Berlusconi lavora all`alleanza Salvini lo incontrerà (ma frena)
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Berlusconi lavora all`alleanza Salvini lo incontrerà (ma frena)
Berlusconi lavora all'alleanza Salvini lo incontrerà (ma frena) E leglùsta vuole programmi condivisi e primarie: «A oggi andremmo da soli» ROMA Si gode il successo Berlusconi, con la «giusta serenità» come dicono i suoi, e senza lasciarsi andare a trionfalismi. Quello dei ballottaggi per le Comunali è stato «un risultato importante», ribadisce, che dimostra come «siamo ancora vivi e vegeti anche se pensavano o speravano che saremmo scomparsi», e sul territorio si sono registrate anche «vittorie simboliche di grande peso come quella a Venezia e quella ad Arezzo, roccaforte del renzismo». Ma l'ex premier - che rimarrà ad Arcore anche oggi e volerà a Roma solo domani per fare il punto con i suoi, incontrare Verdini e probabilmente tenere l'atteso faccia a faccia con Matteo Salvini, annunciato dallo stesso leader leghista sa bene che il lavoro da fare per ridare forza vincente al centrodestra e alla sua FI è lungo e difficile. Al momento infatti gli accordi unitari pur raggiunti sul piano locale, non sono il segnale che il centrodestra sia pronto a riunificarsi a livello nazionale. Certo, nessuno nega che l'esigenza ci sia, a partire da Salvini. Che ieri si è sentito a lungo al telefono con Berlusconi, per confrontarsi e prendere contatti per il rendez-vous. Che non esclude affatto accordi futuri, ma che pianta anche pa- letti: il primo è che si trovi un'intesa sui programmi, e per parlare di questo «mi vedrò presto con Berlusconi, stiamo preparando un governo alternativo, vediamo se lui è interessato alle nostre proposte, ad oggi andremmo da soli»; la seconda è che, se e quando sarà il momento, il leader del centrodestra venga scelto «con le primarie». Che il leader leghista sente di poter vincere. Se i rapporti restano tesi nella coalizione - Ncd e Lega si guardano in cagnesco, ma anche da FI Brunetta sfida Alfano a «far cadere Renzi, o non è credibile» -, è tutta da decidere la strategia da tenere d'ora in poi in Parlamento. Non c'è dubbio che Berlusconi non voglia fare favori a Renzi, che sente «in grande difficoltà, il vento è girato». Ma nemmeno si intuisce la voglia di sferrare colpi mortali, visto che l'ex premier sa come oggi il suo schieramento non sia pronto ad andare alle elezioni. Piuttosto ci si guarda attorno per capire se si potranno aprire spazi utili per portare a casa qualche risultato. Maurizio Gasparri ammette che sono in corso sondaggi informali tra vari esponenti di vari partiti per verificare se «ci sia spazio per modificare la legge elettorale: staremo a vedere, certo per noi sarebbe molto importante tornare al premio di coalizione al posto di quello alla lista...». 70 Discorso che potrebbe finte- i deputati che ressare anche Denis Verdini. fanno parte L'ex coordinatore dovrebbe ve- del gruppo dere nelle prossime 48 ore Ber- parlamentare lusconi per quello che potreb- di Forza Italia. be essere l'ultimo colloquio da II Pdl nel 2013 senatore «azzurro»: la voglia di aveva ottenuto strappare per costituire un 98 seggi gruppo autonomo a Palazzo alle Politiche Madama che supporti le riforme costituzionali e anche «alcune riforme sensate in campo fiscale» c'è sempre, e la freddezza che i vertici azzurri i senatori che ostentano nei suoi confronti fanno parte non aiuta a immaginare marce del gruppo indietro. Nemmeno il buon ri- parlamentare sultato delle Amministrative, di Forza Italia. dicono i suoi, da solo cambia le II Pdl aveva cose, anche perché «è stato ot- preso 98 seggi tenuto soprattutto grazie alla a Palazzo Lega». Ma una riapertura sulla Madama legge elettorale e le riforme, o almeno da parte di un Berlusconi più conciliante la concessione ai ribelli della «libertà di coscienza» nel voto, potrebbero cambiare le cose. E per saperlo non resta che aspettare. Paola Di Caro © RIPRODUZIONE RISERVATA Alleanze II 31 maggio alle Regionali il centrodestra ha vinto in Liguria e in Veneto, dove l'alleanza con la Lega è stata determinante. Vittoria anche nei capoluoghi Venezia, Arezzo, Matera ed Enna. «Quando il centrodestra corre unito si vince», ha detto Silvio Berlusconi Uno dei primi passi per riallacciare le vecchie alleanze, Berlusconi lo farà in un prossimo incontro con il leader della Lega Matteo Salvini, che pone però dei paletti ben precisi Perla Lega è necessario che si trovi un'intesa sui programmi, altrimenti FI e il Carroccio seguiranno strade diverse. Inoltre, Salvini insiste sulle primarie per la scelta dei futuro leader di centrodestra Un ostacolo importante alla reunion tra Lega e Forza Italia è il partito di Angelino Alfano: con il Nuovo centrodestra non solo Salvini rifiuta di allearsi, ma anche tra gli azzurri ci sono resistenze nei confronti di una forza che continua a sostenere il governo Renzi Altro nodo, tutto interno a Forza Italia, è l'indebolimento dei partito: dopo l'addio dei fittiani, l'ex coordinatore Denis Verdini potrebbe presto lasciare Berlusconi con un gruppo di suoi