Lavorazioni per deformazione plastica-Estrusione
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Lavorazioni per deformazione plastica-Estrusione
ITIS “G. Galilei” AREZZO TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO LAVORAZIONI PER DEFORMAZIONE PLASTICA – ESTRUSIONE CLASSE 3° MECCANICI Pagina 1 di 2 ESTRUSIONE Estrusione = lavorazione per deformazione plastica a freddo o caldo con riduzione della sezione e allungamento. La deformazione si ha facendo passare il materiale semilavorato attraverso un foro sagomato con la sezione uguale a quella del semilavorato che si vuole ottenere grazie all’azione di una forza esterna che spinge il materiale, il quale si deforma e assume progressivamente la forma finale. Questa operazione sfrutta la proprietà tecnologica di estrudibilità del materiale. Si ha deformazione per compressione in un unica direzione il materiale, già fibroso perché è stato precedentemente laminato, acquista una fibrosità ancora più marcata, inoltre la deformazione progressiva lo incrudisce, e quindi variano le sue proprietà meccaniche semilavorato prodotto fortemente anisotropo e maggiormente resistente aspetti da considerare all’impiego, in particolare se l’oggetto deve resistere a forze considerevoli. Funzionamento (schema fig. 5.62 pag. 174) C’è una matrice che porta il foro sagomato ed è sostenuta da un supporto ed è posizionata alla base di una camera aperta; il materiale, contenuto nella camera aperta viene spinto attraverso il foro per mezzo di una forza di spinta applicata da una pressa idraulica (oleodinamica) il materiale si deforma diminuendo la sua sezione (schiacciamento) e aumentando la sua lunghezza (allungamento); questo perché la deformazione avviene a massa costante volume costante. I pezzi che si ottengono possono essere semplicemente pezzi estrusi oppure profilati con sezioni specifiche, anche complesse (serramenti in alluminio), comunque la sezione deve avere almeno un asse di simmetria. Metodi di estrusione Estrusione diretta (schema fig. 5.63 e 5.64 pag. 174) Aspetti caratteristici: • punzone pieno; • matrice forata sul fondo di un contenitore; • assenza di gioco fra contenitore e punzone; • avanzamento del materiale nel verso della forza di spinta estrusione diretta; • in fondo al contenitore deve rimanere una piccola quantità di materiale (sfrido) taglio dal materiale estruso sotto la matrice ed eliminazione dello sfrido; • punzone con mandrino sporgente estrusione di pezzi cavi con cavità passante, massello iniziale con preforo Estrusione idrostatica (schema fig. 5.65 pag. 175) Aspetti caratteristici: • punzone pieno; • matrice forata sul fondo di un contenitore; • assenza di gioco fra contenitore e punzone; • materiale di dimensioni minori rispetto a punzone e matrice non c’è contatto sulle pareti fra materiale e contenitore minore attrito • contenitore con liquido (incomprimibile) fra materiale e punzone azione del punzone sul materiale non diretta ma mediata dal liquido • si può usare tutta la quantità di materiale introdotto nel cilindro • difficoltà di impiego per difficoltà di tenuta del contenitore nei confronti del lliquido Estrusione inversa o a rimonta (schema fig. 5.66 pag. 175) Aspetti caratteristici: • punzone forato al centro; • matrice forata sul fondo del punzone • contenitore con fondo chiuso; • assenza di gioco fra contenitore e punzone; • avanzamento del materiale nel verso opposto a quello della forza di spinta estrusione inversa; • mancanza attrito fra pareti contenitore e materiale forza di spinta minore rispetto a estrusione diretta • lo sfrido sul fondo del contenitore è molto più piccolo rispetto all’estrusione diretta maggiore produttività; • punzone più debole • lunghezza dei pezzi estrusi limitata Estrusione ad impatto (schema fig. 5.67 pag. 175) Aspetti caratteristici: • punzone pieno; • matrice chiusa sul fondo di un contenitore; • gioco fra contenitore e punzone uguale allo spesso re del pezzo da produrre; • materiale in forma di disco sul fondo del contenitore; • assenza sfrido; ITIS “G. Galilei” AREZZO TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E DI PRODOTTO LAVORAZIONI PER DEFORMAZIONE PLASTICA – ESTRUSIONE CLASSE 3° MECCANICI Pagina 2 di 2 • il punzone colpisce rapidamente il disco di materiale il materiale rimonta intorno al punzone e prende la forma della matrice sul fondo • produzione di pezzi tubolari (cavi) di piccolo spessore (bossoli) • limiti sulle dimensioni dei pezzi realizzabili Operazioni di estrusione Estrusione a caldo: • materiali molto resistenti alla deformazione estrudibilità ↓ • forze di estrusione minori a parità di deformazione • problemi per ossidazione superficiale materiale • problemi di lubrificazione Estrusione a freddo: • materiali poco resistenti alla deformazione estrudibilità ↑ • forze di estrusione maggiori a parità di deformazione • buona finitura superficiale • buona precisione dimensionale • migliori caratteristiche meccaniche del prodotto (incrudimento) Materiale della matrice: • costituzione: tratto conico di imbocco (angolo adeguato per evitare ristagno di materiale) seguito da un tratto cilindrico di calibratura (finitura superficiale del prodotto) • il materiale con cui è costruita la filiera dipende dal materiale da estrudere; deve avere le seguenti caratteristiche: elevata durezza, elevata resistenza ad usura e abrasione, buona resistenza a caldo materiali utilizzati: acciaio da utensili temprato, metallo sinterizzato.