Scheda film - Cineteatro Baretti
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Scheda film - Cineteatro Baretti
PORTOFRANCO IL CINEMA INVISIBILE AL BARETTI 19 marzo 2013 LÀ-BAS - EDUCAZIONE CRIMINALE di Guido Lombardi PORTOFRANCO è realizzato: Con il contributo di: Unicredit Group - Cineforum Circolo Torino In collaborazione con: Goethe Institut di Torino | Associazione culturale Russkij Mir | Wic.it - Web Image CommunicaƟons | Libreria Therese Profumi per la mente | Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza | Rossorubino Portofranco rispetta l'ambiente e sceglie la carta riciclata [ Lingua originale: francese, inglese, italiano, napoletano ] Con: Durata: Genere: Nazionalità: Sceneggiatura: Fotografia: Montaggio: Scenografia: Costumi: Kader Alasko Alassane, Moussa Mone, Esther Elisha 100 minu Dramma co Italia, 2011 Guido Lombardi Francesca Amitrano Annalisa Forgione, Beppe Leone Maica Rotondo Francesca Balzano Via Baretti 4 - 10125 Torino - Tel./Fax 011 655187 www.cineteatrobaretti.it - [email protected] Per il giovane Yousssuf l’arrivo a Napoli e dintorni è subito la scoperta di un altro mondo. Connazionali che vendono fazzole ai semafori (e lui, benestante tanto da essere arrivato in aereo, cerca soldi ma non per sopravvivere quanto per con nuare a svolgere la sua a vità di scultore), altri immigra che vivono accalca in modeste abitazioni, violenza strisciante ovunque. Cerca lo zio Moses, che doveva venirlo a prendere, e che per tre giorni non risponde al telefono e non dà no zie di sé. E quando lo trova è conciato male: ha davvero avuto un incidente? Ma poi, dopo i primi lavore mal paga e con personaggi odiosi, tu o cambia quando acce a – dopo una certa rilu anza – di aiutare lo zio nei suoi traffici di cocaina nell’area di Castelvolturno. Arrivano soldi, bei ves , rispe o e protezione, e un’educazione al crimine necessaria per sopravvivere in una zona che sembra un teatro di guerra. E infa ben presto arriveranno i problemi, in un’area – dominata dalla Camorra – in cui le alleanze e gli equilibri per il controllo del territorio sono sempre a rischio: e chi si allarga troppo può pagare un prezzo molto alto. Ma anche persone innocen che passano nel momento sbagliato. Là-Bas – Educazione criminale (dove là-bas significa laggiù: l’Italia per gli africani, o l’Africa vista dall’Italia) è un esordio alla regia anomalo nel panorama del cinema italiano. Il regista Guido Lombardi sceglie non solo di raccontare le vicende dal punto di vista degli immigra , ma di farlo con estremo realismo grazie ad a ori quasi tu non professionis e che non parlano l’italiano (il film è quasi tu o in francese con i so o toli, peraltro u lizza anche per i malviven campani), tanto che l’opera sembra europea e internazionale. A confermare questa impressione è lo s le, mosso, nervoso, acca vante – un po’ come in Gomorra di Ma eo Garrone, di cui Là-Bas sembra quasi un episodio aggiun vo – che il regista, premiato a Venezia 2011 con il Leone del futuro per la migliore opera prima, imprime al racconto. Si vedono cose turpi e si respira angoscia, in questa immersione in un mondo in cui minacce e violenza fanno pensare sempre al peggio, la vita non è considerata un valore, le prospe ve per chi vuole rimanere fuori da cer “giri” sono poche e incerte. Ma non c’è solo un’osservazione verista e scabra, assolutamente non idealizzata degli immigra ma anche una capacità di proporre personaggi a tu o tondo e squarci poe ci notevoli, in questo contesto di bru ure: la scoperta del mare («non l’avevi mai visto?»; «sì, dall’aereo»); l’incontro casuale all’alba con la ragazza di cui Youssuf si è invaghito, che si scopre essere una pros tuta; la fuga nudo nella no e. Per gli spe atori, un’occasione di scoprire realtà di cui spesso non si vuole sapere. E infa pochi ricordano che la strage che si vede nel film, di sei ragazzi neri, è realmente avvenuta a Castelvolturno nel 2008. Per il cinema italiano, invece, un altro regista interessante e talentuoso da tener d’occhio con a enzione. africani e italiani, neri e bianchi sono sta in pace. Ma una pace esposta a terribili cortocircui come quello del 18 se embre 2008: con i suoi sei ragazzi innocen ammazza in una sartoria. Persone capitate lì per caso, la cui morte doveva servire, in un folle disegno criminale, a lanciare un messaggio, un avver mento mafioso”.. Guido Lombardo ha scri o la sceneggiatura nel 2006 durante un viaggio a Napoli, dove ha incontrato un ragazzo africano che vendeva fazzole ad un semaforo. Il proge o è poi defini vamente andato in porto nel se embre del 2008 dopo la strage di Castel Volturno. “Stare lì, è un po’ come stare in Africa – spiega Lombardo - ci sono le palme, il sole picchia, la sera è pieno di zanzare e sopra u o non c’è lavoro, e l’unica alterna va è tra lo sfru amento e il crimine. E’ di questa scelta che parla il mio film. Nella zona di Castel Volturno non vivono solo ven mila africani, di cui almeno la metà clandes ni, ma anche alcuni italiani che hanno fa o la stessa scelta. Per mol anni Prossimo appuntamento: 26 marzo 2013 I GATTI PERSIANI Regia di Bahman Ghobadi [ Iran • 2009 • 106’ ]