Sandvik - Edizioni Pei

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Sandvik - Edizioni Pei
cave & cantieri
Sandvik
Tecnologia...
in action
Cronaca del Sandvik
Customer Event,
manifestazione organizzata
vicino a Birmingham dal
colosso svedese per dare
una dimostrazione dal vivo
delle prestazioni e delle
potenzialità delle propria
gamma di unità
di frantumazione
e vagliatura
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Brunella Confortini
N
on capita spesso di trovarsi davanti in contemporanea alla bellezza della natura e alla potenza
della più sofisticata tecnologia industriale: paesaggi che sembrano pennellati da un pittore rinascimentale a incorniciare macchine e attrezzature di ultima generazione per il mondo delle
cave e delle costruzioni.
Non capita spesso, ma quando accade
il risultato è davvero di grande suggestione, come dimostrato dal Sandvik
Customer Event svoltosi alla fine dello
scorso mese di giugno nel cuore del
Derbyshire, in Inghilterra. Nello scena-
Partendo da sinistra: John Nethery, Global Product
Line Manager, Construction; Duncan McGregor,
VP Construction Equipment e Anders Kjellberg, VP
Business Development, Construction
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rio dei prati e delle morbide colline ondulate che circondano Birmingham, il colosso svedese ha infatti mostrato alla
stampa internazionale il funzionamento
sul campo delle proprie macchine da frantumazione e vagliatura mobile, mettendone in luce prestazioni e potenzialità. Il
sito di estrazione e riciclaggio di un importante cliente britannico della Sandvik
ha fornito lo sfondo a questa live machine
demo, accompagnata da una descrizione
delle strategie di mercato presenti e future della società e seguita da una visita
allo stabilimento produttivo di Swadlincote, dove viene realizzato il nuovo vaglio QE 440.
Ma facciamo un passo alla volta e iniziamo prima di tutto
a delineare le peculiarità e la gamma di
prodotto di Sandvik,
così come ci sono
state presentate durante l’evento da
Duncan McGregor,
VP Construction
Equipment e da Eugene Lyons, Construction Segment Manager Uk/Ireland
dell’azienda.
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Le strategie di Sandvik
Sandvik è stata fondata nel 1862 a Sandviken in Svezia e in questi quasi 150 anni
di storia ha compiuto un percorso molto
lungo che, da azienda locale specializzata
nella produzione di acciaio, l’ha fatta diventare una delle protagoniste assolute
a livello mondiale nei settori della tecnologia dei materiali, del tooling e del mining and construction.
Quest’ultimo segmento, che comprende
macchine per lo scavo in sotterraneo (underground mining), per lo scavo in superficie (surface mining) e per il mondo delle
costruzioni (construction), ha vissuto un
importante momento di svolta nel giugno
del 2007, grazie all’acquisizione da parte
di Sandvik delle aziende britanniche Fintec e Extec, due nomi storici del mercato
della frantumazione e della vagliatura mobile, che hanno completato l’offerta del
gigante svedese, rappresentando un importante valore aggiunto.
I risultati di quest’operazione di mercato
sono stati molto positivi, come ha evidenziato Duncan McGregor: «Dal 2007 abbiamo creato una sinergia fra Sandvik,
Extec e Fintec, sviluppando reti di vendite e servizi in territori nuovi, ristrutturando quelle già esistenti e dando vita a
un centro globale di eccellenza per vaO
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gliatura e frantumazione mobile. Questo
ci ha anche permesso di ottenere due
volte il prestigioso riconoscimento britannico Queens Award for Export (Extec
2007 e Fintec 2008)».
Tali sforzi per creare una sinergia con le
due società britanniche si sono concretizzati nel rebranding con il logo Sandvik
di tutte le macchine a marchio Extec e
Fintec: «Un passo naturale e inevitabile
– ha spiegato Eugene Lyons - per coordinare al meglio la produzione, la distribuzione e l’assistenza delle macchine.
Ma nulla del know-how di Extex e Fintec
andrà perso: anzi, grazie alla fusione con
Sandvik, tutte queste competenze verranno valorizzate al massimo».
L’obiettivo per il futuro è infatti di migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti
già esistenti e di lanciarne di nuovi, sempre più tecnologici e sempre più mirati a
rispondere a tutte le esigenze dell’utenza.
La rete globale è attualmente costituita
da 113 centri di vendita e assistenza, 239
dealer e 3 magazzini globali per la ricam-
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Tutto questo senza mettere in secondo
piano tre priorità che McGregor ha definito «irrinunciabili», vale a dire: «Salute,
sicurezza e tutela dell’ambiente».
Il sito di estrazione
e riciclaggio di Armac
bistica di macchine e attrezzature, ma
Sandvik conta di incrementarla ulteriormente, sia in termini quantitativi che qualitativi.
Dopo questa presentazione, l’evento si
è spostato nel sito di lavoro di Armac,
appartenente ad Adrian McLean, un importante cliente del colosso svedese,
dove è stato possibile vedere in azione i
vagli e i frantumatori mobili ex Extec e
Fintec, con il nuovo brand Sandvik. John
Nethery, Global Product Line Manager
Mobile Crushers and Screens ha illustrato
in dettaglio le caratteristiche di queste
macchine, che abbiamo visto in due diverse tipologie di applicazioni: cava e riciclaggio. Sandvik infatti attualmente dispone di una gamma di unità di vagliatura
e di frantumazione così ampia da essere
adatta per una molteplicità di utilizzi: per
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zago (MI) che distribuisce diversi brand,
fra cui prima Extec e ora Sandvik.
Se Luca Locatelli e Marco Airoldi sono
orientati all’acquisto di un’unità di frantumazione della Sandvik, «viste le elevate
prestazioni e le molteplici potenzialità di
utilizzo per una società come la nostra»,
dal canto suo Sermisoni, dopo anni che
commercializza queste macchine, «è pienamente conscio del loro valore e dei loro
livelli di produttività e di affidabilità».
La live demonstration nel sito di Armac
ha anche visto il debutto a livello mondiale del vaglio sgrossatore QE440 e del
martello demolitore BR2577.
Il QE440 è un’unità di lavoro sviluppata
sulla base di specifiche richieste formu-
Tutto il gruppo della stampa internazionale
Norbert Lentschig, Senior Sales Manager
Mobile Crushing and Screening Southern
Europe, North Africa & Middle East
di Sandvik
Da sinistra: Christian Sermisoni di
Bsm, Marco Airoldi e Luca Locatelli di
Locatelli Spa e Norbert Lentschig
l’estrazione di minerali e per il mondo delle
costruzioni, per la demolizione e il riciclaggio, per le fondazioni e gli scavi.
In merito alle due applicazioni viste nel
sito di Armac abbiamo sentito l’opinione
autorevole di Norbert Lentschig, Senior
Sales Manager Mobile Crushing and Screening Southern Europe, North Africa &
Middle East di Sandvik che, con la sua
competenza, rappresenta un punto di riferimento storico per il settore nel nostro
paese. «Per l’utilizzo da cava sono state
allestite tre macchine: il frantoio mobile
a mascelle QJ340 che alimentava il frantoio mobile a cono QH330 che, a sua
volta, alimentava il vaglio mobile a tre piani
QA450. Tre unità di lavoro di grande robustezza e in grado di fornire elevate prestazioni, specialmente grazie all’enorme
produttività del QJ340, uno degli impianti
mobili più venduti al mondo.
Quattro invece le unità impiegate nell’applicazione da riciclaggio: lo sgrossatore
QE330, il vaglio mobile a due piani QA330
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e il frantoio mobile QI430, tutti impegnati
ad alimentare il vaglio mobile a due piani
QA440.
Ci tengo a sottolineare che si tratta di
macchine che possono essere utilizzate
con un’ampia tipologia di materiali, vista
la loro versatilità e capacità di lavorare anche nei contesti operativi più complessi.
Inoltre, come da tradizione in casa Sandvik, sono tutte user-friendly, facili da montare e smontare e agevoli da ispezionare
durante le manutenzioni e i controlli di routine».
Tutte qualità che si sono fatte apprezzare
dal piccolo gruppo di Italiani che insieme
a noi ha preso parte all’evento, vale a dire
Luca Locatelli e Marco Airoldi della Locatelli SpA di Sotto il Monte Giovanni XXIII
(BG), società specializzata nei lavori stradali e nella realizzazione di asfalti, fognature, acquedotti e opere di urbanizzazione,
e Christian Sermisoni, Ispettore Commerciale della BSM, importante concessionaria di macchine movimento terra di Grez-
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late dagli utenti ai tecnici della Sandvik:
l’alimentatore a piastre, l’ampia area di
vagliatura e la robustezza del telaio ne
fanno infatti una macchina ideale per elevate produzioni, anche in caso di materiali particolarmente problematici. Quanto
al martellone BR2577, si tratta di un prodotto su cui il colosso svedese punta
molto, in quanto unisce potenza e bassa
rumorosità, prestazioni di rilievo e bassi
consumi. Il suo punto di forza è un sistema che regola la frequenza dei colpi
e la loro intensità, garantendo flessibilità
nell’utilizzo e una più lunga vita utile.
Lo stabilimento produttivo
di Swadlincote
L’ultima tappa del Sandvik Customer
Event è stata rappresentata dalla visita
allo stabilimento di Swadlincote, in precedenza il quartier generale della Extec
e ora polo d’eccellenza per la produzione
di macchine da frantumazione e vagliatura, nonché sede di riferimento di Sandvik Mining and Construction per l’Inghilterra e l’Irlanda. L’impressione, mentre
camminiamo nei capannoni ordinati e luminosi di questo stabilimento è di essere
in una sorta di tempio della tecnologia, in
cui ognuno degli operai fonde, fresa,
monta o assembla, con la consapevolezza precisa dell’importanza del proprio
contributo per l’eccellenza finale. E dunque ciascuno lavora con grande calma,
con concentrazione quasi religiosa.
Impossibile non notare poi la grande attenzione posta sulla sicurezza: cartelli e
segnaletiche di avviso ovunque, dispositivi di protezione su ogni macchinario
e nessuno che si muova senza elemetti,
occhiali protettivi o tappi anti-rumore.
Di grande interesse anche il Global Aftermarket Center che si trova all’interno
dello stabilimento, dove si trovano tutti
i ricambi e da dove viene gestita l’assistenza globale ai clienti Sandvik.
Finita la visita, salutiamo gli amici della
Sandvik, con la loro ottimale organizzazione dell’evento, e ripartiamo verso l’Italia. Ci rimarrà davvero un ottimo ricordo
di questa giornata ad alto “tasso tecnologico”! n
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