numero 7 - parte 2 ottobre 2011

Transcript

numero 7 - parte 2 ottobre 2011
Pag. 9
- LA FESTA DELLO SPORT
E IL MEMORIAL “GIANNI BONAGLIA”
Le associazioni sportive saviolesi, in collaborazione con l’Associazione Feste Saviolese, hanno
organizzato la “1a Festa dello sport”, tenutasi gli scorsi 2-3-4 settembre a Villa Saviola.
Il programma ha coinvolto diverse discipline sportive quali pallavolo, calcetto, calcio,
esibizioni di karate, judo e danza, senza mancare una gara di briscola. Durante la festa sono
stati in funzione stand gastronomico e bar, con intrattenimento musicale del dj Fabio.
Domenica 11 settembre invece, sempre a Villa Saviola si è tenuta la terza edizione del
Memorial“Gianni Bonaglia”, torneo di calcio giovanile a 11 giocatori, organizzato dall’U. S.
Saviolese e dal Mantova Club Villa Saviola, presso il Centro sportivo “Bruno Morselli”,
con l’utilizzo delle annesse strutture : Area Feste e Palazzetto dello Sport .
U.S Saviolese, Sanbenedettina, Poggese, Curtatone A , Curtatone B, hanno partecipato alla
kermesse sportiva, cominciata alle ore 9.00 in una bella giornata settembrina. Per la pausa
pranzo, genitori e bambini delle squadre hanno affollato la tensostruttura dell’Area Feste,
consumando panini e l’immancabile risotto con la salamella, preparati dai volontari
dell’organizzazione.
Il torneo si è concluso con la vittoria dei bambini padroni di casa dell’U.S. Saviolese.
Durante le premiazioni delle squadre, sono intervenuti il presidente dell’Unione Sportiva
Saviolese Mattei Massimiliano e il presidente del Mantova Club Milena Bonaglia, che ha
ricordato la figura del padre Gianni, appassionato di calcio, stimato da tutti nel paese e
fondatore del Mantova Club Villa Saviola.
Gli organizzatori ringraziano per la gentile e preziosa collaborazione tutti i Volontari,
il presidente dell’Associazione Feste sig. Vanni Malavasi e il presidente del Comitato
Associazioni Paesane sig. Adriano Anselmi.
- "PULIAMO
IL MONDO"...A MOTTEGGIANA
Venerdi 16 settembre gli alunni della scuola elementare: “Fochessati” di Motteggiana hanno partecipato all'iniziativa di Legambiente intitolata
"Puliamo il mondo".
Una giornata di utilità e divertimento da "volontari" per rendere l'ambiente che li circonda più bello e più pulito. Accompagnati dalle maestre e
dall’assessore alla cultura Rubes Calzolari e dai volontari di Moglia, i bambini "in divisa gialla Legambiente" hanno attraversato i vari quartieri
residenziali di Motteggiana raccogliendo, in modo indifferenziato, vari rifiuti di: carta, plastica e secco.
Oltre all'entusiasmo, i bambini hanno mostrato tutta la loro curiosità e attenzione, rivolgendo domande inerenti l'iniziativa e l'importanza della
raccolta differenziata, avviata lo scorso anno in tutto il territorio comunale. Non hanno però tralasciato critiche nei confronti di quella parte di
società che dissemina ogni genere di rifiuto nell'ambiente, non rispettandolo e non tenendo conto della maleducazione come pessimo esempio di
civiltà. "Puliamo il mondo" è un modo alternativo e divertente di insegnare loro educazione ambientale e di far aumentare il grado di consapevolezza
che, per migliorare l'ambiente, possono e devono contribuire tutti, adottando uno stile di vita sostenibile.
Pag. 10
- LA FIERA MILLENARIA DI SAN CARLO
La fiera millenaria di San Carlo a Motteggiana ha origini molto antiche. Già in epoca gonzaghesca la fiera è
annoverata tra gli eventi agricoli ed economici più importanti per il territorio mantovano. Con il tempo la
millenaria si è trasformata nella “fèra dal bò” ed è stata motivo di richiamo per il commercio agricolo e bovino
fino agli anni sessanta quando, l’avvento della meccanizzazione agricola, l’ha ridotta fino a scomparire.
Quest’anno l’Amministrazione Comunale ha voluto riscoprire le antiche tradizioni locali proprio nei giorni
della fiera di San Carlo così domenica 17 luglio il gruppo costituito dall’Amministrazione Comunale,
dalla Polisportiva, dal Ristorante “La Cambusa”, dal
“Bar dell’Orto”, dal cantastorie Wainer Mazza, dalla
Latteria Gonfo, dalle Latterie Virgilio e dalle Cantine Gonzaga, ha dato il via alla I° edizione della “Clasiùn dal
Cuntadin”. Alle ore 9:00 con il taglio del nastro il primo cittadino Fabrizio Nosari ha ufficialmente aperto la
Fiera di S. Carlo a Motteggiana 2011.
La millenaria di San Carlo era un avvenimento estivo molto sentito anni fa, tanto che arrivava gente da paesi lontani della provincia per commerciare
gli animali da cortile ma, soprattutto i buoi, che venivano acquistati in quel momento e pagati la settimana successiva, alla fiera di Moglia, per
avere il tempo di provarli, poiché poteva capitare che venissero venduti coppie di buoi abituati a tirare il giogo entrambi a destra o a sinistra, e
questo era controproducente per il contadino.
L’obiettivo degli organizzatori di animare il centro cittadino è stato ampiamente raggiunto in
questa prima edizione della “Clasiùn dal Cuntadin”, infatti sotto il gazebo sono stati distribuiti
chili di gnocco fritto, lardo, frittelle, salame, prosciutto, formaggio, zucca. Così domenica
mattina la piazza e la via sono state rallegrate dai profumi e dai sapori della nostra antica
tradizione contadina, mentre i pittori Desiderata, Artoni, Grespi, Ferrari, Vincenti e Punta,
in estemporanea, assieme ai bambini vestivano di suoni e colori l’ambiente circostante.
Molto apprezzata la ricerca iconografica sui buoi condotta dal nostro cantastorie Wainer
Mazza. Sempre domenica mattina è stata inaugurata la mostra di pittura all’interno della
Scuola Primaria “Fochessati” realizzata da un gruppo di artiste tutto al femminile e presentata
dalla dott.ssa Irene Nicolis di Suzzara. Nella mostra intitolata “Altri Orizzonti” hanno
esposto le loro opere le pittrici Badari, Bonini, Comini, Compagnoni, Fertonani, Iori e Lusenti.
In serata la consueta festa danzante ha concluso l’evento.
- “UN LIBRO IN PISCINA”
Quest’anno nei mesi di Luglio e di Agosto, l’Amministrazione Comunale ha effettuato un’iniziativa culturale legata al territorio, nell’ambiente
rilassante e sereno della piscina di Torricella.
Sono stati presentati i libri “BRUNO ROSSI - Un comunista mantovano tra le vittime delle purghe staliniane in URSS” a cura di Alfredo Calendi
e di Enzo Lasagna, “IL COTTO DELLA BASSA” a cura di Vittorio Negrelli e “THE WAR ALONG THE PO RIVER - Istantanee nei territori
del fiume Po durante il secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra” a cura di Simone Guidorzi e Carlo Mondani; “PAESI DEL PO
- Borgoforte, Motteggiana, S. Benedetto Po, Suzzara, Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara,Gonzaga e Moglia” a cura di Franco Canova,
infine “PO, IL FLUIRE DEL FIUME” di Carlo Parmigiani.
Il pubblico ha seguito con partecipazione attiva ed interesse, evidenziando l’importanza della cultura locale, nonostante la globalizzazione mondiale
della comunicazione. A fronte di quest’ultima, che porta sempre più ad essere riproduttori di cultura, è forse necessario ribadire l'importanza della
cultura locale, la riscoperta delle memorie del territorio come base per un progetto educativo futuro, in cui le potenzialità della persona si possano
incontrare con i sistemi simbolici della società in cui vive.
Le copertine dei libri presentati durante la rassegna “Un Libro in Piscina”
I PROSSIMI EVENTI DELLA POLISPORTIVA DI MOTTEGGIANA
01 OTTOBRE: FESTA DI FINE ESTATE
05 NOVEMBRE: FESTA DELLA BENEFICIENZA
11 DICEMBRE: 11° MAIALATA
12 DICEMBRE: ASPETTANDO SANTA LUCIA
Pag. 11
“AMARE I NOSTRI AMICI ANIMALI” (CAMPAGNE D’INFORMAZIONE DELLA LAV)
Per info: www.lav.it - LAV sede territoriale di Mantova via Tezze 6, Mantova, cell. 3204795557, e-mail : [email protected] , www.lav.lombardia.it
UN AMICO NON SI ABBANDONA MAI
Su 100 cani abbandonati, 85 muoiono entro 3 settimane. I cani
abbandonati che diventano randagi devono affrontare una vita difficile,
fatta di pericoli, fame e tanta paura. Molti di loro finiscono sotto le
ruote delle auto. E non è una tragedia solo per loro: negli ultimi 10 anni
i randagi hanno provocato 40.000 incidenti, con 4.000 feriti e 200 morti.
Ma anche quando hanno cibo spesso sono così depressi per
l’abbandono che non mangiano e si lasciano morire.
CHI LI AMA NON FA NASCERE DEI RANDAGI
La sterilizzazione è una scelta responsabile, contro il randagismo e la
sofferenza di tanti animali, una protezione da gravi patologie (quali cisti
ovariche e cancro alle mammelle nelle femmine, cancro alla prostata nei
maschi), oltre che un modo per evitare le fughe, i pericoli della strada e
un aiuto per la vostra convivenza: eviterà odori sgraditi e disagi del
periodo dell’accoppiamento e il suo carattere sarà più tranquillo,
rendendo la vita quotidiana più piacevole ed equilibrata.
CLANDESTINI DI RAZZA
Ogni giorno l’Italia è il punto d’arrivo di migliaia di cuccioli
di cane e gatto provenienti dai Paesi dell’Est; la maggior parte
di loro è trasportata in piena clandestinità, stipati e nascosti nel
bagagliaio di un’auto o nel container di un camion, in un viaggio che
può durare fino a 11 ore. I cuccioli che sopravvivono giungono in Italia
imbottiti di farmaci per farli sembrare sani e vispi. Inoltre, per cancellare
la loro identità, la documentazione del paese d’origine viene sostituita
con una falsa, italiana. Un cucciolo straniero, venduto principalmente
durante le fiere di settore, vale fino a 20 volte meno del corrispettivo
italiano, una bella differenza per chi guadagna in questo business.
PERICOLO BOCCONI AVVELENATI
Un problema serio : le esche avvelenate causano ogni anno la
morte di migliaia di animali selvatici e domestici. Usate per
l’eliminazione degli animali ritenuti dannosi per la caccia o l’agricoltura,
non colpiscono solo le specie a cui sono diretti, ma tutti gli individui
legati nella stessa catena alimentare (rimanendo a lungo nei tessuti delle
vittime) e provocano anche gravi danni all’ambiente, inquinando suolo
e falde acquifere. Nelle zone a rischio (aziende faunistico-venatorie,
zone di caccia, coltivazioni) è buona norma applicare la museruola al
cane.
– ALLA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’ DI MADRID di Gabriele Devincenzi
Quella di Madrid, che si è tenuta dal 16 al 21 agosto scorso, è stata per me la seconda GMG a cui ho partecipato: sei giorni in continuo movimento,
tra momenti di preghiera, eventi culturali e artistici, i grandi eventi assieme al Papa, il tutto vissuto assieme a due milioni di giovani, in un continuo
e chiassoso scorrere di bandiere, canti e balli, nella più totale allegria e sicurezza, perche la “juventùd del Papa” non è quella dei “black block” o
dei teppisti da stadio, ma è la gioventù che vive il caldo, la stanchezza e le difficoltà come un dono, verso gli altri e verso Colui che li chiama
continuamente a se, dall’alto di una croce.
“Cari amici, ora ritornerete nei vostri luoghi di dimora abituale. I vostri amici vorranno sapere che cosa è cambiato in voi dopo essere stati in questa
nobile città con il Papa e centinaia di migliaia di giovani di tutto il mondo: che cosa direte loro?” Con queste parole Benedetto XVI ci ha salutato,
nell’aeroporto di Cuatro Vientos, al termine della Giornata Mondiale della Gioventù. Cosa posso dire io? Cosa è cambiato in me? Innanzitutto che
la GMG non è semplicemente un evento, ma è un cammino; un cammino che parte almeno un anno prima, con i preparativi e la preghiera, ha il
suo culmine in quella settimana, in cui entri a far parte di un tutt’uno vivo ed entusiasmante, e che poi prosegue una volta tornati nella propria
comunità, vivendo quella “carica” che riporti a casa, tra i gadget scambiati con persone di ogni nazionalità e tutta la stanchezza da rinfrancare con i
ricordi indelebili che ti rimangono nella mente. E come in ogni cammino ti ritrovi in esso cresciuto, con un bagaglio di esperienze che ti dà la forza
di proseguire sul percorso giusto e di aiutare chi ancora lo sta cercando; questo è stato il mio cambiamento.
Ma le parole non bastano a raccontarla: una GMG và vissuta per esser capita. In tanti mi avevano raccontato quelle precedenti, ma solo dopo averle
vissute ho capito il perché di quel sorriso mentre mi raccontavano di interminabili camminate o di scomodi giacigli per la notte: è il sorriso di chi
si è reso conto di non esser più solo su questo pianeta, ma di esser parte di una Chiesa giovane, viva, allegra, mondiale.
COSA SONO LE GIORNATE MONDIALI DELLA GIOVENTU’?
Sono una delle più grandi intuizioni di Giovanni Paolo II per i giovani; dal 1986 le GMG internazionali si celebrano ogni due o tre anni e in esse il
Papa invita i giovani cattolici di tutto il mondo ad accompagnarlo nel suo viaggio apostolico nella città accoglie l’evento, per un’intera settimana; l’evento
si apre il martedì con la messa inaugurale, per proseguire poi nelle giornate successive con le catechesi tenute dai vescovi alla mattina, i vari eventi culturali,
musicali, religiosi e di intrattenimento nei luoghi più significativi della città al pomeriggio e alla sera; il giovedì pomeriggio vi è l’arrivo e l’accoglienza del
Papa, il venerdì la Via Crucis per le vie del centro e il tutto si chiude col grande evento finale, che raduna tutti i partecipanti nel luogo dove si svolge la
veglia del sabato sera e la messa conclusiva della domenica mattina, con l’annuncio dell’anno e il luogo della prossima Giornata Mondiale della Gioventù.
Pag. 12
- GIUSEPPE VERDI E IL RISORGIMENTO
Fra i vari politici ed artisti che possiamo elevare ad icona del Risorgimento italiano, sicuramente il compositore Giuseppe
Verdi rientra fra questi. Le sue prime opere, inclusa quella di Nabucco, ispirarono il pubblico generale a prendere parte nel
movimento. È ben vero che Nabucco racconta la storia della lotta del popolo ebraico contro il tiranno Nebachadnezzar, ma il pubblico vi riconobbe
la lotta del popolo italiano contro l’oppressore austriaco. Spesso cantata per le strade d’Italia, la musica di Va, pensiero portò l’opera di Nabucco ad
uno stato quasi mitico ed ispirò Verdi ad includere versi patriottici nelle sue opere seguenti.
L’opera de La Battaglia di Legano, ormai spesso dimenticata, era così legata al movimento dell’Unità che spesso il pubblico ne chiedeva il bis
dell’intero secondo atto. Si dice che una sera, un ufficiale, membro del pubblico, era talmente entusiasta che saltò sul palco per aggregarsi ad una
battaglia tra Italiani e Tedeschi.
Nel 1859, quando molti Italiani reclamavano un’Italia unita sotto il dominio del re Vittorio Emanuele III (re di Sardegna e Piemonte), il nome di
Verdi divenne sinonimo della rivoluzione. Verdi divenne un acronimo per Vittorio Emanuele Re D’Italia, e per non compromettersi, i sostenitori
della rivoluzione spesso gridavano: “Viva, Verdi!” (o bensì, Viva Vittorio Emanuele Re D’Italia).
Dopo l’unità dell’Italia, dal 1859 al 1865, Verdi fece parte del nuovo Parlamento come rappresentante della sua cittadina natale, Busseto. Nel
1866, mentre le forze italiane tentavano di conquistare il Trevino, l’ultima zona sotto controllo austriaco, Verdi aiutò finanziariamente provvedendo
armi e cibo per le truppe. Nel 1874, Verdi fu eletto al Senato.
Dopo la sua morte, il famoso inno di Va, pensiero prese un altro significato. Cantato dai grandi cantatori de La Scala al suo funerale, l’inno divenne
un augurio al riposo divino del compositore. Quel giorno, grandi folle si aggiunsero ai cantatori in omaggio ad un vero simbolo della nuova Italia.
IL “VA’ PENSIERO” DEL NABUCCO, PENSANDO ALL’ITALIA UNITA...
Libretto di Temistocle Solera e musica di Giuseppe Verdi - 1847
Si tratta di una delle arie più famose del “Nabucco” di Giuseppe Verdi. Uno dei testi sacri e canonici della cultura italiana, l' emblema nazionale della
nostra araldica sonora. Il poeta Temistocle Solera scrisse i versi ispirandosi al salmo 137 “Super flumina Babylonis”, in cui è narrato del popolo ebreo prigioniero
in Babilonia. In scena viene cantata da un coro di ebrei sottomessi all’imperatore d’Egitto, Nabucodonosor. Fu interpretata dal pubblico dell'epoca come
una metafora della condizione degli italiani soggetti a dominio austriaco ed assunse una notevole valenza patriottica, rendendola uno dei simboli musicali
più importanti del Risorgimento italiano. Ovvero quel periodo della storia d'Italia durante il quale la nazione italiana conseguì la propria unità nazionale, riunendo
in un solo nuovo Stato – il Regno d'Italia – gli stati preunitari. Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l'unificazione,
richiama l'ideale romantico e nazionalista di una resurrezione d'Italia attraverso il raggiungimento di un'identità unitaria.
IL TESTO DELLA CANZONE
PARAFRASI
Va, pensiero, sull’ali d’orate,
Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
Di Sionne le torri atterrate...
Oh mia patria si bella e perduta!
O membranza s. cara e fatal!
Arpa d'or dei fatidici vati,
Perch. muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi,
Ci favella del tempo che fu!
O simile dei Solima ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù!
Va’ Pensiero, sulle tue ali d'oro
Va’ e posati sulle dolci colline
Dove profuma deliziosa
L'aria della nostra terra natale
Lascia le rive del Giordano,
Lascia le torri distrutte di Sion!
Oh mia Patria, così bella ma altrettanto perduta
Oh ricordo così caro, ma così doloroso
O tu, Musa ispiratrice dei grandi Poeti,
Perch. taci e ti abbandoni al pianto?
Riaccendi nel nostro cuore i ricordi,
Parlaci ancora della nostra Storia gloriosa!
Ahime! Come a Solimano, inerte, ti sei arresa,
la tua voce e oggi un orribile lamento!
Oh, che il Signore ti ispiri un canto nuovo,
Che ci dia, nella sofferenza, Il coraggio di rinascere!
Un ritratto di Giuseppe Verdi
Pag. 11
Pag. 13
- PARTE PRIMA. DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
Titolo III. Rapporti economici
Art. 35.
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.
Art. 36.
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla
famiglia un'esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale
e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Art. 37.
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire
l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi,
a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.
Art. 38.
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia,
disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L'assistenza privata è libera.
Art. 39.
L'organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali,
secondo le norme di legge. È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi
di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
Art. 40.
Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.
Art. 41.
L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla
dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e
coordinata a fini sociali.
Art. 42.
La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la
funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per
motivi d'interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.
Art. 43.
A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici
o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia
o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.
Art. 44.
Al fine di conseguire il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera
privata, fissa limiti alla sua estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo
e la ricostituzione delle unità produttive; aiuta la piccola e la media proprietà. La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane.
Art. 45.
La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.
La legge ne promuove e favorisce l'incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità.
La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato.
Art. 46.
Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare,
nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.
Art. 47.
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare
alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.
Pag. 14
- FRANCESCO STAFFOLI - E’ MORTO IN FRANCIA IL MAESTRO “GARIBALDI”
Tratto dal libro “Protagonisti e umili sognatori della bassa” di Renato Bonaglia, 1991
Alla bella età di 81 anni è scomparso a Laon (Francia) il musicista Francesco Staffoli (per gli amici savio lesi “Garibaldi”), nato in luogo il 27
dicembre 1902. Di origini assai modeste (il padre Raffaele faceva il muratore), il giovane Francesco, si dice che possedesse l’innata grazia del
portamento, una precoce intelligenza e, soprattutto, una vera e propria vocazione per la musica.
A soli 4 anni rimase orfano del padre e ciò accrebbe le difficoltà familiari. Ma, il compianto violinista Ezio Daffini, che aveva individuato le doti
del ragazzo, si offrì di impartirgli, “gratis ed amore Dei”, i primi elementi musicali. L’allievo divenne ben presto... gioia e delizia, non solo
dell’insegnante, ma di amici e parenti.
Al termine delle scuole elementari si unirono le forze e si fece di tutto per poter avviare il bravo Francesco agli studi superiori. Superato con estrema
disinvoltura l’esame di ammissione, venne iscritto al Conservatorio di Parma. Furono quelli anni difficili per la scarsità dei mezzi economici, ma
ciò non impedì allo studente saviolese di diplomarsi a pieni voti in violino. Resta però da dire che, oltre allo strumento preferito, egli sapeva suonare
il pianoforte, il mandolino, la chitarra e un po’ tutti gli strumenti a fiato. Per questo nel 1922, nata la nuova banda musicale (per la sofferta fusione
dei complessi di Villa Saviola e di S. Prospero), gli venne concessa la qualifica di maestro-direttore della banda cittadina.
Memorabili restano alcune sue prestazioni, come il primo, grande concerto pubblico del ristrutturato corpo bandistico, tenutosi in luogo il 17
ottobre 1925 (giorno di sagra).
Tre anni dopo, intollerante degli abusi del “regime”, emigrò in Francia, trovando asilo e conforto presso i savio lesi “extra muros” Renato e Nereide
Daffini. A Reims, dove si erano sistemati i conterranei, Garibaldi, pur di sbarcare il lunario, si unì
al Daffini stesso (buon suonatore di fisarmonica), esibendosi nelle sale cinematografiche (era l’epoca
del muto) e nei cafè-chantant. In breve volgere di tempo si creò un’indubbia fama e, trasferitosi a
Laon, ottenne la direzione della banda locale. La sua ascesa nel mondo del “pentagramma” fu
rapida e lo portò al conseguimento dei seguenti riconoscimenti: medaglia d’oro della “Federation
Des Societas Musicales de l’Aisne”; premio S. Cecile della “Confederation musical de France
Veteran”; targa d’oro della “Societas Musicales” C.E.A., oltre a una ventina di premi minori.
La scomparsa del maestro “Garibaldi” sollevò a Villa Saviola un solo, accorato commento: “Era un
artista nel senso più perfetto dell’espressione, un artista che non volle cedere neppure per un istante
al miraggio del compromesso, fedele, com’era, al proprio credo umano”.
Francesco Staffoli in una foto d’epoca
- “IL GIORNO DI GIOVANNA” TORNA A VILLA SAVIOLA
Nell’area feste di Villa Saviola, adornata con costumi regionali di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria
e Sicilia, abbinate ai testi vincitori o segnalati al concorso, il Comune di Motteggiana, il 29 maggio scorso ha ricordato nella
17° edizione la cantante popolare Giovanna Iris Daffini, voce della risaia, con il convegno: “150 anni di Unità d’Italia nei
canti e nelle musiche popolari di ieri e di oggi”. Ha coordinato la celebrazione il cantastorie Wainer Mazza. Dopo i saluti
del sindaco Nosari Fabrizio, il convegno è iniziato col prof. Giancarlo Gozzi, il quale ha parlato del Canto popolare nel
periodo risorgimentale. L’assessore alla cultura Calzolari Rubes ha illustrato la figura e le caratteristiche dello spettacolo dei
Cantastorie, il prof. Giuliano Biolchini ha spiegato la musica strumentale pre e post Unità d’Italia ovvero l’origine del
Ballabile, infine il prof. Gian Paolo Borghi ha detto che in occasione del 150° dell’Unità d’Italia è stato realizzato un
quaderno con allegato un CD-Book contenente i canti e le musiche sul tema. Successivamente si sono esibite le cantastorie
Sandra Boninelli e Roberta Pestalozza.
Dopo la pausa buffet, la cooperativa Ianua ha presentato un video contenente
interviste ai musicisti locali, dal titolo “Munticiana terra di musicisti”, effettuato
dai ragazzi del “Progetto Giovani” finanziato dal Piano di Zona, quindi si è
esibito Daniele Poli con un excursus sul 150° e con la canzone “E mille e mille
posti dov’è stato Garibaldi”, poi Wainer Mazza con la canzone “ Rosso sulle
colline” premiato con una targa come testo migliore in occasione del 150°.
Di seguito Roberta Pestalozza ha cantato “Io sono con te”, a cui è andato il
premio alla Critica, a Giuliano Piazza è stato assegnato il premio alla Carriera,
come pure a Carla Zolari ed al gruppo del canto popolare “Donne alla fontana”, a
Rosita Cagliò il premio Regionale, a Lisetta Luchini il premio alla Musica.
Quest’anno nel concorso Daffini si è classificato terzo Massimo Liberatori con la
canzone “I Fratelli d’Italia di ieri”, secondo Federico Berti col testo “Quando i
Garibaldini”, al primo Sandra Boninelli col testo “O Rondinella se passi di qua”.
Una delle esibizioni al “Giorno di Giovanna” ed. 2011
Pag. 15
Pag. 16
SERVIZI AMMINISTRATIVI / FINANZIARI
U.R.P. (sportello polifunzionale)
MATTINO
GIORNO
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
8:30
8:30
8:30
8:30
8:30
9:00
POMERIGGIO
12:30
12:30
12:30
12:30
12:30
12:30
15:30
18:00
MATTINO
GIORNO
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
8:30
8:30
8:30
8:30
8:30
12:30
12:30
12:30
12:30
12:30
15:30
MATTINO
GIORNO
8:30
8:30
13:00
8:30
13:00
VILLA SAVIOLA
15:30
8:30
8:30
8:30
8:30
8:30
8:30
14:00
14:00
14:00
14:00
14:00
12:30
8:30
TABELLANO
8.30
14.00
8:30
14:00
14:00
8:30
12:30
NB: i giorni e gli orari di apertura possono essere soggetti a variazioni nel corso dell’anno.
TEA spa PRONTO INTERVENTO (fognature - acquedotto) 800 637 637
FARMACIA di MOTTEGGIANA
Via Merlino, 5
11:00
16:30
11:00
11:00
13:00
19:30
12:30
Lidia Mosconi
0376-527043
Segreteria
Simona Ferrari
0376-527043
E-MAIL
E.ON rete
Via R. Sanzio - Villa Saviola
14:30
14:30
10:00
18:30
Per i nuovi allacciamenti alla rete del
metano, spostamenti o lavori sugli
impianti.
UFFICIO D.O.C.
dal lunedì al venerdì: 8:30 - 12:30
Telefono: 0332-941911
Fax:
0332-941924
mail: [email protected]
18:30
17:00
L’operatore potrà dare informazioni
riguardo lo smaltimento rifiuti.
SERVIZIO C.A.F. CGIL
SPORTELLO SERV.
AGRICOLTORI
Palazzetto dello Sport
Giovedì
dalle 9:30 alle 12:30
Martedì
dalle 15:30 alle 18:00
AMBULATORIO VILLA SAVIOLA
G. CROTTI
Serv. Sociali scuola
[email protected]
18:00
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
TELEFONO
0376-527043
0376-527043
0376-527524
0376-527224
SERVIZI PRESSO LA SEDE DEL MUNICIPIO (piano terra)
SPORTELLO ACLI
Dal Lunedì al Venerdì
8:30 - 12:30 15:30 - 19:30
Sabato
8:30 - 12:30
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
18:00
ORARI PIAZZ. ECOLOGICA
SAILETTO
8:30 14:00
RESPONSABILE
POMERIGGIO
12:30
ORARI UFFICI POSTALI (comunali e limitrofi)
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
UFFICIO
Sindaco
Fabrizio Nosari
Serv. demografici
Diana Setti
Serv. finanziari
Gianna Luitprandi
Serv. tecnici
Giorgio Chiarentin
SERVIZI TECNICI / POLIZIA LOCALE / TRIBUTI
MAR
MOTTEGGIANA
CONTATTI UFFICI COMUNALI
POMERIGGIO
Martedì
dalle 15:00 alle 18:00
AMBULATORIO MOTTEGGIANA
M. D'ERMENEGILDO
14:45
16:15
14:45
14:45
15:45
16:15
12:30
G. CROTTI
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
8:30
10:30
9:00
16:30
11:00
19:30
(VILLA SAVIOLA)
SPORTELLO CASA
Mercoledì
Dalle 9:00 alle 11:30
AMBULATORIO TORRICELLA
G. CROTTI
M. D'ERMENEGILDO
14:45
16:15
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
8:30
9:30
8:30
9:30
8:30
9:30
LINEE APAM
Linea 29 Mantova - Suzzara
Mantova (V.le Risorgimento)
Borgoforte (Municipio)
Motteggiana (via Roma, 8)
Sailetto (via Torricella, 8)
Tabellano (via Caretta, 11)
Suzzara (v.le Virgilio, ITC)
7:00
7:22
7:26
7:32
7:39
7:48
ANDATA
12:20 13:30
12:41 13:51
--- 13:54
12:47 13:57
12:54 14:04
13:03 14:13
19:05
19:26
--19:32
19:39
19:48
7:23
----6:54
6:44
6:38
RITORNO
9:31 14:14
9:08 13:53
--- 13:49
9:02 13:43
8:52 13:33
8:46 13:27
18:32
18:09
--18:03
17:53
17:47
Linea 30 Mantova - Pegognaga
Mantova (V.le Risorgimento)
Motteggiana (via Roma, 8)
S. Prospero (Chiesa)
Villa Saviola (via Filzi, 66)
Pegognaga (V.le S. Lorenzo)
ANDATA
12:10
12:34
12:41
12:43
12:55
13:30
13:54
14:01
14:03
14:19
18:07
18:36
18:43
18:45
19:01
RITORNO
7:27
7:00
6:52
6:50
6:34
14:47
14:20
14:12
14:10
13:58