Coralla Maiuri: un luogo dove tutto può succedere

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Coralla Maiuri: un luogo dove tutto può succedere
LA MIA STANZA
a cura di Marella Caracciolo
Coralla Maiuri: un luogo
dove tutto può succedere
Qualche mese fa l’artista Coralla Maiuri ha dato vita, a Palazzo Odescalchi a Roma, I-PHOTO DI MARELLA CARACCIOLO
a una stanza dedicata all’arte. Durante la serata inaugurale, avvenuta in pieno
inverno, i visitatori hanno potuto assaggiare, è il caso di dirlo, un’installazione
artistica a base di brodo di vongole, piccione, zenzero e gallina, intitolata “sotto la
lingua nessun segreto”. L’opera, servita in tazze di porcellana bianca, era corredata
da uno scrocchiante tappeto di foglie d’autunno che ricopriva solo in parte il
pavimento giallo limone realizzato dalla stessa Coralla Maiuri. Questo mese, grazie
alla collaborazione di Anna Butticci, questa stanza delle idee, o “project room”,
continua la sua imprevedibile, e imperdibile, evoluzione con una mostra-evento di
Emilio Prini, uno dei protagonisti dell’Arte Povera. Certamente il più enigmatico e il
più venerato. “La forza di questo spazio”, spiega la Maiuri, “è l’incertezza: questa
non è una galleria ma un luogo aperto dove può succedere qualunque cosa”.
Oltre al “project room”, messo a disposizione dell’artista dalla sua amica Lucia
Odescalchi, Coralla Maiuri ha anche una “stanza tutta per sé” a Palazzo Lancellotti,
dove abita assieme al marito Filippo e ai figli. Si tratta di uno stanzone dai soffitti
alti dove la Maiuri passa gran parte della giornata. Oltre al tavolo da lavoro sul quale
plasma la ceramica e a quello su cui realizza quadri in smalto su plexiglass, c’è
anche la piccola cucina nella quale è stato preparato l’artistico (ma non per questo
meno squisito) brodo inaugurale. Tra le opere della Maiuri presenti nel suo studio
notiamo una serie di lampade in porcellana, a forma di pentola, che emanano una
luce rosata e un cassettone in legno grezzo dagli interni multi-colore.
“Che siano tavoli di acciaio inossidabile, armadi o cassettiere, i miei oggetti per la
casa nascono da una necessità reale, in questo caso quella di custodire colori e
opere su carta in maniera ordinata”. Anche il “project room” a Palazzo Odescalchi
nasce da una necessità: dare voce, sapore e colore alle intuizioni che germogliano
nel laboratorio di Coralla Maiuri.
La “stanza” dedicata all’artista Emilio Prini sarà visitabile tutto giugno dalle 16 alle
20 a Palazzo Odescalchi, Vicolo del Piombo 17b. Per informazioni: 3356064779 o
3397857565, corallamaiuri.it n
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