Il Popolo svizzero ha recentemente accettato l`iniziativa

Transcript

Il Popolo svizzero ha recentemente accettato l`iniziativa
Il Popolo svizzero ha recentemente accettato l’iniziativa popolare "contro l’immigrazione di massa", esprimendosi
a favore di una modifica della politica migratoria svizzera. L’esito della votazione porta con sé una serie di
interrogativi concernenti l’impatto del voto sulle attività della piazza universitaria svizzera. Segue un elenco delle
domande più frequenti, alle quali l’USI risponde con le informazioni più attuali a sua disposizione.
Ultimo aggiornamento: 17 aprile 2014
Riconoscimento del titolo
In futuro uno studente europeo che sceglie di studiare in un’università svizzera corre il rischio che il suo
titolo di studio non venga riconosciuto in Europa? Vengono rimessi in questione gli accordi sul
riconoscimento reciproco dei titoli?
No, l’accordo sul riconoscimento reciproco dei titoli non verrà modificato. La validità e il riconoscimento di un titolo
di studio conseguito in Svizzera rimane quindi valido in Europa e vice versa.
“L’Accordo sulla libera circolazione delle persone non si applica al riconoscimento dei diplomi in vista
dell’ammissione agli studi universitari e alla formazione post-laurea. Questi aspetti sono disciplinati da accordi
separati conclusi dalla Svizzera con i Paesi limitrofi, nonché dalla Convenzione di Lisbona sul riconoscimento delle
qualificazioni nell’insegnamento superiore, ratificata dalla Svizzera nel 1998”1.
Questi accordi separati non saranno toccati dalle eventuali conseguenze di una revisione sulla libera circolazione.
Accesso alla formazione
Sono prevedibili restrizioni per studenti europei?
No, l’accesso ai programmi delle università svizzere da parte di studenti europei non è compromesso dalle
conseguenze del voto.
Permessi di soggiorno
Ci saranno cambiamenti o restrizioni per l’ottenimento del permesso di soggiorno a scopo di studio per
gli studenti UE?
No, non dovrebbero esserci modifiche per i permessi di soggiorno a scopo di studio.
Erasmus +
È vero che la Svizzera è stata esclusa dal programma Erasmus +?
Per decisione della Commissione europea nell’anno accademico 2014-2015 la Svizzera non potrà partecipare al
programma di scambio Erasmus+ alla pari con gli Stati UE, ma solo come Stato terzo. Questo statuto non permette
agli studenti immatricolati all’USI di accedere alle borse di studio europee Erasmus, finanziate da Bruxelles. Il
Consiglio federale ha elaborato una soluzione transitoria per garantire comunque la mobilità europea, mettendo a
disposizione 22,7 milioni di franchi per finanziare prioritariamente gli scambi sia in uscita sia in entrata. Le borse
di studio per un periodo di mobilità presso università partner europee sono dunque garantite. Per altre
informazioni, è possibile rivolgersi al Servizio relazioni internazionali e mobilità ([email protected]).
Mercato del lavoro in Svizzera
Dopo la laurea, lo studente straniero non sarà più autorizzato a cercare lavoro in Svizzera?
Attualmente, la situazione con l’accordo sulla libera circolazione permette agli studenti laureati UE/AELS2 di
rimanere fino a sei mesi dopo la laurea per la ricerca di un impiego. Questa possibilità è offerta comunque anche
ai diplomati dei paesi extra UE3, per i quali è sempre rimasto in vigore il sistema dei contingenti. Per conseguenza
1
https://www.bfm.admin.ch/content/dam/data/migration/schweiz_-_eu/broschueren/blau-europaeer-in-ch-i.pdf
https://www.bfm.admin.ch/content/dam/data/migration/schweiz_-_eu/broschueren/blau-europaeer-in-ch-i.pdf
3
https://www.bfm.admin.ch/content/bfm/it/home/themen/arbeit/nicht-eu_efta-angehoerige/hochschulabgaenger.html
2
del voto si tornerà al sistema dei contingenti anche per i paesi UE/AELS: anche per i cittadini di questi paesi
l’accesso al mercato del lavoro sarà contingentato, ma ciò accadrà non prima del 2017.
Ricerca
La Svizzera è stata esclusa dal nuovo programma quadro di ricerca “Horizon 2020”?
La Commissione europea ha comunicato che nell’ambito della presentazione di progetti di ricerca per l’anno 2014
la Svizzera avrà lo statuto di paese terzo. Ciò significa che i ricercatori svizzeri possono ancora partecipare a
progetti comuni, anche in veste di coordinatori (se determinate condizioni sono soddisfatte). Il fatto che la Svizzera
sia un paese terzo non comporterà discriminazioni nella valutazione dei progetti che contemplano un partner
svizzero. Al contrario con questo statuto non è più possibile partecipare a progetti specifici (ERC e in parte Marie
Curie). In accordo con le intenzioni del Consiglio federale e in collaborazione con la Segreteria di Stato per la
formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI), il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS) ha
deciso di predisporre un meccanismo di finanziamento temporaneo a titolo di alternativa per i bandi 2014. Il
meccanismo copre obiettivi, portata e livello di finanziamento dei fondi ERC Starting Grants e Consolidator Grants;
una decisione per compensare i fondi Advanced Grants sarà presa in un secondo momento d’intesa con la SEFRI.
Il bando per gli SNF Starting Grants è stato già aperto: le candidature devono essere inoltrate tra 15 e 25 marzo
attraverso la piattaforma mySNF. Il FNS ha prodotto la documentazione necessaria e pubblicato una pagina web
con tutte le informazioni più rilevanti. Sul sito della SEFRI sono disponibili nuove raccomandazioni per i ricercatori
delle istituzioni svizzere. Per altre informazioni i ricercatori dell’USI possono rivolgersi a Nancy-Lara Millán ([email protected]).
Link alle FAQ della Confederazione per quanto riguarda le conseguenze del voto “contro l’immigrazione di
massa”:
http://www.ejpd.admin.ch/content/ejpd/it/home/dokumentation/abstimmungen/2014-02-09/faq-ja.html
