Enìa non si farà carico dei debiti

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Enìa non si farà carico dei debiti
«Enìa non si farà carico dei debiti»
Delrio sulla fusione con Iride: andremo avanti solo se sarà vantaggioso
di Michela Scacchiol i
Avrebbe dovuto essere operativa il 10 luglio scorso . Po i
il 20 luglio . Poi ancora, il 1 °
di ottobre . Nelle ultime settimane, però, si parlava già d i
un ulteriore rinvio e si passa va direttamente al 10 di gennaio. Ma a questo punto,
vien quasi da dire che no n
tutti i mali vengono per nuocere . La fusione tra Enìa e
Iride — votata e approvat a
dalle rispettive assemblee
dei soci grosso modo cinqu e
mesi fa — attende ancora il
via libera definitivo : quell o
che le conferisce la cosiddetta «operatività».
Affinché le nozze sian o
davvero consumate, infatti,
è necessario che i soci (in
questo caso i sindaci territorialmente interessati) firmi no i cosiddetti patti post-fusione . Se la firma non c'è —
ha detto ieri il primo cittadino di Reggio, Graziano Delrio -- il matrimonio è sempre reversibile . Per inciso:
Delrio quei patti post-fusione
non li ha ancora firmati . Nello statuto, peraltro, compaiono clausole
specifich e
che cautela no i soggett i
interessati
in caso d i
eventi improvvisi.
Ma di rin vio in rinvio ,
qualche giorno fa sul tan dem Enìa-Iride è piovuta la
tegola degli aiuti di Stato d a
restituire . Soldi che gravan o
sulle tasche di Iride (la stima
è di 130 milioni di euro), ma
che rischiano di trascinare a
fondo la stessa Enìa, controllata da Reggio, Parma e Piacenza . «Parliamo di cifre potenziali -- ha sottolineato ieri Delrio — e dunque attendiamo di conoscere l'importo
esatto» di quanto Iride dovr à
scucire . «Chiaro però — prosegue il sindaco — che non ci
giriamo dall'altra parte . Noi
dobbiamo lavorare affinch é
l'accordo sia vantaggioso» .
Un accordo che nei mesi scor si si era chiuso con un con cambio pari a 4,2 . Vero è, tuttavia, che se su Iride si abbatterà sul serio la pesantissima scure dell'erario (è l'U nione europea ad imporre al-
Non mi spaventa
la cifra
che Genova e Torino
devono risarcire
ma una loro
eventuale l. ;erezza
l'Italia la riscossione del rimborso da parte di talune
aziende che negli anni Novanta hanno goduto di una
speciale moratoria fiscale) ,
lo scenario che si profila non
è affatto dei migliori : la multiutility che fa capo a Genova e a Torino potrebbe anche
ritrovarsi a chiudere il bilancio in rosso . E sui dividend i
piomberebbero sforbiciate
mica da poco .
Il tema merita
una riflessione
Siamo sereni
la faccenda però
non passerà
in cavalleria
concambio? E' ancora conveniente per Enìa portare avanti questa fusione? Se la risposta è no, Iride deve compensare . Penso a particolari conferimenti, o ad operazioni finanziarie che non incidon o
su Enìa . Io intendo cautelare
Reggio e gli azionisti d i
Enìa», anche perché dinanz i
a situazioni simili la Corte
dei Conti ha tutto il diritto-dovere di chiedere al pri -
Ma in attesa che il decreto
legge — quello contenente le
nuove regole sulla restituzione dei soldi — divenga pubblico e successivamente convertito in norma, gli occhi d i
piccoli azionisti, risparmiatori e utenti a oggi sono puntati sui Comuni che hanno in
mano la maggioranza (pubblica) di Enìa . «Vogliamo capire come intende muoversi
Iride — spiega ancora Delrio
— . Perché la domanda è : con
queste nuove cifre resta ancora valida la forchetta d i
Il sindaco Graziano Delrio
E'
une a ciel sereno»
«Non ce lo aspettavamo .
è stato un fulru [nc a eH sereno» . L amm tnstraton de legato di Enìa, Andrea Viero, accusa il colpo del decreto approvato veneri t scorsa dal Consiglio dei ministri, che impone ad alcun c
multiutility il rimborso di i -
le agevolazioni della mora—
i
.
tori,a fiscale . Prima di fa r
sciarsi la testa pero Viero ..
dice : eSe neon esce il decret o
unti possiamo quantificare ;
e dunque non sappiamo se
la cifra che li ide dovràpa
are andraadincidereisu l
rapporti r di'nonr-.arobio»
mo cittadino chiarimenti in
merito.
«Non mi spaventa la cifra
che Iride è chiamata a pagare — continua il sindaco —,
anche se i timori variano a
seconda dell'ammontare . Se
si riveleranno veritieri i numeri che circolano, allora s i
tratta di questione che merita una riflessione. Bisogn a
stare attenti : occorre prudenza perché bisogna tutelare il
patrimonio di Enìa . Quel che
temo, a dire
il vero, è un'ipotetica leggerezza nel l'affrontar e
l'argoment o
da parte di
Iride . Il suo
cda, infatti,
deve dirci c o
me intend e
„Assorbire
questo debito, "non può mic a
farsene carico Enìa . Siam o
molto sereni, ma lavorerem o
affinché la questione no n
passi in cavalleria» .
E poi: «E' una questione
che non ci aspettavamo, e
che richiede prima di tutt o
un approfondimento che v a
fatto dal consiglio di amministrazione, vale a dire l'organo deputato a dare informazione ai soci : il cda dovrà darci gli elementi con gli advisor finanziari per capire s e
questo ha implicazioni sugl i
accordi già presi». E a chi gl i
chiede se esiste la possibilità
di un ritorno al dialogo con
Hera, il sindaco risponde :
«Per adesso non se ne dev e
nemmeno parlare di situazioni di altro tipo, bisogna approfondire questa che è una
situazione nuova» .
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