Elezioni a Genk - Partito della Rifondazione Comunista

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Elezioni a Genk - Partito della Rifondazione Comunista
Speciale Elezioni
Elezioni a Genk
a cura di Pietro Lunetto
Due compagni si sono candidati
per il prossimo turno delle
amministrative
nella
lista
chiamata
PVDA+
a
Genk.
Questa è la lista del Partito del
Lavoro del Belgio allargata a
degli indipendenti di sinistra ed
associazioni. I candidati sono
Letizia Puzzello e Gianmario
Monachesi. La prima domanda
è un piuttosto scontata ma
necessaria: perché vi siete
candidati alle elezioni e
perché proprio nelle liste del
PVDA+? Gianmario: io stavo
prima nelle fila del PS delle
Fiandre. Stufo della deriva
liberista e centrista ne sono
uscito insieme ad altri compagni
che hanno poi formato il
movimento “Rood!”. Una delle
idee di fondo del movimento è
quello di riunire tutta la sinistra
in un fronte comune contro le
politiche neoliberiste. Quando il
PVDA mi ha proposto la can­
didatura, abbiamo discusso di
questo aspetto e anche loro si
sono trovati d’accordo su questa
posizione. Tanto è vero che
nelle liste del PDVA+ ci sono
molti pezzi di sinistra esterni al
PVDA. Letizia: da qualche anno
mi sono avvicinata al PVDA
perché in questo partito ho
trovato molte delle risposte alle
domande che mi sono posta per
capire cosa succede intorno a
me. Un partito che fa realmente
delle cose che servono ai
cittadini a partire dalla Maison
Medicale. Uno dei “motti” che
abbiamo tra i giovani del PVDA
è che il mondo lo devi comin­
ciare a cambiare intorno a te.
Quindi cominciare dal comune in
cui vivo candidandomi alle ele­
zioni mi è sembrato coerente
con questa visione e ho ac­
cettato. Quali sono i principali
problemi di Genk oggi?
Soffermiamoci su alcune delle
tematiche
più
rilevanti:
inquinamento e alloggi sociali.
Oggi a Genk esiste un serio
problema di inquinamento cau­
sato dalle acciaierie. Anche
grazie agli interventi del PDVA,
di recente sono state effettuate
delle modifiche che hanno mi­
gliorato la situazione. Nel frat­
tempo gli inquinanti, tra cui i
metalli pesanti, si sono dispersi
sul tutto il territorio di Genk e
non solo vicino all’ acciaieria. Da
sempre una delle battaglie del
PDVA è quella di effettuare una
ricerca
epidemiologica
per
capire quali danni questo in­
quinamento sta procurando e
quali sono i soggetti più colpiti.
Il consigliere comunale del
PDVA uscente, che è un medico,
dopo anni di battaglie è riuscito
anche ad ottenere il sostegno
dell’ordine dei medici a questa
proposta.
L’attuale
sindaco,
dopo anni di orecchie da
mercante, dice di essere d’ac­
cordo ma la questione adesso è
ferma sul tipo di analisi da
effettuare.
Il PDVA propone un metodo
semplice, veloce e poco costoso
in modo da ottenere velo­
cemente i risultati mentre
l’attuale sindaco punta, stra­
namente, ad un metodo molto
più costoso. E non si riesce a
sboccare la situazione. Oggi
l’offerta di alloggi sociali a Genk
è bassa o inesistente, di scarsa
qualità e la gestione non è per
niente efficiente.
L’esempio dell‘ultimo inverno,
dove in alcune di queste case le
temperature interne erano in­
feriori ai 10 gradi,
Il simbolo della lista del PVDA+ a Genk
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I candidati
Letizia Puzzello figlia di
Quinto uno dei fondatori di
Rifondazione Comunista in
Belgio nel lontano 1998.
Letizia si trova alla posizione
7 della lista del PVDA+.
[email protected]
Gianmario Monachesi
Questa lista vuole affrontare i
problemi reali di Genk. Per
cominciare quartieri più
vivibili e a misura d'uomo.
Gianmario si trova al numero
37 della lista PVDA+.
[email protected]
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Genk
Genk è situata nella
zona fiamminga del
Belgio a circa 90Km ad
est di Bruxelles. Conta
circa 63000 abitanti di
cui 1/3 stranieri e di
questi circa 9000 sono
di origine italiana.
Genk
è
stato
un
grande centro mine­
rario fino alla metà
degli anni ‘80 ed ha
mantenuto
parzial­
mente la sua voca­
zione industriale, suc­
cessivamente avendo
sul suo territorio un
impianto
siderurgico
ed una fabbrica Ford.
A
questo
si
deve
aggiungere il notevole
sviluppo
avvenuto
negli ultimi anni di una
economia basata sul
terziario commerciale.
Le teste di lista del
PVDA+ a Genk
Speciale elezioni
ha convinto l’amministrazione ad
abbatterne alcune ma il tutto sta
avvenendo senza un programma
complessivo di riqualificazione.
Noi proponiamo di aumentare
considerevolmente l’offerta di
alloggi sociali di qualità in modo
da renderle disponibili anche alle
giovani generazioni che oggi ne
sono escluse. In altre parole
bisogna non solo realizzare più
alloggi sociali e di buona qualità
ma
anche
democratizzarne
l’accesso e la gestione. Grazie
alle ultime mobilitazioni pro­
mosse dal PVDA qualcosa si sta
muovendo ma molto resta da
fare.
Dove avete intenzione di
prendere le risorse?
Per cominciare noi non avremmo
speso 1.2 milioni di euro per
realizzare una soap opera a
scopo pubblicitario come ha
fatto l’attuale amministrazione.
La spesa sociale deve essere
una priorità, eliminando le spese
assurde come quelle appena
menzionate. Ti faccio un altro
esempio: Genk ha una rete di
centri giovanili a servizio di
minori a rischio molto estesa. Un
centro per ogni quartiere.
Fino a qualche anno fa funzio­
navano bene. Le attività erano
molte e di qualità.
Ad un certo punto, con la scusa
di centralizzare i servizi per fare
economie, il personale è dimi­
nuito ed hanno deciso di co­
struire un grande centro gio­
vanile in centro.
Per carità molto bello e fun­
zionale, ma l’effetto è stato
quello di diminuire i servizi
periferici, dove servono di più.
Noi pensiamo che questi centri
vadano gestiti dal Comune in
stretta collaborazione con i
gruppi giovanili.
Sarebbe un modo semplice,
efficace e democratico di gestire
questi spazi. In un contesto
dove il tasso di scolarizzazione è
il più basso delle Fiandre, anche
la scuola deve essere gestita in
Genk
maniera diversa. Vanno coinvolti
di più i
genitori. Vanno
abbattute le barriere culturali
che provocano il loro scarso
coinvolgimento soprattutto quelli
delle comunità migranti.
Adesso parliamo della situa­
zione della comunità italiana
a Genk. La comunità italiana
non è fortemente integrata,
almeno nella sua totalità ed è
molto divisa tra sinistra e cen­
tro­destra.
Esistono conflitti particolari
tra le comunità straniere?
A parte uno strascico di
razzismo da parte dei belgi nei
confronti di tutti gli emigrati
(anche se molto meno che in
passato) esiste un razzismo di
fondo tra le varie comunità
emigranti. Non si riesce a far
comprendere a molti che alcune
problematiche sono comuni e
che, mettendo da parte certi
atteggiamenti, potremmo avere
più potere contrattuale nei
confronti delle istituzioni.
E la situazione dei giovani?
Pessima. La maggioranza dei
giovani non ha interesse per la
politica e per la realtà che li
circonda.
C’è molto individualismo.
Esistono poche associazioni e
non ci sono strutture per lo
svago. Un disastro insomma.
Voi
come
cercate
di
intervenire in questa situa­
zione?
E’
molto
difficile
ma
cerchiamo almeno di far
partire il dibattito sulla scuola,
che ci dovrebbe toccare tutti
da vicino. La struttura della
scuola qui è rimasta molto
classista.
Le scuole tecniche, che sono
frequentate di solito da alunni
provenienti da famiglie meno
abbienti, danno una pre­
parazione peggiore delle altre.
E questo deve essere cam­
biato. Perché è dalla scuola
che bisogna partire per mi­
gliorare il nostro futuro.
Tutte le notizie sulla lista del PVDA+ di Genk e
sulle loro iniziative li trovate su
www.genk.pvdaplus.be