Untitled - Comune di Pegognaga

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INGRASSIA e MASSIRONI: BRAVI E SIMPATICI
Teatri Live
22 gennaio 2005
Antonio Perolfi
In questi anni di crisi teatrale, data dalla mancanza di buone idee e non del
pubblico, si sta attingendo al cinema per trovare delle storie adatte ad
essere messe in scena; di solito si tratta di film che hanno avuto un grande
successo di pubblico, al fine di attrarre una parte di spettatori incuriosita
dalla versione teatrale. Queste riedizioni, generalmente, cercano di favorire
il pubblico femminile (che rappresenta lo zoccolo duro degli spettatori e
traina l’altra parte del pubblico) e vengono scelti film che hanno fatto più
sognare ed emozionare le donne. Il regista Rob Reiner ha diretto nel 1989
“Harry ti presento Sally” un film di grande successo popolare con Meg
Ryan e Billy Chrystal e la sceneggiatrice di questa brillante storia è Nora
Ephron che, dopo qualche anno, diventa la regista di “Insonnia d’amore”
un altro racconto piacevole e superfluo. Oggi tocca a Gianpiero Ingrassia e
Marina Massironi far rivivere l’amicizia e le schermaglie amorose di Harry
e Sally, due normalissime persone che hanno in comune le convinzioni, le
insicurezze (e sicurezze) e le indifferenze tipiche di chi non ha ancora
raggiunto una stabilità affettiva. Questa edizione di Harry e Sally è
piacevole e ben ritmata e diventa uno spettacolo scacciapensieri che
diverte e lascia la sensazione di un gradevole appagamento teatrale. La
regia dello spettacolo è affidata a Daniele Falleri che, con mano leggera e
sicura, ha ben amalgamato l’adattamento teatrale curato da Giorgio
Mariuzzo e l’interpretazione dei due scoppiettanti attori; sia Ingrassia che
Marina Massironi sono bravi e simpatici e ci coinvolgono attraverso lo
spirito stralunato, bizzarro e normale dei due personaggi con i quali
giocano per noi.
HARRY, SALLY, INGRASSIA
Il Foglio
22 gennaio 2005
Michele Boroni
UNA COMMEDIA PERFETTA APPRODA SUL PALCOSCENICO MILANESE PER LA
GIOIA DI SPETTATORI MASOCHISTI.
E’ un impulso masochista quello di ostinarsi a volere assistere a
rappresentazioni in forme diverse di opere che, nella versione originale, sono
oggettivamente perfette. Sarà per l’intrinseca soddisfazione nel pronunciare
poi con voce ferma frasi del tipo “il libro era tutt’altra cosa” o “era molto
meglio il film”. Sarà perché c’è chi, ancora più sadomasochisticamente (e
astutamente) continua a produrre questi adattamenti. Sarà quel che sarà, ma la
versione teatrale di “Harry ti presento Sally” di Nora Ephron poteva essere un
buon pretesto per chi, come il recensore e come molti trentenni e qualcosa,
diserta da anni le sale teatrali in favore delle più soddisfacenti visioni
prolungate di serie tv americane in dvd. Il film del 1989 di Rob Reiner è ancora
oggi, nonostante i maglioni di lui e le capigliature di lei, un film mirabile e
attuale. Mirabile perché splendidamente scritto e interpretato, attuale perché
affronta, con un lieto fine che non prevedeva sequel, l’annoso tema del
rapporto amicizia-amore-sesso tra uomo e donna. Le premesse, all’entrata del
Teatro Nuovo di Milano, dove veniva rappresentato l’adattamento teatrale
curato da Giorgio Mariuzzo, non erano le migliori: la versione inglese,
interpretata da attori da sitcom (Luke Perry, il Dylan di “Beverly Hills 90210” e
Alyson Hannigan, la lesbica di “Buffy l’ammazzavampiri”) non aveva
entusiasmato, e chi l’aveva visto era uscito dal teatro fremendo dalla voglia di
noleggiarsi il dvd. Ma il recensore qui ha commesso un errore imperdonabile: la
sera precedente alla prima milanese è stata dedicata alla visione, in compagnia
di un gruppo di amici, del film in dvd (insieme a “Colazione da Tiffany” e “C’è
posta per te”). E si è vista una New York splendidamente fotografata in tutte le
stagioni, si sono riconosciuti bar, ristoranti e negozi e mille altre location che
ovviamente si perdono nella versione teatrale. Abbiamo anche apprezzato la
recitazione tutta mezzi toni, sguardi e silenzi dell’ottimo Billy Crystal:
Giampiero Ingrassia, al contrario, estremizza il personaggio, lo rende isterico e
sopra le righe, praticamente una macchietta e così le stesse battute da comico
ebreo-newyorkese hanno qui il sapore delle barzellette del Bagaglino. Abbiamo
trovato geniali anche gli inserti stile documentario delle vecchie coppie che
raccontano il loro primo incontro e che inframezzano le vicende di Harry e
Sally, inserti che il regista Daniele Falleri ha ritenuto opportuno non inserire.
Infine, tutti siamo stati d’accordo nel dire che Meg Ryan pre-botulino era
proprio carina, simpatica e credibile, in una sola parola, perfetta nel ruolo: sul
palcoscenico Marina Massironi regge benissimo il confronto. Eguagliare la
maratona dvd E’ stato un errore imperdonabile quello di aver visto il film prima
della rappresentazione teatrale, un errore che ci ha fatto ricadere nel più
squallido dei cliché. “I ristoranti per gli anni Ottanta sono ciò che i teatri erano
per gli anni Sessanta” è la frase scritta da Joe (l’amico di Harry) sul New York
Magazine e che Marie (l’amica di Sally) cita durante la cena a quattro, quella in
cui poi i due se ne vanno anzitempo. Ora non è proprio così. Forse ora è vero il
contrario, dal momento che al teatro adesso puoi trovare i concorrenti del
Grande Fratello o le letterine come in un qualsiasi ristorante alla moda. Resta
ancora da capire a che cosa possiamo paragonare la visione in casa (con amici)
di interi cofanetti di serie televisive o saghe cinematografiche in dvd. “Harry ti
presento Sally” di Nora Ephron con Giampiero Ingrassia e Marina Massironi,
regia Daniele Falleri. Al Teatro Nuovo di Milano, fino al 6 febbraio.
Michele Boroni
www.sfogliamilano.it
Harry, ti presento Sally:successo al Teatro Nuovo
Teatro ~ Harry e Sally:amici sempre, amici mai. Ma sotto la cenere di un'amicizia
disordinata e conflittuale cova il fuoco della passione, destinata a esplodere
inevitabilmente con il passare del tempo. Marina Massironi e Giampiero Ingrassia sono i
brillanti interpreti,al teatro Nuovo di Milano,della commedia "Harry ti presento Sally",tratta
dal celebre film con Meg Ryan e Billy Cristal.
I due giovani attori riempiono la scena con la loro ironia e il loro disincanto;sul
palcoscenico,altri validi artisti supportano con efficacia la strana "non-coppia" che piange,
l'uno addosso all'altro, le tante lacrime di fallimenti amorosi in serie. La Massironi clona
alla perfezione Meg Ryan nella mitica scena del finto orgasmo,al tavolo di un
ristorante,Ingrassia è bravissimo a muoversi sulla falsariga dello "yuppie" in perenne crisi
di identità amorosa. Risultato:due ore di spettacolo gradevole,dai ritmi sempre molto
sostenuti, con quello specchio ideale in cui tutti gli spettatori tendono a
riconoscersi,laddove "machismo" e "civetteria"femminile si fondono nelle quotidiane
incertezze del nostro vivere. Marina Massironi conferma anche sul palcoscenico la sua
straordinaria "verve", Giampiero Ingrassia le tiene testa grazie a un carisma che
sorprende,specie se rapportato alla giovane età dell'attore.
Gianni Santoro
19 gennaio, 2005
IL FOGLIO
Una commedia perfetta approda sul palcoscenico per la gioia di spettatori
masochisti.
E’ un impulso masochista quello di ostinarsi a volere assistere a rappresentazioni in forme
diverse di opere che, nella versione originale, sono oggettivamente perfette. Sarà per
l’intrinseca soddisfazione nel pronunciare poi con voce ferma frasi del tipo “il libro era
tutt’altra cosa” o “era molto meglio il film”. Sarà perché c’è chi, ancora più
sadomasochisticamente (e astutamente) continua a produrre questi adattamenti. Sarà
quel che sarà, ma la versione teatrale di “Harry ti presento Sally” di Nora Ephron poteva
essere un buon pretesto per chi, come il recensore e come molti trentenni e qualcosa,
diserta da anni le sale teatrali in favore delle più soddisfacenti visioni prolungate di serie tv
americane in dvd. Il film del 1989 di Rob Reiner è ancora oggi, nonostante i maglioni di lui
e le capigliature di lei, un film mirabile e attuale. Mirabile perché splendidamente scritto e
interpretato, attuale perché affronta, con un lieto fine che non prevedeva sequel, l’annoso
tema del rapporto amicizia-amore-sesso tra uomo e donna. Le premesse, all’entrata del
Teatro Nuovo di Milano, dove veniva rappresentato l’adattamento teatrale curato da
Giorgio Mariuzzo, non erano le migliori: la versione inglese, interpretata da attori da sitcom
(Luke Perry, il Dylan di “Beverly Hills 90210” e Alyson Hannigan, la lesbica di “Buffy
l’ammazzavampiri”) non aveva entusiasmato, e chi l’aveva visto era uscito dal teatro
fremendo dalla voglia di noleggiarsi il dvd. Ma il recensore qui ha commesso un errore
imperdonabile: la sera precedente alla prima milanese è stata dedicata alla visione, in
compagnia di un gruppo di amici, del film in dvd (insieme a “Colazione da Tiffany” e “C’è
posta per te”). E si è vista una New York splendidamente fotografata in tutte le stagioni, si
sono riconosciuti bar, ristoranti e negozi e mille altre location che ovviamente si perdono
nella versione teatrale. Abbiamo anche apprezzato la recitazione tutta mezzi toni, sguardi
e silenzi dell’ottimo Billy Crystal: Giampiero Ingrassia, al contrario, estremizza il
personaggio, lo rende isterico e sopra le righe, praticamente una macchietta e così le
stesse battute da comico ebreo-newyorkese hanno qui il sapore delle barzellette del
Bagaglino. Abbiamo trovato geniali anche gli inserti stile documentario delle vecchie
coppie che raccontano il loro primo incontro e che inframezzano le vicende di Harry e
Sally, inserti che il regista Daniele Falleri ha ritenuto opportuno non inserire. Infine, tutti
siamo stati d’accordo nel dire che Meg Ryan pre-botulino era proprio carina, simpatica e
credibile, in una sola parola, perfetta nel ruolo: sul palcoscenico Marina Massironi regge
benissimo il confronto. Eguagliare la maratona dvd E’ stato un errore imperdonabile quello
di aver visto il film prima della rappresentazione teatrale, un errore che ci ha fatto ricadere
nel più squallido dei cliché. “I ristoranti per gli anni Ottanta sono ciò che i teatri erano per
gli anni Sessanta” è la frase scritta da Joe (l’amico di Harry) sul New York Magazine e che
Marie (l’amica di Sally) cita durante la cena a quattro, quella in cui poi i due se ne vanno
anzitempo. Ora non è proprio così. Forse ora è vero il contrario, dal momento che al teatro
adesso puoi trovare i concorrenti del Grande Fratello o le letterine come in un qualsiasi
ristorante alla moda. Resta ancora da capire a che cosa possiamo paragonare la visione
in casa (con amici) di interi cofanetti di serie televisive o saghe cinematografiche in dvd.
“Harry ti presento Sally” di Nora Ephron con Giampiero Ingrassia e Marina Massironi, regia
Daniele Falleri.
Michele Boroni
22 gennaio 2005