Istria Storia e cultura

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Istria Storia e cultura
Istria
Storia e cultura
Cenni storici
In prossimità della civiltà europea occidentale da una parte, ed dei confini di un diverso milieu
culturale dall’altra, l’Istria vanta una storia invidiabile, iscritta all’incrocio di tre grandi culture europee
– quella slava, romanza e germanica. Le aspirazioni politiche millenarie, le tensioni continue e la
divisione di questo territorio non molto grande tra diversi stati ed influenze politiche delle dominanti
forze europee, decisamente influirono sulla peculiarità della vita e sui molteplici influssi culturali nella
penisola istriana, attraverso la quale, dalla preistoria, si protraevano le strade dal Mediterraneo
all’Europa centrale, ovvero alla Pannonia e viceversa. Attraverso la movimentata storia istriana
passarono molti scambi di potere e di amministrazione – dall’Impero romano e Bisanzio al Regno
franco, al Patriarcato d’Acquilea, alla Serenissima, alla Contea di Pisino, alle Province illiriche,
all’Austria e poi dall’Italia alla Jugoslavia. Gli eventi storici di questa zona irrequieta condizionarono le
spesse migrazioni ed esilii, e di conseguenza l’avvicendarsi di abitanti, tradizioni e culture. Molti popoli
hanno lasciato qui le loro tracce: i Liburni, gli Istri (), i Greci, i Celti, i Romani, gli Ostrogoti, i Bizantini,
i Longobardi, i Croati, i Franchi, i Veneziani, gli Austriaci, gli Italiani ...
Cultura
L'Istria fu attraverso la sua ricchissima storia luogo d'incontro e fusione di molti popoli e delle loro
culture. I Liburni, gli Istri, i Greci, i Celti, i Romani, gli Ostrogoti, i Bizantini, i Longobardi, i Croati, i
Franchi, i Veneziani, gli Austriaci, gli Italiani, gli Sloveni con la loro presenza, le usanze, il lavoro,
hanno lasciato una traccia che gli attuali abitanti dell'Istria hanno intenzione di conservare, risaltare e
attualizzare.
I ricchi ritrovamenti archeologici (la Grotta del Sandalo, la Grotta di Romualdo...) che testimoniano
l'insediamento dei primi abitanti, gli antichi castellieri degli Istri appartenenti all'Età di bronzo (Nesazio,
Moncodogna...); gli antichi monumenti romani (l'anfiteatro Arena, l'Arco dei Sergi, il Tempio
d'Augusto, i resti di numerose ville romane...); il complesso della Basilica Eufrasiana di Parenzo del VI
secolo, inserita nella lista del patrimonio culturale protetto dall'UNESCO; altri patrimoni sacrali di
valore come le chiesette medievali ornate dagli affreschi (S. Barnaba a Visinada, S. Fosca a Batvači, S.
Martino a San Lorenzo, S. Margarita vicino a Dignano), il fiore all'occhiello tra i dipinti murali
particolarmente custodito - „La danza macabra“ della chiesetta S. Maria delle Lastre presso Vermo, la
più grande chiesa istriana di S. Biagio a Dignano con una collezione sacrale che comprende 730 opere
e oggetti del periodo dal V al XIX secolo e con i corpi mummificati ben conservati di alcuni santi; i resti
dell'influsso glagolitico nell'arte e nell'alfabetismo medievale; i castelli e le torri medievali a Duecastelli,
Sanvincenti, Pisino, Pola, Momiano, Pietra Pelosa vicino a Pinguente; i centri storici delle cittadine
dell'entroterra e del litorale istriano; numerose fortezze austriache del XIX secolo nei dintorni di Pola;
l'architettura italiana tra le due guerre con l'insediamento minierario di Arsia – un'unità urbanistica a
se stante; la tradizionale architettura rurale con i muri a secco e le casite – autentiche casette
campestri di forma circolare, rappresentano soltanto una parte del ricco patrimonio culturale nonché i
particolari lineamenti di storia della Terra Magica, come l'Istria molto spesso viene denominata.
La molteplicità, la dimensione e la ricchezza dei ritrovamenti sono i presupposti del lavoro efficiente
che diverse volte hanno dimostrato molti istituti. Il Museo archeologico dell'Istria di Pola, il Museo
storico dell'Istria di Pola, il Museo etnografico dell'Istria di Pisino, i Musei civici di Umaoo, Parenzo,
Rovigno, Albona, Pinguente e Pisino in collaborazione con il Centro di conservazione – Direzione per la
tutela dei beni culturali, con il loro lavoro professionale e appassionato hanno conservato queste
autentiche ricchezze monumentali e l'apporto alla civiltà per le generazioni a venire.
Tradizione
Della custodia di valori tradizionali che testimoniano la multiculturalità e la tolleranza di questo
territorio e dei suoi abitanti, che venivano e andavano lasciando tracce della loro permanenza, e delle
manifestazioni che sono anche punti d'incontro dove si sente tuttora il dialetto istriano, la “nostra
parlata”, se ne occupano molti uomini di buona volontà e di un inesauribile amore verso la propria
terra.
Una peculiarità della tradizione popolare istriana è il caratteristico modo di suonare e cantare noto
come la scala pentatonica istriana nonché numerosi tradizionali dialetti istriani ancora in uso.
Arte
La tradizione è fonte d'ispirazione di molti artisti che se ne ricordano e che la studiano, dandone una
forma nuova e moderna. La loro musica, la parola scritta, l'interpretazione scenica e artistica
testimoniano come i valori legati alla propria terra possono essere, e in effetti lo sono, universali ed
eterni, come l'artista odierno può identificarsi per bene con le sue radici anche nell'era
dell'onnipresente globalizzazione creando nuovi ed unici valori culturali. È questa la strada che hanno
intrapreso le numerose gallerie d'arte con le loro esposizioni e progetti, affermando molti artisti
figurativi che con le mostre e i premi nazionali ed internazionali confermano l'importanza
dell'immagine, della statua, delle installazioni e delle performance in Istria e per l'Istria. È famosa la
mostra d'arte della via rovignese Grisia, che si tiene ogni estate all'aperto.
Manifestazioni
Fuori dai confini dell'Istria sono conosciute molte manifestazioni culturali come il festival organistico
Organum histriae, il Festival della danza e del teatro non verbale a Sanvincenti, il Simposio
mediterraneo degli scultori ad Albona, i festival teatrali internazionali PUF (festival alternativo polese)
ed il MKMF (Festival internazionale del teatro giovanile) a Pola ed il Leone d'oro di Umago, il Festival
della musica antica ai Duecastelli, la Fiera del libro a Pola. Regolarmente si tengono concerti
nell'Eufrasiana di Parenzo, l'incontro corale Naš kanat je lip (Che bello il nostro canto), il Mundial
fotofestival a Rovigno, l'Incontro dei fisarmonicisti a Pola, l'Annale a Parenzo e molti altri eventi
culturali.
In Istria si tengono i due più importanti festival nazionali del film, il Motovun film festival che si tiene
sulle piazze e sulle vie di Montona, la città medievale fortificata che si trova su un colle vicino al fiume
Quieto ed il Pula film festival che si tiene nell'anfiteatro romano, l'Arena di Pola, il maggior
palcoscenico all'aperto. Nell'Arena si tengono inoltre numerosi concerti estivi delle famose star
mondiali di musica classica e leggere come Sting, Zucchero, James Brown, Placido Domingo ed altri.
Tutte queste manifestazioni sono un'ottima ragione per visitare l'Istria e godersi la sua cultura.
La Regione istriana ambisce ad uno sviluppo costante dell'Istria per confermare di essere una regione
ad orgoglio e memoria di Zvane Črnja, Andrea Antico di Montona, Luigi Dallapiccola, Slavko Zlatić,
Fulvio Tomizza, Mate Balota, Antonio Smareglia, Matija Vlačić Ilirik, Carlotta Grisi, Giuseppina
Martinuzzi… e di tutti quelli menzionati e non, che formarono la cultura ed il sapere, inclusi le persone
che oggi, con un lavoro artistico, scientifico e culturale, creano un ambiente di tolleranza,
comprensione e accettazione delle diversità così indispensabili alla nostra regione ed al mondo.
Calendario delle manifestazioni: www.istra.com
Ente per il Turismo delľIstria
T. +385 (0)52 452 797
F. +385 (0)52 452 796
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