numero 7 - parte 2 ottobre 2011
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numero 7 - parte 2 ottobre 2011
Pag. 9 - LA FESTA DELLO SPORT E IL MEMORIAL “GIANNI BONAGLIA” Le associazioni sportive saviolesi, in collaborazione con l’Associazione Feste Saviolese, hanno organizzato la “1a Festa dello sport”, tenutasi gli scorsi 2-3-4 settembre a Villa Saviola. Il programma ha coinvolto diverse discipline sportive quali pallavolo, calcetto, calcio, esibizioni di karate, judo e danza, senza mancare una gara di briscola. Durante la festa sono stati in funzione stand gastronomico e bar, con intrattenimento musicale del dj Fabio. Domenica 11 settembre invece, sempre a Villa Saviola si è tenuta la terza edizione del Memorial“Gianni Bonaglia”, torneo di calcio giovanile a 11 giocatori, organizzato dall’U. S. Saviolese e dal Mantova Club Villa Saviola, presso il Centro sportivo “Bruno Morselli”, con l’utilizzo delle annesse strutture : Area Feste e Palazzetto dello Sport . U.S Saviolese, Sanbenedettina, Poggese, Curtatone A , Curtatone B, hanno partecipato alla kermesse sportiva, cominciata alle ore 9.00 in una bella giornata settembrina. Per la pausa pranzo, genitori e bambini delle squadre hanno affollato la tensostruttura dell’Area Feste, consumando panini e l’immancabile risotto con la salamella, preparati dai volontari dell’organizzazione. Il torneo si è concluso con la vittoria dei bambini padroni di casa dell’U.S. Saviolese. Durante le premiazioni delle squadre, sono intervenuti il presidente dell’Unione Sportiva Saviolese Mattei Massimiliano e il presidente del Mantova Club Milena Bonaglia, che ha ricordato la figura del padre Gianni, appassionato di calcio, stimato da tutti nel paese e fondatore del Mantova Club Villa Saviola. Gli organizzatori ringraziano per la gentile e preziosa collaborazione tutti i Volontari, il presidente dell’Associazione Feste sig. Vanni Malavasi e il presidente del Comitato Associazioni Paesane sig. Adriano Anselmi. - "PULIAMO IL MONDO"...A MOTTEGGIANA Venerdi 16 settembre gli alunni della scuola elementare: “Fochessati” di Motteggiana hanno partecipato all'iniziativa di Legambiente intitolata "Puliamo il mondo". Una giornata di utilità e divertimento da "volontari" per rendere l'ambiente che li circonda più bello e più pulito. Accompagnati dalle maestre e dall’assessore alla cultura Rubes Calzolari e dai volontari di Moglia, i bambini "in divisa gialla Legambiente" hanno attraversato i vari quartieri residenziali di Motteggiana raccogliendo, in modo indifferenziato, vari rifiuti di: carta, plastica e secco. Oltre all'entusiasmo, i bambini hanno mostrato tutta la loro curiosità e attenzione, rivolgendo domande inerenti l'iniziativa e l'importanza della raccolta differenziata, avviata lo scorso anno in tutto il territorio comunale. Non hanno però tralasciato critiche nei confronti di quella parte di società che dissemina ogni genere di rifiuto nell'ambiente, non rispettandolo e non tenendo conto della maleducazione come pessimo esempio di civiltà. "Puliamo il mondo" è un modo alternativo e divertente di insegnare loro educazione ambientale e di far aumentare il grado di consapevolezza che, per migliorare l'ambiente, possono e devono contribuire tutti, adottando uno stile di vita sostenibile. Pag. 10 - LA FIERA MILLENARIA DI SAN CARLO La fiera millenaria di San Carlo a Motteggiana ha origini molto antiche. Già in epoca gonzaghesca la fiera è annoverata tra gli eventi agricoli ed economici più importanti per il territorio mantovano. Con il tempo la millenaria si è trasformata nella “fèra dal bò” ed è stata motivo di richiamo per il commercio agricolo e bovino fino agli anni sessanta quando, l’avvento della meccanizzazione agricola, l’ha ridotta fino a scomparire. Quest’anno l’Amministrazione Comunale ha voluto riscoprire le antiche tradizioni locali proprio nei giorni della fiera di San Carlo così domenica 17 luglio il gruppo costituito dall’Amministrazione Comunale, dalla Polisportiva, dal Ristorante “La Cambusa”, dal “Bar dell’Orto”, dal cantastorie Wainer Mazza, dalla Latteria Gonfo, dalle Latterie Virgilio e dalle Cantine Gonzaga, ha dato il via alla I° edizione della “Clasiùn dal Cuntadin”. Alle ore 9:00 con il taglio del nastro il primo cittadino Fabrizio Nosari ha ufficialmente aperto la Fiera di S. Carlo a Motteggiana 2011. La millenaria di San Carlo era un avvenimento estivo molto sentito anni fa, tanto che arrivava gente da paesi lontani della provincia per commerciare gli animali da cortile ma, soprattutto i buoi, che venivano acquistati in quel momento e pagati la settimana successiva, alla fiera di Moglia, per avere il tempo di provarli, poiché poteva capitare che venissero venduti coppie di buoi abituati a tirare il giogo entrambi a destra o a sinistra, e questo era controproducente per il contadino. L’obiettivo degli organizzatori di animare il centro cittadino è stato ampiamente raggiunto in questa prima edizione della “Clasiùn dal Cuntadin”, infatti sotto il gazebo sono stati distribuiti chili di gnocco fritto, lardo, frittelle, salame, prosciutto, formaggio, zucca. Così domenica mattina la piazza e la via sono state rallegrate dai profumi e dai sapori della nostra antica tradizione contadina, mentre i pittori Desiderata, Artoni, Grespi, Ferrari, Vincenti e Punta, in estemporanea, assieme ai bambini vestivano di suoni e colori l’ambiente circostante. Molto apprezzata la ricerca iconografica sui buoi condotta dal nostro cantastorie Wainer Mazza. Sempre domenica mattina è stata inaugurata la mostra di pittura all’interno della Scuola Primaria “Fochessati” realizzata da un gruppo di artiste tutto al femminile e presentata dalla dott.ssa Irene Nicolis di Suzzara. Nella mostra intitolata “Altri Orizzonti” hanno esposto le loro opere le pittrici Badari, Bonini, Comini, Compagnoni, Fertonani, Iori e Lusenti. In serata la consueta festa danzante ha concluso l’evento. - “UN LIBRO IN PISCINA” Quest’anno nei mesi di Luglio e di Agosto, l’Amministrazione Comunale ha effettuato un’iniziativa culturale legata al territorio, nell’ambiente rilassante e sereno della piscina di Torricella. Sono stati presentati i libri “BRUNO ROSSI - Un comunista mantovano tra le vittime delle purghe staliniane in URSS” a cura di Alfredo Calendi e di Enzo Lasagna, “IL COTTO DELLA BASSA” a cura di Vittorio Negrelli e “THE WAR ALONG THE PO RIVER - Istantanee nei territori del fiume Po durante il secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra” a cura di Simone Guidorzi e Carlo Mondani; “PAESI DEL PO - Borgoforte, Motteggiana, S. Benedetto Po, Suzzara, Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara,Gonzaga e Moglia” a cura di Franco Canova, infine “PO, IL FLUIRE DEL FIUME” di Carlo Parmigiani. Il pubblico ha seguito con partecipazione attiva ed interesse, evidenziando l’importanza della cultura locale, nonostante la globalizzazione mondiale della comunicazione. A fronte di quest’ultima, che porta sempre più ad essere riproduttori di cultura, è forse necessario ribadire l'importanza della cultura locale, la riscoperta delle memorie del territorio come base per un progetto educativo futuro, in cui le potenzialità della persona si possano incontrare con i sistemi simbolici della società in cui vive. Le copertine dei libri presentati durante la rassegna “Un Libro in Piscina” I PROSSIMI EVENTI DELLA POLISPORTIVA DI MOTTEGGIANA 01 OTTOBRE: FESTA DI FINE ESTATE 05 NOVEMBRE: FESTA DELLA BENEFICIENZA 11 DICEMBRE: 11° MAIALATA 12 DICEMBRE: ASPETTANDO SANTA LUCIA Pag. 11 “AMARE I NOSTRI AMICI ANIMALI” (CAMPAGNE D’INFORMAZIONE DELLA LAV) Per info: www.lav.it - LAV sede territoriale di Mantova via Tezze 6, Mantova, cell. 3204795557, e-mail : [email protected] , www.lav.lombardia.it UN AMICO NON SI ABBANDONA MAI Su 100 cani abbandonati, 85 muoiono entro 3 settimane. I cani abbandonati che diventano randagi devono affrontare una vita difficile, fatta di pericoli, fame e tanta paura. Molti di loro finiscono sotto le ruote delle auto. E non è una tragedia solo per loro: negli ultimi 10 anni i randagi hanno provocato 40.000 incidenti, con 4.000 feriti e 200 morti. Ma anche quando hanno cibo spesso sono così depressi per l’abbandono che non mangiano e si lasciano morire. CHI LI AMA NON FA NASCERE DEI RANDAGI La sterilizzazione è una scelta responsabile, contro il randagismo e la sofferenza di tanti animali, una protezione da gravi patologie (quali cisti ovariche e cancro alle mammelle nelle femmine, cancro alla prostata nei maschi), oltre che un modo per evitare le fughe, i pericoli della strada e un aiuto per la vostra convivenza: eviterà odori sgraditi e disagi del periodo dell’accoppiamento e il suo carattere sarà più tranquillo, rendendo la vita quotidiana più piacevole ed equilibrata. CLANDESTINI DI RAZZA Ogni giorno l’Italia è il punto d’arrivo di migliaia di cuccioli di cane e gatto provenienti dai Paesi dell’Est; la maggior parte di loro è trasportata in piena clandestinità, stipati e nascosti nel bagagliaio di un’auto o nel container di un camion, in un viaggio che può durare fino a 11 ore. I cuccioli che sopravvivono giungono in Italia imbottiti di farmaci per farli sembrare sani e vispi. Inoltre, per cancellare la loro identità, la documentazione del paese d’origine viene sostituita con una falsa, italiana. Un cucciolo straniero, venduto principalmente durante le fiere di settore, vale fino a 20 volte meno del corrispettivo italiano, una bella differenza per chi guadagna in questo business. PERICOLO BOCCONI AVVELENATI Un problema serio : le esche avvelenate causano ogni anno la morte di migliaia di animali selvatici e domestici. Usate per l’eliminazione degli animali ritenuti dannosi per la caccia o l’agricoltura, non colpiscono solo le specie a cui sono diretti, ma tutti gli individui legati nella stessa catena alimentare (rimanendo a lungo nei tessuti delle vittime) e provocano anche gravi danni all’ambiente, inquinando suolo e falde acquifere. Nelle zone a rischio (aziende faunistico-venatorie, zone di caccia, coltivazioni) è buona norma applicare la museruola al cane. – ALLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’ DI MADRID di Gabriele Devincenzi Quella di Madrid, che si è tenuta dal 16 al 21 agosto scorso, è stata per me la seconda GMG a cui ho partecipato: sei giorni in continuo movimento, tra momenti di preghiera, eventi culturali e artistici, i grandi eventi assieme al Papa, il tutto vissuto assieme a due milioni di giovani, in un continuo e chiassoso scorrere di bandiere, canti e balli, nella più totale allegria e sicurezza, perche la “juventùd del Papa” non è quella dei “black block” o dei teppisti da stadio, ma è la gioventù che vive il caldo, la stanchezza e le difficoltà come un dono, verso gli altri e verso Colui che li chiama continuamente a se, dall’alto di una croce. “Cari amici, ora ritornerete nei vostri luoghi di dimora abituale. I vostri amici vorranno sapere che cosa è cambiato in voi dopo essere stati in questa nobile città con il Papa e centinaia di migliaia di giovani di tutto il mondo: che cosa direte loro?” Con queste parole Benedetto XVI ci ha salutato, nell’aeroporto di Cuatro Vientos, al termine della Giornata Mondiale della Gioventù. Cosa posso dire io? Cosa è cambiato in me? Innanzitutto che la GMG non è semplicemente un evento, ma è un cammino; un cammino che parte almeno un anno prima, con i preparativi e la preghiera, ha il suo culmine in quella settimana, in cui entri a far parte di un tutt’uno vivo ed entusiasmante, e che poi prosegue una volta tornati nella propria comunità, vivendo quella “carica” che riporti a casa, tra i gadget scambiati con persone di ogni nazionalità e tutta la stanchezza da rinfrancare con i ricordi indelebili che ti rimangono nella mente. E come in ogni cammino ti ritrovi in esso cresciuto, con un bagaglio di esperienze che ti dà la forza di proseguire sul percorso giusto e di aiutare chi ancora lo sta cercando; questo è stato il mio cambiamento. Ma le parole non bastano a raccontarla: una GMG và vissuta per esser capita. In tanti mi avevano raccontato quelle precedenti, ma solo dopo averle vissute ho capito il perché di quel sorriso mentre mi raccontavano di interminabili camminate o di scomodi giacigli per la notte: è il sorriso di chi si è reso conto di non esser più solo su questo pianeta, ma di esser parte di una Chiesa giovane, viva, allegra, mondiale. COSA SONO LE GIORNATE MONDIALI DELLA GIOVENTU’? Sono una delle più grandi intuizioni di Giovanni Paolo II per i giovani; dal 1986 le GMG internazionali si celebrano ogni due o tre anni e in esse il Papa invita i giovani cattolici di tutto il mondo ad accompagnarlo nel suo viaggio apostolico nella città accoglie l’evento, per un’intera settimana; l’evento si apre il martedì con la messa inaugurale, per proseguire poi nelle giornate successive con le catechesi tenute dai vescovi alla mattina, i vari eventi culturali, musicali, religiosi e di intrattenimento nei luoghi più significativi della città al pomeriggio e alla sera; il giovedì pomeriggio vi è l’arrivo e l’accoglienza del Papa, il venerdì la Via Crucis per le vie del centro e il tutto si chiude col grande evento finale, che raduna tutti i partecipanti nel luogo dove si svolge la veglia del sabato sera e la messa conclusiva della domenica mattina, con l’annuncio dell’anno e il luogo della prossima Giornata Mondiale della Gioventù. Pag. 12 - GIUSEPPE VERDI E IL RISORGIMENTO Fra i vari politici ed artisti che possiamo elevare ad icona del Risorgimento italiano, sicuramente il compositore Giuseppe Verdi rientra fra questi. Le sue prime opere, inclusa quella di Nabucco, ispirarono il pubblico generale a prendere parte nel movimento. È ben vero che Nabucco racconta la storia della lotta del popolo ebraico contro il tiranno Nebachadnezzar, ma il pubblico vi riconobbe la lotta del popolo italiano contro l’oppressore austriaco. Spesso cantata per le strade d’Italia, la musica di Va, pensiero portò l’opera di Nabucco ad uno stato quasi mitico ed ispirò Verdi ad includere versi patriottici nelle sue opere seguenti. L’opera de La Battaglia di Legano, ormai spesso dimenticata, era così legata al movimento dell’Unità che spesso il pubblico ne chiedeva il bis dell’intero secondo atto. Si dice che una sera, un ufficiale, membro del pubblico, era talmente entusiasta che saltò sul palco per aggregarsi ad una battaglia tra Italiani e Tedeschi. Nel 1859, quando molti Italiani reclamavano un’Italia unita sotto il dominio del re Vittorio Emanuele III (re di Sardegna e Piemonte), il nome di Verdi divenne sinonimo della rivoluzione. Verdi divenne un acronimo per Vittorio Emanuele Re D’Italia, e per non compromettersi, i sostenitori della rivoluzione spesso gridavano: “Viva, Verdi!” (o bensì, Viva Vittorio Emanuele Re D’Italia). Dopo l’unità dell’Italia, dal 1859 al 1865, Verdi fece parte del nuovo Parlamento come rappresentante della sua cittadina natale, Busseto. Nel 1866, mentre le forze italiane tentavano di conquistare il Trevino, l’ultima zona sotto controllo austriaco, Verdi aiutò finanziariamente provvedendo armi e cibo per le truppe. Nel 1874, Verdi fu eletto al Senato. Dopo la sua morte, il famoso inno di Va, pensiero prese un altro significato. Cantato dai grandi cantatori de La Scala al suo funerale, l’inno divenne un augurio al riposo divino del compositore. Quel giorno, grandi folle si aggiunsero ai cantatori in omaggio ad un vero simbolo della nuova Italia. IL “VA’ PENSIERO” DEL NABUCCO, PENSANDO ALL’ITALIA UNITA... Libretto di Temistocle Solera e musica di Giuseppe Verdi - 1847 Si tratta di una delle arie più famose del “Nabucco” di Giuseppe Verdi. Uno dei testi sacri e canonici della cultura italiana, l' emblema nazionale della nostra araldica sonora. Il poeta Temistocle Solera scrisse i versi ispirandosi al salmo 137 “Super flumina Babylonis”, in cui è narrato del popolo ebreo prigioniero in Babilonia. In scena viene cantata da un coro di ebrei sottomessi all’imperatore d’Egitto, Nabucodonosor. Fu interpretata dal pubblico dell'epoca come una metafora della condizione degli italiani soggetti a dominio austriaco ed assunse una notevole valenza patriottica, rendendola uno dei simboli musicali più importanti del Risorgimento italiano. Ovvero quel periodo della storia d'Italia durante il quale la nazione italiana conseguì la propria unità nazionale, riunendo in un solo nuovo Stato – il Regno d'Italia – gli stati preunitari. Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l'unificazione, richiama l'ideale romantico e nazionalista di una resurrezione d'Italia attraverso il raggiungimento di un'identità unitaria. IL TESTO DELLA CANZONE PARAFRASI Va, pensiero, sull’ali d’orate, Va, ti posa sui clivi, sui colli, Ove olezzano tepide e molli L'aure dolci del suolo natal! Del Giordano le rive saluta, Di Sionne le torri atterrate... Oh mia patria si bella e perduta! O membranza s. cara e fatal! Arpa d'or dei fatidici vati, Perch. muta dal salice pendi? Le memorie nel petto raccendi, Ci favella del tempo che fu! O simile dei Solima ai fati Traggi un suono di crudo lamento, O t'ispiri il Signore un concento Che ne infonda al patire virtù! Va’ Pensiero, sulle tue ali d'oro Va’ e posati sulle dolci colline Dove profuma deliziosa L'aria della nostra terra natale Lascia le rive del Giordano, Lascia le torri distrutte di Sion! Oh mia Patria, così bella ma altrettanto perduta Oh ricordo così caro, ma così doloroso O tu, Musa ispiratrice dei grandi Poeti, Perch. taci e ti abbandoni al pianto? Riaccendi nel nostro cuore i ricordi, Parlaci ancora della nostra Storia gloriosa! Ahime! Come a Solimano, inerte, ti sei arresa, la tua voce e oggi un orribile lamento! Oh, che il Signore ti ispiri un canto nuovo, Che ci dia, nella sofferenza, Il coraggio di rinascere! Un ritratto di Giuseppe Verdi Pag. 11 Pag. 13 - PARTE PRIMA. DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI Titolo III. Rapporti economici Art. 35. La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero. Art. 36. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. Art. 37. La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione. Art. 38. Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L'assistenza privata è libera. Art. 39. L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce. Art. 40. Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano. Art. 41. L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. Art. 42. La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità. Art. 43. A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale. Art. 44. Al fine di conseguire il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissa limiti alla sua estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostituzione delle unità produttive; aiuta la piccola e la media proprietà. La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane. Art. 45. La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato. Art. 46. Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende. Art. 47. La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese. Pag. 14 - FRANCESCO STAFFOLI - E’ MORTO IN FRANCIA IL MAESTRO “GARIBALDI” Tratto dal libro “Protagonisti e umili sognatori della bassa” di Renato Bonaglia, 1991 Alla bella età di 81 anni è scomparso a Laon (Francia) il musicista Francesco Staffoli (per gli amici savio lesi “Garibaldi”), nato in luogo il 27 dicembre 1902. Di origini assai modeste (il padre Raffaele faceva il muratore), il giovane Francesco, si dice che possedesse l’innata grazia del portamento, una precoce intelligenza e, soprattutto, una vera e propria vocazione per la musica. A soli 4 anni rimase orfano del padre e ciò accrebbe le difficoltà familiari. Ma, il compianto violinista Ezio Daffini, che aveva individuato le doti del ragazzo, si offrì di impartirgli, “gratis ed amore Dei”, i primi elementi musicali. L’allievo divenne ben presto... gioia e delizia, non solo dell’insegnante, ma di amici e parenti. Al termine delle scuole elementari si unirono le forze e si fece di tutto per poter avviare il bravo Francesco agli studi superiori. Superato con estrema disinvoltura l’esame di ammissione, venne iscritto al Conservatorio di Parma. Furono quelli anni difficili per la scarsità dei mezzi economici, ma ciò non impedì allo studente saviolese di diplomarsi a pieni voti in violino. Resta però da dire che, oltre allo strumento preferito, egli sapeva suonare il pianoforte, il mandolino, la chitarra e un po’ tutti gli strumenti a fiato. Per questo nel 1922, nata la nuova banda musicale (per la sofferta fusione dei complessi di Villa Saviola e di S. Prospero), gli venne concessa la qualifica di maestro-direttore della banda cittadina. Memorabili restano alcune sue prestazioni, come il primo, grande concerto pubblico del ristrutturato corpo bandistico, tenutosi in luogo il 17 ottobre 1925 (giorno di sagra). Tre anni dopo, intollerante degli abusi del “regime”, emigrò in Francia, trovando asilo e conforto presso i savio lesi “extra muros” Renato e Nereide Daffini. A Reims, dove si erano sistemati i conterranei, Garibaldi, pur di sbarcare il lunario, si unì al Daffini stesso (buon suonatore di fisarmonica), esibendosi nelle sale cinematografiche (era l’epoca del muto) e nei cafè-chantant. In breve volgere di tempo si creò un’indubbia fama e, trasferitosi a Laon, ottenne la direzione della banda locale. La sua ascesa nel mondo del “pentagramma” fu rapida e lo portò al conseguimento dei seguenti riconoscimenti: medaglia d’oro della “Federation Des Societas Musicales de l’Aisne”; premio S. Cecile della “Confederation musical de France Veteran”; targa d’oro della “Societas Musicales” C.E.A., oltre a una ventina di premi minori. La scomparsa del maestro “Garibaldi” sollevò a Villa Saviola un solo, accorato commento: “Era un artista nel senso più perfetto dell’espressione, un artista che non volle cedere neppure per un istante al miraggio del compromesso, fedele, com’era, al proprio credo umano”. Francesco Staffoli in una foto d’epoca - “IL GIORNO DI GIOVANNA” TORNA A VILLA SAVIOLA Nell’area feste di Villa Saviola, adornata con costumi regionali di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Sicilia, abbinate ai testi vincitori o segnalati al concorso, il Comune di Motteggiana, il 29 maggio scorso ha ricordato nella 17° edizione la cantante popolare Giovanna Iris Daffini, voce della risaia, con il convegno: “150 anni di Unità d’Italia nei canti e nelle musiche popolari di ieri e di oggi”. Ha coordinato la celebrazione il cantastorie Wainer Mazza. Dopo i saluti del sindaco Nosari Fabrizio, il convegno è iniziato col prof. Giancarlo Gozzi, il quale ha parlato del Canto popolare nel periodo risorgimentale. L’assessore alla cultura Calzolari Rubes ha illustrato la figura e le caratteristiche dello spettacolo dei Cantastorie, il prof. Giuliano Biolchini ha spiegato la musica strumentale pre e post Unità d’Italia ovvero l’origine del Ballabile, infine il prof. Gian Paolo Borghi ha detto che in occasione del 150° dell’Unità d’Italia è stato realizzato un quaderno con allegato un CD-Book contenente i canti e le musiche sul tema. Successivamente si sono esibite le cantastorie Sandra Boninelli e Roberta Pestalozza. Dopo la pausa buffet, la cooperativa Ianua ha presentato un video contenente interviste ai musicisti locali, dal titolo “Munticiana terra di musicisti”, effettuato dai ragazzi del “Progetto Giovani” finanziato dal Piano di Zona, quindi si è esibito Daniele Poli con un excursus sul 150° e con la canzone “E mille e mille posti dov’è stato Garibaldi”, poi Wainer Mazza con la canzone “ Rosso sulle colline” premiato con una targa come testo migliore in occasione del 150°. Di seguito Roberta Pestalozza ha cantato “Io sono con te”, a cui è andato il premio alla Critica, a Giuliano Piazza è stato assegnato il premio alla Carriera, come pure a Carla Zolari ed al gruppo del canto popolare “Donne alla fontana”, a Rosita Cagliò il premio Regionale, a Lisetta Luchini il premio alla Musica. Quest’anno nel concorso Daffini si è classificato terzo Massimo Liberatori con la canzone “I Fratelli d’Italia di ieri”, secondo Federico Berti col testo “Quando i Garibaldini”, al primo Sandra Boninelli col testo “O Rondinella se passi di qua”. Una delle esibizioni al “Giorno di Giovanna” ed. 2011 Pag. 15 Pag. 16 SERVIZI AMMINISTRATIVI / FINANZIARI U.R.P. (sportello polifunzionale) MATTINO GIORNO LUN MAR MER GIO VEN SAB 8:30 8:30 8:30 8:30 8:30 9:00 POMERIGGIO 12:30 12:30 12:30 12:30 12:30 12:30 15:30 18:00 MATTINO GIORNO LUN MAR MER GIO VEN 8:30 8:30 8:30 8:30 8:30 12:30 12:30 12:30 12:30 12:30 15:30 MATTINO GIORNO 8:30 8:30 13:00 8:30 13:00 VILLA SAVIOLA 15:30 8:30 8:30 8:30 8:30 8:30 8:30 14:00 14:00 14:00 14:00 14:00 12:30 8:30 TABELLANO 8.30 14.00 8:30 14:00 14:00 8:30 12:30 NB: i giorni e gli orari di apertura possono essere soggetti a variazioni nel corso dell’anno. TEA spa PRONTO INTERVENTO (fognature - acquedotto) 800 637 637 FARMACIA di MOTTEGGIANA Via Merlino, 5 11:00 16:30 11:00 11:00 13:00 19:30 12:30 Lidia Mosconi 0376-527043 Segreteria Simona Ferrari 0376-527043 E-MAIL E.ON rete Via R. Sanzio - Villa Saviola 14:30 14:30 10:00 18:30 Per i nuovi allacciamenti alla rete del metano, spostamenti o lavori sugli impianti. UFFICIO D.O.C. dal lunedì al venerdì: 8:30 - 12:30 Telefono: 0332-941911 Fax: 0332-941924 mail: [email protected] 18:30 17:00 L’operatore potrà dare informazioni riguardo lo smaltimento rifiuti. SERVIZIO C.A.F. CGIL SPORTELLO SERV. AGRICOLTORI Palazzetto dello Sport Giovedì dalle 9:30 alle 12:30 Martedì dalle 15:30 alle 18:00 AMBULATORIO VILLA SAVIOLA G. CROTTI Serv. Sociali scuola [email protected] 18:00 LUN MAR MER GIO VEN SAB TELEFONO 0376-527043 0376-527043 0376-527524 0376-527224 SERVIZI PRESSO LA SEDE DEL MUNICIPIO (piano terra) SPORTELLO ACLI Dal Lunedì al Venerdì 8:30 - 12:30 15:30 - 19:30 Sabato 8:30 - 12:30 LUN MAR MER GIO VEN 18:00 ORARI PIAZZ. ECOLOGICA SAILETTO 8:30 14:00 RESPONSABILE POMERIGGIO 12:30 ORARI UFFICI POSTALI (comunali e limitrofi) LUN MAR MER GIO VEN SAB UFFICIO Sindaco Fabrizio Nosari Serv. demografici Diana Setti Serv. finanziari Gianna Luitprandi Serv. tecnici Giorgio Chiarentin SERVIZI TECNICI / POLIZIA LOCALE / TRIBUTI MAR MOTTEGGIANA CONTATTI UFFICI COMUNALI POMERIGGIO Martedì dalle 15:00 alle 18:00 AMBULATORIO MOTTEGGIANA M. D'ERMENEGILDO 14:45 16:15 14:45 14:45 15:45 16:15 12:30 G. CROTTI LUN MAR MER GIO VEN 8:30 10:30 9:00 16:30 11:00 19:30 (VILLA SAVIOLA) SPORTELLO CASA Mercoledì Dalle 9:00 alle 11:30 AMBULATORIO TORRICELLA G. CROTTI M. D'ERMENEGILDO 14:45 16:15 LUN MAR MER GIO VEN 8:30 9:30 8:30 9:30 8:30 9:30 LINEE APAM Linea 29 Mantova - Suzzara Mantova (V.le Risorgimento) Borgoforte (Municipio) Motteggiana (via Roma, 8) Sailetto (via Torricella, 8) Tabellano (via Caretta, 11) Suzzara (v.le Virgilio, ITC) 7:00 7:22 7:26 7:32 7:39 7:48 ANDATA 12:20 13:30 12:41 13:51 --- 13:54 12:47 13:57 12:54 14:04 13:03 14:13 19:05 19:26 --19:32 19:39 19:48 7:23 ----6:54 6:44 6:38 RITORNO 9:31 14:14 9:08 13:53 --- 13:49 9:02 13:43 8:52 13:33 8:46 13:27 18:32 18:09 --18:03 17:53 17:47 Linea 30 Mantova - Pegognaga Mantova (V.le Risorgimento) Motteggiana (via Roma, 8) S. Prospero (Chiesa) Villa Saviola (via Filzi, 66) Pegognaga (V.le S. Lorenzo) ANDATA 12:10 12:34 12:41 12:43 12:55 13:30 13:54 14:01 14:03 14:19 18:07 18:36 18:43 18:45 19:01 RITORNO 7:27 7:00 6:52 6:50 6:34 14:47 14:20 14:12 14:10 13:58