CER il giornale della ceramica n.350

Transcript

CER il giornale della ceramica n.350
350
CER
il giornale della Ceramica
marzo
aprile
2015
oniPad
Intervista
Alessandro Di Fiore.
L’importanza del
Chief Innovation
Officer nell’impresa
Country Report
€ 3,50 • ANNO XLII • MARZO/APRILE 2015 • ISSN 1828 1052 • FOTO BLUMERANDFRIENDS TOMMASO ALESSANDRINI
Egypt, economic
recovery opens up
new opportunities
for ceramic tiles
Real Estate
Il mercato della
ristrutturazione
edile in Italia e
negli Stati Uniti
EXPO: MOSTRA LABORATORIO A MILANO,
CERAMICLAND NEL DISTRETTO
Galleria
Tecnologie per
la finitura delle
superfici, controllo
e fine linea
CERFIERE
CERAMICLAND,
viaggio nella ‘Terra Maestra’
di Maria Teresa Rubbiani
DOVE ARTE E ROBOT CONVIVONO
CON CULTURA E NATURA,
BUON CIBO E RELAX
32 CER marzo/aprile 2015
Tanti nel mondo conoscono la
ceramica italiana, ne conoscono
la qualità e la bellezza. Quella ceramica la cui produzione è iniziata nei
primi decenni del secolo scorso, ma
che è esplosa nel secondo dopoguerra, rendendo famoso quel fazzoletto di
terra, denominato distretto di Sassuolo, ma che comprende diversi comuni
di qua e di là dal Secchia da Maranello, passando per Formigine, Fiorano,
Sassuolo, Casalgrande, Castellarano e
Scandiano.
Avere un pavimento o un rivestimento
con piastrelle di ceramica italiana è per
tanti un vero e proprio oggetto del desiderio, così come possedere un abito
italiano, un paio di scarpe o un mobile
di design ideato e prodotto in Italia.
Di cosa si appropria però un uomo o
una donna, magari appartenente ad
una cultura distante da quella italiana, nel momento in cui si accinge ad
acquistare un cosiddetto prodotto del
made in Italy e ad esibirlo? Cos’è che
rende tali prodotti desiderabili al punto di divenire ‘oggetti’ del desiderio,
un desiderio che mai si appaga definitivamente, ma resta perennemente
‘desiderio’, cioè tensione infinita verso
un’ideale?
Quell’uomo e quella donna acquistando un prodotto del made in Italy si appropriano di un pezzettino d’Italia, un
angolino da indossare o da mettere in
casa propria, per poter assaporare guardando ogni giorno quell’oggetto, toccandolo e vivendolo, sognando di trascorre un frammento di vita all’italiana.
Ma perché questo accade? Come è possibile che degli oggetti inermi riescano
a far vivere ai loro possessori un’esperienza di vita?
Perché ognuno di quegli oggetti è la
sintesi di un modo di vivere, all’italiana
appunto, la sintesi, in altre parole, della cultura che lo ha prodotto, poiché
senza la cultura in cui le persone che
creano quegli oggetti sono immerse
quel prodotto non sarebbe mai nato
o comunque non sarebbe stato così
come è.
Nel prodotto finito è racchiusa la bellezza del territorio italiano, la cultura
artistica millenaria che ha lasciato segni tangibili su questo territorio nelle
sue chiese, palazzi opere d’arte, ma anche la capacità di fare con precisione
un oggetto che da manufatto artigianale diviene negli anni prodotto di design
industriale. Quel prodotto, per queste
ragioni, restituisce a chi lo possiede il
piacere, uno stato d’animo cui le persone che vivono in Italia e in particolare in territorio emiliano, conoscono
bene, apprezzano, vivono, continuano
Foto Conelli
CERFIERE
a ricercare e riescono a trasferire negli
oggetti che producono. Il piacere dato
dalla consuetudine con il buon cibo e
le gradevoli architetture presenti anche
nei più piccoli borghi.
Ed è dalla consapevolezza dell’esistenza di tutto ciò che è nato il progetto
Ceramicland che in occasione di Expo
2015 ha l’obiettivo di promuovere la
“Terra Maestra”, coincidente con il
distretto di Sassuolo e i suoi comuni, facendo conoscere al mondo ogni
aspetto dello stile di vita di chi ci abita
e ci lavora, oltre che della qualità della
manifattura ceramica.
Ceramicland è una proposta di turismo
industriale che consiste in un tour organizzato in cinque tappe attraverso le
quali sarà possibile conoscere la genesi della produzione della piastrella di
ceramica italiana visitando i musei, in
cui è conservata e narrata la storia del
più importante distretto industriale di
ceramica per l’architettura; i laboratori
di decorazione, nei quali si sviluppa la
creatività artistica e il design del prodotto; le industrie meccaniche, in cui
si progetta e si produce la sofisticata
tecnologia necessaria al processo produttivo e le industrie ceramiche, nelle
quali si produce e si può ammirare il
prodotto finito; conoscendo la ricchezza culturale delle eccellenze del territorio. Il tour, logisticamente interconnesso con Discovery Ferrari & Pavarotti
Land, si svolgerà in moduli di durata
variabile da mezza giornata ad un giorno e mezzo e consentirà ai visitatori,
italiani ed esteri, non solo di prendere
contatto con una terra ricca e produttiva come il distretto di Sassuolo ma di
conoscere da vicino la cultura, lo stile
di vita, le eccellenze gastronomiche e
di buon vivere di questo territorio.
L’headline “Terra Maestra” ideato per
promuovere il tour Ceramicland, intende indicare come elemento unificante, rappresentativo e caratterizzan-
te del distretto l’elemento “terra”, che
da un lato costituisce la materia prima
con cui è fatto il prodotto ceramico,
ma dall’altro è l’elemento da cui scaturiscono i prodotti gastronomici, rimandando contemporaneamente all’idea di
territorio circoscritto e definito geograficamente.
L’aggettivo “maestra” inserisce l’elemento culturale: rappresenta infatti
l’intervento dell’uomo che dalla terra,
trasformandola o coltivandola, ottiene
prodotti e che tramanda la capacità
e la tecnica del creare di generazione
in generazione in un meccanismo di
formazione continua. Aggettivo che
sottolinea anche e soprattutto come
la ceramica prodotta in questi territori
sia in grado, dal dopoguerra in poi, di
descrivere quei percorsi di crescita e di
sviluppo originali a cui tutto il mondo
guarda con attenzione.
[email protected]
2015 marzo/aprile CER 33