Il pesciolino di Sant`Andrea

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Il pesciolino di Sant`Andrea
Istituto Comprensivo Paritario "Giovanni Merlini" - Viterbo
Il pesciolino di Sant'Andrea
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martedì 25 novembre 2008
Ultimo aggiornamento sabato 29 novembre 2008
IL PESCIOLINO DI SANT'ANDREAHa origini antichissime la tradizione viterbese dei pesci di cioccolata per Sant'Andrea
E' una tradizione tutta viterbese quella di celebrare la festa di Sant'Andrea scambiandosi per regalo pesci di
cioccolata.Anzi, una volta, questo evento era come una seconda Befana. Tutti i bambini, la sera della vigilia, mettevano
sul davanzale della finestra un piatto vuoto che, durante la notte, Sant'Andrea avrebbe riempito di doni con l'immancabile
pesce di cioccolata.E, a tutt'oggi, a Viterbo, in segno di amicizia ed affetto, genitori, figli, fidanzati si scambiano il
tradizionale pesce.
Chi non ha notato nei giorni passati, le vetrine dei negozi con questi dolci pesci coperti di coloratissime stagnole?E come
Viterbo, sono oggi in festa tutti i ridenti paesi che si affacciano sul lago di Bolsena, che con canti, riti e banchetti tutti
immancabilmente a base di pesce, celebrano la festa del loro protettore Sant'Andrea.Le origini di queste nostre usanze
locali sono antichissime e si perdono nella notte dei tempi. Alcune di esse attingono addirittura ad usanze etrusche o
pagane, come la famosa "barabbata" di Marta. Altre, invece, come la festa di Sant'Andrea, rivela antiche tradizioni ed
usanze del mondo cristiano.Non si può dimenticare che una delle più antiche Chiese di Viterbo che i nostri antenati
dedicarono al santo pescatore.La memoria di un'antica pieve dedicata a Sant'Andrea sull'antico colle di Pian degli
Scherani (Pianoscarano) è antichissima. Lui è un santo che nei primi tempi del cristianesimo era veneratissimo. Fratello
di San Pietro, fu lui che scoprì per primo Gesù e lo fece conoscere al più illustre fratello. E, come Cristo, entrambi
morirono crocefissi. San Pietro a capofitto, sant'Andrea con una croce a forma di X, donde l'uso di chiamarla: croce di
Sant'Andrea.Fu lui che presentò a Gesù un bambino che aveva pochi pani e pochi pesci - la sua merenda - che,
miracolosamente, furono moltiplicati per sfamare più di cinquemila persone.E non è azzardato affermare che da quì ebbe
origine la tradizione, fra i primi cristiani, di regalarsi pesci nel giorno della festa del santo. Il Pesce per i primi cristiani
aveva anche un significato tutto particolare. Infatti, la parola "pesce" in greco si dice: IXOYC (Ichtùs). Disponendo in
verticale le lettere che compongono questa parola si dà origine ad un acrostico: Gesù Cristo figlio di Dio salvatore. P
I
Gesù E
X
Cristo S O
di Dio C Y
Figlio E C
Salvatore Quindi, l'imm
stesso.Difatti, nelle catacombe, vicino alla parola Icthus veniva raffigurata anche una T (tau greca) che ricordava la forma
di croce, come a dire: Cristo Crocefisso.E' quindi bellissima questa nostra tradizione tutta viterbese dei pesci di
Sant'Andrea: essa va gelosamente difesa e conservata, perchè non è, come potrebbe sembrare, un mero fenomeno di
consumismo, ma acquista per noi la valenza di una preziosa testimonianza della fede, della civiltà e della cultura cristiana
delle nostre origini. a cura di Mons. Salvatore Del Ciuco e Milena Marangoni asc
Lavori dei bimbi della I classe Primaria
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