Procedure di sicurezza per la fornitura di calcestruzzo in
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Procedure di sicurezza per la fornitura di calcestruzzo in
In Concreto n°102 Calcestruzzo di Qualità Procedure di sicurezza per la fornitura di calcestruzzo in cantiere. Prime esperienze Organizzato da ATECAP e Consulta per il Calcestruzzo in collaborazione con ANCE Margherita Galli A seguito dell’approvazione da parte del Ministero Lavoro delle procedure di sicurezza per la fornitura di calcestruzzo in cantiere ATECAP e ANCE proseguono la loro azione di diffusione delle procedure attraverso il convegno organizzato al SAIE Concrete venerdì 7 ottobre, che segue quello già organizzato al Samoter di Verona il 3 marzo scorso. Primo Piano Di seguito una sintesi degli interventi dei relatori del convegno. 27 Primo Piano Silvio Sarno, Presidente ATECAP Dopo anni di lavoro e di perseveranza dell’Associazione nel tentativo di risolvere l’annosa questione della richiesta di POS (Piano Operativo di Sicurezza) per le forniture di calcestruzzo in cantiere, si è giunti alla soluzione che risolve i dubbi interpretativi che funzionari di ASL e coordinatori per la sicurezza hanno sempre avanzato sulle attività di consegna di calcestruzzo in cantiere. Attività che venivano infatti spesso considerate alla stregua di esecuzioni d’opera, richiedendoci di conseguenza il POS. Si tratta della recente approvazione avvenuta il 19 gennaio 2011 da parte della Commissione Consultiva del Ministero del Lavoro delle procedure messe a punto da ATECAP e ANCE da rispettare nei casi di forniture in cantiere di calcestruzzo preconfezionato, sia con pompa che con betoniera. Sono vere e proprie linee guida che puntualizzano con estrema precisione i comportamenti che devono essere posti in atto, sia dagli addetti dell’impresa che fornisce calcestruzzo, sia da quelli dell’impresa di costruzione, per assicurare reali e adeguati livelli di sicurezza. Le procedure sono state emanate ufficialmente dal Ministero e trasmesse ai vari soggetti istituzionali in tutta Italia. A sei mesi dall’emanazione del documento ATECAP ha constatato, effettivamente, che la situazione sta cambiando, in quanto le procedure stanno indirizzando ufficialmente il lavoro degli ispettori degli enti di vigilanza pubblica. Resta però una certa resistenza all’applicazione delle procedure ministeriale fra i coordinatori per la sicurezza di cantiere. Per questo vi è necessità di continuare a sensibilizzare e informare in particolare questa categoria, ma anche in generale tutti i soggetti coinvolti. L’azione associativa di ATECAP, durata oltre otto anni, insieme a quella dell’ANCE, permette dunque il superamento di una pratica che nella quotidianità del lavoro era diventata in troppi casi un mero adempimento formale, che si concretizzava in uno scambio di documentazione da cui non scaturiva una reale conoscenza dei rischi e soprattutto non era idoneo ad evitare il rischio di infortuni. L’impegno dell’ATECAP e dell’ANCE deve ora continuare dando la massima diffusione alla notizia di questo risultato, in modo che questa soluzione diventi il più velocemente possibile uno strumento operativo condiviso da tutti gli operatori che si occupano di sicurezza nel processo di fornitura e impiego di calcestruzzo preconfezionato. Inoltre a breve ATECAP e ANCE attiveranno delle iniziative di monitoraggio dell’applicazione delle procedure presso le proprie imprese associate, che verranno presentare al Ministero Lavoro, al fine di attivare il processo che porti le procedure a diventare in futuro delle buone prassi. Michele Candreva, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Candreva ha trattato il tema delle procedure di sicurezza per la fornitura di calcestruzzo in cantiere, elaborate all’interno del Sottogruppo del Comitato 7 “Cantieri Temporanei e o Mobili” della Commissione Consultiva Permanente e approvate dall’intera Commissione a seguito dei quesiti posti da ANCE e ATECAP nel 2006. Candreva ha ricordato il percorso che ha portato alla trasmissione delle procedure con lettera circolare del 10 febbraio 2011, che è partito dalla circolare ministeriale n. 4/2007 “Problematiche inerenti alla sicurezza dei lavoratori nel caso di mere forniture di materiali in un cantiere edile o di ingegneria civile” che, per effetto del combinato disposto art. 9.1, c) bis del d.lgs. n. 494/96 ed art. 6 del d.P.R. n. 222/03, chiariva che l’obbligo di redazione del POS risulta essere posto in capo unicamente alle imprese che eseguono i lavori indicati all’All. 1 del d.lgs. n. 494/96 e non può essere esteso anche a quelle che, pur presenti in cantiere, non partecipano in maniera diretta all’esecuzione di tali lavori, tra le quali certamente ricadono le aziende che svolgono le attività di mera fornitura a piè d’opera dei materiali e/o attrezzature occorrenti. Alla mera fornitura a piè d’opera non è quindi abbinata la messa in opera. La circolare chiariva inoltre come le esigenze di sicurezza derivanti In Concreto n°102 Calcestruzzo di Qualità d.lgs. 81/08 come modificato dal d.l. 106/09 i rapporti fra impresa fornitrice ed esecutrice Nel momento in cui l’impresa esecutrice richiede una fornitura di calcestruzzo preconfezionato si instaura un rapporto fra le due imprese che è regolato, per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro e come si è già avuto modo di precisare, dai commi 1 e 2 dall’art. 26 del d.lgs. 81/08 e s.m.i.. Tali commi, in particolare, prevedono che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice informi l’impresa fornitrice dei rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui essa è destinata ad operare e sulle misure di prevenzione ed emergenza ivi adottate. dalla presenza in cantiere di un soggetto incaricato della mera fornitura di materiali e/o attrezzature devono essere soddisfatte mediante l’attuazione delle particolari disposizioni organizzativo-procedurali (scambio di informazioni, coordinamento delle misure e delle procedure di sicurezza, cooperazione nelle fasi operative) stabilite dall’art. 7 del d.lgs. n. 626/94 ora abrogato e sostituito dall’art. 26 d.lgs. n. 81/2008. Di conseguenza spetta all’impresa esecutrice mettere a disposizione dell’azienda fornitrice le prescritte Entrambi i datori di lavoro cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa in oggetto; coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva. Il datore di lavoro dell’impresa esecutrice promuove tale coordinamento. Il trasporto del calcestruzzo può essere affidato dall’impresa fornitrice a trasportatori terzi. Anche in questo caso l’attività di coordinamento continua ad essere fra impresa fornitrice ed impresa esecutrice, fatta salva l’attività di coordinamento tra imprese fornitrice e trasportatore. Le fasi in cui si articola il rapporto fra i due soggetti coinvolti possono essere sinteticamente descritte mediante lo schema a blocchi riportato nella figura sottostante. informazioni di sicurezza attingendo, ove pertinente e necessario, anche a quanto previsto dal d.lgs. n. 494/96 e dai piani di sicurezza del particolare cantiere, quando previsti. L’azienda fornitrice, per parte sua, come effetto dell’applicazione della procedura di informazione e coordinamento, dovrà curare che siano stabilite ed applicate le procedure interne di sicurezza (delle quali, come del resto per ogni altra iniziativa adottata a fini di sicurezza in ambito aziendale, è opportuno che sia mantenuta l’evidenza documentale) per i propri dipendenti inviati ad operare nel particolare cantiere. A seguito dell’emanazione del d.lgs. 81/08 e del relativo decreto correttivo 106/09 è stato invece chiarito che le aziende di mere forniture di materiali ed attrezzature sono esonerate sia dalla redazione del POS, per effetto dell’art. 96, c. 1 bis del d.lgs. 81/08 e s.m.i., che dalla partecipazione alla redazione del DUVRI (Documento Unico di Valutazione del Rischio da Interferenze), per effetto e alle condizioni dell’art. 26, c.3 bis del d.lgs. 81/08 e s.m.i.. RICHIESTA DI FORNITURA INVIO CONTRATTO E DOCUMENTO ALLEGATO DA PARTE DELL'IMPRESA FORNITRICE 28 Primo Piano SCAMBIO DI DOCUMENTAZIONE TRA LE IMPRESE FORNITURA IN CANTIERE - FASE OPERATIVA DEL COORDINAMENTO AUTOBETONIERA PROCEDURE PER GLI OPERATORI DELL'IMPRESA FORNITRICE PROCEDURA PER L'IMPRESA ESECUTRICE AUTOBETONPOMPA AUTOBETONIERA E POMPA CONTROLLO SUL PRODOTTO Figura 1 – Schema a blocchi dei rapporti fra impresa esecutrice e impresa fornitrice di calcestruzzo preconfezionato Procedura per la fornitura di calcestruzzo in cantiere pag. 5/27 29 Primo Piano nderstanding Come gruppo condividiamo un unico logo. Come persone ci riconosciamo nella ricchezza delle nostre differenze. 30 Primo Piano In Concreto n°102 Calcestruzzo di Qualità Queste imprese sono comunque tenute, per effetto dell’art. 26, c.3 bis, a scambiare le informazioni relative alla sicurezza delle loro operazioni con chi le ha chiamate in cantiere per effettuare la fornitura (c.2,b)) ed a cooperare con le stesse (c.2,a)). Pertanto l’accesso in cantiere dell’impresa fornitrice e gli eventuali rischi interferenziali da questa apportati dovranno comunque essere presi in considerazione dal CSE (Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione) ove esistente, poichè il PSC programma ed indica le zone del cantiere destinate alle forniture. In tale maniera il CSE può valutare la compatibilità delle operazioni di fornitura con il PSC ed apportare, se necessario, eventuali variazioni. Inoltre, egli potrà coordinare durante l’esecuzione dei lavori l’impresa fornitrice e quella esecutrice. Candreva si è poi soffermato sulla struttura delle procedure in argomento, le quali trattano operazioni di accesso/uscita dal cantiere, operazioni preliminari allo scarico del calcestruzzo, operazioni di scarico del calcestruzzo o di pompaggio dello stesso, evidenziando, da un lato, come l’impresa fornitrice effettui solo ed esclusivamente operazioni di scarico senza partecipare in nessun modo alla posa in opera del calcestruzzo e, dall’altro, che la stessa impresa fornitrice non manovra la benna o il secchione o il terminale in gomma della pompa. Michele Tritto, Responsabile Sicurezza nelle Costruzioni ANCE e Margherita Galli, Responsabile Settore Ambiente e Sicurezza ATECAP L’intervento ha avuto lo scopo di descrivere nel dettaglio i contenuti e la struttura della Procedura per la fornitura di calcestruzzo in cantiere. Tritto ha iniziato esaminando i rapporti fra impresa fornitrice ed esecutrice, i quali vengono descritti e regolati nella prima parte delle Procedure. Tritto ha poi illustrato i due allegati alla Procedura che forniscono dei modelli per la redazione del documento informativo che l’impresa fornitrice di calcestruzzo consegna al proprio cliente e di quello che lo stesso cliente deve ritornare al fornitore. Il fornitore utilizza il modello per comunicare all’impresa esecutrice informazioni sulla propria azienda, sulle caratteristiche tecniche dei mezzi INFO Per informazioni contattare: Margherita Galli - ATECAP T. 06 42016103 [email protected] che introdurrà in cantiere e sui rischi che tali mezzi e operatori apportano. La scheda di competenza dell’impresa esecutrice, invece, serve a fornire al produttore di calcestruzzo informazioni utili sul cantiere di consegna e sulle caratteristiche della piazzola di scarico. La seconda parte delle procedure è stata redatta sotto forma di tabella riportante le procedure operative di competenza dell’impresa fornitrice di calcestruzzo preconfezionato, le procedure operative di competenza dell’impresa esecutrice e i rischi associati a ciascuna fase di lavoro, dal momento dell’accesso in cantiere al momento dell’uscita dal medesimo. Sono infatti stati analizzati i rischi correlati a ciascuna fase di lavoro e sono state individuate le procedure dettagliate da mettere in atto al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori, qualora siano presenti i singoli rischi e/o laddove non siano state adottate misure organizzative volte ad eliminare tali rischi.