CTSS PC- Proposta PERCORSO PER LA COSTRUZIONE DEL

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CTSS PC- Proposta PERCORSO PER LA COSTRUZIONE DEL
CONFERENZA TERRITORIALE SOCIALE e SANITARIA
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DELLA PROVINCIA di PIACENZA
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CTSS PC- Proposta PERCORSO PER LA COSTRUZIONE DEL PIANO DI SVILUPPO
DEL SISTEMA SOCIOSANITARIO PROVINCIALE (CTSS PC del 03 luglio 2015)
2015
PREMESSE
I sistemi sanitari rappresentano il tentativo di organizzare in modo coerente l’insieme delle
risorse e delle attività cliniche e socio‐sanitarie finalizzandole alla gestione efficace ed efficiente dei
problemi di salute visti in un’ottica collettiva e di popolazione. Una tale organizzazione è di per sé molto
complessa poiché oltre all’obiettivo tecnico di gestione dei problemi di sanità e di salute di individui e
collettività coinvolge valori e aspettative di tipo sociale e politico. In particolare ci si riferisce al
sentimento di sicurezza dei cittadini e a quello di equità d’accesso a prestazioni e servizi esplicitato dal
termine “diritto alla salute". I sindaci storicamente vengono identificati come i riferimenti e i
responsabili delle condizioni di salute (sia in termini di profili epidemiologici che di servizi sanitari) di un
territorio non solo dalla normativa ma anche dalla popolazione. In seguito alla riforma del sistema
sanitario e all’aziendalizzazione delle USL non sono più i sindaci a gestire il servizio sanitario; ad essi
sono affidate responsabilità di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del Direttore
Generale delle AUSL. Tali adempimenti si declinano in un diretto e costante rapporto tra i Comuni e
l’Azienda. La Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria e l’Ufficio di Presidenza della CTSS sono i luoghi
istituzionali e propri di questo confronto. Fanno parte di tale Conferenza Sindaci appunto – che
esprimono la Presidenza - e il Direttore Generale per ogni Azienda USL .
Oggi la cornice istituzionale può essere così sinteticamente rappresentata in termini di ruoli:
- alla Regione competono la definizione di obiettivi strategici, l’adozione di linee guida e la titolarità
delle risorse per il finanziamento della spesa sanitaria;
- ai Comuni sono attribuite le funzioni di indirizzo e controllo sull’operato dell’Azienda;
- all’Azienda è affidata la gestione di risorse, servizi, prestazioni e interventi atti a realizzare gli
obiettivi di mandato e conseguire i risultati assegnati dal livello regionale.
In questa cornice istituzionale appare evidente come il confronto e l’accordo interistituzionale si
pongano quali requisiti imprescindibili per provare a contrastare in modo coerente, sinergico e non
conflittuale i determinanti economici e sociali che influenzano negativamente lo stato di salute della
popolazione e un’efficace, equilibrata e sostenibile offerta di servizi sanitari.
RISCHI DELLA MANCATA SINERGIA
Nell’era del Governo Clinico, caratterizzata dalla crescente complessità della medicina moderna e
dalla crescente domanda di salute ma anche da una altrettanto crescente scarsità di risorse (che da
congiunturale appare nel lungo periodo sempre più fisiologica), emerge il rischio di un progressivo
allontanamento delle parti dalle istanze dell’accordo sopra auspicato. Tale frattura è provocata in
particolare da un progressivo scostamento tra la consapevolezza politica delle dimensioni, fattori e
variabili incidenti in tema di pianificazione sanitaria e principi e valori ispiranti l’azione del management
sanitario. Nasce da questa preoccupazione l’esigenza di promuovere anche nelle organizzazioni politiche
e amministrative una nuova cultura della valutazione con l’obiettivo di raggiungere risultati di salute
programmati, predefiniti e compatibili con le risorse a disposizione.
La mancanza di informazione e conoscenze adeguate causata talvolta dalla scarsa accessibilità a
nozioni tecniche e multidisciplinari - anche per la complessità cognitiva implicata - e la conseguente
lacuna di presa d’atto e consapevolezza del livello politico in merito vincoli e specifiche tecniche e
gestionali influenzanti lo spazio di pianificazione e programmazione in capo al management sanitario associate a un talora scarso coinvolgimento dell’utenza (diretto o indiretto tramite il livello politico) per
le ragioni soprariportate sempre più complesso e oneroso - corrono il rischio di produrre:
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Proposta di contenuti e percorso del Piano di Sviluppo del sistema sociosanitario provinciale –
CTSS PC giugno-luglio 2015
CONFERENZA TERRITORIALE SOCIALE e SANITARIA
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DELLA PROVINCIA di PIACENZA
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scarsa capacità propositiva appropriata e coerente con le leve di scenario da parte del livello di
indirizzo e talvolta richieste incongruenti e/o illecite
isolamento e autoreferenzialità nelle scelte del management sanitario (con conseguente caduta di
consenso e incremento dei livelli di conflittualità interistituzionale
speculazioni inappropriate
paure infondate ma anche certezze infondate
UNA VISIONE COMUNE
Nell’affrontare il percorso di definizione del piano di sviluppo del sistema sociosanitario
provinciale per il prossimo quinquennio, l’Azienda e la CTSS hanno condiviso l’opportunità di tenere
conto di un adeguato percorso informativo e conoscitivo di coinvolgimento partecipato della
rappresentanza politica e amministrativa tale per cui:
- vertice di rappresentanza e cittadino non si sentano isolati né costretti a subire mutamenti di cui non
colgono il significato bensì partecipino alla loro impostazione e indirizzo;
- venga potenziata anche a livello di programmazione quella fiducia che è la ragion stessa dell’efficacia
e del senso del rapporto tra utente e operatore sanitario;
- si diffonda sempre più la consapevolezza dell’assunto principale da cui la sanità della nostra Regione
prende le mosse: il cittadino, il suo bisogno di assistenza e cura in relazione a servizi appropriati
efficaci più estesi e adeguati in ottica di promozione del benessere e della salute e non solo di
prestazioni sanitarie
UNA SCELTA COMUNE
Tale visione comune, fin dalla rappresentazione e analisi del posizionamento aziendale propedeutica
alla definizione di strategie coerenti con gli obiettivi di mandato assegnati dalla Regione, ha posto al
centro della sua prospettiva tre principi chiave:
- equità di accesso ai percorsi di salute (l’analisi riguarderà quindi, ad esempio, incidenza e prevalenza
delle patologie, tasso di reclutamento, tasso di adesione dei professionisti e di compliance dei
pazienti ai percorsi, valutazione degli esiti);
- clinical competence (l’analisi riguarderà quindi, ad esempio, il livello di specializzazione, la consistenza
della casistica, la disponibilità di tecnologie);
- sostenibilità per investire in innovazione (in termini di allocazione e ri-allocazione delle risorse);
Questo approccio permette di introdurre elementi di innovazione rispetto alle analisi che
tradizionalmente accompagnano la pianificazione strategica, coerenti con l’evoluzione dei bisogni della
popolazione e del contesto in cui opera il sistema sanitario pubblico.
La successiva definizione di strategie e obiettivi riguarderà quattro linee di sviluppo, in una logica di
forte integrazione tra le medesime:
- la riorganizzazione della rete ospedaliera;
- la rete territoriale e le Case della Salute;
- i percorsi diagnostico terapeutici assistenziali;
- l’integrazione dei servizi logistico amministrativi e di supporto con Parma
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In particolare la centralità dei percorsi e dell’equità di accesso nella definizione delle scelte di
sviluppo del sistema nasce da una prima suddivisione tra bisogni puntuali e bisogni continuativi e
complessi.
IL PERCORSO PROPOSTO
Il percorso si svilupperà in parallelo all’interno e all’esterno dell’Azienda, con un ruolo centrale
dell’Ufficio di Presidenza della CTSS.
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Fase propedeutica: i contenuti dei workshop di approfondimento e le successive presentazioni
riguarderanno gli scenari generali del sistema sanitario e socio-sanitario, con focus in particolare su:
o sistemi di finanziamento e quadro economico, presente e prospettive future;
o la presentazione e analisi dei dati aziendali di attività, consumo, accessibilità,
evidenziando come chiavi di lettura temi quali l’equità di accesso, lo sviluppo delle
competenze, la crescita professionale, i livelli di appropriatezza e copertura;
Fase di costruzione del piano: saranno approfondite in esecutivo e poi discusse e condivise in
Conferenza le ipotesi di sviluppo del sistema socio-sanitario provinciale (in questa fase si presentano
ipotesi di lavoro possibili per affrontare i gap del sistema di welfare locale e la capacità di colmarli):
a) la riorganizzazione della rete ospedaliera;
b) la rete territoriale e le case della salute;
c) i percorsi e l’equità di accesso;
d) l’integrazione dei servizi logistico amministrativi e di supporto con Parma.
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Proposta di contenuti e percorso del Piano di Sviluppo del sistema sociosanitario provinciale –
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