Diapositiva 1 - Istituto Comprensivo "Santi Bivona" | Menfi
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “SANTI BIVONA” MENFI PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 Approvato dal Collegio dei Docenti Verbale n. del Approvato dal Consiglio di Istituto Verbale n. del 1 INDICE Premessa Pag. 4 Linee di indirizzo Pag. 5 PTOF Pag. 8 Principi e finalità della Scuola Pag. 10 Piano di Miglioramento Pag. 13 Realtà socio-culturale Pag. 24 Presentazione dei plessi dell‟Istituto Pag. 26 Nel territorio sono presenti Pag. 31 Gestione della scuola Pag. 32 Organizzazione della didattica Pag. 33 La nostra mission Pag. 34 Obiettivi Pag. 37 Fabbisogno per il triennio Pag. 38 Inclusività Pag. 41 Continuità Pag. 42 Corso di strumento musicale Pag. 44 2 Rapporto Scuola-Famiglia Pag. 46 Scuola – Enti Esterni Pag. 48 Realizzazione PON - POR Pag. 49 Verifica e valutazione Pag. 50 Progetti Pag. 53 Piano di formazione e aggiornamento Pag. 54 3 Premessa Il presente Piano Triennale dell‟Offerta Formativa (PTOF), relativo all‟Istituto Comprensivo Statale “S. Bivona” di Menfi, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 10452/12 del 14/11/2015. Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del ________________. Il piano è stato approvato dal Consiglio d‟Istituto nella seduta del _________________ . Il piano, dopo l‟approvazione, è stato inviato all‟USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato. Il piano, all‟esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. ______________ del ______________ . Il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. 4 LINEE DI INDIRIZZO Il Dirigente Scolastico, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori degli studenti, ai sensi dell‟art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall‟art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, con prot. n. 3389/B4 del 14/11/2015 ha emanato il seguente atto d‟indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione 1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all‟art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano; 2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare dei seguenti aspetti: Potenziamento delle abilità loigico-matematiche; Potenziamento delle competenze linguistiche in madrelingua; 3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti di cui tener conto nella formulazione del Piano sono i seguenti: 1. Potenziamento delle attività di inclusione individuando con chiarezza le aree dei Bes e i conseguenti interventi di personalizzazione dei percorsi formativi nell‟ambito di una inclusività degli alunni che coinvolga tutto l‟istituto in un unico indirizzo educativo. 2. Personalizzazione delle attività della scuola riferite alle azioni di recupero degli studenti in difficoltà e di potenziamento degli studenti in posizione di eccellenza, ai sensi dell‟articolo 29 della legge 107/2015. 5 3. Applicazione dei principi di trasparenza e tempestività previsti dal DPR 122/2009 nella valutazione riferita al percorso personalizzato dell‟alunno, nell‟ambito di una finalità unica della scuola dell‟obbligo (apprendimento dello studente) in cui le procedure valutative costituiscano mero sostegno all‟apprendimento e non elemento a se stante. 4. Redazione e realizzazione di attività inserite all‟interno di curricoli verticali in raccordo con le scuole secondarie di secondo grado del territorio. 5. Potenziamento delle competenze linguistiche in madrelingua e in matematica; 6. Potenziamento degli interventi per la competenza linguistica degli alunni stranieri; 7. Sviluppo di una verticalità per aree e azioni didattiche di assoluta continuità all‟interno dell‟Istituto comprensivo. Attuazione processuale di orari didattici e di attività che permettano la presa in carico delle esigenze degli studenti e dell‟apprendimento con avvio di percorsi modulari, per gruppi di livello, a classi aperte, per gruppi elettivi nell‟ambito di una personalizzazione del percorso didattico e formativo unitario e verticale. 8. Sviluppo di attività didattiche e formative connesse con l‟utilizzo sistematico delle tecnologie sia a livello individuale sia a livello laboratoriale, con potenziamento della strumentazione di proprietà dell‟Istituto nell‟ambito di Piani di sviluppo e l‟utilizzo sistematico di quanto di proprietà degli studenti. 9. Integrazione dell‟offerta territoriale con quella dell‟Istituto con apertura e assorbimento nel Pof delle attività proposte dal territorio. Apertura della scuola oltre gli orari tradizionali al servizio della comunità. 10. Attivazione delle attività di pratica musicale nelle classi terze quarte e quinte della scuola primaria, ai sensi del DM 8/2011. 11. Potenziamento delle attività motorie nella scuola dell‟infanzia, primaria e secondaria; 6 12. Attività di consulenza ai docenti e di orientamento per gli alunni; 13. Potenziamento, sviluppo o introduzione delle competenze dei settori tecnico e amministrativo ai fini della dematerializzazione e della semplificazione di tutta l‟attività dell‟Istituto comprensivo in supporto all‟azione didattica. 7 RAV PIANO DI MIGLIORAMENTO ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PTOF “S.Bivona” Il presente Piano Triennale scaturisce dall‟elaborazione di quanto emerge sia dal POF del nostro Istituto, sia dalle risultanze dell‟autovalutazione d‟istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all‟Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell‟Istruzione, dell‟Università e della Ricerca. 8 Il contenuto del RAV è in grado di fornire una rappresentazione significativa del nostro Istituto, attraverso l‟analisi dettagliata e schematizzata di tutte le aree (Contesto- Esiti- Processi- Priorità) da cui scaturirà il Piano di Miglioramento. Detta analisi ha evidenziato punti di forza e punti di criticità da cui sono emerse Priorità e Traguardi connessi agli Obiettivi di Processo che la scuola intende raggiungere e che entrano a pieno titolo nel PTOF. Punti di forza Punti di debolezza - Gli esiti delle prove INVALSI sono mediamente in linea con quelli Nazionali - Risultati della Prova Nazionale di Italiano e Matematica della Scuola Secondaria di Primo Grado lievemente inferiori alla percentuale Nazionale - Le disparità a livello di risultati a seconda della permanenza a scuola sono in regressione Risultati della Prova Nazionale di Italiano e Matematica delle classi II e V della Scuola Primaria inferiori alla media Regionale e Nazionale. Il cheating non è rilevante Priorità Traguardi -Ridurre il valore di scostamento tra i risultati dell‟Istituto e la media Nazionale e diminuire la varianza fra le classi. -Interpretare e orientarsi consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo e risolvere problemi. Allineare i dati dell‟Istituto con la media Nazionale e contenere la varianza fra le classi nella tendenza della Scuola con lo stesso ESCS (indice di status socioeconomico-culturale). Aree di processo Curricolo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento Obiettivi di processo Definire attività di recupero e di potenziamento in italiano e matematica rispondenti ai reali bisogni degli alunni. Utilizzare criteri di valutazione omogenei condivisi e trasparenti per tutti gli ordini di scuola. Migliorare gli spazi laboratoriali già esistenti per incentivare l'utilizzo di modalità didattiche innovative. 9 PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA Estratto dalle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO FONDAMENTI CENTRALITÀ della PERSONA •Partire dalla persona che apprende, con l‟originalità del suo percorso individuale. •Pensare e realizzare progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora. •Definire proposte in relazione costante con i bisogni. •Valorizzare i momenti di passaggio. Per … INSEGNARE ad APPRENDERE CITTADINANZA •Insegnare le regole del vivere e del convivere. •Costruire alleanze educative con i genitori: relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli, non rapporti da stringere solo nei momenti critici. •Formare Cittadini Italiani, dell‟Europa, del Mondo. Per … INSEGNARE a ESSERE 10 SCUOLA COMUNITÀ EDUCATIVA per un NUOVO UMANESIMO •Educare alla consapevolezza e alla responsabilità nei confronti del futuro dell‟umanità. •Non solo il dominio delle singole discipline, ma l‟elaborazione delle loro connessioni. • Superare la frammentazione delle discipline ed integrarle in quadri d‟insieme. •Promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; comprendere le implicazioni degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento . Per … INSEGNARE a ESSERE uomo planetario A tale scopo, facendo particolare riferimento ai commi 1-4 dell‟art.1 della legge 107/2015, relativi alla finalità della legge ed ai compiti delle scuole, si terrà conto delle seguenti priorità: a. valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano, nonché alla lingua inglese; b. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c. potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali; d. sviluppo di rispetto comportamenti della legalità, responsabili della ispirati alla conoscenza e al sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; e. potenziamento delle discipline motorie ispirati a uno stile di vita sano, e sviluppo con di comportamenti particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport; f. sviluppo delle competenze digitali degli studenti; g. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; 11 h. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo; i. potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studi degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso personalizzati anche con il supporto e la percorsi individualizzati e collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio; j. apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe; k. alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; l. definizione di un sistema di orientamento. 12 Piano di Miglioramento (PDM) Dell'istituzione scolastica AGIC83600P IC S.BIVONA Indice Sommario 1. Obiettivi di processo 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali 3.2 Tempi di attuazione delle attività 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo 4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo 13 1. Obiettivi di processo 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) Priorità 1 Ridurre il valore di scostamento tra i risultati dell' Istituto e la media nazionale e diminuire la varianza fra le classi. Traguardi Allineare i dati dell'Istituto con la media nazionale e contenere la varianza tra le classi. Saper codificare e decodificare un testo, adeguando il registro verbale e non verbale ai molteplici contesti della vita reale. Saper utilizzare il pensiero logico-scientifico e critico. Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo 1 Definire attività di recupero e di potenziamento in italiano e matematica rispondenti ai reali bisogni degli alunni. 2 Migliorare gli spazi laboratoriali già esistenti per incentivare l'utilizzo di modalità didattiche innovative. 3 Utilizzare criteri di valutazione omogenei condivisi e trasparenti per tutti gli ordini di scuola. Priorità 2 Acquisire la padronanza della lingua madre e comunicare in lingua straniera. Interpretare e orientarsi consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo e risolvere problemi. Traguardi Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto Obiettivo di processo elencati Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell'intervento 4 4 16 _ Definire attività di recupero e di potenziamento in italiano e matematica rispondenti ai reali bisogni degli alunni. _ Migliorare gli spazi 4 laboratoriali già esistenti per incentivare l'utilizzo di modalità didattiche innovative. _ Utilizzare criteri di 4 valutazione omogenei condivisi e trasparenti per tutti gli ordini di scuola. 4 16 4 16 14 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza Obiettivo di processo in via di attuazione Definire attività di recupero e di potenziamento in italiano e matematica rispondenti ai reali bisogni degli alunni. Risultati attesi Riduzione degli insuccessi scolastici e della dispersione e, a contempo promozione delle eccellenze. Indicatori di monitoraggio Confronto dei risultati nelle prove standardizzate nazionali ottenuti dagli alunni delle varie classi. Modalità di rilevazione Indagini statistiche. ----------------------------------------------------------Obiettivo di processo in via di attuazione Migliorare gli spazi laboratoriali già esistenti per incentivare l'utilizzo di modalità didattiche innovative. Risultati attesi Poter fruire degli spazi laboratoriali già esistenti per attività di potenziamento e recupero. Indicatori di monitoraggio Monitoraggio periodico della funzionalità degli spazi laboratoriali. Modalità di rilevazione Indagini statistiche attraverso schede di rilevazione e tabulazioni dei dati. ----------------------------------------------------------Obiettivo di processo in via di attuazione Utilizzare criteri di valutazione omogenei condivisi e trasparenti per tutti gli ordini di scuola. Risultati attesi Tutte le classi parallele, individuano indicatori e descrittori per la valutazione di comportamenti e apprendimenti e stabiliscono prove oggettive in italiano, matematica e lingue straniere per la scuola primaria e secondaria Indicatori di monitoraggio Individuazione di indicatori per le osservazioni sistematiche e di una scala di misurazione comune per le prove oggettive Modalità di rilevazione Somministrazione di prove oggettive per classi parallele in ingresso, in itinere e finali. ---------------------------------------------------------------------------- 15 2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo Obiettivo di processo Definire attività di recupero e di potenziamento in italiano e matematica rispondenti ai reali bisogni degli alunni. Azione prevista Progettare attività di recupero e potenziamento. Effetti positivi a medio termine L'innovazione e personalizzazione della didattica. Effetti negativi a medio termine Difficoltà organizzative per mancanza di strumenti innovativilim, software, laboratori). Effetti positivi a lungo termine Riduzione degli insuccessi, promozione delle eccellenze, miglioramento dei risultati delle prove standardizzate nazionali. Effetti negativi a lungo termine Nessuno. ----------------------------------------------------------Obiettivo di processo Migliorare gli spazi laboratoriali già esistenti per incentivare l'utilizzo di modalità didattiche innovative. Azione prevista Arricchire e rendere efficienti e funzionali i laboratori già esistenti. Effetti positivi a medio termine Accrescere la motivazione degli allievi verso le attività didattiche. Effetti negativi a medio termine Difficoltà di organizzazione di spazi e orari. Effetti positivi a lungo termine Accrescere la motivazione degli allievi verso le attività didattiche. Effetti negativi a lungo termine Nessuno ----------------------------------------------------------Obiettivo di processo Utilizzare criteri di valutazione omogenei condivisi e trasparenti per tutti gli ordini di scuola. Azione prevista Elaborare criteri di valutazione e prove di verifica per classi parallele per la scuola primaria e secondaria Effetti positivi a medio termine Valutare gli allievi con maggiore oggettività e trasparenza Effetti negativi a medio termine Nessuno Effetti positivi a lungo termine Valutazione degli alunni in base alle competenze acquisite con ricaduta positiva sulla loro formazione Effetti negativi a lungo termine 16 Nessuno ----------------------------------------------------------- 3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali Obiettivo di processo Definire attività di recupero e di potenziamento in italiano e matematica rispondenti ai reali bisogni degli alunni. Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure Tipologia di attivitàOre aggiuntive professio presunte nali Docenti Corsi linguistici; 150 recupero e potenziamento; monitoraggio; compilazione e somministrazione di un questionario di gradimento; analisi dei risultati. Personale ATA Altre figure Costo previsto Fonte finanziaria 2.625 F.I.S. Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro Impegno presunto Fonte finanziaria 17 Obiettivo di processo Migliorare gli spazi laboratoriali già esistenti per incentivare l'utilizzo di modalità didattiche innovative. Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure Tipologia di professionali attività Docenti Personale ATA Altre figure Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro Impegno presunto Fonte finanziaria 2000 Spese di funzionamento Obiettivo di processo Utilizzare criteri di valutazione omogenei condivisi e trasparenti per tutti gli ordini di scuola. Impegno di risorse umane interne alla scuola Figure professionali Docenti Personale ATA Tipologia di Ore aggiuntive attività presunte Predisporre 50 prove di verifiche per classi parallele Costo previsto Fonte finanziaria 900 FIS Altre figure 18 Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi Impegni finanziari per tipologia di spesa Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro Impegno presunto Fonte finanziaria 3.2 Tempi di attuazione delle attività Obiettivo di processo Definire attività di recupero e di potenziamento in italiano e matematica rispondenti ai reali bisogni degli alunni. Tempistica delle attività Attività Set Attivare corsi di certifica zione linguistic a. Attività di recupero e potenzia mento. Attività di monitora ggio. Analisi dei risultati. Ott Nov Dic Gen Feb azione (in corso) Mar azione (in corso) Apr azione (in corso) Mag Giu azione (in corso) 19 Obiettivo di processo Migliorare gli spazi laboratoriali già esistenti per incentivare l'utilizzo di modalità didattiche innovative. Tempistica delle attività Attività Set Ott Intervento di personale esperto (anche sfruttando risorse interne alla scuola)per migliorare gli spazi laboratoriali. Nov Dic Gen Feb azione (in corso) Mar azione (in corso) Apr azione (in corso) Mag Giu azione (in corso) Obiettivo di processo Utilizzare criteri di valutazione omogenei condivisi e trasparenti per tutti gli ordini di scuola. Tempistica delle attività Attività Set Predisposizi one di prove di valutazione oggettive per classi parallele Ott Nov Dic Gen Feb azione (in corso) Mar azione (in corso) Apr azione (in corso) Mag Giu azione (in corso) 20 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni Obiettivo di processo Definire attività di recupero e di potenziamento in italiano e matematica rispondenti ai reali bisogni degli alunni. Data di rilevazione 20/04/2016 Indicatori di monitoraggio del processo Prove di verifiche oggettive Strumenti di misurazione Rubriche di valutazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche/necessità di aggiustamenti Obiettivo di processo Migliorare gli spazi laboratoriali già esistenti per incentivare l'utilizzo di modalità didattiche innovative. Data di rilevazione 10/03/2016 Indicatori di monitoraggio del processo Numero delle classi che utilizzano i laboratori Strumenti di misurazione Verifica del registro di accesso ai laboratori Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche/necessità di aggiustamenti Obiettivo di processo Utilizzare criteri di valutazione omogenei condivisi e trasparenti per tutti gli ordini di scuola. Data di rilevazione 10/03/2016 Indicatori di monitoraggio del processo Risultati delle prove oggettive di verifica Strumenti di misurazione Rubriche di valutazione Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche/necessità di aggiustamenti 21 4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti. Priorità 1A Esiti Risultati nelle prove standardizzate Data rilevazione 09/05/2016 Indicatori scelti Somministrazione delle prove invalsi. Risultati attesi Riduzione della varianza tra le classi. Risultati riscontrati Differenza Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica Priorità 1B Esiti Competenze chiave e di cittadinanza Data rilevazione 30/04/2016 Indicatori scelti Somministrazione di prove strutturate. Risultati attesi Innalzamento degli esiti. Risultati riscontrati Differenza Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica. 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola Momenti di condivisione interna Creazione di un'area riservata nel sito istituzionale per la condivisione delle singole azioni e dei risultati a breve e a medio termine. Persone coinvolte Tutti i docenti. Strumenti Pubblicazione dei risultati delle singole azioni. Considerazioni nate dalla condivisione Non ancora rilevabili. 22 Momenti di condivisione interna Condivisione con il Collegio dei Docenti e Consiglio d'Istituto. Persone coinvolte Collegio dei Docenti e genitori del Consiglio d' Istituto Strumenti Analisi del P.d.M. Considerazioni nate dalla condivisione Piena condivisione 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all‟interno della scuola Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all‟esterno Metodi/Strumenti Presentazione del piano e del suo andamento al Consiglio d'Istituto Destinatari delle azioni Membri del Consiglio d'Istituto Tempi Gennaio, Marzo, Maggio Metodi/Strumenti Pubblicazione sul sito della scuola delle schede di rilevazione dei risultati delle singole azioni di miglioramento intraprese. Destinatari delle azioni Tutti gli stakeholders Tempi Mesi di marzo e maggio Metodi/Strumenti Pubblicazione sul sito della scuola. Destinatari delle azioni Tutti gli stakeholders Tempi Mese di Gennaio 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo Nome Battaglia Tiziana Todaro Annalia La Placa Antonietta Accordino Francesco Mistretta Giuseppa Maria Natoli Rosa Maria Ruolo Funzione strumentale: "Coordinamento area gestione e monitoraggio P. O. F." Dirigente Scolastico Funzione strumentale valutazione d'Istituto Funzione strumentale valutazione d'Istituto Docente di scuola Primaria Docente di scuola Primaria 23 Realtà socio - culturale del territorio Il comune di Menfi, in provincia di Agrigento, sorge lungo la costa sud – occidentale della Sicilia, tra i fiumi Belice e Carboj, tra l‟area dei templi dorici di Selinunte e la fiorente città d‟arte e marinara di Sciacca. La città ha un‟estensione di 113,21 Kmq con una popolazione di circa 13.000 abitanti e presenta un impianto urbanistico seicentesco a scacchiera, di origine spagnola, con cortili interni. “Il Sole: spettacolare porta d‟ingresso della nuova Menfi, si rivela come monumentale simbolo della rinascita economica e culturale di Menfi, dopo che il disastroso terremoto del gennaio 1968 ne ha cancellato per sempre le tante memorie storiche ed artistiche. Il monumento sorge nella zona nord della città ed è costituito da una sfera centrale e da un contorno di raggi”. Menfi è inserita in una zona di rilevante interesse agricolo in cui prevale la coltura della vite, dell‟ulivo, del carciofo e degli agrumi. L‟attività agricola, attraverso numerose aziende, è esercitata in forme moderne e costituisce il perno di alcune piccole imprese che interessano settori produttivi collaterali, in particolare quello dei manufatti per le opere irrigue e quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti. La realtà produttiva più di rilievo è la Cantina Sociale “Settesoli” i cui prodotti vengono esportati in tutto il mondo. La Cantina organizza altresì dei percorsi enogastronomici che contribuiscono alla valorizzazione del territorio. “Partecipando alla vendemmia più grande d‟Europa, degustando i vini Mandrarossa e assaporando i cibi della tradizione contadina, preparati dalla brigata di cucina formata da alcune signore menfitane, è possibile godere le spiagge idilliache e a natura incontaminata”. 24 Il turismo ruota attorno alle suggestive e incontaminate spiagge. “Tra calette e dune sabbiose ci si immette in un ambiente costiero estremamente silenzioso dove il susseguirsi di dune, modellate dal vento d‟Africa, ha generato una vegetazione mediterranea. Questo incontaminato e paradisiaco scenario di spiagge di sabbia finissima è bagnato da un mare pulitissimo, dalle tinte variegate, che da anni riesce a conquistare il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu della FEE”. La vita culturale della città è animata dalla presenza di istituzioni e associazioni e dalla Biblioteca Comunale, fornita di un patrimonio librario di circa 40.000 volumi, modernamente catalogati. Una moderna videoteca integra i percorsi di utilizzo scolastico, mentre l‟emeroteca fornisce i quotidiani, le riviste mensili ed i quindicinali specializzati, i bollettini nazionali, regionali ed europei; l‟archivio storico del comune, ordinato e catalogato, custodisce documenti di ricerca risalenti alla fine del „700. E‟ presente, inoltre, una mostra permanente divisa in due sezioni: archeologica e malacologica. Altre strutture utilizzate frequentemente dagli alunni del nostro I.C. sono il “Centro Civico polivalente” e il “Teatro del Mare”, che rappresentano spazi non solo ricreativi e di aggregazione, ma anche luoghi di ulteriore arricchimento culturale, civile e sociale. 25 PRESENTAZIONE DEI PLESSI DELL’ISTITUTO L’Istituto Comprensivo “S. Bivona” di Menfi, a indirizzo musicale, istituito con Decreto assessoriale N. 8 del 05-03-2013 della Regione Sicilia, comprende: UFFICI DI SEGRETERIA Contrada Soccorso s. n. c. – 92013 Menfi – (AG) telefono 092571895 - fax:092573400 ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO Lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 12.00 alle ore 13.30 SCUOLA DELL’INFANZIA “N. CACIOPPO” Corso dei Mille 92013 Menfi Tel. 0925 70708 Sezioni n. 6 ORARIO dal Lunedì al Venerdì dalle 08.00 alle 16.00 SERVIZI COMUNALI -Mensa -Scuolabus 26 SCUOLA DELL’INFANZIA “FALCK” Via L. Pirandello n. 11 92013 Menfi Tel. 0925 70710 Sezioni n. 4 ORARIO dal Lunedì al Venerdì dalle 08.00 alle 16.00 SERVIZI COMUNALI -Mensa -Scuolabus SCUOLA DELL’INFANZIA “BOCCACCIO” Via Boccaccio s. n. c. 92013 Menfi Tel. 0925 75312 Sezioni n. 2 ORARIO dal Lunedì al Venerdì dalle 08.00 alle 16.00 SERVIZI COMUNALI -Mensa -Scuolabus 27 SCUOLA PRIMARIA “N. CACIOPPO” Corso dei Mille n. 9 92013 Menfi Tel. 0925 70711 Classi n. 8 ORARIO dal Lunedì al Giovedì dalle 08.00 alle 13.30 Venerdì dalle 08.00 alle 13.00 SERVIZI COMUNALI -Scuolabus SCUOLA PRIMARIA “PALMINTERI” Via Volpe s. n. c. 92013 Menfi Tel. 0925 71482 Classi n. 8 ORARIO dal Lunedì al Giovedì dalle 08.00 alle 13.30 Venerdì dalle 08.00 alle 13.00 SERVIZI COMUNALI -Scuolabus 28 SCUOLA PRIMARIA “LOMBARDO RADICE” Via L. Pirandello n. 6 92013 Menfi Tel. 0925 75668 Classi n. 12 ORARIO dal Lunedì al Giovedì dalle 08.00 alle 13.30 Venerdì dalle 08.00 alle 13.00 SERVIZI COMUNALI -Scuolabus SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “S. BIVONA” Contrada Soccorso s. n. c. 92013 Menfi Tel. 0925 71895 Classi n. 9 ORARIO dal Lunedì al Sabato dalle 08.15 alle 13.15 Venerdì dalle 08.00 alle 13.00 SERVIZI COMUNALI -Scuolabus 29 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “MAZZINI” Via Mazzini n. 1 92013 Menfi Tel. 0925 75667 Classi n. 8 ORARIO dal Lunedì al Sabato dalle 08.15 alle 13.15 Venerdì dalle 08.00 alle 13.00 SERVIZI COMUNALI -Scuolabus 30 Nel territorio sono presenti Istituzione Culturale Federico II Associazioni sportive Consulta femminile Associazione “Genitori e Figli” C. A. V. Associazione Culturale “Cotton Club” Ludoteca Associazione ambientale Associazioni di volontariato Oratori parrocchiali Unità operativa 73 (Assessorato Agricoltura e Foreste) Ufficio Protezione Civile Settore X Ambiente Provincia Regionale AGRIGENTO A. I. A. S. Il Melograno – A. R. C. I. Équipe psicopedagogica Associazioni musicali e culturali Radio Futura Croce Rossa Italiana Lilt Uciim Istituto “Walden” Collegio di Maria Neuropsichiatria infantile di Castelvetrano A.S.P. N 1 di Agrigento Scuola Civica Musicale “Città di Menfi” Micronido comunale Circoli ricreativi e culturali Scout Pro Loco 31 GESTIONE DELLA SCUOLA DIRIGENTE SCOLASTICO CONSIGLIO DI ISTITUTO D. S. G. A. PERSONALE ATA Assistenti Amministrativi Collaboratori Scolatici GIUNTA ESECUTIVA COLLABORATORI DEL DIRIGENTE COMPONENTI R.S.U. COLLEGIO DEI DOCENTI 32 ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA COLLEGIO DEI DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI COMMISSIONI E DIPARTIMENTI COMITATO DI VALUTAZIONE RESPONSABILI DI PLESSO CONSIGLI DI SEZIONE CLASSE ORGANO DI GARANZIA 33 Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati, affinché ogni persona sviluppi un‟identità consapevole ed aperta. RESPONSABILE (in cui tutti gli operatori si fanno carico di far raggiungere ad ogni bambino il successo formativo) INTEGRATA (inserita in una società e in una rete formativa più complessa con cui deve confrontarsi quotidianamente) LA NOSTRA SCUOLA ATTENTA FLESSIBILE (si adegua alle esigenze e alle potenzialità individuali dei bambini) COOPERATIVA (docenti e alunni condividono i percorsi di studio e di approfondimento atti a realizzare gli obiettivi da raggiungere) (capace di tenere conto della persona/alunno con le sue specifiche attitudini, problematiche, emotive e cognitive, i suoi interessi, i suoi tempi d‟apprendimento) 34 L’ I. C. S. “S. Bivona” si impegna a creare un ambiente di apprendimento che: Consegue l‟acquisizione saperi, abilità e competenze per assicurare continuità al percorso formativo individuale. Costruisce la comunità educante. Garantisce un sistema dinamico, costantemente monitorato e in continuo divenire per rispondere alle diverse necessità dell‟utenza, assicurando agli alunni continuità metodologica e massima attenzione alla qualità dell‟azione didattica. Promuove la continuità del processo educativo con i vari ordini di scuola e con il territorio. Insegna ad apprendere tenendo conto dei diversi stili cognitivi, favorendo in ciascuno l‟acquisizione del metodo di studio. Educa ai valori della responsabilità e del rispetto di sé, ai valori sociali della legalità, della tolleranza e della solidarietà, in una continua interazione con le famiglie e con il territorio. Sviluppa la capacità di interpretare e valutare la realtà in modo critico, anche ai fini delle scelte personali. 35 Il nostro Istituto, nel rispetto di ogni individualità promuove Consapevole dei confini della propria e dell’altrui libertà Capace di compiere scelte consapevoli e responsabili L’ALUNNO COME PERSONA In grado di stabilire relazioni significative con le persone ed interagire con l’ambiente Protagonista del proprio percorso formativo, con l’acquisizione di saperi e competenze fondamentali Attraverso: Un clima positivo La tolleranza e la solidarietà L‟interazione con le famiglie ed il territorio per la costruzione della comunità educante Le strategie didattiche L‟acquisizione dei saperi, delle abilità e delle competenze Lo sviluppo delle potenzialità La legalità Il raccordo pedagogico 36 L'offerta educativa e formativa tiene conto delle esigenze e delle necessità del singolo alunno nel rispetto dei ritmi e dei modi di apprendere di ciascuno e facendo riferimento ai seguenti criteri: Rispetto della unità psico-fisica del bambino La formazione deve tendere ad uno sviluppo integrale e armonico della persona, mirando tanto agli aspetti cognitivi, quanto a quelli fisici, affettivi e relazionali. Educazione all'impegno e al senso di responsabilità Adesione agli impegni assunti e senso di responsabilità caratterizzano ogni comportamento umano. Funzione educativa dell'esempio I valori fondamentali enunciati nelle Indicazioni per il curricolo (tolleranza - convivenza democratica solidarietà - ecc...) non possono essere "trasmessi" dall'adulto al bambino ma devono essere concretamente praticati dagli educatori nel contesto della relazione educativa. Atteggiamento di ricerca La scuola non è depositaria della “verità”, ma può e deve fornire ai ragazzi gli strumenti per costruirsi una propria interpretazione del mondo e della realtà da mettere costantemente a confronto con l'interpretazione degli altri. Promozione della cooperazione Il gruppo-classe e la comunità scolastica rappresentano due luoghi fondamentali per la crescita dei ragazzi, la discussione e il confronto fra pari sono strumenti che favoriscono non solo lo sviluppo sociale e affettivo, ma anche quello cognitivo. Le attività educative e di insegnamento sono finalizzate al recupero dello svantaggio socio-culturale e delle difficoltà individuali, attenendosi al principio educativo che la proposta formativa deve essere differenziata e proporzionale alle difficoltà e alle esigenze di ciascuno. 37 Fabbisogno per il triennio L‟eterogeneità socio culturale dell‟utenza rende necessaria la realizzazione di percorsi d‟insegnamento - apprendimento comuni e differenziati allo scopo di favorire la crescita culturale e l‟acquisizione di competenze che consentano agli alunni l‟inserimento attivo e consapevole nel contesto socio-economico-culturale in cui vivono. Alla luce dei bisogni desunti dalle richieste dell‟utenza e facendo riferimento ai commi 5-7 e 14 dell‟art. 1 della legge 107/2015 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell‟organico dell‟autonomia, potenziamento dell‟offerta e obiettivi formativi prioritari), per attuare quanto previsto nel disegno progettuale, il personale occorrente per il triennio di riferimento per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, è così definito: SCUOLA DELL’INFANZIA Posto comune 24 cattedre Posto di sostegno 04 cattedre SCUOLA PRIMARIA Posto comune 34 cattedre Posto di sostegno EH 07 cattedre Posto di sostegno CH 01 cattedra Lingua inglese 03 cattedre 38 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Ord. Int. Ord. Est. Lettere 09 cattedre 01 cattedra Matematica 05 cattedre 01 cattedra Francese 01 cattedra 01 cattedra Inglese 01 cattedra 01 cattedra Ed. Tecnica 01 cattedra 01 cattedra Ed. Artistica 01 cattedra + 16 ore Ed. Fisica 01 cattedra + 16 ore Ed. Musicale 01 cattedra Flauto 01 cattedra Violino 01 cattedra Violoncello 01 cattedra Pianoforte 01 cattedra Sostegno EH 11 cattedre Sostegno CH 01 cattedra Sostegno DH 01 cattedra 01 cattedra 39 Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell‟offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 8 unità: N. Organico di potenziamento 03 Docenti di Scuola Primaria 01 Docente di sostegno Scuola Primaria 01 Docente di sostegno Scuola Secondaria di Primo grado 01 Docente A043- Italiano,storia ed educazione civica, geografia nella scuola media 01 Docente A059- Scienze matematiche,chimiche,fisiche e naturali nella scuola media 01 Docente A345- Lingua straniera Inglese - nell‟ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di docente di posto comune di Scuola Primaria per l‟esonero del primo collaboratore del dirigente; - nell‟ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore di plesso e quella del coordinatore di classe; - dovrà essere prevista l‟istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché dipartimenti trasversali. Sarà altresì prevista la funzione di coordinatore di dipartimento; - per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito: DSGA N. 1 Assistenti amministrativi N. 6 Collaboratori scolastici N. 19 40 INCLUSIVITA’ BES •DISABILITÀ (L. 104/1992) •DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI ( da distinguere in DSA/deficit del linguaggio, delle abilità non verbali della coordinazione motoria, disturbo dell‟attenzione e dell‟ iperattività) ECCELLENZA •SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE Come previsto dalla CM n. 8 prot. 561 del 6.3.2013 del MIUR, “Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012, Strumenti d‟intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l‟inclusione scolastica”, l‟istituto elabora il Piano Annuale di Inclusività. I progetti rivolti agli alunni diversamente abili e con bisogni educativi speciali sono esplicitati nel P.A.I. che in allegato fa parte integrante del P.T.O.F. 41 Secondo i principi della Costituzione e del Regolamento recante le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell‟Infanzia e del Primo Ciclo d‟Istruzione a norma dell‟articolo 1, comma 4, del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n. 89, gli insegnanti dell‟Istituto, hanno definito le modalità di progettazione e di organizzazione delle proprie attività educativo – didattiche per lo sviluppo armonico e integrale della persona nella promozione della conoscenza e nel rispetto e valorizzazione delle diversità individuali. Ecosistema Formativo Incontri con le famiglie Uso coordinato di strutture scolastiche ed extrascolastiche e di servizi territoriali Valorizzazione di vari aspetti dell’educazione CONTINUTA’ ORIZZONTALE Raccordo con Enti ed Istituzioni territoriali Incontri con agenzie educative 42 Esperienze significative nelle annualità ponte Curricolo verticale Percorsi individualizzati CONTINUTA’ VERTICALE Raccordi con i diversi ordini di scuola Progetti Laboratori Didattica incrociata Il nostro Istituto ha predisposto l‟elaborazione e la stesura di un curricolo verticale all‟interno del Piano dell‟offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. A partire dal Curricolo di Istituto, i docenti hanno individuato le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all‟integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell‟autonomia scolastica. Il “Curricolo Verticale” completo è parte integrante del presente P.T.O.F. e ad esso viene allegato. 43 Corso di Strumento Musicale Scuola Secondaria di I grado (D.M. 6 Agosto 1999, n 201) L‟Istituto Comprensivo “Santi Bivona” di Menfi ha attivato, dall‟anno scolastico 2001/2002, il corso ad indirizzo musicale su due sezioni nelle quali vengono impartite le seguenti discipline strumentali: Flauto traverso, Pianoforte, Violino e Violoncello. Per accedere al corso ad indirizzo musicale gli alunni devono fare domanda all‟atto dell‟ iscrizione e superare una prova orientativo-attitudinale. La programmazione di educazione alla lettura della musica viene impostata non seguendo unicamente la pratica del solfeggio, ma utilizzandola per analizzare e risolvere i problemi della lettura, della scrittura e dell‟intonazione. OBIETTIVI COMPETENZE Comprensione del linguaggio musicale Acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale, capacità di ascolto dei messaggi musicali e fenomeni sonori. Favorire l‟acquisizione di abilità strumentali Capacità di lettura allo strumento, intesa come capacità di correlazione segno (con tutte le valenze semantiche che comporta nel linguaggio musicale) - gesto – suono. Stimolare la creatività Capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all'interno di griglie predisposte sullo strumento musicale. Sviluppo della socializzazione e integrazione per favorire dialogo e confronto Uso e controllo dello strumento nelle esecuzioni collettive ossia capacità di ascoltare se stessi e gli altri. Capacità di valutazione critico-estetiche di eventi musicali. 44 Attività Nell'ambito della musica d‟insieme si realizzano ogni anno alcuni appuntamenti pubblici (nel periodo pre-natalizio, nel periodo primaverile e alla fine dell'anno scolastico) con esibizioni fuori dalla scuola. Tra le attività svolte si evidenziano: •Orientamento per le quinte classi delle Scuole Primarie “A. Palminteri”, “N. Cacioppo”, “L. Radice”, svolto nel periodo compreso tra i mesi di novembre e gennaio. •Concerti con esecuzioni solistiche o in gruppi di diversa formazione e con l‟Orchestra “S.Bivona” spesso affiancato da un coro in occasione di varie manifestazioni ( Natale e fine anno scolastico) organizzate nel territorio. •Partecipazione alla Rassegna Nazionale delle scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale (organizzata durante la “settimana della musica” prevista per il mese di maggio) promossa dal MIUR, che ogni anno si svolge in una diversa città d‟Italia. •Partecipazione a concorsi musicali, campo-scuola, regionali e nazionali. •Partecipazione ad incontri musicali organizzati tra scuole in ambito provinciale e regionale. Le attività proposte per il corrente anno scolastico sono presenti nel “ Piano annuale attività e uscite didattiche del corso ad indirizzo musicale a. s. 2015/2016 “ allegato al presente Piano Triennale. 45 Rapporto scuola-famiglia L‟Istituto, nello spirito promosso nella scuola italiana sin dai Decreti Delegati del 1974, favorisce la partecipazione democratica, costruttiva e responsabile delle famiglie degli alunni, nel rispetto reciproco del ruolo e delle competenze. La partecipazione delle famiglie all‟azione educativa è di particolare importanza, in considerazione anche dell‟età degli alunni (3 – 14 anni). L‟Istituzione si propone di condividere con i genitori il progetto formativo della Scuola, della classe, dell‟alunno e si impegna a: •formulare ed illustrare le proposte educative e didattiche per valutarne l‟efficacia e eventualmente adottare iniziative per migliorare l‟azione; •verificare periodicamente gli apprendimenti dei singoli alunni e dei progressi registrati nei diversi ambiti; •stipulare il PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’. Compito degli OO. CC. della Scuola assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti per il pieno successo formativo, promuovendo molteplici occasioni d‟incontro per facilitare il rapporto comunicativo e informativo tra scuola e famiglia per raccogliere dati e informazioni circa la situazione socio – affettiva e conoscitiva degli alunni. La scuola valorizza le seguenti opportunità di incontro: •incontri di presentazione nei vari plessi in occasione dell‟inizio dell‟anno scolastico; •colloqui informali; •colloqui individuali con i singoli docenti nelle ore di ricevimento; •comunicazioni scritte; •consegna documenti di valutazione; •riunione di inizio anno con i genitori in occasione delle elezioni dei rappresentanti di classe; •partecipazione alle assemblee di classe; •presenza ai Consigli di classe, interclasse, intersezione; 46 •colloqui individuali degli insegnanti nelle ore di ricevimento; •ricevimento generale in orario pomeridiano; •collaborazione attiva nell‟attuazione dei progetti; •incontri di formazione su tematiche educative (orientamento, educazione sessuale, prevenzione delle tossicodipendenze, clima di classe ) con esperti. 47 UNIVERSITA’ TELEMATICA PEGASO COMUNE DI MENFI I.C.S. “S. Bivona” RETI DI SCUOLE PRO LOCO TEATRO ZAPPALÀ DISTRETTO SANITARIO SCIACCA – ASP AGRIGENTO ASSOCIAZIONE WALDEN LIONS CLUBS ASS. CULTURALE “COTTON CLUB” 48 REALIZZAZIONE PON – POR Al nostro Istituto con provvedimento di cui all‟avviso MIUR MATTM prot. n. AOODGAI/7667 DEL 15/06/2010 e n Prot. n. AOODGAI/9412 del 24/09/2013 è stata riconosciuta l‟ammissione a finanziamento della candidatura del progetto FESR 2007-2013 Asse II Programma operativo nazionale “Qualità degli ambienti scolastici” - “Incrementare la qualità delle infrastrutture scolastiche, l‟ecosostenibilità e la sicurezza degli edifici scolastici; potenziare le strutture per garantire la partecipazione delle persone diversamente abili e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti” – Titolo dei progetti: “Realizzazione Impianto sportivo e tribune fisse” obiettivo C a carico del Programma Operativo Regionale FESR 2007IT161PO0004 – codice C-5-FESR06POR-SICILIA-2010-698 “Impianto fotovoltaico” obiettivo C a carico del Programma Operativo Regionale FESR 2007IT161PO0004 – codice C-1-FESR06_POR_SICILIA-2010-102 Partecipazione all’avviso pubblico Fondi Strutturali Europei-Pon “Per la scuola – Competenze e Ambienti per l’apprendimento” 2014/2020. Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali. Asse II infrastrutture per istruzione- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)Obiettivo Specifico-10.8- “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi”- Azione 10.8.1 interventi infrastrutturali per l‟innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti, e per l‟apprendimento delle competenze chiave. Premialità Obiettivi di Servizio – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione ex delibera CIPE n. 79 del 2012. 49 VERIFICA E VALUTAZIONE Valutare significa osservare, descrivere, rilevare informazioni e dati. Poiché “nessun dato parla da solo” la verifica va interpretata affinché diventi fonte di valutazione. L‟osservazione (di certo “pregna di teoria”, secondo la celebre asserzione popperiana) è il primo strumento di verifica, che non serve per misurare o giudicare livelli, ma per individualizzare, consolidare, rafforzare le potenzialità degli allievi. Già in “Orientamenti” del ‟91 a tal proposito si leggeva: “i livelli raggiunti da ciascuno richiedono di essere osservati più che misurati e compresi più che giudicati, poiché il compito della scuola è di identificare i processi da promuovere al massimo grado possibile”. Valutare vuol dire conoscere, verificare, vagliare per programmare interventi, per prendere decisioni, per “rivedersi”, per controllare risultati. La valutazione delinea un profilo sintetico del percorso effettuato dal bambino in rapporto agli obiettivi programmati ed ha come scopo quello di rendere la progettazione non apodittica e direttiva, ma riprogrammabile ogni qualvolta se ne presenti la necessità. La valutazione •é espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva.[…]; •ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni; •concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente[…]”.( D.P.R. n. 122/2009); 50 •ha lo scopo di controllare l‟efficacia e la validità del processo di scambio educativo; •dovrà accertare non solo il raggiungimento delle conoscenze e delle abilità, ma anche la sua modalità. •verrà valutato il feedback reciproco nello scambio formativo, per potere compiere gli interventi di riprogrammazione e rimodulazione in modo che ogni alunno possa acquisire le competenze in rapporto alle proprie potenzialità e al proprio stile cognitivo e di apprendimento. La valutazione degli apprendimenti, periodica e finale è effettuata in applicazione della legge 169/2008 (conversione del DL 137/08) e del D.P.R. n. 122/2009 51 E’ formativa (permette all‟insegnante di progettare nuovi interventi didattici per conseguire un miglior successo formativo; fornisce continue informazioni sull‟andamento delle attività didattiche; attiva le azioni da intraprendere e regola quelle avviate; promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine; attiva dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo) E’dinamica (prevede un punto di partenza, un itinerario programmato, un punto di arrivo) E’ trasparente (vengono comunicati e descritti i momenti della valutazione a genitori e alunni) Favorisce la crescita personale E’ collegiale (richiede condivisione di finalità, criteri e metodologie educative) E’ orientativa (fornisce alle componenti del Sistema Scolastico informazioni sul processo di apprendimento) E’ individualizzata (rispetta ritmi, tempi e livelli di alunni con difficoltà di apprendimento) E’ globale (prende in esame gli aspetti cognitivi e non degli alunni) 52 Facendo particolare riferimento ai commi 1-4 dell‟art.1 della legge 107/2015, relativi alla finalità della legge ed ai compiti delle scuole, ed in coerenza con quanto emerso dal Piano di Miglioramento, per il triennio scolastico 2015/2018, verranno eseguiti PROGETTI riguardanti: Valorizzazione /potenziamento delle competenze linguistiche Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali Potenziamento delle metodologie laboratoriali Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità Valorizzazione /potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche Potenziamento delle discipline motorie con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studi degli alunni con bisogni educativi speciali Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo; 53 PIANO DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PERSONALE DOCENTE E A.T.A. Una delle novità più rilevanti della Legge 107/2015 riguarda la formazione degli insegnanti, che il comma 124 definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale”. Si legge inoltre che “ Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa”. In attesa delle indicazioni del Piano Nazionale per la Formazione che il MIUR dovrebbe emanare, il nostro Istituto promuoverà la formazione continua del personale tenuto conto delle eventuali tematiche specifiche emergenti dal RAV, dei progetti già approvati dal Collegio, degli obiettivi di miglioramento e del fabbisogno di tutto il personale si ritiene che il piano di formazione debba interessare le seguenti tematiche: Per il personale docente: Attività di aggiornamento mirate a chiarire il ruolo del docente nel processo dì innovazione; Attività di aggiornamento che implichino esercitazioni pratiche mirate a produrre Unità di Apprendimento basate sui contenuti currricolari; Attività di autoaggiornamento per favorire. il confronto, lo scambio e la disseminazione di esperienze, utilizzando, come "risorsa”, per la formazione, gli insegnanti che hanno già acquisito esperienze nei settori della programmazione, della progettazione, della valutazione, dell'uso delle tecnologie informatiche; Attività di aggiornamento su didattica delle competenze e didattica laboratoriale; Attività di aggiornamento sulle tematiche dell‟inclusione. Per il personale ATA: - Dematerializzazione; - Amministrazione trasparente. 54