Terza lettura - Arena del Sole
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Terza lettura - Arena del Sole
DELITTO E CASTIGO Lettura a puntate del romanzo di Fëdor Dostoevskij Riassunto della terza lettura “Deliri” Alternanza Scuola Lavoro classe 1B del Liceo Classico Statale Marco Minghetti di Bologna a cura degli studenti: Clarice Agostini, Martina Naso, Giulia Severino tutor prof.ssa Francesca Frascaroli con la collaborazione prof. Massimo Pierpaoli Raskol'nikov si sveglia dopo un sonno tormentato: si rende conto, infatti, che alcuni dei suoi indumenti sono rimasti macchiati di sangue. Sa di doversene sbarazzare, ma è privo di forze e non riesce ad alzarsi dal divano. Alcuni forti colpi alla porta lo fanno ritornare alla realtà; entrano il portinaio e Nastas'ja, con un avviso dell'ufficio di polizia. Pur temendo di essere stato scoperto, il giovane si reca comunque al commissariato. Con suo grande sollievo viene a sapere di essere stato convocato solo per un'ingiunzione di pagamento. Non appena sente alcuni ispettori accennare al delitto di Alëna Ivànovna, Raskol'nikov perde i sensi. Quando si riprende, va subito alla ricerca di un luogo in cui nascondere gli stracci insanguinati e decide infine di occultarli sotto a una pietra. Raskol'nikov si reca poi da Razumichin, il suo unico amico, che lo accoglie in casa propria, ma anche la sua ospitalità non gli è d’aiuto. Quasi immediatamente si pente della decisione presa, cerca di raggiungere la porta per andarsene, però sviene di nuovo. Si risveglia a casa sua; intorno a lui ci sono molte persone, ma riconosce solo Razumichin e il medico Zosimov. Infatti la sua febbre era salita, facendolo delirare nel sonno. Raskol'nikov chiede preoccupato di cosa egli abbia parlato durante il delirio del sonno provocato dall’attacco di febbre, e scopre di non aver detto niente di compromettente. Assiste in seguito a un'animata discussione tra i presenti, relativa al presunto colpevole dell'omicidio dell’usuraia, ovvero un imbianchino che si trovava a lavorare presso l’appartamento sottostante a quello della donna e della sorella.