). 13 a stroll through turin a spasso per Torino ist (via della Consolata 13/e – Tel. 011 4362697), while design and elegance intermingle at ‘Operart’ in via della Rocca 12 (Tel. 011 173469). caffè torino il mondo di li Gli aperitivi torinesi – con una sequenza infinita di piccole delizie gastronomiche – sono diventati un cult. Il quadrilatero romano è la zona più antica della città. Si può dire che tutta la storia sia presente in questo luogo: dominazione romana, Medioevo, Risorgimento... Il quartiere, che anticamente corrispondeva al perimetro di Torino, è oggi una delle zone più trendy, un must per l’aperitivo o per una cena particolare, magari a lume di candela. Sono molti i locali, tra il fashion, l’etnico e l’innovativo come ‘Tre galli’ (via Sant’Agostino 25 – Tel. 011 5216027), ‘Hafa cafe’ (via S. Agostino 23/C – Tel. 011 4367091), ‘Shore’ (piazza Emanuele Filiberto 10 – Tel. 011 4363495) e ‘KM5’ (via S. Domenico 14/16 – Tel. 011 4310032). la pista fiorio 14 Altri indirizzi apprezzati per gli aperitivi, nonché occasione di ristoro e incontro per molti, sono ‘Drogheria’ (piazza Vittorio Veneto 18 – Tel. 011 8159243), ‘Caffè Elena’ (piazza Vittorio Veneto 5/B – Tel. 011 8123341), ‘Guglielmo Pepe’ (via della Rocca 19 – Tel. 011 8126843), ‘Centonovantadue’ (corso Moncalieri 192 – Tel. 011 6312678), ‘Norman’ (via Pietro Micca 22 – Tel. 011 540854), AB+ (via della Basilica 13 – Tel. 011 4390618) e ‘Gran Bar’ (piazza Gran Madre 2 – Tel. 011.8130871). Nella salottiera piazza Carlo Emanuele, la brasserie ‘Lutéce’ offre intermezzi gastronomici gustosi e particolari. Torino è anche la città che vanta in Italia il maggior numero di pub; corso Vittorio è un alveare di birrerie come ‘The Tetley's Huntsman’ (al numero 43 – Tel. 011 6696605) o ‘Six Nations’ (al numero 28 – Tel. 011 887255). and the ‘Bellessere-Life Style’ centre dedicated to the hands, feet and body (piazza Statuto 11 – Tel. 011 5160054). In Turin, the aperitif has become a cult, accompanied by an infinite number of small gastronomic delicacies. The ‘Quadrilatero Romano’ district is the oldest part of the city. We could say that the entire history of the city is represented there: Roman domination, the Middle Ages, the Risorgimento… This area, which was the original core of the city, is now one of the trendiest zones, a must for an aperitif or a special dinner, possibly by candlelight. There are numerous restaurants, fashionable, ethnic and innovative, like the ‘Tre galli’ (via Sant’Agostino 25 – Tel. 011 5216027), ‘Hafa cafe’ (via Sant’Agostino 23/C – Tel. 011 4367091), ‘Shore’ (piazza Emanuele Filiberto 10 – Tel. 011 4363495) and ‘KM5’ (via S. Domenico 14/16 –Tel. 011 4310032). carlo pignatelli marco polo Nella Torino insonne ci sono locali nati con la musica sperimentale che si è diffusa in Italia attraverso nomi ormai diventati marchi. La nicchia dell’arte del suono sono i Murazzi, sul lungo Po, dove si possono esplorare: ‘The beach’, ‘Jammin’, ‘Giancarlo’ e ‘Alcatraz’. Altre mete cool sono ‘Joy and Joy live’ in corso Massimo 37/a e il ‘Banus’ (corso Moncalieri 145). La musica dal vivo regna sovrana il sabato sera al ‘Berbeda’ (corso Verona 12). I ‘Docks Dora’, nati come fabbricati industriali nel 1912 e posizionati lungo la ferrovia per Milano, servivano da deposito merci. Oggi ospitano spazi per l’intrattenimento notturno e atelier delle nuove tendenze artistiche e culturali (via Valprato 68). L’Hiroshima Mon Amour (via Bossoli 83) è la patria delle band più o meno famose e della musica rock urlata, nonché un polmone in qualità nella produzione e organizzazione di eventi musicali. In città si inaugurano periodicamente locali che ‘guidano’ il popolo della Torino by night dall’aperitivo a notte fonda. Tra i più recenti, il ‘Kogin’s’ di corso Sicilia 6, che si affaccia sul Po e ricorda uno scorcio londinese. catullo Other popular addresses for aperitifs, but also for a snack or a meeting, are ‘Drogheria’ (piazza Vittorio Veneto 18 – Tel. 011 8159243), ‘Caffè Elena’ (piazza Vittorio Veneto 5/B – Tel. 011 8123341), ‘Guglielmo Pepe’ (via della Rocca 19 – Tel. 011 8126843), ‘Centonovantadue’ (corso Moncalieri 192 – Tel. 011 6312678), ‘Norman’ (via Pietro Micca 22 – Tel. 011 540854), AB+ (via della Basilica 13 – Tel. 011 4390618) and ‘Gran Bar’ (piazza Gran Madre 2 – Tel. 011.8130871). In the intimate piazza Carlo Emanuele, the ‘Lutéce’ brasserie offers tasty and special gastronomic snacks. Turin is also the Italian city with the largest number of pubs; corso Vittorio is a warren of pubs like the ‘Tetley's Huntsman’ (at number 43 – Tel. 011 6696605) or the ‘Six Nations’ (at number 28 – Tel. 011 887255). Sleepless inhabitants of Turin can choose from numerous clubs that are part of the experimental music scene which has grown up in Italy with names that have since made their mark. The artistic sound scene is located along the Murazzi, on the banks of the Po, in clubs such as: ‘The beach’, ‘Jammin’, ‘Giancarlo’ and ‘Alcatraz’. Other cool clubs are ‘Joy and Joy live’ in Corso Massimo 37/a and ‘Banus’ (corso Moncalieri 145). Live music reigns supreme on Saturday evenings at ‘Berbeda’ (corso Verona 12). The ‘Docks Dora’ were industrial buildings put up in 1912 along the railway for Milan as goods depots; today they offer evening entertainment and a stage for new artistic and cultural trends (via Valprato 68). a stroll through turin a spasso per Torino clamys 15 babette operart Hiroshima Mon Amour (via Bossoli 83) is the home of more or less famous bands and hard rock music, and a quality outlet for the production and organisation of musical events. New clubs open periodically in the city, to ‘accompany’ the Turin night-time population, from the cocktail hour to the early hours. One of the most recent is ‘Kogin’s’ in Corso Sicilia 6, which looks onto the Po and could be in London. 16 agliè – una galleria del castello laura sciolla piemonte, a region of europe piemonte, regione d’europa The hills, mountains and lakes of Piemonte reveal the region’s treasures: breathtaking landscapes, buildings that have seen the great events in Italian history, festivals and food and wine fairs. A region that will continue to amaze you. Tra colli, montagne e laghi, il Piemonte scopre i suoi tesori: paesaggi mozzafiato, edifici che racchiudono la grande storia d’Italia, festival e sagre enogastronomiche. Per una regione che non smette mai di stupire. A U great European region with a proud past and a fascinating environmental heritage, which looks to the future, and is ready to face important challenges, like the Olympic Winter Games. The natural gateway to France, Piedmont occupies an ideal central position in Europe, which it must be able to communicate and promote, by exploiting all its cultural, landscape, and gastronomic wonders. Piedmont is the ideal stage to promote ‘things Italian’ abroad: starting with the mountains that are famous for their natural environment, but also for sport. But this region is also the Langhe and Monferrato hills, with their exclusive products – wine, truffles and fine meat – it is the lakes, with their melancholy but beautiful scenery; it is historical tourism, thanks to the kingdom of Savoy and its royal residences; it is entertainment, with initiatives linked to contemporary art, great festivals and international exhibitions. And we must not forget that Italian cinema, fashion, sports designers and great events all originated in this region. All in all, it is a territory worth discovering, by ‘tasting’ the specialities of each province. na grande regione europea dal passato orgoglioso e dall’affascinante patrimonio ambientale, rivolta al futuro e pronto a cogliere sfide importanti, come quella dei giochi invernali. Porta naturale verso la Francia, il Piemonte occupa, rispetto all’Europa, una posizione di ideale centralità, che deve essere in grado di comunicare e promuovere sfruttando tutte le meraviglie culturali, paesaggistiche, gastronomiche di cui dispone. Il Piemonte è, infatti, palcoscenico ideale per promuovere l’‘italianità’ anche all’estero: area montana famosa per la sua natura ma anche per lo sport, questa regione è anche Langhe e Monferrato coi loro prodotti esclusivi – vini, tartufi, carni pregiate – è laghi, dagli scenari malinconici e attraenti allo stesso tempo; è turismo storico, grazie al regno di Casa Savoia e le sue dimore; è spettacolo, come per le iniziative legate all’arte contemporanea, ai grandi festival, alle mostre internazionali. Non dimentichiamo che questa regione ha visto nascere cinema, moda, griffe sportive, grandi spettacoli. Insomma un territorio tutto da scoprire ‘gustando’ le peculiarità di ogni provincia. We can start with the province of Cuneo, the ‘provincia granda’, with its vast territory, a succession of beautiful landscapes and history. Although outside the Olympic territory, the mountains of the Maritime Alps have excellent ski lifts, slopes and hotels, starting with the well-known resort of Limone Piemonte on the French border, which is on an easy route to the French Riviera over the historic Tenda pass. From the 2005/2006 season, the “Riserva Bianca” resort will have a new look: having been awarded the World Alpine Skiing Masters World Championships for 2007, Limone will continue its efforts to establish its credentials as a resort capable of competing with the best in the Alps: new lifts and new slopes, but also a response to the new trends in tourism, differentiating the services offered in the Winter and Summer seasons. And the valley is very easy to reach, along the old railway that cuts through the mountains, coming out in Liguria. There are numerous other resorts in the province of Cuneo worth mentioning for their ability to accommodate skiers and lovers of the mountains: Artesina, Pratonevoso, Entracque and Valdieri for cross country skiing, and the Maira and Varaita valleys which offer magnificent walks in all seasons. When one thinks of this province, it is impossible not to think of the Langhe hills. In addition to magnificent views over vineyards and poplar groves, crowned by the snow-covered Alps in the distance, the Langhe are the home of unique food and wine, festivals, castles and churches. Alba is famous for its large folk events: the “Cento Torri” Joust, the “Palio” of the donkeys, and the National Truffle Fair. Not far away is Grinzane Cavour, an ancient village, the home of the prestigious literary prize, that is dominated by its castle, a favourite residence of Camillo Benso conte di Cavour, and the home of the Cavour regional Wine-cellar and Ethnological museum. The Sanctuary of Vicoforte Mondovì is one of the most imposing monuments in Piedmont, with the 16th century Cistercian monastery. Iniziamo dal cuneese, la ‘provincia granda’ che offre un territorio vasto e ricchissimo di bellezze paesaggistiche e storiche. Pur restando al di fuori del circuito olimpionico le montagne delle Alpi marittime offrono impianti sciistici, piste, strutture alberghiere degne di nota, quali la rinomata stazione turistica di Limone Piemonte, sul confine francese, che rappresenta inoltre un facile accesso per la Costa Azzurra attraverso lo storico Col di Tenda. A partire dalla stagione 2005/2006, la ‘Riserva Bianca’ si presenterà con una veste totalmente nuova: dopo essersi vista assegnare i Campionati Mondiali Master di Sci Alpino per il 2007, Limone continua lo sforzo per rilanciarsi come stazione sciistica capace di competere con le migliori realtà dell’arco alpino con nuovi impianti e nuove piste, ma anche puntando sulle nuove tendenze del turismo con una diversificazione dell’offerta dei servizi sia per la stagione invernale che estiva. Non dimentichiamo un accenno sulla comodità d’accesso alla valle, attraverso l’antica via ferroviaria che ‘buca’ le montagne per riaffiorare in Liguria. Molte altre località del cuneese possono essere menzionate per le loro capacità di rispondere alle esigenze di sportivi e amanti della vera montagna: Artesina, Pratonevoso, Entracque e Valdieri – per lo sci da fondo – la Val Maira e la Val Varaita con magnifiche passeggiate in ogni stagione. Quando si pensa a questa provincia, non si può fare a meno di parlare delle Langhe e delle sue colline. Oltre a magnifici belvedere su vigneti e pioppeti, con la corona delle Alpi innovate in lontananza, le Langhe riservano proposte gastronomiche uniche, sagre, castelli e santuari. Alba è conosciuta per le manifestazioni folkloristiche di grande richiamo: la Giostra delle cento torri, il Palio degli asini, la Sagra Nazionale del Tartufo. Poco distante Grinzane Cavour; questo antico borgo, sede del prestigioso premio letterario, è dominato dal castello, amata residenza di Camillo Benso conte di Cavour, nonché sede dell'Enoteca regionale Cavour e del Museo etnologico. Bellissimo il santuario di Vicoforte Mondovì, uno dei più imponenti monumenti del Piemonte, affiancato dal monastero cistercense del XVI secolo. Closer to Turin, we come across the first Savoy residences, including Racconigi castle, the country home of Carlo Alberto of Savoy, which is now a Unesco Heritage Site. But the whole region bears witness to the Savoy splendours, and the most outstanding examples of Baroque architecture are to be found in the royal residences close to the capital: Venaria castle (the Savoy Versailles), the Stupinigi hunting lodge, another example of the work of Spostandoci verso Torino, si trovano tracce delle dimore sabaude tra cui il castello di Racconigi, casa di campagna di Carlo Alberto di Savoia, oggi inserito tra i beni protetti dall’Unesco. D’altra parte, testimonianze dello sfarzo dei Savoia sono riconoscibili in tutta la regione, con 17 Varallo, Sacro Monte the architect Juvarra, and the castle of Agliè in the Canavese foothills. But we must not forget the castle of Govone and the royal castle of Valcasotto in the province of Cuneo. It is impossible to mention them all. In the late Sixteenth and Seventeenth centuries, Baroque architecture accompanied the birth and development of the Savoy state, it portrayed the rise of a dynasty, and represented and celebrated the power of a duchy, later a kingdom, that would play a fundamental role in Italian history. This explains its importance and spread. But numerous examples of mediaeval architecture also survive: Staffarda abbey, near Saluzzo, is a work of great artistic value for its balanced mixture of Romanesque and Gothic styles, and because it represented an important moment in the history of the Cistercian monastic order. The history of Piedmont is full of castles and churches, and the province of Asti also has its own jewels to show. The abbey of Santa Maria di Vezzolano is one of them; an abbey complex of strategic importance during the Middle Ages, legend has it that it was founded by Charlemagne, in gratitude to the Madonna for having healed him from epilepsy. No matter how many times you visit, the provinces of Asti and Alessandria will continue to surprise you, for the wealth of the territory. One example is Acqui Terme, a renowned town in the southern Monferrato, famous both for its mineral grinzane cavour sestriere, grand hotel principi di piemonte 18 lo stile barocco che trova massima espressione nelle residenze reali attorno al capoluogo: il castello di Venaria – la Versailles sabauda – la palazzina di caccia di Stupinigi, alto esempio di architettura juvarriana; nel basso Canavese il castello di Agliè... Tornando in provincia di Cuneo il castello di Govone e quello reale di Valcasotto. Impossibile enumerarli tutti: il Barocco accompagna, tra la fine del Cinquecento e per tutto il Settecento, la nascita e lo sviluppo dello stato sabaudo, ritrae l’ascesa di una dinastia, rappresenta e celebra la forza di un ducato, poi regno, che avrà un ruolo fondamentale nella storia italiana. Da qui se ne spiega l’importanza e la diffusione. Ma sono ancora intatti anche numerosi esempi di architettura medioevale: l’abbazia di Staffarda, vicino a Saluzzo, è un’opera dal grande valore artistico per la sua equilibrata commistione di stile romano-gotico e per essere stata una pagina importante della storia dei monaci cistercensi. La storia piemontese brulica di castelli e di chiese, cosicché anche la provincia di Asti presenta i suoi gioielli: l’abbazia di Santa Maria di Vezzolano è uno di questi; complesso abbaziale di potere strategico durante il Medioevo, è legato alla leggenda che vede Carlo Magno come protagonista della sua fondazione, voluta in seguito alla sua guarigione dall'epilessia per intercessione della Madonna. Tra una visita e l’altra, le province di Asti e di Alessandria non smettono di sorprendere per le ricchezze delle loro terre: come non menzionare Acqui Terme, rinomata località del Monferrato meridionale, famosa per il centro termale e per le sue specialità enogastronomiche (in particolare gli amaretti e i caratteristici baci acquesi, i tartufi e i funghi da gustare in autunno con gli ottimi vini rossi locali) e per il festival nazionale di danza. Da non perdere, a poca distanza dalla Basilica della cittadina, la Bollente, elegante edicola ottocentesca da cui sgorga acqua a 70-75°C. Anche Casale Monferrato conserva importanti monumenti medioevali, romanici e gotici: il Duomo, la chiesa barocca di San Filippo Neri, Palazzo del Municipio, la Sinagoga ebraica, costruita nel 1595 e radicalmente ristrutturata nel 1857-66, sede del Museo Israelitico. Dopo l’alternarsi di pendii e alture tondeggianti tra Langhe e Monferrato, ecco che si arriva in pianura. A valle di Casale Monferrato si estende un tratto del Parco fluviale del Po che qui si esprime nel suo volto più naturale e selvaggio, con ghiareti, isole e lanche che favoriscono la presenza di rare specie faunistiche, gli aironi primi fra tutti. Nella prima parte del parco, invece, allontanandosi dal confine lombardo, il paesaggio è caratterizzato dall’intervallarsi di colline e risaie che, su sponde opposte, offrono spettacoli di rara bellezza. Le risaie sono, infatti, la peculiarità dell’area vercellese, zona interessante sia dal punto di vista naturalistico che artistico. From the alternating hills and valleys of the Langhe and Monferrato to the plain. Downstream of Casale Monferrato lies the most natural, wildest part of the Po river park, with gravel pits, islands and oxbows that are home to rare species of animals and birds, and a large number of heron. In the first part of the park, leaving the border with Lombardy, the landscape is all hills and rice fields on either side of the river, a spectacle of outstanding beauty. The rice fields are a feature of the Vercelli area, which is interesting from a naturalistic and an artistic viewpoint. There are two ‘Sacri Monti’ in the Valsesia: the Sacro Monte of Sant’Anna di Montrigone near Borgosesia, and further North, the most famous of all, the Special Nature Reserve of the Sacro Monte of Varallo. The tradition of the Sacro Monte was begun over five hundred years ago in 1491, when the first chapel of the Sacro Monte of Varallo was completed: the physical element of the mountain reaches up to the sky to encourage the relationship between the human and the divine. The Sacro Monte was seen as the best place to repeat the ascetic experience of St. Francis, when he withdrew to La Verna to meditate on the Passion of Christ. A close network of Sacri Monti developed in numerous European countries, introducing new devotional themes. Piedmont has twelve, six of which have now been designated parks or nature reserves, to protect them and give them new visibility. pollenzo A landscape that rests the eye, an enchanting oasis of peace: this is the impression that greets you when you La Valsesia ospita due Sacri Monti: il Sacro Monte di Sant'Anna di Montrigone nei pressi di Borgosesia e, un po’ più a nord, il più famoso dei Sacri Monti, la Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Varallo. La storia dei Sacri Monti iniziò più di cinquecento anni fa, quando, nel 1491, giunse a compimento la prima cappella del Sacro Monte di Varallo, il più antico: la montagna, come luogo fisico, si avvicina al cielo e favorisce il rapporto fra umano e divino. Infatti, il Sacro Monte fu inteso come luogo idoneo a riproporre l'esperienza ascetica di San Francesco quando si ritirò sulla Verna in contemplazione della Passione di Cristo. Una fitta rete di Sacri Monti si sviluppò in molti paesi europei introducendo nuovi temi devozionali. Il Piemonte annovera dodici Sacri Monti, sei dei quali sono stati istituiti a parco o riserva naturale al fine di garantirne la salvaguardia e di contribuire al loro rilancio. Un paesaggio che riposa lo sguardo, un’oasi di pace che incanta: questa la prima impressione quando si arriva sul Lago Maggiore, il più grande della regione. Questo, insieme al Lago d'Orta, è da sempre meta di turismo colto e raffinato, attratto dalla ricca vegetazione, dai tesori artistici, dalla cornice delle montagne e da quel romanticismo costituito dalle isole. Sull’Isola Madre, alla fine del 1500, Carlo Emanuele I di Savoia fece costruire la splendida Villa Borromeo, con giardini a terrazze incantevoli. Il clima mite favorisce tuttora la sopravvivenza di specie subtropicali, come il cipresso del Kashmir, alto 30 metri, camelie rosa ciclamino e rosa pallido, palmeti, mirti, agrumi, tra i quali vivono fagiani cinesi e pavoni bianchi. Altrettanto sontuosi i giardini dell’Isola Bella, in stile barocco, in cui l’esotismo della vegetazione (compare l’albero del tamarindo, del caffè, il banano, il fiore di loto, il papiro egiziano) e gli ampi spazi verdi sono arricchiti da giochi d’acqua, scalinate, arcate, statue. Sulla sponda occidentale del lago, a Pallanza, si possono visitare i giardini delle eleganti ville fatte costruire a partire dall’Ottocento dalle nobili e borghesi famiglie milanesi e novaresi: Villa San Remigio, che ospitò anche Gabriele D’Annunzio, e Villa Taranto, acquistata nel 1931 dallo scozzese Neil Boyd McEacharn, artiere della regina d’Inghilterra, da lui trasformata in uno dei più grandi e curati giardini all’inglese d’Italia. Ed infine, sul lungolago di Stresa, si affaccia Villa Pallavicino, che ospita 40 specie di mammiferi e uccelli esotici che volano liberi su un territorio di circa 15 ettari. Tutta la zona dei laghi del novarese e del Verbano Cusio Ossola diventa teatro naturale per eventi internazionali di musica e danza: a Stresa, la musica classica è protagonista con le Settimane musicali di Stresa, sotto la direzione artistica di Gianandrea Noseda; sulle rive del Lago d’Orta, il Festival cusiano di musica antica emoziona a metà giugno. Nei giardini e nelle dimore storiche della provincia di Verbania e Novara per la danza si tiene il Festival dei Laghi, che ha premiato Carla Fracci, Oriella Dorella, Luciana Savignano. Più a occidente, anche il lago meno noto di Viverone offre bellezze tutte da scoprire. Lasciatevi rapire dall'incanto di una passeggiata lungo le rive verdeggianti o dal piacere di una gita in barca. Oppure sfruttate le tante opportunità di sport: vela e windsurf, equitazione e golf, trekking e mountain bike, deltaplano e parapendio dalle montagne circostanti. Qui ritroviamo altri famosi Sacri Monti, tra cui il Sacro Monte di Oropa, che richiama ogni anno grandi masse di pellegrini e devoti di Sant'Eusebio, vescovo martire di Vercelli del IV sec. d.C. Siamo in provincia di Biella, patria della lana e dei filati. 19 piemonte, a region of europe piemonte, regione d’europa springs and gastronomic specialities (particularly the amaretti and ‘baci acquesi’, truffles and mushrooms enjoyed in the Autumn with the excellent local red wines), and for the national dance festival. Not far from the town’s Basilica, visitors should not miss the ‘Bollente’, an elegant 18th century “temple” from which the mineral water springs at a temperature of 70-75° C. Casale Monferrato also has a number of important mediaeval, romanesque and gothic monuments: the cathedral, the baroque church of San Filippo Neri, the Town Hall, and the Jewish Synagogue built in 1595 and extensively rebuilt in 1857-66, which is now the home of the Jewish Museum. lago d’orta reach Lake Maggiore, the largest lake in the region. Together with Lake Orta, it has always appealed to an educated, refined tourism, attracted by its rich vegetation, art treasures, the surrounding mountains and the romantic islands. In the late 1500s, Carlo Emanuele I of Savoy built the beautiful Villa Borromeo on Isola Madre, with its enchanted terraced gardens. Subtropical species flourish in the mild climate, including a Kashmir cypress 30 metres high, cyclamen and light pink camellias, palm-trees, myrtle and citrus groves, inhabited by families of Chinese pheasant and white peacock. The baroque gardens of Isola Bella are equally luxurious, with exotic vegetation (tamarind and coffee trees, banana plants, lotus and Egyptian papyrus) and large green areas enlivened by fountains, stairways, arches and statues. On the Western shore of the lake, in Pallanza, visitors can admire the gardens of elegant villas built in the 19th century by noble and well-to-do families from Milan and Novara: Villa San Remigio, where Gabriele D’Annunzio once stayed, and Villa Taranto, purchased in 1931 by Neil Boyd McEacharn from Scotland, linked to the British Royal Family, who transformed it into one of the largest and most beautiful English landscaped gardens in Italy. And finally, Villa Pallavicino, on the lakefront in Stresa, in whose grounds live 40 species of mammal and exotic birds that fly freely in an estate of about 15 hectares. The entire area of the lakes of Novara and Verbano Cusio Ossola is a natural setting for international music and dance events: classical music takes the stage in Stresa during the Settimane musicali organised by Gianandrea Noseda; and the Festival Cusiano di musica antica excites ancient music enthusiasts in mid June on the shores of Lake Orta. The Festival dei Laghi in the gardens and historical homes in the provinces of Verbania and Novara has starred outstanding ballerinas like Carla Fracci, Oriella Dorella and Luciana Savignano in the past. Further West, the less well known lake of Viverone has a beauty of its own, and visitors will be enchanted by a walk along its green shores, or by a boat ride. Or they can try out the many sports on offer: sailing, windsurfing, riding and golf, trekking and mountain biking, hang-gliding and paragliding from the surrounding mountains. There are other famous Sacri Monti in the area, including the Sacro Monte of Oropa, which every year attracts huge crowds of pilgrims and followers of Sant’Eusebio, 4th century martyr and Bishop of Vercelli. This is the province of Biella, the home of woollens and yarns. In Biella itself, the ‘Cittadellarte Foundation’ is well worth a visit, an imposing construction of industrial archaeology, with a garden and a courtyard bar. It contains some striking examples of contemporary art, and particularly of Arte Povera. Nel capoluogo, tappa d’obbligo è la ‘Fondazione Cittadellarte’, un imponente edificio di archeologia industriale dotato di parco e cortile con déhors. Troneggiano i più significativi reperti di arte contemporanea, in particolare dell’Arte Povera. L’area espositiva è posta su più piani, ed una menzione speciale va all’ultima sala in ‘piccionaia’, con igloo-concept realizzati nei materiali più vari. Nel loggiato superiore collaborano studenti e giovani artisti coordinati dallo stesso Michelangelo Pistoletto, che, con la moglie e alcuni fidi collaboratori, sviluppa nuclei progettuali in raccordo con il dualismo arte-impresa. Per chi non ama i luoghi chiusi, ma vuol comunque gustare sensorialmente l’arte, da oltre vent’anni esiste il ‘Macam’ di Maglione, ‘Museo all’Aperto’. Tra i più interessanti work in progress contemporanei. Ogni anno artisti di notorietà internazionale aggiungono i loro contributi creativi alla collezione, che è patrimonio fruibile da tutti i visitatori del luogo. Siamo ora in un’area geografica di grande interesse scientifico: l’anfiteatro morenico d’Ivrea, nel territorio canavesano, una struttura geologica originata durante le fasi di glaciazione del Pleistocene che ci ha lasciato i suoi minerali e le sue forme uniche in Europa. Ma la maggiore attrazione turistica di Ivrea, cittadina posta proprio all’ingresso con la Val d’Aosta, è il carnevale con la storica battaglia delle arance, momento fondamentale per la collettività eporediese. E da qui, ecco i svettanti massicci del Monterosa e del Gran Paradiso. Luoghi di alpinismo per eccellenza, le località montane oggi offrono moderne attrezzature e accoglienza per tutti i gusti. Dallo sci in ogni sua disciplina alle passeggiate e ai trekking, agli sport di acqua e di aria. stresa 20 Il Parco del Gran Paradiso, che si estende per 70.000 ettari di territorio protetto, ospita flora e fauna rigogliose: castagni, faggi, larici, ma anche pascoli alpini fioriti. Il re di questo paradiso, tutelato e protetto, è lo stambecco, cacciato per l’ultima volta da Vittorio Emanuele III nel 1913. Accanto a questa specie vivono camosci, cervi, caprioli, marmotte. Molti di questi animali selvatici si possono osservare al Gran Piano di Nasca, che si raggiunge dal Colle del Nivolet, tra prati verdi fitti di eriofori e corsi d’acqua. Tornando verso Torino, ancora un tuffo nel passato coi castelli di Mazzè e il castello della famiglia Valperga a Masino: questi edifici meritano una sosta, anche solo per ammirare l’affascinante anfiteatro della Serra morenica. This concludes our tour of the towns, traditions and peculiar features of Piedmont, which make this region unique, open to international tourism and offering any number of striking, surprising opportunities. Si conclude qui il nostro tour ideale in giro per il Piemonte alla scoperta di luoghi, tradizioni, peculiarità che rendono questa regione unica, aperta al turismo internazionale e ricca di opportunità suggestive e sorprendenti. piemonte, a region of europe piemonte, regione d’europa But the main tourist attraction of Ivrea, a small city at the entrance to the Valle d’Aosta, is its Carneval, and the historical battle of the oranges, an important annual event for the local population. From here there is a wonderful view of the towering peaks of Monte Rosa and Gran Paradiso, superb mountaineering territory, where the towns and villages offer modern equipment and facilities that cater for all tastes: all types of skiing, walking and trekking, water sports and air sports. Flora and fauna flourish in the 70,000 hectares of the protected territory of the Gran Paradiso Park: chestnuts, beech-trees, and larches but also pastures of Alpine flowers. The king of this natural, protected paradise is the ibex, which was first hunted by Vittorio Emanuele III in 1913. But there are also chamois, deer, roebuck and marmosets. Many of these wild animals can be observed in the Gran Piano di Nasca, a valley reached from the Nivolet pass, an oasis of green meadows of cotton grass and small streams. The road back to Turin takes us back into the past, with the castle of Mazzè and that of the Valperga family in Masino; these buildings are worth a visit, even if only to admire the fascinating amphitheatre of the Serra moraine. parco del gran paradiso bra The exhibition area is laid out on several floors, and a special mention goes to the last room in the ‘piccionaia’ or loft, which contains igloo concept art in a wide variety of materials. Students and young artists work in the upper loggia, supervised by Michelangelo Pistoletto with his wife and a few trusted collaborators, who develop projects that reflect the dualism of art and business. People who do not like closed environments, but still want to be able to enjoy the sensory element of art, should visit ‘Macam’ in Maglione, an ‘Open-air Museum’ created over twenty years ago. It is one of the most interesting contemporary works in progress. Every year internationally renowned artists contribute their creations to the collection, which can be enjoyed by all visitors. We are now in a geographical area of great scientific interest: the morainic amphitheatre of Ivrea, in the Canavese hills, a geological structure that originated during the Pleistocene ice age, which left behind minerals and geological forms that are unique in Europe. 22 portacomaro, antica cantina laura sciolla taste and style in piemonte gusto e stile dal piemonte P I iedmont is the home of prestigious gastronomic products that are known all over the world, and make the region a favourite destination for wine and food tourism. We cannot overlook the select meat from Piedmontese breed cattle, products of the countryside like truffles and chestnuts, or the rice fields near Vercelli. And the most famous Piedmontese recipes are the fruit of its rich soil: ‘bagna caoda’, ‘Bagnet vert’, ‘agnolotti’ and ‘tajarin’ among the first courses, “fritto misto” and boiled meats for the main courses, and a wonderful array of desserts from “panna cotta to “bounet” and cakes made with Piedmontese hazelnuts. Nutella has made the small town of Alba an icon for the sweet-toothed all over the world. Piedmont, a land of wine, with some of the world’s best known wines: Barolo, Barbera, Dolcetto, Barbaresco, Ghemme and Gattinara, all labels with an age-old tradition, and DOC and DOCG designation. Plus Asti spumante, ideal with desserts, to name just one of the many white wines. Visitors can enjoy the local specialities at numerous restaurants recommended by the most important guides. The whole list is so long, we will only mention a selection: Gener Neuv (Lungo Tanaro 4 – Asti – Tel. 0141557270), Dolce Stil Novo (via San Pietro, Località Devesi 71/73 – Ciriè – Tel. 011 9211110), Giardino da Felicin (via Vallada 18 – Monforte d’Alba (Cn), Tel. 017378225), Angiulli (via Sandigliano 112 – Candelo (Bi), Tel. 0152538998), Al Rododendro (via San Giacomo 73 – Boves (Cn), Tel. 0171380372), Locanda nel Borgo Antico (piazza Municipio 2 – Barolo (Cn), Tel. 017356355), Al Sorriso (via Roma 18 – Soriso (No), Tel. 0322983228), and Osteria cascina dei fiori (Cascina dei fiori, Regione Forte – Borgo Vercelli (Vc), Tel. 016132827). l Piemonte è patria di prodotti gastronomici prestigiosi, conosciuti a livello internazionale e che fanno della regione una delle mete più ambite del turismo enogastronomico. Come non parlare delle carni selezionate dei bovini piemontesi, dei prodotti della campagna come il tartufo e i marroni, delle risaie della zona del Vercellese. E, dalle ricchezze della sua terra, nascono le ricette piemontesi più famose: la ‘bagna caoda’, il ‘bagnet vert’, l’agnolotto, i ‘tajarin’; per passare ai secondi, il fritto misto e il bollito; un tripudio di dolci con la panna cotta, il bunet, le torte alla nocciole del Piemonte. La Nutella ha reso il piccolo centro di Alba un’icona della golosità in tutto il mondo. Piemonte terra di vino con una delle produzioni più rinomate al mondo: Barolo, Barbera, Dolcetto, Barbaresco, Ghemme e Gattinara, tutte etichette dalla tradizione ancestrale, dal riconoscimento DOC e DOGC. Tra i bianchi merita una menzione l’Asti spumante, ideale per il dessert. Per gustare tutte le specialità del territorio, numerosi sono i ristoranti consigliati dalle più importanti guide del settore. L’elenco sarebbe davvero esteso, ne citiamo alcuni: Gener Neuv (lungo Tanaro 4, Asti – Tel. 0141 557270), Dolce Stil Novo (via San Pietro, Località Devesi 71/73, Ciriè – Tel. 011 9211110), Giardino da Felicin (via Vallada 18, Monforte d’Alba (Cn) - Tel. 0173 78225), Angiulli (via Sandigliano 112, Candelo (Bi) - Tel. 0152 538998), Al Rododendro (via San Giacomo 73, Boves (Cn) - Tel. 0171 380372), Locanda nel Borgo Antico (piazza Municipio 2, Barolo (Cn) - Tel. 0173 56355), Al Sorriso (via Roma 18, Soriso (No) - Tel. 0322 983228), Osteria cascina dei fiori (Cascina dei fiori, Regione Forte, Borgo Vercelli (Vc) - Tel. 0161 32827). There are also numerous typical ‘osterie’ or eating places: La Grotta (corso Torino 366, Asti – Tel. 0141214168), Le Due Lanterne (piazza Garibaldi 52, Nizza Monferrato (At) - Tel. 0141702480), Cavallino San Marziano (corso Romita 83, Tortona (Al) - Tel. 0131862308), San Paolo (viale Roma, località San Didiano 5, Biella – Tel. 0152493239), La Gargotta del Pellico (piazzetta dei Mondagli 5, Saluzzo (Cn) - Tel. 017546833), Monte Ariolo (via Monte Ariolo 2, Novara – Tel. 0321623394), Boccon di vino (via Troubetzkoj 86 – Suna (Vb) Tel. 0323504039), and Italia (piazza della libertà 27, Quarona (Vc) - Tel. 0163430147). Entertaining fairs and other events linked to wine and food are organised all over the region, reflecting Piedmont’s commitment to the enhancement of this important heritage. And we must not forget that the Slow Food organisation has opened the first University of Taste in Pollenzo, or that ‘Italian-style chefs’ travel from all over the world to train at Icif, in its exclusive headquarters in Costigliole Castle. Tante anche le osterie tipiche: La Grotta (corso Torino 366, Asti – Tel. 0141 214168), Le Due Lanterne (piazza Garibaldi 52, Nizza Monferrato (At) - Tel. 0141 702480), Cavallino San Marziano (corso Romita 83, Tortona (Al) - Tel. 0131862308), San Paolo (viale Roma, località San Didiano 5, Biella – Tel. 015 2493239), La Gargotta del Pellico (piazzetta dei Mondagli 5, Saluzzo (Cn) - Tel. 0175 46833), Monte Ariolo (via Monte Ariolo 2 , Novara – Tel. 0321 623394), Boccon di vino (via Troubetzkoj 86, Suna (Vb) - Tel. 0323 504039), Italia (piazza della libertà 27, Quarona (Vc) - Tel. 0163 430147). Stimolanti le sagre e manifestazioni legate all’enogastronomia, il che dimostra l’impegno del Piemonte nella valorizzazione di questa fondamentale ricchezza. Senza dimenticare che, a Pollenzo, Slow Food ha aperto la prima L’Università del Gusto e che all’Icif (nell’esclusiva sede del Castello di Costigliole) si formano ‘cuochi in stile italiano’ provenienti da tutto il mondo. But if nature offers so many fruits of the soil, the subsoil also offers precious gifts, like mineral springs. There are numerous natural springs in Piedmont, and in response to the deeply felt need for well-being and relaxation, in addition to good health, comfortable hotels have been created to meet the growing demand. There are 11 spas in the region, many of which are concentrated in the province of Cuneo: in Acqui Terme, Agliano Terme, Bognanco Terme, Castagneto Po, Crodo, Garessio, Lurisia, Monte Valenza, Valdieri, Vicoforte and Vinadio. Some of them are extremely old, popular even at the time of the Greeks and Romans, and their chemical and beneficial properties vary. Three have boosted the services they offer to meet the demand for global well-being: the Spa of Acqui Terme a town in the South Monferrato which has two centres (the New Baths in the centre of town: piazza Italia 1 – Tel. 0144 58555 and Ma se la natura ci offre tanti doni dalla sua terra, anche il sottosuolo fornisce beni preziosi, come le acque termali. Innumerevoli sono le sorgenti naturali piemontesi: in risposta ad un’esigenza molto sentita, quella di benessere e relax, oltre che di salute, sono state create strutture alberghiere confortevoli per accogliere un numero sempre crescente di domande. Sono 11 gli stabilimenti termali che vanta il nostro territorio, di cui una buona parte concentrati nella provincia di Cuneo: Acqui Terme, Agliano Terme, Bognanco Terme, Castagneto Po, Crodo, Garessio, Lurisia, Monte Valenza, Valdieri, Vicoforte, Vinadio. Alcune fonti di antichissima origine, già note ai tempi di Greci e Romani, variano per composizione chimica e proprietà benefiche. Tre di queste hanno potenziato i loro servizi nell’ottica del benessere globale: le Terme di Acqui Terme, centro del Monferrato meridionale che vanta un doppio complesso (le Nuove Terme nel centro della città: piazza tartufi bianchi 24 the Old Baths, which are fed by the Lago dei Sorgenti in Zona Bagni – Tel. 0144 324909); the Spa of Vinadio, at an altitude of 1300 m (Vinadio Spa and Well-being Centre, in Bagni di Vinadio – Tel. 0171959395, tollfree number 800029233, www.termedivinadio.com), a famous Summer and Winter resort; and the Royal Spa of Valdieri, located in the Upper Gesso Valley, at the centre of the Maritime Alps Nature Park (Tel. 017197106, www.termedivaldieri.it). Those who prefer to “discover” Piedmont through its craftwork, must organise a visit to Valenza. In this town close to Alessandria, there are 700 firms that operate in the gold and jewellery sector. It is a profession handed down from generation to generation, which is important on the export market. These firms founded the Valenza Goldsmiths Association (piazza Don Minzoni 1 – Tel. 0131941851) in 1945. The textile world has an inexhaustible source of inspiration in the creativity of the industry in Biella: wool and other luxury yarns, but also cotton, polyester, acrylic and nylon, are also exported to produce quality clothing. The most important names are Ermenegildo Zegna, Cerruti, Botto, Loro Piana, Filatura di Pollone and Piacenza, and they are members of the Biella Foundation, the Art of Excellence, which was created in 2003 by the Biella Industrialists Union (via Torino 56, Biella – Tel. 015 843111 – www.ui.biella.it). The goal of the foundation is to safeguard, exploit and promote the “Made in Biella” textile project. Other leading companies in the textile and clothing sector include Vestebene in Alba, (via Santa Margherita 23), Asics Italia (Tel. 0171416111) and the Nike Factory Store (via Cuneo 72, Borgo San Dalmazzo) just outside Cuneo; and in the Turin area, Diadora (outlet in corso Toscana 13/15, Venaria Reale), Robe di Kappa (corso Regio Parco 39, Turin), and Anzi Besson (via Papacino 4, Turin – www.anzibesson.it): a pool of brands that set the trends in the world of fashion and sport. People looking for bargains should visit the outlets in Serravalle Scrivia, the Biella Factory Outlet and the brand-new Vicolungo Outlet in the province of Novara. Historical brands include Borsalino, ‘the finest of hats’ (Tel. 0131214211) a name that has been a symbol of authentic Italian styling since 1857. Italia 1 – Tel. 0144 58555 e quelle Antiche, alimentate anche dal Lago delle Sorgenti – Zona Bagni, Tel. 0144 324909); le Terme di Vinadio, a 1300 mt di altitudine (Vinadio Terme Centro Benessere a Bagni di Vinadio – Tel. 0171 959395, numero verde 800029233, www.termedivinadio.com), famosa stazione climatica estiva ed invernale; le Terme Reali di Valdieri, situate nell’Alta Valle Gesso, nel centro del Parco Naturale delle Alpi marittime (Tel. 0171 97106, www.termedivaldieri.it). Chi preferisce ‘vivere’ il Piemonte scoprendo il suo artigianato, non può mancare di organizzare una sosta a Valenza. Vicino ad Alessandria, infatti, sono quasi 700 le aziende che operano nel campo orafo. Una professione tramandata di generazione in generazione, importante per la sua presenza all’estero. Aziende che dal 1945 si raccolgono sotto l’egida dell’Associazione Orafa Valenzana (piazza Don Minzoni 1 – Tel. 0131941851). Il mondo dei tessuti trova una fonte inesauribile nella creatività dell’industria biellese: lana e altre fibre pregiate, oltre a cotone, poliestere, acrilico e nylon, sono esportate anche all’estero per la produzione di abbigliamento di qualità. I nomi più significativi sono Ermenegildo Zegna, Cerruti, Botto, Loro Piana, Filatura di Pollone, Piacenza, uniti nella Fondazione Biella The Art of Excellence: nata nel 2003 da un progetto dell’Unione Industriale Biellese (via Torino 56, Biella – Tel. 0158483111- www.ui.biella.it), la fondazione ha come fine la tutela, la valorizzazione e la promozione del progetto tessile ‘Made in Biella’. Sempre in tema di leadership nel tessile e abbigliamento troviamo ad Alba Vestebene (via Santa Margherita 23), alle porte di Cuneo Asics Italia (Tel. 0171416111) da una parte e il Nike Factory Store (via Cuneo 72, Borgo San Dalmazzo) dall’altra; But the styling skills of our designers can also be appreciated in other fields: the Alessi company, renowned for its designer items for the home and the kitchen, is based in Omegna (outlet in via privata Alessi 6, Crusinallo di Omegna). Other well-known manufacturers of household and kitchen appliances that keep the name of Italian design high, have their headquarters near the lakes: Calderoni, Lagostina, Sambonet and Barazzoni. And, last but by no means least, the luxury and technology of Azimut Yachts on the Lake of Avigliana, world leader in the production of motorboats. biella, gli antichi lanifici nel torinese Diadora (spaccio in corso Toscana 13/15 – Venaria Reale), Robe di Kappa (corso Regio Parco 39, Torino), Anzi Besson (via Papacino 4 – Torino www.anzibesson.it): un pool di marchi che dettano le tendenze di tutto quanto è moda e anche sport. Chi è alla ricerca di grandi affari, ecco gli outlet di Serravalle Scrivia, il Biella Factory Outlet e il nuovissimo Vicolungo Outlet, in provincia di Novara. Tra i marchi storici non si può dimenticare Borsalino, il ‘signor cappello’ (Tel. 0131214211), griffe simbolo del più autentico stile ‘made in Italy’, dal 1857 ad oggi. E, non per ultimo, lusso e tecnologia per Azimut Yacht, sul lago di Avigliana, leader mondiale per le imbarcazioni a motore. azimut robe di kappa acqui terme Ma l’abilità stilistica dei nostri designer si può apprezzare anche in altri settori: a Omega ha sede l’Alessi (spaccio in via privata Alessi 6, Crusinallo di Omegna), azienda di design applicato all’oggettistica per la casa e cucina. Sempre nella zona dei laghi grandi marchi noti per casa e cucina tengono alto il nome del Made in Italy: Calderoni, Lagostina, Sambonet, Barazzoni. artigianato di valenza taste and stylein piemonte gusto e stile dal piemonte dolce stil novo 25 26 the susa valley ripercorrendo la via francigena: la valle di susa From Rivoli to Salbertrand through the lower Susa Valley, exploring the area’s many historical and natural attractions Da Rivoli a Salbertrand, attraverso la bassa Val Susa, alla scoperta dei tanti gioielli storici e naturalistici della zona he roads to Heaven’: that was how mediaeval pilgrims, whose faith prompted them to travel to Rome, Santiago de Compostela or Jerusalem, described their itineraries. And on their long journey, pilgrims from France crossed the Mont Cenis pass and followed the Susa Valley down to Turin, which, in the days of the Commune, still occupied the original area of the Roman ‘quadrilateral’, with a few villages outside the walls. Today we can travel up this road in the opposite direction, finding the occasional tangible sign of the ancient Mediaeval road, as well as of unforgettable historical events: the passage of Hannibal, the battle of the ‘Chiuse’, or the sabotage of the Arnodera railway viaduct by the partisans. And as we pass we can admire the valley’s enchanting scenery. Because it is the great variety of the natural environment that makes the lower Susa valley a world apart, with an appeal and history of its own. ‘T At the beginning of this road, just outside the Piedmontese capital, stands the imposing castle of Rivoli. Built on a morainic hill, the castle was rebuilt in the 18th century to a design by Filippo Juvarra, on the remains of the 15th century fortress of the ‘Conte Verde’ and of Villa Melano. Since 1984 it has been the home of the contemporary art museum and its collections of the work of Italian and foreign artists, as well as important temporary exhibitions. The area in front of the castle is the starting point for a number of itineraries that travel for about ten kilometres through the local farmland, fields and woods, to the Park of the lakes of Avigliana. Before the park, the path passes a rare example of a brick-built gothic church, the Abbey of Sant’Antonio di Ranverso. It was an important stopping point for pilgrims, founded in 1186 by Umberto III and entrusted to the Antonine fathers of Vienne, who looked after both the church and the small hospital connected to it, treating people suffering from leprosy and shingles (also known as St. Anthony’s fire). These two buildings are all that remains today of the great abbey of Ranverso. They now belong to the Ordine Mauriziano (Order of St. Maurice and St. Lazarus), which was responsible for the restoration work that saved this masterpiece of Piedmontese gothic from destruction. The lakes of Avigliana offer nature-lovers a splendid opportunity for relaxing walks and picnics in the open air. The lakes of Avigliana and their morainic amphitheatre were formed in the last two great Pleistocene ice ages: the cammini del cielo’: così si chiamavano gli itinerari dei pellegrini medievali mossi dalla fede verso Roma, Santiago di Compostela o Gerusalemme. E, nel loro lungo viaggio, i pellegrini che provenivano dalla Francia valicavano il colle del Moncenisio, discendevano la valle di Susa e raggiungevano Torino, che – in età comunale – occupava ancora il quadrilatero di fondazione romana, con qualche borgo fuori dalle mura. Oggi si può ripercorrere in senso inverso il loro cammino, incontrando qua e là i segni tangibili dell'antica via medievale, oltre a tracce di indimenticabili avvenimenti storici – il passaggio di Annibale, la battaglie delle Chiuse, il sabotaggio partigiano del viadotto ferroviario dell’Arnodera – e ammirando lo scenario incantevole della vallata. È proprio la varietà degli ambienti a fare della bassa valle di Susa un autentico mondo a parte, carico di fascino e di storia. ‘I All’imbocco di questo percorso, alle spalle del capoluogo piemontese, si staglia l’imponente Castello di Rivoli. Posto su una collina morenica, il castello fu ricostruito nel Settecento su disegno di Filippo Juvarra sui resti della quattrocentesca fortezza del ‘Conte Verde’ e della Villa Melano; dal 1984 è sede del Museo di Arte Contemporanea e ospita collezioni di artisti italiani e stranieri, oltre ad importanti mostre temporanee. L'area attrezzata accanto al castello è il punto di partenza privilegiato di una serie di iti- Lago di Avigliana laura sciolla along the via francigena: The town of Avigliana is a Mediaeval jewel which has maintained its historical appeal in spite of the traffic that travels constantly along the road from the Sangone valley to Turin, France and the Pinerolo area, and of the impact of the Frejus motorway, which has brought the city closer, making the hills above Avigliana an attractive place to live. The Mediaeval acropolis in the town centre, under the remains of the castle which was once the home of marchese Arduino V in the 11th century, is well worth a visit; below the castle, between picturesque piazza Conte Rosso and the old town, visitors can admire the portici (arcades) and the mullioned windows of elegant old palaces inside a labyrinth of extraordinary architectural interest, the city walls with the original gates to the splendid churches, San Giovanni with the Nativity by Defendente Ferrari, Santa Maria, the Casa Senore or Bishop’s Palace, the Casa di Porta Ferrata, and the ancient church of San Pietro on the road to the lakes and the Marian sanctuary of the Capuchins. Perched majestically on Mount Pirchiriano, the Sacra di San Michele (Tel. 011 939130, www.sacradisanmichele.com) dominates the narrow entrance to the Susa valley (the ‘chiusa’). The Sacra was founded before 1000 AD by Ugo di Montboissier, and for centuries was one of the most active Benedictine centres in Piedmont. The best way to appreciate its majestic structure is to climb on foot from Sant’Ambrogio up the old mule path. As you approach the monastery, its imperiousness becomes even more evident with the severe walls and endless steep steps that lead up to the Stairway of the Dead, where the monks were once buried. nerari che si sviluppano per circa dieci chilometri attraverso paesaggi agricoli, radure e boschetti. Prima di arrivare nella zona del parco, si trova una struttura di rara testimonianza di gotico a mattoni: è la precettoria di Sant'Antonio di Ranverso, importante punto di assistenza per i pellegrini, fondato nel 1186 da Umberto III e affidato ai padri Antoniani di Vienne, che si occuparono non solo della chiesa, ma anche del piccolo ospedale ad essa annesso, in cui vennero curati gli affetti da lebbra e da erpes zoster (il famoso fuoco di Sant’Antonio). Della grande abbazia di Ranverso non rimangono che questi due edifici, ‘sopravvissuti’ grazie ai restauri dell'Ordine Mauriziano, che hanno salvato dal disfacimento questo complesso, capolavoro del gotico piemontese. Per gli amanti della natura, i laghi di Avigliana offrono una splendida opportunità per passeggiate e rilassanti pic nic all’aria aperta. L'origine dei laghi di Avigliana e dell'anfiteatro morenico dell’area risale alle ultime due grandi glaciazioni pleistoceniche: quella rissiana e quella würmiana, direttamente responsabile della formazione dei laghi. I bacini lacustri hanno peculiarità individuali che li differenziano l'uno dall'altro: il lago Piccolo, che riversa le proprie acque nel lago Grande, presenta senza dubbio maggiori caratteristiche di ‘naturalità’, circondato da boschi, prati e da una discreta fascia di canneto. Centinaia di volatili di varie specie – moriglioni, alzavole, fischioni, gallinelle d'acqua – si concentrano sui laghi, in particolar modo nel periodo autunnale ed invernale; tra gli animali più caratteristici segnaliamo lo svasso maggiore, la cui spettacolare parata di corteggiamento, chiamata ‘danza dello specchio’, è osservabile a fine inverno e inizio primavera. Back in the valley, the road passes Condove – the town with the largest number of related mountain villages in the valley – and comes to Villarfocchiardo, just before the Lombard ‘chiuse’ between the Sacra and the Rocca Sella cliff on the other side of the Dora. Walk through the wild green woods to the great Charterhouse of Montebenedetto. The monastic order was founded in 1084 by St. Bruno in the chartreuse in France, and expanded around Europe. The location chosen for this Carthusian monastery was not casual, but corresponded to the Carthusian ideal of the ‘desert’, i.e. a solitary place where the monks could live in solitude, praying and meditating. The building was constructed on the remains of an earlier Benedictine settlement: the church has a single nave and an ogival vaulted ceiling, and has been progressively enlarged. The overall style of the building is Romanesque, but there are some gothic elements. Above the original main entrance, which has now been walled up, visitors can admire a 15th century fresco depicting the Virgin and Child venerated by a number of Carthusian monks. La cittadina di Avigliana è un autentico gioiello medievale che ha saputo conservare il suo fascino storico malgrado la pressione del traffico lungo l’asse principale val Sangone, Torino, Francia e Pinerolese, e l’impatto dell’autostrada del Frejus che ha avvicinato la metropoli rendendo la collina aviglianese un’ambita meta residenziale. Da visitare l’acropoli medievale del centro storico sormontata dai resti del castello, già dimora del marchese Arduino V nell’XI secolo; ai piedi del maniero, tra l’incantevole piazza Conte Rosso e il borgo vecchio, si aprono i portici e le bifore di antichi palazzi signorili all’interno di un complesso di straordinaria ricchezza architettonica, la cinta muraria con le originarie porte alle splendide chiese, San Giovanni con la Natività di Defendente Ferrari, Santa Maria, Casa Senore o Palazzo del Vescovo, Casa di Porta Ferrata, e l’antichissima San Pietro sulla strada dei laghi che porta fino al santuario mariano dei Cappuccini. Maestosamente arroccata sul Monte Pirchiano, svetta infatti la Sacra di San Michele (Tel. 011 939130, www.sacradisanmichele.com), a dominare lo stretto ingresso della Valle di Susa (la ‘chiusa’); fondata prima dell'anno Mille da Ugo di Montboisser, la Sacra è stata per secoli uno dei più attivi centri benedettini piemontesi. Il modo più consono per apprezzarne la maestosità è quello di salire a piedi da Sant'Ambrogio, lungo l'antica mulattiera: a mano a mano che ci si avvicina all’edificio, la sua imperiosità diventa ancora più evidente con le forme severe delle mura e gli infiniti scalini scoscesi che conducono allo scalone dei Morti, un tempo luogo di sepoltura dei monaci. Another site of historical interest is the rural town of San Giorio, above which rise the ruins of its splendid castle where a historical-legendary event, the Suppression of the Feudal Lord, is re-enacted every year, by the ‘spadonari’ or swordsmen. San Giorio maintains its character as an Ridiscesi nella valle, superato Condove – il paese che vanta il più alto numero di borgate montane della valle – merita una sosta Villarfocchiardo, subito dopo le ‘chiuse’ longobarde tra la Sacra e Rocca Sella, sulla destra orografica della Dora. Camminando tra i boschi di questo val- Il Castello di Rivoli Riss and Würm ice ages. The two lakes are very different from each other; the Small Lake, whose water flows into the Large Lake, is certainly the more ‘natural’ of the two, surrounded by woods, meadows and a large cane thicket. Hundreds of birds of various species – including pochards, teals, widgeons and moorhens – collect around the lakes, particularly in the Autumn and Winter. One of the most characteristic is the great crested grebe, which performs its spectacular courting display, known as the ‘dance of the mirror’, in late Winter and early Spring. sacra di san michele 28 Alpine town intact, enhanced by the beautiful mountains that rise up on all sides along the valley of the Gravio river, one of the loveliest itineraries in the Orsiera natural park. There are interesting walks to Lago Rosso (Red lake), on the Cassafrera rocky outcrop around the Villano peaks, and towards the Malanotte, Pian Paris, Cristalliera, Pian Reale and Rocciavré peaks. At the entrance to the valley, near to the Geat Valgravio refuge, a large rock with prehistoric engravings bears witness to the first settlement of San Giorio: 30 crosses, isolated or connected by the horizontal arm, and a few hollows on the ends of the vertical arms of the crosses, are the only engravings of this type in the Susa valley. We return to the valley, towards the plain of Bussoleno, onto which the Chianocco and Foresto gorges open. These limestone gorges, cut into the mountain, have a microclimate of their own, allowing rare plants to flourish, and attracting birds of prey which nest there. There is also extremely interesting evidence of settlements of nomadic shepherds dating to the 3rd millennium BC, brought to light by archaeological excavations. The marble for a number of important buildings, including Turin cathedral, was taken from the Foresto gorge, and limestone was still being extracted from the quarries fifty years ago. l’abbazia di sant’antonio di ranverso The road continues to the Roman town of Susa, whose Mediaeval layout partially maintains that of the Roman town of Segusium. Susa was the ancient transit gate to the Montgenèvre and Mont Cenis passes, a strategic crossroads, Celtic settlement and then the home of the Cottians, which the Romans embellished with grandiose buildings – the Roman amphitheatre, aqueduct, Terme Graziane baths, Savoy Gate and the Arch of Augustus, which made Susa the Alpine capital of the Roman empire. There are several splendid churches close to the majestic cathedral of 1000 AD, Santa Maria Maggiore, the Capuchin convent, the chapel of the Madonna della Grazie at the old cemetery, lone verdissimo e selvaggio, compare la grande Certosa di Montebenedetto. L'ordine monastico era stato fondato nel 1084 da San Bruno nella Chartreuse in Francia, ed era andato via via espandendosi. Il luogo scelto per edificare la Certosa non è casuale, ma corrisponde all'ideale certosino ‘del deserto’, ossia un luogo appartato dove vivere in solitudine pregando e meditando. L'edificio fu costruito sulle orme di una precedente presenza benedettina; la chiesa, composta da un’unica navata, coperta da una volta a sesto acuto, è stata ampliata in fasi successive; nel complesso lo stile della costruzione è romanico, anche se vi sono alcuni elementi gotici. Sopra quello che in origine era l'ingresso principale, ora murato, è possibile ammirare un affresco quattrocentesco raffigurante la Vergine con il Bambino venerata da alcuni certosini. Alla fine del 1400, il montastero di Montebenedetto venne abbandonato dai monaci che si stabilirono nella Certosa di Banda, a una quota più bassa, ancora oggi visitabile. Altro sito di interesse storico è il borgo rurale di San Giorio, sormontato dai resti del suo splendido castello dove, ogni anno, si celebra una rievocazione storico-leggendaria, la Soppressione del feudatario, con la presenza degli ‘spadonari’. San Giorio conserva ancora intatta la sua dimensione alpina, esaltata da una montagna di grande bellezza che si sviluppa lungo il vallone del torrente Gravio, uno degli itinerari più suggestivi della riserva naturale dell’Orsiera; si consigliano passeggiate al Lago Rosso, sulla pietraia della Cassafrera attorno alle vette del Villano, verso le punte Malanotte e Pian Paris, della Cristalliera, del Pian Reale e del Rocciavré. All’imbocco del vallone, presso il rifugio Geat Valgravio, un masso con incisioni preistoriche testimonia il primo insediamento sangioriese: 30 croci, isolate o unite per il braccio orizzontale, e alcune coppelle, situate all'estremità del braccio verticale delle croci, rappresentano l'unica incisione di questo tipo in tutta la valle di Susa. Ridiscesi nella valle, si entra nella piana di Bussoleno, su cui sboccano gli orridi di Chianocco e di Foresto. Sono gole calcaree incise nella montagna, dove un particolare microclima ha permesso la crescita di piante rare e la nidificazione dei rapaci; di grande interesse anche le tracce di insediamenti di pastori nomadi, risalenti al III millennio a. C., che scavi archeologici hanno portato alla luce Dall’orrido di Foresto, in particolare, fu prelevato il marmo per alcuni edifici monumentali, tra cui il duomo di Torino e, fino a cinquant'anni fa, quelle stesse cave continuarono ad essere sfruttate per la produzione di calce. Proseguendo, si raggiunge la città romana di Susa, il cui impianto medievale ricalca parzialmente il disegno della Segusium romana. Susa era la storica porta di transito verso i colli del Monginevro e del Moncenisio: un crocevia da sempre strategico, insediamento celtico e poi patria dei Cozii, nobilitato da Roma con insediamenti grandiosi – dall’Arena romana all’acquedotto delle Terme Graziane, da Porta Savoia all’Arco di Augusto – che fanno di Susa la capitale alpina della romanità. Splendide le chiese, attorno alla maestosa cattedrale dell’anno mille: salbertrand, gran bosco Santa Maria del Ponte close to the Dora river and San Saturnino on the hills towards Meana. Susa was a proper capital and able to mint coins, then the capital of a province and a Savoy regional capital, on a par with Aosta, Ivrea and Pinerolo. The old centre is still beautiful: the Episcopal seminary, the gothic portici of via Palazzo di Città with its Mediaeval houses, the castle of the marquise Adelaide, the Brunetta fort and the civic museum in a building that once also housed a small prison. In recent years, the ‘gateway to Italy’ has had to tackle difficult recessions, from the industrial crisis of the steelworks to the loss of the military garrison and the departure of the battalion of Alpine soldiers named after the town. But thanks to its many historical and cultural attractions and the beauty of the landscape, tourism is becoming increasingly important, a key element of the local economy. The mountain of Rocciamelone provides a worthy backdrop to the town, and in the past, because of its size, it was mistakenly considered the highest peak in Piedmont. This fantastic peak with its severe lines was surrounded with mystery in the past. There are numerous legends about it: one tells of a demon that used to hurl hailstones at anyone who tried to violate it, while others tell of a mysterious king called Romolo, who hid an equally mysterious treasure in a quiet spot on the mountain. It was Bonifacio Rotario d’Asti in 1358 who finally reached the peak, taking with him a famous metal triptych which can now be seen in Susa cathedral. The religious significance of the peak has survived the centuries, and even today, a procession climbs up to the peak at the beginning of August every year. It is important to underline that the ascent of Rocciamelone is quite difficult, for both the altitude reached and the vertical climb. From the top, the view is spectacular, a grandiose panorama of all the Western Alps; it is also possible to see the glacier on the French side, and the lake of Malciaussia from where another itinerary starts, crossing the Iron Cross pass and the Cà d’Asti, and reaching the peak from the valley of Viù. The huge presence of Rocciamelone dominates the abbey of Novalesa, on the old road to Mont Cenis. The Benedictine Abbey was founded in 726 on a road popular with pilgrims, and became one of the most important cultural centres of the Middle Ages. The church, the convent and four chapels dotted through the grounds still survive. But after the Sacra di San Michele the most important historical attraction in the valley is certainly the Fort of Exilles, a grandiose complex of fortifications placed on the top of a rock outcrop that dominates the valley. The origins of the fortress are lost in time, but it certainly existed in the 12th century. It was destroyed by the French in 1796, and rebuilt between 1821 and 1829 to a drawing by Giovanni Antonio Rava and Francesco Olivero. It was altered again in 1874. Definitively abandoned in 1946, the fort began an almost unstoppable decline. But after careful restoration and renovation it was recovered by the Regional Council and opened to the public on July 9, 2000. Visitors can tour Santa Maria Maggiore, il convento dei cappuccini, la cappella della Madonna delle Grazie al vecchio cimitero, Santa Maria del Ponte affacciata alla Dora e San Saturnino sulle alture verso Meana. Vera e propria capitale in grado di battere moneta, poi capoluogo di provincia, prima di diventare capoluogo sabaudo di circondario insieme ad Aosta, Ivrea e Pinerolo, Susa conserva un centro storico di grande bellezza, tra il seminario vescovile ed i portici gotici di via Palazzo di Città con le sue case medievali, il castello della marchesa Adelaide, il Forte della Brunetta, e il museo civico nell’edificio che un tempo ospitava anche un piccolo carcere. Negli ultimi anni la ‘porta d’Italia’ ha dovuto fronteggiare pesanti recessioni, dalla crisi industriale dell’acciaieria alla perdita del presidio militare, con l’addio all’omonimo battaglione degli alpini; ma il turismo, grazie alle numerose attrazioni storico-culturali e alle bellezze paesaggistiche, sta sempre più rappresentando un elemento chiave per l’economia della zona. Degna cornice del capoluogo della valle è il Rocciamelone che, per la sua mole, è stato nei secoli passati ritenuto erroneamente la vetta più alta del Piemonte. Questa stupenda cima dall’aspetto severo ha suscitato per molto tempo un alone di mistero. Numerose sono le leggende che la vedono protagonista: alcune narrano di un demone pronto a scatenare fortunali contro chiunque avesse tentato di violarne l’accessibilità, altre parlano di un misterioso Re Romulo e di un suo altrettanto misterioso tesoro nascosto in qualche anfratto del monte. Fu Bonifacio Rotario d'Asti che, nel lontano 1358, raggiunse per la prima volta la vetta, portando con sé un famoso trittico metallico, ora conservato nella cattedrale di Susa. Il valore religioso di questa cima ha comunque superato i secoli, tanto che ancora oggi, all'inizio di agosto, una processione raggiunge il suo punto culminante. Importante sottolineare che la salita del Rocciamelone resta comunque un’ascensione abbastanza impegnativa, sia per la quota raggiunta che per il dislivello da superare. Dalla cima il panorama è grandioso dando la possibilità di ammirare tutte le Alpi occidentali; sono, inoltre, visibili sia il ghiacciaio che ricopre il versante francese sia il laghetto della Malciussia, da dove parte un secondo percorso escursionistico che, attraverso il colle della Croce di Ferro e il rifugio Tazzetti, raggiunge la vetta partendo dalla val di Viù. Sul suo lato sinistro, l'incombente mole del Rocciamelone domina l'abbazia di Novalesa, sull'antica strada del Moncenisio. Il complesso abbaziale benedettino venne fondato nel 726 lungo una via di pellegrinaggio e divenne uno dei più importanti centri culturali del medioevo. Attualmente si presenta con la chiesa, il convento e quattro cappelle sparse nel parco. Ma, insieme alla Sacra di San Michele, l’attrazione storica più importante è certamente il Forte di Exilles, grandioso complesso di fortificazioni posto sulla sommità di uno sperone roccioso a dominio della valle. L'origine della fortezza è antichissima, esisteva già nel XII secolo. Distrutta dai francesi nel 1796, venne ricostruita tra il 1821 e il 1829 su progetto di Giovanni Antonio Rava e Francesco Olivero. Subì ulterio- the via francigena la via Franchigena 29 30 most of this monumental architectural structure, starting with the royal ramp, through the entrance to the fort, across the first and second tenailles to the Knight’s courtyard, the central part of the structure. Some of the military collections of the National Mountain Museum are on display in the embrasures, with military uniforms from the birth of the Alpine troops to the present day. Another important part of the guided tour is the theatrical setting – projections, lights, and sound – with six sculptures that recreate a soldier’s life in the mountains. There are a number of interesting stories related to the fortress: for example, it is said to have been the prison between 1681 and 1687 of the mysterious figure who went down in history as the Man in the Iron mask. His identity remains unknown, but has been the target of a great deal of conjecture (a brother of Louis XIV, the embarrassing black child of Queen Anne, a wellknown protagonist of the infighting among the nobility to occupy a place in Louis XIV’s executive, and so on). The lower Susa valley symbolically ends at Salbertrand, where the strictly Alpine area starts. This solitary, quiet village contains many mountain chalets and beautiful sculpted stone fountains. The Park of the Gran Bosco di Salbertrand (info: 0122 858009) is extremely interesting, an area of uncontaminated alpine forest, which extends from the right bank of the Dora Riparia to the watershed with the Chisone valley, from an altitude of 1000 up to 2600 metres. The park has extraordinarily rich vegetation; it was created in 1980 by the Piedmont Regional Council in a total area of over 3774 hectares. It is crossed by numerous paths and mountain trails, from the emerald green lake of the Ghiacciaia, to the splendid chalets of Montagne Seu – where the small Daniele Arlaud refuge was recently opened. Seventy percent of the park is covered by woods and the remaining thirty percent is pasture and high altitude meadows, the home of eagles, chamois, and marmosets. Our journey back up the ancient via Francigena ends here. Those who wish to continue as far as the pass can follow the many signs of the Mediaeval mule path; but that is another journey… ri modifiche nel 1874. Abbandonato definitivamente nel 1946, il forte iniziò un inarrestabile declino. Dopo un attento lavoro di recupero e valorizzazione da parte della Regione, il 9 luglio 2000 è stato aperto al pubblico. La monumentale struttura architettonica offre al visitatore un ampio percorso di visita, che ha inizio dalla rampa reale, prosegue fino all'ingresso del forte, attraversa la prima e la seconda tenaglia giungendo al cortile del Cavaliere, il nucleo centrale della struttura. Nelle Cannoniere sono state allestite parte delle collezioni militari del museo nazionale della montagna: uniformi militari dalla nascita delle truppe alpine fino ad oggi. Altra tappa significativa del percorso di visita è l'allestimento scenografico – proiezioni, luci, suoni – con i sei gruppi scultorei che restituiscono momenti di vita del soldato in montagna. Interessanti sono anche le storie misteriose nate all’ombra delle mura della fortezza: come quella che vuole prigioniero qui, tra il 1681 ed il 1687, il misterioso personaggio passato alla storia come la Maschera di ferro e la cui identità è rimasta sconosciuta, ma sul quale sono state fatte molte congetture (un fratello del Re Sole, un imbarazzante figlio nero della regina Anna, un personaggio noto protagonista delle lotte tra la nobiltà per occupare un posto nell’esecutivo di Luigi XIV…). Simbolicamente, prima di arrivare nella zona prettamente alpina, la bassa Val di Susa termina a Salbertrand. Questo villaggio conserva un aspetto solitario e tranquillo, tra le sue antiche case montane e le pregiate fontane in pietra scolpita. Di grande interesse naturalistico il parco Gran Bosco di Salbertrand (info 0122 858009), un lembo di foresta alpina incontaminata, esteso dalla riva destra della Dora Riparia allo spartiacque con la val Chisone, dai 1000 ai 2600 metri di quota. Straordinaria la ricchezza della vegetazione del parco, istituito nel 1980 dalla Regione Piemonte su una superficie complessiva che supera i 3774 ettari. Attraversata da sentieri e piste forestali, dal laghetto smeraldino della Ghiacciaia alle splendide baite di Montagne Seu – dove è stato aperto il piccolo rifugio Daniele Arlaud – l’area protetta è coperta per il 70 per cento da boschi e per il rimanente 30 per cento da pascoli e praterie d’alta quota, nel regno delle aquile, dei camosci e delle marmotte. il chiostro dell’abbazia di novalesa Finisce qui il percorso a ritroso sull’antica via Francigena. Chi volesse proseguire fino al valico potrà scorgere i segni ancora ben visibili della mulattiera medievale, ma questo è un altro viaggio... sport and gastronomy in the laura sciolla lower susa valley la bassa val di susa tra sport e gastronomia G T reen valleys, rivers bubbling with water and luxuriant mountains; nature is certainly one of the Susa Valley’s main attractions. It is an ideal place to experiment with a wide variety of sports, and experiment is the operative word when traditional sports are combined with extreme disciplines. ra valli verdeggianti, fiumi ricchi d’acque e montagne rigogliose, la natura è certamente una delle principali attrazioni della Val di Susa. Diventa così luogo ideale per lanciarsi negli sport più vari: e ‘lanciarsi’ è proprio un termine idoneo, quando alle attività sportive tradizionali si affiancano discipline estreme. Leaving Turin behind, at the entrance to the valley is the magnificent greenery of the Le Fronde Golf Club (via Sant’Agostino 68, Avigliana – Tel. 011 9328053, www.golflefronde.com) with its 6,000 square metres of course for a par 71. It lies on the northern slopes of Monte Cuneo, and enjoys an extremely panoramic position, looking toward the peak of Rocciamelone in the distance, and lower down, the characteristic outline of the Sacra di San Michele and the ruins of the Mediaeval castle of Avigliana. Lasciandosi idealmente alle spalle Torino, all’ingresso della valle si estende il magnifico green del Golf Club Le Fronde (via Sant'Agostino 68, Avigliana – Tel. 011 9328053 www.golflefronde.com) con i suoi 6.000 metri di campo da gioco con un par di 71 colpi; adagiato sul versante nord del Monte Cuneo, il percorso gode di una posizione di privilegio dal punto di vista panoramico, con in lontananza la vetta del Rocciamelone, e, più in basso, la caratteristica sagoma della Sacra di San Michele e le rovine del castello medioevale di Avigliana. The lakes of Avigliana welcome water sports enthusiasts, with two boat clubs, the Circolo Nautico (corso Laghi 300, Avigliana – Tel. 011 9369196 [email protected]) and the Club Sport Nautici (via Monginevro 30, Avigliana – Tel. 011 9369008): water-skiing, rental of rowing and pedal boats, and motorboat tours. The lakes are also a starting point for unforgettable horse rides or mountain bike excursions; difficult and amateur itineraries visit the Bione pass from Valgioie, the ‘path of the Princes’ up to the Sacra di San Michele, travel along the via Francigena to Sant’Antonino di Susa, the Sellery valley, the Colle del Vento and many other routes. For information, contact the Cascina dall’Osta Riding Club (via Cascina dall’Osta, Lago Piccolo, Avigliana – Tel. 011 9369171). There are plenty of mountain bikes to hire in the area: contact the Avigliana tourist board (corso Torino 6/d, Avigliana – Tel. 011 9366037) to find the nearest rental point. In recent years, the natural beauties have been exploited by fans of particularly adventurous sports like abseiling, canyoning, and fixed route climbing. A good address for anything to do with water sports is the OK Adventure Company (Tel. 335 6282728 www.okadventure.it). The best destinations for canyoning – walking or swimming in the river gorges – are in Caprie (Sessi Gorge), Chianocco with its Foresto gorge and Novalesa, with the unique 60 and 90 metre waterfalls in Rio Claretto. Piedmontese mountaineers have discovered and equipped a large number of practice walls; the type of rock varies with the area, from limestone in Valle Stretta (the narrow valley) and the Foresto area to granite gneiss at I laghi di Avigliana offrono anche la possibilità di svago balneare e per gli appassionati degli sport d’acqua, con il Circolo Nautico (corso Laghi 300, Avigliana – Tel. 011 9369196, [email protected]) e il Club Sport Nautici (via Monginevro 30, Avigliana – Tel. 011 9369008): sci d’acqua, affitto imbarcazioni a remi e pedalò, tour turistici su motoscafo. I laghi diventano anche punto di partenza per indimenticabili passeggiate a cavallo o in mountain bike: percorsi più impegnativi o gite amatoriali visitando il Col Bione da Valgioie, il sentiero dei Principi fino alla Sacra di San Michele, lungo la via Francigena fino a Sant'Antonino di Susa, il vallone del Sellery, il colle del Vento e tante altre alternative. Per informazioni, ci si può rivolgere al circolo ippico Cascina dall’Osta (via Cascina dall’Osta, Lago Piccolo, Avigliana – Tel. 011 9369171). L’affitto della mountain bike è particolarmente diffuso nella zona e si può contattare l’Atl di Avigliana (corso Torino 6/d, Avigliana – Tel. 011 9366037) per localizzare la struttura più vicina. Negli ultimi anni le bellezze naturalistiche sono state sfruttate anche dai patiti di sport particolarmente emozionanti quali arrampicata, canyoning, via ferrata. In particolare un buon indirizzo per tutto ciò che riguarda gli sport d’acqua è OK Adventure Company (Tel. 335 6282728 www.okadventure.it): le mete più ambite per il torrentismo – passeggiate a piedi o a nuoto nelle gole dei fiumi – si trovano a Caprie (Gorge del Sessi), a Chianocco con il suo Orrido di Foresto e a Novalesa, davvero uniche le cascate di 60 metri e di 90 metri nel Rio Claretto. Gli alpinisti pie- avigliana 32 montesi, invece, hanno scoperto ed attrezzato una miriade di palestre di roccia; a seconda delle zone troviamo diverse tipologie, dal calcare della Valle Stretta, Bardonecchia e della zona di Foresto allo gneiss granitoide della Rocca Sbarua, vicino a Pinerolo, di Borgone, del Bourcet, mentre l'intera area di Caprie è composta da serpentino dal caratteristico colore verdognolo. Le difficoltà variano a seconda delle palestre e si possono trovare guide alpine professioniste disponibili ad accompagnarvi (Chalet delle Guide, via Medail, Bardonecchia – Tel. 0122 96060 www.altox.it). Per una giornata più... tranquilla, ecco le vie ferrate: negli Orridi di Foresto e di Chianocco, presso la Sacra di San Michele, nelle vicinanze di Caprie, And after so much sport, relax and enjoy the typical products of Piedmontese cuisine; there are numerous specialities, starting from the well-known Valsusa prosciutto, the only prosciutto crudo aged in Piedmont, or the Mica and Bondiola salami, made with a mixture or beef and pork; the Lait Brusc Tuma cheese is very popular, and celebrated in a fair every Autumn in Condove, and there is Reblochon, and Murianengo from Novalesa. a Bardonecchia e Giaglione. Percorsi attrezzati per brividi ed emozioni tra ponti tibetani, falesie, paesaggi suggestivi ed incontaminati. Interessante scenario anche per sport invernali: gite con le racchette da neve o rapide ascese da effettuare con gli sci da alpinismo per scoprire le vette più alte della zona. The Canestrelli of Vaie are typical local biscuits made with lemon, whose name derives from the shape of the mould and is linked to the Piedmontese word ‘canesterlè’ or weaving with cane. The name ‘Canestrello di Vaie’ was deposited as a trademark this year, while to protect the chestnut output in Val di Susa, the producers have created an association (Associazione Produttori ‘Marroni’ della Valle di Susa, via Trattenero 15, Bussoleno – Tel. 0122 48707), with the support of the Bassa Valle di Susa e Val Cenischia Mountain Community. The best place to try genuine ‘focaccia’ from Susa, which dates back to 1870, is I Sapori delle Alpi Cozie (via Torino 31/41, Avigliana – Tel. 011 9312814), while Distilleria Alpina in Susa (Regione Traduerivi 15/4, Susa – Tel. 0122 31909) E, dopo tanto sport, un po’ di relax degustando i prodotti tipici della gastronomia piemontese: molte sono le specialità a partire dal famoso prosciutto Valsusa, unico prosciutto crudo stagionato in Piemonte; si continua col salame Mica e la Bondiola, salume a pasta mista bovina e suina; rinomati i formaggi dalla Tuma del lait brusc – famosa la fiera autunnale di Condove – al Reblochon e al Murianengo di Novalesa. I Canestrelli di Vaie sono i tipici dolcetti della Val di Susa, al gusto di limone, che devono il loro nome al disegno dello stampo, che ha affinità col verbo piemontese ‘canesterlè’, cioè intrecciare con canne. A partire da quest'anno è stato creato e depositato il marchio collettivo di visibilità ‘Canestrello di Vaie’, mentre, per proteggere la produzione del marrone della Val di Susa, le aziende produttrici hanno costituito un’associazione (Associazione Produttori ‘Marroni’ della Valle di Susa, via Trattenero 15, Bus- 33 sport and gastronomy tra sport e gastronomia Rocca Sbarua, near Pinerolo, Borgone and Bourcet, while the entire Caprie area is made of serpentine with its characteristic greenish colour. The level of difficulty varies with the wall, and there are professional mountain guides ready to accompany visitors (Chalet delle Guide, via Medail, Bardonecchia – Tel. 0122 96060, www.altox.it). For a… more restful day, try fixed route climbing: in the Foresto and Chianocco gorges, at the Sacra di San Michele and near Caprie. Routes equipped to thrill and excite, with Tibetan bridges, cliffs, and beautiful uncontaminated scenery. It is also an interesting scenario for Winter sports: snowshoe excursions, or rapid climbs with touring skis to explore the highest peaks in the area.