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INDICE 1. OGGETTO DELLA VARIANTE AL PGT pag. 1 2. PROPOSTE PERVENUTE pag. 2 3. CONTENUTI DEGLI ELABORATI DI VARIANTE pag. 2 3.1. Documento di Piano pag. 2 3.2. Piano dei Servizi pag. 16 3.3. Piano delle Regole pag. 16 1. OGGETTO DELLA VARIANTE AL PGT Si tratta di una variante relativa alla modifica del perimetro di un’area di trasformazione produttiva, a modifiche minori che riguardano la riclassificazione di alcune aree da servizi ad Ambito di compensazione ambientale e le Regole di attuazione, e all’adeguamento del piano alla disciplina paesaggistica del PTR. L’intervento principale della variante consiste nell’individuazione di un nuovo perimetro per il Piano attuativo produttivo denominato “Il Parco” al fine di rendere funzionale l’accesso ai futuri insediamenti e poter realizzare la volumetria ammessa dal PGT vigente. Infatti l’area è caratterizzata da numerosi vincoli sia di carattere ambientale e geologico (il PLIS “Zocc del Peric” a confine e la Roggia di Fabbrica Durini) sia legati alla sua stessa forma. In data 16/03/2012 si è tenuta la Conferenza di verifica di esclusione della VAS per la variante al PGT che ha riconosciuto una migliore conservazione della rete ecologica sia regionale che provinciale e pertanto si è ritenuto di non procedere ad una valutazione ulteriore. Le altre modifiche proposte in variante riguardano porzioni del territorio urbanizzato che non comportano effetti sul sistema ambientale. Vi sono alcune aree attualmente destinate a verde nel Piano dei Servizi, acquisite dal Comune attraverso la pianificazione attuativa dei Piani Regolatori precedenti, che per la loro ubicazione, orografia e discreta dimensione rappresentano spazi inutilizzabili per la cittadinanza e onerosi per via della manutenzione ordinaria; l’amministrazione comunale propone di riclassificare queste aree in Ambito di compensazione ambientale così da trasferirle ai privati senza compromettere la qualità naturale ad esse intrinseca, dal momento che al loro interno le Regole di Attuazione del PGT vigente prevedono solo interventi di coltivazione del suolo e nuova piantumazione ed escludono la nuova costruzione e l’alterazione dei suoli. Per quanto riguarda le Regole di attuazione vengono apportate modifiche relative alla denominazione degli ambiti del tessuto urbano ed in adeguamento all’aggiornamento dei piani attuativi vigenti e scaduti ed a seguito dell’approvazione del PLIS “Zocc del Peric”. Vengono inoltre definite modeste varianti alle regole per consentire una migliore attuazione del PGT. Infine la variante contiene l’adeguamento dello strumento di pianificazione ai contenuti ed alle prescrizioni del PTR, approvato con pubblicazione sul BURL n. 7, Serie Inserzioni e Concorsi, del 17/02/2010. Inoltre Alzate Brianza appartiene a quell’insieme di comuni interessati da obiettivi prioritari di interesse regionale e sovra regionale e per questo gli elaborati saranno sottoposti agli uffici competenti del PTR della Regione Lombardia. 1 2. PROPOSTE PERVENUTE Con l’avviso di avvio del procedimento di redazione della variante al PGT sono pervenute all’amministrazione comunale due proposte entrambe relative ad un cambio di destinazione urbanistica da produttivo e terziario-commerciale a residenziale. Le richieste non sono state accolte poiché incoerenti con le scelte e le previsioni di PGT e della successiva variante, oggetto di trattazione. 3. CONTENUTI DEGLI ELABORATI DI VARIANTE 3.1 Documento di Piano La maggior parte degli elaborati del Documento di Piano oggetto di variante sono adeguamento della disciplina paesaggistica del PTR. Il Documento di Piano del PTR individua gli obiettivi prioritari per lo sviluppo regionale e sovra regionale, suddividendo il territorio in unità tipologiche di paesaggio, che non definiscono rigidamente con un perimetro una porzione di territorio ma costituiscono sistemi di relazioni tra differenti componenti del paesaggio, così che ogni ambito territoriale si riconosce di volta in volta in uno, nell’altro o in più sistemi territoriali. Il territorio di Alzate Brianza ricade in tre unità tipologiche di paesaggio: il sistema metropolitano, il sistema pedemontano e il sistema dei laghi. Successivamente sono riportati gli obiettivi specifici e rilevanti per la scala di riferimento, ai fini della tutela ambientale, di ogni singolo sistema: Sistema metropolitano: • riequilibrare il territorio attraverso forme di sviluppo sostenibili dal punto di vista ambientale con particolare attenzione allo sviluppo della rete ecologica regionale attraverso la tutela e il miglioramento della funzionalità ecologica dei corridoi di connessione e la tutela e la valorizzazione delle aree naturali protette; • tutelare i corsi d’acqua come risorsa scarsa migliorando la loro qualità; • applicare modalità di progettazione integrata tra paesaggio urbano, periurbano, infrastrutture e grandi insediamenti a tutela delle caratteristiche del territorio. Sistema pedemontano: • tutelare i caratteri naturali diffusi attraverso la creazione di un sistema di aree verdi collegate tra loro (reti ecologiche) e in particolare la tutela dei caratteri naturali diffusi costituiti dai biotopi lungo i corsi d’acqua e le rive dei laghi, dalle macchie boscate che si alternano ai prati in quota e alle colture del paesaggio agrario nella zona collinare e creare un sistema di aree naturali e di connessione verde che si 2 inserisce nella maglia infrastrutturale di nuova previsione e garantisca il collegamento tra parti della rete ecologica soprattutto in direzione nord-sud; • tutelare e valorizzare il paesaggio caratteristico attraverso la promozione della fruibilità turistico-ricreativa e il mantenimento dell’attività agricola, attraverso la tutela e la ricognizione dei percorsi e dei belvedere panoramici come luoghi di fruizione ampia del paesaggio anche attraverso il recupero dei sentieri escursionistici e dei percorsi ferroviari come itinerari di fruizione turistica privilegiati e garantire il mantenimento di attività agricole in funzione del miglioramento della qualità ambientale complessiva e di valorizzazione del paesaggio. Sistema dei laghi: • integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione del territorio; • promuovere la qualità architettonica dei manufatti come parte integrante dell'ambiente e del paesaggio; • tutelare e valorizzare le risorse naturali che costituiscono una ricchezza del sistema, incentivandone un utilizzo sostenibile anche in chiave turistica; • tutelare la qualità delle acque e garantire un utilizzo razionale delle risorse idriche. Per quanto riguarda il PPR negli Indirizzi di tutela si suddivide il territorio della Regione Lombardia in fasce geografiche con caratteristiche tipologiche proprie. Il Comune di Alzate Brianza appartiene alla Fascia collinare per la quale si prevede di: • salvaguardare i lembi boschivi sui versanti e sulle scarpate collinari, i prati aridi di crinale, i luoghi umidi, i siti faunistici, la presenza di alberi, di gruppi di alberi di forte connotato ornamentale (cipresso, ulivo); • tutelare il paesaggio agrario e il sistema insediativo tradizionale (corti e case contadine, ville signorili con parchi e giardini, la trama storica centrata su castelli, chiese romaniche, ricetti conventuali). Il Piano Paesistico Regionale fornisce, tramite tavole e relativi abachi, le principali informazioni paesistico-ambientali. Qui di seguito sono riportate quelle che riguardano il comune di Alzate Brianza e il territorio circostante: Tavola A - Ambiti geografici e unità tipologiche di paesaggio unità tipologica di paesaggio 3 = fascia collinare ambito geografico 8 = Brianza e Brianza orientale Tavola B – Elementi identificativi e percorsi di interesse paesaggistico luoghi dell’identità 36 = Inverigo, ville e colli briantei 3 punti di osservazione del paesaggio lombardo 11 = paesaggio degli anfiteatri morenici - Brianza 12 = paesaggio dell’alta pianura – Comasco/Varesotto 13 = paesaggio delle colline moreniche - Brianza Tavola C – Istituzioni per la tutela della natura riserve naturali 15 = Fontana del Guercio 16 = Lago di Montorfano 19 = Riva orientale del lago di Alserio parchi regionali e naturali = Valle del Lambro siti natura 2000:siti di importanza comunitaria SIC 43 = Fontana del Guercio 45 = Lago di Alserio 46 = Lago di Montorfano Tavola D – Quadro di riferimento della disciplina paesaggistica regionale geositi 76= Fontana del Guercio geositi 81 = Riva orientale del lago di Alserio geositi 84 = Orrido di Inverigo geositi 85 = Lago di Montorfano geositi 86 = Montorfano ambiti di criticità canturino Tavola E – Viabilità di rilevanza paesaggistica visuali sensibili 31 = Panorama dalla Rotonda di Inverigo tracciati guida paesaggistici (grandi itinerari percettivi del paesaggio lombardo) 33 = Sottoscritto dalle province interessate nel 2006 riguarda un collegamento ciclabile pedemontano da Sesto Calende a Peschiera del Garda (confine regionale) utilizzando parti delle reti ciclabili delle diverse province. 40 = Greenway della Brianza e della Valle del Lambro – itinerario ciclabile e pedonale che prolunga in Lombardia la connessione verde internazionale proveniente dalla Svizzera. Connette Milano con Como e con l’area lariana attraverso diverse aree naturali protette. Raggiunto il terrazzo diluviale della Brianza, l’itinerario ritaglia un percorso forestale all’interno della Brughiera canturina per poi allacciarsi alla valle del Lambro appena sopra Giussano. 4 Tavola A - Ambiti geografici e unità tipologiche di paesaggio 5 Tavola B – Elementi identificativi e percorsi di interesse paesaggistico 6 Tavola C – Istituzioni per la tutela della natura 7 Tavola D – Quadro di riferimento della disciplina paesaggistica regionale 8 Tavola E – Viabilità di rilevanza paesaggistica 9 La Tavola DP1.1 Inquadramento territoriale e previsioni infrastrutturali riguarda l’individuazione degli elementi costitutivi dei sistemi infrastrutturale, insediativo ed ambientale di Alzate Brianza e dei comuni ad esso confinanti, così da evidenziare le relazioni strutturali sovracomunali. Il sistema infrastrutturale è costituito dai principali assi viabilistici di connessione trasversale e longitudinale, dal trasporto pubblico ferroviario delle linee F.S. Como-Lecco e F.N.M. Milano-Asso. L’ambito sovracomunale è inoltre interessato dalla programmazione di importanti infrastrutture stradali che mirano al potenziamento della rete esistente caratterizzata da importanti flussi di traffico di collegamento tra Como e Lecco-Bergamo e tra Como e Milano attraverso la S.S. 36: - la variante S.P. Arosio-Canzo ricadente nel territorio di Alzate Brianza, frutto dell’Accordo di programma tra Provincia e i comuni interessati del 30/01/2007; - la “proposta locale” del 13.12.2011 del Collegio di Vigilanza dell’Accordo di Programma per la realizzazione del Sistema Viabilistico Pedemontano in merito all’autostrada regionale Varese – Como - Lecco. Per quanto riguarda il sistema insediativo si è ritenuto opportuno individuare gli ambiti di antica formazione, le ville storiche ed i relativi contesti di pregio storico, architettonico ed ambientale e gli impianti produttivi esistenti ed in previsione, adiacenti alle principali infrastrutture viarie. Da ultimo è il sistema ambientale. Ad eccezione del PLIS “Zocc del Peric” approvato con consiglio di G.P. n. 94 del 07/05/2009, che insiste sui comuni di Alzate Brianza e di Lurago d’Erba, gli altri elementi individuati si trovano nei comuni confinanti. Nello specifico si tratta dei SIC delle Riserve naturali dei laghi di Montorfano e di Alserio e della “Fontana del Guercio”, del Parco della Valle del Lambro ricadente nei comuni di Anzano del Parco, Lurago d’Erba ed Inverigo ed infine dell’ampliamento della Brughiera Briantea (ai sensi dell’art. 25 della L.R. 86/1983) nel territorio di Brenna. La tavola DP1.2 Rete Ecologica Regionale e Rete Ecologica Provinciale riporta le indicazioni delle reti sovraordinate. La necessità di individuare una rete ecologica nasce dall’urgenza di creare un’azione di coordinamento degli strumenti di pianificazione urbanistica che abbia come obbiettivo prioritario quello di conservare il paesaggio naturale, mantenendo e incrementando i livelli di biodiversità attraverso strategie di monitoraggio e di conservazione attiva degli habitat che ospitano le entità maggiormente vulnerabili. 10 Il crescente instaurarsi di dinamiche confliggenti tra differenti attività di uso del suolo (es. agricolo/residenziale, industriale/residenziale) causa l’aumento della distanza tra le aree naturali residue e rende ogni giorno più difficoltosi gli scambi riproduttivi tra popolazioni disaggregate delle specie. Le “isole” strategiche, le cosiddette sorgenti di biodiversità ricche in specie e con ecomosaici differenziati, vanno salvaguardate e connesse funzionalmente tra loro e con altre isole presenti sul territorio. La Rete Ecologica Regionale (RER), divenuta efficace con la pubblicazione n. 26 sul BURL il 28/06/2010, costituisce lo strumento per il raggiungimento degli obiettivi strategici del Documento di Piano del PTR che consistono nella difesa e nell’aumento della biodiversità, con particolare attenzione per la flora e la fauna minacciate e la conservazione e la valorizzazione degli ecosistemi presenti sul territorio regionale. Di seguito in dettaglio gli obiettivi generali della RER rapportati al contesto del Comune di Alzate Brianza: • il consolidamento ed il potenziamento di adeguati livelli di biodiversità vegetazionale e faunistica, attraverso la tutela e la riqualificazione di biotopi di particolare interesse naturalistico; • il riconoscimento delle aree prioritarie per la biodiversità; • l’individuazione delle azioni prioritarie per i programmi di riequilibrio ecosistemico e di ricostruzione naturalistica, attraverso la realizzazione di nuovi ecosistemi o di corridoi ecologici funzionali all’efficienza della Rete, anche in risposta ad eventuali impatti e pressioni esterni; • il mantenimento delle funzionalità naturalistiche ed ecologiche del sistema delle Aree Protette nazionali e regionali, anche attraverso l’individuazione delle direttrici di connettività ecologica verso il territorio esterno rispetto a queste ultime; • la limitazione del “disordine territoriale” e il consumo di suolo contribuendo ad un’organizzazione del territorio regionale basata su aree funzionali, di cui la rete ecologica costituisce asse portante per quanto riguarda le funzioni di conservazione della biodiversità e di servizi ecosistemici. La RER è costituita da: - elementi di primo livello: • Rete Natura 2000 – SIC e ZPS, • Aree protette, • Aree prioritarie per la biodiversità in pianura e Oltrepò, • Corridoi primari, 11 - • Gangli primari, • Varchi; elementi di secondo livello che sono costituiti da ambiti complementari di permeabilità ecologica in ambito planiziale in appoggio alle aree prioritarie per la biodiversità, orientamento per le pianificazioni di livello sub-regionale. A supporto delle azioni regionali di ricostruzione ecologica e di definizione delle reti di livello successivo la Regione Lombardia ha redatto la Carta della Rete Ecologica Regionale primaria e le schede descrittive. Il Comune di Alzate Brianza appartiene al settore n. 50 “Laghi briantei” e risulta quasi interamente incluso nell’area prioritaria per la biodiversità 01 – Colline del Varesotto e dell’Alta Brianza meridionale degli elementi di primo livello, che consiste in un mosaico di boschi e coltivi esteso attorno al fiume Lambro. Tutta l’area è interessata da forte urbanizzazione ed infrastrutturazione. Ciò si riflette sul consumo del suolo e nella crescente frammentazione e nell’isolamento delle aree naturali. La conservazione delle aree a maggior valore naturalistico è di fondamentale importanza anche per il mantenimento di popolazioni vitali di molte specie in aree ubicate più a sud, verso Milano, non sufficientemente grandi per sopravvivere ad eventi sfavorevoli, che necessitano del continuo apporto di nuovi individui da nord. In questi ambiti è importante favorire il mantenimento dell’agricoltura estensiva ed in particolare dei prati a sfalcio, promuovere la presenza di siepi al margine dei campi coltivati e gestire i boschi attraverso la selvicoltura naturalistica. Agli elementi di secondo livello appartengono le aree comprese tra Alzate e il fiume Lambro a particolare vocazione di connettività ecologica. Nel processo di creazione della Rete Ecologica Provinciale (REP) è stata posta particolare attenzione nell’individuazione degli ambienti ripariali e delle zone umide, in quanto ospitano specie rare e vulnerabili e costituiscono elementi del paesaggio di elevato valore, per i quali è indispensabile l’adozione di misure di salvaguardia e conservazione attiva. Inoltre il PTCP riconosce l’importanza, sul fronte delle istituzioni di nuove aree protette, dei parchi locali di interesse sovracomunale PLIS, frutto di iniziative delle amministrazioni locali, che possono coincidere o meno con sorgenti di importanza primaria o secondaria per la diffusione della biodiversità, ma che comunque rivestono sempre un ruolo costruttivo del tessuto connettivo della rete ecologica. Gli elementi costitutivi fondamentali della REP sono in ordine di importanza ecologica: 12 • sorgenti di biodiversità di primo livello, aree ampie caratterizzate da elevati livelli di biodiversità e da ecomosaici continui; • sorgenti di biodiversità di secondo livello, aree più o meno ampie, caratterizzate da valori medi di biodiversità e da ecomosaici continui; • corridoi ecologici, strutture lineari caratterizzate da continuità ecologica, in grado di connettere le sorgenti di biodiversità mantenendo i flussi riproduttivi; i corridoi di primo livello coincidono con i varchi ineliminabili della rete; • elementi areali di appoggio alla rete, aree di modeste dimensioni che costituiscono punti di appoggio alla rete ove mancano corridoi ecologici; • zone tampone di primo livello aree con funzione di interposizione tra aree naturali o paranaturali ed aree antropizzate, caratterizzate da ecomosaici sufficientemente continui e mediamente diversificati • zone tampone di secondo livello aree con funzione di interposizione tra aree naturali o paranaturali ed aree antropizzate, caratterizzate da ecomosaici discontinui e poco diversificati • zone di riqualificazione ambientale aree ove attuare progetti di ricucitura della rete. In Alzate sono prevalenti le aree sorgenti di biodiversità di primo livello che riguardano il territorio a carattere agricolo-ambientale che circonda a sud l’urbanizzato di Verzago e di Alzate centro e si interrompe in aderenza con l’abitato di Fabbrica Durini-Mirovano. La Val Francia che è attualmente interessata dal PLIS ricade nelle aree sorgenti di biodiversità di secondo livello. Si evidenzia la presenza di un corridoio ecologico di primo livello tra Fabbrica Durini ed il comparto produttivo a confine con Anzano del Parco e Lurago d’Erba, varco essenziale per i flussi avifaunistici in direzione nord-sud. La Rete Ecologica Comunale (REC) recepisce le indicazioni sovracomunali date dalle reti ecologiche regionale e provinciale. Riconosce gli ambiti e gli habitat di valore che dovranno essere sottoposti a tutela, definisce le azioni per attuare il progetto di rete ecologica ed introduce i meccanismi di perequazione, compensazione per garantirne la sostenibilità economica. L’art. 8 della l.r. 12/2005 prevede che il Documento di Piano del PGT definisca il quadro conoscitivo del territorio comunale individuando gli aspetti di ecosistema, i siti interessati da habitat naturali, il sistema della mobilità, le aree a rischio, le aree di interesse archeologico, i beni di interesse paesaggistico-storico-monumentale, il paesaggio agrario. Il quadro conoscitivo deve prendere in considerazione i diversi aspetti che connotano il 13 paesaggio dal punto di vista della sua costruzione storica, della funzionalità ecologica, della coerenza morfologica e della percezione sociale. Il complesso degli elementi conoscitivi concorrono alla definizione della Rete Ecologica Comunale (REC). La REC definisce gli obiettivi e le azioni per attuare il progetto di rete ecologica. Obiettivi: - fornire al PGT un quadro integrato delle sensibilità naturalistiche esistenti, ed uno scenario eco-sistemico di riferimento per la valutazione di punti di forza e debolezza, di opportunità e minacce presenti sul territorio governato; - fornire al PGT indicazioni per la localizzazione degli ambiti di trasformazione in aree poco impattanti con gli ecosistemi deputati agli equilibri ambientali; - fornire alla Pianificazione attuativa comunale ed intercomunale un quadro organico dei condizionamenti di tipo naturalistico ed eco sistemico, nonché delle opportunità di individuare azioni ambientalmente compatibili; fornire indicazioni per poter individuare aree su cui realizzare eventuali compensazioni di valenza ambientale; - fornire agli uffici responsabili della espressione di pareri per procedure di VIA uno strumento coerente per le valutazioni sui singoli progetti, e di indirizzo motivato delle azioni compensative. Azioni: - verifica di adeguatezza del quadro conoscitivo esistente, ed eventualmente un suo completamento; - definizione di un assetto eco-sistemico complessivo soddisfacente sul medio periodo; - regole per il mantenimento della connettività lungo i corridoi ecologici; - regole per il mantenimento dei tassi di naturalità entro le aree prioritarie per la biodiversità a livello regionale; - realizzazione di nuove dotazioni di unità polivalenti, di natura forestale o di altra categoria di habitat di interesse per la biodiversità e come servizio eco-sistemico, attraverso cui potenziare o ricostruire i corridoi ecologici previsti. La REC riportata nella tavola DP10 Rete Ecologica Comunale vede in buona parte riconfermate le previsioni della Rete Ecologica Provinciale apportando rettifiche alla superficie urbanizzata, verificate con l’effettiva urbanizzazione della variante al PGT vigente, a favore dell’unità ecologica CAS – sorgenti di biodiversità di secondo livello. Gli obiettivi della rete ecologica comunale sono: - inserimento dell’area umida a sud del piano attuativo “Il Parco” nelle aree CAS; - individuazione di connessioni ambientali tra gli ambiti fondamentali delle reti ecologiche (RER – REP), in modo particolare in corrispondenza di evidenti pressioni dell’urbanizzato sul sistema ecologico: 14 - tra Fabbrica Durini ed il comparto produttivo a confine con Lurago d’Erba ed Anzano del Parco a sostegno del corridoio ecologico esistente si prevede di garantire in aree attualmente a destinazione agricola un varco in direzione nordsud che eviti la totale sigillatura del tessuto costruito; - lungo la Roggia di Fabbrica Durini, quasi completamente immersa nel tessuto consolidato, sia in territorio di Alzate Brianza che in quello di Lurago d’Erba, per poter strutturare un collegamento tra il Parco della Valle del Lambro, in Lurago, e il PLIS “Zocc del Peric”; - in località Mirovano in prossimità di aree destinate a valore ambientale paesaggistico ed ecologico, caratterizzate da forte pendenza e perciò inedificabili, possono costituire il ponte di connessione tra il PLIS e le aree di biodiversità di primo livello a valenza agricola-ambientale che definiscono il paesaggio di Alzate Brianza. Alla redazione della REC è funzionale la tavola DP1.3 Aggiornamento della Rete Ecologica Provinciale che contiene l’adeguamento della Rete Ecologica Provinciale alle modifiche approvate con il PGT vigente. La tavola DP11 Carta della sensibilità paesaggistica è stata predisposta in seguito all’elaborazione delle informazioni acquisite durante la fase ricognitiva. Individua all’interno del territorio comunale gli ambiti a maggiore o minore sensibilità/vulnerabilità dal punto di vista paesaggistico classificandoli in livelli di sensibilità come indicato nella D.G.R. 8/11/2002 n. 7/11045. Sono stati identificati quattro livelli di sensibilità: sensibilità bassa (2), sensibilità media (3), sensibilità alta (classe 4) e sensibilità molto alta (classe 5). La tavola DP8 Previsioni di Piano è stata variata al fine di aggiornare la sintesi della programmazione del Documento di Piano più volte evidenziata. Così anche la tavola DP2 Vincoli urbanistici ed ambientali contiene l’aggiornamento del Reticolo Idrico Minore. 15 3.2 Piano dei Servizi L’elaborato oggetto di variante all’interno del Piano dei Servizi è la tavola di progetto PS3 Sistema dei servizi e verifica dotazione nella quale sono state eliminate alcune aree destinate a verde e inserite in ambiti di compensazione ambientale. Dall’approvazione del PGT ad oggi si sono conclusi il PAV3 ed il PAV 4 ed è decaduto il PAV2. Conseguentemente è stata verificata la dotazione dei servizi di interesse generale e quella totale, che risulta pari a 310.836 mq. 3.3 Piano delle Regole Le tavole PR1A-1B-1C Ambiti del tessuto urbano consolidato e del tessuto agricolo e ambientale e PR2A-2B Ambiti del tessuto urbano di antica formazione raccolgono tutte le modifiche che sono state sin qui descritte. Per quanto riguarda le Regole di attuazione, come già detto precedentemente, vengono apportate modifiche relative alla denominazione degli ambiti del tessuto urbano ed in adeguamento all’aggiornamento dei piani attuativi vigenti e scaduti ed a seguito dell’approvazione del PLIS “Zocc del Peric”. Vengono inoltre definite modeste varianti normative per consentire una migliore attuazione del PGT. 16