1526gm_Grappa, kobiety i spiew_IT

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Grappa, donne e canto
http://winobezgranic.blogspot.it/2014/06/grappa-kobiety-i-spiew.html
Chi ha conosciuto le donne della famiglia Nonino - capisce bene il proverbio: "Dove il diavolo non
riesce, ci arriva la donna". Le tre sorelle: Cristina, Antonella ed Elisabetta sono figlie di Giannola e
Benito Nonino - una famiglia italiana che da tre generazioni produce l'eccezionale Grappa Nonino
(una forte acquavite di altissima qualità ottenuta da uva).
I polacchi e i russi hanno la vodka da grano e frumento (a mio parere, probabilmente la migliore
nel mondo), i messicani bevono la tequila, i brasiliani il rum, i francesi amano il cognac e il
calvados, mentre gli italiani fanno la grappa. E' una specie di "brandy" da mosto di uve fresche. La
si beve alla fine di un pasto italiano abbondante, composto da un antipasto, un primo e un secondo
e un contorno, di solito di verdure, più un dessert e un caffè espresso, per facilitare la digestione.
Durante il pasto si beve ovviamente vino, iniziando dal prosecco e continuando con il bianco o il
rosso, a seconda del cibo.
Dal distillato fatto in casa alla regina delle grappe da dessert
La famiglia Nonino, che dal 1897 distilla l'acquavite ("acqua della salute" è un altro antico nome del
forte distillato di uva) è conosciuta in quasi tutto il mondo come "The Grappa Dinasty". La loro
società relativamente piccola (impiega circa 30 persone, e alcune di loro solo stagionalmente) ha
la sua sede a Percoto, vicino Udine, nella regione Friuli Venezia Giulia. All'inizio, gli antenati
Nonino producevano un semplice distillato che, da una botte itinerante, veniva venduto agli operai
che all'alba si recavano al lavoro. Questa zona d'Italia durante l'inverno ha un clima simile al
nostro, quindi non è sorprendente che, durante in una gelida mattinata, si preferisca bere un
bicchierino al posto del cappuccino. In ogni caso sembra che la grappa bevuta con moderazione
faccia bene alla salute (forse da ciò deriva il nostro "na zdrowie = alla salute"), riscaldando e
proteggendo il nostro organismo.
Per trasformare un semplice distillato (alcuni conoscono bene il suo odore e sapore) in Regina
internazionale delle "grappe da dessert" è stata determinante una donna: la mamma Giannola
Nonino. Per lei, ogni difficoltà e ogni ostacolo sono un trampolino di lancio verso il successo.
A lei è venuta l'idea di avviare la distillazione di alcol da un solo tipo di vitigno. Così è nata la
Grappa Monovitigno. La prima è stata la ormai famosa Grappa Cru Monovitigno Picolit, distillata
nel 1973.
"Quando hanno iniziato a colare le prime gocce, le ho raccolte nelle mie mani. Cristina, Antonella
ed Elisabetta erano aggrappate alla mia gonna e si aggrovigliavano attorno ai miei piedi. Ho
sentito nuovamente l'odore di mele e acacia della mia infanzia. Allora ho detto, anzi ho urlato a mio
marito: <<Benito, ci è andata bene!>> "- A tutt’oggi Giannola e le sue figlie ricordano ancora quel
giorno.
Quarant'anni fa, la piccola, trasparente bottiglietta in vetro soffiato - che conteneva un nettare
limpido come una lacrima, distillato da uve particolarmente gustose e minute del vitigno Picolit costava 156 dollari. Per un bicchierino servito al termine di una cena raffinata si doveva pagare 15
dollari. Si trattava veramente di una bevanda preziosa! Così preziosa che la società Nonino
all'inizio ha avuto difficoltà nell'inserirla sul mercato. Giannola, però, non si perse d'animo e, invece
di vendere la loro "acqua di vita" a prezzo d'oro, ha cominciato a regalarla. Così la Grappa Cru
Monovitigno Picolit è giunta, tra gli altri, nelle mani di Marcello Mastroianni, che ne divenne
estimatore e miglior sponsor e, successivamente, grande amico della famiglia. Il noto attore
italiano li ha visitati più volte a Percoto, dove ha ballato e cantato con Giannola non in una sola
occasione.
Oggi, un terzo della produzione annuale della società Nonino (700-800 litri di grappa a seconda del
raccolto) è costituito da eccellenti acquaviti di tipo Monovitigno, distillati da uve fresche dei vitigni
regionali Picolit, Refosco, Verduzzo, Fragolino. La società, a conduzione familiare, fattura
13.000.000 € l'anno. Metà della produzione viene venduta all'estero, ed i più grandi estimatori della
Grappa Nonino sono gli americani ed i tedeschi.
Cultura con la grappa
Giannola e Benito Nonino nel 1962
"Il nostro primo obiettivo in un'epoca in cui l'attività a scopo di lucro costituisce la misura di ogni
successo, non è stato mai solo fare soldi, ma investire continuamente per migliorare la qualità del
nostro lavoro e dei nostri prodotti, per produrre la miglior grappa del mondo, rispettando e
valorizzando la nostra terra e la nostra cultura"- queste parole di Giannola, che sono il motto della
famiglia Nonino, caratterizzano lo spirito migliore delle società italiane a conduzione familiare.
E proprio con questo spirito, nel 1975, essi hanno fondato il Premio Nonino Risit d’Âur per salvare
gli antichi vitigni che già nei secoli scorsi crescevano in Friuli Venezia Giulia. Due anni dopo è nato
il Premio Nonino, assegnato agli scrittori, ai poeti, ai registi, ai giornalisti che esaltano l'ethos
contadino-rurale. Da allora, a Percoto, i grandi del mondo della cultura vengono festeggiati. Tra i
vincitori del Premio Nonino (eletti da un'apposita giuria presieduta da Claudio Magris – ndr il
Presidente della Giuria è V.S. Naipaul) vanno menzionati: Leonardo Sciascia, Jorge Amado,
Claude Lèvi-Strauss, Rigoberta Menchú Tum, Claudio Abbado, Ermanno Olmi, Giorgio Bocca,
Tonino Guerra, Emanuel Le Roy Ladurie, Henry Roth, Léopold Sédar Senghor, António Lobo
Antunes e molti altri.
Per invitare Jorge Amado in Italia, Giannola ha afferrato il telefono nel bel mezzo della notte e ha
chiamato la casa dello scrittore brasiliano senza conoscere il portoghese. Come al solito è stata
fortunata - la moglie dello scrittore ha parlato in uno dei dialetti italiani e si sono capite. Per
convincere Lévi-Strauss a venire personalmente a Percoto, la signora Nonino si è recata a Parigi e
ha concordato un appuntamento con sua moglie per il pranzo, portando con sé la sua grappa
preziosa. Anche Sciascia lo ha chiamato a tarda notte. Per ospitare Léopold Sédar, Giannola è
apparsa con una bottiglia presso l'Ambasciata del Senegal, quando il presidente era in visita
ufficiale in Italia.
Dove il diavolo non riesce, ci arriva la donna - preferibilmente con una bottiglia di grappa ... Basta
dire che Giannola Nonino è riuscita ad organizzare una degustazione delle sue grappe perfino
nella prestigiosa sede di Bulgari.
Lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia è diventato amico della famiglia Nonino e molte volte è
stato nella loro casa, dove ha anche scritto il suo ultimo romanzo "Il Cavaliere e la Morte". I Nonino
hanno anche un legame con la Polonia. Jerzy Grotowski andava trovarli in occasione dei suoi
viaggi italiani. Lévi-Strauss ha scritto di aver fatto molti viaggi, ma quello verso Percoto gli
sembrava il più esotico...
Premio Nonino 2014
Ad una donna è adatta la grappa?
Tre figlie: Cristina, Antonella ed Elisabetta hanno ereditato tutto dalla madre - la bellezza, la grazia,
la passione e soprattutto il temperamento e il dono della persuasione. Nella famiglia Nonino, il
mago della distillazione è il padre - Benito. In assenza di eredi maschi, la difficile arte di fare una
buona grappa se l'è assunta Cristina. Ella ora sovrintende alla raccolta, al lavoro degli operai nella
vigna e aiuta il padre nella distillazione. Antonella si occupa di marketing e di PR. Ad Elisabetta è
toccato il commercio estero - in particolare con gli Stati Uniti, dove vi sono molti clienti. Tre esili
donnine che sembrano principesse uscite da qualche fiaba. In realtà, esse sono vere "terroriste"
dell'entusiasmo, della volontà e della qualità del lavoro.
La storia della famiglia Nonino non è solo un grande successo commerciale della migliore "grappa
italiana da dessert", ma è anche una storia di emancipazione delle donne italiane che non stanno
più a casa, ma che in tutti i settori competono con gli uomini, e perfino li superano, occupandosi
anche dell'educazione dei figli.
Una donna con un bicchiere in mano evoca sempre sentimenti contrastanti, soprattutto negli
italiani. Ma è anche, come una sigaretta, un segno di emancipazione, naturalmente se la donna
beve con moderazione e preferibilmente le acquaviti cosi buone come la Grappa Nonino. Molte
italiane del Nord, che lavorano e dirigono le proprie aziende, si incontrano dopo il lavoro per un
drink e per fare due chiacchiere, come le note protagoniste newyorchesi di Sex and the City.
E in quelle occasioni sono indispensabili i Cockails Nonino con fantasiosi nomi e ingredienti:
Passion Nonino (ad es. Grappa Nonino Cru Monovitigno Fragolino, white Cinzano, Aperol, passion
fruit juice, rose syrup), Nonino Cool, Nonino Secret, Black Vino, Nonino Ginger, Dreaming Nonino,
Sophisticated Lady, Nonino Sisters, Nonino Sweet Sensation, Grapinha, Nonino Libre, Negronino,
Nonino Frozen, Sigaro Nonino, The Reanimator (estremamente popolare nei migliori ristoranti di
New York) e altri.
Nonino Frozen (Amaro Nonino Quintessentia, soda, acqua, lime,zucchero, fogliedi menta)
Naturalmente per la grappa, come per il business, serve la testa... :)
Agnieszka Zakrzewicz