Posti liberi all`asilo nido, il Comune riapre le
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Posti liberi all`asilo nido, il Comune riapre le
Posti liberi all'asilo nido, il Comune riapre le iscrizioni Disponibili in via De Cristoforis nove posti per lattanti e quattro semidivezzi All'asilo nido comunale di via De Cristoforis si creano nuovi posti per neonati e bimbi e l'Amministrazione riapre le iscrizioni. In particolare sono ancora da coprire nove posti per lattanti (età compresa fra i tre e 12 mesi) e quattro semidivezzi (fascia 13-18 mesi di età). LA FREQUENZA L'orario di frequenza va dalle 7,30 alle 15,30. Le domande dovranno essere presentate compilando e presentando all'Ufficio protocollo, entro il 10 settembre, un apposito modulo. LE RICHIESTE Non saranno ritenute valide le domande protocollate oltre il termine, inviate con qualsivoglia mezzo. Salvo modifiche della situazione dichiarata, si ritengono utilmente presentate le istanze già inoltrate ma protocollate dopo il nove giugno scorso, allora considerate fuori termine in sede di esame delle istanze per la formazione della prima graduatoria. «Spero di essere più fortunata questa volta», dice un'impiegata: farò la domanda. Credo molto in questo servizio». I GENITORI Una opportunità soprattutto per le famiglie con entrambi i genitori impegnati nel lavoro: nell'asilo si sviluppa anche il “Gioca nido” (iscritti dai 12 ai tre anni di età) e lo “Spazio giochi” (dai 18 mesi ai tre anni). Previsto anche il tempo prolungato. Sta alle famiglie scegliere la formula più rispondente alle proprie necessità. L'Asilo nido è comunque aperto dal lunedì al venerdì con orario di massima dalle ore 7.30 alle 18, sino al 30 luglio. I TURNI Il servizio “Gioca nido” è disponibile dal lunedì al venerdì con orario di massima dalle ore 8 alle 12 . Il servizio “Spazio gioco” si articola invece in due diversi turni: turno A, lunedì - mercoledì – venerdì, dalle 15.30 alle 18.15. Turno B, martedì-giovedì dalle 15.30 alle 18.15, sabato dalle 8.30 alle 12.30 L'orario prolungato è un servizio integrativo riservato a chi è ammesso al nido, disponibile dalle 7.30 alle 18. NON RESIDENTI Possono godere del servizio i residenti a Quartu, ma anche quelli non residenti, di nazionalità straniera o apolidi. Possono essere inseriti in graduatoria e quindi possono frequentare anche bambini e bambine portatori di handicap che non richiedano prestazioni di carattere sanitario. LE GRADUATORIE Intanto il Settore Servizi socio - assistenziali del Comune ha stilato le graduatorie provvisorie (Linee di intervento 1, 2 e 3) del programma comunale per la realizzazione di interventi di contrasto delle povertà annualità 2013. Gli interresati possono rivolgersi allo sportello di assistenza di via Cilea 79. Antonio Serreli L'assessore «Severi controlli sul materiale didattico» Controlli serrati sulla qualità del materiale didattico. A chiederli è l'assessore alla Pubblica istruzione Guido Sarritzu, che nei giorni scorsi ha lanciato un appello alle autorità competenti, Nas autorità sanitarie e polizia locale affinché «intensifichino i controlli sugli esercizi commerciali gestiti dai cinesi e dagli ambulanti non autorizzati, soprattutto in vista dell'apertura del nuovo anno scolastico, e a informare le istituzioni e la cittadinanza ogni volta che dai controlli emergano profili di rischio per la salute, e segnalare tutti gli esercizi commerciali che abbiano venduto materiali pericolosi». La qualità e la sicurezza del materiale didattico, aggiunge l'assessore, «sono aspetti che molto spesso vengono sottovalutati, soprattutto in un periodo come questo, in cui le famiglie cercano giustamente di risparmiare. Purtroppo molte persone non sono a conoscenza di quali pericoli nascondano alcuni materiali che sono usati per realizzare numerosi oggetti necessari per la scuola». (g. da.) Spiaggia di Sant'Andrea, tre chilometri di disagi Nessun servizio per i bagnanti tra Villa Romana e il porto di Capitana Sole, mare e un bel po' di proteste. Nella spiaggia di Sant'Andrea non esistono spazi attrezzati per i servizi di prima necessità. Da Villa Romana al porto turistico di Capitana ci sono oltre tre chilometri di sabbia dove nessuno può usufruire di servizi igienici o ristorarsi. I turisti che lasciano il litorale di Quartu dopo un periodo di vacanza si portano via i bei ricordi del mare ma non di un litorale attrezzato. Sergio Di Guilmi, turista romano, che ha scelto quello spicchio di costa quartese per trascorrere le sue vacanze in Sardegna racconta il disagio: «Ho trascorso una settimana di vacanza in una casa che distava circa ottocento metri dal mare, quotidianamente dovevo percorrere quel tragitto a piedi con ombrellone, lettino e zaino non avendo auto al seguito». Ancora: «Spiaggia molto bella ma sprovvista di servizi per i bagnanti. Una urgenza mi ha costretto a chiedere di poter usufruire della toilette al titolare di una associazione che ha la sede proprio vicino alla spiaggia. Ringrazio questo signore, mi chiedo però come sia possibile che nel nostro paese non si incentivino le attività commerciali che sarebbero utili dal punto di vista turistico e non solo». I villeggianti non sono gli unici ha subire questi disagi, anche i residenti lamentano l'assenza in spiaggia di un punto ristoro e degli essenziali servizi igienici pubblici. Dice Marco Olla: «Abito in questa zona e frequento la spiaggia da tanti anni, è assurdo che non ci sia la possibilità di avere quantomeno un chiosco sull'arenile. Di tanto in tanto qualcuno prova ad allestire dei punti ristoro ma questi vengono bloccati dalla burocrazia. Per avere un gelato o una bibita in spiaggia dobbiamo aspettare gli abusivi che puntualmente vengono cacciati via dalla polizia municipale». La stagione balneare non è ancora finita e, nonostante l'assenza dei servizi, la spiaggia di Sant'Andrea continua ad essere molto frequentata dai bagnanti. Le parole del turista romano, che riporta parole di lode per il nostro mare, la nostra terra e per i sardi, dovrebbe essere uno stimolo per chi, durante la programmazione della prossima stagione turistica, pensi a rendere più accogliente quel piccolo angolo del sud Sardegna. Paolo Melis *** Monserrato Giardinetti a senso unico? Una petizione per dire no Fa discutere la proposta inserita nel piano del traffico Cento firme in un'ora per lasciare tutto com'è. A Monserrato l'idea che via del Redentore posso essere attraversata solo in un senso pare non piacere ai cittadini. Così il nuovo piano generale del traffico urbano, che comunque deve essere presentato ancora in Consiglio, è già bersaglio di proteste e oggetto di petizione. IN COMUNE In commissione viabilità e traffico, Filippo Marras dei Riformatori si è già esposto. «Una scelta scellerata, si penalizzano ancora una volta le attività commerciali, lavorerebbero la metà". Via del Redentore diventerebbe accessibile da nord (zona binari), mentre i monserratini o chi per loro, a sud, dovrebbero entrare da via Giulio Cesare, che dovrebbe cambiare ancora una volta senso di marcia. «Così si divide in due il paese», spiega Ignazio Tidu, commerciante costretto a chiudere dopo 50 anni un'attività che sorgeva vicino ai Giardinetti. «Scelta dettata da inquinamento e traffico? Monserrato non ne ha bisogno, ormai non c'è più nessuno». PEDONI Non piace, ad alcuni, neanche l'idea di un'area pedonale. «Ci sono i Giardini, quelli bastano e avanzano». I proprietari dell'edicola Bonaria, in via del Redentore si dicono stufi. «Il senso unico in via del Redentore può anche dare la possibilità ai mezzi pubblici di circolare di più, ma a noi non interessa, le persone che comprano da noi vengono in auto, e vogliono possibilmente parcheggiare vicino». E Rosalba Strazzera, proprietaria di un negozio di abbigliamento, racconta di non aver più clienti che arrivano da fuori paese. «Usano l'auto, ai mezzi pubblici preferirei parcheggi». Non scarta però l'idea di un senso unico. "Bisogna vedere che possibilità può darci». IN BICI Non è della stessa idea Maria Luisa Corrias di Regal Casa. «Siamo già penalizzati al massimo così». E se per alcuni cittadini Monserrato è un labirinto di sensi unici, per Ignazio Deiana, pensionato, sarebbe assurda una pista ciclabile. «Non c'è spazio, servono più parcheggi e marciapiedi. Ma il traffico lo generano anche i cittadini parcheggiando nei modi più impensabili, soprattutto negli orari di apertura e chiusura delle scuole». E tornando al centro storico «se Monserrato è nata così perché si vuole cambiare per forza la sua natura?», si chiede la titolare dell'edicola Bonaria. «Un altro colpo di grazia al commercio", chiude il consigliere Marras. FAVOREVOLI Ma ad alcuni di loro, l'idea di vivere un tratto di via del Redentore da pedoni non dispiace. «Per me sarebbe un modo per far ripartire il commercio», dice Mauro Argiolas, pensionato. In ogni caso l'assessore alla viabilità Valerio Sartini lo aveva specificato. «Terremo ben presenti i pareri dei cittadini». Virginia Saba *** Assemini La Pro loco «Un marchio doc per la panada cotta nel forno» Assemini rivendica la “sua” panada. «Le manifestazioni sul nostro piatto tipico si stano moltiplicando e per tutelarlo abbiamo avviato l'iter per ottenere il riconoscimento della paternità con il marchio doc». Luca Medda, presidente della Pro loco, ha curato a metà giugno la presentazione delle panade nell'ambito della festa della musica e venerdì ha organizzato la quindicesima edizione della sagra dedicata alla torta salata originaria di Assemini. La tradizione della panada esiste anche a Oschiri che ha già ha ottenuto la certificazione. «Quella loro è più piccola e tradizionalmente fritta, mentre la nostra, oltre a essere più grande, viene sempre cotta al forno spiega Medda - ci siamo rivolti alla Regione che dovrà istituire un comitato scientifico per le accurate ricerche sulla storia della nostra panada». A quel punto la relazione andrà sul tavolo della Camera di commercio, ma ci vorrà almeno un anno per raggiungere il traguardo. «Facciamo il possibile per rilanciare la produzione locale ed è fondamentale la grande collaborazione dei forni asseminesi - aggiunge - come si è verificato in occasione della sagraconcorso di venerdì». L'evento è stato pubblicizzato solo negli ultimi giorni, ma è comunque riuscito ad attirare centinaia di persone che hanno potuto acquistare panade prodotte da sei diversi forni. Dieci in tutto quelli che hanno partecipato al concorso che ha visto trionfare “La Bontà dal fornaio” di via De Gasperi. Da quando partecipano sono arrivati primi per due volte e vantano altrettanti secondi posti. Marcello Zasso *** Parteolla e Trexenta Parteolla e Trexenta, sarà un'ottima vendemmia L'obiettivo è superare quota 20 mila quintali di raccolto Solo la qualità accomuna la vendemmia tra i filari della Trexenta e quelli del Parteolla. Per il resto, ogni territorio ha la sua raccolta dell'uva. Alla cantina di Dolianova le grandi operazioni sono iniziate il dieci agosto, i soci della cantina di Senorbì invece hanno preso in mano forbici e bacinelle esattamente cinque giorni fa. IL BILANCIO Troppo presto per fare previsioni? «Al contrario, abbiamo tutte le indicazioni che ci servono per attendere un buon risultato», dice Ennio Pasci, direttore tecnico della cantina Trexenta. Impossibile ripetere l'exploit dell'anno scorso (oltre 25 mila quintali di uva raccolta, annata del tutto eccezionale), ma la qualità del prodotto sarà di certo superiore. «Le uve sono equilibrate, hanno i giusti parametri sia per quanto riguarda gli acidi che il grado zuccherino, siamo soddisfatti», conclude Pasci. OTTIMA ANNATA Le condizioni climatiche favorevoli sono solo un ingrediente che serve a fare buono il vino. «Se sarà un'altra buona annata è merito dei nostri soci che durante l'inverno hanno lavorato nel migliore dei modi, riuscendo a contenere peronospora e iodio che in altre parti dell'Isola hanno creato parecchi danni», spiega il presidente Fulvio Etzi, imprenditore vitivinicolo di Serramanna. Se le condizioni climatiche resteranno quelle ottimali degli ultimi giorni, si potrà superare quota 20 mila quintali d'uva da trasformare in vino di qualità. Tra gli obiettivi a medio termine il primo è legato alla riqualificazione dei vigneti in relazione alle nuove esigenze del mercato, sempre più internazionale. Si punta soprattutto al rilancio dei vitigni autoctoni: nuragus, malvasia, bovale e barbera sarda. NOVELLI I soci della cantina di Dolianova hanno già concluso la raccolta dei grappoli per i novelli pronti a nuova missione: la conquista dei mercati cinese, tedesco e russo. «Ovviamente non ci sogniamo di trascurare la Sardegna e l'Italia, dove abbiamo tantissimi fedeli estimatori. Negli ultimi anni però il mercato è cambiato, si è esteso e globalizzato. Noi dobbiamo essere bravi a cogliere ogni mutamento e farci trovare pronti dinanzi alle nuove sfide», spiega il direttore commerciale e responsabile del marketing Gianni Covone, cinquant'anni di esperienza e ancora tanta voglia di conquistare fette di mercato. I migliori acquirenti ormai parlano cinese. «Ma andiamo forte anche in Russia e in Germania», conclude Covone. La qualità del vino di quest'annata potrebbe anche aumentare il numero di estimatori. In tutto il mondo. Severino Sirigu