Aspetti faunistici - Provincia di Trieste
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Aspetti faunistici - Provincia di Trieste
PROVINCIA DI TRIESTE PROGRAMMA PER LA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA-SLOVENIA 2007-2013 PROGETTO STANDARD BIODINET Rete per la conservazione della biodiversità e del paesaggio culturale Formazione degli operatori locali per l’uso sostenibile delle risorse naturali ASPETTI FAUNISTICI Stazione forestale di Basovizza, 19 settembre 2014 PhD Cristiano Spilinga Il concetto di biodiversità La biodiversità rappresenta “la variabilità tra gli organismi viventi di qualsiasi fonte, inclusi gli ecosistemi terrestri, marini e acquatici e i complessi ecologici di cui sono parte; la biodiversità include la diversità all’interno delle specie, tra le specie e la diversità degli ecosistemi» PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 2 Rete Natura 2000 e la normativa europea per la conservazione della biodiversità DIRETTIVA HABITAT e DIRETTIVA UCCELLI - Direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici (Direttiva 2009/147/CE del PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 novembre 2009 concernente la conservazione degli uccelli selvatici) - Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche - Allegati II specie animali e vegetali d’interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione; - Allegato IV specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 3 La Zona Speciale di Conservazione IT3340006 - Carso Triestino e Goriziano - Istituito come ZSC Zona Speciale di Conservazione dall' 08.11.2013 . - Ricade nelle province di Trieste e Gorizia - Superficie protetta di 9648 ha - Totalmente ricompreso nella ZPS IT3341002 «Aree carsiche della Venezia Giulia» Si tratta di un’area tipicamente carsica, con rilievi di tipo collinare (la cima più alta è il M. Cocusso con 670 m s.l.m.) con presenza di numerose doline e fenomeni carsici epigei ed ipogei. PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 4 La Zona Speciale di Conservazione IT3340006 - Carso Triestino e Goriziano Grotta gigante Le Falesie di Duino Val Rosandra Lago di Doberdò PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 5 ZSC IT3340006 - Carso Triestino e Goriziano - La biodiversità del carso La ricchezza di habitat che caratterizza il Carso si riflette nell’elevata biodiversità della sua fauna I popolamenti animali contano specie provenienti da regioni faunisitcamente molto diverse fra loro, essendo quest’area un ponte naturale tra l’est Europa e la penisola italica. Per l’area sono segnalate : . Circa 200 specie di uccelli, di cui ben 72 soggette al massimo livello di protezione dalla direttiva Uccelli (allegato I) . 70 specie di interesse conservazionistico inserite negli Allegati II e IV della Direttiva Habitat 92/43/CEE - 20 Invertebrati; (15 All. II) - 2 Pesci (2 All. II) - 8 Anfibi (4 All. II) - 15 Rettili (3 All. II) - 30 Mammiferi ( 11 All. II) PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 6 ZSC IT3340006 - Carso Triestino e Goriziano - La biodiversità del carso Cerambice funereo (Morimus funereus) INVERTEBRATI Coleotteoro xilofago che abita foreste mature o anche cedui ricchi di ceppaie antiche e legno marcescente. Leptodirus hochenwarti Coleottero troglobio, perfettamente adattata all'ambiente sotterraneo, ormai limitato ad una sola cavità di quest'area (Grotta Noè) nell'ambito dell'intero territorio italiano Specie rara , rilevata Polissena (Zerynthia polyxena) prevalentemente in stazioni caratterizzate dalla presenza di praterie e lande assolate Saga pedo Diffusa un po’ ovunque nel Carso per la presenza sia di (Stregona dentellata) ambienti xerici e punti umidi (doline) in cui si sviluppa il bruco PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 7 ZSC IT3340006 - Carso Triestino e Goriziano - La biodiversità del carso ANFIBI Bombina (Bombina variegata) Proteo (Proteus anguinus) Specie prioritaria presente spesso in piccoli stagni temporanei, pozze, cisterne e vasche a uso zootecnico e venatorio. Specie prioritaria, presente in Italia la esclusivamente nelle province di Trieste e Gorizia, dove vive nel bacino ipogeo carsico del sistema Timavo-Isonzo-Vipacco. PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 8 ZSC IT3340006 - Carso Triestino e Goriziano - La biodiversità del carso RETTILI Algiroide magnifico (Algyroides nigropunctatus) Specie balcanica occidentale diffusa su tutto il territorio del Carso minacciata da urbanizzazione, agroindustria, avanzata del bosco e banalizzazione della landa con eliminazione dei muretti a secco e dei cumuli di spietramento Serpente gatto (Telescopus fallax) Specie diffusa in varie località del Carso triestino. molto elusiva, svolge soprattutto attività crepuscolare e notturna. Solitamente abita zone sassose, boscose o rocciose, vecchi muri, mucchi di sassi e ruderi; si trova anche nei cumuli di legna e in zone sabbiose con vegetazione cespugliosa. PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 9 ZSC IT3340006 - Carso Triestino e Goriziano - La biodiversità del carso UCCELI Gufo reale (Bubo bubo) Succiacapre (Caprimulgus europaeus) Biancone (Circaetus gallicus) Averla piccola (Lanius collurio) 10 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] ZSC IT3340006 - Carso Triestino e Goriziano - La biodiversità del carso MAMMIFERI Sciacallo dorato (Canis aureus) Orzo (Ursus arctos) Specie presente soprattutto verso il confine con la Slovenia, in seguito ad espansione della popolazione slovena Rinolofo minore(Rhinolophus hipposideros) PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 11 ZSC IT3340006 - Carso Triestino e Goriziano – Pressioni e minacce Pressioni e minacce Agricoltura A01 Coltivazioni (incluso l’aumento di area agricola) A02.03 Rimozione della prateria per ricavare terra arabile A04.01 Pascolo intensivo A04.02 Pascolo non intensivo A04.03 Abbandono dei sistemi pastorali, assenza di pascolo Silvicoltura B02 Gestione e uso di foreste e piantagioni B02 Gestione e uso di foreste e piantagioni D01.01 Sentieri, piste ciclabili (incluso strade forestali non asfaltate) D01.04 Linee ferroviarie, alta velocità D02.01 Linee elettriche e telefoniche D02.02 Gasdotti Urbanizzazione , sviluppo residenziale e commerciale E01 Aree urbane, insediamenti umani Utilizzo delle risorse biologiche diverso dall’agricoltura e selvicoltura F01.02 Allevamento in sospensione (es. cozze, alghe, pesci) F03.01 Caccia Disturbo antropico G01.02 Passeggiate, equitazione e veicoli non a motore G01.04 Alpinismo, scalate, speleologia G05.11 Morte o lesioni da collisione (es. mammiferi marini) Inquinamento H06.01 Disturbo sonoro, inquinamento acustico Specie invasive, specie problematiche e inquinamento genetico I01 Specie esotiche invasive (animali e vegetali) Modifica dei sistemi naturali J01 Fuoco e soppressione del fuoco J02.01.03 Riempimento di fossi, canali, stagni, specchi d’acqua, paludi o torbiere J02.05 Modifica delle funzioni idrografiche in generale Processi naturali biotici e abiotici (esclusi eventi catastrofici) K02.02 Accumulo di materiale organico K03.05 Antagonismo dovuto all’introduzione di specie 12 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] ZSC IT3340006 - Carso Triestino e Goriziano – Misure di conservazione Per il sito sono attualmente in vigore le Misure di Conservazione relative ai SIC della regione biogeografica continentale del Friuli Venezia Giulia approvate con DGR 546 del 28.03.13. Le misure saranno superate dall’entrata in vigore del piano di gestione dei siti Natura 2000 (SIC e ZPS) del Carso, in corso di redazione. Da ottobre 2012 è in corso la scrittura il Piano nella sua forma definitiva che è stato presentato il 31 luglio 2013 ai portatori di interesse coinvolti nel processo partecipativo Sintesi delle principali misure di conservazione del piano da http://www.regione.fvg.it/ 13 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Il progetto BioDiNet Rete per la conservazione della biodiversità e del paesaggio culturale Il progetto mira a: - preservare il patrimonio naturale e culturale nell'area del Ciglione carsico e a stabilire linee guida per lo sviluppo sostenibile della zona; - contribuire alla salvaguardia e promozione di specie e razze autoctone e degli ecosistemi, alla conservazione e lo studio delle praterie; - sensibilizzare ed educare il pubblico e di studiare la diversità genetica e degli ecosistemi. PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 14 Progetto BioDiNet – Rete per la conservazione della biodiversità e del paesaggio culturale Le attività principali del progetto prevedono: - l’analisi della biodiversità e lo sfruttamento dei prati del Carso, - l’analisi della diversità genetica, - l’analisi dell’ecosistema carsico; - la promozione delle razze autoctone degli animali domestici per la loro preservazione; PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 15 Progetto BioDiNet – Le varie tipologie ambientali I PRATI - Tutte le aree aperte sul Carso sono di origine antropica. - La mancata gestione determina fenomeni di incespugliamento; Il mantenimento delle superfici erbacee è reso possibile dal pascolo e dallo sfalcio e in questo senso parliamo di pascoli e di prati. Sul Carso troviamo entrambe le tipologie, anche se prevalgono i pascoli che sono in continuo aumento. PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 16 Progetto BioDiNet – Le varie tipologie ambientali I PASCOLI Le specie animali da pascolo rappresentate sul Carso sono: i cavalli, gli asini, i bovini e gli ovini (pecore e capre). La maggior parte delle superfici da pascolo sono occupate dai cavalli e dai bovini, mentre gli ovini vengono utilizzati su superfici minori. PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 17 Progetto BioDiNet – Le varie tipologie ambientali GLI STAGNI Gli stagni sono specchi d’acqua dolce Stagno nei pressi dell’Osservatorio astronomico antropogeni, indicati anche con i nomi “puč”, “vaška” o “lokva”, realizzati in passato soprattutto per esigenze di allevamento per l’abbeveraggio del bestiame. Gli stagni venivano creati in conche naturali o scavate appositamente per lo scopo. L’esistenza di uno strato impermeabile sul fondo, rivestito da più strati di argilla compressa, era fondamentale per la conservazione dell’acqua. PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Stagno nei pressi del nucleo abitato di Bosovizza 18 Progetto BioDiNet – Le varie tipologie ambientali LE AREE RUPESTRI E LE CAVITA’ Grotta le Torri di Slivia Dolina di Risnik 19 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Progetto BioDiNet – Le varie tipologie ambientali LE AREE BOSCATE 20 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Monitoraggio sulla zona di sperimentazione della Landa Carsica di Basovizza 21 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici COLEOTTERI - Carabidae Carabus coriaceus I Carabus presentano attività essenzialmente notturna . La specie rilevata presenta un alimentazione prettamente elicofaga , nutrendosi di chiocciole, a volte tagliandone la conchiglia. Presenta ampie preferenze ecologiche e per questo lo si ritrova nei prati e coltivi così come nei luoghi denudati e xerici oltre che negli ambiti boscati 22 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici COLEOTTERI - Geotrupidae Trypocopris vernalis Specie con regime alimentare principalmente coprofago che utilizza gli escrementi dei grossi erbivori come fonte alimentare Zuninoeus hoppei Specie presente nel settore nord orientale dell’Italia, limitatamente al Carso, alla fascia prealpina e ad alcune valli alpine. Specie coprafaga. 23 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici COLEOTTERI - Scarabaeidae Cetonia aurata aurata Gli adulti frequentano prati, giardini, boschi e frutteti nutrendosi di fogliame, fiori e frutta ma anche di linfa che fuoriesce dalle piante. La deposizione delle uova avviene su trochi marcescenti Sisyphus schaefferi schaefferi Specie coprofaga 24 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici COLEOTTERI - Buprestidae Chalcophora mariana Questa specie, relativamente comune nel Friuli-Venezia Giulia sulle cataste di legni resinosi delle Alpi e Prealpi, è invece rara sul Carso. La larva è ospite secondario nelle radici ed alla base del tronco di pino e abete. Attacca in particolare alberi morti in seguito ad incendi. PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 25 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici COLEOTTERI - Cerambycidae Herophila tristis tristis Specie xilofaga, la cui larva si sviluppa su tronchi marcescenti PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 26 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici COLEOTTERI - Cerambycidae Myas chalybaeus La sottospecie nominale Dorcadion arenarium arenarium risulta presente solo in Friuli Specie presente in Italia solamente nel carso triestino Dorcadion arenarium PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 27 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici ODONATI - Anisoptera Libellula depressa A: Anisotteri – B: Zigotteri Anax imperator PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 28 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici ODONATI - Anisoptera Sympetrum striolatum esuvia Sympetrum striolatum accoppiamento PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 29 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici ODONATI - Zygoptera Somatochlora meridionalis 30 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici ODONATI - Zygoptera Ischnura elegans maschio Ischnura elegans accoppiamento 31 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici ANFIBI Masse ovigere di Rana sp. e cordoni di rospo comune (Bufo bufo) presso gli stagni dell’Osservatorio astronomico PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 32 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici ANFIBI - Anura Rana verde presso lo stagno di Basovizza Rana dalmatina (Rana dalmatina) neometamorfosato PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 33 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici ANFIBI - Anura Tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris) Tritone crestato (Triturus carnifex) maschio PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 34 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici RETTILI – SAURIA Luscengola (Chalcides chalcides) Lucertola muraiola (Podarcis siculus) PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 35 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici SERPENTI – Colubridae Biscia dal collare o natrice dal collare (Natrix natrix) Còlubro di Esculapio (Zamenis longissimus) o Saettone PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 36 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici UCCELLI I dati derivati dal monitoraggio degli uccelli nelle aree rurali rivelano che in tali aree il numero della popolazione avicola legata alle superfici prative è in rapido calo. Sul Carso si sono registrati trend simili a quelli del resto della Slovenia. Tottavilla (Lullula arborea) Biancone (Circaetus gallicus) PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 37 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici MAMMIFERI - Insectivora Riccio (Erinaceus sp.) Crocidura dal ventre giallo (Crocidura leucodon) PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 38 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici MAMMIFERI - Rodentia Scogliaattolo (Sciurus vulgaris) Topo selvatico (Apodemus sp.) PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 39 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici MAMMIFERI - Rodentia Capriolo (Capreolus capreolus) Cinghiale (Sus scrofa) PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 40 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici MAMMIFERI - Rodentia Faina (Martes foina) Volpe (Vulpes vulpes) Tasso (Meles meles) PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 41 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici MAMMIFERI Gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris) “si tratta di un robusto maschio adulto in eccellenti condizioni fisiche; l'immagine non è delle migliori per procedere ad una diagnosi tassonomica ma: dimensioni e sistema disegno-colore della coda; sistema disegno-colore della regione dorsale, consentono di attribuire l'esemplare alla sottospecie "Felis silvestris silvestris" (Gatto selvatico europeo). La cospicua taglia ed il cospicuo dosaggio di eumelanina (rilevabile dal colore della regione ventrale del piede posteriore sn e dal disegno visibile del dorso) sono tipici della popolazione giulio-sloveno-balcanina di detta sottospecie”. PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 42 Progetto BioDiNet – Risultati dei monitoraggi faunistici MAMMIFERI - Chiroptera Pipistrello di Savi (Hypsugo savii ) Nattola di Leisler (Nyctalus leisleri) PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 43 Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 44 Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola LAMELLICORNI COPROFAGI (Coleoptera: Scarabeoidea) e altri invertebrati di terra Mantenere un adeguata densità di animali da pascolo tale da mantenere un tappeto erboso o i singoli cespugli PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 45 Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola LAMELLICORNI COPROFAGI (Coleoptera: Scarabeoidea) e altri invertebrati di terra Dai prati secchi non vanno asportate le pietre, che rappresentano un microhabitat importante per numerosi invertebrati terrestri PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 46 Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola LAMELLICORNI COPROFAGI (Coleoptera: Scarabeoidea) e altri invertebrati di terra La presenza degli animali sui pascoli deve essere costante, per la maggior parte dell’anno e per più anni consecutivi al fine di evitare cambiamenti nei microhabitat (a causa dell’inselvatichimento) 47 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola LAMELLICORNI COPROFAGI (Coleoptera: Scarabeoidea) e altri invertebrati di terra Gli escrementi non vanno asportati. Qualora venissero asportati, è necessario mantenerne almeno una parte. 48 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola FARFALLE (Lepidoptera: Ropalocera) Gli adulti risultano maggiormente diffusi nelle aree aperte in quanto necessitano per il loro nutrimento di prati ad alto tasso di fioritura con piante ricche d nettare. Effettuare sfalci tardivi (durante la fioritura dell’erba) e al massimo due volte l’anno PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 49 Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola FARFALLE (Lepidoptera: Ropalocera) Pieride del biancospino (Aporia crataegi) Nelle aree pascolate , la presenza di singoli cespugli può rappresentare fonte di nutrimento per le larve di alcuni lepidotteri (es. la pieride del biancospino Aporia crataegi) PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 50 Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola FARFALLE (Lepidoptera: Ropalocera) Preservare la presenza di siepi e raggruppamenti di bassa vegetazione 51 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola FARFALLE (Lepidoptera: Ropalocera) Andrebbero favoriti aree «a mosaico» che alternano aree a pascolo e sfalcio estensivo ad aree aperte seminaturali, eliminando le aree inselvatichite; PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] 52 Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola GLI UCCELLI CARATTERISTICI DELLE PRATERIE CARSICHE Uno dei fattori principali di riduzione delle popolazioni gli uccelli caratteristici delle praterie carsiche è la perdita dell’habitat per è legato ossia la riduzione delle superfici prative. Evitare gli interventi di edificazione inutili Una pista aeroportuale costruita illegalmente nei pressi di Dolnje Lezece (Divaca, Slovenia) 53 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola GLI UCCELLI CARATTERISTICI DELLE PRATERIE CARSICHE Mantenere gli elementi strutturali delle paesaggio rurale (conservare i muretti a secco, le pietraie, le siepi, alberi isolati e i piccoli agglomerati di alberi o cespugli) 54 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola GLI UCCELLI CARATTERISTICI DELLE PRATERIE CARSICHE Aumentare la produzione di colture agrarie, specie di cereali (I campi coltivati costituiscono un importante habitat alimentare per molte specie avicole prative, soprattutto per zigoli e allodole); Incentivare l’attività agricola sulle aree trascurate, soprattutto la coltivazione di cereali (avena, segale ecc.) (ad es. nelle doline) 55 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola GLI UCCELLI CARATTERISTICI DELLE PRATERIE CARSICHE - astenersi dall’uso di concimi inorganici o minerali e coltivare solo specie tradizionali e, per quanto possibile, autoctone, già adattate alle caratteristiche climatiche locali. - L’utilizzo di fitofarmaci dovrebbe essere vietato. - Nelle aree colpite dagli incendi sarebbe opportuno preferire la semina dell’erba alla piantumazione di alberi. - Il pascolamento dei bovini influisce negativamente sugli uccelli dei prati, specie se svolto in corrispondenza del periodo di nidificazione, tra maggio e giugno; - L’impatto peggiore è provocato da un carico consistente di bestiame in un periodo sfavorevole, pertanto sarebbe opportuno allestite piccole particelle a pascolo sui terreni a maggior grado di incespugliamento, dove la probabilità di nidificazione a terra è minore. 56 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola LA GESTIONE DEGLI STAGNI - xxxx. 57 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola La gestione degli stagni e dei punti di abbeveraggio - xxxx. 58 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola La gestione degli stagni e dei punti di abbeveraggio 59 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola MAMMIFERI - Boschi - xxxx. 60 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected] Linee guida per la conservazione della diversità biologica agricola CHIROTTERI - - Ridurre il più possibile l’impiego dei pesticidi, ricorrendo a forme diverse di controllo degli organismi dannosi (lotta integrata, lotta biologica). Laddove i trattamenti siano giudicati indispensabili, effettuarli di prima mattina (ciò diminuisce la probabilità di cattura da parte dei pipistrelli di insetti trattati che non siano deceduti) e porre attenzione ad evitare l’irrorazione delle aree esterne alla superficie coltivata. - Ridurre il più possibile l’impiego dei fertilizzanti e in particolare di quelli di sintesi. - Conservare/ripristinare gli elementi paranaturali del paesaggio agrario “tradizionale”: siepi (composte da più specie arboree e arbustive e strutturalmente complesse, in particolare si raccomanda che siano alte), filari arborei, boschetti, fossati e piccoli stagni artificiali (“peschiere”). - xxxx. 61 PhD Cristiano Spilinga Studio naturalistico Hyla www.studionaturalisticohyla.it – [email protected]