rassegna - Toscana Film Commission

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rassegna - Toscana Film Commission
 rassegna
INDICE RASSEGNA STAMPA
rassegna
Si parla di noi
Nazione Firenze
20/01/2016
p. 30
Il miglior esordio di Venezia Chiarini e il racconto della nonna
Nazione Firenze
20/01/2016
p. 30
Toni servillo legge ‘la ricotta' di pasolini il cinema e il ricordo
di franco citti
Giovanni Bogani
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Repubblica Firenze
20/01/2016
p. XII
I migliori film del' 15 e l'omaggio a Pasolini
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Segnalazioni
Nazione Pisa
20/01/2016
Indice Rassegna Stampa
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Tirrenia, la città del cinema Quegli anni così formidabili
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Pagina I
Il miglior esordio di Venezia
i e il racconto della nonna
di GIOVANNI BOGANM
RAGGIUNGIAMO Duccio
Chiarini via Skype. Ê a Parigi:
tra pochi minuti incontrerà
un mito del cinema, lo sceneggiatore di Bunuel, Jean-Claude Carrière. L'uomo che ha
scritto film come «Bella di
giorno» e «Il fascino discreto
della borghesia». Chiarini sta
per finire la sua sceneggiatura,
una coproduzione internazionale, e si girerà in parte a Firenze. Sarà il secondo film per
Duccio Chiarini, fiorentino
cresciuto artisticamente a
Londra, arrivato all'attenzione di chi ama il cinema con
un documentario su sua nonna, «Hit the road, nonna!»,
con cui ha vinto il premio del
pubblico al Festival dei Popoli e la menzione speciale ai Nastri d'argento. Poi è arrivato il
primo film «Short Skin».
Questo nuovo film di che
cosa parlerò?
come si
chiame °?
« `L'ospite'. Racconterà la deriva esistenziale di un uomo
che, abbandonato dalla pro-
Altra co mmedia
per esplorare
maschile
la fra g ìtìtà
pria donna, naviga nei divani
degli altri».
Che ti
di film sarà?
«Sarà una commedia dolceamara, che cerca di esplorare la
fragilità maschile. Perché il
punto è questo: ribaltare gli
stereotipi che riguardano ma-
schile e femminile, oggi».
II protagonìsta maschile è
fragile?
«Sì: è un trentenne che esplora la sua fragilità. E in questo
modo affronterà un percorso
di crescita. Mi affascina il percorso di crescita di un uomo
messo di fronte alla fine di un
amore».
Come si csce con la fine
di un amore?
«Si scoprono delle cose su se
stessi. E, per esempio, si scopre che non sempre sono gli
uomini gli eterni indecisi,
mentre le donne vogliono figli
perché hanno `l'orologio biologico' che incalza».
Sono le donne che uidano il gioco?
«Diciamo che le caratteristiche che sembrano tutte femminili - la sensibilità, la profon-
dità - in questo gaso appartengono all'uomo. E la donna che
è tormentata e insoddisfatta,
mentre l'uomo cerca di andare oltre la crisi».
Chi scrive ° il film?
«Insieme a me, ci saranno
Roan Johnson, il regista di `Fino a qui tutto bene', Davide
Lantieri e Marco Pettenello.
Sarà prodotto da Mood Film,
House ori Fire e Relief, insieme a Raicinema, e con il sostegno del Ministero dello spettacolo».
Ma come mai è a Parigi?
«Il nostro progetto è stato scelto dalla Cinéfondation del festival di Cannes. Ho fatto vedere i miei film precedenti, ho
presentato il soggetto, e ci hanno messo a disposizione un alloggio a Parigi, per terminare
di scrivere il film».
II fiorentino Duccio Chiarini : è stato a Venezia ben due volte ed è considerato uno dei migliori emergenti
Si parla di noi
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TON I SERV I LLO
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I PASOL I N I
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TORNA la rassegna 'Segnalati dalla critica',
ovvero i migliori film del 2015 selezionati dal
Sindacato critici cinematografici . Ad inaugurare la rassegna allo Spazio Alfieri in via dell'Ulivo, oggi alle 19,30, è l'omaggio a Pasolini con
proiezione del documentario di Paolo Marcelli7'gi, 'Paso1Jn il corpo e 1 ece'
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Si parla di noi
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TORNA nel nome di Franco Citti, l'attore recentemente scomparso, e
del suo nume tutelare Pier Paolo Pasolini, la rassegna "Segnalati
dalla critica" che, allo Spazio Alfieri, propone i migliori film del 2015
selezionati dal Sindacato nazionale critici cinematografici-Sncci, i cui
membri saranno in sala per presentare l'opera in programma.
Stasera dalle 19,30 (ingresso libero, gli altri eventi costeranno 6
euro) il documentario di Paolo Marcellini Pasolini, il corpo e la voce;
alle 21.30 presentazione del libroPasolini, il cinema in 20 tavole, di
Mario Sesti e Luisa Mazzone, introdotto da Claudio Carabba: sarà
proiettato uno spezzone da Accattone (foto), a seguire La ricotta
(1963 ), quarto episodio dei film RoGoPaG, con Orson Welles, e
ancora il documentario La voce di Pasolini di Mario Sesti e Matteo
Cerami, con i testi letti da Toni Servillo. Trai prossimi film in
programma Non essere cattivo di Claudio Caligari (1° febbraio ),
Turner di Mike Leigh (8 febbraio), Vizio di forma di Paul Thomas
Anderson (15 febbraio), Forza maggiore di Ruben Ostlund (22
febbraio), Wolf Creek 2 di Greg McLean (29 febbraio ), Uri piccio ne
seduto sul ramo riflette sull'esistenza di RoyAndersson (7 marzo ).
Si parla di noi
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IL NUOVO
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MENTR E la mostra dedicata a Toulouse Lautrec continua a calamitare pubblico e visitatori, si svelano i
prossimi programmi di Palazzo
Blu. «Tirrenia città del cinema Pisorno - Cosmopolitan 1934-1969»,
è questo il titolo della mostra che
sarà allestita dal 23 marzo aò 3 luglio nelle sale di lungarno Gambacorti. Una esposizione - come informa la cooperativa Kinzica che
sta già iniziato la promozione del
nuovo appuntamento - curata da
Giulia Carluccio con la collaborazione del Museo Nazionale del Cinema di Torino.
ripercorrerà la storia
LA
degli studios. Nel 1934, infatti, per
volontà di Giovacchino Forzano,
proprio a Tirrenia si costruirono
gli studi cinematografici Pisorno
(nome che univa idealmente le città di Pisa e Livorno), uno stabilimento modernissimo progettato
da Antonio Valente, tra i primi in
Italia ad essere attrezzato adeguatamente per la produzione di film sonori. Nel 1935 usci «Campo di maggio», il primo film girato alla Pisorno, per la regia dello stesso Forzano. Negli anni successivi i set, le
strade e le spiagge di Tirrenia si popolarono di attori, maestranze e divi dello schermo: da Doris Duranti
a Gino Cervi, dai fratelli De Filippo a una giovane Virna Lisi. Il sogno di espandersi fino a creare una
vera Hollywood sul Tirreno si in-
Segnalazioni
franse davanti alle difficoltà finanziarie e alla concorrenza di Cinecittà, fondata a Roma nel 1937. A Tirrenia, tuttavia, si girarono più di 80
film prima che la realtà della guerra irrompesse sui set. Quando la
produzione riprese, al termine del
conflitto, il clima sociale del paese
era mutato: Forzano tentò il rilancio chiamando a Tirrenia il regista
Joseph Losey per girare «Imbarco
a mezzanotte» (1952), ma il film
non ebbe successo, anche a causa
dei guai di Losey con il comitato
per le attività antiamericane di
MacCarthy. Per celebrare la voglia
di rinascita e leggerezza si puntò allora soprattutto sui film musicali.
Negli anni Sessanta l'avvento di
Carlo Ponti, che rilevò gli stabilimenti ribattezzandoli Cosmopolitan, rinnovò le speranze di rilancio. Arrivarono a Tirrena Sophia
Loren, Marcello Mastroianni, Marco Ferreri e persino Fred Astaire.
«L'assoluto naturale» di Mauro Bolognini (1969) viene considerato
l'ultimo film girato in studi ancora
in piena attività. La moderna struttura progettata da Valente andò lentamente in rovina. Se ne ricordarono anni dopo i fratelli Taviani che
proprio li ricostruirono la Hollywood del loro film «Good Morning
Babilonia» (1987).
N etta foto : Vittorio De Sica e Paola Barbara in uno dei tanti film girati a Tirrenia
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