Notiziario della comunità parrocchiale di Zanica
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Notiziario della comunità parrocchiale di Zanica
La voce Notiziario della comunità parrocchiale di Zanica La vita non è tutta bianco e nero Orari delle Sante Messe Lunedì 7.00 Scuola Materna Martedì Mercoledì 9.00* Parrocchia 17,30 18.00 Parrocchia Parrocchia Capannelle Parrocchia Parrocchia** Parrocchia Giovedì Venerdì Capannelle Parrocchia Sabato Capannelle Parrocchia Parrocchia Parrocchia Parrocchia * Celebrazione delle Lodi mattutine - A seguire Santa Messa ** La celebrazione è posticipata alle ore 7.45 Domenica e festivi In parrocchia: Ore 18.00 (vigilia) - 7.00 - 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00 Alle Capannelle: Ore 17.30 (vigilia) - 10.00 Al Padergnone: Ore 9.00 LA VOCE Notiziario della comunità parrocchiale di Zanica Anno 11 - N° 1 Quaresima 2013 Direttore responsabile: Alberto Mascheretti Redazione: Alberto Mascheretti Ennio Locatelli Fabrizio Colombelli Mattia Magoni Marco Bassi Valeria Ubbiali Veronica Casanova Impaginazione e grafica: Andrea Chimeri Ciclostilato in proprio http://www.parrocchiazanica.it VISITE GUIDATE AL MUSEO PARROCCHIALE OSSERVARE L’OPERA DEL PASSATO PER LEGGERE I SENTIMENTI E I DESIDERI DI CHI CI HA PRECEDUTO Gli accompagnatori del gruppo ZanicArteStoria, in collaborazione con la Parrocchia si rendono disponibili per visite guidate previo accordo con la Direzione del museo. NUMERI TELEFONICI UTILI Don Alberto Casa Parrocchiale 035.671.029 Don Mattia Abitazione 035.305.89.53 Don Pietro Abitazione 035.675.063 Reverende Suore Scuola Materna 035.671.107 Segreteria Bar Oratorio 035.670.558 EDITORIALE Elezioni 2013 Quale coraggio oggi ci vuole per andare a votare? Non ho dubbi: un coraggio da cristiani. “L’uomo moderno è un novello Icaro che continua a volare sempre più in alto alla ricerca della felicità, senza rendersi conto che le sue ali sono fatte di cera” Benedetto XVI “I partiti sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contradditori, talvolta anche loschi comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune”. Enrico Berlinguer Sommario EDITORIALE ELEZIONI 2013 COSTRUIAMO INSIEME IL VOLTO DI CRISTO QUARESIMA 2013 IO CREDO IN GESU’ CRISTO …IN UNA TOMBA APERTA ANAGRAFE IL TRIDUO DEI MORTI SUOR MARIA SECONDO LIBRO DEI MACCABEI IL CORAGGIO DI RITORNARE AD ESSERE LIEVITO MONACO DI BAVIERA CAPODANNO 3, 2, 1… E VIA SI PARTE!! FEBBRAIO 2013 CALENDARIO MARZO 2013 CALENDARIO CAMPONEVE 2012 FESTA DEL CIAO: UNA GIORNATA IN FAMIGLIA SETTIMANA DON BOSCO PROGRAMMA CARNEVALE 2013 RENDICONTO ECONOMICO 2012 Quale coraggio oggi ci vuole per andare a votare? 1 3 4 4 5 6 8 10 11 12 13 14 15 16 17 19 20 21 La Vita non è tutta «bianco e nero» Ci accorgiamo benissimo della mentalità di “casa nostra”, quella tutta italiana che tanto ci piace e tanto è conosciuta fuori dai confini nazionali; lo sappiamo benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle Istituzioni, delle sopraffazioni, dei favoritismi, dei rapporti clientelari, delle discriminazioni. Tutto è lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. Ogni “operazione” è in funzione dell’interesse del clan, del partito, della protezione dei “miei affari”. E, allora, ciascuno di noi è sotto ricatto. Abbiamo ricevuto vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti tramite “concessioni”) e speriamo di riceverne ancora o temiamo di non riceverne più. Oggi, invasi per l’ennesima volta da ondate di confusione, di grida scomposte, di appelli e proteste, unite alla paura del venir meno del lavoro e di ciò che esso comporta, abbiamo da dover scegliere tra il “mio assolutamente” e il “nostro parzialmente”, tra “l’io” e il “tutti noi”, tra i “nostri interessi” e “il bene comune”. Esemplificando: tra l’aumento delle tasse e l’aumento del debito pubblico, cosa scegliereste? 1 Io non ho dubbi, l’aumento del debito pubblico. Tanto, chi se ne fr…! Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi, a cominciare dai propri. Se questi elementi non ci sono, l’operazione non può riuscire. Il Card. Martini (in “Sto alla porta”), per “contrastare la cultura della protesta, del mugugno, dell’impotenza, della disillusione, della depressione, della rivalsa, dell’autoconsolazione, della chiusura in se stessi a doppia mandata”, ricorda che “è stato detto negli anni scorsi che bisognava passare da una stagione dei diritti a una dei doveri» e che questo «è il momento delle responsabilità, ma spesso chi ha responsabilità politiche è schiavo del consenso sociale, non invece un ‘ministro’, cioè un saggio ‘servitorÈ preoccupato del bene di tutti”. Non ho dubbi: un coraggio da cristiani. “Portare nell’impegno politico le vostre motivazioni spirituali, morali, sociali, il vostro senso del bene comune, il vostro attaccamento ai principi e valori della Costituzione e alle istituzioni repubblicane. Portate, nel tempo dell’incertezza, il vostro anelito di certezza”. Giorgio Napolitano Il bene comune non è una teoria, non è uno schieramento a priori, cioè non si percepisce se non da chi è concretamente impegnato con la realtà. Seduti al bar o davanti alla tv il bene comune non esiste. C’è solo il “mal comune, mezzo gaudio”. Il bene comune è inteso a partire dalla persona umana. Infatti: -se la persona è vista come un puro individuo, il bene comune diventa la semplice somma dei beni particolari dei singoli, basta che ognuno sia lasciato libero di intraprendere i propri in- 2 teressi particolari e ne risulterà automaticamente un equilibrio armonico del mercato e della società secondo giustizia, ossia ne risulterà il bene comune. (cultura liberale); -se, invece, la persona viene superata e pressoché annullata dalla società, il bene comune diventa una realtà totalmente indipendente dal bene delle singole persone, riducendosi al bene della società e diventando bene per le singole persone nella misura in cui questo è vantaggioso per la società intera, un bene comune garantito dall’alto e che si realizza senza la partecipazione responsabile di tutti (cultura di ispirazione statalistica e autoritaria); - se si vede la persona umana come realtà autonoma e concreta, ma insieme intrinsecamente aperta alla socialità, il bene comune -definito come sopra- non riguarda solo la singola persona né solo la società, ma e l’una e l’altra e, comunque, si risolve sempre, sia pure per via indiretta e mediata, in un bene reale per tutti i membri della società stessa (concezione cristiana). Le prime due posizioni - e quante sono ad esse assimilabili - non sono accettabili perché eliminano dalla nozione di bene comune quella di “bene morale”, ne fanno qualcosa di garantito a partire da meccanismi impersonali, qualcosa di indifferente ai valori e, peccando di irrealismo, sognano una società perfettamente funzionante in cui ci sia il bene comune senza che, per raggiungerlo, ci sia bisogno che gli uomini siano buoni. Il bene comune inizia sempre come una decisione personale, come un sacrificio nascosto. Parafrasando potremmo dire “quando devi decidere del bene di tutti, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” Mt 6,6. Questo è il primo apporto operativo di ognuno di noi, al di là dello stupirsi e dello scandalizzarsi. Ecco perché Oggi per andare a votare ci vuole un coraggio da cristiani! Don Mario La Voce » Quaresima COSTRUIAMO INSIEME IL VOLTO DI CRISTO Nel Programma parrocchiale della nostra parrocchia ci siamo posti una meta che abbiamo così definito: “Dove stiamo andando?… Una vita fraterna nella fede.” Ci siamo impegnati ad aver cura delle modalità con le quali operiamo e a privilegiare e rafforzare tutte le iniziative che mettono in relazione, che favoriscono unità, che testimoniano rapporti veri ispirati soprattutto alle indicazioni evangeliche. Detto così sembra una cosa scontata, ma in realtà non lo è. Anzi forse è proprio la cosa più difficile e faticosa da fare, perché convertire il cuore e le abitudini ad un senso più vero e attento agli altri e alla fede che abbiamo in Gesù non è certo facile. Fintanto che ognuno ha il suo pezzetto di spazio e di azione tutto va bene, ma quando si tratta di mettersi insieme, di studiare modalità condivise, di fare spazio ad attività che sono ritenute più opportune allora le cose diventano problematiche. Un impegno da assolvere da qui alla fine dell’anno pastorale (giugno-luglio) sarà lo studio delle modalità più opportune per coinvolgere l’intera comunità circa la formazione del Consiglio Pastorale Parrocchiale, un organismo attraverso il quale si evidenzia in modo ancora più calzante la collaborazione tra sacerdoti e laici nell’individuare il cam- La Vita non è tutta «bianco e nero» mino più opportuno per l’intera comunità parrocchiale, affinchè l’azione pastorale non sia una sorta di slalom tra le varie esigenze dei gruppi, ma si evidenzi come queste possano essere al servizio delle esigenze pastorali dell’intera comunità. In un mondo che cambia in modo veloce, noi non possiamo continuare con una pastorale di “conservazione”. È necessario trovare, cercare modalità nuove per annunciare il Vangelo, non perché il nuovo sia migliore di quanto fatto fin ora - solo per il fatto che è nuovo - ma per rispondere ad esigenze mutate. Solo per fare un esempio: celebriamo la festa del patrono S. Nicolò con due Messe solenni, una al mattino nella quale si invitano i preti della parrocchia o che hanno prestato servizio, una alla sera preceduta dalla processione che dovrebbe esprimere la partecipazione della comunità cristiana e della comunità civile o almeno della sua rappresentanza. L’intenzione è buona! Ma i preti, oberati da impegni, non garantiscono la loro presenza il mattino, le persone presenti all’Eucarestia sono quelle che vi partecipano ordinariamente. Alla sera la processione, partecipata da un esiguo numero di persone, senza nessuna rappresentanza della società civile e delle Associazioni, passa attraverso l’indifferenza quasi totale e alla Messa c’è una timida partecipazione. Non sarebbe opportuno concentrare la solennità nella Messa alla sera e darle risalto con una partecipazione corale al nostro essere comunità che si stringe intorno al suo Patrono? Anche la scelta di proporre un cammino di formazione unitario, concentrato nei tempi forti dell’anno liturgico va in questa direzione: un unico tema comune a tutti - adulti, adolescenti, ragazzi - e proposto con modalità diverse. Per fare un altro esempio che spalma la responsabilità in egual misura: nell’ambito dell’oratorio quanto l’attività formativa è tenuta in considerazione dall’attività sportiva e viceversa? A volte si ha l’impressione di essere come “separati in casa”: ognuno persegue il suo scopo con il risultato che tutto rimane molto slegato e non è certo a beneficio dei ragazzi. Tanti potrebbero essere gli esempi, ma quello che mi interessa è che si capisca cosa vuol dire camminare insieme, essere una comunità in ambito liturgico, catechistico, caritativo, sociale. Il vostro parroco Don Alberto 3 QUARESIMA 2013 IO CREDO IN GESU’ CRISTO …IN UNA TOMBA APERTA La quaresima ovvero “tempo propizio”, “occasione di conversione”, “ingresso nella vita buona del Vangelo” “preparazione alla Pasqua” sono tutte definizioni che contribuiscono a rendere chiaro il senso di questi quaranta giorni nei quali ogni cristiano è chiamato ad una vita spirituale più intensa perché nel quotidiano siano più evidenti i segni dell’appartenenza a Cristo. Inizia con il Mercoledì delle Ceneri, un giorno eminentemente penitenziale. Con l’austero gesto dell’Imposizione delle Ceneri sul capo - vissuto nel digiuno e nella decisione di dare spazio alla preghiera e alla Parola di Dio - il cristiano dichiara la sua condizione di fragilità, confessa i suoi sconsiderati allontanamenti dall’amore di Dio e decide il ritorno al Signore della vita. Un ritorno che non si limita ad alcune pratiche di pietà ma che coinvolge il cuore e la vita tutta così come chiede il Signore attraverso la voce del profeta Isaia: “Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova». (Is 1,16-17). Parole forti che, nella storia di oggi, sentiamo di condividere guardando il malcostume che dilaga ma che, con troppa facilità, applichiamo solo agli altri. La quaresima non è il tempo per accusarci a vicenda, è piuttosto il tempo nel quale Dio chiama ognuno a riprendere la pratica del bene. La Cenere ha una forte valenza simbolica, da una parte dice l’inconsistenza delle cose per le quali spesso sacrifichiamo la vita con il rischio di rimanere vuoti, dall’altra la Cenere è il luogo dal quale può rinascere vita nuova: sul disastro passato è possibile un nuovo inizio, così dice il Signore “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.” (Mt 11,28). Siccome si tratta di convertire la vita e non di una parentesi impegnata tra un prima e un dopo che rimangono invariati, la chiesa propone alcuni esercizi che possono diventare uno stile che ci accompagna e che allena la mente, il cuore, la volontà nello scegliere e nel praticare il Bene: il digiuno, la preghiera, l’ascolto della parola di Dio, la carità. Ognuno di noi può scegliere la modalità e l’intensità che ritiene opportuna per sé. 4 La Voce » Quaresima Come comunità, abbiamo scelto di continuare la nostra riflessione sul CREDO, il contenuto della nostra fede, con questo slogan: CREDO IN GESU’ CRISTO… IN UNA TOMBA APERTA. In Avvento abbiamo affrontato il tema con i Cenacoli familiari, la comunità è stata accolta nelle famiglie e le famiglie sono diventate una piccola chiesa, esperienza significativa vissuta da circa 45 famiglie, più di cento persone tra genitori e figli. In quaresima chiediamo alle famiglie di fare comunità nella casa della comunità: la chiesa. Proporremo la riflessione attraverso i seguenti momenti: • Durante l’omelia domenicale • Nella Messa del martedì alle ore 9,20 • Nei cinque venerdì di quaresima Nei cinque venerdì di quaresima affronteremo il tema attraverso modalità e linguaggi diversi così programmati: 13 febraio Le ceneri Consegna del cammino quaresimale Celebrazione liturgica 22 febbraio Primo venerdì CREDO IN GESU’ CRISTO Laboratorio della Fede 01 marzo Secondo venerdì SUO FIGLIO UNIGENITO Adorazione eucaristica SIGNORE NOSTRO Preghiera di adorazione commentando la macchina del Triduo dei morti 08 marzo Terzo venerdì IL QUALE FU CONCEPITO DI SPIRITO SANTO NACQUE DA MARIA VERGINE L’arte rappresenta il Figlio di Dio in chiesa 15 marzo Quarto venerdì SOFFRI’ SOTTO PONZIO PILATO Paraliturgia 22 marzo Quinto venerdì FU CROCEFISSO MORI’ E FU SEPOLTO, DISCESE AGLI INFERI IL TERZO GIORNO RISUSCITO’ DAI MORTI in oratorio Proposta di riflessione a cura di don Mario Della Giovanna. A seguire condivisione in gruppi in chiesa Commento artistico-teologico su alcune opere d’arte a cura di un esperto del Museo diocesano A. Bernareggi di Bergamo in chiesa Adattamento teatrale de: “La leggenda del grande Inquisitore” di Dostoevskij Commento esegetico-teologico in chiesa Continua poi l’impegno del DONO DI S. NICOLO’ con il quale raccogliamo ogni prima domenica del mese generi alimentari, materiale per l’igiene della casa e della persona per chi è nel bisogno. In quaresima può essere accompagnato dall’offerta in danaro dell’equivalente del digiuno o della rinuncia personale. Un gesto semplice ma concreto con il quale la Comunità vive la carità ed esprime la sua sensibilità e la sua fratellanza. Vi aspetto, ma più di me ci aspetta il Signore perché la vita diventi più buona per tutti. Il vostro parroco Don Alberto La Vita non è tutta «bianco e nero» 5 IL TRIDUO DEI MORTI 1-2-3 marzo 2013 Tra affetto… nostalgia… speranza… tradizione… a Zanica 6 «… In Lui rifulga per noi la speranza della beata risurrezione, e se ci rattrista la certezza di dover morire, ci consoli la promessa dell’immortalità futura. Ai tuoi fedeli, o Signore, la vita non è tolta, ma trasformata; e mentre si distrugge la dimora di questo esilio terreno, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo…» (Dal prefazio dei defunti). Il Triduo dei Morti per la nostra comunità è un insieme d’affetto, nostalgia, speranza e tradizione che, fondendosi tra loro, formano quell’olio che alimenta la lampada della fede di tanti semplici fedeli, tra i quali ci colloquiamo anche noi. Fede innanzi tutto nel mistero su cui si fonda tutta la nostra speranza, cioè nella risurrezione di Gesù Cristo, che diventa anche la nostra risurrezione. Il culto e l’amore ai morti sono espressioni che possono aiutare ogni persona a scrivere il proprio inno alla vita. Il pensiero della morte, anche se l’umanità lo ha esorcizzato, non è stato eliminato: rimane come eredità di ogni uomo e come unica certezza esistenziale. Esorcizzando la morte l’uomo moderno ha avvelenato la cultura della vita; oggi più che mai l’uomo deve ricordare a se stesso non che deve morire, ma che deve vivere. Il pensiero verso i morti non è far memoria della certezza di dover morire, ma risvegliare il senso pieno della vita; una vita da vivere alla luce della fede, al calore della misericordia divina e al sapore del pane eucaristico. La morte non spegne la vita ma la trasforma; trasforma prima la dimensione spirituale e alla fine dei tempi la realtà corporale, cioè quello che dopo la morte rimane a riposare nel sepolcro. Tra le braccia di Dio i morti sono trasformati nei loro affetti, nei sentimenti, nei pensieri e guardano a noi con gli stessi sentimenti di Gesù; a noi che rimaniamo quaggiù, trasmettono l’unica cosa che conta: amare e vedere la vita con gli occhi e il cuore di Dio. Anche noi, come le donne del Vangelo, non dobbiamo cercare i nostri morti nei luoghi della morte, ma nel Cristo vivente. Cercare loro equivale a trovare Dio. Penso che il grande messaggio, la splendida catechesi che ci viene trasmessa dalla tradizione del Triduo stia proprio in questa dimensione: trasformare, convertire, purificare il nostro affetto, la nostra nostalgia, la nostra speranza per i nostri morti in amore, nostalgia e affetto verso Gesù Cristo, fondamento della no- La Voce » Quaresima Caratterizza la Celebrazione del Triduo la preghiera personale e comunitaria per i defunti che si concretizza nella Messa solenne serale. Unita alla preghiera dei defunti vi è l’Adorazione eucaristica, da noi il Triduo ingloba anche le Sante Quarantore, un tempo prolungato di preghiera davanti all’Eucarestia solennemente esposta alla devozione dei fedeli. L’esuberanza delle luci e lo sfarzo dell’apparato, a prima vista, potrebbe stridere con il rigore e l’essenzialità proprio della Quaresima, in realtà diventa una preziosa occasione per guardare alla vita nostra, alla morte dei nostri cari nella prospettiva della Pasqua alla quale ci stiamo preparando. VENERDì 1 MARZO INIZIO DEL TRIDUO stra vita presente e soffio della nostra speranza. È il grande messaggio Pasquale al quale ci stiamo preparando: “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo vive e regna”. Entriamo nella tomba vuota…non per rimanerci a piangere e a disperare, ma per uscirne trasformati e portare al mondo il messaggio tanto atteso: Cristo è la nostra gioia, è la nostra consolazione, è la sola parola medicinale alla sofferenza per la morte di una persona cara. Il primo mondo che ha bisogno di sentire la gioia della risurrezione è la nostra interiorità, ferita e lacerata dalla sofferenza. È la nostra speranza, la nostra voglia di vivere e di amare che deve risorgere a vita nuova. Mantenere vive e purificare ogni giorno le tradizioni è quanto ci vogliono trasmettere coloro che ci attendono in paradiso e che non si stancano di amarci e rimanerci vicino. Guardando e contemplando la splendida “Machina del Triduo”, gioiello che incarna la fede del passato e del presente, ringraziamo i nostri nonni che hanno collocato al centro il segreto della vita, il soffio della misericordia, il respiro ai nostri giorni lieti e oscuri, la luce alle nostre coscienze, l’olio della consolazione: l’EUCARESTIA, il “Chi mangia la carne e beve il mio sangue non morirà”. La Vita non è tutta «bianco e nero» 7,45 S. Messa segue Esposizione del Santissimo Sacramento Adorazione personale 9,00 Preghiera delle lodi 9,20 S. Messa Adorazione personale 15,30 Adorazione medie 16,30 Adorazione elementari 17,00 Adorazione comunitaria adulti 20,00 Ufficio funebre per i defunti del mese di marzo 20,45 Adorazione “venerdì di quaresima” “ Fu concepito di Spirito Santo e nacque da Maria V.” SABATO 2 MARZO 9,00 Preghiera delle lodi, 9,20 S. Messa Esposizione del Santissimo Sacramento Adorazione personale 15,00 Adorazione personale 16,30 Adorazione comunitaria adulti 17,30Vespri 18,00 Ufficio funebre per i defunti dell’anno 2012-2013 DOMENICA 3 MARZO 15,00 Esposizione del Santissimo Sacramento Adorazione personale 16,30 Adorazione comunitaria adulti 17,30Vespri 18,00 Ufficio funebre per tutti defunti dell’anno 2012-2013 Solenne Benedizione eucaristica a conclusione del Triduo Il vostro parroco Don Alberto 7 10 MARZO Suor Maria festeggia con noi il 60°di professione religiosa Ci stringiamo attorno a lei per esprimerle riconoscenza e gratitudine Suor Maria Grazioli nata a Chiari (BS) il 20.06.1931. Entra nell’Istituto Ancelle della Carità il 12.03.1960. Viene destinata a Seregno (MI) come Assistente alle giovani studenti del Collegio Paola Di Rosa. Viene poi destinata a Comun Nuovo, Assistente nella Scuola Materna e Animatrice nella Liturgia parrocchiale, per un anno è impegnata a Treviolo, è destinata a Zanica come Assistente nella Scuola materna e Animatrice della Liturgia in parrocchia il 25.08.1987 e dopo 25 anni lascia la Comunità il 25.08.2012. Credo sia quasi impossibile trovare a Zanica qualcuno che non conosca Suor Maria, così come è sempre stato difficile per Suor Maria compiere il tragitto tra la Scuola Materna e la chiesa senza doversi più volte fermare per salutare, per ascoltare, per consolare qualcuno; perfino dalle macchine di passaggio sulla trafficatissima via Roma giungeva il suono del clacson di molte auto perché i conducenti volevano attirare la sua attenzione e lei sapeva riconoscere tutti, di tutti conosceva il nome, la storia, spesso il carattere e l’indole. Con lei non esisteva il buongiorno, con lei c’era il “ciao” che riceveva da tutti e che rivolgeva a tutti. Anche di fronte a persone che ricoprivano ruoli importanti nella comunità lei non esitava a ricordare: “Ti ricordi quando ti mettevo in castigo sulla piastrella nera?” oppure: “Valà asen”. Dietro lo sguardo vispo e furbo - a lei non scappa niente nemmeno ora che ha raggiunto un’età del tutto rispettabile - dietro l’apparente severità della voce e la ruvidità del tratto, si nasconde un cuore dolce, capace di affetto e desideroso di affetto. Non ti lascia andare senza guardarti con i suoi occhi profondi che dicono “ti voglio bene” e aspettano una risposta dal suo interlocutore che si trasforma in una stretta di mano, in un abbraccio, in un bacio capaci di trasmettere un senso di maternità, il desiderio di tenerti nel cuore. Tanto cordiale e alla mano con tutti, quando scrupolosa nei suoi doveri di religiosa. Difficile che accetti un passaggio in macchina senza essere accompagnata da una consorella. Spirito libero ma nello stesso tempo profondamente legato all’obbedienza. A volte le è duro obbedire, magari qualcuno l’ha sentita brontolare, ma nulla ha mai fatto se non nell’obbedienza, non l’obbedienza finta di chi dice “si” e poi fa quello 8 La Voce » Quaresima che vuole, ma l’obbedienza che magari trova reazione ma che poi realizza. Il suo “non dir niente alla Madre” era una sorta di infantile bugia che lei per prima non riusciva a nascondere. Suor Maria appartiene a quella categoria di Suore che non sono state avviate allo studio, lei è di quelle che hanno soprattutto servito occupandosi delle cose semplici ma indispensabili per il buon andamento della casa. Faceva tutto quello che c’era da fare, compreso tappare i buchi degli impegni, con solerzia e con generosità. Anche nella casa dove è ora, una casa dove - come lei dice - “è riverita e servita”, lei si presta per il servizio di sacrestia e aiuta in cucina ed è apprezzata per il suo spirito di servizio. Unico suo passatempo la lettura: sì, è una grande divoratrice di libri, li chiede, li legge e non manca di dirti se gli sono piaciuti oppure no. Ma c’è una cosa che vale più di tutte, è il profilo spirituale di questa suora semplice ma profondamente appassionata al Signore, alla chiesa, al suo istituto, al carisma della sua fondatrice, al bene delle anime. Suor Maria è donna di preghiera, chiunque gli chiede una preghiera può star sicuro che lei se ne ricorda davanti al Signore. Non conosco il ritmo della sua giornata nella casa dove è ora, so però - e non certo perché lei me lo diceva - che quando era qui, all’orario già mattiniero di levata delle suore lei faceva precedere una buona ora di preghiera, per tutte le sue devozioni. Quando non stava molto bene la madre mi diceva che La Vita non è tutta «bianco e nero» doveva impedirle di scendere in chiesetta prima delle cinque, ora di levata delle nostre suore. Suor Maria si ricorda di tutte le comunità nelle quali ha prestato la sua opera, ma Zanica ce l’ha particolarmente nel cuore, “la mia Zanica” lei dice. Mi ha confidato che il primo rosario della giornata è per la comunità di Zanica. Ha pianto e sofferto molto quando è stata chiamata in un’altra casa. Non voleva accettare il fatto che la sua salute non le permetteva più di soddisfare ai numerosi impegni e non accettava nemmeno di starsene qui con le mani in mano: ogni gesto di attenzione che le evitasse un po’ di lavoro era colto da lei come un affronto, qui non accettava di poter essere di peso a qualcuno. Nel tentativo di rimetterla in sesto le è stato proposto un tempo di riposo, ma il fisico era logorato e lo è anche oggi, pertanto quel momento di riposo - di meritatissimo riposo - è diventato la sua nuova condizione di vita. Certo non poteva finire così…ecco allora Suor Maria che ti invitiamo tra noi per dirti un grazie grande come il tuo cuore e per ringraziare e lodare con te il Signore per questi sessanta anni dedicati alla causa del Regno di Dio. Insieme a tutta la parrocchia con i preti e le Suore ti salutiamo e ti aspettiamo per far festa. Don Alberto 9 Secondo libro dei Maccabei I contenuti Il secondo libro dei Maccabei non è la continuazione del primo; ne riporta, in gran parte, gli stessi eventi e li organizza in modo diverso e talvolta discordante. Uguale però è la lettura teologica dei fatti. I contenuti trattano un periodo di tempo più breve: dall’assalto non riuscito al tesoro del tempio, effettuato al tempo di Seleuco IV (187-175 a.C.), alle lotte per il sommo sacerdozio e alla persecuzione religiosa di Antioco Epìfane, fino al racconto della rivolta maccabaica e della vittoria di Giuda su Nicànore (160); complessivamente, quindici anni di storia (175-160). È libro importante per la conoscenza del momento storico in cui l’ellenismo penetra in Giudea e in Gerusalemme e delle lotte che seguirono tra i diversi gruppi giudaici, pro o contro l’ellenizzazione. Il materiale può essere così suddiviso: - Introduzione (1,1-2,32) - Il sommo sacerdozio e il tempio(3,1-5,20) 10 - La persecuzione di Antioco Epìfane (5,21-7,42) - Storia di Giuda Maccabeo (8,1-15,36) - Epilogo (15,37-39). Le caratteristiche Il libro è complesso ed eterogeneo dal punto di vista letterario. Si presenta come il riassunto di un’opera in cinque libri di un certo Giasone di Cirene, di cui non abbiamo notizie altrove, e contiene in apertura due lettere nelle quali i Giudei d’Egitto sono invitati a celebrare, insieme con i Giudei di Gerusalemme e della Giudea, la festa della Dedicazione del tempio. L’argomentazione storica è discontinua, il materiale vario: accanto al racconto delle guerre troviamo documenti ufficiali, episodi di carattere leggendario e le cosiddette manifestazioni, cioè interventi improvvisi e prodigiosi di Dio a favore dei Giudei. Tutto questo ha fatto parlare di storiografia del meraviglioso, o storiografia patetica, e ha nuociuto, in passato, alla credibilità storica dell’opera. Oggi essa è rivalutata, sia in riferimento alla descrizione delle istituzioni della monarchia siriaca, sia perché la maggior parte dei documenti riportati nel libro sono considerati autentici. Chiare e importanti sono le idee religiose. Al centro dell’interesse dell’autore è il tempio e la sua gloria, che sarà comunque ricostituita. Dio è vicino ai Giudei: li punisce con la persecuzione per l’empietà dei sommi sacerdoti e perché molti di loro hanno dimenticato le tradizioni dei padri, ma è costantemente al fianco di Giuda, l’uomo chiamato alla lotta contro gli empi. Di particolare rilievo è la fiducia, espressa negli episodi di martirio, nell’esistenza di una vita dopo la morte, di una risurrezione a vita eterna, che è anche corporea. Questa vita può essere ottenuta anche grazie alle preghiere d’intercessione dei vivi. L’origine I destinatari del libro sono stati, molto probabilmente, i Giudei di Alessandria d’Egitto. Forse un Giudeo di Alessandria, certamente un uomo profondamente religioso e appassionato alla causa del tempio e del giudaismo, compose in greco quest’opera. La data più probabile della composizione sembra essere il 124, quella della prima lettera (1,1-9). Il libro venne accolto nella Bibbia greca dei LXX ed ebbe poi grande considerazione presso le comunità della prima Chiesa cristiana, soprattutto come lettura edificante, in relazione agli episodi di martirio che vi sono raccontati. È riconosciuto come ispirato dalle Chiese cattolica e ortodosse. La Voce » Quaresima ario “Daniele Combo ni ” -Z i ca Gr up oM on issi an p IL CORAGGIO DI RITORNARE AD ESSERE LIEVITO Oggi più che mai di fronte a questo momento difficile che stiamo attraversando, così carico di frustrazione, delusione e disparità sociale, noi cristiani dobbiamo ritrovare in Cristo il coraggio nel ritornare ad essere lievito, rilanciando così la speranza che una società più giusta non solo è possibile ma è meno lontana di quanto si pensi. Per fare ciò la comunità cristiana, Chiesa memore dell’insegnamento evangelico, deve non solo calarsi concretamente nelle tante situazioni di povertà che affliggono i poveri vicini e lontani, ma deve altresì trovare il coraggio di una passione civile in grado di orientare le scelte e l’azione su una nuova scala di valori così ben espressa nelle “ Beatitudini”. (Matteo cap. 5) Non c’è speranza reale per lo “spettatore”, perché la speranza non si costruisce a tavolino ma come dicevano Agostino e Tommaso sta solo in viatoribus, “ in coloro che vanno”, che entrano in scena. Da sempre la Chiesa si è preoccupata dei poveri, ma in questo momento della nostra storia non deve limitarsi a “dare il pesce” ma impegnarsi a ripulire il fiume della società, inquinato dall’ingiustizia e dalla corruzione. C’è una storia, il cui autore è Monsignor Masserdotti, che proviene dal Brasile e che in modo semplice ma immediato ci può far cogliere le necessità e le La Vita non è tutta «bianco e nero» scelte inderogabili del momento, per ricostruire un tessuto sociale più giusto, dove non è il servirsi a farsi protagonista ma il servire attraverso una equa condivisione. Questa è la storia del grande e frondoso albero di mango che diceva: “Sono grande e forte e posso proteggere con la mia ombra le povere piantine che vivono attorno a me. Se non ci fossi io, sarebbero già morte tutte, bruciate dal sole”. Le piantine erano d’accordo e ringraziavano il mango che permetteva loro di sopravvivere. Non sapevano quello che il mango fingeva di non sapere: che le piantine erano fragili e piccole perché le radici del mango succhiavano tutto l’alimento della terra e non lasciavano quasi nulla per loro. Come responsabile del gruppo missionario “Daniele Comboni” di Zanica ringrazio tutta la comunità per la generosità da sempre dimostrata nel sostenere i tanti progetti di evangelizzazione e di promozione umana dei nostri missionari. Il gruppo gode di ottima salute, nonostante il passare del tempo abbia assottigliato le fila dei membri effettivi per cui la sua azione si è un po’ appesantita. Ma nonostante questo non è mai venuto meno l’entusiasmo e la voglia di camminare insieme con i più poveri offrendo loro amicizia, sostegno economico e disponibilità nel far fronte ai loro disagi e bisogni. Uno dei desideri del gruppo oggi è quello di intraprendere, se le forze e le capacità dei singoli si riveleranno adeguate, un cammino ecumenico con i cristiani presenti in comunità provenienti da altre nazioni, per un confronto sull’esperienza evangelica delle singole comunità di appartenenza; il tentativo auspicabile è che le loro culture in dialogo con la nostra siano riscattate e valorizzate, e che il processo di inculturazione reciproca del Vangelo possa essere davvero “liberatorio” e capace di trasformare e rinnovare la nostra comunità. Pertanto se qualcuno di voi conoscesse un cristiano proveniente da altre nazioni e si volesse fare portavoce di questo progetto che il gruppo missionario in collaborazione con la parrocchia vuole realizzare, può indirizzarlo al seguente recapito: Rampinelli Giuseppe Tel. 035/672538. Grazie a nome del gruppo missionario Beppe 11 Festa del Ciao: una giornata in famiglia Solitamente, quando si racconta una storia si parte dal principio e nell’evolversi del racconto si scoprono via via i personaggi e le loro vite che si intrecciano, i luoghi e gli avvenimenti fino a giungere al gran finale. Invece per raccontarvi la storia della Festa del Ciao 2012, che si è svolta domenica 2 dicembre, vogliamo partire dal gran finale. Perché questa scelta? Perché il segreto di quanto abbiamo vissuto è racchiuso nel messaggio che ci è stato affidato al termine della giornata e tutto ciò che ci ha condotto al gran finale ne è stato, forse senza rendercene conto, la messa in pratica: “CERCHIAMO SEMPRE CIÒ CHE CI UNISCE, MAI QUELLO CHE CI DIVIDE.” Ecco il messaggio regalatoci dalle educatrici dell’ACR a fine giornata! È l’insegnamento che Papa Giovanni XXIII ci ha testimoniato con la sua vita. Beh… le educatrici ci hanno consegnato un messaggio intenso e non sempre facile da mettere in pratica. Tornando alla nostra festa, che cosa può unire bambini e adulti in una domenica di dicembre? “La messa!” Giusto! “Il pranzo!” Giusto! “Il gioco!” Giusto anche questa volta! Non c’è che dire, basta davvero poco per stare bene insieme, divertirsi e sentirsi una famiglia. Anche se in famiglia c’è la nonna che ci sente poco, il nonno che si dimentica le cose, il cugino che parla sempre e solo di calcio o il bambino che non ha mai voglia di fare i compiti. Tutto questo passa in secondo piano quando la famiglia sta unita, condivide esperienze insieme, si dà una mano e si diverte. 12 La Voce » Quaresima Questo è quello che abbiamo vissuto durante la Festa del Ciao! Ci siamo sentiti famiglia! Ci siamo sentiti famiglia quando abbiamo celebrato la Santa Messa insieme, uniti nell’ascolto della Parola. Ci siamo sentiti famiglia quando in Oratorio abbiamo pranzato insieme, condividendo la tavola (e soprattutto le lasagne) con tanti amici, vecchi e nuovi. Ci siamo sentiti famiglia quando abbiamo giocato insieme alla Scuola dell’Infanzia, dandoci una mano per far vincere la nostra squadra e soprattutto divertendoci! Che dire, inconsapevolmente abbiamo cercato ciò che ci unisce, e questo è ciò che ci rende bambini, giovani o genitori. Insomma, cristiani. Tutto questo è stato possibile perché come in una famiglia tutti si sono messi in gioco! Mamme e papà nel preparare il cibo e nelle sfide con i più piccoli; le educatrici nell’organizzare, pensare e realizzare dei giochi divertenti, coinvolgenti e una giornata piacevole; i bambini e ragazzi nel divertirsi e partecipare al massimo durante la giornata; i Don nel non lasciarci soli accompagnandoci nella lunga giornata e le suore nel regalarci tempo e spazi per poter stare insieme. L’appuntamento non può essere solo per l’anno prossimo. Quando si sta bene insieme non ci si può vedere solo una volta all’anno, no? Quindi orecchie tese per ascoltare tutte le iniziative che le educatrici ACR hanno in serbo per noi e per segnarle sull’agenda. Alla prossima! Diego e Elena La Vita non è tutta «bianco e nero» 13 febbraio 2013 1V 2S 3D 4L 5M 6M 7G 8V 9S 10 D 11 L 12 M 13 M 14 G 15 V 16 S 17 D 18 L 19 M 20 M 21 G 22 V 23 S 24D 25 L 26 M 27 M 28 G 14 Presentazione di Gesù al Tempio S. BIAGIO 20,30 Festa al bar per adolescenti (anima seconda superiore) DONO DI S. NICOLO’ RITIRO PERCORSO MATRIMONIO Alla fine delle Messe Benedizione della gola GIORNATA DELLA VITA 20,45 Incontro C.P.A.E. 20,00-21,30 Martediado 20,45 Incontro catechisti 16,45 Celebrazione penitenziale Gruppo Gerusalemme 15,00 Celebrazione penitenziale medie CHIACCHERATA A ZANICA FRITTELLE A CAPANNELLE 20,45 PERCORSO MATRIMONIO 14,30 Sfilata di Carnevale Battesimi ore 16,00 B.V. di Lourdes Giornata mondiale del malato - Casa anziani 10,00 Rosario 15,30 Via Crucis - 17,00 Rosario - 17,30 Vespri Processione 18,00 Messa - 15,00 Incontro pomeridiano AC CARTOON AL CINEMA 14,30 Festa di Carnevale a Capannelle 20,00 UFFICIO COMUNITARIO 20,00 Programmazione animatori adolescenti LE CENERI Messe con Imposizione delle Ceneri 7,45 - 9,20 - 18 - 18,30 (Capannelle) Celebrazione della Parola 16,45 (con i ragazzi) 20,00 20,00 UFFICIO COMUNITARIO ( CAPANNELLE) 20,45 PERCORSO MATRIMONIO PRIMA DI QUARESIMA 15,45 Incontro giovani coppie in oratorio 9,20 Santa Messa con riflessione 20,00-21,30 Martediado 20,30 VENERDI’ DI QUARESIMA 20,45 PERCORSO MATRIMONIO SECONDA DI QUARESIMA 9,20 S. Messa laboratorio liturgico, incontro bambini e genitori Gr. Betlemme 9,20 Santa Messa con riflessione 20,00-21,30 Martediado 20,45 Incontro UNITALSI La Voce » Quaresima MARZO 2013 1V 2S 3D TERZA DI QUARESIMA 4L 5M 6M 7G 8V 9S 10 D QUARTA DI QUARESIMA 11 L 12 M 13 M 14 G 15 V 16 S 17 D 18 L 19 M 20 M 21 G 22 V 23 S 24 D 25 L 26 M 27 M 28 G 29 V 30 S 31 D quinta DI QUARESIMA TRIDUO DEI MORTI 20,00 Ufficio comunitario TRIDUO DEI MORTI 18,00 S. Messa defunti nell’anno 2012 20,45 PERCORSO MATRIMONIO DONO DI S. NICOLO’ TRIDUO DEI MORTI 18,00 S. Messa in suffragio di tutti i defunti Solenne benedizione eucaristica e chiusura triduo 20,45 Incontro C.P.A.E. 9,20 Santa Messa con riflessione 20,00-21,30 Martediado 20,30 VENERDI’ DI QUARESIMA CONCLUSIONE PERCORSO MATRIMONIO Consegna attestati e proposta giovani coppie 9,30 S.MESSA festa Sr. Maria 60° Professione solenne 15,00 Incontro pomeridiano AC 20,45 Incontro serale AC 9,20 Santa Messa con riflessione 20,00 UFFICIO COMUNITARIO 20,00-21,30 Martediado 9,30 Ritiro del Clero in Seminario 20,00 UFFICIO COMUNITARIO ( CAPANNELLE) 20,30 VENERDI’ DI QUARESIMA FAMILY DAY Gruppo CafarnaoQUINTA DI QUARESIMA 20,30 Incontro Confratelli 9,20 Santa Messa con riflessione 20,00-21,30 Martediado 20,30 VENERDI’ DI QUARESIMA La Vita non è tutta «bianco e nero» 15 CAMPONEVE 2012 Alle 9.00 del 26 Dicembre 2012 Don Mattia, seguito da sette impavidi animatori e da quarantotto ragazzi e ragazze di prima, seconda e terza media sono partiti verso un’unica meta: un paese vicino Schilpario chiamato Barzesto per trovare un attimo di pace lontano dal caos cittadino ed un momento in cui si potesse giocare, riflettere e pregare. Le attività sono state molte e c’è stata molta scelta tra sport come pattinaggio, sci di fondo e bob. Ma si può permettere che i ragazzi si annoino?…Certo che no! Infatti animatori, Don e ragazzi sono andati anche a visitare delle miniere di ferro, che iniziarono a scavare gli antichi Romani. Tutto lo “squadrone” ha fatto anche un’ ora di cammino per arrivare vicino ad un rifugio, lì si giocò molto e quando arrivò mezzogiorno tutti e cinquantasei, avendo la pancia vuota, hanno potuto saziarsi con dei panini. Il ritorno a casa è stato molto movimentato poiché si rifecero tutti i tornanti usando il bob. I Pasti (l’ho scritto così non per errore ma perché erano veramente buoni!) sono stati preparati dalle famiglie di Paolo Merli e di Rossana Ferrari che riuscirono ad accontentare tutti, dagli schizzinosi fino a quelli che hanno un pozzo invece dello stomaco! Sono state preparate anche laute merende (a base di the o cioccolata) che sono state comunque una manna perché faceva molto freddo. Per quanto riguarda le attività e i giochi ci hanno pensato gli animatori, che sono riusciti a far passare dei messaggi importanti sull’amicizia ai ragazzi facendoli divertire. Come detto all’ inizio, c’è stato spazio anche per il Signore; infatti le preghiere hanno accompagnato i vari momenti della giornata (lo sport, il pranzo e la cena) e le Sante Messe erano caratterizzate dal fatto che bisognava chiedere scusa o grazie a qualcuno per qualcosa. Fu così che dopo quattro fantastici giorni lo “squadrone” fece ritorno, acclamato dai genitori come se avesse vinto il campionato! Per chi non lo sapesse io ho partecipato come animatore e dopo aver riso e scherzato con tutti mi pento solo di una cosa…che questa esperienza fantastica è durata solo 4 giorni!! Mattia Volpi 16 La Voce » Quaresima 3, 2, 1… e via si parte!! La Germania, Monaco. Che dire di un viaggio così straordinario e indimenticabile? La prima esperienza di ben 5 giorni di Don Mattia trascorsa con noi adolescenti tra i 14 e i 17 anni, gli animatori del nostro oratorio e il coordinatore Giorgio. Un “viaggio” piuttosto che una semplice vacanza perché ha fatto riflettere tutti i ragazzi attraverso un percorso di attività ben organizzate sul cambiamento e sull’importanza di prendersi cura degli altri. Dal centro della città al campo di concentramento di Dachau, dal villaggio olimpico all’incontro con il Sig. Müller ogni esperienza e tutte le visite sono state interessanti, nuove e educative: abbiamo visitato una città ricostruita dopo l’orrore della seconda guerra mondiale; a Dachau abbiamo incontrato direttamente un sopravvissuto al campo Treblinka che ci ha raccontato come viveva durante la dittatura ed è stato un’incontro a cui non tutti i ragazzi hanno avuto la fortuna di partecipare. Ma soprattutto abbiamo parlato con l’ultimo membro rimasto in vita della “Rosa Bianca”, un movimento di giovani partigiani nato nel periodo nazista all’interno dell’Università e per i cui valori ed ideali molti di loro sono stati giustiziati e ghigliottinati. Müller si può descrivere semplicemente e allo stesso tempo pienamente con una frase che lui stesso ci ha dedicato: “MAI ESSERE CODARDI”; è un grand’uomo che nonostante la sua età ride e scherza e crede nel potere dei giovani. Al museo della BMW, che abbiamo visitato l’ultimo giorno, abbiamo indossato dei cartelli con scritto “abbracci gratis” in tedesco e in inglese: siamo stati ricambiati da molti, abbiamo donato un sorriso a chi magari in quella giornata era arrabbiato con il proprio capo, con sua moglie o qualcosa non gli era andato per il verso giusto. Queste esperienze non si vivono con chiunque, una vacanza diventa un viaggio solamente quando cambia le persone, quando rimane nel cuore e direi che per questo Monaco resterà sempre in noi. Sara Merli La Vita non è tutta «bianco e nero» 17 MONACO DI BAVIERA CAPODANNO 30 Dicembre 2012 3 Gennaio 2013 Il 30 dicembre,verso le 4:45 di mattina noi, il gruppo Ado di Zanica, siamo partiti per un fantastico viaggio. Destinazione: Germania, Monaco di Baviera. Dopo un lungo tragitto finalmente abbiamo raggiunto l’hotel e nel pomeriggio abbiamo fatto un giro per il centro e siamo andati a visitare la Pinakothek der Modern. Il giorno seguente abbiamo visitato il campo di concentramento di Dachau: è stata un’ esperienza molto toccante e significativa anche grazie alla testimonianza di un sopravvissuto all’olocausto! Il pomeriggio è passato velocemente al Villaggio olimpico e la sera.. CAPODANNO! Ci siamo tutti messi in tiro e siamo usciti per passare una fantastica serata. Neanche i petardi in mezzo ai piedi e i mille fuochi d’artificio sono riusciti a fermarci. A fine serata siamo andati in una birreria dove un mitico dj ci ha accolto con tutta la sua simpatia e con fantastica musica e infine soddisfatti siamo ritornati in hotel con i sorrisi stampati in faccia. Il giorno dopo anche se un pò storditi dalla grande serata precedente siamo riusciti a tirare fuori il meglio di noi. Abbiamo visitato la città divertendoci come sempre. Il giorno seguente siamo andati allo stadio dell’Allianz Arena e il pomeriggio abbiamo incontrato il Sig. Muller componente del movimento della “Rosa Bianca”, un grande uomo pieno di coraggio che ha lasciato qualche cosa nel cuore di ognuno di noi. Passata la notte era già giorno, purtroppo l’ultimo. La fine di una bellissima esperienza, 18 la fine di tante risate, di tante avventure, di tante emozioni.. la fine di un viaggio indimenticabile. In mattinata siamo andati alla casa automobilistica BMW e verso mezzogiorno ci siamo messi in viaggio forse cambiati o forse uguali a come siamo partiti, ma qualcosa é sicuro… Questa esperienza ha regalato qualcosa di grande e importante a tutti noi! Ogni giorno i bellissimi momenti di riflessione ci hanno sia aiutato a pensare che a legare ancora di più tra noi grazie a fantastiche attività. Ogni sera avevamo qualcosa da fare: giochi, bowling, giri per Monaco o chiacchierate in camera. Tutti insieme ci siamo divertiti da matti! Con i magnifici cori, le risate, i balletti, i giochi… Ed ora è proprio arrivato il momento dei ringraziamenti…Un primo grazie va a Stefania, la nostra simpaticissima guida che ci ha aiutato a visitare la bellissima Monaco; un altro a Mino, il nostro amato autista che ci ha accompagnato per tutto il viaggio; un altro ancora a Giorgio che ha reso possibile tutto questo e che con molto impegno é riuscito a tenerci a bada; un ultimo grazie a Don Mattia, il nostro grandissimo Don, forse il Don migliore che c’é, che con la sua simpatia, la sua disponibilità e il suo impegno è riuscito a farci passare dei giorni indimenticabili; un ultimissimo grazie a tutti noi ragazzi che siamo stati in grado di metterci in gioco e di regalare raggianti sorrisi ogni giorno; e infine un grande grazie a Dio. Ieri è storia, domani è mistero, ma oggi é un dono. per questo si chiama presente! Ilaria Merli La Voce » Quaresima Parrocchia San Nicolò vescovo Zanica RENDICONTO ECONOMICO 2012 Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici, in adempimento a quanto viene prescritto dalla normativa canonica, ha provveduto a redigere il rendiconto annuale che comprende sinteticamente le attività della Parrocchia e che rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per la verifica della “corretta e ordinata” gestione amministrativa della stessa. Ritiene opportuno sottolineare che il rendiconto annuale che verrà illustrato è relativo alla “gestione non commerciale” e riguarda la Chiesa parrocchiale, l’Oratorio e la Chiesa S. Giuseppe (Capannelle). Le attività commerciali esercitate e relative alla Scuola Materna S. Nicolò, al Cinema Teatro Nuovo e al bar sono supportate da un’apposita contabilità separata e da un apposito bilancio che indicano tutte le attività e passività, nonchè tutti i costi ed i ricavi ed esse pertinenti. Il rendiconto annuale di queste attività commerciali può essere fatto solo dopo la dichiarazione dei redditi, a giugno. Il 2012 è stato un anno di interventi relativamente modesti, ma sicuramente impegnativo per la definizione di alcune pratiche economiche e amministrative delicate e complesse della Scuola Materna. Tra i principali interventi effettuati, ricordiamo: 1)La definizione dei lavori di ristrutturazione della Scuola materna per l’adeguamento della struttura alle indicazioni dei vigili del fuoco; la nuova pavimentazione del cortile e della zona giochi (con materiale anti-trauma per la sicurezza dei bambini), il rifacimento dell’intera rete fognaria e collegamento con quella comunale. I costi di tutte queste opere extra hanno comportato un esborso superiore a euro 200.000 rispetto alla spesa preventivata, cui si è fatto fronte con la vendita del terreno delle “Capannelle” e con l’utilizzo del fido bancario; 2)La sistemazione della facciata delle Chiesetta Madonna dei Campi ad opera del Gruppo Alpini; 3)La valorizzazione della scultura dei quattro evangelisti incastonata in una struttura di plexiglass e utilizzata come ambone; 4)La pavimentazione dell’ingresso carrale dell’oratorio alle Capannelle e l’imbiancatura con il ripristino dell’intonaco in alcuni ambienti dello stesso, gli infissi della Chiesa di San Giuseppe alle Capannelle; 5)La sistemazione dell’ufficio segreteria dell’oratorio S. Giovanni Bosco; 6)L’acquisto di una stampante multifunzione per la stampa a colori del bollettino parrocchiale e dei fascicoli per le attività oratoriali e parrocchiali. La Vita non è tutta «bianco e nero» 21 Quadro riassuntivo entrate e uscite ENTRATE Descrizione Totali Rendite fabbricati 12.230,23 Rendite finanziarie Offerte 145,19 166.165,30 USCITE Descrizione Manutenzione ordinaria Totali 47.532,94 Assicurazioni 4.775,00 Imposte e tasse 2.341,58 Contributi 65.422,43 Remunerazioni e compensi prof. 51.004,47 Attività pastorali 87.418,72 Spese generali e amministrative 118.550,34 Alienazione immobili 200.000,00 Altre entrate straordinarie 11.842,23 Attività pastorali 29.036,90 Fondo di solidarietà parrocchie 8.244,00 2.843,38 Acquisto mobili, arredi e macch. Manutenzione straordinaria Acquisto e costr.immobili 28.167,84 Uscite da attività commerciali 85.386,41 Totale ricavi 543.224,10 397.379,33 Totale costi 775.262,19 Lo sbilancio tra entrate e uscite 2012 è passivo e comporta una perdita di € 232.038,09 La situazione patrimoniale della Parrocchia al 31/12/2012 è la seguente: Descrizione ATTIVITA’ Cassa contanti Depositi bancari Titoli Crediti 2012 2011 3.167,45 55.957,22 1.135,20 50.000,00 110.259,87 totale attività PASSIVITA’ Debiti v. fornitori e terzi Debiti verso banche Partite di giro (missioni) totale passività e partite di giro Totale esposizione debitoria al 31/12 variazione della esposizione debitoria con l’anno precedente 11.128,36 75.441,21 1.122,30 85.000,00 172.691,87 71.706,37 545.728,08 59.807,87 677.242,32 -566.982,45 -232.038,04 33.373,84 407.653,00 66.609,44 507.636,28 -334.944,41 85.048,51 Le buste dono del Natale 2012 Al 20 gennaio 2013 sono state riconsegnate n. 173 buste del dono natalizio, per un totale di € 14.840,00. Lo scorso anno al 16 gennaio 2012 erano state n. 197 buste con € 16.690,00. 22 La Voce » Quaresima Considerazioni finali A margine della relazione permettetemi alcune considerazioni, affinché i conti non rimangano freddi numeri ma dicano le intenzioni e le attenzioni dell’attività pastorale della parrocchia: 1. È evidente come la crisi si stia facendo sentire pesantemente anche nel bilancio parrocchiale: la fatica dei pensionati e delle famiglie produce tagli anche in questo senso. Speriamo che le ristrettezze di tanti non diventino alibi per tutti a una più castigata generosità. 2. La ristrutturazione della Scuola dell’infanzia sembrava ultimata con la sua inaugurazione, ma non è stato così: diversi altri interventi sono stati eseguiti, sia per rendere più completa la ristrutturazione sia per ritoccare alcuni lavori eseguiti e risultati non conformi. Spero di mettere al più presto la parola fine all’opera. 3. Dopo diverse peripezie è stata perfezionata la vendita del terreno alle Capannelle: l’impresa ne è diventata proprietaria, ma deve ancora assolvere all’impegno delle opere di urbanizzazione così come accordato con il Comune nel Piano di Intervento integrato. A garanzia rimane l’ultima rata da versare all’Impresa per la realizzazione dei lavori e da chiarire chi deve pagare e a quanto ammonta la liquidazione del compenso al professionista che ha fin qui predisposto la pratica. 4. Sono state presentate alcune osservazioni al Piano di governo del territorio al fine di precisare confini e proprietà della parrocchia che sono state sostanzialmente accolte. 5. Causa i tagli statali ai Comuni si è dovuto provvedere alla revisione della Convenzione Comune Scuola dell’Infanzia alla voce Rette e contributi. Si è stabilito di non gravare sulla fasce più deboli della popolazione e di chiedere un piccolo sacrificio alla fascia con maggior disponibilità e di mantenere invariata la retta. 6. Nel corso dell’anno 2012 abbiamo salutato don Luca Gattoni, trasferito ad altro incarico e accolto don Mattia Magoni, nuovo direttore dell’oratorio. 7. Molto si parla a proposito e a sproposito sull’IMU che la chiesa non paga. A scanso di equivoci tengo a precisare che la nostra parrocchia paga regolarmente l’IMU per le attività commerciali e stiamo provvedendo a regolamentare quanto ancora fosse da chiarire. 8. Le spese di gestione (metano, energia elettrica, gasolio) hanno registrato un notevole aumento: bisognerà valutare e rivedere gli accordi e i contributi che versano quanti usano gli ambienti dell’oratorio perché ognuno se ne faccia adeguatamente carico, tutti cerchiamo di fare del bene… ma bisogna cercare di farlo senza pesare eccessivamente sulla parrocchia. 9. Nonostante la ristrettezza economica di cui abbiamo parlato, lodevole l’impegno della comunità nei confronti di chi è maggiormente toccato dalla crisi economica. L’iniziativa mensile del Dono di S. Nicolò, gestita in modo generoso ed intelligente da alcune volontarie, ha raggiunto circa 36 famiglie e n. 8 persone sole (un terzo italiane). Davvero interessante e degna di nota la collaborazione con i servizi sociali del Comune, con la Banca della Bergamasca, con l’iniziativa comunale “Zanica solidale” e con i Gruppi e le associazioni che con generosità e disponibilità sostengono e aiutano. 10.Anche quest’anno sono stati destinati € 14.013,00 dell’eredità per progetti a favore dell’infanzia nel mondo. 11.I mutui bancari sono diminuiti di circa € 120.000,00 come ci si era proposti, mentre è stata aumentata l’esposizione debitoria in c.c. di circa € 255.000,00 principalmente per la ristrutturazione della Scuola Materna. Nel corso dell’anno si valuterà la possibilità di contrarre un nuovo mutuo chirografario da rimborsare in 10 anni e di diminuire l’esposizione in c.c. 12.Tutto questo è stato possibile grazie alla generosità con cui persone, famiglie, gruppi e imprenditori hanno seguito questo aspetto della vita della nostra comunità. Il grazie sincero che rinnovo a tutti è non solo doveroso ma profondo e sincero. 13.È altresì doveroso ricordare che il Contributo comunale di € 50.000,00 erogato dall’amministrazione comunale per la ristrutturazione della Scuola dell’Infanzia è stato completamente utilizzato per il pareggio di bilancio della Scuola dell’Infanzia. Così come è stato condonato per una cifra pari ad € 35.000,00 il debito che la Gestione Cinema aveva nei confronti della parrocchia. La Vita non è tutta «bianco e nero» 23 In particolare ringrazio: • tutti coloro che hanno dato contributi personali in maniera diffusa, affettuosa e discreta; • coloro che hanno contribuito con offerte fiscalmente deducibili (€ 9.050,00); • i gruppi e le associazioni che hanno voluto contribuire alle opere di restauro in corso e alle iniziative parrocchiali: l’Associazione Cacciatori, la Libera Associazione Donatori Sangue, il Gruppo Podistico “Insieme con amicizia”, il gruppo Alpini, l’Associazione Anziani e Pensionati, l’Associazione Commercianti, l’Associazione Carabinieri in congedo, le Associazioni d’arma, il Comitato genitori scuola materna, i Coltivatori, il Club Amici dell’Atalanta, la Compagnia il Teatro del Gioppino, il Gruppo Museo, i gruppi ecclesiali (Missionario, Azione Cattolica, Unitalsi; Gruppo Rugiada); Non sarà mai detto a sufficienza il grazie ai tanti volontari che consentono la realizzazione della vita ordinaria della nostra parrocchia (addetti alla sacrestia e alla pulizia delle chiese e dell’oratorio; addetti all’attività del cinema-teatro e del bar; volontari della festa dell’oratorio; volontari del Triduo; volontari della Madonna dei Campi; Gruppo festa famiglia; gli organisti; il Coro…). Prima di Natale ho voluto radunarli per esprimere la nostra riconoscenza, tutti insieme come una grande famiglia. L’Amministrazione comunale rimane sempre attenta ai bisogni e disponibile al dialogo: nonostante il grave taglio dei contributi statali che tutti conosciamo riconosce l’apporto della comunità parrocchiale alla vita del paese. Noi siamo contenti ed anche un po’ orgogliosi di poter fare la nostra parte, ma lo siamo ancora di più quando l’Amministrazione non solo ci stima ma anche ci sostiene nello spirito proficuo della sussidiarietà. La ringrazio ancora pubblicamente. Anche i rapporti con le aziende di credito che operano nel nostro paese sono caratterizzati da fattiva attenzione e vicinanza. Quest’anno il Comune di Zanica ha devoluto un contributo di € 30.000,00 per il parziale azzeramento della perdita di gestione della Scuola materna. Intenzioni e progetti per il 2013 Nel corso del 2013 si procederà a: • ridurre i mutui in essere di € 90.000,00; • ultimare i pagamenti relativi alle opere di ristrutturazione della Scuola Materna di € 62.968,32 e del libero professionista; • acquistare un nuovo proiettore digitale per il cinema (€ 60.000,00). A questo riguardo è stato presentata domanda di finanziamento alla Regione Lombardia con possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto; • rifare il tetto del cineteatro sostituendo la copertura ammalorata. Fermiamo la posa dell’impianto fotovoltaico come progettato e, visto la presenza dei ponteggi, procediamo all’intonacatura delle facciate e ad isolare termicamente la struttura con adeguato cappotto per un efficace risparmio energetico. L’intenzione è anche quella di riordinare gli spazi attigui al cinema. Valore dell’opera complessivi € 300.000,00; • continueremo la messa a punto del progetto di restauro della casa parrocchiale, in modo da poter intervenire quando i tempi saranno più idonei; Ringrazio il CPAE: con la sua preziosa collaborazione anche questo aspetto della vita della parrocchia può essere affrontato con fiducia, in maniera competente e costruttiva. Don Alberto e il Consiglio Per gli Affari Economici 24 La Voce » Quaresima Morl acchi Via Serio, Ang. Via Padergnone 24050 ZANICA (BG) - tel. 035 670074 SPAZIO DISPONIBILE BARONCHELLI Onoranze funebri Castelli e addobbi Confezioni VENDITA Pellicceria Pellicce Pelle Montoni Imbottiti con pelo Pratiche Successione di di Castelli Pietro & C #! .&044,4,'0/1)-0 PulITurE •e rIPArAZIONI • CAPI su MIsurA )--,'') Lapidi monumenti funebri Dichiarazione di Successione )--) rIMEssE A MODEllO • CusTODIE EsTIVE • PErMuTE 0/40/, Volture Catastali Riunione di Usufrutto Assistenza Legale Via Padergnone, Convenzioni Onoranze Funebri "!"8$8 " " 28 - 24050 Zanica (Bg) 8" ! !#8"! Servizio autoambulanze Tel. 035.671051 - Cell. 333. 2382789 #,%%()2+/0/) $%/,'%+ www.confezionicastelli.it 24 ore [email protected] su 24 Telefono-Fax 035.4284225 !)-)-- Cell. 340.7976290 666'0/*)7,0/,'%34)--,,4,/*0'0/*)7,0/,'%34)--,,4 Orari di apertura: 9,00 - 12,00 2%2,(,%1)2452% / 15,00 - 19,30 Email: [email protected] Libera Associazione Donatori di Sangue Vendita e riparazione elettrodomestici Impianti d'antenna satellitari e digitale terrestre Climatizzazione - Impianti Home Theater Elettrodomestici da incasso - Liste Nozze Videosorveglianza digitale - SKY installer Pagamenti rateali personalizzati Riparazioni e installazioni a domicilio Negozio: Viale Trieste, 20 (di fronte magazzini "Le Matte") Laboratorio: Via Bergamo, 7 - Azzano San Paolo (BG) Tel.: 035 530 179 - eMail: [email protected] & Zanica (BG) Via Goito, 1 - 24050 ProVa 1 TEL. 035 / 67.14.21 Sezione di ZANICA (BG) Donare il Sangue vuol dire Amare Chi volesse diventare donatore volontario si può rivolgere presso la sede tutte le domeniche dalle ore 9.30 alle 11.00 Zanica - p.zza Papa Giovanni XXIII, 12 - 035 670335 Piazza Febbraio 24050 Zanica FruttaXIe verdura di -qualità con il 25%(BG) di sconto 67.22.71 - 67.24.36 Informazioni: 035se/ presenti al SABATO questo coupon Via Padergnone 21 - Zanica (Bg) - Tel 035 672304 Fax 035 672304 - [email protected] Chiuso il lunedì BARONCHELLI BARONCHELLI BARONCHELLI Onoranze funebri Onoranze funebri Onoranze e addobbifunebri addobbi eeaddobbi Lapidi e monumenti funebri Lapidieemonumenti monumenti funebri funebri Lapidi Servizio autoambulanze Servizio autoambulanze Servizio 24 oreautoambulanze su 24 24 ore su 24 24 ore su 24 Via Goito, 1-1 24050 Zanica (BG) Via Goito, - 24050 Zanica (BG) Via Goito, 1 035 -/ 24050 Zanica TEL.TEL. 035 67.14.21 / 67.14.21 (BG) TEL. 035 / 67.14.21 Vendita e riparazione elettrodomestici Vendita e riparazione elettrodomestici Impianti d'antenna satellitari e digitale terrestre Impianti d'antenna satellitari e digitale terrestre Vendita e riparazione elettrodomestici Climatizzazione Impianti Home Theater Climatizzazione - Impianti Home Theaterterrestre Impianti d'antenna satellitari e digitale Elettrodomestici da incasso Liste Nozze Elettrodomestici da incasso - Liste Nozze Climatizzazione - Impianti Home Theater Videosorveglianza digitale - SKY installer Videosorveglianza digitale - SKY- installer Elettrodomestici incasso Liste Nozze Pagamentida rateali personalizzati Pagamenti rateali personalizzati Videosorveglianza digitale - SKY installer Pagamenti rateali personalizzati Riparazioni e installazioni a domicilio Riparazioni e installazioni a domicilio Riparazioni e installazioni a domicilio Negozio: Viale Trieste, 20 (di fronte magazzini "Le Matte") Negozio:Laboratorio: Viale Trieste, (di fronte7 -magazzini "LePaolo Matte") Via20 Bergamo, Azzano San (BG) Laboratorio: Via Bergamo, 7 Azzano San Paolo (BG) Negozio:Tel.: Viale Trieste, 20- (di fronte magazzini "Le Matte") 035 530 179 eMail: [email protected] Tel.: 035 530Via 179Bergamo, - eMail: [email protected] Laboratorio: 7 - Azzano San Paolo (BG) Tel.: 035 530 179 - eMail: [email protected] Libera LiberaAssociazione Associazione Libera Associazione Donatori di di Sangue Sangue Donatori Donatori di Sangue SezionedidiZANICA ZANICA (BG) Sezione Sezione di ZANICA (BG) DonareililSangue Sangue Donare vuol direAmare Amare Donare il Sangue vuol dire vuol dire Amare Chi volesse diventare donatore volontario Chi volesse diventare donatore volontario si può rivolgere presso la sede tutte si può rivolgere presso la sede Chidomeniche volesse diventare donatore volontario le dalle ore 9.30 alle tutte 11.00 le domeniche dalle ore 9.30 laalle 11.00 si può rivolgere presso sede tutte le domeniche ore 9.30 alle (BG) 11.00 Piazza XI Febbraiodalle - 24050 Zanica Piazza XI Febbraio 24050 Zanica (BG) Informazioni: 035 / 67.22.71 - 67.24.36 Informazioni: 035 / 67.22.71 - 67.24.36 Piazza XI Febbraio - 24050 Zanica (BG) Informazioni: 035 / 67.22.71 - 67.24.36