Rapporto prezzi 2003 - Statistiche comune di Firenze

COMUNE DI FIRENZE
Novembre 2004
Comune di Firenze
Rapporto prezzi 2003
La statistica per la città
Ufficio Comunale di Statistica
Via de' Perfetti Ricasoli 74
50127 Firenze
Tel.: 055 3282220
Fax: 055 328 2221
[email protected]
http://statistica.comune.fi.it
GIANNI DUGHERI, MASSIMILIANO SIFONE
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
LEONARDO SEMPLICINI
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze.
Dall’ingrosso al dettaglio. 2002 - 2003
Rapporto prezzi 2003
GIANNI DUGHERI, MASSIMILIANO SIFONE
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
LEONARDO SEMPLICINI
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze.
Dall’ingrosso al dettaglio. 2002 - 2003
Ufficio Comunale di Statistica di Firenze
Dirigente
Riccardo Innocenti
Responsabile della rilevazione
Gianni Dugheri
Posizione Organizzativa Statistica
Hanno collaborato
Gabriele
Saverio
Serena
Alidori
Fenza
Santolini
Rilevatori dell’indagine sui prezzi al Consumo
Monia
Luca
Piero
Silvia
Cristina
Giantomaso
Lucia
Eleonora
Stefano
Francesca
Sabrina
Pietro
Rossana
Luisa
Bianchi
Braccini
Calosi
Conti
Fontanelli
Forosetti
Giorgi
Moscardi
Mosti
Niccheri
Nocentini
Pampaloni
Raspollini
Valoriani
Si ringrazia per la collaborazione la Società Mercafir S.c.p.A. e in particolare
Carlo
Franco
Stefano
Alessandro
Carlo
Dianzani
Poggi
Ciolli
Del Lungo
Foschini
Direttore Generale
Vice Direttore Generale
Immagine di copertina
Ortaggi al Mercato Centrale di Firenze
Indice
I
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
7
Premessa
9
1 L’andamento dell’inflazione a Firenze nel 2003
11
2 La dinamica dei prezzi di alcune categorie di prodotti
19
3 La dinamica dei prezzi nella grande e piccola distribuzione e per quartiere
23
Appendice A : Tavole statistiche
27
II
37
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze. Dall’ingrosso al dettaglio
Premessa
39
1 I dati
1.1 La rilevazione dei prezzi dell’Istat . . . .
1.1.1 L’indice dei prezzi al consumo . .
1.1.2 La rilevazione dei prezzi a Firenze
1.2 La rilevazione dei prezzi di Mercafir . . .
.
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41
41
41
43
45
2 Il disegno delle analisi
2.1 La scelta dei prodotti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.2 La sintesi delle quotazioni da confrontare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.3 I confronti effettuati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
47
47
48
49
3 I risultati ottenuti
3.1 Il livello dei prezzi . . . . .
3.1.1 Il comparto frutta .
3.1.2 Il comparto ortaggi
3.2 La dinamica dei prezzi . .
3.2.1 Il comparto frutta .
3.2.2 Il comparto ortaggi
51
51
51
58
64
64
68
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4 Conclusioni e confronto
73
Appendice B : Tabelle aggiuntive
77
Indice delle tabelle
95
Indice delle figure
96
a
Parte I
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
a
Premessa
Quando l’Ufficio Comunale di Statistica decise, nell’ambito della convenzione con il dipartimento di
statistica Giuseppe Parenti, di preparare il rapporto sull’andamento dei prezzi a Firenze nel 2002, stava
infuriando la polemica sull’attendibilità dei dati rilevati nell’ambito della rilevazione mensile dei prezzi al
consumo.
Il contributo che il Comune di Firenze intendeva portare al dibattito era teso a far conoscere la rilevazione, le sue finalità e alcune delle sue potenzialità informative.
Quello che è emerso nei mesi scorsi è che tante velleità di costruire osservatori e monitoraggi alternativi a questa indagine sono naufragate sia per motivi di ordine metodologico sia di ordine economico:
non è pensabile costruire un’indagine più completa e con un impianto metodologico solido agli stessi
costi dell’attuale rilevazione; d’altra parte le informazioni prodotte dalla rilevazione sono in tale quantità
che è possibile fornire elaborazioni dettagliate, anche a livello territoriale ridotto e per un’ampia gamma
di prodotti e servizi.
Ciò che ci si propone con questo rapporto è di illustrare cosa è successo a Firenze nel corso del 2003
cercando di indagare più analiticamente nei dati a disposizione. Alcune elaborazioni fatte nel 2002, che
servivano a spiegare gli effetti del change-over lira euro non sono state riproposte perché ormai non sono più significative, così come il tentativo di valutare l’impatto dell’inflazione per diverse tipologie familiari
che, con i dati a disposizione, è poco di più di un esercizio1 . Sono però stati inseriti i confronti tra alcune
classificazioni “non standard” 2 . sarà possibile quindi vedere le diverse dinamiche dei beni e dei servizi,
dei servizi regolamentati e non, dei beni alimentari lavorati e non, dei beni energetici ed altre ancora.
Sono poi riproposte, con le dovute e necessarie cautele, le dinamiche dei prezzi per catena distributiva
e per quartiere.
Per ciò che riguarda le considerazioni di carattere generale sulla rilevazione e sulla organizzazione
locale e nazionale si rinvia a quanto già scritto nel 2003 in “Un anno con l’euro”. Si rammenta che la
rilevazione nel corso del 2003 ha coinvolto 14 rilevatori; sono stati rilevati circa 9.000 prezzi al mese, in
circa 900 punti vendita e 210 abitazioni per gli affitti. Il paniere si compone di circa 900 prodotti che poi
confluiscono in 576 posizioni rappresentative, per le quali in appendice sono riportati i numeri indice del
2003.
1 Per ottenere risultati significativi in questa direzione è necessario rivedere almeno in parte l’impianto della rilevazione dei prezzi al consumo e
soprattutto quello della rilevazione dei consumi delle famiglie. L’Istat si sta muovendo su questo fronte anche se per ora solo a livello progettuale.
2 Perché non seguono i capitoli di spesa canonici.
9
a
Capitolo 1
L'andamento dell'inflazione a Firenze nel 2003
Per analizzare l’andamento dei prezzi al consumo si fa riferimento all’indice dei prezzi al consumo per
l’intera collettività nazionale (NIC)1 .
Questo indice misura le variazioni nel tempo, rispetto ad un periodo scelto come base, dei prezzi di
beni e servizi acquistabili sul mercato e destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio
del paese. Al variare nel tempo dell’indice, la differenza tra l’indice al tempo t e l’indice al tempo t-1 è
ciò che ci permette di capire secondo quale dinamica sono variati i prezzi. Se l’unità di tempo scelta è il
mese (es. t = febbraio 2003, t-1 = gennaio 2003), allora si parla di variazione congiunturale. Se invece
l’unita di tempo è l’anno, si parla di variazione tendenziale (es. t = febbraio 2003, t-1 = febbraio 2002).
Di seguito analizziamo le variazioni tendenziali e congiunturali dell’Indice dei Prezzi al Consumo per
l’anno 2003 nel Comune di Firenze.
Figura 1.1: Indice NIC Firenze. Variazioni congiunturali (valori %) 2001, 2002 e 2003
1 L’Istat produce anche l’indice dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (FOI) e l’Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato
per i paesi dell’Unione Europea (IPCA). I due indici si riferiscono alla stessa rilevazione che produce il NIC, differendo per la struttura dei pesi di
ponderazione e per il concetto di prezzo.
11
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
Le variazioni congiunturali del 2003 si caratterizzano per valori iniziali piuttosto elevati, che si ripetono
nei mesi di marzo ed aprile, e valori molto prossimi allo zero nei mesi di luglio, ottobre e novembre. Tra
luglio ed ottobre si registrano nuovamente due picchi, a luglio ed agosto. Unico valore negativo, quello
registrato a dicembre.
Le motivazioni di questo andamento altalenante sono molteplici: ci sono certamente fattori climatici
alla base dei due picchi estivi nonché caratteristiche intrinseche legate alle dinamiche di distribuzione
dei prodotti che nei mesi estivi si fermano.
L’andamento analizzato non è tuttavia del tutto anomalo: nell’anno 2001 sono state registrate prestazioni simili. Anche in quel caso, per spiegare gli elevati picchi, si rivelarono determinanti le modificazioni
climatiche (periodi di forte gelo). Risulta anomalo il mese di agosto che ha fatto registrare un aumento
mensile elevato(+0,3%) e in controtendenza con le abituali tendenze stagionali.
Se da un punto di vista congiunturale la stagionalità e le condizioni climatiche stanno alla base di
variazioni notevoli dell’indice, da un punto di vista tendenziale l’ottica è diversa: in questo caso gli effetti
di una eventuale stagionalità legata al clima e alle caratteristiche della città sono eliminate.
L’indice tendenziale parte con il valore di 2,0% per poi iniziare a scendere nei mesi successivi, fino
all’1,7% di aprile 2003; dopodiché rimane stabile ad 1,8% per tre mesi e subisce una brusca impennata nel mese di agosto, arrivando al 2,3%. Resta oltre il 2,0% fino a dicembre 2003, quando cala
nuovamente e arriva all’1,9%.
Figura 1.2: Indice NIC Firenze, Italia e Unione europea area euro. Variazioni tendenziali (valori %) 2003
Gli indici fiorentini sono sempre inferiori a quelli italiani e molto più simili a quelli relativi all’intera
Unione Europea. Il distacco tra l’indice cittadino e quello italiano è più accentuato fino ai mesi estivi. Da
agosto in poi la distanza tra le due variazioni diminuisce ma resta comunque sempre attorno a 0,5 punti
percentuali.
Quanto accaduto non è del tutto una novità: il territorio nazionale è da sempre caratterizzato da
eterogeneità, dal punto di vista dell’andamento delle variazioni tendenziali. Dalla figura che segue si
osservano gli andamenti comparati con le altre città di Italia.
12
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
Figura 1.3: Indice NIC Firenze, Italia e alcune delle principali città italiane. Variazioni tendenziali (valori
%) 2003
Dal grafico si nota, ad esempio, come nel 2003 l’andamento di Firenze e quello di Bologna siano
stati simili. Napoli (le cui variazioni percentuali sono tutte superiori al 3%) fa registrare le variazioni
percentuali più elevate di ogni altra città, superata solo da Venezia nel primo mese dell’anno.
Benché su scale diverse, l’andamento di Firenze nell’anno 2003 pare più avvicinarsi a quello di
Milano che agli altri comuni.
Anche l’andamento dei tassi bolognesi è interessante. Tuttavia, questi si distaccano da quelli fiorentini soprattutto nei mesi primaverili per poi allinearsi a quelli di Firenze solo successivamente.
La tab. 1.1 contiene i dati di tutti i capitoli di spesa e i valori evidenziati si riferiscono al capitolo che
in ogni mese è responsabile del maggior contributo agli indici generali. Fra tutti, spiccano gli alimentari
che nel secondo semestre dell’anno fanno sempre registrare valori piuttosto elevati. In particolare, si
nota come nei mesi di Luglio ed Agosto questo capitolo sia stato artefice della spinta nell’inflazione di cui
abbiamo già parlato in precedenza. Nella figura 1.5, che contiene le variazioni dell’indice tendenziale del
capitolo, si può vedere come nei mesi estivi l’andamento del tasso fiorentino del capitolo sia lo stesso di
quello del tasso per capitolo nazionale anche se su livelli diversi: i generi alimentari subiscono un picco
nel periodo estivo per poi progressivamente calare dopo ottobre.
In questi due mesi, la frutta, la carne fresca di bovino adulto e le patate sono i prodotti i cui incrementi
hanno pesato di più sull’indice generale. Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, sono invece il ruolo
di frutta, patate e pomodori da sugo a spingere di più l’indice. Un effetto congiunto a cui sono secondi
solo i contributi di affitti abitazioni e gas per riscaldamento (che ricadono nel capitolo Abitazione, acqua,
energia e combustibili) e del carrozziere (che ricade nel capitolo dei trasporti).
Tuttavia, si può ragionevolmente supporre che l’incremento dei prezzi dei beni alimentari negli ultimi
tre mesi dell’anno sia stato un evento diffuso tra i vari beni che compongono il capitolo alimentari (non
ci sono infatti nella classifica delle principali diminuzioni in tab. 1.3 relativa ai mesi di ottobre, novembre
e dicembre, prodotti che abbiano contribuito in maniera forte alla diminuzione dell’indice), benché non
si possano evidenziare componenti di grande apporto, oltre a quelle già evidenziate.
13
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
Tabella 1.1: Indice NIC Firenze. Contributo dei capitoli di spesa alla variazione tendenziale nel 2003
Generi alimentari,
bevande
analcoliche
Bevande alcoliche, tabacchi
Abbigliamento e calzature
Abitazione, acqua, energia e
combustibili
Mobili, articoli e servizi per la
casa
Servizi sanitari e spese per la
salute
Trasporti
Comunicazioni
Ricreazione, spettacoli e cultura
Istruzione
Alberghi, ristoranti e pubblici
esercizi
Altri beni e servizi
Gen
0,17
Feb
0,09
Mar
0,12
Apr
0,02
Mag
0,06
Giu
0,26
Lug
0,45
Ago
0,51
Set
0,49
Ott
0,60
Nov
0,51
Dic
0,52
0,10
0,20
0,26
0,10
0,18
0,29
0,10
0,20
0,34
0,24
0,24
0,44
0,24
0,24
0,42
0,20
0,24
0,40
0,20
0,24
0,43
0,18
0,23
0,44
0,18
0,19
0,43
0,18
0,20
0,41
0,18
0,24
0,42
0,19
0,23
0,44
0,15
0,15
0,14
0,15
0,18
0,17
0,17
0,18
0,19
0,20
0,17
0,18
0,04
-0,15
-0,18
-0,14
0,00
-0,03
-0,05
-0,05
-0,07
-0,07
-0,07
-0,07
0,50
-0,03
0,10
0,03
0,37
0,59
-0,02
0,12
0,03
0,47
0,63
-0,01
0,10
0,02
0,40
0,45
-0,02
0,09
0,02
0,23
0,37
-0,02
0,08
0,02
0,12
0,35
-0,04
0,10
0,02
0,11
0,38
-0,04
0,07
0,02
-0,04
0,43
-0,05
0,09
0,02
0,26
0,50
-0,05
0,14
0,02
0,21
0,38
-0,12
0,17
0,01
0,13
0,37
-0,13
0,16
0,01
0,05
0,38
-0,15
0,14
0,01
-0,05
0,22
0,19
0,19
0,14
0,13
0,13
0,12
0,12
0,12
0,12
0,10
0,10
Nei primi quattro mesi dell’anno il capitolo Trasporti, in quanto fortemente legato alle oscillazioni
nel prezzo del petrolio, risulta essere quello che maggiormente contribuisce all’incremento del tasso
di inflazione fiorentino. La benzina verde contribuisce infatti per non meno del 19,3% all’incremento
del tasso in questi tre mesi. Segue la Camera d’Albergo, il cui aumento, tra gennaio e marzo 2003,
contribuisce all’indice mediamente per il 13,2%.
Nei mesi di Maggio e Giugno è stato il capitolo Abitazione, acqua, energia e combustibili a contribuire
maggiormente all’incremento dell’indice. In particolare, le voci relative agli affitti nel loro complesso
(12,3%) e il gas per riscaldamento (Aprile: 5,6%, Maggio: 7,6%).
Figura 1.4: Indice NIC Firenze e Italia. Variazioni tendenziali (valori %) 2003 capitolo abitazione acqua
energia elettrica e combustibili
Nel 2003 a Firenze, questo capitolo ha fatto registrare delle variazioni tendenziali nettamente e
costantemente più elevate rispetto a quelle nazionali. Solo nei primi mesi dell’anno non rientra tra i
maggiori determinanti degli aumenti, ma questo è spiegabile soprattutto con l’andamento del prezzo del
gas per riscaldamento.
14
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
Un incremento nel suo prezzo è sicuramente meno probabile nei primi mesi dell’anno in quanto
in quel periodo la sua domanda comincia a contrarsi. Questo è dimostrabile anche in base al fatto
che il contributo del gas per riscaldamento all’indice tendenziale complessivo incrementa sempre di più
avvicinandosi all’autunno.
Figura 1.5: Indice NIC Firenze e Italia capitolo alimentari e bevande analcoliche. Variazioni tendenziali
(valori %) 2003
A Settembre il capitolo che primeggia in termini di apporto all’indice è quello dei trasporti, il cui
risultato è stato determinato soprattutto dalle variazioni nei prezzi delle riparazioni auto (il contributo
all’incremento dell’indice è pari al 13,6%).
Figura 1.6: Indice NIC Firenze e Italia capitolo trasporti. Variazioni tendenziali (valori %) 2003
Altri due capitoli sono tuttavia da considerare determinanti nel mese di settembre 2003: i generi
alimentari (trainati dagli incrementi nella carne fresca bovina e nelle patate) e quello delle abitazioni (a
causa soprattutto degli incrementi nel totale delle spese per gli affitti, la domestica ad ore e il gas da
riscaldamento).
15
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
Vista l’importanza che ha il turismo a Firenze, è d’obbligo uno sguardo all’andamento dei prezzi del
capitolo alberghi, ristoranti e pubblici esercizi.
Figura 1.7: Indice NIC. Variazioni tendenziali nel 2003 (valori %) capitolo alberghi ristoranti e pubblici
esercizi
Il capitolo ha un andamento che è determinato dalla crisi nel settore del turismo provocata dalla
paura del terrorismo, dall’elevato cambio dell’euro rispetto al dollaro e dalla cattiva congiuntura economica. Il picco negativo di luglio è tuttavia un classico per le città d’arte, dove i mesi estivi sono spesso
considerati di bassa stagione. A luglio, infatti, il risultato è stato determinato dal contributo percentuale
fortemente negativo all’indice (-24,2%) apportato dal calo del prezzo della camera d’albergo. Le diminuzioni di novembre e dicembre sono invece il risultato congiunto delle diminuzioni della camera d’albergo
e del pasto al ristorante. Quest’ultimo prodotto era invece stato il determinante dell’aumento nel capitolo
nei primi tre mesi dell’anno, come si può notare nella classifica dei principali aumenti della tabella 1.2.
Da segnalare che il capitolo delle comunicazioni contribuisce all’indice generale con un contributo
costantemente negativo per tutti i mesi dell’anno particolarmente accentuato negli ultimi mesi dell’anno:
a dare un contributo decisivo sono i ribassi del prezzo dei telefoni cellulari.
In chiusura di questa sezione si riportano due tabelle con i prodotti che, per ciascun mese, hanno
contribuito di più in aumento (tabella 1.2) o in diminuzione (tabella 1.3) all’indice generale dei prezzi al
consumo.
16
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
Tabella 1.2: Principali aumenti. Contributo all’indice tendenziale nei mesi del 2003 dei 10 prodotti per i
quali tale contributo è il maggiore nel mese (valori %)
PRODOTTO
Affitti abitazioni complessivo
Automobili estere
Automobili italiane
Benzina verde
Camera albergo
Camping
Carne fresca bovino adulto
Carrozziere (verniciatura portiera)
Carrozziere (paraurti anteriore)
Conto corrente bancario
Dentista otturazione
Divano
Domestica a ore
Energia elettr. usi civili
Frutta prezzo perequato
Gas per riscaldamento
Gasolio
Libri
Pasto al ristorante
Patate
Pomodori da sugo
Sigarette estere
Sigarette nazionali
Tariffa rifiuti solidi
Gen
12,0
7,3
5,3
19,3
7,1
Feb
12,0
Mar
12,0
4,3
20,3
17,0
20,5
15,4
Mag
12,3
Giu
12,3
Lug
11,3
Ago
11,3
Set
11,3
Ott
12,3
Nov
12,3
Dic
12,3
4,3
5,9
7,6
8,1
8,6
12,9
5,0
12,9
5,0
12,9
5,0
10,9
5,1
13,6
7,6
5,5
13,6
6,0
13,6
13,6
13,6
4,3
6,8
4,4
6,8
4,4
6,8
6,8
6,8
6,8
6,8
6,8
7,6
7,6
14,2
14,2
14,2
14,2
5,0
14,2
6,2
14,2
4,9
5,2
5,1
8,6
8,6
5,6
5,7
4,9
4,9
4,9
5,0
5,5
5,2
8,9
5,6
4,4
10,9
6,6
6,1
5,1
5,6
5,4
11,7
Apr
12,3
4,9
8,5
13,5
6,3
7,2
4,9
13,5
6,3
7,2
10,6
6,3
7,2
10,5
6,3
7,2
8,5
8,9
6,3
7,2
5,9
8,9
6,3
7,2
4,8
4,8
8,9
6,3
7,2
9,3
6,8
7,2
9,9
6,1
7,2
Tabella 1.3: Principali diminuzioni. Contributo all’indice tendenziale nei mesi del 2003 dei 10 prodotti
per i quali tale contributo è il minore nel mese (valori %)
PRODOTTO
Acqua minerale
Benzina verde
Borsa
Camera albergo
Carne fresca suina con osso
Carne fresca suina senza osso
Cinema
Fior di latte di mucca
Gas per riscaldamento
Giaccone impermeabile
Medicinali
Merenda preconfezionata
Mitili o cozze
Ortaggi, prezzo perequato
Pasto al ristorante
Patate
Personal computer
Pomodori da sugo
Servizi di telefonia fissa
Telefoni cellulari
Trasporti urbani (biglietto)
Trasporto marittimo di auto
TV color
Viaggio aereo intercont.
Vongole
Gen
-1,1
Feb
-1,2
Mar
-0,9
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Set
Ott
Nov
Dic
-1,6
-6,3
-1,6
-6,0
-6,5
-1,6
-9,1
-2,9
-1,6
-24,2
-1,8
-1,1
-1,8
-4,1
-2,5
-2,7
-2,1
-5,8
-2,0
-14,8
-0,9
-0,6
-0,7
-1,7
-0,7
-3,4
-11,1
-1,0
-3,4
-0,8
-26,9
-1,0
-0,8
-27,4
-1,0
-26,5
-1,1
-11,6
-11,6
-13,7
-13,3
-4,7
-7,6
-8,0
-8,6
-6,9
-3,6
-1,2
-4,0
-2,5
-2,2
-4,2
-3,3
-4,9
-3,3
-1,9
-0,7
-1,2
-4,6
-3,7
-1,3
-1,3
-13,3
-13,3
-13,3
-13,3
-2,0
1,6
-0,8
-0,8
-3,7
-2,8
-1,5
-1,5
-0,7
-3,7
-3,3
-3,3
-3,3
-3,2
-3,0
2,9
-1,2
-6,9
-1,2
-6,8
-1,2
-2,5
-1,9
-2,4
-2,6
-9,4
-2,4
-10,7
-2,4
-12,4
-1,7
-1,7
-1,4
-1,7
-1,4
-1,3
-2,4
-1,4
-1,3
-1,0
-1,3
-2,6
-1,4
-2,6
-1,4
-1,3
-0,9
-1,3
-1,3
-0,8
17
-0,7
a
Capitolo 2
La dinamica dei prezzi di alcune categorie di
prodotti
Per cercare di sviluppare gli elementi di analisi viene proposta una diversa classificazione di alcune categorie, anche per valutare meglio le dinamiche che si sono sviluppate nel 2003.
La prima classificazione considerata riguarda beni e servizi: risulta evidente che le variazioni tendenziali dei servizi sono costantemente più elevate rispetto a quelle dei beni. Il differenziale arriva addirittura
a superare il 2% nel mese di febbraio per poi scendere nei mesi successivi: +3,3% la variazione tendenziale dei servizi contro +1,1% dei beni. A luglio il differenziale si è ridotto bruscamente a 0,3 punti
percentuali in corrispondenza del grosso aumento dei prodotti alimentari dell’estate 2003 per poi risalire
senza però toccare il livelli raggiunti nei primi mesi dell’anno. A dicembre la differenza si è di nuovo
ridotta (0,5 punti percentuali) a causa della diminuzione delle variazioni tendenziali dei servizi, mentre i
beni sono rimasti sostanzialmente stabili.
Figura 2.1: Indice NIC ben, servizi e differenziale. Variazioni tendenziali (valori %) 2003
19
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
Ponendo l’attenzione sui prodotti alimentari è possibile distinguere tra prodotti lavorati e non lavorati.
Le dinamiche delle due categorie hanno avuto andamenti diversi nel corso dell’anno: fino a maggio sono
state maggiori le variazioni degli alimentari lavorati mentre quelle degli alimentari non lavorati erano
addirittura negative. Da giugno c’è stato il brusco cambio di tendenza dovuto agli aumenti dei prodotti
ortofrutticoli. Il picco di aumenti si è avuto nel mese di ottobre quando gli alimentari non lavorati hanno
fatto registrare una variazione annua di +5,6% trascinando l’intero capitolo degli alimentari +3,9%. Negli
ultimi mesi dell’anno le variazioni degli alimentari non lavorati sono diminuite pur rimanendo oltre il 4%
mentre le variazioni di quelli lavorati sono costantemente cresciute fino ad arrivare a +2,8% di dicembre
che è stato il valore più alto nell’anno.
Figura 2.2: Indice NIC prodotti alimentari lavorati e non lavorati. Variazioni tendenziali (valori %) 2003
Tra i beni non alimentari è possibile distinguere tra beni durevoli, semi durevoli e non durevoli (fig.
2.3). I beni durevoli includono, tra le altre cose, le autovetture, gli articoli di arredamento, gli elettrodomestici. Sono considerati, invece, tra i beni semidurevoli i capi di abbigliamento, le calzature, i libri. I
beni non durevoli comprendono, tra l’altro, i detergenti per la pulizia della casa, i prodotti per la cura
della persona, i medicinali.
I beni non durevoli hanno registrato variazioni tendenziali negative per gran parte dell’anno trascinati
dalle diminuzioni dei medicinali.
Per i beni durevoli si è registrato un trend discendente che ha portato la variazione tendenziale da
+1,6% di gennaio a -1,3% di dicembre; ad influenzare questa diminuzione è stata principalmente il calo
del prezzo dei telefoni cellulari che, soprattutto nella parte finale dell’anno, hanno registrato diminuzioni
di prezzo rilevanti. I beni semidurevoli si sono invece caratterizzati per aumenti tendenziali abbastanza
stabili intorno al 2%.
Considerando i beni energetici (fig. 2.4), sono state analizzate le variazioni di quelli regolamentati e
degli altri. I beni energetici regolamentati includono le tariffe per l’energia elettrica, il gas per usi domestici, il gas da riscaldamento; nei non regolamentati sono invece inclusi i carburanti per gli autoveicoli. I
beni energetici non regolamentati sono stati caratterizzati da variazioni elevate nei primi mesi dell’anno
raggiungendo a marzo il picco più elevato, +9,8%, a causa degli aumenti del prezzo dei carburanti; successivamente si sono registrate delle diminuzioni abbastanza vistose tanto che la variazione tendenziale
è stata negativa nei mesi di maggio, giugno, ottobre e novembre. Il punto più basso è stato raggiunto
a giugno (-1,6%). I beni regolamentati hanno fatto registrare un trend sostanzialmente opposto a quelli
non regolamentati: gli aumenti si sono registrati dal mese di marzo e sono stati piuttosto elevati; da
luglio fino a dicembre si sono mantenuti intorno al 6% raggiungendo nel mese di luglio +6,4%.
20
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
Figura 2.3: Indice NIC beni durevoli, semidurevoli e non durevoli. Variazioni tendenziali (valori %) 2003
L’andamento dei prodotti energetici nel suo complesso ha seguito, anche se in misura minore, l’andamento dei beni energetici regolamentati: ha infatti il suo massimo a marzo e il suo minimo a giugno:
rispettivamente +6,5% e +1,1% risalendo a dicembre fino a +2,6%.
Figura 2.4: Indice NIC beni energetici regolamentati e non regolamentati. Variazioni tendenziali (valori
%) 2003
Infine può essere utile concentrarsi sulle dinamiche che riguardano i servizi in generale, quelli
regolamentati e tra questi coloro che lo sono localmente e quelli che lo sono nazionalmente.
I servizi a regolamentazione locale comprendono: i certificati anagrafici, la tariffa per i rifiuti solidi,
l’istruzione secondaria, la retta scuola elementare, i trasporti urbani multimodali (biglietti e abbonamenti),
i taxi, le autolinee extraurbane, la navigazione interna (lacuale, lagunare). I servizi a regolamentazione
nazionale comprendono: i musei, i concorsi pronostici, i pedaggi autostradali, l’istruzione universitaria, i
trasporti ferroviari, il trasporto auto su treno, la spedizione bagagli su treno, la navigazione marittima, il
trasporto marittimo di auto, il canone tv colore, i servizi di telefonia fissa, i servizi di telefonia pubblica, i
servizi postali.
21
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
I servizi regolamentati registrano nel corso del 2004 variazioni tendenziali costantemente inferiori a
quelle dei servizi in generale: mentre i servizi registrano variazioni tendenziali sempre superiori al 2%
i servizi regolamentati sono costantemente al di sotto di questa soglia tranne che nei mesi di aprile e
maggio dove si registra rispettivamente +2,2% e +2,1% mentre il valore minimo si registra nel mese
marzo 2003 con +0,9%. Tuttavia se suddividiamo la categoria dei servizi regolamentati in quelli che
lo sono a livello locale e a livello nazionale, si vede come queste due componenti registrino nel corso
dell’anno due tendenze molto diverse: i primi, dopo aver registrato variazioni intorno al 2% per gennaio
e febbraio, hanno una riduzione a +0,4% per marzo, salendo poi bruscamente ad aprile (per effetto
dell’aumento della tassa dei rifiuti) e arrivano al +4,6% a fine anno (per effetto dell’aumento del taxi).
I servizi regolamentati a livello nazionale invece registrano aumenti annuali di poco oltre l’1% fino a
maggio per poi scendere fino +0,4% di giugno e stabilizzarsi poco sopra la variazione nulla per tutto il
secondo semestre.
Figura 2.5: Indice NIC servizi regolamentati localmente e nazionalmente. Variazioni tendenziali (valori
%) 2003
22
Capitolo 3
La dinamica dei prezzi nella grande e piccola
distribuzione e per quartiere
L’analisi per canale distributivo è stata condotta su un sottopaniere di prodotti comuni ad entrambi i
canali distributivi. I punti vendita sono stati classificati in due grandi categorie: grande distribuzione e
distribuzione tradizionale. Il sottopaniere su cui è stata fatta l’analisi è composto da 347 prodotti che insieme rappresentano circa il 33% dell’intero paniere per importanza; nella sua composizione rivestono
grande peso i prodotti alimentari (150 su 347), ma anche prodotti per la casa, per l’igiene personale e
abbigliamento. Sono esclusi da questa analisi i prodotti ortofrutticoli perché sottoposti ad un trattamento
particolare nell’ambito del calcolo degli indici dei prezzi al consumo. Ciò che emerge è che nei primi
mesi dell’anno si registrano aumenti più elevati nella distribuzione tradizionale che nella grande distribuzione. Tuttavia il differenziale tende a ridursi nella parte centrale dell’anno in corrispondenza dei grossi
aumenti dei prodotti alimentari; le differenze tornano a crescere a partire dal mese di ottobre quando
l’indice della grande distribuzione subisce un leggero decremento mentre quello della distribuzione tradizionale continua a crescere nella stessa misura dei mesi precedenti.
A dicembre 2003 le variazioni tendenziali (cioè rispetto a dicembre 2002) sono state :
Canale distributivo
Grande distribuzione
Distribuzione tradizionale
Generale
Variazione tendenziale
dicembre 2003
1,4
2,0
1,9
Variazione tendenziale
dicembre 2002
0,3
1,8
1,1
Rispetto al 2002 si è registrata una minore differenza nei due canali distributivi1 : infatti la variazione
tendenziale della grande distribuzione passa da +0,3% di dicembre 2002 a +1,4% di dicembre 2003.
Come già detto poco sopra, si può ipotizzare che ad influenzare questo dato siano stati i forti aumenti
degli alimentari a cui sembra che la grande distribuzione sia stata più sensibile di quella tradizionale. Da
novembre, infatti, il capitolo alimentari registra variazioni tendenziali un po’ più contenute e il differenziale
tra i due canali torna a crescere.
1 I dati del 2002 sono tratti da “Un anno con l’euro” (Comune di Firenze, gennaio 2003)
23
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
Figura 3.1: Indice NIC (base dicembre 2002=1000) calcolato su un paniere comune di prodotti venduti
nella grande distribuzione e distribuzione tradizionale
Per concludere si riporta un’analisi della dinamica dei prezzi per quartiere (fig. 3.2).
È bene precisare che quanto segue è una forzatura all’impianto della rilevazione dei prezzi al consumo in quanto il piano di campionamento comunale non è costruito per un’analisi per quartiere. Tuttavia
analizzando i risultati per il sottocampione di prodotti comuni a tutti i quartieri, si vede che questi sono
200 e che rappresentano per importanza circa il 19% del paniere complessivo; inoltre le quotazioni che
riguardano questi prodotti sono 3716 al mese e pertanto, con le cautele del caso, si ritiene utile tentare
un’analisi.
L’incidenza dei prodotti alimentari è qui superiore a quella del sottopaniere utilizzato per canale distributivo (131 su 200), comunque ci sono anche prodotti di igiene per la casa e personale e
abbigliamento.
Come nell’analisi per canale distributivo, i risultati mostrano, rispetto al 20022 , una minore variabilità
e aumenti generalmente più elevati: l’indice complessivo del paniere ha una variazione annua di +2,6%.
Il quartiere che ha registrato aumenti minori è il quartiere di Isolotto Legnaia con +2,5% mentre gli
aumenti più importanti si sono registrati nel quartiere Gavinana Galluzzo con un indice tendenziale di
+3,3%.
Rispetto al 2002 si sono registrate delle differenze abbastanza rilevanti: gli aumenti più elevati erano
stati verificati nel Centro(comunque la variazione tendenziale del Centro è +3,0% quindi abbastanza
elevata) mentre gli aumenti più contenuti erano stati registrati fuori comune. Su questo ultimo dato
è bene fare una riflessione: fuori dal territorio comunale vengono effettuate rilevazioni solo presso la
grande distribuzione ed è probabile che ci sia l’effetto degli aumenti dei prodotti alimentari di cui si è
parlato poco sopra nell’analisi per canale distributivo.
Può essere opportuno ricordare che:
• Nella rilevazione dei prezzi al consumo si misurano variazioni e non livelli di prezzo
• Anche nell’analisi per quartiere, come in quella per canale distributivo, non sono stati considerati i
prodotti ortofrutticoli e questo rappresenta senza dubbio un limite all’analisi vista la loro importanza
e la loro variabilità.
2 I dati del 2002 sono tratti da “Un anno con l’euro” (Comune di Firenze, gennaio 2003)
24
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
Figura 3.2: Indice NIC variazioni tendenziali di dicembre 2003 calcolato su un paniere comune di prodotti
venduti nei diversi quartieri
Come nell’analisi per canale distributivo, i risultati mostrano, rispetto al 2002 , una minore variabilità e
aumenti generalmente più elevati: l’indice complessivo del paniere ha una variazione annua di +2,6%. Il
quartiere che ha registrato aumenti minori è il quartiere di Isolotto Legnaia con +2,5% mentre gli aumenti
più importanti si sono registrati nel quartiere Gavinana Galluzzo con un indice tendenziale di +3,3%.
Rispetto al 2002 si sono registrate delle differenze abbastanza rilevanti: gli aumenti più elevati erano
stati verificati nel Centro(comunque la variazione tendenziale del Centro è +3,0% quindi abbastanza
elevata) mentre gli aumenti più contenuti erano stati registrati fuori comune. Su questo ultimo dato
è bene fare una riflessione: fuori dal territorio comunale vengono effettuate rilevazioni solo presso la
grande distribuzione ed è probabile che ci sia l’effetto degli aumenti dei prodotti alimentari di cui si è
parlato poco sopra nell’analisi per canale distributivo.
25
a
Appendice A
Tavole statistiche
Tabella A.1: Indice NIC : Variazioni congiunturali per i 12 capitoli di spesa - Firenze 2003
Generi alimentari, bevande analcoliche
Bevande alcoliche, tabacchi
Abbigliamento e calzature
Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili
Mobili, articoli e servizi per la casa
Servizi sanitari e spese per la salute
Trasporti
Comunicazioni
Ricreazione, spettacoli e cultura
Istruzione
Alberghi , ristoranti e pubblici esercizi
Altri beni e servizi
Indice complessivo
gen
0,6
0,0
0,1
1,5
Variazioni congiunturali
feb
mar
apr
mag
-0,3
0,3
0,5
0,5
0,3
0,1
5,1
0,3
0,0
0,4
0,5
0,2
0,6
0,7
1,4
-0,3
giu
0,5
0,1
0,0
-0,3
lug
0,3
0,0
0,0
1,1
ago
-0,2
0,1
0,1
0,1
set
0,4
0,1
0,1
0,0
ott
0,5
0,1
0,5
0,2
nov
0,3
0,1
0,4
0,3
dic
-0,1
0,9
0,2
0,1
0,1
0,1
0,6
0,0
0,1
0,0
0,1
0,7
0,4
0,2
-1,7
1,5
-0,1
0,1
0,0
-0,2
0,2
0,1
0,0
0,0
-0,2
-0,6
0,4
0,0
0,4
0,1
0,1
0,0
0,0
0,4
0,0
0,2
0,0
-1,3
0,1
0,0
0,1
0,0
0,7
-0,3
0,1
0,0
0,8
0,2
0,3
0,2
0,0
0,2
-0,1
0,6
0,1
1,0
0,2
0,3
0,1
0,0
-0,8
-2,5
0,4
0,4
0,1
0,1
0,0
0,2
0,1
0,1
-0,5
0,0
0,2
-2,0
0,2
0,0
0,1
0,0
-0,1
-0,6
-0,2
0,0
-0,4
0,0
-0,1
0,0
0,1
0,5
0,0
0,1
-0,1
0,2
0,3
0,4
0,1
0,5
-0,4
-0,2
-0,1
0,0
0,5
-0,3
0,4
0,7
0,1
-0,1
0,0
0,0
0,0
0,3
-0,1
0,2
Tabella A.2: Indice NIC : Variazioni tendenziali per i 12 capitoli di spesa - Firenze 2003
Generi alimentari, bevande analcoliche
Bevande analcoliche, tabacchi
Abbigliamento e calzature
Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili
Mobili, articoli e servizi per la casa
Servizi sanitari e spese per la salute
Trasporti
Comunicazioni
Ricreazione, spettacoli e cultura
Istruzione
Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi
Altribeni e servizi
Indice complessivo
gen
1,1
4,0
2,1
3,2
1,4
0,5
3,4
-0,8
1,1
2,2
3,2
3,5
2,0
Variazioni tendenziali
feb
mar
apr
mag
0,6
0,8
0,1
0,4
3,9
3,8
9,2
9,3
1,9
2,1
2,5
2,6
3,6
4,2
5,4
5,2
1,4
-1,8
4,0
-0,5
1,4
2,2
4,0
2,9
1,9
1,3
-2,1
4,3
-0,4
1,1
2,1
3,4
2,9
1,9
1,4
-1,7
3,1
-0,7
1,0
2,1
2,0
2,2
1,7
27
1,7
0,0
2,5
-0,7
0,9
2,1
1,0
2,0
1,8
giu
1,7
7,7
2,5
5,0
lug
2,9
7,6
2,5
5,3
ago
3,3
7,0
2,4
5,5
set
3,2
7,0
2,0
5,3
ott
3,9
7,1
2,1
5,1
nov
3,3
7,1
2,5
5,2
dic
3,4
7,2
2,4
5,5
1,6
-0,3
2,4
-1,2
1,1
2,1
0,9
2,0
1,8
1,6
-0,6
2,6
-1,2
0,8
2,1
-0,3
1,9
1,8
1,7
-0,6
2,9
-1,5
1,0
2,0
2,2
1,9
2,3
1,8
-0,8
3,4
-1,7
1,6
1,4
1,8
1,8
2,3
1,9
-0,8
2,6
-3,9
2,0
0,4
1,1
1,8
2,1
1,6
-0,8
2,5
-4,2
1,9
0,5
0,4
1,5
2,0
1,7
-0,8
2,6
-4,7
1,6
0,5
-0,4
1,6
1,9
I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
Tabella A.3: Indice NIC : indici con base dicembre 2002 = per i 576 prodotti - Firenze 2003
PRODOTTO
gen
feb
mar
apr
mag
giu
lug
ago
set
ott
nov
dic
GENERI ALIMENTARI BEVANDE ANALCOLICHE
Riso
Pane
Pane per toast
Pasta di semola di grano duro
Pasta all’uovo
Tortellini
Farina di frumento
Torta preconfezionata
Merenda preconfezionata
Biscotti frollini
Biscotti comuni stampati
Fette biscottate
Crakers
Grissini
Crema di riso prima infanzia
Biscotti prima infanzia
Piatto pronto surgelato
Pizza surgelata
Cereali per colazione
Carne fresca di vitello, I taglio
Carne fresca bovino adulto, I taglio
Carne fresca bovino adulto, II taglio
Carne fresca bovino adulto, trita
Hamburger surgelato
Carne fresca suina senz’osso
Carne fresca suina con osso
Pollo fresco
Petto di tacchino
Petto di pollo
Salame
Wurstel
Pancetta arrotolata
Mortadella I qualita’
Salsicce di carne tritata
Prosciutto cotto di coscia
Prosciutto crudo
Bresaola
Prosciutto cotto affettato in confezione
Salame affettato in confezione
Carne bovina in scatola
Omogeneizzati di carne
Carne equina
Carne ovina o caprina
Coniglio fresco
Alici
Sarde
Sgombri
Cefali o muggini
Dentici
Merluzzi o naselli
Orate
Palombi
Rane pescatrici o rospi
Trote di allevamento
Sogliole
Spigole
Triglie
Salmone
Pesce spada
Filetti di platessa surgelati
Bastoncini di pesce surgelati
Nasello surgelato
Baccala’ o stoccafisso
Calamari
Polpi
Seppie
Mitili o cozze
Vongole
Scampi
Gamberi rossi
Calamari surgelati
1003
1013
1000
1000
1026
1000
1010
1001
999
1000
998
999
998
1000
1000
998
995
1003
1000
1002
1003
1005
1004
1000
1005
1002
1020
1001
1001
1002
1022
1000
1001
1018
1006
1001
1000
1000
1003
1013
1000
1009
1029
996
1016
998
1001
1019
1003
1002
998
1000
1000
998
993
995
1000
1003
1012
1010
1004
1011
1003
1002
1021
999
1011
1006
1022
1008
999
1018
1007
999
996
1000
1003
1013
1000
1009
1024
996
1019
1005
1001
1019
1004
1002
1004
1000
1000
996
1003
991
1000
1000
1020
1014
1006
1011
1005
998
1020
979
1011
1006
1022
1008
1002
1019
995
1000
996
1000
1003
1013
1000
1016
1032
998
1019
1005
1000
1022
1004
1007
1009
1000
1000
998
1011
990
996
997
1026
1025
1004
1011
1005
980
1011
981
1009
1003
1022
1011
1000
1019
995
1000
988
999
1003
1013
1000
1020
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I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
PRODOTTO
Vongole sgusciate surgelate
Tonno in olio d’oliva
Filetti d’acciuga sott’olio di oliva
Latte intero fresco
Latte a lunga conservazione
Yogurt al frutto
Panna da cucina
Parmigiano Reggiano
Grana padano
Pecorino
Asiago marchiato
Provolone tipico
Groviera
Caciocavallo
Fontina
Taleggio
Bel Paese
Brie
Gorgonzola classico
Stracchino o crescenza
Mozzarella di bufala
Fior di latte di mucca
Formaggi fusi in scatola
Formaggi fusi in fette
Uova
Burro
Olio extra vergine di oliva
Olio di oliva
Olio di semi di girasole
Olio di mais
Margarina
Frutta prezzo perequato
Banane
Limoni
Pompelmi
Nocciole
Noci
Prugne secche
Olive verdi in salamoia
Frutta sciroppata
Ortaggi, prezzo perequato
Cipolle
Agli
Sedani
Pomodori da sugo
Patate
Piselli surgelati
Patate surgelate
Minestrone surgelato
Spinaci surgelati
Legumi secchi
Cipolline all’aceto
Carciofini sott’olio
Piselli in scatola
Fagioli lessati in scatola
Pomodori pelati
Passata di pomodoro
Patatine fritte
Zucchero
Confettura di frutta
Miele
Cioccolato in tavolette
Ovetto di cioccolata
Cioccolatini
Crema da spalmare al cacao
Caramelle
Chewing gum
Torta gelato
Vaschetta di gelato
Pepe nero
Maionese
Aceto
Sale
Dadi per minestra
Caffe’ decaffeinato
Caffe’ tostato
Te’
Cacao amaro
Acqua minerale
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I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
PRODOTTO
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Bevanda di essenze
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BEVANDE ALCOLICHE E TABACCHI
Brandy
Aperitivo
Whisky
Grappa
Limoncello
Vino comune
Vino D.O.C.
Vino spumante
Birra nazionale
Birra di marca estera
Sigarette nazionali
Sigarette estere
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ABBIGLIAMENTO E CALZATURE
Tessuto per uomo
Tessuto per donna
Abito invernale uomo
Abito estivo uomo
Cappotto uomo
Giubbotto uomo
Giacca uomo
Pantalone uomo
Giaccone impermeabile
Giacca a vento
Giubbotto di pelle uomo
Cappotto donna
Gonna
Giacca donna
Tailleur primaverile
Pantaloni donna
Giaccone impermeabile donna
Giacca di pelle donna
Jeans
Tuta ginnastica ragazzo
Camicia cotone uomo
Pullover uomo
Polo uomo
Pullover donna
Camicetta donna
Felpa
T-shirt
Slip uomo
Pigiama
Maglia uomo
Canottiera uomo
Body donna
Reggiseno
Maglia donna
Slip donna
Costume da bagno donna
Pigiama neonato
Body neonato
Calze uomo
Calze bambino
Collant donna
Guanti uomo
Cravatta
Cinta uomo
Cucirini
Lavatura e stiratura gonna
Lavatura e stiratura abito uomo
Riparazione pantalone
Scarpe uomo
Scarponcino uomo
Scarpe donna
Pantofole donna
Stivale alto donna
Scarpe giovani
Scarpe bambino
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I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
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Risuolatura scarpe uomo
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ABITAZIONE, ACQUA, ENERGIA ELETTRICA E COMBUSTIBILI
Affitti abitazioni complessivo
Pittura per interni
Rubinetteria
Piastrelle
Operaio edile
Elettricista
Idraulico
Riparazione caldaia
Tariffa rifiuti solidi
Acqua potabile spesa compl.
Energia elettrica usi domestici
Gas per cottura cibi
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Gas in bombole
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MOBILI, ARTICOLI E SERVIZI PER LA CASA
Lettino in legno per bambino
Tavolo da cucina
Tavolo per sala da pranzo
Divano
Colonna per libreria
Sedia per soggiorno
Armadio guardaroba
Sedia per cucina
Mobile da bagno
Specchio da bagno
Lampada da terra
Scarpiera
Tavolo porta PC
Sotto lavello
Tappeto
Riparazione mobili
Tessuto per tende
Tessuto per arredamento
Lenzuolo
Tovaglia
Coppia di asciugamani
Accappatoio in spugna
Coperta di lana
Trapunta imbottita
Materasso a molle
Forno microonde
Climatizzatore
Frigo freezer
Aspirapolvere
Lavatrice
Lavastoviglie
Caldaia murale
Ferro da stiro
Robot cucina
Cucina a gas
Riparazione di frigorifero
Riparazione di lavastoviglie
Riparazione di lavatrice
Piatto
Tazza da caffe’
Bicchiere
Pirofila da forno
Posate
Cucchiaini d’argento
Caffettiera
Padella antiaderente
Pentola con coperchio in acciaio
Pentola a pressione
Contenitore in plastica per frigo
Bacinella
Lampadina
Presa corrente
Pila elettrica
Cavo elettrico
Lampadina a risparmio energetico
Giravite
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I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
PRODOTTO
Metro
Tosaerba
Tubo per innaffiare
Ammorbidente
Detersivo stoviglie a mano
Detersivo lavatrice in polvere
Dersivo bucato a mano liquido
Detersivo per lavastoviglie
Detersivo per biancheria delicata
Detersivo pulizia casa
Varecchina
Lucido per scarpe
Insetticida spray
Piatti usa e getta
Tovaglioli di carta
Guanti di gomma per cucina
Rotolo di carta per cucina
Scopa
Fiammiferi
Sacchetti in plastica per frigo
Rotolo carta alluminio
Domestica a ore
Lavatura piumone letto matrimoniale
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SERVIZI SANITARI E SPESE PER LA SALUTE
Medicinali
Termometro
Siringa di plastica
Cerotto
Profilattico
Disinfettante
Zoccoli
Pasta decongestionante
Biberon
Apparecchio pressione
Apparecchio inalazione
Lente da vista
Lenti a contatto usa e getta
Montatura per occhiali
Oculista -onorario libero professionista
Cardiologo -onorario libero professionista
Ginecologo -onorario libero professionista
Oculista - attivita’ intramuraria
Cardiologo - attivita’ intramuraria
Ginecologo - attivita’ intramuraria
Pediatra - attivita’ intramuraria
Pediatra - onorario libero professionista
Dentista estrazione -onorario libero
professionista
Dentista otturazione -onorario libero
professionista
Dentista ablazione - onorario libero
professionista
Analisi urine complete
Analisi sangue
Ecografia
Fisioterapia
Retta clinica
Servizi ospedalieri - Intervento chirurgico
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TRASPORTI
Automobili italiane
Automobili estere
Motocicli
Ciclomotori
Bicicletta per uomo
Bicicletta per bambino
Trasferimento proprietà auto 1
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I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
PRODOTTO
Pneumatico scooter 150 cc
Batteria auto
Casco per motociclista
Benzina verde
Gas GPL
Gasolio per auto
Olio motore extra
Olio motore multigrado
Riparazione auto.
Sostituzione
cinghia alternatore
Riparazione auto.
Equilibratura
gomme
Riparazione auto.
Sostituzione
pattini freni anteriori
Carrozziere - sostituzione paraurti
anteriore
Carrozziere - sostituzione e verniciatura portiera
Lavaggio auto
Autorimessa
Parcheggio auto
Pedaggio autostradale
Lezioni di guida
Noleggio mezzi di trasporto
Spedizione bagagli su treno
Trasporto FS auto 1
Trasporti ferroviari
Taxi
Autolinee extraurbane
Viaggio aereo nazionale
Viaggio aereo europeo
Viaggio aereo intercontinentale
Navigazione marittima
Trasporto marittimo di auto
Navigazione lacuale
Navigazione lagunare
Trasloco
Trasporti urbani - biglietto
Trasporti urbani - abbonamento
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Video registratore
Compact disc player
Impianto HIFI mini compatto
TV color
Autoradio con frontalino
Lettore CD portatile
Lettore DVD
Apparecchio fotografico
Videocamera
Calcolatrice tascabile
Personal computer
Videocassetta
Compact disc
Pellicola fotografica a colori
CD da masterizzare
Riparazione videoregistratore
Riparazione televisore
Tastiera
Imbarcazione plastica
Motore per imbarcazione
Attrezzo per bodybuilding
Maschera subacquea
Motocaravan
Pallone
Automobile in miniatura
Scatola di costruzioni in plastica
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I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
PRODOTTO
Puzzle
Pattini a rotelle
Giochi per neonati
Carte da gioco
Giochi elettronici
Scarpe sci
Zaino scolastico
Racchetta da tennis
Sci
Occhialini da piscina
Scarpe da calcetto
Gerbera (serie perequata)
Rosa (serie perequata)
Pianta ornamentale
Concime per fiori
Terriccio universale per fiori
Alimenti per cani
Alimenti per gatti
Veterinario
Toilette cani
Museo
Cinema
Spettacolo teatrale non lirico
Partita di calcio
Abbonamento partite di calcio
Partita di pallacanestro, pallavolo o
altro sport
Ingresso ai parchi di divertimento
Impianti di risalita
Piscina
Corso di nuoto
Palestra
Cabina balneare
Lezioni di danza
Ingresso in discoteca
Noleggio video cassette
Noleggio DVD
Canone tv colore
Abbonamento pay tv
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ALBERGHI, RISTORANTI E PUBBLICI ESERCIZI
Pasto al ristorante
Pasto al fast-food
Pasto in pizzeria
Cappuccino al bar
Caffe’ espresso al bar
Aperitivo al bar
Bevanda di essenza al bar
Spremuta al bar
Analcolico al bar
Te’ al bar
Birra al bar
Pasta lievitata al bar
Toast al bar
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I prezzi al consumo a Firenze nel 2003
PRODOTTO
Panino al bar
Prodotto di rosticceria
Pizza al taglio
Pollo allo spiedo
Gelato confezionato
Gelato artigianale
Mensa
Camera albergo - complesso
Camping
Vagone letto
Cuccetta
Agriturismo
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ALTRI BENI E SERVIZI
Taglio capelli uomo
Messa in piega
Pedicure
Taglio capelli donna
Tintura capelli
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Custodia titoli
Negoziazione titoli
Servizi bancoposta
Onorario avvocato, ordine degli Avvocati
Onorario avvocato, libero professionista
Fotocopia
Inserzione giornale
Certificati anagrafici
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1041
958
937
1026
1005
1036
1000
957
1000
1034
1000
1027
1063
1018
1012
982
1061
1000
1004
1267
1000
1019
993
987
1039
1008
1006
1056
1016
1007
1020
1008
1005
1024
1048
1005
1023
1042
1024
1071
1029
1047
994
1055
996
1006
1007
1012
1021
1056
1019
979
1018
1031
1000
1035
1034
1041
960
918
1026
1005
1036
1000
957
1000
1034
1000
1027
1063
1018
1012
982
1061
1000
1004
1267
1000
1000
1014
1014
1014
1014
1014
1014
1014
1014
1014
1014
1014
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1031
1000
1000
1000
1031
1000
1000
1000
1031
1000
1000
1000
1031
1000
1000
1000
1031
1000
1000
1000
1031
1000
1000
1000
1031
1000
1000
1000
1031
1000
1000
1000
1031
1000
1000
1000
1031
1000
1000
35
a
Parte II
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a
Firenze. Dall’ingrosso al dettaglio.
2002 - 2003
a
Premessa
Nel lavoro sono stati analizzati il livello e la dinamica dei prezzi dei generi alimentari nel Comune di
Firenze, distinguendo tra prezzi all’ingrosso e prezzi al minuto.
I prodotti alimentari, in particolare quelli ortofrutticoli freschi, sui quali si concentra il lavoro, sono
recentemente balzati al centro di una forte attenzione da parte degli organi di informazione; attenzione in qualche caso basata essenzialmente su dati legati alla percezione che i consumatori hanno
dell’andamento dei prezzi e non fondata su riferimenti certi, omogenei e comparabili.
Le ragioni della discrepanza fra inflazione rilevata e inflazione percepita sono molteplici e su di essa
i è sviluppato un ampio dibattito. Qui si rilevano solo alcuni dei possibili fattori che determinano questa discrepanza. Alcuni prodotti, che pure subiscono rincari significativi, hanno comunque una bassa
incidenza sulla spesa media familiare e, di conseguenza, l’impatto degli aumenti di prezzo sull’indice
generale che misura l’inflazione è limitato. Inoltre, i consumatori sono naturalmente più propensi a memorizzare gli aumenti piuttosto che le riduzioni di prezzo e, più in generale, ricordano meglio ciò che
causa un danno rispetto a ciò che procura un beneficio. Infine, alcuni beni di acquisto frequente sono osservati -e ricordati- con maggiore attenzione dal consumatore rispetto a quelli acquistati più raramente,
a prescindere dal loro impatto sulla spesa complessiva.
Obiettivo finale del lavoro è quello di confrontare i prezzi di alcuni prodotti alimentari rilevati nel
mercato al dettaglio con quelli analoghi rilevati nel mercato all’ingrosso per verificare se livelli e dinamica
sono conformi, e quindi presumibilmente legati a una componente stagionale e/o a fenomeni naturali
(siccità, gelate, ecc) o se si registrano dinamiche difformi nel passaggio da uno all’altro dei canali di
distribuzione.
La scelta di concentrare l’attenzione sui generi alimentari è legata, oltre che a questioni connesse
con la disponibilità di informazioni, all’importanza che questi hanno nel paniere dei consumatori italiani
e alla forte sensibilità dei consumatori stessi verso prodotti di consumo quotidiano.
Il lavoro è organizzato come segue.
Nel cap. 1 si descrivono i dati disponibili. Si tratta dei dati sui prezzi raccolti dall’Ufficio Comunale di
Statistica (UCS) nell’ambito della rilevazione mensile sui prezzi al consumo dalla quale deriva il calcolo
dell’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) dell’Istat e dei dati sui prezzi rilevati da Mercafir relativi ai prezzi
del Centro Alimentare polivalente di Firenze.
Nel cap. 2 si tratteggia il disegno delle analisi effettuate sui dati al fine di comparare livelli e dinamica
dei prezzi rilevati.
Il cap. 3 è dedicato all’analisi dei risultati.
Vengono poi presentate, a conclusione, alcune sintetiche considerazioni e un breve confronto con i risultati di uno studio analogo svolto recentemente dall’Ufficio di Statistica del Comune di Rimini.
Il lavoro è una rielaborazione della tesi di laurea discussa ad aprile 2004 presso la Facoltà di Economia dell'Università di Firenze. Relatore il Prof. Gianni Marliani.
39
a
Capitolo 1
I dati
A livello fiorentino, sono disponibili dati sui prezzi di un gran numero di prodotti destinati al consumo
rilevati dall’UCS, su un campione di dettaglianti, e da Mercafir, sulle contrattazioni che avvengono nel
mercato all’ingrosso. Qui di seguito, si descrivono le caratteristiche delle due rilevazioni.
1.1
La rilevazione dei prezzi dell’Istat
L’Istat coordina una vasta rilevazione, condotta dagli UCS, sui prezzi al consumo dei prodotti inseriti nel
paniere dell’IPC, che viene generalmente utilizzato come misura dell’ “inflazione”.
Sull’appropriatezza dell’IPC come misuratore della dinamica inflazionistica si dibatte da molto tempo, con toni a volte aspri. A dire il vero nonostante l’uso invalso del termine inflazione, non esiste alcuna definizione generale che possa essere tradotta immediatamente in termini operativi e trasformarsi
direttamente in una misura statistica.
La variazione dei prezzi è, di fatto, una realtà complessa, che può riguardare tipi di prezzo, e quindi
operatori economici, del tutto diversi: prezzi dei beni di consumo, degli input e degli output produttivi,
delle importazioni e esportazioni, degli attivi finanziari, ecc..
Ciò nonostante, considerazioni di ordine politico, pratico e normativo impongono agli Istituti nazionali
di Statistica di scegliere un indicatore privilegiato per la misura dell’inflazione, sul quale finisce per
concentrarsi l’attenzione dell’opinione pubblica. Generalmente, nei Paesi occidentali, questo ruolo viene
assunto dall’IPC.
1.1.1
L’indice dei prezzi al consumo
Gli IPC misurano le variazioni medie nel tempo dei prezzi che si formano nelle transazioni relative a
beni e servizi scambiati tra gli operatori economici ed i consumatori privati finali. Secondo gli scopi loro
assegnati, essi si differenziano in relazione alla popolazione dei consumatori ai quali si riferiscono e alla
composizione del paniere dei consumi considerati.
Attualmente l’Istat produce tre distinti indici:
- l’indice dei prezzi al consumo per l’Intera Collettività Nazionale (NIC), che ha come riferimento
l’intera popolazione presente sul territorio nazionale e l’insieme di tutti i beni e servizi acquistati
dalle famiglie ed aventi un effettivo prezzo di mercato. E’ l’indice più completo ed è quello utilizzato
come misuratore ufficiale dell’inflazione nazionale.
- l’indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’Unione Europea (IPCA), che limita il proprio campo di osservazione ai beni e servizi che sono comparabili con gli altri paesi
dell’Unione.
41
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
- l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), che ha come riferimento solo la popolazione formata da famiglie il cui capofamiglia è un lavoratore dipendente,
operaio ed impiegato, dei settori extragricoli ed i beni e servizi, aventi prezzi di mercato, da essi
acquistati. E’ l’indice al quale la legislazione italiana assegna gli effetti amministrativi più importanti
e fa rinvio per regolare gli adeguamenti automatici dei valori monetari di anni e periodi diversi.
I tre indici hanno un comune impianto metodologico e si basano su un’unica rilevazione dei prezzi
svolta secondo metodi e norme stabilite dall’Istat. 1
La scelta di adottare tale indice è legata alla esigenza di avere dati tempestivi e alla opportunità di
produrre un indicatore di facile interpretazione. La tempestività viene garantita dal fatto che è sufficiente
disporre di dati sulle spese (pk0 , qk0 ) solo al tempo base e si può aggiornare l’indice rilevando correntemente i soli prezzi. La semplicità è legata alla sua immediata interpretazione economica: l’indice è
esprimibile come rapporto tra la spesa teorica che si sosterrebbe al tempo t se, con i prezzi correnti
(cioè quelli del tempo t), si acquistassero le quantità del tempo 0, e la spesa effettiva del tempo 0; esso misura, quindi, la variazione di costo di un paniere di merci fissato nel tempo base (paniere fisso).
Ovviamente, la struttura formale dell’indice non definisce automaticamente né l’insieme dei beni e servizi dei quali rilevare il prezzo né quello della spesa di riferimento, che sono fissati sulla base di regole
comunitarie.
Per quanto riguarda la spesa, la fonte primaria è rappresentata dall’indagine campionaria sui consumi delle famiglie, opportunamente integrata dai dati della Contabilità Nazionale.
I pesi che ne risultano rappresentano quindi l’importanza, in relazione alla quota di spesa, che viene
data a ciascun prodotto all’interno del paniere. Tali pesi sono calcolati dall’Istat a livello nazionale e successivamente regionalizzati sulla base delle informazioni desunte dalla Contabilità Regionale, perché si
presume che i modelli di consumo differiscano per le varie regioni del Paese.
Il paniere attuale è fondato su un sistema di classificazione dei prodotti che si rifà alla Classification
Of Individual COnsumption by Purpose (COICOP), definita a livello comunitario. Si tratta di una classificazione a più livelli basata su 107 “categorie” di spesa, che vengono gerarchicamente accorpate in
38 “gruppi” di spesa e 12 “capitoli”. Ciascun paese può spingere ulteriormente il dettaglio della classificazione, in dipendenza delle sue esigenze e delle informazioni di cui dispone. In Italia, nel 2002, le
107 categorie sono state ulteriormente disaggregate in 209 “voci” e, successivamente, in 568 “posizioni
rappresentative” (comunemente dette prodotti), che rappresentano il massimo grado di dettaglio per il
quale sono disponibili le informazioni sui pesi (quota di spesa per consumi al periodo base).
L’altra informazione indispensabile alla costruzione dell’IPC è costituita dai prezzi dei prodotti scelti
a rappresentare le varie voci del paniere, che devono essere osservati alla cadenza prevista per la
costruzione dell’IPC.
1 La struttura formale è di tipo Laspeyres ed è esprimibile come :
P L
0 It
=
k
pkt qk0
pk0 qk0
k
ik0,t = pk0 qk0
pk0 qk0
k
k
dove:
0 e t sono, rispettivamente, il tempo preso come base ed il tempo corrente;
pk0 , pkt , qk0 sono, rispettivamente, i prezzi e la quantità consumata del bene k (k=0,1,2,...,n) ai tempi 0 e t;
pkt
è l’indice elementare del prezzo del bene k;
ik0,t =
pk0
pk0 qk0
è il relativo peso (quota di spesa complessiva destinata all’acquisto del bene k).
pk0 qk0
k
42
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
In Italia, i prezzi vengono rilevati con un’indagine, condotta presso numerosi punti di vendita sparsi
su tutto il territorio nazionale, che coinvolge, come attori principali, gli UCS dei comuni capoluogo di
provincia, ai quali spetta:
• La scelta dei punti vendita oggetto della rilevazione in ciascuna città. La scelta viene effettuata dagli UCS, secondo le linee guida fornite dall’Istat. In particolare si raccomanda di tener conto, nella
scelta, della dislocazione sul territorio comunale e della tipologia distributiva (grande distribuzione,
negozi tradizionali, etc).
• La scelta della referenza elementare che, in ogni punto vendita, è associata ad una data posizione
rappresentativa (marca e varietà che viene scelta in quel punto vendita per quel prodotto). La
scelta è effettuata dal rilevatore nel mese di dicembre: il rilevatore, nei punti di vendita a lui assegnati, seleziona, per ogni posizione rappresentativa presente nel punto, un particolare bene che
risponde alla descrizione dell’Istat e che risulta il più venduto in quel punto vendita. La descrizione
dell’Istat viene quindi completata con la marca e varietà scelta e, da quel momento, il bene in
questione diverrà l’unità di osservazione del rilevatore per tutto l’anno successivo.
La periodicità delle rilevazioni è diversa a seconda delle varie categorie di beni e servizi. In particolare, la rilevazione dei prezzi dei prodotti freschi (pesce fresco, ortaggi e frutta) avviene due volte
nel mese, precisamente nei giorni 1 e 12 del mese cui si riferiscono gli indici. Per gli altri prodotti la
rilevazione ha cadenza mensile o trimestrale.
1.1.2
La rilevazione dei prezzi a Firenze
A Firenze, la rilevazione è effettuata da 14 rilevatori che si recano personalmente nei punti vendita di
competenza, secondo un rigido calendario di rilevazione.
Il campione dei punti vendita è, come si usa dire, ragionato, in quanto i criteri di scelta si basano
non su una rigorosa applicazione della teoria delle probabilità ma sulla conoscenza della realtà urbana,
sociale e distributiva locale.
Per quanto riguarda la dislocazione dei punti di vendita sul territorio cittadino, si è tenuto conto che
il quartiere 1 (Centro Storico) è quello che concentra la maggior parte dei punti vendita (soprattutto non
alimentari) e, nel contempo, è quello con la minore presenza di grande distribuzione.
Nell’assegnare il numero di referenze ai quartieri si è considerata anche la dimensione demografica
del quartiere; infatti sono il quartiere 5 (Rifredi-Le Piagge) e il quartiere 2 (Campo di Marte) ad avere un
maggior numero di osservazioni rispetto ai quartieri 3 (Gavinana-Galluzzo) e 4 (Isolotto-Legnaia).
Fuori dal territorio comunale sono stati selezionati due punti di vendita per tener conto della presenza
di ipermercati e grandi catene largamente utilizzati dai consumatori fiorentini.
Per 459 prodotti dei 576 considerati a Firenze2 , la rilevazione è di tipo mensile (in taluni casi trimestrale), ovvero il prezzo viene rilevato una volta al mese (trimestre), generalmente nella prima settimana
del mese di riferimento.
Per alcuni prodotti, il prezzo è rilevato a cadenza quindicinale. Si tratta essenzialmente di prodotti
ittici (22), carburanti (3) e ortofrutticoli (10), per i quali le oscillazioni di prezzo possibili all’interno del
mese suggeriscono rilevazioni a cadenza più ravvicinata.
Per tener conto delle sensibili fluttuazioni dei prezzi, che spesso si verificano quasi giornalmente, la
rilevazione dei prodotti ortofrutticoli avviene due volte nel mese con riferimento ai giorni 1 e 12. I prodotti
ortofrutticoli presentano in genere una marcata stagionalità, a parte alcuni che sono ormai stabilmente
presenti sui mercati cittadini; ai fini del calcolo dell’indice bisogna quindi distinguere fra questi e quelli
che lo sono solo per brevi periodi. Per i primi (patate, agli, sedani, cipolle, pomodori da sugo, banane,
limoni e pompelmi) il calcolo procede come per tutti gli altri beni del paniere, per i rimanenti prodotti si
opera invece una sintesi che dà luogo a due voci: “Frutta fresca” e “Ortaggi”.
2 Dati relativi all’anno 2003
43
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Tali voci rappresentano così due merci composite da intendere nella loro globalità la cui composizione mensile varia in funzione dei prodotti effettivamente presenti sui mercati. Il sistema adottato per
considerare tali prodotti si basa sul “criterio dei prezzi minimi e perequati” che parte dal presupposto
che ,nell’effettuare gli acquisti, il consumatore medio dia la preferenza a quelle varietà di beni che siano
idonee a soddisfare le necessità di alimentazione e le esigenze del gusto ma che presentino nello stesso
tempo i prezzi più bassi.
Il prezzo di questi prodotti viene poi riportato al mese tramite media delle rilevazioni del mese.
I prezzi di alcuni prodotti a prezzo unico sul territorio nazionale, come “trasporti ferroviari”, vengono
rilevati direttamente dall’Istat e inviati agli UCS.
A titolo informativo, si riporta, con riferimento al 2003, il numero di punti vendita e delle relative quotazioni osservate sul territorio fiorentino suddivise per quartiere, per tipologia distributiva e per capitoli
di spesa.
Tabella 1.1: Punti di vendita e quotazioni rilevate a Firenze per quartiere (anno 2003)
QUARTIERE
1. Centro
2. Campo Marte
3. Gavinana-Galluzzo
4. Isolotto-Legnaia
5. Rifredi-Le Piagge
Fuori comune
TOTALE
Popolazione residente al
31/12/2003
68.959
89.176
41.555
66.542
104.039
370.271
Rilevazione quindicinale
N◦ punti
N◦ quotazioni
vendita
rilevate
14
1324
10
852
8
268
5
526
12
812
1
202
50
3.984
Rilevazione mensile
N◦ punti
N◦ quotazioni
vendita
rilevate
329
1.584
158
1.077
83
812
83
752
152
1.053
3
527
808
5.805
Tabella 1.2: Punti di vendita e quotazioni rilevate a Firenze per tipologia distributiva (anno 2003)
Tipologia distributiva
Distribuzione tradizionale e altro
Grande distribuzione
TOTALE
Rilevazione quindicinale
N◦ punti vendita
N◦ quotaz. Rilevate
41
2.586
9
1.398
50
3.984
Rilevazione mensile
N◦ punti vendita
N◦ quotaz. Rilevate
760
3.416
48
2.389
808
5.805
Tabella 1.3: Punti di vendita e quotazioni rilevate a Firenze per capitoli di spesa (anno 2003)
Capitolo di spesa
Generi alimentari
Bevande alcoliche e tabacchi
Abbigliamento e calzature
Abitaz, acqua, energia elettrica
Arredamento
Servizi sanitari
Trasporti
Comunicazioni
Ricreazione, spettacolo
Istruzione
Alberghi e pubblici esercizi
Altri beni e servizi
TOTALE
Rilevazione quindicinale
N◦ punti vendita
N◦ quotaz. Rilevate
33
3.914
17
70
50
3.984
44
Rilevazione mensile
N◦ punti vendita
N◦ quotaz. Rilevate
131
2.372
51
199
131
591
43
50
170
772
69
148
81
126
158
412
14
15
75
304
156
574
1.079
5.563
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
I dati raccolti ogni mese vengono inseriti in un database che comprende, per ognuno dei 576 prodotti
del paniere, un numero variabile di serie storiche di prezzi mensili ripartite come segue:
• Per ciascun prodotto rilevato mensilmente a livello locale, tante serie quanti sono i punti vendita
presi in considerazione. Di conseguenza ci saranno dei prodotti, come per esempio il “caffè tostato”, che saranno rilevati in numerosi punti vendita, e quindi saranno rappresentati da numerose
serie, e prodotti, come il biglietto dell’autobus urbano, che avranno una sola rilevazione e che
quindi saranno composti da un’unica serie. In particolare, le serie corrispondenti ai 459 prodotti
sono 5563.
• Per i prodotti con rilevazione quindicinale trattati a livello locale (prodotti ittici e carburanti), ancora
tante serie quanti sono i punti di vendita. Si tratta di 25 prodotti, per i quali si dispone di 424 serie.
• Per i prodotti ortofrutticoli (10) si rilevano due volte al mese 1568 quotazioni, che un apposito
software predisposto dall’Istat traduce in un dato medio mensile.
• Ovviamente, per i prodotti rilevati direttamente dall’Istat (92), si dispone solo di una serie per
ciascun prodotto.
In sintesi, il database sul quale l’UCS calcola l’IPC per la città è costituito da 6089 (5563+424+10+92)
serie storiche di prezzi mensili (o riportati al mese), costruite organizzando opportunamente 9789
quotazioni rilevate ogni mese in 858 punti di vendita.
Per ciascuna serie, si dispone delle seguenti informazioni :
• codice del prodotto rilevato e, se esiste, codice della varietà;
• codice della serie e codice della ditta nel quale è stata effettuata la rilevazione;
• anno e mese (o quindicina) della rilevazione;
• prezzo corrente e prezzo base (generalmente il prezzo base è quello del dicembre immediatamente precedente);
• unità di misura a cui il prezzo è riferito;
• quartiere in cui è situato il punto di vendita;
• eventuali segnalazioni particolari, come ad esempio la cessata attività della ditta o la cessata
vendita di quel prodotto;
• indice elementare della rilevazione, cioè l’indice di quel prodotto e varietà, di quel mese, di quella
ditta; esso è ovviamente calcolato come rapporto tra il prezzo del mese e quello preso come base.
1.2
La rilevazione dei prezzi di Mercafir
Mercafir è il Centro Alimentare polivalente di Firenze dal quale transita, per il settore ortofrutticolo, il
70% del fabbisogno della provincia di Firenze e circa il 50% di quello regionale.
Tra gli acquirenti, caso sostanzialmente unico in Italia, vi sono aziende della Grande Distribuzione
e della distribuzione organizzata, che hanno nel mercato la loro piattaforma per fornire i propri punti
vendita, magazzini di stoccaggio e di trasformazione, pubblici esercizi, comunità, negozi specializzati
e ambulanti su area pubblica; una pluralità di acquirenti che rende possibile una formazione dei prezzi
abbastanza trasparente e comunque tale da evitare forme improprie di speculazione.
All’interno di questo mercato, operano oltre cento produttori agricoli ed una cooperativa che svolge
un ruolo significativo nella valorizzazione delle produzioni locali.
45
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Mercafir rileva i prezzi nei tre mercati all’ingrosso :
- Il mercato ortofrutticolo : La rilevazione dei prezzi è giornaliera e viene effettuata mediante intervista diretta ai venditori svolta da un ispettore agronomo. Le ditte intervistate (10-12) rappresentano
circa un terzo dei 35 grossisti operanti nel mercato e sono scelte in base ai volumi di merce
commercializzata e alla gamma merceologica.
Sulla base di queste interviste, per ogni prodotto, viene definita una stima del prezzo minimo, una
di quello massimo e una del prezzo prevalente delle transazioni della giornata.
- Il mercato ittico e delle carni : La rilevazione dei prezzi viene effettuata in maniera continuativa da
parte di un ispettore veterinario su tutti i grossisti operanti nei due mercati (6 nel mercato carni e
3 nell’ittico) con modalità simili a quelle sopra indicate. La rilevazione ha cadenza settimanale e
riguarda circa 70 quotazioni per la carne e 120 per i prodotti ittici.
A differenza del mercato ortofrutticolo, in quello ittico e delle carni vengono rilevati solamente il
prezzo minimo e quello massimo di vendita.
Il listini Mercafir sono pubblici e rappresentano l’unico strumento di informazione commerciale per i
soggetti che frequentano o che operano indirettamente nei mercati all’ingrosso.
Le loro principali funzioni sono :
- orientamento per i produttori e gli acquirenti: consentono sia al produttore che all’acquirente di
scegliere il mercato di sbocco che si presenta più conveniente in un determinato momento e per
un determinato prodotto;
- verifica delle transazioni in conto commissione: consentono al soggetto committente (produttore,
importatore, grossista), che spedisce il prodotto in conto vendita, di controllare la veridicità del
prezzo di vendita dichiarato dal grossista commissionario;
- riferimento per le forniture pubbliche e di utenti collettivi: strutture quali, ad esempio, scuole, mense
private, ospedali o caserme stipulano con grossisti contratti di fornitura il cui prezzo è regolato sulla
base del listino del giorno in cui il prodotto è consegnato.
I listini del mercato ortofrutticolo e delle carni sono utilizzati dalla Camera di Commercio per la sua
elaborazione dell’andamento dei prezzi all’ingrosso.
Mercafir sta attualmente lavorando ad un primo tentativo di costruzione di un indice sintetico dell’attività annuale del mercato ortofrutticolo da utilizzare per il confronto con gli anni successivi e ha, da
qualche mese, avviato la costituzione di un Osservatorio dei prezzi con il compito di produrre in maniera
continua elementi di conoscenza sull’andamento dei prezzi a Firenze. Quest’attività viene pubblicata regolarmente e dettagliatamente presso l’indirizzo www.mercafir.it e sintetizzata all’interno del sito internet
www.prontoconsumatore.it.
A questo fine, i dati della rilevazione Mercafir sono stati organizzati in un database che contiene
numerose serie storiche di prezzi (giornaliere o settimanali), per ciascuna delle quali si dispone delle
seguenti informazioni:
• codice del prodotto che si differenzia da quello Istat;
• gruppo cui appartiene il prodotto (ad esempio ortaggi, frutta, verdura, legumi ecc...) insieme a una
sottocategoria (ad esempio arance, mele, pere, susine ecc...);
• provenienza del prodotto, dove è specificata la nazione o la regione di produzione;
• classificazione della qualità del prodotto, diversificando tra prima e seconda classe;
• unità di misura cui si riferisce il prezzo;
• data esatta di rilevazione, insieme al prezzo minimo della giornata, quello massimo e quello
prevalente di quel determinato prodotto.
46
Capitolo 2
Il disegno delle analisi
Come anticipato nella premessa, obiettivo del lavoro è quello di confrontare i prezzi di alcuni prodotti
alimentari rilevati dall’UCS nel mercato al dettaglio con quelli analoghi rilevati da Mercafir nel mercato
all’ingrosso, per verificare se livelli e dinamica sono conformi.
A questo fine, Mercafir e l’UCS di Firenze hanno messo a disposizione i loro database.
I dati di Mercafir sono stati organizzati su supporto informatico a partire dal 2002. Il periodo considerato ai fini del confronto è pertanto limitato ai 24 mesi del periodo 2002-2003.
La gestione e l’elaborazione dei dati sono state effettuate utilizzando programmi di Microsoft Office,
prevalentemente Access e Excel.
Date le difformità tra i due archivi, quello dell’UCS e quello Mercafir, occorre delineare un percorso
di analisi che tenga conto della peculiarità delle informazioni disponibili.
In particolare, si impongono alcune scelte in merito :
• ai prodotti per i quali è possibile un confronto tra prezzi nei due archivi;
• alle quotazioni da porre a confronto;
• al tipo di confronto da instaurare.
2.1
La scelta dei prodotti
I prodotti sui quali si è deciso di condurre l’analisi sono quelli del comparto ortofrutticolo.
Ai fini del confronto tra prezzi all’ingrosso e prezzi al minuto, la difficoltà maggiore è stata quella
di individuare, sulla base della descrizione merceologica utilizzata dalle due rilevazioni, un’insieme di
prodotti presenti in entrambi gli archivi e tecnicamente comparabili.
La rilevazione dell’UCS si basa su una descrizione del prodotto fornita dall’Istat. Si tratta di una descrizione sufficientemente dettagliata per consentire al rilevatore di selezionare la referenza elementare
nel punto vendita, ma che non contiene riferimenti merceologici precisi. Complessivamente, l’UCS rileva
i prezzi di 80 varietà di prodotti ortofrutticoli.
Mercafir, invece, lavora con una descrizione merceologica estremamente dettagliata: calibro, caratteristiche morfologiche del prodotto, provenienza, tipo cultura (biologica o non, ecc), tipo di contenitore.
A titolo di esempio possiamo prendere in considerazione la “mela delicious” che è considerata da Istat
una varietà e per la quale Mercafir elenca 11 differenti codici. Complessivamente, Mercafir rileva i prezzi
su 841 varietà di prodotti ortofrutticoli.
47
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
La fase più delicata del lavoro è stata, pertanto, la scelta delle varietà Mercafir da affiancare a
ciascun prodotto Istat. La scelta è stata effettuata sulla base delle indicazioni fornite dall’UCS e dagli
esperti Mercafir, tenendo conto sia della descrizione merceologica dettagliata del listino Mercafir, sia
della prassi utilizzata dai rilevatori UCS nella selezione delle referenze elementari corrispondenti alla
descrizione Istat.
Si è così giunti all’individuazione di un insieme costituito da 67 varietà delle 80 rilevate dall’ Istat, alle
quali sono state affiancate 192 delle 841 varietà Mercafir come indicato nella tabella A.2 in appendice.
In taluni casi, la corrispondenza tra codici è di tipo uno a uno. Per la massima parte, l’associazione è
tra un codice varietà Istat e uno o più codici Mercafir. Fanno eccezione “mandarini”, “fragole e fragoloni”,
“ciliege durone e morette” per le quali, al fine di rendere confrontabili i prezzi delle due rilevazioni, alcuni
codici varietà Istat sono stati accorpati in un unico prodotto.
Restano così escluse dall’analisi 9 varietà Istat (elencate nella tabella A.1 in appendice) per le quali
non si è trovata una corrispondenza soddisfacente nel listino Mercafir.
2.2
La sintesi delle quotazioni da confrontare
Definiti i prodotti per i quali effettuare il confronto dei prezzi, si trattava di individuare gli elementi del
confronto.
Per le rilevazioni dell’UCS si dispone, per ogni prodotto, di due rilevazioni mensili per ogni punto
vendita presente nel campione (generalmente i punti di vendita sono 20 per ogni prodotto). La sintesi
mensile avviene aggregando prima le due quotazioni di ciascun punto vendita (prezzo medio mensile
del prodotto nel punto vendita) e successivamente aggregando le quotazioni osservate nei diversi punti
vendita tramite media geometrica dei prezzi, ottenendo così un prezzo medio mensile del prodotto Istat.
A fronte di questo dato medio, si dispone di un numero variabile di quotazioni giornaliere rilevate da
Mercafir per tutte le varietà che compongono il prodotto comparabile con quello Istat.
Come si è detto, Mercafir rileva giornalmente, per ogni codice varietà, il prezzo minimo, massimo e
prevalente. Ai fini del confronto con i dati rilevati dall’UCS, si è scelto di utilizzare il prezzo prevalente,
ossia quello praticato per il maggior quantitativo venduto nel mercato, che meglio rappresenta la sintesi
dell’andamento quotidiano delle quotazioni.
I prezzi prevalenti praticati nei vari giorni di un mese per ciascun codice varietà Mercafir sono stati
sintetizzati in un prezzo medio mensile della varietà tramite media geometrica dei prezzi giornalieri.
Successivamente, i prezzi medi mensili delle varietà Mercafir corrispondenti ad un prodotto Istat
sono stati sintetizzati in un prezzo medio mensile del prodotto tramite media geometrica dei prezzi delle
diverse varietà.
Al termine di questa operazione di sintesi, per ciascuno dei 67 prodotti selezionati e per ciascun
mese, si dispone di un prezzo medio del prodotto rilevato dall’UCS e del corrispondente prezzo medio
dello stesso prodotto rilevato da Mercafir.
Teoricamente, i confronti possibili nei 24 mesi 2002-2003 sono quindi 67 × 24 = 1608. Di fatto, data la
stagionalità, non tutti i prezzi sono rilevati in tutti i mesi dell’anno. Inoltre, la rilevazione Mercafir riguarda
solo i prodotti scambiati in quantità significative e quindi alcune quotazioni sono assenti anche quando
il prodotto è presente sul mercato ma scambiato in quantità irrilevanti.
Quest’ultima osservazione chiama in causa problemi connessi alla differente rappresentatività dei
dati utilizzati.
48
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
La rilevazione Istat avviene sulla base della presenza dei prodotti sul mercato, indipendentemente
dalla loro stagionalità. Le quotazioni, quindi, risultano influenzate dalla componente stagionale e, ad
esempio, saranno più alte quando il prodotto è una primizia. Questo fenomeno, che altererebbe la dinamica reale dell’IPC, viene trattato dall’Istat non in fase di rilevazione ma in fase di costruzione dell’indice
attraverso una procedura particolare : delle quotazioni rilevate si utilizzano solo quelle delle varietà che
sono presenti in almeno la metà dei punti vendita previsti e, da queste, vengono ulteriormente eliminate
quelle ritenute eccessivamente elevate (ultimo quartile).
I dati Mercafir, invece, vengono raccolti solo nel periodo di stagione del prodotto (scambi in quantità
significative) e da questo punto di vista possono essere considerati più rappresentativi.
2.3
I confronti effettuati
Ovviamente, il confronto tra prezzo Istat e prezzo Mercafir è possibile solo quando entrambi i prezzi
medi mensili sono calcolabili e, di conseguenza, la nostra analisi si riferisce ai mesi tipici di stagionalità
del prodotto.
I confronti effettuati ai fini dell’analisi riguardano sia i livelli dei prezzi che la loro dinamica.
I livelli sono stati confrontati tramite differenza tra il prezzo medio mensile UCS e il corrispondente
Mercafir.
La differenza tra quotazione al dettaglio e quotazione all’ingrosso dà una misura assoluta del ricarico
applicato dai dettaglianti per retribuire costi fissi, costi variabili e profitto.
Nella tabella A.3 in appendice sono riportati i due prezzi medi e la differenza per ciascuno dei 67
prodotti nei 24 mesi del 2002-2003.
Per analizzare la differente dinamica dei prezzi nei due mercati, si sono costruiti numeri indici calcolati rapportando il prezzo medio mensile di ciascun mese del 2003 ad un prezzo base calcolato come
media aritmetica dei corrispondenti prezzi medi mensili dei 12 mesi del 2002.
Si deve ricordare che non in tutti i mesi si dispone del prezzo medio. In particolare, nella rilevazione
Mercafir i prodotti sono quotati solo nella stagione tipica, mentre l’UCS rileva i dati sulla base della
presenza del prodotto nei punti vendita inseriti nel campione, indipendentemente dalla stagione. Di
conseguenza, il numero di mesi che contribuiscono al calcolo del prezzo base è diverso nei due casi
(generalmente maggiore nella rilevazione UCS).
Nella tabella A.4 in appendice sono riportati i numeri indici per ciascuno dei 67 prodotti nei 12 mesi
del 2003.
Per avere un apprezzamento sintetico della diversa dinamica nei due grandi comparti frutta e ortaggi
si è costruito un indice sintetico che aggrega opportunamente i numeri indici di tutti i prodotti osservati
in ciascun comparto.
49
a
Capitolo 3
I risultati ottenuti
In questa sezione verranno commentati i principali risultati del confronto tra prezzi Istat e prezzi Mercafir
presentati prevalentemente sotto forma grafica.
Per un esame dettagliato, si rinvia alle tabelle in appendice che riportano il confronto tra livelli dei
prezzi per i ventiquattro mesi considerati e i numeri indici per i dodici mesi del 2003.
3.1
Il livello dei prezzi
Innanzitutto uno sguardo d’insieme alle quotazioni medie annue dei 67 prodotti osservate nel 2002 e
2003, distinguendo tra “frutta” e “ortaggi”.
3.1.1
Il comparto frutta
Nella tabella 3.1 sono riportati i prezzi medi annui Istat e Mercafir dei 29 prodotti del comparto della
frutta, la differenza tra i prezzi (Istat-Mercafir) e il rapporto tra gli stessi (Istat/Mercafir).
Complessivamente, si registra, come ovvio, un prezzo medio annuo al dettaglio più alto del corrispondente prezzo all’ingrosso. Fanno eccezione meloni e pesche gialle, che, nel 2003, presentano un
prezzo medio annuo all’ingrosso superiore di quello al dettaglio, a causa della presenza di quotazioni
Mercafir eccezionalmente elevate nei mesi dell’inverno 2002-2003.
La differenza tra le due quotazioni dà una misura assoluta del ricarico dei dettaglianti. In media, essa
tende a diminuire lievemente tra il 2002 e il 2003 e si presenta variabile tra i diversi prodotti: da 0,58
euro per le angurie a 2,90 euro per le albicocche nel 2002 e da 0,65 euro per le angurie a 2,50 euro per
le ciliegie nel 2003.
51
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Tabella 3.1: FRUTTA : Prezzi medi, differenze Istat-Mercafir e rapporti Istat/Mercafir, 2002 e 2003
PRODOTTO
Actinidie (KIWI)
Albicocche
Angurie
Arance Biondo comune
Arance Tarocco
Banane
Ciliegie
Fichi freschi
Fragole e Fragoloni
Limoni gialli
Mandarini e Clementini
Mele Deliziose
Mele Golden
Mele Imperatore
Mele Renette
Mele Stayman
Meloni
Pere Abate
Pere Conference
Pere Coscia
Pere Kaiser
Pere Williams
Pesche Nettarine
Pesche polpa bianca
Pesche polpa gialla
Susine Goccia d’oro
Susine S.Rosa
Uva Bianca Italia
Uva Nera Cardinal
TOTALE FRUTTA
MEDIA
ISTAT
2002 2003
2,69
3,03
4,24
4,06
0,98
1,23
1,59
1,73
1,68
1,75
1,93
1,95
8,88
8,47
3,04
3,60
6,07
5,56
1,36
1,50
1,92
2,18
1,80
1,83
1,64
1,69
1,37
1,55
2,00
2,32
1,79
1,85
2,16
2,26
1,96
2,18
1,83
1,85
3,37
4,03
1,80
1,72
1,90
2,08
3,91
4,13
2,09
2,63
2,79
2,15
2,30
3,01
2,36
2,95
2,64
2,33
2,83
4,23
2,58
2,75
MEDIA
MERCAFIR
2002 2003
1,70
1,85
1,34
2,52
0,40
0,57
0,78
0,80
0,77
0,76
0,96
0,92
8,13
5,97
2,32
2,60
3,81
3,92
0,68
0,75
0,90
1,06
0,91
0,90
0,86
0,74
0,68
0,69
1,05
1,30
0,96
1,08
1,45
2,65
1,17
1,34
0,97
1,04
1,89
2,60
1,01
1,07
1,01
1,12
3,12
2,70
1,08
1,89
2,11
2,69
1,05
2,35
1,29
1,63
1,38
1,38
1,24
1,83
1,55
1,75
ISTAT MERCAFIR
2002
2003
0,99
1,18
2,90
1,54
0,58
0,65
0,81
0,93
0,90
1,00
0,97
1,04
0,75
2,50
0,72
1,00
2,26
1,64
0,68
0,75
1,02
1,11
0,90
0,93
0,77
0,95
0,69
0,86
0,95
1,02
0,83
0,77
0,72
-0,39
0,79
0,83
0,86
0,81
1,48
1,43
0,79
0,66
0,89
0,96
0,79
1,43
1,01
0,73
0,68
-0,54
1,25
0,66
1,07
1,31
1,27
0,95
1,59
2,40
1,03
1,00
ISTAT /
MERCAFIR
2002 2003
1,58
1,64
3,15
1,61
2,46
2,14
2,03
2,16
2,17
2,31
2,01
2,13
1,09
1,42
1,31
1,38
1,59
1,42
1,99
1,99
2,14
2,05
1,99
2,03
1,90
2,30
2,02
2,23
1,90
1,78
1,87
1,71
1,49
0,85
1,67
1,62
1,88
1,78
1,78
1,55
1,79
1,62
1,88
1,86
1,25
1,53
1,93
1,39
1,32
0,80
2,19
1,28
1,83
1,80
1,92
1,68
2,29
2,31
1,88
1,74
Calcolando il rapporto tra i due prezzi (dettaglio/ingrosso) si ha un’idea del ricarico in termini relativi.
In media, il ricarico è dell’88% nel 2002 e del 74% nel 2003.
Anche in questo caso, la variabilità tra prodotti è elevata: dal 9% delle ciliegie al 215% delle albicocche nel 2002 e - se si escludono i valori anomali di meloni e pesche gialle, già segnalati - dal 28% delle
susine goccia d’oro al 131% delle arance tarocco e dell’uva nera nel 2003.
Come si può vedere dalla figura 3.1, la graduatoria dei ricarichi è tendenzialmente la stessa nei
due anni considerati: i prodotti che hanno il maggior ricarico nel 2002 tendono a conservare questa
prerogativa anche nel 2003, sebbene l’ordinamento non sia sempre rigidamente rispettato.
52
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Figura 3.1: FRUTTA : Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso 2003 in funzione del
corrispondente rapporto 2002
Il ricarico risulta influenzato dal livello del prezzo: i prodotti con prezzo più basso sembrano offrire
minori margini di manovra ai dettaglianti e presentano percentuali di ricarico più elevate, che tendono a
diminuire al crescere del prezzo, sia nel 2002 (fig 3.2) che nel 2003 (fig 3.3).
Figura 3.2: FRUTTA : Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso in funzione del livello di
prezzo all’ingrosso - 2002
53
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Figura 3.3: FRUTTA : Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso in funzione del livello di
prezzo all’ingrosso - 2003
Se si analizza l’andamento delle differenze tra prezzi nei 24 mesi considerati, si possono trarre
informazioni di un certo interesse.
Una visione di insieme si ha dalla tabella 3.2, che riporta i coefficienti di correlazione tra le due
quotazioni Istat e Mercafir.
Tabella 3.2: FRUTTA - Coefficienti di correlazione tra prezzi Istat e Mercafir
PRODOTTO
Actinidie (KIWI)
Albicocche
Angurie
Arance Biondo comune
Arance Tarocco
Banane
Ciliegie
Fichi freschi
Fragole e Fragoloni
Limoni gialli
Mandarini e Clementini
Mele Deliziose
Mele Golden
Mele Imperatore
Mele Renette
ρ(x, y)
0,608
0,302
0,956
0,470
0,357
0,371
0,836
-0,395
0,741
0,657
0,845
0,784
0,375
-0,219
0,693
n
24
10
10
14
14
24
10
5
19
24
15
24
24
14
20
PRODOTTO
Mele Stayman
Meloni
Pere Abate
Pere Conference
Pere Coscia
Pere Kaiser
Pere Williams
Pesche Nettarine
Pesche polpa bianca
Pesche polpa gialla
Susine Goccia d’oro
Susine S.Rosa
Uva Bianca Italia
Uva Nera Cardinal
54
ρ(x, y)
0,598
0,035
0,865
0,363
0,949
-0,221
0,692
0,482
0,857
0,162
0,653
0,054
0,080
0,960
n
20
20
20
18
11
18
19
19
11
21
4
5
14
3
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Conformemente alle attese, la quasi totalità dei coefficienti ha segno positivo (a prezzi più alti in un
mercato tendono a corrispondere prezzi più alti anche nell’altro), con l’eccezione di mele imperatore,
pere kaiser e fichi freschi. In quest’ultimo caso, c’è da osservare che i prezzi sui quali il coefficiente
di correlazione è calcolato sono solamente 5 dei 24 mesi considerati a causa della mancanza della
quotazione Mercafir (un fenomeno analogo si riscontra per le susine e l’Uva nera).
Seppure il segno del coefficiente di correlazione sia generalmente conforme alle attese, per alcuni
prodotti il valore è assai basso, a segnalare un andamento delle due quotazioni scarsamente correlato.
A titolo esemplificativo, si riportano i grafici dell’andamento delle due quotazioni, e della relativa differenza, relativamente ad alcuni prodotti che si segnalano per comportamenti tipici.
Kiwi (fig 3.4) e banane (fig 3.5) sono rilevate in entrambi i mercati in tutti i 24 mesi considerati;
per il kiwi, l’andamento delle due quotazioni Istat e Mercafir è fortemente concordante mentre il prezzo al dettaglio delle banane sembra scarsamente sensibile alle variazioni del corrispondente prezzo
all’ingrosso.
Figura 3.4: Kiwi - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
Figura 3.5: Banane - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
55
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Angurie (fig 3.6) e arance tarocco (fig 3.7) sono caratterizzate da una forte stagionalità e, conseguentemente, da una scarsa presenza di quotazioni Mercafir.
Anche in questo caso, il comportamento dei prezzi dei due prodotti non è uniforme: per le angurie
prezzi Istat e prezzi Mercafir hanno un andamento sostanzialmente analogo; lo stesso non accade per
le arance tarocco.
Figura 3.6: Angurie - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
Figura 3.7: Arance tarocco - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
56
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Meloni (fig 3.8) e pesche gialle (fig 3.9) fanno registrare andamenti abbastanza simili nei due mercati
con l’eccezione, già segnalata, del periodo invernale 2002-2003.
Figura 3.8: Meloni - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
Figura 3.9: Pesche gialle - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
57
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
3.1.2
Il comparto ortaggi
Nella tabella 3.3 sono riportati i prezzi medi annui Istat e Mercafir dei 38 prodotti del comparto degli
ortaggi, la differenza tra i prezzi (Istat-Mercafir) e il rapporto tra gli stessi (Istat/Mercafir).
Tabella 3.3: ORTAGGI - Prezzi medi, differenze Istat-Mercafir e rapporti Istat/Mercafir, 2002 e 2003
PRODOTTO
Aglio secco
Asparagi
Bietole Verdi
Bietolina
Broccoli di Cavolo
Carciofi senza spine
Carciofi violetto
Carote
Cavolfiore
Cavolo Bruxelles
Cavolo Cappuccio
Cavolo verza
Cetrioli
Cicoria Witloff
Cime di Rapa
Cipolle Dorate
Cipolle Rosse
Fagiolini Boby
Finocchi
Funghi colt. Prataioli
Insalata Lattuga Romana
Insalata Riccia
Insalata Scarola
Melanzane Ovali
Melanzane violette lunghe
Patate comuni
Patate Novelle
Peperone giallo
Peperone Rosso
Piselli
Pomodori S.Marzano Rossi
Pomodoro San Marzano Verde
Pomodoro Tondo Costoluto
Pomodoro Tondo Liscio
Radicchio
Sedano
Spinaci
Zucchine Verdi
TOTALE ORTAGGI
MEDIA
ISTAT
2002 2003
3,69
3,82
6,02
5,60
1,25
1,20
1,25
1,34
1,76
1,83
0,51
0,53
0,51
0,55
1,01
1,03
1,49
1,69
3,16
2,74
1,02
1,08
1,00
1,02
1,86
2,19
3,52
2,88
1,59
1,72
0,97
1,00
1,13
1,12
3,55
4,32
1,60
2,03
3,15
3,31
1,84
2,00
2,26
2,58
2,25
2,60
1,71
1,98
1,87
1,97
0,76
0,74
1,19
1,12
2,49
2,77
2,50
2,73
3,72
4,15
1,72
1,63
2,01
2,33
2,65
2,88
1,79
2,49
2,59
2,53
1,34
1,41
1,47
1,83
2,79
3,22
2,03
2,16
MEDIA
MERCAFIR
2002 2003
2,38
2,13
4,32
4,95
0,62
0,64
0,89
0,85
0,90
1,09
0,39
0,39
0,38
0,40
0,48
0,51
0,79
0,86
2,62
2,68
0,52
0,52
0,51
0,53
1,06
1,35
2,04
1,70
0,76
0,91
0,44
0,45
0,55
0,58
2,29
2,71
0,90
1,15
1,83
1,79
1,05
1,16
1,45
1,66
1,43
1,67
1,02
1,20
0,98
1,12
0,34
0,37
0,69
0,56
1,61
1,89
1,59
1,89
2,12
2,67
0,99
1,24
1,27
1,41
1,96
1,96
1,12
1,73
1,67
1,80
0,52
0,67
0,86
1,14
1,24
1,38
1,23
1,36
ISTAT MERCAFIR
2002 2003
1,31
1,69
1,70
0,66
0,63
0,56
0,36
0,48
0,86
0,74
0,13
0,14
0,12
0,15
0,53
0,52
0,70
0,83
0,54
0,06
0,50
0,56
0,49
0,49
0,81
0,84
1,48
1,19
0,84
0,81
0,54
0,55
0,58
0,54
1,27
1,61
0,70
0,88
1,32
1,51
0,79
0,84
0,80
0,92
0,81
0,93
0,69
0,78
0,90
0,84
0,42
0,36
0,50
0,57
0,88
0,89
0,91
0,84
1,59
1,48
0,74
0,38
0,73
0,92
0,69
0,92
0,67
0,77
0,92
0,74
0,81
0,74
0,61
0,69
1,55
1,84
0,80
0,80
ISTAT /
MERCAFIR
2002 2003
1,55
1,80
1,39
1,13
2,02
1,88
1,40
1,57
1,96
1,67
1,34
1,37
1,32
1,38
2,12
2,02
1,88
1,96
1,21
1,02
1,95
2,09
1,96
1,92
1,76
1,62
1,73
1,70
2,11
1,88
2,23
2,23
2,06
1,93
1,55
1,60
1,78
1,76
1,72
1,85
1,75
1,73
1,55
1,55
1,57
1,55
1,67
1,65
1,92
1,75
2,26
1,97
1,73
2,01
1,55
1,47
1,57
1,44
1,75
1,56
1,75
1,31
1,57
1,65
1,36
1,47
1,60
1,44
1,55
1,41
2,55
2,12
1,71
1,61
2,25
2,33
1,76
1,70
Come nella frutta, si registra un prezzo medio annuo al dettaglio più alto del corrispondente prezzo
all’ingrosso ma, stavolta, senza nessuna eccezione.
In media, la differenza delle due quotazioni rimane costante tra il 2002 e il 2003 ma si presenta
variabile tra i diversi prodotti: da 0,12 euro per i carciofi violetto a 1,70 euro per gli asparagi nel 2002 e
da 0,06 euro per il cavolo Bruxelles a 1,84 euro per le zucchine verdi nel 2003.
58
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Complessivamente, il ricarico medio espresso in termini relativi è dell’76% nel 2002 e del 70% nel
2003. Anche negli ortaggi, la variabilità tra prodotti è elevata: dal 21% del cavolo Bruxelles al 155% del
sedano nel 2002 e dal 2% dello stesso cavolo Bruxelles, che mantiene un ricarico relativo medio molto
basso per entrambi gli anni, al 133% delle zucchine verdi nel 2003.
Come si può vedere dalla fig 3.10, la graduatoria dei ricarichi è tendenzialmente la stessa nei due anni considerati: i prodotti che hanno il maggior ricarico nel 2002 tendono a conservare questa prerogativa
anche nel 2003 e l’ordinamento è sostanzialmente rispettato.
Il ricarico risulta, anche negli ortaggi, influenzato dal livello del prezzo: i prodotti con prezzo più
basso presentano percentuali di ricarico più elevate, che tendono a diminuire al crescere del prezzo, sia
nel 2002 (fig. 3.11) che nel 2003 (fig. 3.12).
Figura 3.10: ORTAGGI - Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso 2003 in funzione del
corrispondente rapporto 2002
Figura 3.11: ORTAGGI - Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso in funzione del livello di
prezzo all’ingrosso - 2002
59
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Figura 3.12: ORTAGGI - Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso in funzione del livello di
prezzo all’ingrosso - 2003
La tabella 3.4 riporta i coefficienti di correlazione tra le due quotazioni Istat e Mercafir.
Quasi tutti i coefficienti hanno segno positivo (a prezzi più alti in un mercato tendono a corrispondere
prezzi più alti anche nell’altro), con l’eccezione dell’aglio secco e del cavolo Bruxelles.
Per alcuni prodotti, come i carciofi senza spine e le patate novelle, il valore del coefficiente è assai
basso, a segnalare un andamento delle due quotazioni scarsamente correlato.
Tabella 3.4: ORTAGGI - Coefficienti di correlazione tra prezzi Istat e prezzi Mercafir
PRODOTTO
Aglio secco
Asparagi
Bietole Verdi
Bietolina
Broccoli di Cavolo
Carciofi senza spine
Carciofi violetto
Carote
Cavolfiore
Cavolo Bruxelles
Cavolo Cappuccio
Cavolo verza
Cetrioli
Cicoria Witloff
Cime di Rapa
Cipolle Dorate
Cipolle Rosse
Fagiolini Boby
Finocchi
ρ(x, y)
-0,661
0,208
0,727
0,780
0,596
0,076
0,614
0,790
0,565
-0,366
0,459
0,469
0,677
0,460
0,548
0,809
0,630
0,765
0,649
n
24
22
24
22
17
15
9
24
24
14
24
24
24
24
17
24
24
24
24
PRODOTTO
Funghi colt. Prataioli
Insalata Lattuga Romana
Insalata Riccia
Insalata Scarola
Melanzane Ovali
Melanzane violette lunghe
Patate comuni
Patate Novelle
Peperone giallo
Peperone Rosso
Piselli
Pomodori S.Marzano Rossi
Pomodoro San Marzano Verde
Pomodoro Tondo Costoluto
Pomodoro Tondo Liscio
Radicchio
Sedano
Spinaci
Zucchine Verdi
ρ(x, y)
0,333
0,585
0,599
0,604
0,655
0,526
0,536
0,162
0,798
0,786
0,775
0,700
0,321
0,232
0,702
0,686
0,393
0,262
0,863
n
24
24
24
24
24
14
24
11
24
24
6
14
18
15
16
24
24
22
24
In modo analogo a quanto fatto per la frutta, si riporta l’andamento delle due quotazioni, e la relativa
differenza, per alcuni prodotti che si segnalano per il loro andamento tipico.
60
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Melanzane ovali (fig 3.13) e zucchine verdi (fig 3.14) sono presenti tutto l’anno e i due prezzi, all’ingrosso e al dettaglio, hanno un andamento sostanzialmente concorde. Si osservi che le differenze tra i
due livelli tendono a seguire l’andamento dei prezzi (sono più alte quando il prezzo è alto e diminuiscono
quando il prezzo si abbassa) e questo fenomeno è più evidente nel caso delle melanzane.
Figura 3.13: Melanzane ovali - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
Figura 3.14: Zucchine verdi - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
61
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Anche aglio secco (fig 3.15) e carote (fig 3.16) sono presenti tutto l’anno ma la differenza tra le
due quotazioni è assai più stabile nel tempo e varia in un range molto ristretto; per le carote i due
prezzi all’ingrosso e al dettaglio hanno un andamento conforme mentre per l’aglio, soprattutto nell’ultimo
periodo, ad un aumento del prezzo al dettaglio si contrappone una diminuzione di quello all’ingrosso.
Figura 3.15: Aglio secco - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
Figura 3.16: Carote - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
62
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Cime di rapa (fig 3.17) e cavolo Bruxelles (fig 3.18) sono caratterizzate da una marcata stagionalità
e quindi da una minor presenza di quotazioni Mercafir soprattutto nei mesi estivi.
Anche in questo caso, si registra una conformità di andamenti per le cime di rapa mentre il cavolo
Bruxelles mostra andamenti contrastanti e, infatti, il coefficiente di correlazione di quest’ultimo risulta
negativo.
Figura 3.17: Cime di rapa - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
Figura 3.18: Cavolo Bruxelles - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
63
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
3.2
La dinamica dei prezzi
Chiudiamo questa parte dedicata all’esame dei risultati analizzando la dinamica registrata dai prezzi dei
prodotti ortofrutticoli nel corso del 2003.
A questo fine, abbiamo calcolato, per ciascun prodotto, i numeri indici a base fissa rapportando il
prezzo medio osservato in ciascun mese del 2003 alla media delle quotazioni osservate nell’anno 2002.
Obiettivo è verificare se la dinamica dei prezzi nei due mercati si presenta conforme o se, invece, si
registrano differenze, che segnalano un cambiamento nella misura dei margini commerciali.
Al solito, i due comparti, frutta e ortaggi, saranno analizzati separatamente.
3.2.1
Il comparto frutta
Iniziamo con uno sguardo d’insieme al numero indice dell’anno 2003 (media dei numeri indici dei 12
mesi del 2003), che dà una misura sintetica della variazione di prezzo intervenuta rispetto al 2002
(tabella 3.5).
La maggior parte dei prodotti del comparto frutta (17 su 29) fa registrare un incremento dei prezzi
all’ingrosso superiore a quello analogo dei prezzi al dettaglio.
La variabilità tra prodotti è assai marcata. Per i prezzi al dettaglio, 9 dei 29 prodotti registrano una
diminuzione di prezzo, che va dal -20,7% per le pesche gialle al -0,5% delle mele stayman; gli altri 20
prodotti marcano un aumento, da un minimo di +1,2% delle banane ad un massimo di +32,4% delle
pesche nettarine. Per i prezzi all’ingrosso, i prodotti che diminuiscono di prezzo sono 6, con un minimo
di -0,3% per le mele deliziose e un massimo del -14,8% per le mele golden; gli altri 23 prodotti mostrano
un aumento di prezzo, che va da +0,6% per uva bianca a +123,7% per susine goccia d’oro.
Una misura sintetica riferibile a tutto il comparto la si può ottenere costruendo un indice sintetico che
aggrega i diversi segnali di variazione riscontrati per ciascun prodotto del comparto.
L’indice sintetico, riportato in tabella alla voce “totale frutta”, è ottenuto come media ponderata degli
indici dei vari prodotti.
Il peso assegnato a ciascun indice di prodotto è pari alla quantità osservata in entrata del mercato
all’ingrosso nel 2003 moltiplicata per il prezzo medio dello stesso prodotto nel 2002 (alternativamente
prezzo medio Istat o prezzo medio Mercafir a secondo che l’indice si riferisca all’uno o all’altro dei due
mercati). I pesi sono quindi dei valori e l’indice sintetico è assimilabile ad un indice dei prezzi di tipo
Paasche: quello riferito alle quotazioni Mercafir dà una misura dell’aumento dei costi che i dettaglianti
hanno subito tra il 2002 e il 2003, mentre, se si assume che la quantità in ingresso nel mercato all’ingrosso possa essere considerata rappresentativa delle scelte dei consumatori, quello riferito alle quotazioni
Istat riflette l’analogo aumento a carico dei consumatori.
I risultati evidenziano una differenza marcata; l’aumento dei prezzi all’ingrosso è decisamente più
elevato di quello dei prezzi al dettaglio : +16,2% contro +4,3%.
64
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Tabella 3.5: FRUTTA - Numero indice dell’anno 2003 in base 2002
PRODOTTO
Actinidie (KIWI)
Albicocche
Angurie
Arance Biondo comune
Arance Tarocco
Banane
Ciliegie
Fichi freschi
Fragole e Fragoloni
Limoni gialli
Mandarini e Clementini
Mele Deliziose
Mele Golden
Mele Imperatore
Mele Renette
Mele Stayman
Meloni
Pere Abate
Pere Conference
Pere Coscia
Pere Kaiser
Pere Williams
Pesche Nettarine
Pesche polpa bianca
Pesche polpa gialla
Susine Goccia d’oro
Susine S.Rosa
Uva Bianca Italia
Uva Nera Cardinal
TOTALE FRUTTA
Indice medio 2003
(base 2002)
Istat
Mercafir
1,127
1,085
1,057
1,873
1,295
1,438
1,057
1,022
1,037
0,982
1,012
0,952
0,917
0,867
1,146
1,120
0,923
1,029
1,102
1,099
1,111
1,092
1,017
0,997
1,032
0,852
1,133
1,053
1,192
1,279
0,995
1,131
1,044
1,829
1,065
1,148
0,993
1,070
1,039
1,375
0,935
1,058
1,034
1,103
1,324
0,867
1,045
1,751
0,793
1,274
0,949
2,237
1,107
1,266
0,907
1,006
0,928
1,478
1,043
1,162
Quantità entrata
Mercafir 2003
Kg
363.291
1.452.365
6.118.046
11.166
4.738.060
716.603
567.159
24.927
1.005.903
2.530.595
6.275.803
560.324
2.788.287
9.898
190.117
893.749
3.003.087
760.535
446.119
1.247.565
285.783
318.831
2.302.682
791.200
3.680.977
52.260
303.198
3.053.858
19.004
44.511.392
Pesi
Istat
977.603
6.159.259
6.011.290
17.798
7.936.297
1.382.823
5.035.577
75.683
6.107.598
3.443.737
12.076.521
1.009.524
4.560.561
13.583
379.885
1.598.922
6.499.973
1.490.404
815.440
4.206.070
514.639
606.981
9.007.101
1.656.619
10.271.017
120.175
716.226
8.071.741
53.810
100.816.858
Mercafir
618.438
1.953.220
2.446.599
8.750
3.659.622
689.219
4.610.419
57.831
3.834.908
1.731.981
5.655.138
507.443
2.404.524
6.730
200.127
854.036
4.349.459
890.473
433.369
2.359.585
287.994
323.221
7.183.166
856.200
7.761.169
54.806
391.533
4.203.982
23.536
58.357.479
Dalla figura 3.19 si desume che questo risultato è dovuto prevalentemente ai primi mesi del 2003,
che fanno registrare incrementi dei prezzi all’ingrosso molto superiori a quelli corrispondenti al dettaglio.
A partire da giugno, le due linee tendono a intrecciarsi, muovendosi in modo sostanzialmente analogo.
A fronte di questa tendenza generale del comparto frutta, si riscontrano andamenti difformi per i
vari prodotti. A titolo esemplificativo, si riporta la serie annuale dei numeri indici di alcuni prodotti che
mostrano andamenti assai differenziati.
65
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Figura 3.19: FRUTTA - Numeri indici in base media 2002
Per il kiwi, ad esempio, l’incremento dei prezzi all’ingrosso è meno marcato del corrispondente incremento dei prezzi al dettaglio nei primi mesi dell’anno, in controtendenza con ciò che accade nel
comparto frutta in generale (fig 3.20).
Figura 3.20: Kiwi - Numeri indici in base media 2002
66
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Per le banane non si registra una sostanziale variazione dei prezzi nei due anni: per il mercato al
dettaglio l’indice dei prezzi oscilla attorno all’unità, mentre quello all’ingrosso fa registrare una flessione
nell’ultima parte dell’anno (fig 3.21).
Figura 3.21: Banane - Numeri indici in base media 2002
Le angurie, invece, sono caratterizzate da un indice dei prezzi, sia al dettaglio che all’ingrosso,
estremamente oscillante a causa della marcata stagionalità del prodotto (fig. 3.22).
Figura 3.22: Angurie - Numeri indici in base media 2002
67
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
3.2.2
Il comparto ortaggi
Nella tabella 3.6 sono riportati i numeri indici dell’anno 2003 (media dei numeri indici dei 12 mesi del
2003).
Tabella 3.6: ORTAGGI - Numeri indici dell’anno 2003 in base 2002
PRODOTTO
Aglio secco
Asparagi
Bietole Verdi
Bietolina
Broccoli di Cavolo
Carciofi senza spine
Carciofi violetto
Carote
Cavolfiore
Cavolo Bruxelles
Cavolo Cappuccio
Cavolo verza
Cetrioli
Cicoria Witloff
Cime di Rapa
Cipolle Dorate
Cipolle Rosse
Fagiolini Boby
Finocchi
Funghi colt. Prataioli
Insalata Lattuga Romana
Insalata Riccia
Insalata Scarola
Melanzane Ovali
Melanzane violette lunghe
Patate comuni
Patate Novelle
Peperone giallo
Peperone Rosso
Piselli
Pomodori S.Marzano Rossi
Pomodoro San Marzano Verde
Pomodoro Tondo Costoluto
Pomodoro Tondo Liscio
Radicchio
Sedano
Spinaci
Zucchine Verdi
TOTALE ORTAGGI
Indice medio 2003
(base 2002)
Istat
Mercafir
1,034
0,893
0,934
1,144
0,959
1,027
1,063
0,959
1,080
1,162
1,303
1,017
1,106
1,046
1,013
1,059
1,129
1,081
0,900
1,021
1,067
0,999
1,022
1,044
1,173
1,273
0,819
0,832
1,074
1,204
1,026
1,025
0,996
1,059
1,216
1,185
1,270
1,285
1,049
0,976
1,087
1,103
1,143
1,145
1,157
1,166
1,160
1,178
1,063
1,151
0,965
1,105
1,047
0,816
1,113
1,170
1,092
1,188
1,110
1,256
1,005
1,093
1,060
1,107
1,232
1,005
1,181
1,539
0,977
1,075
1,053
1,270
1,205
1,332
1,154
1,113
1,107
1,162
68
Quantità entrata
Mercafir 2003
Kg
67.534
260.640
242.856
6.913
343.708
217.028,5
217.028,5
783.649
1.294.121
9.160
331.334
307.176
532.579
102.629
256.305
313.448
482.850
627.677
2.120.226
144.792
233.822
230.011
371.589
669.595
83.624
3.821.822
623.957
618.483
361.794
52.448
726.427
283.053
454.367
1.261.910
375.146
1.399.341
170.191
1.259.299
21.658.533
Pesi
Istat
249.445
1.570.212
303.497
8.640
605.697
111.651
109.862
793.134
1.933.512
28.954
336.492
307.229
993.133
361.374
408.551
305.129
545.073
2.230.499
3.385.434
456.319
430.338
518.697
834.614
1.144.293
156.769
2.911.793
741.552
1.541.251
906.075
194.920
1.252.789
567.972
1.204.247
2.261.059
973.377
1.874.216
250.002
3.513.379
36.321.178
Mercafir
160.842
1.126.843
150.618
6.162
308.699
83.588
83.303
374.844
1.028.407
24.018
172.289
156.415
563.903
209.403
193.938
136.992
265.049
1.434.784
1.898.829
265.624
245.300
334.001
533.209
683.765
81.627
1.289.447
427.430
997.104
576.853
111.416
717.273
360.752
888.507
1.417.105
627.018
734.588
145.921
1.561.791
20.377.654
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Anche per gli ortaggi, la maggior parte dei prodotti del comparto frutta (26 su 38) fanno registrare un
incremento dei prezzi all’ingrosso superiore a quello analogo dei prezzi al dettaglio.
La variabilità tra prodotti è assai marcata. Per i prezzi al dettaglio, 7 dei 38 prodotti registrano una
diminuzione di prezzo, che va dal -18,1% per la cicoria Witloff al -0,4% delle cipolle rosse; gli altri 31
prodotti marcano un aumento, da un minimo di +0,5% dei pomodori San Marzano ad un massimo di
+30,3% dei carciofi senza spine. Per i prezzi all’ingrosso, i prodotti che diminuiscono di prezzo sono 6,
con un minimo di -0,1% per il cavolo cappuccio e un massimo del -18,4% per le patate novelle; gli altri
32 prodotti mostrano un aumento di prezzo, che va da +0,5% per pomodoro tondo costoluto a +53,9%
per pomodoro tondo liscio.
Di nuovo, l’indice sintetico mostra un incremento complessivo dei prezzi all’ingrosso superiore a quello fatto registrare dai corrispondenti prezzi al dettaglio (+16,2% contro +10,7%), anche se la differenza
è meno marcata di quella analoga riscontrata nel comparto della frutta.
Come per la frutta, il risultato è dovuto prevalentemente ai primi mesi del 2003, che fanno registrare
incrementi dei prezzi all’ingrosso molto superiori a quelli corrispondenti al dettaglio. A partire da aprile,
le due linee tendono a intrecciarsi, muovendosi in modo sostanzialmente analogo, fatta eccezione per
un picco decisamente marcato dei prezzi Mercafir nel mese di settembre (fig. 3.23).
Figura 3.23: ORTAGGI - Numeri indici in base media 2002
Come al solito, a fronte di questa tendenza generale del comparto ortaggi, si riscontrano andamenti
difformi per i vari prodotti. A titolo esemplificativo, si riporta la serie annuale dei numeri indici di alcuni
prodotti che mostrano andamenti assai differenziati.
69
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Per l’aglio, ad esempio, i prezzi all’ingrosso segnano una progressiva flessione nel 2003, contrapposta ad un lieve incremento dei corrispondenti prezzi al minuto (fig. 3.24).
Figura 3.24: Aglio secco - Numeri indici in base media 2002
Le zucchine, invece, mostrano incrementi di prezzo al dettaglio superiori seppure all’interno di una
marcata tendenza stagionale e con qualche eccezione (fig. 3.25).
Figura 3.25: Zucchine verdi - Numeri indici in base media 2002
70
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Al contrario, gli asparagi hanno incrementi superiori nel mercato all’ingrosso, soprattutto negli ultimi
mesi dell’anno, in controtendenza con l’andamento generale del comparto (fig. 3.26).
Figura 3.26: Asparagi - Numeri indici in base media 2002
71
a
Capitolo 4
Conclusioni e confronto
I principali risultati delle analisi condotte sui prezzi rilevati nella piazza fiorentina sui due mercati, al dettaglio e all’ingrosso, possono essere sinteticamente riassunti come segue.
Confronto tra livelli dei prezzi
1. Conformemente alle attese, in entrambi i comparti analizzati (frutta e ortaggi) si registra un prezzo
medio annuo al dettaglio superiore al corrispondente prezzo all’ingrosso con alcune eccezioni per
qualche prodotto del comparto frutta che chiamano in causa problemi di attendibilità dei dati.
2. La differenza tra i due prezzi, ingrosso e dettaglio, tende mediamente a diminuire tra 2002 e 2003
per la frutta, mentre rimane costante per gli ortaggi. Le albicocche e le fragole, ad esempio,
passano da una differenza tra dettaglio e ingrosso rispettivamente pari a 2,90 e 2,26 euro nel
2002 a 1,54 e 1,64 euro nel 2003.
3. Il ricarico dei dettaglianti, sia in termini assoluti che relativi, presenta alta variabilità tra prodotti e
tende a diminuire con l’aumentare del prezzo. Per la frutta e per gli ortaggi il ricarico espresso in
termini relativi passa rispettivamente da 88% e 76% nel 2002 a 74% e 70% nel 2003.
4. Guardando all’andamento delle differenze tra le due quotazioni dei diversi prodotti nei 24 mesi
considerati, si osservano comportamenti differenziati: per la gran parte dei prodotti il coefficiente
di correlazione tra le due quotazioni è positivo, a testimonianza di un andamento sostanzialmente
conforme. Non mancano però prodotti per i quali il coefficiente di correlazione è molto basso o
addirittura negativo come il caso dell’aglio secco che presenta un coefficiente pari a -0,661.
Analisi della dinamica (numeri indice)
1. La maggior parte dei prodotti fa registrare un incremento dei prezzi all’ingrosso, tra il 2002 e il
2003, superiore a quello analogo dei prezzi al dettaglio. Mediamente, per la frutta 16,2% contro
4,3%, per gli ortaggi 16,2% contro 10,7%.
2. L’andamento degli indici nei 12 mesi del 2003 si presenta molto diverso tra i differenti prodotti; le
banane, ad esempio, non registrano variazioni significative mentre le zucchine verdi, seppur con
qualche eccezione, mostrano incrementi di prezzo al dettaglio superiori di quelli all’ingrosso.
Chiudiamo il lavoro con un confronto tra i nostri dati e quelli analoghi rilevati dal Comune di Rimini,
che sono apparsi recentemente sul sito internet dello stesso comune.
L’UCS riminese ha rilevato, nei mesi che vanno da novembre 2003 al marzo 2004, i prezzi del mercato all’ingrosso, mettendoli a confronto con quelli analoghi raccolti con l’indagine Istat su un campione
di dettaglianti.
73
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
I prodotti sono individuati dal codice Istat e possono essere messi a confronto con quelli analoghi
rilevati a Firenze, limitatamente ai due mesi di novembre e dicembre 2003.
Il confronto è limitato ai soli prodotti per i quali, nei due mesi considerati, si dispone delle quotazioni
in entrambe le piazze.
Nella tabella 4.1 sono riportati i dati relativi a 8 prodotti del comparto frutta.
Tabella 4.1: FRUTTA - Firenze e Rimini a confronto
Prezzi medi del mese
PRODOTTO
Banane
Mele
Pere
Uva Bianca
Arance
Limoni
Mandarini e Clementini
Actinidie (KIWI)
MEDIA
Firenze
nov-03
dett.
ingr
1,95
0,83
1,98
0,90
1,83
1,01
2,22
1,14
1,65
0,91
1,63
0,83
2,36
1,14
3,28
1,88
2,11
1,08
dic-03
dett.
ingr
1,88
0,85
1,84
0,92
1,91
1,07
2,26
1,49
1,79
0,81
1,59
0,75
1,98
0,82
2,99
1,97
2,03
1,08
Rimini
nov-03
dett.
ingr
1,5
1,09
1,49
0,84
1,78
1,04
1,94
1,43
1,57
1,32
1,87
1,05
2,02
1,48
2,84
1,89
1,88
1,27
dic-03
dett.
ingr
1,39
0,91
1,38
0,97
1,72
1,2
2,14
1,37
1,17
0,99
1,4
0,52
1,75
1,08
2,18
1,75
1,64
1,10
Pr dettaglio/Pr ingrosso
Firenze
Rimini
nov-03
dic-03
nov-03
dic-03
2,35
2,20
1,81
1,95
1,81
1,95
2,08
1,74
1,99
2,21
2,01
1,78
1,52
2,21
2,13
2,41
1,52
1,97
1,38
1,77
1,71
1,36
1,19
1,78
1,36
1,50
1,51
1,53
1,42
1,43
1,56
1,18
2,69
1,62
1,25
1,59
Come si vede, a parità di prodotto, i prezzi all’ingrosso riminesi tendono ad essere maggiori dei
corrispondenti fiorentini (ciò accade 7 volte su 8 a novembre e 5 volte su 8 a dicembre). Al contrario,
la quasi totalità delle quotazioni al dettaglio osservate a Firenze è superiore(15 su 16 nei due mesi),
a testimoniare che il ricarico praticato dai dettaglianti fiorentini è più elevato: in media 99% e 97% nei
mesi di novembre e dicembre, contro i corrispondenti 51% e 59% di Rimini.
Tabella 4.2: ORTAGGI - Firenze e Rimini a confronto
PRODOTTO
Patate
Carciofi
Cavolo verza
Cipolle
Finocchi
Insalata
Melanzane Ovali
Peperone Rosso
Aglio secco
Bietole verdi
Cime di Rapa
Carote
Cavolfiore
Cetrioli
Cicoria
Funghi colt. Prataioli
Pomodoro Tondo
Sedano
Spinaci
Zucchine Verdi
Fagiolini Boby
MEDIA
PREZZI MEDI DEL MESE
Firenze
Rimini
nov-03
dic-03
nov-03
dic-03
dett.
ingr.
dett.
ingr.
dett.
ingr.
dett.
ingr.
0,85
0,43
0,84
0,42
0,83
0,54
0,8
0,54
0,81
0,34
0,55
0,46
0,82
0,31
0,82
0,39
1,09
0,50
1,05
0,50
1,24
0,61
1,16
0,62
1,06
0,52
1,09
0,55
1,71
0,7
1,74
1,22
1,64
0,63
1,47
0,61
1,52
0,66
1,36
0,68
2,03
0,83
1,80
1,07
2,13
0,96
1,87
0,94
1,74
1,51
2,04
1,72
2,68
1,77
2,76
2,03
2,32
1,89
2,68
2,04
2,69
1,33
2,77
1,46
3,93
1,90
3,88
1,90
3,65
2,6
3,9
2,08
1,23
0,60
1,16
0,62
1,17
0,62
1,13
0,64
1,68
0,63
1,63
0,61
1,61
0,92
1,48
0,83
1,03
0,52
1,02
0,50
1,03
0,55
0,92
0,62
1,65
0,57
1,21
0,58
1,64
0,55
1,31
0,68
1,78
1,15
1,74
1,21
1,89
0,75
1,83
0,99
2,57
1,25
2,48
1,28
1,25
0,8
1,13
0,68
3,43
1,91
3,47
1,82
2,8
0,76
3,04
1,77
2,92
1,55
2,70
1,84
3,3
1,91
2,77
1,82
1,54
0,43
1,35
0,44
1,6
0,62
1,31
0,53
1,69
0,74
1,48
0,79
2,03
0,92
2,04
0,95
3,19
1,47
3,33
1,56
3,22
2,29
2,75
1,99
3,07
1,69
3,61
2,35
2,92
1,55
2,88
1,84
1,97
1,00
1,93
1,09
1,99
1,03
1,89
1,11
74
Pr DETTAGLIO/Pr INGROSSO
Firenze
Rimini
nov-03
dic-03
nov-03
dic-03
2,00
2,40
2,18
2,02
2,59
2,44
1,15
1,23
2,07
2,04
2,65
1,98
2,89
1,55
2,06
1,80
1,88
3,56
2,28
2,17
1,82
2,13
2,03
1,19
2,11
2,00
2,42
1,69
1,19
1,31
2,04
1,88
2,67
2,05
2,08
1,44
1,94
1,91
1,47
3,10
1,86
2,14
1,54
1,91
1,54
2,65
2,03
2,44
2,30
2,22
1,51
2,02
1,40
1,89
1,75
1,87
2,98
2,52
1,56
3,68
1,73
2,58
2,21
1,41
1,88
2,10
1,48
2,10
1,87
1,43
2,00
1,99
1,36
1,90
1,88
1,77
1,78
1,48
1,93
1,85
1,66
1,72
1,52
2,47
2,15
1,38
1,57
1,78
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Considerazioni analoghe possono farsi per 21 prodotti confrontabili del comparto ortaggi anche se
le differenze tra le due città sono meno evidenti (tabella 4.2). Nel mercato all’ingrosso le quotazioni di
Rimini superano quelle di Firenze in 27 casi su 42 mentre per il mercato al dettaglio Rimini è superiore
in 22 casi. Mediamente il ricarico dei dettaglianti fiorentini è ancora, se pur lievemente, più alto: 113% e
91% nei mesi di novembre e dicembre, contro i corrispondenti 110% e 78%.
75
a
Appendice B
Tabelle aggiuntive
Tabella B.1 : Mancata corrispondenza tra prodotti Istat e Mercafir
CODICE ISTAT
16300007
16470001
16470003
16500005
16500010
16650004
16660004
16980004
17700003
PRODOTTO
Patate
Cipolle
Cipolle
Insalata
Insalata
Peperoni
Pomodori da sugo
Fagiolini
Pompelmi
Varietà
Primura
Cipollotto (gambo bianco)
Rosse di Tropea
Lattuga cappuccia
Misticanza (mista)
Quadrato verde
Tondo rosso
Meraviglia o Corallo
Gialli (varia provenienza)
77
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Tabella B.2 : Corrispondenza tra codici Istat e codici Mercafir
CODICE
16710001
PRODOTTO
ISTAT
Aglio bianco secco
17200016
Albicocche
17640001
Arance biondo comune
17640010
Arance tarocco
16720002
Asparagi verde
17420003
Banane
16740001
16740002
16750000
16360003
Bietole verdi bietolina (erbette)
Bietole verdi da costa fina o larga
Broccoletti di rapa - cime di rapa
Carciofi senza spine
16360004
16770000
16780002
Carciofi violetto
Carote (varieta’)
Cavolfiore
16790001
16810005
16810004
Cavoli broccoli a testa compatta
Cavoli cappucci Bruxelles
Cavoli cappucci violetti
16440001
Cavoli verzi
16820000
Cetrioli (varieta’)
16830006
Radicchio rosso
16830005
1727
Cicoria witloof (belga)
Ciliege Durone e Morette
16470008
Cipolle dorata di parma e gialla
16470006
Cipolle rossa
17510006
Cocomeri napoletano
o produzione locale
PRODOTTO
MERCAFIR
Agli secchi in sacchi
Agli secchi in sacchi
Agli secchi in mazzi
Agli secchi in mazzi
Agli secchi in casse sfusi
Agli secchi in casse
Agli secchi conf. o in trecce
Albicocche 35/45
Albicocche
Arance Valencia (70/80) 6 (90)
Arance Valencia (70/80) 6 (90)
Arance Valencia (64/73) 8 (108)
Arance Valencia (64/73) 8 (108)
Arance Ovale (70/80) 6 (90)
Arance Ovale (64/73) 8 (108)
Arance Tarocco (70/80) 6 (90)
Arance Tarocco (70/80) 6 (90)
Arance Tarocco (64/73) 8 (108)
Arance Tarocco (64/73) 8 (108)
Arance Tarocco (60/68) 10 (160)
Arance Tarocco (60/68) 10 (160)
Asparagi
Asparagi
Asparagi
Asparagi
Banane Chiquita
Banane Del Monte
Banane America Latina
Banane A.C.P.
Bietolina
Bietola verde
Cime di rapa
Carciofi morello
Carciofi morello
Carciofi violetto
Carote
Cavolfiore
Cavolfiore
Cavolfiore
Broccoli di cavolo
Cavolo bruxelles
Cavolo cappuccio
Cavolo cappuccio
Cavolo cappuccio
Cavolo verza
Cavolo verza
Cetrioli
Cetrioli
Radicchio Treviso
Radicchio Chioggia
Cicoria Witloff
Ciliegie tenerine
Ciliegie
Cipolle dorate
Cipolle dorate
Cipolle rosse
Cipolle rosse
Cipolle rosse
Angurie
Angurie
78
CODICE
0100020007
0100020006
0100020005
0100020004
0100020003
0100020002
0100020001
0102040001
0102030002
0105150001
0105150002
0105140002
0105140001
0105080001
0105070001
0105130002
0105130001
0105120002
0105120001
0105110002
0105110001
0100040001
0100040005
0100040004
0100040002
0102120001
0102130001
0102110001
0102100001
0100100001
0100090004
0100400002
0100150002
0100150001
0100180001
0100220001
0100240002
0100240001
0100240003
0100110001
0100250001
0100260001
0100260003
0100260002
0100290002
0100290001
0100300002
0100300001
0100860001
0100850001
0100310001
0102170001
0102150001
0100370001
0100370002
0100380002
0100380003
0100380001
0100030002
0100030001
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
CODICE
16980001
PRODOTTO
ISTAT
Fagiolini boby (medi)
17300006
16480002
1752
Fichi freschi produzione locale
Finocchi tondo
Fragole e Fragoloni
16840001
16500001
16500006
16500003
17710001
Funghi coltivati
prataiolo bianco (champignon)
Insalata indivia riccia
Insalata lattuga romana
Insalata scarola
Kiwi nazionali
17660001
Limoni gialli (comuni o da tempo)
1767
Mandarini comuni,
tardivi e clementini
16590001
16590002
17440003
Melanzane violette lunghe
Melanzane violette ovali e tonde
Mele delicious rosse
17440005
Mele golden delicious
17440009
Mele imperatore (morgenduft o
rome beauty)
17440014
Mele renetta del canada o grigia
17440016
Mele stayman winesap
PRODOTTO
MERCAFIR
Fagiolini boby
Fagiolini boby
Fichi
Finocchi in padelle
Fragole
Fragole
Fragole
Funghi prataioli colt.
CODICE
0100440002
0100440003
0102250002
0100480003
0102270003
0102270002
0102270001
0100520001
Ins. Indivia riccia
Ins. Lattuga romana
Ins. Indivia scarola
Actinidia padelle
Actinidia
Actinidia casse
Limoni in rete
Limoni in cartoni
Limoni
Mandarini tardivi (63/74) 1-X
Mandarini tardivi (58/69) 2
Mandarini tardivi (54/64) 3
Mandarini (63/74) 1-X
Mandarini (58/69) 2
Clementini (67/78) 1-XX (64)
Clementini (67/78) 1-XX (64)
Clementini (58/69) 2 (80)
Clementini (63/74) 1-X (72)
Clementini (63/74) 1-X (72)
Clementini (58/69) 2 (80)
Clementini (54/64) 3 (96)
Melanzana viola
Melanzana tonda
Mele Delicious cartoni
Mele Delicious casse 70 Mele Delicious casse 70 Mele Delicious casse 70/80
Mele Delicious casse 70/80
Mele Delicious casse II◦
Mele Delicious pad. 70/80
Mele Delicious pad. 70/80
Mele Golden casse II◦
Mele Golden pad. 70/80
Mele Golden casse 70/80
Mele Golden casse 70 Mele Golden casse 70 Mele Golden casse 70/80
Mele Golden pad. 70/80
Mele Imperatore 70/80
Mele Imperatore 80 +
Mele Morgenduft 70/80
Mele Renetta
Mele Renetta pad. 80 +
Mele Renetta pad. 75/80
Mele Renetta casse 75/80
Mele Renetta casse 80 +
Mele Stayman pad. 70/80
Mele Stayman pad. 80 +
Mele Stayman pad. 80 +
Mele Stayman
Mele Stayman pad. 70/80
Mele Stayman casse 80 +
Mele Stayman casse 70/80
Mele Stayman casse 70/80
Mele Stayman casse 80 +
0100530001
0100580002
0100540001
0102020001
0102000001
0102010001
0105240001
0105230001
0105220002
0105320001
0105310001
0105300001
0105270001
0105260001
0105190001
0105190002
0105170001
0105180002
0105180001
0105170002
0105160001
0100620002
0100610002
0102340001
0102350001
0102350002
0102360001
0102360002
0102680001
0102380001
0102380002
0102690001
0102430001
0102410002
0102400001
0102400002
0102410001
0102430002
0102500001
0102510001
0102520001
0102550001
0102590001
0102580001
0102560001
0102570001
0102650001
0102660002
0102660001
0102620001
0102650002
0102640001
0102630001
0102630002
0102640002
79
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
CODICE
16300011
16300016
16650006
16650005
PRODOTTO
ISTAT
Patate comuni tonde (bianca)
Patate novelle,
Campania, Puglia, Sicilia
Peperoni quadrato giallo
17460001
Peperoni quadrato rosso,
corno rosso
Pere abate fetel
17460003
Pere conference
17460004
Pere coscia, dr. gujot, ecc
17460011
Pere kaiser (alessandro)
17460017
Pere william
17470020
Pesche noci o nettarine
17470007
Pesche pasta bianca
17470017
Pesche pasta gialla
16600001
16850003
16850005
Piselli verdi chiari o scuri
Pomodori da insalata costoluto
Pomodori da insalata liscio tondo
16850002
16660001
17540003
Pomodori da ins. S. Marzano verde
Pomodori da sugo san Marzano
Poponi o meloni retato
16890002
Sedani bianco da coste
16940001
Spinaci a foglia liscia o riccia
PRODOTTO
MERCAFIR
Patata
Patata
Patata
Patata
Patata
Patate novelle
Patate novelle
Peperoni gialli
Peperoni gialli
Peperoni rossi
Peperoni rossi
Pere Abate pad. 75 +
Pere Abate
Pere Abate casse 65/75
Pere Abate pad. 65/75
Pere Conference pad. 70/75
Pere Conference casse 75 +
Pere Conference pad. 60/70
Pere Conference casse 70/75
Pere Conference casse 60/70
Pere Coscia
Pere Coscia 50/55
Pere Coscia 55/60
Pere Kaiser pad. 75 +
Pere Kaiser casse 65/75
Pere Kaiser casse 75 +
Pere Kaiser pad. 65/75
Pere Williams 70 +
Pere Williams
Pere Williams 60/70
Pesche nettarine AA 73/80
Pesche nettarine AAA 80/90
Pesche nettarine B 61/67
Pesche nettarine A 67/73
Pesche nettarine
Pesche nettarine B 61/67
Pesche bianche
Pesche bianche A 67/73
Pesche bianche AA 73/80
Pesche bianche AAA 80/90
Pesche gialle B 61/67
Pesche gialle C 56/61
Pesche gialle AAA 80/90
Pesche gialle AA 73/80
Pesche gialle A 67/73
Pesche gialle
Pesche gialle
Pesche gialle C 56/61
Pesche gialle B 61/67
Piselli
Pomodoro ins. Costoluto
Pomodoro ins. Tondo liscio
Pomodoro ins. Tondo liscio
Pomodoro ins. S.Marzano
Pomodoro rosso S.Marzano
Meloni
Meloni
Meloni
Sedano verde
Sedano bianco
Spinaci
Spinaci
80
CODICE
0100650004
0100650005
0100650003
0100650002
0100650001
0100690002
0100690001
0100710001
0100710002
0100730001
0100730002
0103080001
0103420001
0103050001
0103070001
0103120002
0103110001
0103120001
0103100001
0103090001
0103150002
0103160001
0103170001
0103310001
0103280001
0103290001
0103300001
0103410001
0103390001
0103400001
0103740001
0103750001
0103760001
0103730001
0103720001
0103760002
0103600001
0103610001
0103620001
0103630001
0103700002
0103710001
0103690001
0103680001
0103670001
0103660002
0103660001
0103710002
0103700001
0100750002
0100770001
0100790001
0100790002
0100780001
0100800001
0100630002
0100630001
0100630003
0100980001
0100970001
0100990001
0100990002
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
17500004
17500006
PRODOTTO
ISTAT
Susine gialle (goccia d’oro e simili)
Susine rosso-violacee
(santa rosa o simili)
Uva cardinal
Uva italia o moscato
16960002
Zucchine chiare o scure
CODICE
17490005
17490015
PRODOTTO
MERCAFIR
Susine Goccia d’Oro
Susine S. Rosa
Susine S. Rosa
Uva Cardinale
Uva Italia
Uva Italia
Zucchine verdi scure
a
81
CODICE
0103960002
0104050001
0104050002
0104220001
0104250001
0104250002
0101050001
a
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
Tabella B.3: Prezzi medi per prodotto e differenze livelli Istat-Mercafir
83
a
PRODOTTO
16810004 Cavolo Cappuccio
Cavolo Cappuccio
16810005 Cavolo Bruxelles
Cavolo Bruxelles
16780002 Cavolfiore
Cavolfiore
16770000 Carote
Carote
16360004 Carciofi violetto
Carciofi violetto
16360003 Carciofi senza spine
Carciofi senza spine
16790001 Broccoli di Cavolo
Broccoli di Cavolo
16740001 Bietolina
Bietolina
16740002 Bietole Verdi
Bietole Verdi
17420003 Banane
Banane
16720002 Asparagi
Asparagi
17640010 Arance Tarocco
Arance Tarocco
17640001 Arance Ovale
Arance Ovale
17640001 Arance Biondo
Arance Biondo
17510006 Angurie
Angurie
17200016 Albicocche
Albicocche
16710001 Aglio secco
Aglio secco
17710001 Actinidie (KIWI)
Actinidie (KIWI)
CODICE
1,32
1,44
1,09
1,40
DIFFERENZE LIVELLI
0,98
DIFFERENZE LIVELLI
0,43
1,02
DIFFERENZE LIVELLI
2,28
1,51
0,30
0,40
1,05
0,57
0,48
ISTAT
DIFFERENZE LIVELLI
1,35
DIFFERENZE LIVELLI
MERCAFIR
3,47
2,12
ISTAT
1,11
MERCAFIR
0,52
1,25
MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
0,55
0,50
1,06
0,35
2,84
3,19
1,38
1,89
2,36
ISTAT
0,58
0,60
MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
0,47
1,05
1,00
0,53
0,53
1,06
0,10
2,84
2,94
0,54
0,47
1,01
0,48
0,60
1,08
DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
0,52
0,82
0,29
0,18
0,47
0,71
0,58
1,29
0,53
0,78
1,30
0,91
0,50
1,41
0,78
1,07
1,85
2,88
2,50
5,38
0,79
0,72
MERCAFIR
0,85
0,34
0,46
0,51
0,83
-0,19
MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
0,80
1,58
0,70
0,64
ISTAT
2,71
1,68
ISTAT
0,28
MERCAFIR
1,18
1,85
MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
0,54
1,72
2,13
0,86
0,91
1,26
MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
1,77
0,99
0,89
1,69
ISTAT
0,79
MERCAFIR
1,87
7,39
4,56
4,50
1,78
5,27
MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
11,95
0,89
9,77
ISTAT
0,75
DIFFERENZE LIVELLI
0,65
0,58
0,50
1,08
0,70
2,84
3,54
0,58
0,58
1,17
0,49
0,64
1,13
0,03
0,33
0,36
0,16
0,15
0,31
0,41
0,86
1,27
0,30
0,77
1,07
0,75
0,49
1,25
0,79
1,18
1,97
1,59
2,18
3,77
0,89
0,86
1,75
0,72
1,43
0,68
ISTAT
MERCAFIR
1,54
1,50
DIFFERENZE LIVELLI
1,44
0,78
1,32
MERCAFIR
1,40
0,72
ISTAT
0,80
0,78
MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
0,44
0,73
1,17
3,10
0,63
1,02
1,65
0,50
0,57
1,07
-0,13
0,38
0,25
0,19
0,51
0,79
1,31
0,25
0,77
1,02
0,56
0,52
1,08
0,81
1,17
1,98
0,89
2,48
3,36
1,11
0,84
1,95
0,81
0,80
1,61
0,81
1,61
1,50
ISTAT
0,92
MERCAFIR
2,01
1,97
1,49
1,99
2,07
ISTAT
10,20
1,49
2,31
3,80
0,62
1,77
2,39
mag
MERCAFIR
1,55
2,34
3,88
0,67
1,74
2,41
apr
DIFFERENZE LIVELLI
12,14
1,40
2,34
3,73
1,00
1,56
2,56
mar
3,46
11,18
1,05
2,43
3,49
0,87
1,49
2,36
feb
12,27
9,07
1,05
ISTAT
DIFFERENZE LIVELLI
1,00
3,48
2,43
DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
1,41
MERCAFIR
MERCAFIR
2,41
ISTAT
gen
0,57
0,58
1,15
3,10
0,49
1,01
1,49
0,63
0,42
1,05
0,19
0,18
1,43
0,30
0,77
1,07
0,56
0,52
1,08
0,96
1,05
2,02
0,99
2,35
3,34
2,19
0,84
0,82
1,65
0,84
0,82
1,65
0,78
0,53
1,31
2,06
0,96
3,02
1,51
2,32
3,83
0,94
1,73
2,67
0,45
0,54
0,99
0,53
0,89
1,42
0,54
0,41
0,95
0,00
0,10
1,45
0,32
0,77
1,09
0,57
0,53
1,10
1,03
0,98
2,01
3,94
1,31
0,65
0,82
1,47
0,65
0,82
1,47
0,48
0,29
0,78
1,29
1,07
2,36
1,36
2,40
3,77
0,79
1,89
2,69
2002
giu
lug
0,31
0,52
0,83
0,43
0,92
1,35
0,62
0,40
1,02
0,00
0,18
0,24
0,77
1,02
0,48
0,59
1,08
1,05
0,86
1,91
7,81
1,55
0,72
0,77
1,49
0,72
0,77
1,49
0,32
0,15
0,47
1,36
1,24
2,60
1,35
2,40
3,75
0,89
1,91
2,80
ago
0,35
0,48
0,83
3,15
0,65
0,80
1,45
0,55
0,41
0,95
0,00
0,36
0,00
1,29
0,28
0,83
1,11
0,65
0,66
1,31
0,93
1,01
1,94
-0,60
6,46
5,86
1,53
0,92
0,76
1,68
0,92
0,76
1,68
0,24
0,10
0,34
0,50
1,24
1,74
1,33
2,40
3,73
1,10
2,03
3,13
set
0,49
0,45
0,93
3,33
0,60
0,84
1,44
0,57
0,38
0,95
0,00
-0,09
0,45
0,36
0,62
1,17
1,80
0,44
0,68
1,11
0,65
0,52
1,17
0,97
0,97
1,94
-0,84
6,09
5,25
0,91
0,76
1,67
0,91
0,76
1,67
0,27
2,36
1,22
2,40
3,62
1,53
1,66
3,19
ott
0,60
0,42
1,02
0,03
2,84
2,87
0,78
0,65
1,43
0,60
0,37
0,97
0,25
0,24
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1,13
0,70
1,83
0,39
0,76
1,15
0,63
0,42
1,05
1,16
0,78
1,95
0,91
5,16
6,07
0,68
0,87
1,55
0,92
0,77
1,69
0,92
0,77
1,69
0,19
2,29
1,21
2,40
3,62
1,33
1,64
2,97
nov
0,59
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0,71
2,25
2,96
0,68
0,60
1,28
0,55
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0,60
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0,31
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0,92
0,69
1,61
0,41
0,77
1,18
0,50
0,52
1,02
1,15
0,79
1,94
-0,69
6,17
5,48
1,22
0,78
2,00
1,65
1,65
0,19
2,29
1,21
2,40
3,62
1,12
1,58
2,71
dic
0,58
0,43
1,01
0,30
2,41
2,71
0,38
0,91
1,29
0,51
0,48
0,99
0,04
0,31
0,35
0,13
0,36
0,49
0,58
0,92
1,50
0,33
0,77
1,10
0,63
0,52
1,15
1,11
0,85
1,96
0,77
6,40
7,17
1,12
0,65
1,77
1,49
1,49
0,19
15,00
1,37
2,38
3,74
1,21
1,54
2,75
gen
0,56
0,50
1,06
0,13
2,55
2,67
0,53
1,02
1,56
0,50
0,53
1,02
0,27
0,31
0,58
0,05
0,44
0,49
0,42
1,24
1,66
0,08
1,24
1,31
0,40
0,92
1,31
1,02
0,93
1,95
-0,43
6,12
5,69
1,04
0,60
1,63
1,39
1,39
0,19
1,47
2,21
3,68
1,25
1,34
2,59
feb
0,60
0,55
1,15
-0,02
2,65
2,63
1,09
0,95
2,04
0,50
0,49
0,99
0,20
0,48
0,69
0,38
0,30
0,68
0,95
1,13
2,09
0,54
1,01
1,55
0,49
0,87
1,36
1,00
0,96
1,96
3,97
4,72
8,69
0,96
0,74
1,70
1,46
1,46
0,53
1,52
2,21
3,73
1,42
1,40
2,82
mar
0,51
0,59
1,11
-0,01
2,75
2,74
1,01
0,84
1,85
0,47
0,59
1,06
0,19
0,43
0,62
0,32
0,23
0,55
0,80
1,18
1,99
0,71
0,69
1,41
0,64
0,50
1,14
0,92
1,03
1,95
3,09
4,13
7,23
1,01
0,78
1,78
1,50
1,50
1,49
1,56
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apr
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mag
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2,07
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-3,04
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2,07
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2003
giu
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-2,39
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2,20
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ago
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-1,50
5,83
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3,93
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3,32
set
0,60
0,52
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0,45
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2,01
0,47
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0,52
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2,04
3,92
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3,33
ott
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-0,33
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0,83
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4,71
5,35
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1,65
1,82
1,82
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2,03
1,90
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1,88
3,28
nov
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-0,70
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2,30
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1,11
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1,57
1,57
3,00
1,98
1,90
3,88
1,02
1,97
2,99
dic
PRODOTTO
16500003 Insalata Scarola
Insalata Scarola
16500001 Insalata Riccia
Insalata Riccia
16500006 Insalata Lattuga Romana
Insalata Lattuga Romana
16840001 Funghi colt. Prataioli
Funghi colt. Prataioli
17520003 Fragoloni
Fragoloni
17520002 Fragole
Fragole
16480002 Finocchi
Finocchi
17300006 Fichi freschi
Fichi freschi
16980001 Fagiolini Boby
Fagiolini Boby
17670007 Clementini
Clementini
16470006 Cipolle Rosse
Cipolle Rosse
16470008 Cipolle Dorate
Cipolle Dorate
16750000 Cime di Rapa
Cime di Rapa
17270009 Ciliegie
Ciliegie
17270001 Ciliegie (Ciliegie durone)
Ciliegie (Ciliegie durone)
16830005 Cicoria Witloff
Cicoria Witloff
16820000 Cetrioli
Cetrioli
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Cavolo verza
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DIFFERENZE LIVELLI
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0,49
DIFFERENZE LIVELLI
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0,59
MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
0,98
3,17
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2,19
2,95
ISTAT
2,94
2,45
ISTAT
MERCAFIR
1,38
2,91
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MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
1,80
3,19
2,74
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1,96
1,96
MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
3,59
3,18
ISTAT
4,35
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MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
3,40
7,75
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3,18
4,35
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MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
7,53
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ISTAT
1,84
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ISTAT
MERCAFIR
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1,83
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3,24
1,81
2,49
4,29
1,73
2,49
4,21
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1,96
3,70
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0,74
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2002
giu
lug
0,01
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1,96
-0,05
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0,94
ago
3,04
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5,00
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set
0,85
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2,48
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1,06
1,71
1,30
1,81
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0,72
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2,08
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4,92
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1,79
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3,67
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0,59
1,84
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mag
2,32
1,30
2,09
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2,06
3,44
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1,06
apr
MERCAFIR
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1,10
mar
DIFFERENZE LIVELLI
2,05
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3,22
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MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
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ISTAT
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DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
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ISTAT
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DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
1,46
MERCAFIR
MERCAFIR
2,09
ISTAT
DIFFERENZE LIVELLI
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DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
10,33
MERCAFIR
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MERCAFIR
DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
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feb
3,64
ISTAT
DIFFERENZE LIVELLI
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DIFFERENZE LIVELLI
ISTAT
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MERCAFIR
MERCAFIR
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ISTAT
gen
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ott
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nov
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dic
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feb
0,53
2,45
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2,14
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ISTAT
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ott
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Susine S.Rosa
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Susine Goccia d'oro
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Sedano
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Radicchio
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Pomodoro Tondo Liscio
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Pomodoro Tondo Costoluto
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Pomodoro S. Marzano Verde
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DIFFERENZE LIVELLI
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MERCAFIR
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ISTAT
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ISTAT
MERCAFIR
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DIFFERENZE LIVELLI
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ISTAT
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ISTAT
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ISTAT
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MERCAFIR
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ISTAT
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nov
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dic
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0,80
1,41
0,10
2,76
2,86
2,35
0,59
2,52
3,11
0,94
1,59
2,53
-0,26
2,00
1,74
1,38
3,36
4,74
-1,36
2,65
1,29
1,78
2,09
2,88
4,97
1,03
1,13
2,16
0,55
1,09
1,64
apr
1,97
0,82
2,80
3,52
3,11
3,32
2,54
0,84
0,85
1,69
0,76
0,68
1,44
0,68
2,55
3,23
0,35
2,32
2,67
1,21
1,99
3,20
1,02
1,65
2,67
0,58
1,41
1,98
2,27
2,15
4,41
1,31
2,17
3,48
1,78
2,41
3,30
5,71
1,21
1,07
2,29
0,35
1,30
1,65
mag
2,13
0,53
2,66
3,41
3,17
3,89
0,03
2,80
2,83
0,52
1,13
1,65
0,90
0,52
1,43
0,96
1,85
2,81
1,41
1,22
2,64
1,38
1,55
2,93
1,88
0,95
2,82
0,88
1,15
2,02
0,81
2,50
3,31
1,88
1,35
3,23
0,19
2,81
3,01
2,02
2,32
4,33
0,93
1,20
2,13
1,78
1,57
0,54
2,11
2,40
1,83
4,23
3,66
1,05
1,81
2,86
1,29
1,89
3,18
1,41
0,74
0,64
1,37
0,25
2,18
2,42
0,81
1,13
1,94
1,43
0,88
2,32
1,21
0,81
2,02
0,99
0,65
1,64
2,56
0,92
1,64
2,56
0,53
2,30
2,84
1,84
1,54
3,37
2,19
1,69
2003
giu
lug
0,94
0,75
1,69
2,12
0,69
1,82
2,52
1,58
1,46
3,04
3,07
1,48
0,67
0,66
1,32
0,29
2,15
2,43
0,31
1,36
1,67
1,97
0,20
1,49
1,68
0,70
0,46
1,16
2,57
0,81
1,65
2,46
0,77
1,65
2,43
1,33
1,44
2,77
1,20
0,89
2,08
1,78
ago
1,43
1,59
3,02
1,74
0,89
1,27
2,16
2,63
2,80
-0,36
2,14
1,78
0,32
1,15
1,47
0,00
2,84
2,84
0,05
2,46
2,50
-0,09
3,00
2,91
-0,19
2,19
2,00
0,48
0,74
1,22
2,64
0,78
1,22
2,00
0,95
1,40
2,35
1,33
1,20
2,54
0,87
1,00
1,87
0,58
1,14
1,73
set
1,76
1,15
2,90
1,97
1,02
1,18
2,20
2,56
2,83
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1,00
1,85
1,00
0,70
1,70
1,72
1,26
2,98
1,01
2,03
3,04
2,92
0,95
1,46
2,42
1,61
2,35
1,13
1,22
2,35
1,21
1,30
2,52
1,13
1,30
2,42
0,86
1,12
1,98
0,80
1,07
1,87
ott
1,72
1,47
3,19
1,65
1,08
1,14
2,22
2,38
3,19
0,95
0,74
1,69
1,11
0,43
1,54
1,20
0,97
2,17
1,37
1,55
2,92
3,01
1,34
1,05
2,39
1,66
2,30
2,30
2,38
2,43
0,88
1,07
1,95
0,68
1,02
1,70
nov
1,77
1,56
3,33
1,74
0,77
1,49
2,26
2,72
3,01
0,68
0,79
1,48
0,92
0,44
1,35
1,06
1,00
2,07
0,86
1,84
2,70
0,32
2,29
2,61
2,18
1,57
-4,31
6,00
1,69
1,78
12,50
0,79
1,20
1,99
0,73
1,02
1,75
dic
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
a
Tabella B.4: Numeri indici per prodotto Istat-Mercafir
89
Aglio secco
Albicocche
Angurie
Arance Biondo comune
Arance Tarocco
Asparagi
Banane
Bietole Verdi
Bietolina
Broccoli di Cavolo
Carciofi senza spine
Carciofi violetto
Carote
Cavolfiore
Cavolo Bruxelles
Cavolo Cappuccio
Cavolo verza
16710001
17200016
17510006
17640001
17640010
16720002
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16740002
16740001
16790001
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16770000
16780002
16810005
16810004
16440001
PRODOTTO
Actinidie (KIWI)
CODICE
17710001
1,00
0,51
MERCAFIR
0,52
MERCAFIR
ISTAT
1,02
2,62
MERCAFIR
ISTAT
3,16
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MERCAFIR
ISTAT
1,49
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MERCAFIR
ISTAT
1,01
0,38
MERCAFIR
ISTAT
0,48
0,38
MERCAFIR
ISTAT
0,39
0,94
MERCAFIR
ISTAT
1,70
0,89
MERCAFIR
ISTAT
1,25
0,62
MERCAFIR
ISTAT
1,25
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MERCAFIR
ISTAT
1,93
4,32
MERCAFIR
ISTAT
6,00
ISTAT
1,66
0,77
ISTAT
MERCAFIR
1,55
0,78
ISTAT
0,40
MERCAFIR
MERCAFIR
0,84
1,34
MERCAFIR
ISTAT
5,40
2,38
MERCAFIR
ISTAT
3,69
1,70
MERCAFIR
ISTAT
2,69
BASE (MEDIA 2002)
ISTAT
INDICI
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0,86
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0,99
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1,27
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0,88
0,86
0,88
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1,48
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0,84
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0,97
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2,78
1,00
1,01
0,90
1,02
gen-03
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0,97
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0,97
0,85
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1,04
1,11
1,01
0,81
1,21
1,15
1,28
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0,98
1,39
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1,48
1,05
0,97
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1,07
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1,14
1,09
1,05
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1,30
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1,26
1,17
0,78
1,12
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0,91
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1,01
0,96
1,20
1,01
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0,97
1,78
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1,05
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1,10
1,03
0,95
0,87
1,10
1,18
1,07
1,23
1,10
0,79
1,05
1,75
1,16
0,79
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0,81
0,95
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1,18
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1,00
2,72
2,54
2,57
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0,87
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1,05
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1,02
1,07
0,97
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1,02
0,97
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1,04
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0,87
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1,00
1,03
0,47
0,73
1,02
0,95
1,03
1,88
2,08
1,33
0,92
0,87
1,02
1,07
1,16
0,84
0,99
0,85
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1,19
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1,00
1,07
1,25
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1,03
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0,73
1,00
1,00
1,11
0,70
1,25
1,58
0,63
0,87
1,05
1,29
1,19
0,92
0,99
0,98
1,06
1,00
1,25
1,29
0,86
0,98
1,07
1,08
1,16
0,99
1,06
1,01
0,98
1,01
1,33
0,56
1,00
1,06
1,14
1,02
0,75
2,01
0,62
0,92
1,03
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1,06
1,06
1,00
0,95
1,00
1,55
1,35
1,09
1,03
1,07
1,44
1,38
1,14
1,37
1,10
1,53
0,96
0,91
0,97
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0,72
1,09
1,02
1,22
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1,06
1,43
1,23
1,39
1,09
1,00
1,11
0,98
0,95
0,96
1,35
1,13
1,00
1,01
1,78
0,70
1,02
1,19
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1,01
0,84
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1,15
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0,97
1,10
1,21
0,89
0,86
1,06
1,02
1,24
feb-03 mar-03 apr-03 mag-03 giu-03 lug-03 ago-03 set-03 ott-03
0,98
1,09
1,02
1,20
1,14
0,84
0,72
1,10
1,09
1,02
1,11
0,88
2,09
0,81
1,08
0,79
1,03
0,81
0,94
0,86
1,01
1,09
0,89
1,18
0,99
1,17
0,89
0,80
1,06
1,11
1,22
0,98
1,05
1,01
1,09
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0,73
0,73
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1,01
1,25
1,21
1,43
0,74
0,87
0,81
0,98
0,83
0,89
0,88
0,97
1,09
0,96
1,05
1,08
1,02
3,57
0,80
1,05
1,16
1,11
nov-03 dic-03
Cicoria Witloff
Ciliegie
Cime di Rapa
Cipolle Dorate
Cipolle Rosse
Fagiolini Boby
Fichi freschi
Finocchi
Fragole e Fragoloni
Funghi colt. Prataioli
Insalata Lattuga Romana
Insalata Riccia
Insalata Scarola
Limoni gialli
Mandarini e Clementini
Melanzane Ovali
Melanzane violette lunghe
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17270001
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16470006
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17660001
17670001
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16590001
PRODOTTO
Cetrioli
CODICE
16820000
2,07
0,98
MERCAFIR
1,02
MERCAFIR
ISTAT
1,71
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MERCAFIR
ISTAT
1,98
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ISTAT
1,36
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ISTAT
2,25
1,45
MERCAFIR
ISTAT
2,26
1,05
MERCAFIR
ISTAT
1,84
1,83
MERCAFIR
ISTAT
3,15
3,81
MERCAFIR
ISTAT
6,03
0,90
MERCAFIR
ISTAT
1,60
2,32
MERCAFIR
ISTAT
3,26
2,29
MERCAFIR
ISTAT
3,55
0,55
MERCAFIR
ISTAT
1,13
0,44
MERCAFIR
ISTAT
0,97
0,76
MERCAFIR
ISTAT
1,59
8,13
MERCAFIR
ISTAT
7,80
2,04
MERCAFIR
ISTAT
3,52
1,06
MERCAFIR
ISTAT
1,86
BASE (MEDIA 2002)
ISTAT
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1,14
1,19
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1,00
1,09
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1,02
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0,98
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1,71
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1,04
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1,09
1,21
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1,18
1,11
1,25
1,10
1,00
0,50
0,84
0,73
0,77
0,82
1,20
0,68
0,90
0,66
0,90
1,25
1,07
1,35
1,05
1,34
1,04
1,02
0,91
0,93
1,05
0,84
0,94
1,25
1,57
0,97
1,19
1,09
0,97
1,14
0,87
1,07
1,00
0,46
0,69
0,75
0,78
0,85
0,97
0,72
0,73
0,67
0,77
1,08
1,15
1,41
1,19
1,39
1,15
1,03
1,00
0,93
1,06
0,94
1,06
1,13
0,96
1,00
1,26
0,97
1,07
1,10
0,96
1,01
1,14
0,73
0,85
0,67
1,25
0,90
1,32
0,95
1,19
0,97
1,33
1,03
1,19
1,59
1,48
1,56
1,41
1,38
1,14
0,98
1,06
1,00
1,69
1,37
0,86
1,23
1,37
1,21
1,03
1,03
1,07
1,02
1,39
1,11
0,78
1,15
0,78
1,30
1,19
1,01
1,02
0,95
0,96
1,49
1,35
1,21
0,77
1,38
0,76
1,30
0,65
0,99
1,09
1,15
1,12
0,95
0,97
1,36
1,68
0,58
1,04
1,04
0,94
1,05
1,01
1,15
1,07
1,01
0,86
0,84
1,15
feb-03 mar-03 apr-03 mag-03 giu-03 lug-03 ago-03 set-03 ott-03
1,03
1,48
1,02
1,19
1,22
1,20
0,61
1,01
0,61
0,99
0,70
0,86
1,04
1,09
1,07
0,91
0,71
1,03
1,38
0,74
0,86
1,06
0,97
1,05
1,04
0,84
1,06
0,75
0,84
1,08
0,96
2,15
1,05
1,68
1,19
0,84
1,00
1,09
1,17
0,73
0,88
0,75
0,87
1,02
0,79
0,99
1,10
1,53
0,94
0,68
0,92
1,03
1,02
1,02
1,00
1,21
1,09
0,81
1,02
1,39
0,76
0,82
1,14
0,93
nov-03 dic-03
Mele Golden
Mele Imperatore
Mele Renette
Mele Stayman
Meloni
Patate comuni
Patate Novelle
Peperone giallo
Peperone Rosso
Pere Abate
Pere Conference
Pere Coscia
Pere Kaiser
Pere Williams
Pesche Nettarine
Pesche polpa bianca
Pesche polpa gialla
17440005
17440009
17440014
17440016
17540003
16300011
16300016
16650006
16650005
17460001
17460003
17460004
17460011
17460017
17470020
17470007
17470017
PRODOTTO
Mele Deliziose
CODICE
17440003
2,72
2,11
ISTAT
1,08
MERCAFIR
MERCAFIR
2,09
3,12
MERCAFIR
ISTAT
3,54
1,01
MERCAFIR
ISTAT
1,95
1,01
MERCAFIR
ISTAT
1,85
1,89
MERCAFIR
ISTAT
3,27
0,97
MERCAFIR
ISTAT
1,82
1,17
MERCAFIR
ISTAT
2,03
1,59
MERCAFIR
ISTAT
2,50
ISTAT
2,49
1,61
ISTAT
0,69
MERCAFIR
MERCAFIR
0,95
0,34
MERCAFIR
ISTAT
0,76
1,45
MERCAFIR
ISTAT
2,18
0,96
MERCAFIR
ISTAT
1,82
1,02
MERCAFIR
ISTAT
1,95
0,66
MERCAFIR
ISTAT
1,36
0,86
MERCAFIR
ISTAT
1,64
0,91
MERCAFIR
ISTAT
1,80
BASE (MEDIA 2002)
ISTAT
INDICI
2,94
0,53
0,85
2,40
1,17
0,87
0,94
0,95
0,52
0,91
0,98
0,86
0,94
0,88
0,89
0,90
0,91
0,89
0,79
0,89
3,21
0,73
1,00
0,92
1,12
1,10
0,91
1,20
0,77
0,90
0,77
0,87
gen-03
1,30
0,47
0,85
0,88
1,72
0,83
1,05
0,95
0,69
0,96
0,99
0,89
0,98
0,93
0,98
0,95
0,98
0,91
1,07
0,79
0,88
3,03
0,77
0,99
0,94
1,21
1,13
0,87
1,18
0,85
0,96
0,90
0,91
1,28
0,66
0,85
0,90
1,40
1,37
1,15
0,95
0,91
1,74
1,27
1,03
1,08
0,92
0,96
1,30
1,11
1,44
1,12
0,82
1,20
0,80
0,87
2,84
1,05
1,06
0,97
1,28
1,17
1,01
0,97
0,81
0,99
0,87
0,94
1,26
0,47
0,85
0,92
1,40
1,12
1,11
1,08
0,89
1,69
1,49
0,99
1,05
1,17
0,91
1,63
1,43
1,64
1,50
0,87
1,28
0,83
0,89
2,29
1,11
1,12
1,02
1,19
1,23
1,06
1,08
0,74
1,00
0,93
1,01
1,03
1,28
0,85
1,06
1,61
1,06
1,17
1,29
0,89
1,85
1,54
1,09
1,07
1,40
1,05
1,60
1,47
1,52
1,51
0,97
1,25
0,88
0,94
1,64
1,67
1,15
1,03
1,33
1,24
1,17
1,09
0,74
1,01
0,90
1,04
0,64
1,19
2,60
1,44
0,74
1,22
1,18
1,09
0,96
1,54
1,15
1,00
1,69
1,32
1,45
1,37
1,40
1,42
0,79
1,24
1,87
0,95
0,98
1,42
1,20
1,06
1,47
1,16
1,22
1,02
1,04
1,28
1,08
0,78
0,94
2,13
1,36
0,49
0,95
1,13
0,91
1,40
1,40
1,56
1,10
1,92
1,45
0,95
1,21
0,88
1,22
0,54
1,10
1,16
1,03
0,72
0,94
1,26
1,03
1,52
1,15
1,09
1,03
1,06
1,25
1,12
0,78
0,90
1,53
1,16
0,46
0,78
0,87
1,07
0,96
0,82
0,88
0,94
1,02
0,81
0,86
0,78
0,86
0,93
1,10
0,94
0,84
0,70
0,95
1,22
1,09
0,96
1,06
1,59
1,15
0,58
0,73
1,29
1,13
0,39
0,72
0,98
0,96
1,13
0,93
0,74
0,81
0,89
1,03
1,04
1,12
0,86
1,09
0,89
0,87
1,26
0,98
0,91
0,96
0,82
1,44
1,22
1,09
0,88
1,13
1,01
1,11
0,58
0,86
1,20
1,20
0,42
0,68
1,11
1,01
1,06
1,01
0,80
0,93
0,93
1,09
1,06
0,93
1,05
0,93
0,80
1,28
1,00
1,08
1,08
1,01
1,14
1,26
1,10
1,12
0,86
1,11
0,83
0,98
feb-03 mar-03 apr-03 mag-03 giu-03 lug-03 ago-03 set-03 ott-03
0,84
1,14
0,69
1,05
1,00
1,01
0,92
0,83
0,93
0,87
0,90
1,02
1,25
0,92
1,11
0,94
0,98
1,26
1,12
0,99
1,23
1,09
1,14
1,21
1,13
1,45
0,79
1,09
0,81
1,00
2,85
0,62
0,85
3,53
1,18
1,02
1,01
0,94
0,69
1,01
1,02
0,93
1,01
1,27
1,08
1,27
1,07
0,97
1,23
1,11
1,11
1,22
1,10
1,22
1,20
1,17
1,01
0,77
1,04
0,81
0,99
nov-03 dic-03
Pomodori S.Marzano Rossi
Pomodoro San Marzano Verde
Pomodoro Tondo Costoluto
Pomodoro Tondo Liscio
Radicchio
Sedano
Spinaci
Susine Goccia d'oro
Susine S.Rosa
Uva Bianca Italia
Uva Nera Cardinal
Zucchine Verdi
16660001
16850002
16850003
16850005
16830006
16890002
16940001
17490005
17490015
17500006
17500004
16960002
PRODOTTO
Piselli
CODICE
16600001
2,79
1,24
MERCAFIR
1,24
MERCAFIR
ISTAT
2,89
ISTAT
2,98
1,38
ISTAT
1,29
MERCAFIR
MERCAFIR
2,43
1,05
MERCAFIR
ISTAT
2,89
0,86
MERCAFIR
ISTAT
1,47
0,52
MERCAFIR
ISTAT
1,34
1,67
MERCAFIR
ISTAT
2,59
1,12
MERCAFIR
ISTAT
2,10
ISTAT
2,29
1,96
ISTAT
MERCAFIR
2,17
1,27
ISTAT
1,14
MERCAFIR
MERCAFIR
1,58
2,12
MERCAFIR
ISTAT
3,06
BASE (MEDIA 2002)
ISTAT
INDICI
1,66
1,39
0,74
1,03
0,88
0,64
0,72
1,36
1,13
0,95
0,94
0,63
0,76
1,46
1,13
0,86
0,98
1,04
0,92
gen-03
2,26
1,61
0,92
0,57
0,72
2,08
1,33
1,17
0,95
0,71
0,82
1,19
1,02
1,33
1,01
0,84
1,63
1,66
1,14
0,92
1,21
0,95
1,33
1,82
1,66
1,00
1,05
0,96
1,15
0,91
1,56
1,18
1,13
2,02
1,03
1,50
1,03
1,41
1,26
1,01
1,24
0,87
0,78
1,30
1,52
1,06
1,65
1,10
1,12
1,29
1,36
1,25
1,16
1,75
1,10
1,58
1,55
0,66
1,00
1,22
1,04
1,36
0,88
1,00
1,15
1,30
1,08
1,53
1,25
2,07
1,27
1,02
1,40
1,29
1,23
1,24
1,26
1,01
1,44
0,43
0,95
1,18
1,06
1,60
2,67
0,98
1,32
1,13
1,00
1,06
1,10
1,08
1,09
1,26
0,79
1,28
0,74
1,30
1,01
1,29
1,18
1,08
0,44
0,75
1,48
1,47
1,23
1,40
1,18
1,80
1,10
0,96
1,22
1,03
1,30
0,93
1,01
0,92
0,45
1,01
0,64
0,93
0,57
1,04
0,84
0,60
0,61
0,74
1,33
0,85
1,13
1,25
1,06
1,01
1,25
0,99
1,28
0,94
1,21
0,80
0,86
1,17
0,77
0,40
0,73
0,84
1,28
1,08
0,60
0,92
0,72
1,08
0,97
2,49
1,21
2,19
1,10
1,70
1,09
2,19
1,19
1,53
1,27
1,72
0,92
0,65
0,78
0,86
0,93
1,04
0,68
0,86
0,74
1,05
0,98
1,17
1,26
1,33
1,27
0,76
1,15
1,80
1,45
1,27
1,15
1,11
1,02
0,77
feb-03 mar-03 apr-03 mag-03 giu-03 lug-03 ago-03 set-03 ott-03
1,19
1,15
0,57
0,82
0,74
0,98
1,11
0,87
1,15
0,83
1,15
0,58
0,84
1,38
1,39
1,31
0,82
1,10
1,05
1,25
1,19
0,60
1,08
0,76
1,12
1,04
0,93
1,01
0,83
1,01
0,60
0,80
1,64
1,29
1,17
1,14
1,00
1,00
nov-03 dic-03
a
Indice delle tabelle
Parte I
1.1 Indice NIC Firenze. Contributo dei capitoli di spesa alla variazione tendenziale nel 2003 . . . . . . .
14
1.2 Principali aumenti. Contributo all’indice tendenziale nei mesi del 2003 dei 10 prodotti per i quali tale
contributo è il maggiore nel mese (valori %)
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
17
1.3 Principali diminuzioni. Contributo all’indice tendenziale nei mesi del 2003 dei 10 prodotti per i quali
tale contributo è il minore nel mese (valori %)
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
17
A.1 Indice NIC : Variazioni congiunturali per i 12 capitoli di spesa - Firenze 2003 . . . . . . . . . . . . .
27
A.2 Indice NIC : Variazioni tendenziali per i 12 capitoli di spesa - Firenze 2003
. . . . . . . . . . . . . .
27
A.3 Indice NIC : indici con base dicembre 2002 = per i 576 prodotti - Firenze 2003 . . . . . . . . . . . .
28
Parte II
1.1 Punti di vendita e quotazioni rilevate a Firenze per quartiere (anno 2003) . . . . . . . . . . . . . . .
44
1.2 Punti di vendita e quotazioni rilevate a Firenze per tipologia distributiva (anno 2003) . . . . . . . . .
44
1.3 Punti di vendita e quotazioni rilevate a Firenze per capitoli di spesa (anno 2003) . . . . . . . . . . .
44
3.1 FRUTTA : Prezzi medi, differenze Istat-Mercafir e rapporti Istat/Mercafir, 2002 e 2003 . . . . . . . .
52
3.2 FRUTTA - Coefficienti di correlazione tra prezzi Istat e Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
54
3.3 ORTAGGI - Prezzi medi, differenze Istat-Mercafir e rapporti Istat/Mercafir, 2002 e 2003
. . . . . . .
58
3.4 ORTAGGI - Coefficienti di correlazione tra prezzi Istat e prezzi Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . .
60
3.5 FRUTTA - Numero indice dell’anno 2003 in base 2002
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
65
3.6 ORTAGGI - Numeri indici dell’anno 2003 in base 2002
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
68
4.1 FRUTTA - Firenze e Rimini a confronto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
74
4.2 ORTAGGI - Firenze e Rimini a confronto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
74
B.1 Mancata corrispondenza tra prodotti Istat e Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
77
B.2 Corrispondenza tra codici Istat e codici Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
78
B.3 Prezzi medi per prodotto e differenze livelli Istat-Mercafir
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
83
B.4 Numeri indici per prodotto Istat-Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
89
95
Indice delle figure
Parte I
1.1 Indice NIC Firenze. Variazioni congiunturali (valori %) 2001, 2002 e 2003 . . . . . . . . . . . . . . .
11
1.2 Indice NIC Firenze, Italia e Unione europea area euro. Variazioni tendenziali (valori %) 2003 . . . .
12
1.3 Indice NIC Firenze, Italia e alcune delle principali città italiane. Variazioni tendenziali (valori %) 2003
13
1.4 Indice NIC Firenze e Italia. Variazioni tendenziali (valori %) 2003 capitolo abitazione acqua energia
elettrica e combustibili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
14
1.5 Indice NIC Firenze e Italia capitolo alimentari e bevande analcoliche. Variazioni tendenziali (valori %)
2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
15
1.6 Indice NIC Firenze e Italia capitolo trasporti. Variazioni tendenziali (valori %) 2003 . . . . . . . . . .
15
1.7 Indice NIC. Variazioni tendenziali nel 2003 (valori %) capitolo alberghi ristoranti e pubblici esercizi .
16
2.1 Indice NIC ben, servizi e differenziale. Variazioni tendenziali (valori %) 2003 . . . . . . . . . . . . .
19
2.2 Indice NIC prodotti alimentari lavorati e non lavorati. Variazioni tendenziali (valori %) 2003 . . . . . .
20
2.3 Indice NIC beni durevoli, semidurevoli e non durevoli. Variazioni tendenziali (valori %) 2003 . . . . .
21
2.4 Indice NIC beni energetici regolamentati e non regolamentati. Variazioni tendenziali (valori %) 2003
21
2.5 Indice NIC servizi regolamentati localmente e nazionalmente. Variazioni tendenziali (valori %) 2003
22
3.1 Indice NIC (base dicembre 2002=1000) calcolato su un paniere comune di prodotti venduti nella
grande distribuzione e distribuzione tradizionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
24
3.2 Indice NIC variazioni tendenziali di dicembre 2003 calcolato su un paniere comune di prodotti venduti
nei diversi quartieri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
25
Parte II
3.1 FRUTTA : Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso 2003 in funzione del corrispondente
rapporto 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
53
3.2 FRUTTA : Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso in funzione del livello di prezzo
all’ingrosso - 2002
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
53
3.3 FRUTTA : Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso in funzione del livello di prezzo
all’ingrosso - 2003
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
54
3.4 Kiwi - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
55
3.5 Banane - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
55
96
I prezzi dei prodotti ortofrutticoli a Firenze
3.6 Angurie - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
56
3.7 Arance tarocco - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
56
3.8 Meloni - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
57
3.9 Pesche gialle - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
57
3.10 ORTAGGI - Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso 2003 in funzione del corrispondente
rapporto 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
59
3.11 ORTAGGI - Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso in funzione del livello di prezzo
all’ingrosso - 2002
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
59
3.12 ORTAGGI - Rapporto tra prezzo al dettaglio e prezzo all’ingrosso in funzione del livello di prezzo
all’ingrosso - 2003
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3.13 Melanzane ovali - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
60
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
61
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
61
3.15 Aglio secco - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
62
3.16 Carote - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
62
3.17 Cime di rapa - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
63
3.18 Cavolo Bruxelles - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
63
3.19 FRUTTA - Numeri indici in base media 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
66
3.20 Kiwi - Numeri indici in base media 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
66
3.21 Banane - Numeri indici in base media 2002
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
67
3.22 Angurie - Numeri indici in base media 2002
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
67
3.23 ORTAGGI - Numeri indici in base media 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
69
3.24 Aglio secco - Numeri indici in base media 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
70
3.25 Zucchine verdi - Numeri indici in base media 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
70
3.26 Asparagi - Numeri indici in base media 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
71
3.14 Zucchine verdi - Confronto tra livelli dei prezzi Istat e Mercafir
97