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GALATA: POPOLI SULLA SCIA GALATA: In copertina: foto di Antonietta Preziuso ©2009 Mu.Ma - Istituzione Musei del Mare e della Navigazione Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione - onlus Immagini realizzate dal team Donna Fotografa Diretto da Giuliana Traverso Stampe realizzate da Antonio Manta I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi microfilm e copie fotostatiche), sono riservati per tutti i paesi. Grafica: BS&C Finito di stampare novembre 2009 da Grafiche G7- Savignone POPOLI SULLA SCIA foto di Piera Cavalieri Il felice rapporto del Mu.MA con Giuliana Traverso e il suo Team di “Donna Fotografa” prosegue quest’anno con un tema a noi molto caro: i ‘nuovi genovesi’ e la loro vita quotidiana. Ormai da anni il Mu.MA, soprattutto col Galata Museo del Mare, si è dedicato all’importante tema dell’emigrazione, realizzando allestimenti e una mostra - La Merica! - che con grande suggestione rievoca il viaggio dei nostri padri nelle terre d’Oltreoceano a cercare lavoro e miglior fortuna. Oggi questo viaggio lo percorrono altri popoli. Popoli che lasciano le loro terre natie per inseguire qui da noi il sogno di una vita dignitosa. Ci è sembrato giusto, quindi, dedicare la mostra delle Allieve di Giuliana proprio a loro, a queste persone - persone in carne ed ossa - che, con un percorso questa volta a ritroso, ci fanno rivivere il tema del migrare, con tutti i sentimenti che lo accompagnano: la speranza di una nuova vita, la paura, l’abbandono, la separazione, l’entusiasmo di ricominciare... L’anno prossimo il Galata inaugurerà il MEM - Museo dell’Emigrazione e queste foto, di una bellezza straordinaria, rappresentano un punto di riferimento essenziale per la sezione dedicata agli Immigrati. I nuovi genovesi, appunto. Grazie a Giuliana e alle bravissime fotografe della sua Scuola per aver non solo dato il meglio di sé negli scatti, ma anche nel coinvolgimento emotivo che scaturisce in modo evidente dalle immagini e dalle loro riflessioni. Maria Paola Profumo Presidente Mu.MA Istituzione Musei del Mare e della Navigazione 3 Accompagnare la presentazione del catalogo che riproduce solo una parte del grande lavoro di fotografia svolto dal team “Donna Fotografa” non è facile. La fotografia in sé fissa un attimo di eternità e parrebbe quindi irrigidire un momento, in una fissità contraria alla creatività. Qui non è così. Ogni foto e ancor più nel grande affresco di 650 fotografie che orneranno e onoreranno il MEM, la creatività è sovrana e lo è maggiormente per il soggetto, i soggetti rappresentati. Nulla è oleografico e banale, nulla è scontato.Tutte le nostre fotografe hanno saputo cogliere, ciascuna con il suo talento, con la sua emozione, quell’insieme, quel dettaglio che parla, che ti immette nel reale sempre così multiforme, così unico. Sovente i soggetti sono difficili, difficile evitare squallore e pauperismo. In tutte le foto invece la vita, le speranze, l’impegno ad un futuro più compiuto sono presenti. E tutto questo nella magia della capacità artistica, della creatività individuale segno di una emozione immediata e diretta che ti coinvolge. La nostra Associazione è perciò ben lieta di partecipare all’edizione di questo catalogo, il terzo volume dei Quaderni del Mu.MA, per il ricordare il talento della maestra Giuliana Traverso e delle sue Alunne. Carlo Calissano Segretario Generale Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione - onlus 4 Quando la Presidente Maria Paola Profumo e il Direttore Pierangelo Campodonico mi hanno contattato per espormi il nuovo progetto, da realizzare al Galata Museo del Mare di cui la mia scuola di fotografia sarebbe stata protagonista, l’idea di poter mostrare come coloro che provengono da altre realtà si siano potuti integrare nel tessuto ligure e genovese mi ha subito incantato e entusiasmato. L’invito a continuare la collaborazione con il Mu.MA di Genova è stato da noi accolto con entusiasmo e subito è iniziato un intenso lavoro per cercare di catturare attimi preziosi e vivide immagini capaci di descrivere il complesso processo di mutamenti che sono avvenuti nella vita di quelle persone che hanno scelto di inserirsi nel nostro tessuto sociale per realizzarsi. Ne è nata una collaborazione che ha toccato tutti gli aspetti della loro quotidianità, dal lavoro al divertimento, dai costumi alle usanze, dalla famiglia agli amici, niente è rimasto celato al nostro sguardo teso alla ricerca dello scatto d’effetto, della storia che emoziona, del desiderio di raccontarsi di ciascuno di loro, del vero punto di contatto con la nuova realtà in cui si sono immersi. Una ricerca. Questo ha rappresentato per noi il progetto del Galata, una ricerca dentro di noi e fuori noi stesse, verso realtà note, ma talvolta non immediatamente riconosciute, verso i mutamenti del mondo, verso quel cambiamento che ripete incessantemente quanto sia importante vivere insieme e condividere azioni, emozioni, pensieri, fatiche con tutti coloro che popolano il nostro piccolo, grande universo. Giuliana Traverso 5 note biografiche Giuliana Traverso, genovese di nascita, cittadina del mondo, è una delle figure più rappresentative della fotografia contemporanea. Figlia della buona borghesia mitteleuropea, ha saputo coniugare la sobrietà e l'educata tolleranza delle sue origini con gli aneliti di libertà e il desiderio di rottura degli schemi tradizionali di fine novecento, di cui è stata testimone ma soprattutto protagonista. Con il corso “Donna Fotografa” creato nel 1968 ha dato un sostanziale impulso alla creatività femminile, formando negli anni centinaia di professioniste e di fotografe amatoriali. Il corso ha avuto un successo straordinario: dal 1979 è stato istituito anche a Milano ed è a tutt'oggi una pietra miliare e un'isola a sé nell'ormai vasto panorama dei tanti percorsi formativi legati alla fotografia. Nel 2003 ha deciso di offrire i suoi forti stimoli e le sue “dolci provocazioni” anche all'universo maschile: il corso “il galateo della fotografia” è stato un altro successo. L’interesse costante riscosso dai suoi corsi l’ha portata a tenere seminari e workshops in Italia e all'estero; restano memorabili le sue presenze ad Arles, Roma, Milano,Torino,Venezia e in molte altre città. Sulla sua attività di insegnante si sono espressi i più importanti quotidiani e periodici di tutto il mondo. Centinaia di mostre in Europa, in America, in Asia, la presenza delle sue opere nelle più importanti collezioni del mondo, quindici volumi dedicati al suo lavoro da diversi editori e una lunga serie di premi e onoreficienze testimoniano una carriera di continui consensi di pubblico e di critica. Gli articoli e i servizi che le hanno dedicato le riviste specializzate di fotografia sono innumerevoli e quasi sempre lusinghieri. Possiamo definire Giuliana Traverso Fotografa e Maestra. 6 Giuliana Traverso ha affrontato tutti i grandi temi della fotografia moderna, il reportage, il ritratto, l’impegno sociale, il nudo, il reale, l’astratto, la ricerca materica, scoprendo la fragilità, il dramma, la commedia, la scenografia che si compongono e si racchiudono nelle cose, nella vita di tutti i giorni, nei soggetti prescelti. Questo suo patrimonio immenso si è trasformato in capacità d’insegnamento. Ed anche in questo campo ha effettuato una scelta particolare: la sua scuola al femminile. Oggi la scuola “Donna Fotografa” ha compiuto 40 anni ed è conosciuta in tutta Italia. Dal 1974 ad oggi ha pubblicato una ventina di libri. Centinaia di mostre sono state esposte in vari paesi d’Europa, Nord e Sud America e Asia. Sue foto fanno parte di molte Collezioni e Fondazioni, tra le più note: » Francia - Cabinet Des Estampes De la Biblioteque Nationale » Amsterdam - International Collection Polaroid » Bejin, China - Gallery of Visual Arts » Mexico - Universidad Popular e Casa De Cultura » Bergamo, Italia - Gallery of Moder Art » Milano, Italia - Cinisello Balsamo » Verona, Italia - Scavi Scaligeri » 3M Italia Una lunga serie di alte onorificenze testimoniano una carriera di continui consensi. Possiamo definire Giuliana Traverso Fotografa e Maestra. Una lunga serie di alte onorificenze testimoniano una carriera di continui consensi. 7 testimonianze donna fotografa: il team diretto da Giuliana Traverso … Calligrafismo? Prove d'artista? Non indago le motivazioni, anche per una questione di rispetto. Debussy, Mussorgski, Chagall? È il mio personale universo che è stato rimosso da queste immagini. Che mi porto via. E non è poco sentirsi, dopo averle osservate, un po' meno povero di prima. da “Giuliana Traverso” Viraggi - Divo Gorii … Giuliana Traverso, nello scattare una fotografia, compie sempre anche un atto mentale, nel senso che agisce in funzione di un’idea conscia od inconscia. Le sue sono immagini che portano l’energia del segno forte, capaci di scuotere il lettore con la graffiante rivelazione di una possibile verità interiore delle cose. Un mondo di sentimenti non sempre comodo, che al primo sguardo può apparire spregiudicato per la sua capacità di svelare. Nell'eccellenza del risultato espressivo delle fotografie, troviamo le ragioni per rapportarci alle sue provocazioni. “Il Coraggio della visione” Silvano Bicocchii Una donna veramente molto particolare. Una riservata osservatrice di anime. Elegantemente serena, apparentemente fragile, tradita da un carisma naturale che veicola all’esterno, in maniera inevitabile, la sua forza interiore e la sua rispettosa ma ferma determinazione. Federica De Micheli 8 Giuliana Traverso mi era nota già in un’epoca in cui la fotografia non era di moda. Anzi, la prima impressione fu di sorpresa: una donna capace di imporsi all’attenzione della gente in una professione molto maschile. È sufficiente un’occhiata alla storia della fotografia per cogliere un dato ineluttabile: prevalgono i maschi. Il fatto che la scuola da lei ideata si chiami “Donna Fotografa” conferma la mia teoria. Se Giuliana Traverso ha scelto di insegnare alle donne, vuol dire che nella sua predilezione per l’universo femminile c'è qualcosa di psicologico, di misterioso e persino politico. Arnaldo Bagnasco foto di Orietta Bay H H H H H H H H Flavia Arpe Orietta Bay Piera Cavalieri Mara De Chigi Giovanna De Franchi Sabrina De Polo Roberta Fassio Lara Festari H H H H H H H H Marcella Giorgetti Felicia Guastavino Dania Marchesi Gabriella Mari Antonella Meride Edda Nadali Maria Rita Neri Lina Pampalon H H H H H H H H Maria Passano Renata Pedrazzi Sara Peirano Candida Portalupi Antonietta Preziuso Ernestina Russo Sabine Suhling Claudia Valle 9 flavia arpe 10 Ringrazio Laura e Kai per avermi dato la possibilità di conoscerli e fotografali in modo così semplice e naturale, e Maia, la loro bambina che con la presenza ha reso quasi tangibile tutto l’amore che li circonda. orietta bay 12 Nel loro lavoro di gruppo si avverte che sono in sintonia, che si comprendono e hanno imparato cosa vuol dire condivisione… e se noi adulti imparassimo da loro? Appena l’ho visto arrivare e mi ha sorriso ho capito che era un ragazzo felice, entusiasta, aperto… vederlo provare con i suoi amici della Banda di Piazza Caricamento è stato un regalo e un’emozione grande. Non è facile convivere con la realtà degli immigrati. Richiede apertura, disposizione all’ascolto e alla condivisione, richiede pazienza; ma in cambio ricevi calore e amicizia. Per quanto mi riguarda la scommessa è vinta. piera cavalieri 16 Fu così che vagabondammo per un mese alla scoperta di tutti gli angoli di Hanoi e di questo mondo sconosciuto per tutti e tre e imparammo a volerci bene 18 Mi chiamo Olmo Andrei Manzano Anorve, ci tengo a precisarlo perchè questo allude subito alla mia duplice appartenenza: mia madre è italiana, mio padre messicano, ora mi trovo con una duplice complessità da sintetizzare ma anche una duplice ricchezza su cui contare. Nel cielo sereno c’è l’arcobaleno. Bambini di diverso colore giocano insieme per ore e ore. I prati sono pieni di fiori colorati. Gli uccellini cinguettano nell’azzurro del cielo, felici volano da mattino a sera. È finita la guerra, c’è pace sulla terra. Tutti sono felici. 19 mara de chigi 20 Di carattere dolce ma determinato, si trova bene in Italia dove vive da quando ha raggiunto una sorella nel luglio del 1994. giovanna de franchi 22 Sono un team affiatato, unito dall’amore per la cucina intesa come modo di esprimere la semplicità e la freschezza del cibo con creatività. 24 All’età di quattro anni con mio padre ho iniziato lo studio del Tabalà (tamburi religiosi) mentre da mia madre ho appreso il canto. Ora sono un musicista professionista e suono anche nella Banda di Piazza Caricamento. Sono felice quando riesco a fare le cose che più amo: cantare, ballare. L’incontro con la Banda di Piazza Caricamento è stato fondamentale per soddisfare queste mie aspirazioni, ed ho avuto l’opportunità di incontrare veri amici. 25 sabrina de polo 26 Le maestre ci aiutano a studiare le cose e se arriva un compagno nuovo ci si riunisce per festeggiare il suo arrivo. Alcuni di noi si conoscono dall'asilo, altri sono arrivati strada facendo, ma ora ci conosciamo tutti bene. ... Mi ha colpito subito questo gruppo di uomini perchè era evidente come fossero legati l'uno all'altro da una profonda e concreta amicizia, eppure erano molto diversi tra loro per età. roberta fassio 28 Quasi in contemporanea con la nascita della secondogenita, corona il suo sogno ed apre nel centro storico di Genova “L’angolo dell’Est” il primo negozio in Liguria di prodotti tipici della sua terra. Victorina si mantiene attiva frequentando i corsi dell’Università della terza età a Rapallo. Non dimentica i parenti e gli amici rimasti in Argentina con i quali intrattiene una fitta corrispondenza. 30 Lavoratori instancabili, svolgono il loro lavoro con professionalità, nel loro locale tutto ciò che viene servito è di loro produzione dal pane al dolce. 31 lara festari 32 Quando parla dei suoi figli l’emozione la travolge, lo sguardo si fa triste e gira il volto per non far vedere le lacrime, poi asciugandole mi dice: “sai finalmente i miei figli, presto, potranno stare di nuovo con la loro mamma… ho comprato terra, mattoni e cemento, sto iniziando a costruire… ecco il mio sogno!” Quando ho conosciuto Avi ho percepito grandi emozioni e profonda umanità: esperienza, dolore, conoscenza e gioia si mescolano nel suo sguardo e nelle parole. Ha portato un pezzettino di India in Italia con amore e speranza e si comprende che vive “qui e ora”. marcella giorgetti 34 Padre Roberto è un sacerdote sempre disponibile e cortese e sa trasmettere nelle sue omelie e negli incontri per la preparazione ai Sacramenti desiderio di conoscenza e rinnovamento interiore e spunti di riflessione e approfondimento. Sapere che nelle strutture sanitarie italiane lavorano professionisti stranieri così stimati e preparati è fonte di ricchezza culturale per tutti. Trascorriamo così un sabato pomeriggio diverso aperto alla conoscenza e all’accoglienza reciproca arricchendo le nostre vite in parte ancora forse non troppo consapevoli di una variegata società multietnica. felicia guastavino 38 Ledi è a Genova dal 2002, è iscritta all’Università e segue un corso di lingue. È ben inserita nel mondo del lavoro e si occupa di turismo. Michela è arrivata 5 anni fa. Da sei mesi è entrata a far parte della Banda di Piazza Caricamento grazie al cui inserimento ha rispolverato le sue origini gitane cantando e ballando. dania marchesi 40 Il genovesissimo signor Luigi è molto fiero dei suoi collaboratori Emad e Aboulaye con i quali lavora per poter continuare a collezionare successi nel suo ristorante di Boccadasse. Quando Esmeralda era bambina alla televisione una telenovela “Esmeralda” raccontava di una sartina equadoregna che partiva alla conquista dell’Italia: oggi per lei il sogno è diventato realtà. 42 Cercate un’istituzione nell’integrazione gastronomica a Genova? Nabil e il suo omonimo ristorante in Vico Falamonica hanno procurato più occasioni di integrazione di moltissime altre iniziative. Abdallah gestisce con la moglie Violette un Ristorante-Pizzeria a Rapallo, con lui lavorano Hossam e Jothees che condividono lo stesso progetto: stanno mettendo via il necessario per sposare le loro fidanzate e vivere con loro in Italia. 43 gabriella mari 44 Entrando nelle classi è stata per me un'emozione vedere tante persone di culture e nazionalità diverse così gioiosamente impegnati nell'apprendimento della nostra lingua e sono sicura che l'amicizia nata tra i banchi di questa scuola un po’ speciale, aiuterà questi giovani a vivere in Italia nella stima e nel rispetto reciproco. antonella meride 46 …L’emozione di una naturale disponibilità, in quegli occhi neri profondi, che celano un mistero. Come l’enigmatico sorriso di Budi e quello grande, spontaneo e spiritoso di sua figlia Dalia. Sento gli occhi luccicare e con mani tremanti non posso non catturare quella luce e quel senso di protezione perché la Madonna è talmente luminosa… e poi come appoggiata alle spalle, protegge quel prete, nero. 47 edda nadali 48 Mi si raccomanda di chiudere le finestre perché gli operai sono e>tracomunitari… mi precipito ad aprire le finestre e vedo questo ragazzo che è imbragato e appeso ad una corda “Alpinista” con perizia e agilità scende, sale, percorre le pareti non trascurando niente. Chiedo di poterlo fotografare. È contento ed io felice e consapevole del regalo ricevuto. 50 Oggi Kajal è molto stimata. Io che sono stata testimone diretta, in una seduta di massaggio, posso dire che la sua pacatezza e serenità creava un'atmosfera rilassante e familiare. Io ero molto emozionata, ma felice di poter trasmettere con le mie fotografie una rappresentazione di appagante integrazione. maria rita neri 52 Il dilemma dei fotografi: colore non colore. Guardando le ragazze la risposta c’era già, siamo tutti figli del sole!!!!!! lina pampalon 54 …il parlare con lei, vedere il maestro che ci controllava e dava i consigli, la condivisione di questo importante progetto ci fa capire che il processo di integrazione si sta pienamente realizzando. Come si può nei ritagli del nostro tempo non pensare che il colore della pelle sia per loro un ostacolo. maria passano 56 Queste due esperienze in luoghi tanto differenti mi hanno fatto entrare nell’animo di queste persone che non conoscevo e che ora apprezzo profondamente. 58 Nella sua lavanderia si può ammirare l’efficienza, la professionalità, l’attenzione e gentilezza per i clienti. …La dedizione al suo lavoro, lo sguardo attento ai bisogni degli altri sono il prezioso insegnamento che le viene dalla sua numerosa famiglia di origine, ben nove tra fratelli e sorelle. 59 renata pedrazzi 60 A Thomas e alla sua famiglia dedico con affetto queste foto, “momenti” della loro vita. sara peirano 62 La Signora Dolor non le abbandona, anzi le segue e le coccola, promuovendo per loro una integrazione che va oltre il rapporto lavorativo. …insomma la lingua del Cuore, è stata proprio inventata da lei! candida portalupi 64 Cercava un lavoro e la signora Patrizia Manzella l’ha accolta nello staff delle sue commesse insieme a due sorelle provenienti dall’Equador offrendogli sicurezza, e adesso Sarr vendendo ogni giorno focaccia e pesto si sente anche “genovese”. È arrivato in Italia nel 1995, lavora in tre negozi nel centro di Genova tra pietre dure, lane e sete che accolgono con i loro colori sgargianti i suoi clienti creando la magia di un pezzetto di India. antonietta preziuso 66 Il colore e le emozioni che coinvolgono ed avvolgono il pubblico si sprigiona in modo dirompente dalle loro musiche e danze. Fra luce e penombre scorrono innanzi a noi rappresentazioni di gioia, paura, felicità, angoscia e dolore, ovvero “visioni di vita”. 68 nel nostro tempo, seguire yoga ed ayurveda non è una necessità, è un dovere. Ogni individuo deve dedicarsi a costruire uno stile di vita che faccia fiorire la gratitudine. Ritmi, Melodie, energia ed emozioni da giovani immigrati. 69 ernestina russo 70 Richard è in Italia da 14 anni, ha lavorato e lavora come muratore, falegname e portinaio. Il suo parlare italiano speditamente gli permette di vivere e godere di più la nostra città. I vestiti, la musica, i colori, l’ambiente tinto da forti sonorità reggae e africane mi hanno emozionato il cuore. Questo ho provato. Dayana lavora come benzinaia. Lava i vetri delle automobili e i suoi sogni traspirano attraverso i segni che l’acqua e lo straccio creano. Con questa zoomata ho voluto raccogliere la sua allegria di mamma e la gioia di vivere in questa città. sabine suhling 74 L’affetto, l’accoglienza con cui i compagni e le maestre del “Maria Luigia” lo accolgono è il primo passo… è una compagnia che gli trasmette il gusto della vita: ora ha amici con cui stare… e non solo a scuola. 76 Più guardo le nostre foto e più mi rendo conto di cosa vuol dire aver accolto con fiducia queste persone che possono contribuire ad arricchire la nostra Italia. Quest’uomo possente, duro con gli atleti, umano, spiritoso e gentile, fiero del suo sport. Un uomo che esprime tutti i suoi sentimenti, che dalle Americhe ha scelto di vivere a Camogli… sul mare. 77 claudia valle 78 La sua integrazione nel tessuto genovese è partita proprio dal cuore della vecchia Genova, i vicoli. Il ristorante in cui attualmente crea le sue opere d’arte culinaria giapponese è situato in Canneto il Lungo, luogo dove si possono incontrare persone provenienti dai cinque continenti, praticamente un vero e proprio crocevia di popoli in miniatura. Più che una bottega, essa diventa una vera e propria culla del mondo, che accoglie amorevolmente tutti coloro che vi entrano, e che vede la coppia argentina sempre pronta a scambiare qualche parola o a offrire un fragrante thé, preparato con amore per i visitatori più cari. 80 “Ho capito”, disse Elsa “tu vuoi costruire una Storia, la mia Storia… e per fare questo, tu devi partire dal Vestito, dal mio Vestito. Solo allora saprai, tornerai qui e potrai comprendere anche cosa faccio ogni giorno in questo luogo.” 81 papa, senegal La prima volta che ho vista Papa, al nido, aveva 8 mesi: ho pensato che fosse finto. Due occhioni neri che sembravano fari luminosi, il nasino come una virgola all’insù, la bocca a bocciolo di rosa, due ganasce rotonde da mordere, era talmente pacioccone che sembrava il Cicciobello della mia infanzia. E poi era anche simpatico, di una simpatia che ti travolgeva e ti lasciava disarmata. Mi ricordo come mangiava la pizza: prendeva la salsa di pomodoro con le mani, impiastricciandosela su tutta la faccia, e lasciava tutto il resto. Oppure quando dormiva, sul passeggino, con la bocca aperta e un leggero russio, sembrava l’immagine della beatitudine. Non piangeva mai e le rare volte che succedeva sembrava il barrito di un cucciolo di elefante. E poi ho conosciuto Khady, la sua mamma, che mi ha aperto le porte di un mondo, di una comunità – quella senegalese-, alla quale non mi ero mai interessata da vicino. Ho cominciato a riconoscere i loro colori, le loro forme di saluto, i loro odori, la loro dignità e il loro orgoglio, i loro valori fermi della famiglia e della religiosità. Un mondo nuovo che mi ha conquistato. Non è facile convivere con la realtà degli immigrati. Richiede apertura, disposizione all’ascolto e alla condivisione, richiede pazienza; ma, in cambio, ricevi calore e amicizia. Per quanto mi riguarda, la scommessa è vinta. Oggi Papa ha 6 anni, sono diventata la sua “madrina” o, come dice Khady, la sua “mamma bianca”. Ogni giorno lo prendo a scuola, lo porto a giocare, mangiamo insieme poi lo accompagno da Khady. E, a modo mio, vivo una “maternità” insperata. 82 foto di Orietta Bay indice 84 H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H Flavia Arpe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Orietta Bay. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Piera Cavalieri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Mara De Chigi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Giovanna De Franchi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Sabrina De Polo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Roberta Fassio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Lara Festari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Marcella Giorgetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Felicia Gustavino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 Dania Marchesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 Gabriella Mari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Antonella Meride. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 Edda Nadali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 Maria Rita Neri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 Lina Pampalon . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54 Maria Passano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 Renata Pedrazzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 Sara Peirano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Candida Portalupi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64 Antonietta Preziuso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 Ernestina Russo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70 Sabine Suhling . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 Claudia Valle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78 000.mumagenova.it 000.*romotorimuseimare.org