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Gita in val Ridanna Giornalino della Scuola Primaria di Zivignago www.ziviscuola.it www.icpergine1.it Numero 2 maggio 2012 Sommario: Mondo cooperativo pag. 2-4 Scienza pag. 5-16 Arte/Kunst pag. 17-23 Attualità - Arte pag. 24-26 Intercultura pag. 27-30 Proposte letture pag.31-39 Varie pag.40-44 Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 1 MONDO COOPERATIVO LA COOPERATIVA DEL CUORE: un po’ di storia La Cooperativa del Cuore della scuola di Zivignago è nata nell'anno scolastico 2002/2003, per auto-informarsi e per aiutare i bambini più sfortunati di noi. Il logo della cooperativa è il cuore; per sceglierlo gli alunni hanno partecipato a un concorso e hanno votato il loro preferito, cioè il cuore. In quell' anno sono stati fatti uno spettacolo e un mercatino di Natale, con la vendita dei lavoretti realizzati a scuola. I soldi ricavati sono stati dati ai bambini di Brezoi, in Romania. I soci hanno donato i soldi ai bambini di Brezoi perché c'era una maestra che aveva un padre che andava in Romania per aiutarli. Così abbiamo deciso di darli a lui. Nell'anno scolastico 2006/2007 il presidente era Kley Piccolotto e la vice presidente era Veronica Tasselli. Certi bambini della cooperativa avevano studiato gli alberi della scuola, così hanno vinto 2 concorsi indetti dalla Federazione Trentina delle Cooperative. Nell'anno scolastico 2007/2008 era ancora presidente Kley Piccolotto. Nell'anno scolastico 2007/2008, dopo aver fatto il mercatino, sono rimasti invenduti dei giocattoli. L'assemblea dei soci li ha spediti ai bambini di Brezoi. Nell'anno 2008/2009 il presidente era Filippo Ferrari e sono state fatte tante assemblee. Ogni anno è stato fatto almeno un mercatino. Poi, nell'anno scolastico 20010/2011, i soci sono andati a visitare la Cooperativa Sant’Orsola; lì ci hanno spiegato l'importanza dei frutti e della loro cooperativa. Notizie tratte dai libri sociali della Cooperativa del Cuore. a cura della classe V Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 2 MONDO COOPERATIVO INTERVISTA A ASJA PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA NELL’A.S.2008/09 Il giorno 25/4/2012 abbiamo intervistato per il giornalino Asja Martinelli, una ragazza che è stata presidente della Cooperativa Scolastica di Zivignago nell’anno scolastico 2008/09. In questa occasione le abbiamo rivolto alcune domande: “Cosa ti ricordi dei mercatini?” Lei ci ha risposto: “I mercatini erano un' attività che mi coinvolgeva tanto. Io e i miei compagni ci impegnavamo ad allestire il mercatino al meglio. Ognuno prendeva seriamente il proprio compito, ed accoglieva con gentilezza ogni cliente.” “Quali decisioni avete preso nelle assemblee?” “Abbiamo scelto di comprare una tv e quanti soldi donare ai bambini poveri.” “Perchè volevi diventare presidente?” “Mi sono candidata presidente perchè avevo piacere di dare il mio contributo.” “In che anni hai frequentato la scuola di Zivignago?” “Ho frequentato la scuola di Zivignago dal 2005 al 2009.” “Cosa altro ti ricordi della Cooperativa Scolastica?” “Era un bel modo per sensibilizzare i ragazzi su alcune problematiche.” Classe V Asja quando frequentava a Zivignago Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 3 MONDO COOPERATIVO INTERVISTA A IRENE PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA IN CARICA Poi abbiamo intervistato la presidente di quest' anno, Irene, e le abbiamo chiesto: “Perchè sei voluta diventere presidente?” E lei ci ha risposto: “Perchè sono una brava oratrice.” “Come sei riuscita a diventare presidente?” “Sono riuscita a diventare presidente con un discorso elettorale.” “Che decisioni ti ricordi di aver preso in assemblea?” “Ho deciso di dividere i soldi per donarli ai bambini poveri.” “Cosa ti è piaciuto dei mercatini?” “Mi è piaciuto che ci divertiamo e l'idea di donare dei soldi ai bambini più sfortunati di noi.” Classe V Volete aiutare la Cooperativa e le sue attività di beneficenza? Contattateci al numero 0461510477 o scrivete a [email protected] Per saperne di più visitate il sito della scuola ziviscuola.it Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 4 SCIENZA IL TULIPANO Caratteristiche Il tulipano, nome comune della Tulipa, appartiene alla famiglia delle Liliacee. Il tulipano è originario della Turchia. I colori del tulipano possono essere svariati e di tutte le tonalità. Essi possono essere sia nani che alti, ma, in ogni caso, soavemente profumati. Il periodo della fioritura va da marzo a maggio. Storia L’ Olanda è il principale coltivatore a livello mondiale di tulipani. In Europa, nel 1554 il flammingo Ogier Ghislain de Busbecq spedì alcuni bulbi al botanico Carolus Clusius, responsabile dei giardini reali Olandesi. Clusius sviluppò molte varietà di tulipani di diversi colori e forme. Per il valore decorativo, ma anche gastronomico, divenne una merce di lusso e il prezzo crebbe rapidamente. Si contrattavano in casa del mercante Jacob van der Buerse (da cui prese il nome la Borsa). Coltivazione II terreno deve essere ricco di sostanze organiche, non umido, non argilloso, non compatto, bensì leggero. Il periodo di piantumazione è l'autunno. La profondità alla quale deve essere posto il bulbo è di 10/15 cm; tra un bulbo e l'altro si mantiene la distanza di circa 10-25 cm. I tulipani devono essere piantati in una zona soleggiata, ma nello stesso tempo riparata dai venti. Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 Classe V 5 SCIENZA A.S.U.C., = Amministrazione Servizi di Uso Civico Noi alunni di classe quinta di Zivignago stiamo facendo un progetto con l' A.S.U.C del Comune di Pergine e la collaborazione di Laura, una naturalista. A partire dagli anni trenta si pensò di realizzare questa associazione per controllare boschi, prati, pascoli e malghe. Qui a Pergine le prime notizie dell'A.S.U.C. risalgono all’anno 1947. I beni di uso civico non possono essere venduti, nessuno potrà usare lo strumento dell'usucapione e, se un privato ne occupa un terreno, non ne acquista alcun diritto. In Trentino ci sono novantotto associazioni A.S.U.C. in circa cinquanta comuni. Il sessanta per cento di seicentomila ettari sono di proprietà collettiva. Malga Montagna Granda in Panarotta «Non abbiamo ereditato la natura dai nostri padri ma l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli.» Dove c' è l' A.S.U.C. la vita è migliore! Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 6 SCIENZA Noi bambini della classe prima con l'aiuto dell'esperta Sara Martinelli, nel mese di febbraio, abbiamo fatto la carta riciclata: è stata una bellissima esperienza e ve la vogliamo raccontare con parole e foto. Prima a gruppi abbiamo fatto tanti pezzettini di carta e li abbiamo messi in un contenitore. Poi abbiamo aggiunto L'indomani mattina abbiamo l'acqua e abbiamo lasciato i frullato i pezzetti di carta pezzetti di carta in ammollo in ammollo. per tutta la notte. Quando i pezzetti di carta erano diventati come dei fili abbiamo versato il frullato in un contenitore. Successivamente abbiamo preso il telaio con il sopratelaio messo sopra e tenendoli fermi li abbiamo affondati nel frullato. Dopo ancora abbiamo poggiato tutto sopra lo strofinaccio e abbiamo tolto il sopratelaio. Poi abbiamo capovolto il telaio con sopra la carta frullata e abbiamo tolto l'acqua in più con la spugnetta. Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 Dopo li abbiamo tirati su e li abbiamo fatti gocciolare un po'. In seguito abbiamo tolto il telaio e sul “foglio di carta frullata” abbiamo fatto qualche timbro. 7 SCIENZA Successivamente abbiamo ricoperto il “foglio” con l'altra metà dello strofinaccio e lo abbiamo poggiato sopra una tavola. Subito dopo lo abbiamo coperto con un'altra tavola e a turno ci siamo messi sopra come pesi. Infine abbiamo tolto tutti i fogli dalla pressa e li abbiamo stesi sui banchi per farli asciugare. OGNUNO DI NOI HA REALIZZATO UN QUADRETTO CON LA CARTA RICICLATA E LO ABBIAMO REGALATO AL PAPÀ PER LA SUA FESTA. Classe prima Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 8 Gita ai Lavini di Marco Alcuni alunni della classe terza sono andati a osservare le impronte dei dinosauri ai Lavini di Marco. Con loro c'erano le mamme, i papà, i cugini, i fratelli e le sorelle, … Appena arrivati a Rovereto siamo entrati nel “Museo civico di Rovereto”, abbiamo conosciuto la nostra guida e visitato il Museo. Davanti all'entrata del Museo abbiamo visto tre testuggini di razza “caretta” in scala di crescita, il guscio era fossile, ma i tessuti erano ricostruiti. La guida ci ha fatto vedere un vitello imbalsamato con due teste. Sempre al Museo abbiamo visto tantissime specie di animali e insetti e uno scheletro di orso delle caverne e ossa di dinosauro (ricostruite). In una vetrina c'erano tanti tipi di conchiglie grandi e piccole e poi dei crostacei. In una conchiglia gigante c'erano due padelle. In un'altra vetrina c'era un' ammonite enorme del triassico Superiore. La guida ci ha fatto vedere in una vetrina delle pietre che erano classificate per i minerali contenuti. Abbiamo visto delle teche con all'interno degli insetti bellissimi e farfalle. Queste farfalle erano attaccate con degli spillini di ferro e silicone. Quando siamo usciti dal museo alcuni di noi hanno preso un libretto che parla dei Lavini di Marco e del Museo Civico di Rovereto. Quindi siamo partiti con le macchine, seguendo la guida, per arrivare ai 9 Avventure scolastiche - n.2 Lavini di Marco… maggio 2012 La guida ci ha mostrato due sassi tutti e due con delle caratteristiche particolari: uno aveva dei solchi scavati dall'acqua e l'altro aveva il calco di alcune conchiglie. Ora sappiamo perché ai Lavini c'è stata la frana: è stata causata dall'argilla presente sotto gli strati di roccia, infatti c'era molta argilla lì. Abbiamo percorso un sentiero sassoso dove c'erano delle impronte, dove si potevano trovare delle selci. Abbiamo osservato le impronte dei dinosauri carnivori ed erbivori, non le abbiamo toccate perché non ci lasciavano. Tutte le impronte erano su una parete obliqua. Su quella antica spiaggia vivevano i carnivori, mentre gli erbivori erano solo di passaggio. La guida ci ha fatto osservare delle impronte più lontane e delle impronte più vicine tra loro; quelle più lontane indicano che il dinosauro si stava muovendo velocemente e quelle più vicine sono le impronte di un dinosauro che in quel momento camminava lentamente. La guida ci ha spiegato che c'erano più dinosauri carnivori che erbivori perché là sulla spiaggia non c'era molta vegetazione Quando eravamo andati sul sentiero la guida ci ha fatto osservare l'ambiente per vedere le differenze tra spiaggia e montagna e così capire che i dinosauri vivevano in un ambiente molto diverso dal nostro. Siamo entrati in una grotta dove c'era un cannone delle prima guerra mondiale. Quando passavamo sul sentiero la guida ci ha detto che là in quel posto c'è un planetario dove si va a osservare le stelle. Il ritrovamento delle impronte ha fatto capire che là non c'era solo un grande mare, ma anche delle isole. Appena finito di guardare le impronte dei dinosauri abbiamo percorso un sentiero boscoso e siamo arrivati al punto di partenza, cioè il parcheggio dove ci siamo fermati a bere, a mangiare e a giocare nel bosco. 10 Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 Per noi questa gita ai Lavini di Marco è stata interessante perché abbiamo scoperto cose nuove, inoltre ci siamo divertiti saltellando e arrampicandoci sulle rocce. Le mamme rappresentanti di classe sono state brave a organizzare questa gita. Gli alunni di classe terza Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 11 SCIENZA Oggi una compagna di classe terza ha portato a scuola una salamandra e noi l'abbiamo osservata. La salamandra è un piccolo anfibio che vive in luoghi umidi. Il suo corpo è tutto nero, ma sul dorso e sul capo ha delle strisce e delle macchie gialle. Ha una coda lunga e le sue zampe sono corte: quelle anteriori hanno quattro dita, mentre quelle posteriori ne hanno cinque. Ai lati della testa ha dei piccoli puntini neri che producono un veleno irritante: se un predatore la prende, lei spruzza il fastidioso veleno e il predatore la lascia andare. La sua pelle è viscida e quando la si tocca fa un po' impressione. A noi piace osservare le salamandre nel loro ambiente naturale. La salamandra fa parte degli animali vertebrati ed è un anfibio che può vivere fino a 20-25 anni e può arrivare a misurare fino a 20 cm. Vive nel sottobosco tra le foglie umide e la si può trovare soprattutto nelle giornate di pioggia, di sera o nelle ore notturne perché nelle giornate calde si nasconde nelle fessure delle rocce per ripararsi dal sole. È possibile vederla dalla primavera all'autunno, mentre in inverno la salamandra si nasconde in anfratti sotto terra. La fecondazione avviene in estate mentre la nascita dei piccoli avviene solo nella primavera successiva. I piccoli di salamandra vivono nell'acqua e respirano con le branchie esterne, subiscono una metamorfosi e possono uscire dall'acqua solo quando le branchie si sono riassorbite. SCIENZA I nemici delle piccole salamandre sono le bisce e i pesci, mentre i nemici delle salamandre adulte sono le volpi, i gatti selvatici ed altri animali che vivono nel bosco. Da loro si difende segnalando la sua pericolosità con i colori vistosi e con un liquido urticante che spruzza in bocca ai predatori. La salamandra si nutre soprattutto di lombrichi, lumache, vermi e ragni. Oggi le salamandre rischiano di scomparire perché i contadini usano troppi veleni in agricoltura e perché l'uomo rovina il suo habitat continuando a costruire usando il cemento. Classi II e III Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 13 SCIENZA Lunedì 23 aprile siamo andati a visitare l'Ortinparco di Levico e abbiamo visto delle piante e dei fiori sistemati nei luoghi e nei contenitori più strani. All'entrata del parco c'erano delle taniche appese a dei paletti con dentro delle piante fiorite. Lungo le stradine c'erano degli alberi piantati in enormi vasi fatti con dei bidoni metallici colorati e nei prati si potevano osservare delle composizioni di fiori e verdure molto particolari. Una fra le idee che ci è piaciuta è stata quella dei tubi di plastica colorati che uscivano dal terreno come dei serpenti con dentro delle piantine di insalata e radicchio rosso. Molto belli ed originali erano anche i pneumatici intagliati in modo da creare dei cestini per i fiori. Quattro bellissime sculture costruite con dei listelli di legno ed abbellite con dei fiori coloratissimi erano sistemate in mezzo ad un giardino. Nei prati abbiamo potuto ammirare anche delle distese di tulipani come quelli che abbiamo piantato noi nell'orto della scuola. Sotto un albero abbiamo visto anche una poltrona rivestita con del muschio e una serie di vecchie televisioni rotte che all'interno dello schermo contenevano dei fiori colorati. Alcuni ombrelli bianchi aperti ed appoggiati sul prato contenevano delle piantine d'insalata e di radicchio. Per fare un'attività ci siamo sistemati sotto un enorme tendone insieme ai bambini di altre scuole e due signorine ci hanno parlato dei vari tipi di semi. Abbiamo preparato dei cerchi di carta riciclata sui quali abbiamo messo dei pezzettini di foglie di menta profumata e dei semini di menta piperita. Visitare il parco e fare il viaggio in treno è stato bellissimo ma purtroppo siamo stati sfortunati perché il cielo era coperto di nuvoloni grigi, era abbastanza freddo e pioveva. Classe II 14 Avventure scolastiche - n.2 SCIENZA Martedì 24 aprile durante l'ora di scienze è arrivata in classe Vittoria, una signora che studia bachicoltura. Vittoria ci ha spiegato e fatto vedere come si lavorava la seta. Il baco da seta nasce da piccolissime uova deposte da una farfalla. Al momento della nascita è lungo solo 2-3 millimetri. Si nutre solo di foglie di gelso e dopo quattro mute si prepara a diventare una crisalide. Per fare ciò deve chiudersi in un involucro detto bozzolo. Il baco fabbrica il bozzolo emettendo da sotto la bocca un filo di seta resistente. Durante questa operazione il baco si fissa ad un rametto. In questo momento i bozzoli vengono tolti dalle fascine e vengono posti in forni a 80-90 gradi per impedire lo sfarfallamento. I bozzoli secchi vengono immersi in acqua calda in un paiolo di rame coperto con un coperchio forato per impedire che i bozzoli galleggino. La sostanza che cementa e unisce i fili di seta in questo modo si scioglie; questo procedimento è chiamato MACERAZIONE. Successivamente avviene la SCOPINATURA. I bozzoli vengono spazzolati per togliere lo sporco e per trovare l’inizio del filo di seta. Con la FILATURA i fili di seta di più bozzoli vengono raggruppati e attorcigliati insieme per formare un filo più o meno sottile. Quest’ultimo passa attraverso l’occhiello di un attrezzo chiamato filandina. I bozzoli cominciano a rigirarsi all’interno della bacinella d’acqua e a srotolarsi formando una matassa di seta. Classe III Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 15 SCIENZA GLI STRUMENTI PER LA TRATTURA Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 16 ARTE / KUNST ArtisticaMENTE E LA TRIDIMENSIONALITA’ New York ist groß, toll, voll verkehr, hoch, hell, interessant, schön, extravagant und voll Wolkenkratzer. Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 17 ARTE ATTUALITÀ / KUNST Questo lavoro mi è piaciuto perchè abbiamo lavorato insieme e abbiamo costruito i grattacieli con i giornali. Ci siamo divertiti. (Paolo) Io ho scelto New York perchè ci vivono i miei zii. (Arbi) Il lavoro è stato bellissimo perchè era di precisione e guardandolo mi sembra di essere lì in quella città enorme, New York. (Elisabetta) Che bello è stato! Mi sono divertito a fare i palazzi e a vederli in 3D. (Lorenzo D.) Mi è piaciuto perchè è la città che mi piace di più al mondo e desidererei molto andarci. Vorrei vedere i grattacieli visti di notte come nel disegno tridimensionale che abbiamo costruito. (Emily) Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 18 ARTE ATTUALITÀ / KUNST ArtisticaMENTE MIRO’ Mirò ist anders, sehr bunt, toll, surrealistisch und fremd. Er benützt Linien und Formen, Tiere, Treppen und schwarze dekorationen. Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 19 ARTE ATTUALITÀ / KUNST Mi è piaciuto perchè ho potuto modificare gli animali a mio piacimento. Tutti i colori e le forme così strane mettono molta allegria! (Giorgia) Mi piacciono i colori che usa Mirò e le figure di animali un po' scombinate. Mi è piaciuto anche inventarli: è stato molto divertente! (Alice) Quando ho visto per la prima volta i disegni di Mirò mi sono sembrati strani e buffi, ma poi ho capito che voleva dimostrare qualcosa. Mi è piaciuto perchè con la sua tecnica ho potuto disegnare cose reali in modo astratto e ho usato colori primari. In questo modo ho usato la mia fantasia e mi sono divertita. (Amna) Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 20 A me piace Mirò perchè lavorare con le forme e i colori è divertente! (Artina) Che divertente disegnare animali come Mirò! Però non dovevamo disegnare animali qualunque, ma animali un po' diversi come li vedi nella tua testa. E' stato divertentissimo realizzare questo lavoro! (Benedetta) Mi è piaciuto molto Mirò perchè potevamo usare la fantasia e dei colori bizzarri. (Gaia) Con Mirò potevo immaginare un animale, trasformarlo e colorarlo in modo differente dalla realtà.(Bilal) Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 21 ARTE ATTUALITÀ / KUNST ArtisticaMENTE MASCHERE NAVICELLE E IL RICICLAGGIO A me è piaciuta la maschera perchè per fare i capelli ho usato pezzettini di carta ed è stata un'esperienza davvero bella! (Adem) Mi è piaciuto fare la maschera perchè abbiamo potuto costruirla come volevamo, senza che le maestre ci dicessero il modo. (Valeria) ARTE / KUNST Mi è piaciuto questo lavoro perchè abbiamo dovuto riciclare molte cose e scambiarci gli oggetti. (Thomas) Mi è piaciuto fare la navicella perchè avevamo fatto lo spettacolo. (Davide) Mi è piaciuto molto lavorare perchè si usavano oggetti e materiali che noi avremmo buttato via. Con la fantasia abbiamo creato delle maschere fantastiche. (Samuele) Mi è piaciuto costruire la navicella perchè è stata una cosa molto impegnativa e abbiamo usato oggetti che di solito non usiamo a scuola. (Alex) Che bello è stato costruire questa maschera! Perchè abbiamo potuto riciclare tanti oggetti e materiali. Portare a scuola cose che solitamente non si portano è stato bellissimo. (Lorenzo A.) A me è piaciuto fare la maschera decorandola e facendola diventare uno strano alieno. Mi piacerebbe rifarlo! (Valentina) Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 23 ATTUALITÀ DAMIEN HIRST ALLA TATE MODERN DI LONDRA In questo articolo parleremo delle opere d’arte di Damien Hirst, uno degli artisti contemporanei più famosi, esposte alla Tate Modern di Londra. Il tema principale delle sue esposizioni è la morte che viene rappresentata con corpi di animali imbalsamati immersi in formaldeide (specie di gelatina azzurra). Gli animali utilizzati sono: capre, pesci di ogni tipo, mucche, ed un animale particolare come lo squalo tigre. L'artista compone le sue opere utilizzando anche le farfalle, formando dei quadri colorati in modo creativo. Queste opere sono state contestate dagli animalisti, poiché i soggetti sono animali morti. Hirst si è difeso dicendo che sono animali ormai destinati al macello o già privi di vita. Squalo tigre in formaldeide . Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 24 ATTUALITÀ Oltre agli animali imbalsamati Hirst ha creato opere in cui molti oggetti d’uso quotidiano sono stati valorizzati in modo artistico: tre grandi scaffali con dietro uno specchio su cui sono state posate pasticche medicinali, delle padelle colorate appese al muro, un asciugacapelli acceso dentro un contenitore di plastica trasparente che tiene in aria una pallina da tennis da tavolo. Infine molti quadri sono stati realizzati allineando semplici puntini colorati, ottenendo in questo modo un effetto particolare. Quella della Tate è una mostra sorprendente, che fa capire come un artista può riuscire a trasformare oggetti comuni in opere d’arte. Composizione artistica con ali di farfalle In quest'opera, Hirst ha voluto mostrare le interiora di una mucca dividendola a metà, permettendo così ai visitatori di passare al suo interno Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 25 ATTUALITÀ Internet e virus Joseph Carl Robnett Licklider fu l'inventore di Internet. Era statunitense; nacque nel 1915 e morì nel 1990. Già nel 1962 Licklider formulava l’idea di una rete globale del computer, anticipando quello che sarebbe stato Internet, “la rete delle reti” pubbliche. Internet ha contribuito a modificare l'economia mondiale. Molte persone erano favorevoli a Internet perché così potevano comunicare a distanza, altre invece erano contrarie perchè Internet poteva portare virus. I virus in informatica In informatica un virus è un programma che è può infettare dei file in modo da riprodursi facendo copie di se stesso, di solito senza che l'utente se ne accorga. Coloro che creano virus sono detti virus writer. Un virus in genere può danneggiare direttamente solo il software della macchina che lo ospita, però non è escluso che faccia danni anche all’hardware, ad esempio causandone il surriscaldamento, oppure fermando la ventola di raffreddamento. “Nell'uso comune il termine virus viene frequentemente ed impropriamente usato come sinonimo di malware, indicando quindi di volta in volta anche categorie di infestanti diverse.“ da Wikipidia Buone pratiche Per mantenere al sicuro il computer ci sono vari programmi “cancella virus”, ad esempio: •AVG Free 9.0 •Avira E molti altri! Questi programmi ti avvisano quando trovano un virus nel computer e poi lo cancellano. Fonti: Wikipedia e Yhaoo Classe 5 Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 26 INTERCULTURA ALBANIA L' Albania è uno stato della penisola balcanica situato nel sud-est dell'Europa. Confina con il Montenegro a nord, con il Kossovo e con la Macedonia a nordest e con la Grecia a sud. Le sue coste sono bagnate dal mar Adriatico e dal mar Ionio. La capitale è Tirana. La lingua ufficiale è l'albanese. L'Albania è suddivisa amministrativamente in 12 prefetture o “contee”, a loro volta suddivise in 36 distretti. Vi sono poi 351 comuni. Il clima in pianura è mediterraneo, invece in montagna il clima è continentale. In Albania ci sono numerose bellezze naturali, storiche e artistiche. La storia La popolazione in Albania è di origine greca. In Albania ci furono 3 importanti colonie greche: Apollonia, Epidamnos-Dyrrachion e Lisson. Il territorio del Principato dell'Albania nel 1478 entrò a far parte dell'Impero Ottomano. Il Papa ipotizzò addirittura una crociata contro gli Ottomani. Le scintille iniziali della prima guerra balcanica nel 1912 furono innescate anche dalla rivolta albanese avvenuta tra il 1908 e il 1910. Il 28 novembre 1912 l'Albania venne dichiarata indipendente. Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 27 INTERCULTURA Il regime monarchico fu rovesciato nel 1939, quando l'Albania fu occupata dall'esercito italiano. Dal 1946 al 1990 l'Albania fu uno stato nazional-comunista estremamente isolazionista. Nel periodo 1967 -1990 tutte le religioni furono proibite per legge. Nel 1991 si tennero le prime elezioni libere. Attualmente l'Albania sta conducendo un percorso di adesione dell'Unione Europea. Capo dello Stato è il Presidente della Repubblica, eletto dall'Assemblea. Le forze armate albanesi sono supervisionate dal Quartier Generale dello Stato Maggiore. Lezhe – tomba di Skenderbeg Il sistema socio-economico attuale dell'Albania è considerato quello di un “Paese in Via di Sviluppo”, ma la sua economia continua a crescere. L'Albania ha un solo aeroporto internazionale:l'Aeroporto Internazionale di Tirana. La rete ferroviaria albanese è di fatto sconnessa delle reti dei paesi circostanti. Attualmente tutte le principali città albanesi sono collegate fra loro con strade statali. Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 Classe V 28 INTERCULTURA MONTEPULCIANO Montepulciano vanta una storia ricca di eventi: secondo una tradizione diffusa nel XV secolo, il centro sarebbe stato fondato da Porsenna, Lucumone di Chiusi, subito dopo la cacciata da Roma del re Tarquinio il Superbo. Chiusi era allora un importante centro etrusco. A Montepulciano si può gustare un piatto tipico toscano, i migliacci. Essi sono focacce salate a base di farina gialla e uva passa. Dei migliacci furono offerti ad alcuni adolescenti della famiglia dei Cerchi, dei Portinari e dei Bronti nel Palazzo del Podestà di Firenze in occasione dei primi scontri tra le famiglie dei guelfi neri e bianchi. Essendo i migliacci avvelenati, fecero stare male chi li mangiò e addirittura sei persone morirono ( quattro Cerchi, un Portinaio e un Bronti ). Vi consigliamo di vedere i 4 monumenti più importanti che sono: Piazza Grande Duomo Pozzo de' Grifi e de' Leoni Palazzo Comunale Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 29 INTERCULTURA FIRENZE L'origine di Firenze risale al periodo degli Etruschi. Secondo alcuni storici , gli Etruschi di Fiesole si stabilirono per primi nella valle dell' Arno. Più tardi i Romani, dopo la guerra sillana, occuparono questa fertile località. I veterani di Cesare fondarono sulle rive del fiume la colonia dall'augurale nome di “Florentia”. S.Miniato, apportatore del Cristianesimo, fu qui martirizzato nel III secolo. Durante le invasioni barbariche Firenze subì le dure sorti dalle altre città italiane Chiesa di S. Maria del Fiore Chiesa di S. Lorenzo Tra i numerosi monumenti quelli che vi consigliamo di visitare sono: • Chiesa di S. Maria del Fiore • Chiesa di S. Lorenzo • Chiesa di S. Maria Novella • Chiesa Americana di S. Giacomo • Fortezza dal Basso • Chiesa di S.Marco • Palazzo Vecchio • Galleria degli Uffizi Galleria degli Uffizi classe V Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 30 La storia di Cipì 2° puntata Classe prima Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 31 Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 32 Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 33 Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 34 Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 35 Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 36 Continua……. PROPOSTE LETTURE L'incredibile storia di Lavinia AUTORE: Bianca Pitzorno ILLUSTRATORE: Emanuela Bussolati Casa editrice: Einaudi Ragazzi Un Natale freddissimo, a Milano, una bambina di nome Lavinia, sedeva sulle scale vendendo fiammiferi. Continuavano a passare persone da una parte all' altra e vedendo Lavinia, invece di comprarle i fiammiferi, la prendevano in giro. Attenti...non vi sto raccontando una fiaba, ma “L'incredibile storia di Lavinia”. Ad un certo punto, arrivò a salvare la povera bambina una fata che le regalò un anello magico. Questo le serviva, non solo per risolvere tutti i suoi problemi di sopravvivenza, ma anche per vendicarsi che l' avevano trattata male… degli adulti Non vi svelo la magia dell'anello, ma se leggerete questo libro la scoprirete da soli ... Questo libro lo ho capito solo dopo che la mia mamma e il mio papà me lo hanno spiegato, perché in alcuni tratti era difficile. Mi è però piaciuto perché, dopo averlo capito, mi è venuto da ridere. Io consiglierei di farlo leggere a dei bambini o bambine che vogliono ridere mentre leggono. Recensione di ASIA Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 37 Luis Sepùlveda Illustrazioni di Samona Mulazzani In questo libro si racconta la storia di un gatto che incontrò una gabbiana di nome Kengah che depose il suo primo uovo prima di morire perché era entrata nell’onda nera del mare… PETROLIO! Per fortuna aveva incontrato un gatto di nome Zorba che le fece delle promesse: non avrebbe mangiato l'uovo e quando sarebbe nato il pulcino ne avrebbe avuto cura e poi gli avrebbe insegnato a volare . Zorba chiamò in aiuto i suoi amici, altri gatti: Colonnello il capo, il Segretario, Rosa dei Venti e Pallino e con loro si prese cura dell’uovo. Quando l’uovo si schiuse nacque una gabbianella e Zorba decise di chiamarla Fortunata. Nella storia ci sono anche i topi cattivi che cercheranno varie volte di prendere la gabbianella che intanto cresceva. A un certo punto Zorba deve insegnarle a volare… Questo libro è stato molto divertente e parla di animali. Lo consiglierei a chi ama gli animali. Le illustrazioni mi sono piaciute. Recensione di Celeste Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 38 Gli Sporcelli Roald Dahl Illustrazione:Quentin Blake Casa editrice:Salani gl' istrici Questo libro parla di due persone cattive, sporche e brutte, proprio per questo si fanno chiamare GLI SPORCELLI. Essi sono malvagi e fanno scherzi orribili: come quando il marito mise una rana nel letto della moglie, o quando la moglie mise nel piatto del marito dei vermi ricoperti di pomodori al posto degli spaghetti, Un' arma che usavano GLI SPORCELLI è la colla non ti molla usandola per catturare gli uccelli. Recensione di Nicola Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 39 VARIE LA SCUOLA A ROMA L'istruzione dei bambini Romani dipendeva dalla loro classe sociale. I bambini delle famiglie più povere andavano direttamente a lavorare nei campi e non avevano nessun tipo di istruzione. I figli dei patrizi studiavano. Imparavano a leggere e a scrivere verso i 6 anni. Studiavano grammatica, aritmetica, storia, musica e anche il greco. Spesso le lezioni venivano tenute da uno schiavo greco. I figli degli artigiani e commercianti iniziavano la scuola a 6 anni. Il maestro insegnava a numerosi alunni. La scuola durava 6 ore tra mattina e pomeriggio. Ogni famiglia pagava una piccola somma per far continuare gli studi ai figli. L'istruzione delle bambine era compito delle mamme, che insegnavano loro a fare le faccende domestiche. Le bambine patrizie si potevano permettere la scuola, ma in casa. Imparavano a suonare e a cantare, raramente a scrivere e a leggere. Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 40 VARIE I maestri delle famiglie più povere si chiamavano paedagogus. Le lezioni venivano svolte in ambienti augusti (bottega o locale di un'abitazione privata). Gli alunni imparavano a leggere e a scrivere disegnando e ripetendo in modo meccanico le lettere dell'alfabeto. L'aritmetica si imparava con l'aiuto di un pallottoliere (abacus). Le lezioni cominciavano all'alba, quindi i ragazzi si alzavano quando era ancora buio. In inverno dovevano andare a scuola a lume di lanterna. I maestri erano molto severi. Si usavano le punizioni corporali. Le lezioni finivano a mezzogiorno per l'ora di pranzo e ricominciavano nel pomeriggio. Compiuti i 16 anni qualche giovane frequentava la scuola di retorica. Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 Classe V 41 VARIE Per fare il lavoretto di Pasqua abbiamo modellato e cotto a 950 gradi un vasetto di creta. Con carta crespa bianca abbiamo formato dei cilindretti che poi abbiamo rivestito con carta crespa rosa. Quindi abbiamo tagliato a circa un centimetro di lunghezza i cilindretti e poi abbiamo inciso verticalmente la parte rosa per creare i petali dei fiori. Con una strisciolina di carta crespa marrone abbiamo rivestito un uovo di polistirolo al quale abbiamo fissato con la colla tutti i fiorellini. Abbiamo ritagliato la punta ad un rametto di nocciolo e vi abbiamo infilato l'uovo che è diventato la chioma fiorita dell'albero. Con una strisciolina di carta crespa verde incisa con taglietti regolari abbiamo cercato di dare la sensazione di una corona di foglioline. Per finire abbiamo fissato l'alberello nella ciotolina e l'abbiamo Classe II riempita di sassolini. Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 42 VARIE Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 43 VARIE E per finire in allegria: COME SI CHIAMA… In Giappone …il miglior dentista? TEKURO NAKARYA In Spagna ...la più grande tuffatrice? MARIA CHE SPANSADA In Russia … la più nota ballerina? HOLANKA SBILENKA In Romania …il portiere della nazionale? GEORGIU SARACINESCU In Inghilterra …il ministro del petrolio? SIR BATOI In Germania …il ministro delle poste? FRANK BOLL In Italia …il più zelante giudice italiano? MASSIMO DELLAPENA In Cina …il più grande falegname? CHIO DIN Un grazie di cuore a tutti quelli che nel corso dell’anno ci ha aiutato e sostenuto!!! Avventure scolastiche - n.2 maggio 2012 44