PROGETTO GIAPPONE - Sprint Calabria
Transcript
PROGETTO GIAPPONE - Sprint Calabria
REGIONE CALABRIA Dipartimento Attività Produttive SPRINT Unità Centrale PROGETTO GIAPPONE Politica comme rciale e di accesso al me rcato Barriere tariffarie Sebbene il Giappone, a partire dalla metà degli anni ottanta, abbia iniziato ad aprire il proprio mercato alle merci e agli investimenti stranieri, permangono ancora rilev anti barriere tariffarie, soprattutto in campo agricolo, a tutela di prodotti nazionali ritenuti strategici (ad esempio il riso) e nel settore degli investimenti e servizi. Dazi sull’importazione di prodotti di interesse strategico Il Giappone impone rilevanti dazi su un numero di prodotti di interesse strategico per il nostro Paese, tra cui: • pellame e calzature: il Giappone mantiene un sistema di quote tariffarie sull’importazione del che prevede un dazio del 24% per gli articoli “in quota” ed un dazio del 30% o di circa 32 euro (livello minimo di dazio), per gli articoli fuori quota; • vino: il complesso sistema di quote comporta un dazio del 30%; • formaggio: il sistema di quote tariffarie comporta un dazio del 35%; • gioielleria: viene applicato un sistema di quote tariffarie del 20,8%; • salumi: viene applicato un sistema di quote tariffarie del 10% • caffé: viene applicato un sistema di quote tariffarie del 12%; • salse di pomodoro: viene applicato un sistema di quote tariffarie del 17% Barriere non tariffarie Controlli fito-sanitari, prospettive pe r il settore ortofrutticolo, additiv i a lime ntari La liberalizzazione delle importazioni in Giappone delle arance di Sicilia della varietà “tarocco”, sulla base del trattamento a freddo per l’eliminazione de lla mosca mediterranea apre interessanti spiragli per l’apertura del mercato giapponese all’importazione di ulteriori varietà ortofrutticole italiane. In questo senso sono stati avviati i contatti con le Autorità fitosanitarie giapponesi volti ad ampliare i protocolli di intesa per includervi anche le varietà “moro” e “sanguinello”. Al contempo, d’intesa con il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, sono stati avviati i primi contatti per aprire il mercato giapponese all’importazione dall’Italia d i kiw i, pere, mele ed uva da tavola. Viale Cassiodoro (Pal. Europa)-88060 S. MARIA di CATANZARO Tel. 0961/760628 – Fax. 0961/856439 e-mail [email protected] Pagina 1 REGIONE CALABRIA Dipartimento Attività Produttive SPRINT Unità Centrale Permangono tuttavia rilevanti ostacoli di natura non-tariffa ria Barriere fito-sanitarie. risultano tra i principali ostacoli all’ingresso in Giappone di molti prodotti ortofrutticoli italiani. In tale settore, risulta al momento possibile solo l’importazione di carciofi, asparagi, tartufi, funghi, radicchio rosso, cicoria fresca, lattuga, pistacchi, mandorle. Frutti di bosco (mirtilli e lamponi), spinaci e cipolle sono soggetti ad esame con obbligo di certificato di quarantena. Additivi alimentari Il Giappone non accetta gli standard internazionali per l’impiego di additivi alimentari. In numerose occasioni e’ stato richiesto al Giappone di adottare i metodi di ricerca comunemente in uso in Europa e nel resto del mondo – in linea con il CODEX Alimentarius della Commissione Congiunta FAO-WHO. Scheda tecnica di approfondimento per i seguenti prodotti: FORMAGGI, OLIO EXTRAVERGINE di OLIVA, VINO, SALUMI, PRODOTTI FORNO Indice Argomenti DOCUMENTI A CARICO DELL’ESPORTATORE DOCUMENTI A CARICO DELL’IMPORTATORE DOCUMENTI A CARICO DEL VETTORE/SPEDIZIONIERE CONTENUTI DELL’ETIC HETTA SPECIFIC HE RELATIVE AGLI IMBALLAGGI LISTA DEI PRINCIPALI IMPORTATORI Dal 29 maggio 2006 il Giappone ha introdotto nuove regolamentazioni sui livelli massimi di residui chimici agricoli, di additivi nei mangimi e nei prodotti farmaceutici veterinari (MRLs – Maximum Residue Levels). I cibi che presentano livelli eccedenti a quelli def initi dalla legge non possono essere commercializzati nel territorio giapponese, mentre quelli che contengono residui non compresi nella lista possono essere commercializzati, purché essi siano presenti nel limite massimo di 0,01 ppm. Viale Cassiodoro (Pal. Europa)-88060 S. MARIA di CATANZARO Tel. 0961/760628 – Fax. 0961/856439 e-mail [email protected] Pagina 2 REGIONE CALABRIA Dipartimento Attività Produttive SPRINT Unità Centrale Il Ministry of Health, Labour and Welfare (MHLW) ha inoltre definito una lista di 15 prodot ti chimici, che per l’alto livello di rischio per la salute umana non possono in alcun caso essere presenti negli alimenti. Essi sono: 2,4,5- T Daminozide Amitrole Diethylstilbestrol Captafol Dimetridazole Carbadox inc luding QCA Metronidazole Chloramphe nicol Nitrofura ns Chlorpromazine Propham Coumafos/Coumaphos Ronidazole Cyhexatin and Azocyclotin Con riferimento ai controlli all’importazione, il MHLW ha previsto specifici campionamenti sui prodotti in entrata per verif icare che gli alimenti provenienti dall’estero non presentino i residui chimici e/o le sostanze vietate. A tale scopo molti importatori giapponesi richiedono dati, informazioni o documentazioni comprovanti che il prodotto sia conforme alla legge; può essere utile, pertanto, fornire al proprio importatore una descrizione dettagliata delle fasi del processo produttivo e le caratteristiche del prodotto finito, così da facilitare l’entrata delle merci in Giappone. Si fa inoltre presente che per lo sdoganamento dei prodotti latt iero-caseari è richiesta la presentazione di un certificato di analisi (Vedi sezione Documenti di accompagno alla merce) per attestare la presenza/assenza di tali sostanze nell’alimento: acido sorbico: inferiore a 3000 ppm; nitrato di potassio: Inferiore a 200 ppm; nitrato di sodio: non consentito; antibiotici: non consentiti; listeria: non consentito. DOC UMENTI DI ACCOMPAGNO ALLA MERCE Riportiamo, in questa sezione, i documenti commerciali di accompagnamento alla merce, classificati in base all’operatore commerciale che ne deve garantire la presenza (esportatore, importatore, vettore/spedizioniere). Viale Cassiodoro (Pal. Europa)-88060 S. MARIA di CATANZARO Tel. 0961/760628 – Fax. 0961/856439 e-mail [email protected] Pagina 3 REGIONE CALABRIA Dipartimento Attività Produttive SPRINT Unità Centrale DOC UMENTI A CARIC O DELL’ESPORTATORE Numero meccanografico E’ un codice alfanumerico, preceduto da una M, attribuito alle imprese che svolgono attività commerciali con l’estero, e rappresenta una specie di matricola con cui l’azienda viene individuata e riconosciuta dal Ministero del commercio internazionale. Il numero meccanografico viene rilasciato dalla Camera di Commercio territorialmente compete nte e deve essere sempre indicato sui documento utilizzati nelle operazioni con l’estero (fatture, certificati di origine, ecc.). Fattura commerciale E’ il documento che descrive il dettaglio del bene in transazione, ed è necessario per lo sdoganamento della merce. Non vi è uno specifico formato per la predisposizione della fattura commerciale, l’importante è che essa sia scritta in inglese (possono essere previste altre lingue ma non in sostituzione) e che contenga almeno i seguenti dati: numero della fattura e data; Paese di origine e porto di ingresso; denominazione completa dell’esportatore con relativa P.iva, nonché l’esatta denominazione del destinatario; natura, qualità e quantità dei prodotti oggetto della spedizione, specificando pesi e misure e numero dei colli inviati; la forma di pagamento pattuita contrattualmente; le modalità di trasporto e il riferimento all’eventuale DDT emesso; prezzo espresso nella valuta con cui sarà effettuato il pagamento, per i beni destinati alla vendita. L’omissione dei dati relativi alla quantità, a pesi e misure comporterà l’accertamento da parte delle autorità doganali con addebito dei costi al destinatario delle merci. Dichiarazione doganale di esportazione E’ un documento che costituisce la manifestazione di volontà del proprietario delle merci, o del suo rappresentante (ad esempio lo spedizioniere), di voler trasferire fuori dal territorio doganale comunitario merci di produzione comunitaria. La Dichiarazione, predisposta su particolari moduli conformi al model lo Dau-EX (Documento amministrativo unico), va presentata alla Dogana presso la quale si intende compiere l’esportazione e segue un iter che corrisponde ai vari controlli doganali, ovvero: accettazione della Dichiarazione da parte dell’Ufficio divieti; verif ica delle merci da parte di un funzionario doganale per accertare la conformità della loro natura a quanto dichiarato; dichiarazione di conformità con liquidazione e pagamento dei eventuali diritti doganali. Viale Cassiodoro (Pal. Europa)-88060 S. MARIA di CATANZARO Tel. 0961/760628 – Fax. 0961/856439 e-mail [email protected] Pagina 4 REGIONE CALABRIA Dipartimento Attività Produttive SPRINT Unità Centrale La descrizione della merce sulla Dichiarazione non deve fare riferimento alla denominazione commerciale del prodotto, ma deve riportare le voci previste dalla tariffa doganale d’uso integrata, consultabile dal sito delle dogane (vedi: Taric). Al termine di queste operazioni, all’esportatore rimarrà la copia 3 della Dichiarazione, che deve essere conservata per documentare la non imponibilità IVA dell’operazione. Packing list In Italiano “Bolla di carico” o anche “Lista dei contenuti e dei pesi”, è il documento che descrive il tipo, la natura (casse, cartoni, sacchi) ed il numero degli imballi preparati per la spedizione della merce, nonché il contenuto di ciascuno di essi. Certificato di origine E’ il documento che certifica l’origine territoriale del bene importato e può essere, facoltativamente, richiesto dall’importatore. Il certificato di origine (in giapponese Gensanchi shoumeisho) viene emesso dalla CCIAA e deve essere consegnato in originale. Certificato veterinario E’ un documento che attesta che i prodotti di origine animale importati sono commestibili, in idonee condizioni igienico-sanitarie e che non sono fonte di malattie infettive per l’uomo. Non è previsto alcun requisito per il certificato, ad eccezione che esso deve essere emanato da una competente struttura nazionale (es. ASL). L’inglese è la lingua obbligatoria mentre il giapponese è consigliato sebbene non obbligatorio. Bill of Lading In Italiano “Polizza di carico”, è il documento, in forza ad un contratto di spedizione, rappresentativo della merce, nel senso che il legittimo posse ssore di tale polizza ha il diritto di farsi consegnare la merce giunta a destinazione. Certificato di esportazione L’esportazione di prodotti agricoli soggetti alla regolamentazione comunitaria, tra i quali i formaggi, prevede il rilascio di certificati di esportazione verso i Paesi terzi allo scopo di garantire un’efficace gestione dell’organizzazione comune dei mercati agricoli. Tali certificati sono rilasciati, in via automatica, dal Ministero per il commercio internazionale e autorizzano l’operatore ad esportare la quantità di prodotto specificato entro il periodo di validità previsto dal titolo stesso. Al momento del loro rilascio viene richiesto un deposito cauzionale a garanzia dell’impegno ad esportare il prodotto indicato. Le richieste vanno inviate a Ministero del Commercio Internazionale - D.G. Politica Commerciale Div. II - Viale Boston, 25 - 00144 Roma (http://www.mincomes.it/prod_agroalim/indice.ht m). Viale Cassiodoro (Pal. Europa)-88060 S. MARIA di CATANZARO Tel. 0961/760628 – Fax. 0961/856439 e-mail [email protected] Pagina 5 REGIONE CALABRIA Dipartimento Attività Produttive SPRINT Unità Centrale DOC UMENTI A CARIC O DELL’IMPORTATORE I documenti di seguito elencati sono a carico dell’operatore estero e, pertanto, se ne fornirà una breve e sintetica descrizione. Dichiarazione doganale di importazione (Customs Import Decla ration) E' obbligatorio per lo sdoganamento e deve essere compilato dall'importatore in duplice copia. Dichiarazione di valore assoggettabile a dazio E’ il documento che contiene tutte le informazioni necessarie a calcolare il valore della merce assoggettabile a dazio ed è richiesto alla dogana per lo sdoganame nto delle merci. DOC UMENTI A CARIC O DEL VETTORE/SPEDIZIONIERE I documenti di seguito elencati sono a carico del vettore/spedizioniere e, pertanto, se ne fornirà una breve e sintetica descrizione. Air way bill In Italiano “Lettera di vettura aerea”, è il documento di trasporto non rappresentativo della merce rilasciato dal vettore aereo generalmente attraverso un Agente IATA (trasportatore). Inward Dec laration for Airc raft / Vessels E’ il documento che fornisce il dettaglio del vettore in arrivo nel Giappo ne. Deve essere compilato dal comandante del vettore e fornito immediatamente alla dogana. Manifest for Airc raft/Manifest for Vessels E’ il documento obbligatorio in possesso del vettore, comprensivo del dettaglio completo della merce caricata a bordo mezzo, dei passeggeri e dell’equipaggio. A seconda del vettore di trasporto può essere tanto aereo quanto marittimo. Tale documento viene consegnato alla dogana di arrivo della merce. CONTENUTI DELL’ETICHETTA Le informazioni obbligatorie da riportare in lingua giapponese, generalmente redatte con il supporto dell’importatore, sono: nome del prodotto; ingredienti e additivi alimentari (es. antiossidanti, conservanti, ecc.); quantità netta; Paese d’origine; metodo di conservazione; nome e indirizzo dell’importatore e del rivenditore; indirizzo del distributore (solo se non coincide con quello dell’importatore e del Viale Cassiodoro (Pal. Europa)-88060 S. MARIA di CATANZARO Tel. 0961/760628 – Fax. 0961/856439 e-mail [email protected] Pagina 6 REGIONE CALABRIA Dipartimento Attività Produttive SPRINT Unità Centrale rivenditore). Si applica ai formaggi anche la legge relativa al riciclaggio dei materiali degli imballaggi (Law for promotion of effective utilisation of resources), secondo la quale sull'etichetta e devono essere obbligatoriamente riportati i marchi giapponesi (JIS) che indicano il materiale del contenitore e dell’etichetta. Ad esempio, nel caso di una confezione in plastica con etichetta di carta, dovranno essere riprodotti i rispettivi marchi con accanto il nome della parte (es. marchio PE con dicitura “confezione” in Giapponese). E’ facoltà dell’operatore riportare sull’etichetta ulteriori informazioni relative al metodo di produzione, se convenzionale o biologico. Per avvalersi di tale tipologia di loghi l’operatore dovrà operare conformemente agli standard previsti dalla legge JAS (Japan Agricultural Standard) e dovrà essere certificato da un organismo nazionale purché riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura giapponese. In alternativa tali loghi potranno essere applicati direttamente dall’importatore, purché le merci siano accompagnate da specifica certificazione rilasciata dal Paese di o rigine ed emessa da un ente riconosciuto dalle Autorità giapponesi. Viale Cassiodoro (Pal. Europa)-88060 S. MARIA di CATANZARO Tel. 0961/760628 – Fax. 0961/856439 e-mail [email protected] Pagina 7 REGIONE CALABRIA Dipartimento Attività Produttive SPRINT Unità Centrale Specific he relative agli imballaggi Per evitare che i prodotti giungano a destinazione deteriorati è necessario utilizzare un imballaggio idoneo. Un buon imballaggio deve: proteggere la merce; essere facilmente apribile per agevolare i controlli doganali, ma al contempo prevenire manomissioni; essere poco ingombrante e, preferibilmente, cintato con opportune stringhe di metallo o plastica per evitare il furto parziale dei colli. Si tenga anche conto che un imballaggio non idoneo al mezzo di trasporto utilizzato può essere causa di esonero delle responsabilità del vettore in caso di danneggiamento durante il trasporto. E’ importante marchiare tutti i colli, al f ine di agevolare le ope razioni di identificazione in caso di smarrimento; le informazioni minime da riportare sono (vedi anche Packing list): nome dell’esportatore, nome del cliente estero, luogo di destinazione delle merci, porto di spedizione, peso lordo e/o netto, numerazione dei colli, Paesi di origine (Made in Italy). Gli imballaggi di legno sono assoggettati a specifiche norme di fumigazione stabilite dalla International Plant Protection Convention (IPPC) del 15 marzo 2002; tale Convenzione richiede l’obbligo della marchiat ura fitosanitaria IPCC/FAO sugli imballaggi di legno e la loro fumigazione. I costi relativi a tale procedura sono interamente a carico dell’esportatore. Con riferimento ai controlli all’importazione, il MHLW ha previsto specifici campionamenti sui prodott i in entrata per verificare che gli alimenti provenienti dall’estero non presentino i residui chimici e/o le sostanze vietate. A tale scopo molti importatori giapponesi richiedono dati, informazioni o documentazioni comprovanti che il prodotto sia conforme alla legge; può essere utile, pertanto, fornire al proprio importatore una descrizione dettagliata delle fasi del processo produttivo e le caratteristiche del prodotto finito, così da facilitare l’entrata delle merci in Giappone. Si fa inoltre presente c he per lo sdoganamento del prodotto è richiesta la presentazione di un certificato di analisi (Vedi sezione Documenti di accompagno alla merce) per attestare l’assenza di tali sostanze nell’alimento: BHA (Butilidrossianisolo); BHT (Butilidrossitoluolo). Si applica anche all’olio extravergine di oliva la legge relativa al riciclaggio dei materiali degli imballaggi (Law for promotion of effective utilisation of resources), secondo la quale sull'etichetta o sul contenitore del prodotto devono essere obbligatoriamente riportati i marchi giapponesi (JIS) che indicano il materiale del tappo, del contenitore e dell’etichetta. Ad esempio, nel caso di una bottiglia di alluminio, col tappo di plastica e l’etichetta di carta, dovranno essere riprodotti i rispettivi ma rchi con accanto il nome della parte (es. marchio dell’alluminio con dicitura “bottiglia” in Giapponese). È consigliabile che le bottiglie siano trasparenti e incolori, per incontrare meno difficoltà riguardo al riciclaggio. Viale Cassiodoro (Pal. Europa)-88060 S. MARIA di CATANZARO Tel. 0961/760628 – Fax. 0961/856439 e-mail [email protected] Pagina 8 REGIONE CALABRIA Dipartimento Attività Produttive SPRINT Unità Centrale A seguito dei problemi di BSE in alcuni Paesi dell’Europa, le Autorità giapponesi hanno vietato l’importazione dei salumi insaccati con budelli naturali di carne bovina provenienti da tutti i Paesi dell’Unione Europea, compresi quelli certificati BSE Free. Per evitare rallentame nti molte aziende italiane hanno adottato soluzioni alternative per poter continuare ad esportare in Giappone (es. utilizzo di un budello fatto di carta naturale, prodotti sottovuoto, ecc.). Si ricorda, infine, che l’esportazione di salumi in Giappone è regolata da una serie di normative emanate dal Ministero della Sanità italiano in accordo con il Ministry of Agricolture, Forest and Fishery giapponese (MAFF). In particolare, secondo tali accordi, possono esportare prodotti a base di carne solo gli stabili menti riconosciuti dal Ministero della salute nipponico. Gli stabilimenti interessati ad ottenere tale riconoscimento devono contattare il Ministero della Salute, Direzione Alimenti e Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria (tel.:06-5994-3382, fax:06-5994-3555) che fornirà indicazioni sulla procedura da seguire. LISTA DEI PRINC IPALI IMPORTATORI Nihon Shurui Hanbai Co., Ltd. 2-2-1 Yaesu, Chuo-ku, Tokyo 104-0028 Tel 03-3273-1751 Fax 03-3242-0457 Kikkoman Corporation 2-1-1 Nishi-shinbashi, Minato-ku, Tokyo 105-8428 Tel 03-5521-5131 Fax 03-5521-5369 Mottox Inc. 1-9-10, Kosakahon-Machi Higashiosaka-shi, OSAKA 577-0802 Tel 06-6723-3131 Fax 06-6723-3140 ASH Trading Inc. 6-7-7 Sotokanda, Chiyoda-ku, Tokyo Tel 03-5812-6488 Fax 03-5812-6976 Bond & Co., Ltd. 1-1-4 Shimagamicho, Kobe, Hyogo Tel 078-671-6001 Fax 078-651-6614 Nippon Liquor Ltd. Frointo Mita Building, 2-14-5, Mita Minato-ku, Tokyo 105-0014 Viale Cassiodoro (Pal. Europa)-88060 S. MARIA di CATANZARO Tel. 0961/760628 – Fax. 0961/856439 e-mail [email protected] Pagina 9 REGIONE CALABRIA Dipartimento Attività Produttive SPRINT Unità Centrale Tel 03-3453-2201 Fax 03-3453-2209 Chubu Trading Co., Ltd. Hattan 79, Kataba, Shikatsu-cho Nishikasugai-Gun, Aichi 481-0002 Tel 0568-24-1331 Fax 0568-24-1677 Yamaya Corp. Sompo Japan Sendai Bldg 9 F., 3-7-35 Tsutsujigaoka Miyagino-ku, Sendai-shi, Miyagi 983-0852 Tel 022-742-3111 Fax 022-742-3100 Tomoe Wines & Spirits Co., Ltd. 2nd Maruzen building, 3-9-2, Nihonbashi Chuo-ku, Tokyo 103-0027 Tel 03-3271-7890 Fax 03-3517-5661 Inaba Co., Ltd. 5-228, Ematsu, Nakagawa-ku Nagoya-shi, Aichi-ken 454-0954 Tel 052-301-1441 Fax 052-301-1701 Hakutsuru Sake Brew ing Co., Ltd. 4-5-5, Sumiyoshi Minami-Machi Higashinada-ku Kobe-shi, Hyogo 658-0041 Tel 078-822-8901 Fax 078-822-1456 Shosan Shoji Co., Ltd. Shosan Shoji building, 1-9-3, Itabashi Itabashi-ku, Tokyo 173-8580 Tel 03-3579-7272 Fax 03-3579-7411 Viale Cassiodoro (Pal. Europa)-88060 S. MARIA di CATANZARO Tel. 0961/760628 – Fax. 0961/856439 e-mail [email protected] Pagina 10